Il ballo

Appuntamento per lunedì 20 gennaio dalle 21.00 all'una con il tema di Stefano Pastor, il Campione della Sesta Era di Minuti Contati! Appuntamento fisso di ogni Era, l'edizione CHAMPION verrà d'ora in avanti programmata sempre nel mese di gennaio.
Dario17
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Il ballo

Messaggio#1 » martedì 21 gennaio 2020, 0:09

Mary Lou Fitzwater rilesse un’altra volta la lettera.
Che Dio mi sia testimone, per le nove di sera sarò sotto la tua finestra, in groppa al mio fedele Radamante. Il ballo dei McKenzie ci vedrà danzare e cantare fino alle prime luci dell’alba.
Sarai la più bella di tutte, ne sono sicuro.
P.S.
Se la pioggia dovesse sorprendermi, non preoccuparti per eventuali ritardi.
Tuo, Bryan.

Mary ripiegò la lettera ed appoggiò la fronte alla finestra percossa da milioni di gocce scagliate dall’alto.
Il riflesso sul vetro le restituivano un volto pallido, segnato dal malessere patito negli ultimi mesi.
“Mary Lou! Scordati quel ballo! Non riesci nemmeno a reggerti in piedi per più di dieci minuti!”
Sciocchezze, padre! Il mio Bryan mi sorreggerebbe ad ogni passo, cingendomi tra le sue braccia!
“Non essere sciocca, bambina! A malapena avresti le forze per salire su di una carrozza!”
Sei tu la sciocca, madre! Radamante è fidato e forte, degno portatore di un nome da re! Starò bene!
Lo sforzo di tenere botta alle proibizioni e ai rimproveri dei suoi nobili genitori, seppur provenienti dal passato, le diede un leggero capogiro.
Il camino della sua stanza ospitava una fiamma energica che, danzando, sembrò invitarla da lei per rinvigorirsi.
Mary si avvicinò alla fonte di calore, ben accorta di non avvicinarsi troppo e di intingere nel fuoco i lembi del suo vestito da sera.
Mary Lou ne amava ogni centimetro di stoffa, ma più di tutti adorava il suo colore: azzurro come le acque dei fiordi dai quali erano forse salpati gli antenati del suo moroso. Azzurro come gli occhi del suo Bryan.
Si sentì bene.
Talmente bene che abbozzò un passo di danza mentre tornava a guardare fuori dalla finestra dove però il picchiettare dell’acqua piovana non lasciava dubbi.
Bryan, la tua Mary ti aspetta, corri!
Scrutò l’orizzonte al di là dalle mura del castello, alla ricerca del suo adorato cavaliere al galoppo.
Vide solo tenebre, poi i suoi sensi cedettero.

Mary Lou Fitzwater riaprì gli occhi ed in un solo, risolutivo istante, riprese coscienza.
Si appoggiò al davanzale e guardò in alto.
Una falce bianca si stagliava nel cielo, libera da nubi. A distanza reverenziale da essa, una pletora di stelle brillava solenne.
Evviva!
Uscì dalla stanza senza nemmeno accorgersi di superare la porta e corse per i corridoi.
Scese la scalinata che portava all’androne, raggiunse l’ingresso e lo varcò.
Bryan non c’era ma vide ben altro.
Mary Lou vide carri senza cavalli muoversi, uomini e donne parlare in una lingua ignota.
Alcuni conversavano tra loro mentre altri fissavano e carezzavano strane sagome rettangolari e luminose strette in una mano.
Cercò conforto riguardando il suo bellissimo vestito. Lo era ancora, ma non vi era più traccia d’azzurro: era color ghiaia, anzi ERA la ghiaia. Vide attraverso il suo corpo il suolo formato da sassolini bianchi. Non aveva più i piedi.
Era stata molto male negli ultimi giorni ed era sciupata, ma ora non riusciva a distinguere dove finisse se stessa e dove cominciasse la realtà attorno a lei.
Si sentì incredibilmente leggera.
Insensibile.
Impalpabile.
Un attimo prima di svanire completamente, aveva guardato in alto e aveva chiesto aiuto alla luna e alle stelle. Non aveva ricevuto risposta.

Dario Cinti



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antico
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Re: Il ballo

Messaggio#2 » martedì 21 gennaio 2020, 0:12

Ciao Dario! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Pastor Champion Edition!

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Puch89
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Re: Il ballo

Messaggio#3 » sabato 25 gennaio 2020, 2:15

Ciao Dario,
Racconto originale, sebbene il plot della storia in realtà non lo sia davvero, in questo caso lo è per via del tema con cui si va a confrontare. La pioggia come elemento in verità è solo di contorno, difatti pensavo che, in un finale forse più scontato ma anche più attinente, fosse il buon Bryan a passare a miglior vita magari per via di un incidente col calesse o qualcosa del genere.
Invece no, a lasciarci è la povera Mary. Finale che non aiuta a legare col tema, ma è di sicuro più gradito per la sua imprevedibilità. Certo c'è da chiedersi come sia potuta morire d'improvviso la fanciulla, che sebbene stesse male già da tempo, dallo scritto si evince di sentirsi in forze per affrontare il ballo. O forse no. La forza dell'amore che cela la morte incombente?
Ci sta e non ci sta, è molto a discrezione del lettore in questo caso. In buona sostanza, le è preso un coccolone fulminante!
Scherzi a parte, il racconto mi è piaciuto più che altro per il finale che non mi aspettavo.
Si risveglia in epoca odierna, dove vede gente parlottare con lo smartphone in mano. Eppure qui mi convince poco, si presume fosse in una torre, in una magione, in un posto dove in genere nel presente non ci si aspetti di trovare una folla di gente intenta al chiacchiericcio. Un forzato magari, ma ci sta. Nel complesso, racconto carino. Alla prossima.

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Adry666
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Re: Il ballo

Messaggio#4 » sabato 25 gennaio 2020, 12:32

Ciao Dario,

il tema non mi pare troppo centrato, forse sfiorato.

Il racconto ha momenti molto lirici e affascinanti. Il problema è con la trama: ci sono parecchie cose lasciate incomplete (sicuramente avresti avuto bisogno di più caratteri) e altri punti piuttosto oscuri che non mi hanno aiutato a capire il senso che volevi trasmettere.
Nel complesso discreta prova
Ciao
Adriano

viviana.tenga
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Re: Il ballo

Messaggio#5 » domenica 26 gennaio 2020, 22:39

Ciao Dario,
Ho trovato il racconto di forte impatto emotivo e mi è piaciuta la declinazione del tema, con la fine della pioggia che corrisponde a un amaro risveglio in un mondo che non è più quello che si è lasciato. Anch'io mi aspettavo che a fare una brutta fine fosse Bryan, e ho apprezzato il fatto che il racconto abbia invece preso una piega diversa (seppure in modo molto naturale, visti i riferimenti all'estrema debolezza fisica della ragazza).
Ho qualche perplessità sull'ambientazione: per tutto il racconto, ho immaginato una cornice di Settecento/Ottocento, ma mi sembra strano che risvegliandosi ai giorni nostri Mary Lou abbia l'impressione di "una lingua ignota" (di certo la gente oggi parla in modo diverso, ma non così tanto da risultare incomprensibile).
Nel complesso, giudizio positivo.

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emiliano.maramonte
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Re: Il ballo

Messaggio#6 » domenica 26 gennaio 2020, 22:57

Ciao Dario! Bentrovato.
Ho sensazioni molto contrastanti di fronte a questo tuo racconto. Si svolge come una fiaba alla Cenerentola, poi si trasforma in... Cosa?
Apprezzo il tentativo di dare un registro elegante alla storia (registro che ha una pesante caduta di stile con il termine "moroso"...), però le due parti di cui è composto sembrano davvero slegate, e sono fonte di una ridda di domande: come mai Mary si è risvegliata ai nostri tempi? Perché svanisce? E' un incantesimo? E perché non capisce gli altri? E potrei continuare. Purtroppo tutto questo non aiuta a rendere efficace la resa finale del testo. Non che mi sia dispiaciuto, però manca un vero e proprio filo conduttore, con un punto di arrivo coerente con le premesse e con lo svolgimento. Forse manca anche il tema; ho fatto grande fatica a trovarlo.
Prova appena appena sufficiente.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Paola
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Re: Il ballo

Messaggio#7 » domenica 26 gennaio 2020, 23:11

Ciao Dario.
Mi è piaciuta la tematica, l’ambientazione. Mi ha riportato a storie lontane, belle e drammatiche.
Quello che fa tornare meno, nell’insieme: è la struttura e il detto/non detto. Soprattutto quest’ultimo crea confusione. A volte dai troppo per sottinteso e chi legge non percepisce appieno quello che volevi mostrare. Rielaborata, con più calma, verrà una bella storia.

Gabriele Cavallini
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Re: Il ballo

Messaggio#8 » lunedì 27 gennaio 2020, 12:16

Ciao Dario,
il tuo racconto parte benino, anche se qualche volta cadi nell'eccesso (vedi "finestra percossa da milioni di gocce scagliate dall'alto"). Quando la ragazza sviene, catturi subito l'attenzione del lettore. Purtroppo le aspettative nella seconda parte del racconto non sono molto rispettate. Prima di tutto, non ho ben capito perché lei si "risvegli" ai nostri tempi. Il finale, per opinione personale, forse è fin troppo poetico. L'aderenza al tema c'è e non c'è: la pioggia è solo un elemento di contorno e di speranza per la ragazza ce n'è ben poca.

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AxaLydiaVallotto
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Re: Il ballo

Messaggio#9 » lunedì 27 gennaio 2020, 12:45

Ciao, Dario!
Bel racconto, mi è proprio piaciuta l’idea! L’unica cosa è che il tema è un po’ marginale, resta sempre sullo sfondo. Però mi è davvero piaciuto il plot twist finale, davvero sorprendente, tanto che ci ho messo un attimo a capire che stava succedendo. Che Mary sarebbe morta me l’aspettavo, ma il resto no!
La scrittura secondo me si adatta bene al racconto. Di norma mi sarebbe apparsa un po’ troppo arzigogolata e “vecchio stile”, ma penso che questo fosse esattamente l’impressione che volevi dare, visto il personaggio narrante.

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Andrea Partiti
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Re: Il ballo

Messaggio#10 » giovedì 30 gennaio 2020, 18:23

Mi piace come sviluppi il racconto e quel finale che non è davvero a sorpresa ma neppure banale.
C'è un salto nel futuro che crea quel piccolo scompenso nella lettura che da lettore mi mette all'erta e mi fa prestare più attenzione. L'anomalia.
Mi spiace non entri mai in scena Bryan, che fin dall'inizio sembra essere un ingrediente principale della storia. La lettera, l'attesa, la promessa di problemi in caso di pioggia. Hai caricato il Bryan di Checov ma non spara mai.

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antico
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Re: Il ballo

Messaggio#11 » domenica 2 febbraio 2020, 17:57

Un racconto molto strano che credo ti sia rimasto un po' in canna. Perché quel "seppur provenienti dal passato" quasi che già nella prima sequenza lei fosse sola e circondata da, quasi, fantasmi? Molto bella l'atmosfera,davvero, ma mancano le connessioni e quindi, altra domanda: perché questo suo risvegliarsi, ormai spirito, in un futuro indefinito che assomiglia al nostro? Credo che il fatto stesso che il tema non mi sembri ben inserito sia dovuto alla mancata "unione delle parti", quasi che, in verità, lei fosse già spirito da subito intenta in un'attesa inifinita. Insomma, mi sembra ci sia ancora da affinare il tutto che, è da dire, ha potenzialità molto alte. Mi fermo a un pollice ni tendente verso l'alto.

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