Il Seme della Follia

Appuntamento per lunedì 17 febbraio 2020 dalle 21.00 all'una con un tema scelto da Lorenzo Marone!
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Puch89
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Il Seme della Follia

Messaggio#1 » martedì 18 febbraio 2020, 0:57

Il Seme della Follia
di Alessio Magno


Era ancora incredulo, ma dopo l’ennesimo tentativo la reazione chimica restituiva sempre lo stesso esito: positivo.
«Ce l’abbiamo fatta, Lem!»
«Congratulazioni, signore.»
Dopo innumerevoli tentativi l’aveva finalmente isolato.
L’umanità avrebbe avuto la meritata quiete, la giusta ricompensa per aver perdurato nel corso dei secoli, attraversando le molteplici fasi della propria sanità mentale collettiva e individuale in esponenziale crollo fino allo stato terminale corrente.
Doveva avvisare tutti, non c’era tempo da perdere.
«Hai salvato l’intera procedura sul cloud del Dipartimento?»
«Si, dottor Jarvis. Il materiale è criptato sul server in attesa di approvazione.»
«Eccellente. Sveglia tutti, Lem. Voglio parlare con Thompson in persona.»
«Signore, non è meglio aspettare l’alba? È notte fonda.»
«Non mi interessa. Esegui gli ordini.»
L’AI era stato un prezioso alleato, ma l’onore e la gloria sarebbero stati tutti i suoi. Sarebbe stato presente nei libri di storia, e avrebbe fatto del bene al mondo intero.
Come aveva immaginato, era stato immediatamente richiesto un incontro.
Non appena varcata la soglia dell’ufficio, nessuno lo aspettava, solo Thompson, il Segretario Generale della Difesa, che era voltato di spalle.
«Dottor Jarvis.» asserì pacato.
«Buonasera, signore. Spero possiate perdonare la mia insolenza per avervi fatto venire qui nel cuore della notte ma…»
«È vero?» lo interruppe. «Ha isolato il germe?»
«Si, signore. Le ricerche davano credito alle mie supposizioni.»
Silenzio. Thompson si voltò, i suoi occhi cangianti si incrociarono con lo sguardo intimorito di Jarvis.
«E così… Il germe dell'isteria esiste davvero.»
«Si, signore. Tecnicamente non è un germe, ma una forma di vita unicellulare parassitaria del sistema nervoso umano, in grado di destabilizzarne la stabilità emotiva e psichica. Fobie, isterie, paure. Sono a causa sua. E sono riuscito ad isolarlo. È un giorno storico per l’umanità intera. Potremmo evolverci ad uno stato superiore. Salvare l’umanità da sé stessa.»
«…Eccellente, ben fatto dottore.»
«Come ha intenzione di muoversi per distribuire la… cura?»
«Distribuire? La salvezza dell’umanità? Non mi faccia ridere, Jarvis. Povero ingenuo.
L’umanità non ha bisogno della tirannia, è la tirannia che ha bisogno dell’umanità.
Il potere ha valore solo se può essere esercitato, altrimenti che potere è?
Le masse, Dio le benedica, sono come granelli di sabbia. Uno per uno valgono poco, ma messi insieme alla giusta temperatura possono essere modellati a piacimento, ed una volta raffreddata la condizione e placati gli animi, rimarranno nella forma desiderata. E se sarà necessario, potranno essere infrante come vetro in minuscoli frammenti.
La sua scoperta non servirà a salvarli ma a condannarli.
La useremo come deterrente con le altre potenze mondiali. Se necessario, diffonderemo la cura come un virus, infettando quanti più possibile. Se lo immagina? Cosa se ne fa un governo di un popolo che non reagisce più all'isteria, all'allarmismo? Come può distrarlo e manipolarlo ai propri fini?»
Non credeva alle sue orecchie. Anni di ricerche, di sacrifici Inutili.
Era isteria.
L’isteria che aveva sempre combattuto in laboratorio, ma che ora era reale, tangibile.
In quel momento, realizzò che l’umanità non avrebbe mai potuto liberarsi di un cancro insito in sé così in profondità.



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antico
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Re: Il Seme della Follia

Messaggio#2 » martedì 18 febbraio 2020, 0:59

Ciao Alessio! Tutto ok con i parametri, buona Lorenzo Marone Edition!

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filippo.mammoli
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Re: Il Seme della Follia

Messaggio#3 » mercoledì 19 febbraio 2020, 19:33

E bravo Alessio,
Tu sei andato sulla metainterpretazione del tema, nel senso che hai pensato alla paura che deriva dalle paure stesse, alla faccia dell'originalità!
Mi viene subito in mente un ex ministro dell'interno, che senza quelle fobie su cui far leva avrebbe un quarto del suo consenso attuale. Verso metà hi pensato a un cliché dal punto di vista della fantascienza medica.
Il twist finale ribalta la prospettiva ed è tristemente credibile e in linea con la mia lettura del potere su scala mondiale. Ottimo racconto.
Ultima modifica di filippo.mammoli il sabato 22 febbraio 2020, 12:49, modificato 1 volta in totale.

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emiliano.maramonte
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Re: Il Seme della Follia

Messaggio#4 » venerdì 21 febbraio 2020, 11:53

Ciao Alessio!
Ben lieto di rileggerti!
Il racconto è anche carino, affronta tematiche "evergreen" ma anche molto attuali.
Purtroppo ho trovato uno svolgimento alquanto confuso e soprattutto una realizzazione tecnica da sbozzare, e non poco.
Esempio: "L’umanità avrebbe avuto la meritata quiete, la giusta ricompensa per aver perdurato nel corso dei secoli, attraversando le molteplici fasi della propria sanità mentale collettiva e individuale in esponenziale crollo fino allo stato terminale corrente."
Ti piacerebbe leggere in un romanzo una frase simile? A me no. Chiuderei subito il libro e lo rimetterei sullo scaffale. E anche la conclusione non depone a favore della leggibilità: "In quel momento, realizzò che l’umanità non avrebbe mai potuto liberarsi di un cancro insito in sé così in profondità."
Mi permetto di consigliarti attente riletture cercando di alleggerire la forma, limando periodi lunghissimi che mandano il lettore in apnea, cassando avverbi non necessari, evitando giri di parole stucchevoli. Occhio anche ai dialoghi: a volte i personaggi parlano in modo innaturale.
Per ciò che riguarda il tema, non so se sia centrato, non ne ho la certezza, però la riuscita del racconto è davvero penalizzata dalle carenze del comparto tecnico.

In ogni caso, in bocca al lupo!
Emiliano.

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Puch89
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Re: Il Seme della Follia

Messaggio#5 » venerdì 21 febbraio 2020, 13:34

filippo.mammoli ha scritto:E bravo Alessio,
Tu sei andato sulla metainterpretazione del tema, nel senso che hai pensato alla paura che deriva dalle paure stesse, alla faccia del l'originalità!
Mi viene subito in mente un ex ministro dell'interno, che senza quelle fobie su cui far leva avrebbe un quarto del suo consenso attuale. Verso metà hi pensato a un cliché dal punto di vista della fantascienza medica.
Il twist finale ribalta la prospettiva ed è tristemente credibile e in linea con la mia lettura del potere su scala mondiale. Ottimo racconto.

Ti ringrazio Filippo, sei troppo buono, lieto ti sia piaciuto nonostante le lacune tecniche.

emiliano.maramonte ha scritto:Ciao Alessio!
Ben lieto di rileggerti!
Il racconto è anche carino, affronta tematiche "evergreen" ma anche molto attuali.
Purtroppo ho trovato uno svolgimento alquanto confuso e soprattutto una realizzazione tecnica da sbozzare, e non poco.
Esempio: "L’umanità avrebbe avuto la meritata quiete, la giusta ricompensa per aver perdurato nel corso dei secoli, attraversando le molteplici fasi della propria sanità mentale collettiva e individuale in esponenziale crollo fino allo stato terminale corrente."
Ti piacerebbe leggere in un romanzo una frase simile? A me no. Chiuderei subito il libro e lo rimetterei sullo scaffale. E anche la conclusione non depone a favore della leggibilità: "In quel momento, realizzò che l’umanità non avrebbe mai potuto liberarsi di un cancro insito in sé così in profondità."
Mi permetto di consigliarti attente riletture cercando di alleggerire la forma, limando periodi lunghissimi che mandano il lettore in apnea, cassando avverbi non necessari, evitando giri di parole stucchevoli. Occhio anche ai dialoghi: a volte i personaggi parlano in modo innaturale.
Per ciò che riguarda il tema, non so se sia centrato, non ne ho la certezza, però la riuscita del racconto è davvero penalizzata dalle carenze del comparto tecnico.

In ogni caso, in bocca al lupo!
Emiliano.

Ciao Emiliano, purtroppo devo trovarmi d'accordo con te.
È un racconto che proprio non mi convince, lo trovo tecnicamente molto discutibile ma mi dispiaceva non partecipare al contest questo mese. L'ho praticamente iniziato a scrivere ad un'ora dalla fine, mentre facevo il turno di notte con un mal di testa epocale. Diciamo che l'ho messo tanto per prendere parte, ma so bene che, contenuto a parte di soggettiva interpretazione, per il resto è una roba assai poco convincente.

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Davide Di Tullio
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Re: Il Seme della Follia

Messaggio#6 » venerdì 21 febbraio 2020, 18:10

Ciao Alessio

trovo il tuo racconto complessivamente godibile e di buona fattura. Originale (per quel che mi risulta almeno) l´idea di utilizzare il germe come causa di un isteria collettiva. Condivido con chi ha commentato prima di me che in alcuni passaggi ci si lascia andare a periodi lunghi ed articolati che vanificano il vantaggio di utilizzare il dialogo per sviluppare la trama, espediente questo che dovrebbe alleggerire la lettura, se utilizzato nel modo giusto. In questo caso invece, la lunga dissertazione del soggetto parlante appesantisce un po la lettura. Il finale, poi lo trovo un pó blando e, se mi concedi il termine, moralistico, troppo teso a declamare apertamente, piuttosto che a lasciare intendere.
Nel complesso il racconto mi sembra avere una buona ossatura. è evidente che il risultato é una sorta di pietra che voleva essere sgrezzata, complice il poco tempo a disposizione.

complimenti

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Pretorian
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Re: Il Seme della Follia

Messaggio#7 » domenica 23 febbraio 2020, 23:16

Ciao, Punch e piacere di leggerti.
Dunque, devo ammettere che questo racconto non mi ha convinto appieno e penso che possa essere migliorato abbondantemente, sia sotto il profilo dello stile, che della trama. Per quanto riguarda lo stile, penso che dovresti asciugare i periodi, centellinando aggettivi e avverbi solo dove servono, in modo da rendere più snelli i periodi e da facilitare la lettura. Per quanto riguarda la trama o, almeno, la struttura del racconto, penso che il discorso fatto da Thompson si prenda oggettivamente troppo spazio rispetto alle dimensioni della storia. Insomma, è la cosa più simile al discorso di un supercattivo dei fumetti che io abbia mai visto. E non è una cosa positiva!
Anche l'idea della fobia come parassita, pur se interessante, non mi ha convinto pienamente. Più che altro, perché penso che il concetto di "fobia" sia troppo largo per poterlo ridurre a una questione "medica". Almeno, opinione personale.

A presto rileggerci!

Daniel Travis
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Re: Il Seme della Follia

Messaggio#8 » lunedì 24 febbraio 2020, 15:46

Incontro qui lo stesso problema che ho già avuto più volte, nel giudicare i racconti di questa edizione.
Quando il tema invita molto alla critica sociale, sfornare racconti che prendano è arduo.
Non ho molto da dire sulla forma (anche se il dialogo iniziale è un po' troppo prolungato, a mio parere); il problema è a monte.
Una critica sociale di questa portata - vale a dire, di respiro quantomeno globale - richiede tempo e spazio, per respirare e maturare, altrimenti - per quanto sia ben scritta - avrà sempre il retrogusto dei post filosofici di prima liceo miei e dei miei compagni di classe.
D'altro canto, concentrarsi sulla storia, o sui personaggi, toglie spazio all'idea di fondo, al "messaggio", che infatti è la didascalica chiusura del racconto.
Il risultato è una riflessione forzatamente semplice, veicolata da personaggi per cui non ho motivo per né spinte a provare empatia, in una trama che si riduce alla scenografia di una singola scena in uno spettacolo teatrale,
Non voglio risultare più polemico delle mie intenzioni: date queste premesse, hai prodotto un testo apprezzabile; tuttavia, nonostante la tua bravura, questo racconto nello specifico è molto svantaggiato nel catturare la mia attenzione (si tratta, peraltro, del mio gusto, tutt'altro che universale).
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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Polly Russell
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Re: Il Seme della Follia

Messaggio#9 » giovedì 27 febbraio 2020, 19:47

Ben ritrovato Alessio.
Inizio col dire che chiamare il dottore e non l’AI “Jarvis” è una finezza da nerd niente male. Oppure è un caso e l’unica nerd qui sono io e tu non sai di cosa io stia parlando; per cui non te lo spiegherò per dispetto.
Questo racconto è molto più scorrevole di altri tuoi che ho letto, e noto che hai lavorato sullo snellire le frasi, bene! ma devi sforbiciare ancora un po’ perché in un paio di punti risulta ancora ampolloso.
È poco credibile che il cattivo faccia un discorso da cattivo, più probabile pagare il brevetto e magari farglielo raccontare, la sera, alla moglie. Per esempio. Oppure farci vedere che lo distribuisce come virus a una nazione nemica direttamente.
Comunque l’idea è buona, mi piace, con un ritocchino ne verrà un buon lavoro.
Polly

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antico
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Re: Il Seme della Follia

Messaggio#10 » lunedì 2 marzo 2020, 17:56

Idea molto buona, ma racconto, come da te stesso ammesso, ancora da sbozzare con tutto il suo quid infilato nel frasone di Thompson e questo non è mai un bene perché riduce il complesso a uno spiegone. Da rivedere senz'altro dandogli una diversa struttura perché ha potenzialità alte. Tema preso in pieno e con grande originalità. Nel complesso, direi un pollice tendente all'alto anche se al pelo pelo.

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