Ame

Appuntamento per lunedì 20 gennaio dalle 21.00 all'una con il tema di Stefano Pastor, il Campione della Sesta Era di Minuti Contati! Appuntamento fisso di ogni Era, l'edizione CHAMPION verrà d'ora in avanti programmata sempre nel mese di gennaio.
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maurizio.ferrero
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Ame

Messaggio#1 » lunedì 20 gennaio 2020, 23:33

Ame

I membri del corteo si inginocchiarono nel fango.
La pioggia ticchettava senza sosta sui capelli di Hanako. L’ame-onna era proprio davanti a lei, eppure non aveva avuto il coraggio di alzare lo sguardo oltre i suoi piedi scalzi, dalla carne livida. Li vide scivolare sul terreno fangoso senza affondare di un solo millimetro.
«Potente spirito » sussurrò Isamu, il sacerdote. «I nostri campi sono sazi. Placa la tua rabbia.»
«La mia rabbia?» rise la yokai. «Siete stati voi a venire da me supplicando l’arrivo della pioggia. Mi avete offerto gioielli e capre pur di salvare il villaggio dalla carestia. Ho accettato il vostro dono, e ora tornate qui dicendo di non aver gradito ciò che ho fatto per voi?»
«No, supremo spirito! Ti ringraziamo, era ciò che volevamo! Ora però ti chiediamo di smetterla, oppure moriremo!»
«Non è così semplice… Quelle che cadono dal cielo sono le mie lacrime. Per fare ciò che avete chiesto ho dovuto rievocare ricordi spiacevoli, che ancora permangono nella mia mente. Rallegratemi, dunque. Datemi un po’ della gioia di vivere di voi umani, e le mie sofferenze si placheranno.»
«Non capisco come…» disse Isamu. Hanako lo conosceva bene. Il vecchio aveva trascorso la vita a dedicarsi a dottrina e rituali, senza dare spazio al sorriso. Lui non avrebbe potuto capire.
«So come farvi felice» esclamò d’improvviso la donna. «Scendete al villaggio questa sera.»
Vide i piedi della yokai fermarsi proprio davanti al suo volto. Una fredda brezza proveniente dal terreno la costrinse a sollevare il capo.
Una tale maschera di tragedia non l’avrebbe mai più dimenticata.

Nonostante la pioggia, tutti si diedero da fare per appendere festoni di carta sui ciliegi che circondavano la piazza centrale. Gli uomini recuperarono alcuni fuochi d’artificio avanzati dall’ultima festa, le donne cucinarono sui pochi focolari asciutti.
Hanako si offrì volontaria per accogliere l’ame-onna alle porte del villaggio. Si presentò sul posto al tramonto, accompagnata dal marito Jirou e dalle figlie di due e quattro anni. Attesero molto tempo in ginocchio nella mota prima che la yokai si presentasse. Hanako capì che era arrivata perché l’intensità della pioggia era aumentata.
«Eccomi. Siete pronti a rallegrarmi?»
«Si terrà una grande festa… per voi, con balli e fuochi…» Hanako si interruppe. Ricordando il volto dello spirito, la sua voce aveva tremato.
«Non percepisco alcuna gioia in voi. Perché avete tanta paura di me?»
Hanako non trovò alcuna parola per rispondere. La sua idea si era rivelata un fiasco in partenza. Attese con rispetto che lo spirito desse la sua sentenza.
Poi, sentì la pioggia scemare fino a scomparire.
Ci mise molto per trovare il coraggio di guardare la ame-onna. La donna, perché ora non sembrava altro che una bella ragazza, aveva un sorriso delicato. Stava guardando al fianco di Hanako. Solo in quel momento, con le gocce ormai silenziose, la donna sentì uno sciacquio.
Voltò lo sguardo verso le figlie, e vide che si stavano spruzzando d’acqua a vicenda con veloci colpi di mano. Quando si sentirono osservate, tentarono goffamente di nascondere il crimine ai genitori. La yokai emise una risata argentina.
«Grazie per questo calore» sussurrò, poi sparì come pioggia al sole.
Hanako prese la mano del marito e la strinse.
Dopo tutto quel freddo, un piccolo fuoco si accese nel suo cuore.



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antico
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Re: Ame

Messaggio#2 » lunedì 20 gennaio 2020, 23:34

Ciao Maurizio! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa Pastor Champion Edition!

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Polly Russell
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Re: Ame

Messaggio#3 » martedì 21 gennaio 2020, 13:05

Ame di Maurizio Ferrero
Bentrovato Maurizio, che dire del tuo racconto? È uno di quei racconti che ti strappano una lacrimuccia di sana e speranzosa emozione. Uno di quelli che piacciono a me.
I nomi “ostici” sono ben diluiti nel pezzo e si capisce di chi o cosa si stia parlando, tanto bene da rendere l’escursus sul passato privo di gioia del sacerdote, inutile e ridondante. Toglierei anche il modo di dire “era un fiasco” spezza la poesia del pezzo. E già che siamo in vena di tagliuzzare toglierei anche l’ultima frase, é tutto talmente cristallino che puoi fermarti tranquillamente a “Hanako prese la mano del marito e la strinse.”
Una buona prova, sono contenta di averlo letto.
Polly

alexandra.fischer
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Re: Ame

Messaggio#4 » martedì 21 gennaio 2020, 15:35

AME di Maurizio Ferrero Racconto suggestivo, di ambientazione nipponica. Lo spirito dell’acqua, a quanto pare, svolta la sua missione di ridare acqua al villaggio con uno zelo perfino eccessivo (vedi il villaggio sull’orlo dell’alluvione), ora deve essere ringraziato e congedato. Essendo sotto forma di donna, non è certo l’austero sacerdote Isamu a riuscirci, bensì la semplice e solare Hanako. Bella e poetica l’idea di salutare lo spirito con una festa primaverile (c’entrano i ciliegi) e il calore di una famiglia (vedi le figlie di Hanako alle prese con i giochi nell’acqua). Buona la scrittura e anche la caratterizzazione dei personaggi. Tema centrato in pieno.

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nedox
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Re: Ame

Messaggio#5 » martedì 21 gennaio 2020, 16:10

Ciao Maurizio, questa è la prima volta che commento un racconto e mi sento un po’ stranito perché non so come si fa ma ci provo.
Allora, mi è piaciuto molto il carattere mistico del racconto, mi hai messo curiosità sulla divinità da te descritta e sul rituale praticato. Quello che invece secondo me manca è la descrizione di ciò che sta intorno al rituale, il luogo e le sensazioni di chi fa parte del rituale (questo è per un puro gusto personale, fatico molto a immaginare una scena se non ho dei dettagli su dove è raffigurata). Per il resto, ottima lettura :)

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Ame

Messaggio#6 » mercoledì 22 gennaio 2020, 9:51

Ciao Maurizio. Direi che la tua è un'ottima prova. Sostenevi di aver tagliato molto e che forse avrebbe creato confusione, ma io non l'ho percepita. C'è un'ottima fluidità nei passaggi. Forse, all'inizio, un po' meno nei dialoghi, perché vista la difficoltà coi nomi, mi ero perso il personaggio della donna, abituatomi al sacerdote, e sono rimasto un po' spaesato quando lei ha ripreso parola. Probabilmente è stato un limite mio. Ad ogni modo, mi è piaciuta anche la trama, lineare ma non troppo. C'è un problema, si pensa a una soluzione, la soluzione non funziona, risvolto inaspettato.
L'unica nota dolente sul finale, credo, sia che calchi molto la mano sul timore reverenziale, se non perfino paura, che incute questo essere soprannaturale, per poi far comportare le due bambine come se tutto questo timore non ci fosse. Ok, capisco che l'ingenuità dei bambini e la loro purezza vanno oltre i pensieri degli adulti, ma questi ultimi un po' influiscono su di loro. Nel senso, se raccontassi a mia figlia che Babbo Natale è pericoloso e rapisce i bambini, di certo, anche a 2/4 anni non si metterebbero a ridacchiare di fronte a lui, ma avrebbero comunque paura, piangerebbero.
In questo racconto mi è parso stonato, quindi, vedere un intero villaggio paralizzato dalla paura e due bambine che giocano schizzandosi il fango. Questo pur capendo cosa volevi trasmettere e dove volevi arrivare.
In conclusione, ribadisco, un ottimo racconto, davvero ben disegnato. Queste piccole note sono solo poche sfumature di imperfezione che ho percepito. Alla prossima.

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romina.braggion
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Re: Ame

Messaggio#7 » mercoledì 22 gennaio 2020, 18:02

Ciao Maurizio,
ho apprezzato moltissimo la creazione di una storia intorno alla tradizione giapponese. Non la conoscevo e imparare qualcosa di nuovo dai racconti e romanzi che leggo è per me un grande pregio.
Tutto fluisce in maniera piuttosto chiara e l'impressione generale è poetica e lieve. Il racconto è davvero ben scritto e piacevole da leggere. Il tema è centrato e ben sviluppato.
Gli unici due punti che mi lasciano perplessa sono: «Non capisco come…» disse Isamu. Hanako lo conosceva bene. Il vecchio aveva trascorso la vita a dedicarsi a dottrina e rituali, senza dare spazio al sorriso. Lui non avrebbe potuto capire. - Questa parte si potrebbe forse snellire e si potrebbe dichiarare apertamente che il sacerdote non sa dare una soluzione.
L'altro punto è la frase finale: Dopo tutto quel freddo, un piccolo fuoco si accese nel suo cuore. Mi sfugge il messaggio che hai voluto aggiungere alla trama. Secondo me si potrebbe togliere del tutto, l'immagine dei coniugi che si stringono la mano è pulita ed efficace e ritengo abbia la facoltà di chiudere il racconto.

Alla prossima.
Romina.

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maurizio.ferrero
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Re: Ame

Messaggio#8 » venerdì 24 gennaio 2020, 10:29

Grazie per i commenti.

Purtroppo avevo sforato molto con i caratteri e ho dovuto tagliare tutto ciò che non fosse necessario, ad esempio un po' di descrizioni sull'ambiente nella prima parte. Dato ciò che mi state dicendo avrei potuto tagliare un altro po' frasi ridondanti, ma poco male.

Gabriele, sulle bambine: ho immaginato che fossero talmente piccole da non rendersi nemmeno conto di ciò che avevano davanti. Probabilmente ha iniziato quella di due anni a schizzare acqua, e l'altra l'ha seguita a ruota. Non la vedo così infattibile: quante volte a un bambino viene detto di "fare il bravo perché c'è una persona importante" e questo se ne frega piantando un casino dell'ostia?

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Wladimiro Borchi
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Re: Ame

Messaggio#9 » venerdì 24 gennaio 2020, 16:23

Ciao Maurizio,
leggerti è veramente un piacere.
Il tuo stile è sempre più pulito e i tuoi racconti sempre molto ricercati e interessanti.
L'idea della "pioggia" salvifica e richiesta, che diventa foriera di morte è geniale, così come quella secondo cui solo la dolcezza di due bimbe che giocano riesca a sciogliere il cuore impietrito del dio.
Unica pecca del racconto, per me che sono limitato, l'eccesso di "non detto" che mi ha costretto a un paio di riletture per aver chiaro tutto il percorso. Non nego che, alla base, ci potrebbe essere anche la mia proverbiale ignoranza in materia di leggende e miti del Giappone.
Una prova buonissima, comunque.
A rileggerci presto
W
IMBUTO!!!

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Andrea Lauro
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Re: Ame

Messaggio#10 » domenica 26 gennaio 2020, 21:16

Ciao Maurizio,
mi son subito chiesto: chi o cos’è un ame-onna? Non volevo rovinarmi il racconto per via della mia carenza, così ho cercato sul web prima di continuare la lettura: e così me la sono gustata. L’evoluzione del pezzo mi è piaciuto; penso tu abbia reso molto bene in particolare quell'aura blues che aleggia intorno allo spirito quando giunge nel villaggio per la festa. Ho scritto davvero "blues" per una figura della mitologia giapponese? Devo essere impazzito, verrò lapidato e me lo meriterò.
Il finale è emozionante, che altro dire?
grazie per la lettura,
andrea

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daniele.mammana-torrisi
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Re: Ame

Messaggio#11 » lunedì 27 gennaio 2020, 21:39

Ciao, Maurizio!

Devo dire, in prima battuta, che io e la mitologia giapponese, o per meglio dire in generale quella asiatica, non andiamo molto d'accordo. Dopo aver visto 'Ame-onna all'inizio ho intuito dove saresti andato a parare seguendo quel che è scritto di queste entità, quindi sapevo grossomodo a che cosa andavo incontro proseguendo con questa storia.

Nel complesso è una bella vicenda, tagliata netta. Ha il vantaggio di essere chiara e, salvo in un paio d'occasioni verso la fine della prima parte, di non sprecarsi in giri vari, il che è positivo. Ha una debolezza, secondo me, nel fatto che non c'è una grande tensione.
Le conseguenze nel caso non si appagasse lo ame-onna sono chiare, il villaggio verrebbe spazzato via dalla pioggia, ma manca un qualcosa, magari una costruzione preliminare o un dettaglio più approfondito durante la preparazione, per dare alle ultime righe tutto quel carico che potrebbero avere.
Essere salvati dai bambini non è qualcosa di nuovo e fa sempre simpatia, però con una spinta in più a cosa succederebbe se non riuscissero a rallegrare lo spirito avrebbe reso quel momento più significativo.

Nel complesso, più che godibile!

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antico
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Re: Ame

Messaggio#12 » domenica 2 febbraio 2020, 20:07

Al netto di alcuni punti che rimangono non ben tratteggiati (il perché Hanako faccia parte della comitiva e il perché prima dia appuntamento per la sera e poi subito vada in sbattimento per avere fallito, eppure l'Ame era appena arrivata), il racconto è ottimo. Chiaro che quelle problematiche non possono che essere legate ai tagli che hai fatto per rientrare nei limiti. Tema ben presente. Un pollice quasi su per me.

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