La Cura.

Appuntamento per lunedì 17 febbraio 2020 dalle 21.00 all'una con un tema scelto da Lorenzo Marone!
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Pretorian
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La Cura.

Messaggio#1 » martedì 18 febbraio 2020, 0:19

La Cura.

- Gabry, Fulvio sta male.
- Migliorerà, vedrai. La Cura che gli ho dato stamattina deve aver già cominciato a fare effetto. Gli sto preparando la dose pomeridiana.
- Ancora? Ma l’avevamo finita?
- Ne ho ordinato un pacco l’altro giorno. Il corriere è arrivato mentre eri a lavoro.
La donna dosa con attenzione il contenuto di alcuni flaconi, lasciando cadere poche gocce in una tazza piena d’acqua. La ricetta è riportata sullo schermo del suo smartphone.
- Gabry, sono due settimane che andiamo avanti così. Fulvio non migliora, la Cura non ha effetto e il nostro conto è quasi a zero – Tommaso deglutisce. Il volto contratto. – Non… non pensi che sarebbe meglio portarlo in ospedale?
Il rumore del contagocce si ferma. Gabriella, alza lo sguardo.
- Cosa hai detto?
- Gabry, lo so che sei contraria, però…
- In ospedale? Ti sei dimenticato di quello che fanno ai bambini? Te ne sei dimenticato?!! – La donna oltrepassa il tavolo facendo cadere sedie e sgabelli. Agguanta il marito per la camicia e gli piazza in faccia il cellulare. – Metalli pesanti! Embrioni transumani! Ibridazione gender!
Tommaso arretra, ma non riesce a liberarsi dalla presa. Le pagine internet scorrono così rapidamente davanti a suoi occhi che il tutto diventa solo un ammasso confuso di parole in caps lock.
- È questo che vuoi per nostro figlio? Vuoi che il suo corpo venga contaminato? Lo vuoi asservito alla Monsanto e ai Rothschild?!
- Voglio solo che stia bene! – urla l’uomo, in risposta. – Voglio solo che guarisca…
Si copre gli occhi con le mani. Comincia a piangere. Dopo qualche istante, Gabriella lo abbraccia.
- La febbre non scende. Respira a fatica – sussurra Tommaso. – Ieri sera Fulvio aveva a malapena la forza di mangiare, Gabry. Non voglio perderlo!
- E non lo perderemo, te lo prometto. Il Dottor Montigatti è un genio, dobbiamo solo avere pazienza.
- E l’ho avuta, Gabry. Ma non ce la faccio più – le afferra le mani. Le stringe. – E se fossero tutte cazzate? Vuoi davvero rischiare la sua vita per quello che hai trovato scritto su un blog?
Tommaso vede lo sguardo di sua moglie cambiare. La rabbia svanisce, sostituita da una grande tristezza. Gli occhi umidi lasciano sgorgare le lacrime.
Poi abbassa lo sguardo e fa in tempo a vedere il coltello da cucina entrare nel suo stomaco fino all’impugnatura. Prova ad urlare, ma Gabriella gli tappa la bocca, mentre lo pugnala ancora e ancora. Il tutto dura non più di una manciata di secondi, al termine dei quali Tommaso non si muove più.
Gabriella si asciuga le lacrime e prende il cellulare, anche se le mani sono ancora sporche di sangue. Deve completare la dose di Cura per Fulvio, ma prima ha un’altra cosa a cui pensare.

GABRYMAMMACORAGGIO “Non so come abbiano fatto, ma quelli di BF hanno preso mio marito. Voleva convincermi a interrompere la Cura e a portare nostro figlio in ospedale. Fate attenzione: se hanno raggiunto lui, possono farlo con chiunque ci stia vicino!!!!!”
VEGAN VIKING “Tuo marito era vaccinato? Devono averlo indottrinato usando le cellule embrionali mutanti presenti nel suo sangue. Su un forum ho letto che possono farlo.”
MORRIGAN 99 “Dannati bastardi! Ti invio le mie vibrazioni positive, Gabry: non cedere proprio adesso!”
GABRYMAMMACORAGGIO “Non lo farò, non ti preoccupare. Il cuore di una madre sa dov’è il bene dei suoi figli.”


di Agostino Langellotti
Ultima modifica di Pretorian il martedì 18 febbraio 2020, 0:26, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: La Cura.

Messaggio#2 » martedì 18 febbraio 2020, 0:23

Ciao Agostino! Caratteri e tempo ok, buona Lorenzo Marone Edition!

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Laura Cazzari
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Re: La Cura.

Messaggio#3 » martedì 18 febbraio 2020, 21:55

Ciao Agostino, allora tema centrato appieno. Hai toccato molte tematiche attuali e delicate come le fake news, i fanatici e i vaccini. Hai messo molta carne al fuoco come tematiche e forse il racconto sarebbe risultato più incisivo se ti fossi concentrato solo su una di esse. So che è probabilmente un po’ nel tuo stile e che hai voluto esasperare la situazione, ma l’uccisione del marito mi sembra un tantino eccessiva. Buona idea comunque.
Laura Cazzari

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A.B Radley
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Re: La Cura.

Messaggio#4 » giovedì 20 febbraio 2020, 11:27

Tema centrato al 100%. La scena è delineata con chiarezza, si sente la paura del papà, la frenesia fanatica della mamma, e ci si angoscia.
I dialoghi sarebbero da provare a voce alta, per capire dove "suonano male". I continui Gabry - Gabry - Gabry, per esempio. Oppure le ripetizioni. Immagino cercassi di dare più forza alle frasi, ma un conto è faccia a faccia dove di ripetizioni ne facciamo in continuazione, un conto sulla pagina. Per esempio "In ospedale? Ti sei dimenticato di quello che fanno ai bambini? Te ne sei dimenticato?!!" secondo me sarebbe da condensare, diminuendo anche la punteggiatura così enfatica e esasperata che non è necessaria in un racconto con questo tema e questa dinamica, già molto spaventose di per sé.
Molto bello il finale con la chat degli invasati e il nickname della madre, agghiacciante. Bravo.
Scrivo sci-fi, gioco a baseball (molto male) e ascolto colonne sonore
L'araldo nudo è il mio primo libro

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Luca Nesler
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Re: La Cura.

Messaggio#5 » giovedì 20 febbraio 2020, 23:51

Ciao Agostino! Mi passi sotto molto spesso!
Il racconto mi è piaciuto fino al finale. Ho avuto una reazione simile con il racconto di Filippo. La tua narrazione è agile ed efficace, ma poi la scelta della coltellata mi ha un po' deluso (sì! Deluso! Sto mettendo in crisi la nostra relazione?). L'ho detto altre volte perché sono pedante, ma l'omicidio imprevisto nel racconto breve, per quanto mi riguarda, ha un po' esaurito il suo fascino. In questo caso nel finale hai un po' ripreso le redini della verosimiglianza, ma nel momento della coltellata ho sussultato. Mi è sembrato davvero troppo per la situazione.
Mi è piaciuto molto lo scambio finale di messaggi in chat. Come dicevo, questo ha, in parte, giustificato l'estremo gesto.

Ti segnalo alcune parti di testo, perché sì.
Nella parte iniziale cominci con dei dialoghi in botta e risposta. So che è una prassi comune, ma non penso che più di una battuta sia funzionale a un buon incipit. Per diverse righe non so chi parla e in quale contesto. Sarò obbligato a ripensare tutto appena mi sarò fatto un'idea. Inoltre rischio di essermi perso dettagli importanti perché non li ho contestualizzati. Trovo più utile introdurre meglio gli elementi iniziali, così che il lettore abbia qualcosa a cui appoggiarsi.

“Te ne sei dimenticato?!!”
Questa punteggiatura sbarazzina?

“Poi abbassa lo sguardo e fa in tempo a vedere il coltello da cucina entrare nel suo stomaco”
lei aveva il coltello in mano da quanto? Non può averlo preso senza essere notata, visto che stanno parlando guardandosi negli occhi.
Inoltre, quattro righe più in su scrivevi: “le afferra le mani. Le stringe”. Ma non hai detto che lei si libera dalla presa, quindi questa azione mi coglie alla sprovvista sia per la situazione, che per la descrizione del contesto.

Alla prossima!

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Andrea Lauro
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Re: La Cura.

Messaggio#6 » venerdì 21 febbraio 2020, 16:21

Ciao Agostino, una bella prova. Il dilemma di trovarsi in una coppia che sceglie la cura alternativa: Spesso mi sono chiesto se in famiglie di vedute non ortodosse (uff, chiamiamole così..) come questa i genitori debbano essere entrambi fan sfegatati dell’alternativo, oppure basta che ce ne sia uno super-eccitato e l’altro semplicemente pigro o passivo. Insomma, questi pionieri (uff, continuiamo a chiamarli così) si trovano e si piacciono o a volte la sfiga ti capita in casa? Quindi hai toccato un argomento che mi interessa!
Il dilemma viene speso molto bene, il testo è fluido e si fa leggere. Tanto che una volta arrivato al momento clou mi son detto: “No! Perché tutto sto sangue?”, e ci son quasi rimasto male.
Salvo che poi, leggendo il finale, mi son accorto che l’espediente aveva un senso e tutto gira, tutto si completa. I duecento punti esclamativi sono una chicca, bravo.
andrea

Note: “Ancora? Ma NON l’avevamo finita?”

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Gennibo
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Re: La Cura.

Messaggio#7 » venerdì 21 febbraio 2020, 22:32

Ciao Pretorian, molto interessante il tuo racconto, mi è piaciuto il modo in cui hai trattato le fobie.
Un personaggio oltre l’orlo della pazzia che per salvare il figlio è disposto a tutto. Anche a me la morte del marito ha lasciato un po’ perplessa, mi sono chiesta se serva un evento così tremendo per rendere la storia efficace… non bastava legarlo o mettergli delle manette quando dormiva e poi sedarlo con qualcosa trovato in rete?
Comunque, anche se io l’ho trovato inquietante, (sono facilmente impressionabile) il racconto mi piace, lo trovo scritto bene e ben svolto. Bravo!

viviana.tenga
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Re: La Cura.

Messaggio#8 » sabato 22 febbraio 2020, 23:29

Ciao Agostino,
Racconto grottesco, che tratta di un tema tristemente attuale.
L'impressione che avuto leggendo è però che sia tutto un po' troppo compresso. In particolare, la decisione di Gabriella di uccidere il marito sembra davvero molto improvvisa. Forse il finale avrebbe funzionato meglio se avessi presentato la discussione come l'ultima di una lunga serie e l'omicidio avesse avuto un minimo di premeditazione (così, sembra che nel giro di pochi istanti lei sente le sue parole, decide di ucciderlo, si trova sottomano un coltello da cucina e colpisce).
Poi mi sarebbe piaciuto vedere più approfondite le dinamiche della "setta" a cui appartiene Gabriella, intuire come è stata plagiata, ma questo è più mio gusto personale e riconosco che non c'era spazio per tutto.
Ho trovato comunque il racconto ben scritto e godibile.

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wladimiro.borchi
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Re: La Cura.

Messaggio#9 » martedì 25 febbraio 2020, 11:39

Racconto semplicemente stupendo.
Forte, vibrante e con un bel sottofondo critico verso la follia del moderno.
Stilisticamente quasi impeccabile, se escludiamo il cambio di PDV nel finale, che, in ogni caso, non saprei come avresti potuto gestire diversamente. Forse con una terza onnisciente, ma ne avrebbe perso in potenza.
Chapeau.
Davvero un ottimo lavoro.
A rileggerci presto.
W

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daniele.mammana-torrisi
Messaggi: 112

Re: La Cura.

Messaggio#10 » mercoledì 26 febbraio 2020, 22:48

Ciao, Pretorian!

Sarebbe esilarante, se il comportamento di Gabriella non fosse al tempo stesso qualcosa di così stupido per cui ti viene da prendere il muro a testate. Alas, nel mondo delle fake news basta leggere qualcosa su di un blog per credere che sia vero, contro ad ogni prova contraria.
E se devo dire, prendere il tema delle fake news è stato un colpo eccellente. Ora, ecco una fobia di cui si era visto pochino nel contest, ma che è attuale senza essere necessariamente dell'altro ieri. Non solo, si presta bene ad una situazione del genere, dove una persona è così convinta delle sciocchezze che ha letto da sciorinarle a nastro, senza accorgersi di quanto possano essere assurde una volta che ci pensa.
Ibridazione gender? Voglio dire, cosa vorrebbe o dovrebbe significare? Finché lo cita il dottor Montigatti, che scommetto non sia nemmeno un dottore ma un qualcuno che si è aggiudicato il titolo per questioni di click, è di certo qualcosa di pericoloso e non una pila di scemenze.
Presumo che Fulvio morirà. Il che, se non altro, gli risparmia di dover vivere con il nome che gli hanno dato i suoi genitori.

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: La Cura.

Messaggio#11 » giovedì 27 febbraio 2020, 22:03

Ciao, Pretorian, ho letto con piacere il tuo racconto. Si snoda con grande abilità tecnica. Sembra di essere davvero nella stanza con Tommaso e Gabriella, preoccupati per il figlio Fulvio ammalato (qui il Coronavirus è trasfigurato in un morbo non specificato, ma le cui cure tradizionali trasformano le persone in qualcosa di artificiale: diventano cavie da laboratorio di case farmaceutiche possedute da nomi altisonanti: Rotschild, Monsanto). Ma la cura sperimentale di Montigatti è costosa. Li ha distrutti economicamente. E Gabriella, pur di non arrendersi all’evidenza (a questo punto l’ospedale è necessario per salvare Fulvio), uccide il marito. E, prima di curare il figlio, legge i messaggi di incoraggiamento sullo smartphone (i fan la vedono come una madre coraggio) per continuare nell’illusione. Finale di orrore puro, indimenticabile. Tema centrato in pieno.

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antico
Messaggi: 7171

Re: La Cura.

Messaggio#12 » domenica 1 marzo 2020, 18:11

Molto bello, bravo. Un solo appunto: quel punto interrogativo su "Ma l'avevano finita?": credo sia fuorviante e che ci vada un esclamativo, che dici? E sono d'accordo con l'omicidio del marito perché anche se trattasi del classico omicidio a sorpresa in un racconto breve, va messo perché legarlo, bloccarlo o qualunque altra cosa richiede pianificazione di una mente complessa mentre questi invasati perdono raziocinio (si, ci vado giù duro). Per me un pollice su.

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