Siccità (RACCONTO SQUALIFICATO)

Appuntamento per lunedì 20 gennaio dalle 21.00 all'una con il tema di Stefano Pastor, il Campione della Sesta Era di Minuti Contati! Appuntamento fisso di ogni Era, l'edizione CHAMPION verrà d'ora in avanti programmata sempre nel mese di gennaio.
été
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Siccità (RACCONTO SQUALIFICATO)

Messaggio#1 » lunedì 20 gennaio 2020, 23:23

Non pioveva da giorni.
Non sei depressa, sei solo un po’ triste, diceva sua madre. Sembreresti anche meno pienotta se ridessi un po’. Da piccola eri più allegra. E più magra, vabbè.
Quando in città faceva caldo Martina aveva voglia di morire. Stesa sul letto in una posa umiliante, con gli arti distesi a quattro di bastoni per supplicare un refolo di brezza; grondava di sudore e il suo corpo come sempre se ne stava inerme, burroso e lucido.
Martina lo sapeva bene di essere depressa, l’avrebbe saputo anche se non gliel’avesse sussurrato la sua ultima amica due giorni prima. Lo sai, Marti, forse sei depressa.
Forse. Non si concedeva il lusso del “forse” da mesi, da quando sua madre era partita e lei aveva passato il suo primo giorno di tregua senza le forze alzarsi dal letto, soffocata da un corpo pesante e da strati di coperte che la proteggevano dal mondo. Aveva aspettato placidamente, con rassegnazione, che fuori il giorno scorresse senza di lei, la mattina e poi il pomeriggio e la sera e infine la notte confortante. Si era addormentata di nuovo senza nemmeno avere il tempo di accendere la luce.

Non vedeva suo padre da mesi e non voleva vederlo quel giorno. Non d’estate, quando la calura la rendeva una pietosa caricatura di se stessa; non durante le vacanze, quando sarebbe stato più ovvio che mai che non aveva niente da fare – peggio ancora, non aveva alcuna voglia di voler fare niente.
Aveva addentato la ciambella e si era goduta lo sguardo disgustato. In realtà non la voleva, faceva troppo caldo, ma quegli sguardi tra il pietoso e l’interdetto erano la sua personale vendetta ed erano il vero dolce dell’incontro.
- Come sta la mamma? –
- Come stava prima. –
Chissà se si ricordava. Sua madre ultimamente la metteva in guardia dagli uomini con luoghi comuni più o meno veritieri, e nessuno meglio del suo ex marito poteva ergersi a esempio della viltà maschile per eccellenza. Gli uomini hanno la memoria corta, bimba mia. Si scorderanno sempre del male che ti fanno per poter vivere con i loro rimorsi.
- E’ sempre grassa. Come me. –
- Non sei grassa. –
Martina aveva riso: lo zucchero sciolto della ciambella le era colato sulla maglietta, stratificandosi su un alone di sudore, e il patetismo del dettaglio l’aveva fatta ridere di più.
- Forse tua madre dovrebbe smetterla di piangersi addosso. –
Martina si era pulita gli angoli della bocca e aveva spostato lo sguardo sulle crepe della strada. Vecchie ferite nell’asfalto sembravano aperte dalla siccità degli ultimi giorni. Anche lei aveva sete.
“Piangersi addosso”. Quante volte l’aveva gridata lei, quella frase: a se stessa o a sua madre, non faceva differenza. Erano lo stesso, o lo sarebbero diventate presto. Piangersi addosso e mangiare ciambelle.
- Me ne vado, Martina. Vado via. Parto. –
Era rimasta a sudare immobile, senza parlare. E mentre suo padre parlava, con il tono fievole di un penitente strozzato dalla vergogna, a Martina era sembrato che una lievissima frescura cominciasse a salire dal suolo spaccato.
- Ciao, Martina, vado via. Coraggio, - l’aveva accarezzata, poi aveva ritirato la mano umida – lo sai, non può piovere per sempre.
Mentre si allontanava, una pioggerellina caritatevole aveva cominciato a scendere sulla sua figura, e Martina aveva alzato la testa verso il cielo. Non pioveva da giorni.
Ultima modifica di été il martedì 21 gennaio 2020, 0:29, modificato 2 volte in totale.



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antico
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Re: Siccità

Messaggio#2 » lunedì 20 gennaio 2020, 23:28

Ciao e benvenut* su Minuti Contati! Tutto ok con caratteri e tempo, ma essendo nuova* dovresti presentarti con nome e cognome. Se intendi rimanere anonima* puoi scrivermi su peter7413@gmail.com, sono Maurizio Bertino. In alternativa, se non hai problemi con l'identità, t'invito a entrare nel gruppo fb per goderti al meglio l'edizione e interagire al 100% con la community :)

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antico
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Re: Siccità

Messaggio#3 » martedì 21 gennaio 2020, 0:00

Utente confermat* e racconto regolarmente in gara!

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Laura Cazzari
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Re: Siccità

Messaggio#4 » giovedì 23 gennaio 2020, 17:28

Ciao été e benvenut* su minuti contati. Devo dire che hai una buona capacità evocativa. All’inizio ho sentito forte e chiaro la depressione della ragazza. Questa è un’abilità non da poco. Per quanto riguarda il tema l‘ho trovato un po’ incastrato all’ultimo a forza e non lineare. Per quanto riguarda la storia non mi è molto chiaro come la prima parte si incastri con la seconda. Se volevi trasmettere la depressione potevi inserirlo mentre era col padre. Perché all’inizio la madre va via? È un’informazione utile a livello di storia?
Laura Cazzari

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giulio.palmieri
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Re: Siccità

Messaggio#5 » giovedì 23 gennaio 2020, 22:53

Ciao Ete’, piacere di leggerti. Allora, a me il tuo stile piace moltissimo. È letterario più che legato a un genere, inoltre anche la sequenza dei pensieri, e le immagini della depressione e il suo affogare il dolore nelle ciambelle, è resa benissimo. L’arsura del giorno si addice perfettamente al malessere della protagonista che nelle scene iniziali è come si guardasse allo specchio.
Unica nota: anche a me sembra che il tema sia incastrato a forza nel finale, e il finale stesso un po’ troppo veloce, con la scena del padre che semplicemente si alza e se ne va, senza alcuna spiegazione. Questo racconto andrebbe continuato e sviluppato, e secondo me potresti ottenere un risultato eccellente. Non smettere di scrivere!

été
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Re: Siccità

Messaggio#6 » venerdì 24 gennaio 2020, 0:15

Ciao Laura! Innanzitutto ti ringrazio di essere la mia prima commentatrice, e cerco di rispondere al tuo commento - che ho trovato, effettivamente, corretto. Per quanto riguarda il finale è probabilmente affrettato, il che rende la trama poco armonica e fluida. Ho scelto di suddividere la storia in due parti (nettamente separate, d'altronde, anche visivamente) per dare inizialmente un quadro della vita abituale della protagonista, e poi sottolineare come la sparizione definitiva le padre possa alleviare, in un certo senso, le sofferenze che la sua sparizione parziale (la separazione dalla madre, la presenza intermittente, gli incontri forzati) aveva causato. Dal tuo commento mi pare di aver dato tutto troppo per scontato, avrei dovuto chiarire meglio. Questo anche per quanto riguarda la tua ultima domanda: la madre va via perché volevo, allo stesso tempo, dare uno scorcio dei momenti di solitudine e lasciar intendere che anche la madre non è un personaggio particolarmente presente.
Ti ringrazio dei complimenti iniziali e delle critiche costruttive.

été
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Re: Siccità

Messaggio#7 » venerdì 24 gennaio 2020, 0:17

Ciao Giulio, grazie del commento. Condividi la critica di Laura e quindi ti rimando a quella risposta nella speranza che possa chiarire qualcosa. Penso di aver gestito male le poche battute a disposizione e di aver portato infine un qualcosa di "mutilato". Proverò a svilupparlo, non si sa mai!
Grazie ancora

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maurizio.ferrero
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Re: Siccità

Messaggio#8 » venerdì 24 gennaio 2020, 9:12

Ciao été, e benvenuto!

Riesci a descrivere in maniera molto vivida e realistica lo stato di depressione di Martina, grassa e senza nemmeno le forze per alzarsi dal letto. Se questa parte ti è riuscita molto bene, molto meno chiaro è il rapporto che la ragazza ha con i genitori. Mancano parecchie risposte.
Prima ci viene detto che la madre è andata via (Dove? Perché?), però quando ciò accade, la protagonista parla di "primo giorno di tregua". Mi è venuto da pensare che fosse la madre a esercitare un'influenza negativa con la sua presenza, eppure la crisi depressiva pare aumentare con la sua mancanza. Non mi è chiaro.
Veniamo poi alla parte del padre, che lei non vuole vedere, ma anche alla fine, quando lui se ne va, non mi risulta per nulla chiaro se per Martina questo costituisca un sollievo o un nuovo problema.
Insomma, che stanno facendo i suoi genitori? Sembrano figure evanescenti, che appaiono e scompaiono in momenti diversi, ma per come è impostata la narrazione pare che entrambe le situazioni (vicinanza o mancanza) costituiscano un nuovo disagio per Martina.

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Gennibo
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Re: Siccità

Messaggio#9 » venerdì 24 gennaio 2020, 18:48

Ciao été, mi è piaciuto come hai descritto la ragazza con problemi di peso. Il disagio che vive con il caldo e il rapporto contradditorio e confuso che ha nei confronti dei genitori, questo rapporto, penso che sia un punto importante che andrebbe meglio sviscerato. Però non ho capito il senso della storia, dove volevi andare a finire. La mia impressione è che lo stile è buono, e la storia potrebbe esserci, andrebbe solo, per usare un termine fotografico, messa più a fuoco.

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filippo.mammoli
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Re: Siccità

Messaggio#10 » domenica 26 gennaio 2020, 10:05

Ciao été,
La figura di Martina è molto interessante, abbastanza caratterizzata in poche righe e sei riuscita a farci empatizzare con il suo disagio derivante anche, chissà, da un rapporto sofferto con e tra i genitori.
Buona la scrittura, lineare e senza tanti fronzoli, e buono l'approfondimento psicologico, ma secondo me manca qualche dettaglio per collocare meglio la storia è il vissuto di Martina stessa.
Il tema forse non è centratissimo, ma è un racconto che ho apprezzato.

Daniel Travis
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Re: Siccità

Messaggio#11 » lunedì 27 gennaio 2020, 22:08

Dipingi piuttosto bene il ritratto di una protagonista depressa, tratteggiando quanto serve l'intreccio tra la condizione, i legami familiari, la visione di sé e il proprio benessere. Incappi però nell'ostacolo più comune, quando si racconta di depressione in una manciata di caratteri: come può un male dal gusto così statico, così apatico, così profondo conciliarsi con una o due cartelle in cui acchiappare il lettore - se non con una svolta, perlomeno con una scintilla?
Il finale, rintanato nel suo microscopico spazio vitale, finisce per non rendere giustizia al resto del racconto: niente è cambiato, e tutto ciò in cui si può sperare è il fantasma di un effimero sollievo.
Che andrebbe anche bene, se partissimo con un'impressione contraria; invece, ci ritroviamo con la stessa sensazione dall'inizio alla fine del pezzo. Poco da eccepire tecnicamente, quindi, ma non cattura il mio interesse nonostante la sua particolare connessione a un'esperienza che ho toccato da diverse prospettive.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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Eugene Fitzherbert
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Re: Siccità

Messaggio#12 » martedì 28 gennaio 2020, 20:59

Ciao, été,
credo che sia la prima cosa di tuo che leggo.
Mi unisco al coro di complimenti che ti hanno fatto finora, per la tua ottima capacità di rendere in pochi tratti la situazione della protagonista. La depressione è una brutta bestia, e dal tuo testo si intuisce benissimo.
D'altronde, per tua stessa ammissione, il testo si è sfilacciato nella 'seconda parta' per mancanza di spazio. Credo che Martina meriti più spazio e che la sua vicenda debba essere ampliata per mostrare il quadro fosco e completo della sua vita. E ho come l'impressione che l'uscita di scena del padre sia solo il primo degli avvenimenti che le cambieranno la vita. Sta a te raccontarci il resto!

Himenoshirotsuki
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Re: Siccità

Messaggio#13 » giovedì 30 gennaio 2020, 1:42

Ciao, été,
posso dirti che questo è il secondo racconto che mi colpisce di più? Davvero, complimentissimi. Lo stile è asciutto, secco come il clima caldo evocato nel racconto. La depressione della protagonista serpeggia tra le parole. Si vede e si sente in tutto quello che fa, che pensa. Le crepe nell'asfalto sono state un tocco di classe. Ho amato questa frase, poi:

“Piangersi addosso”. Quante volte l’aveva gridata lei, quella frase: a se stessa o a sua madre, non faceva differenza. Erano lo stesso, o lo sarebbero diventate presto. Piangersi addosso e mangiare ciambelle.

Un colpo al cuore. L'animo sfilacciato di Martina, la sua mente ferita dalla depressione e la sua rassegnazione sono perfettamente condensate in queste poche parole. Davvero complimenti, mi sarebbe tanto piaciuto continuare a leggerti perché, davvero, meriti molto.

andyvox
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Re: Siccità

Messaggio#14 » giovedì 30 gennaio 2020, 10:31

Ciao été,

piacere di leggerti. Devo confessarti che ho fatto un po' fatica a leggere il tuo racconto, per quello che riguarda la qualità di scrittura e la capacità di rendere il malessere della protagonista non ho nulla da dire, il problema è che non si capiscono le cause di tanta sofferenza. Le figure della madre e del padre rimangono molto sullo sfondo e questo limita lo sviluppo narrativo. Prova interessante, ma secondo me rivedibile.
Andrea Pozzali

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antico
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Re: Siccità

Messaggio#15 » giovedì 30 gennaio 2020, 23:50

Mancano ancora i tuoi commenti e classifica... In caso non arrivino entro l'una sarò costretto, da regolamento, a squalificare il racconto e, considerato che ho notato che non hai prodotto neanche un commento, a squalificarti per la prossima edizione...

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antico
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Re: Siccità (RACCONTO SQUALIFICATO)

Messaggio#16 » venerdì 31 gennaio 2020, 11:35

Racconto squalificato per mancata consegna di classifica e commenti da parte di été.
Inoltre, squalifica per un'edizione per été in quanto c'è l'aggravante di non avere commentato alcun racconto.

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