Fuliggine

Eleonora
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Fuliggine

Messaggio#1 » lunedì 20 luglio 2020, 23:03

Un mondo grigio quello di Filippo, un mondo fatto di poche strade e tanta paura. Gente che neppure ti sfiora ma ti guarda ad ogni angolo perché i tuoi passi sono diversi, i tuoi sguardi vagano e i tuoi sono racconti di galassie inesplorate. Filippo ha mani incerte e una sola grande passione fare i biscotti. Non ne comprende la ricetta e non ne conosce il sapore ma li dispone in fila, per grandezza, per colore. In quei momenti il senso del tempo non esiste più perché un biscotto, un biscotto buono, se lo disponi male perde di bellezza. Il paese è piccolo, le strade pericolose e la gente diffidente. Tanti sono presi dalla perfezione ad altri la mente è invasa dalla perfidia. Nulla si concilia con le sue ossessioni, con i rituali psicomagici che lo aiutano a vivere. Più volte da ragazzo fuggì dalla casa di cura “poiché lì sono tutti matti”. Ogni giorno è un solo grido: ‘ho voglia di vincere’ su un mondo che etichetta e rinchiude. Allora si cambia, con la sua maglietta azzurra, quella di tutti i giorni e esce a bussare alle case delle vecchiette per accertarsi che abbiano tutto o correre a comprarne il pane. Passa dal prete che lo intrattiene con le mansioni da sacrestano. Eccoci dal fruttivendolo con lo scarto della verdura di cui disfarsi e lui, felice, di portarlo agli animali. Torna la voglia di vincere quando a casa lo attende il silenzio e prova ad articolare un discorso che ogni giorno è sempre lo stesso. A sera tutto ricomincerà allo stesso modo ... Uno sguardo, l'aiuto, le faccende sbrigate per altri. Filippo è trasparente, a volte grigio e fastidioso come la fuliggine, la stessa che colora uniformemente le sue giornate. La sua voglia di vincere è la stessa della madre che da sempre contro tutto e tutti, per una sorta di amore onnipotente, lo tenne con se. Ignara che sarebbe costato le fatiche di tutta la vita. Ora lei non c'è più e il mondo è troppo grigio perché lui riesca a vedere. È lì a sistemare i biscotti, provando a vincere l'irregolarità della forma. È lì a sperare che qualcuno lo ami comunque e provi a guardarlo oltre la sua mente limitata. Rimarrà lì quando il mondo vorrà disfarsi di lui per rinchiuderlo in una stanza vuota, in un posto adatto a lui. A misura della pazzia e dell'umana indifferenza. Filippo, il monito del paese, la certezza indiscussa che ogni giorno è una sfida e che a prescindere dagli insormontabili ostacoli ciò che serve per affacciarsi al nuovo giorno è e sarà solo e sempre la voglia di vincere.



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antico
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Re: Fuliggine

Messaggio#2 » lunedì 20 luglio 2020, 23:04

Sto arrivando per il controllo

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antico
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Re: Fuliggine

Messaggio#3 » lunedì 20 luglio 2020, 23:30

Purtroppo sei fuori dal limite massimo dei caratteri, pertanto non posso ammetterti all'edizione. Il tuo racconto verrà trasferito nel Laboratorio dove potrà essere letto e commentato da chi lo vorrà in modo che tu possa lavorarci per migliorarlo.

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Re: Fuliggine

Messaggio#4 » lunedì 20 luglio 2020, 23:31

Per la precisione, sei a 2475 caratteri quando il massimo consentito era di 1500 con possibilità di sforare fino a 333.

Eleonora
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Re: Fuliggine (NON AMMESSO)

Messaggio#5 » lunedì 20 luglio 2020, 23:45

Grazie per l'attenzione.

coccolino
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Re: Fuliggine

Messaggio#6 » sabato 25 luglio 2020, 22:42

Ciao! Ti do alcune impressioni sul testo.

Anzitutto dovresti preoccuparti della formattazione: quello che ho davanti è un muro di testo senza paragrafi, a capo, dialoghi, ecc.
Inoltre fai attenzione alla punteggiatura: lo spazio va messo dopo la parola, ho visto alcuni errori del genere.
Ti consiglio poi di leggere qualche testo o libro che tratti di show e tell. Online dovresti trovare parecchio materiale.

In generale, mi spiace dirtelo, questo pezzo è pessimo. Fare un'analisi dettagliata sarebbe lunghissimo. Il mio consiglio è quello di cominciare dalle basi: leggi, leggi, leggi (romanzi e libri di scrittura creativa) e poi continua a esercitarti e a ricevere feedback. La prossima volta consiglio un pezzo più corto: in questo modo aiuti gli altri a fare un'analisi più dettagliata del tuo testo.

A presto!

alexandra.fischer
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Re: Fuliggine

Messaggio#7 » venerdì 31 luglio 2020, 6:15

La voglia di vincere, tema centrato in pieno, in questo caso, tocca un uomo fragile, Filippo (lo immagino autistico: perché fa comunque parecchio, malgrado la disabilità. Dal volontariato presso le vecchiette alla mansione di sacrestano al lavoro in panetteria alla mansione di nutrire gli animali). Certo, il suo mondo è fuligginoso perché la madre non c’è più e lui si sente estraneo in paese di gente chiusa. La sua voglia di vincere trapela nel lavoro e nella volontà di inserirsi.
Attenta:
Un mondo grigio quello di Filippo, un mondo fatto di poche strade e tanta paura
(riscriverei: Un mondo grigio, quello di Filippo, poche strade e tanta paura).
Filippo ha mani incerte e una sola grande passione fare i biscotti (Filippo ha mani incerte e una sola grande passione: fare i biscotti)
Oggi è un solo grido: ‘ho voglia di vincere’
(Oggi è un solo grido: «Ho voglia di vincere.»)
La frase: Allora si cambia, con la sua maglietta azzurra, quella di tutti i giorni e esce a bussare alle case…
(la riscriverei: Allora si cambia.
Con la sua maglietta azzurra, quella di tutti giorni, esce a bussare alle porte…)
La sua voglia di vincere è la stessa della madre che da sempre, contro tutto e contro tutti, per una sorta di amore onnipotente, lo tenne con se.
(Riscriverei: La sua voglia di vincere è la stessa della madre, che da sempre, contro tutto e tutti, lo aveva tenuto con sé per una sorta di amore onnipotente).
Segnalo inoltre incongruenze:
Filippo come fa a fare i biscotti se ne ignora la ricetta e il sapore?
Come mai è fuggito dall’istituto dei matti, se la madre se lo è tenuto con sé?
Suggerisco: Filippo sa fare i biscotti, anche se non saprebbe spiegarne la ricetta e il sapore.
La madre si era impuntata: niente istituto dei matti per il suo Filippo.
Toglierei il fatto che lui dà fastidio (e a chi? Se è così zelante con il prossimo?)
E anche: gli ostacoli insormontabili (semmai, i contrattempi quotidiani)
Provare a vincere l’irregolarità della forma dei biscotti (no, semmai, si impegna a dare una forma regolare ai biscotti).
E poi, se deve essere un monito per il paese, non deve esserlo in senso negativo, se fosse il mio racconto ribalterei questi pensieri: il mondo non si è disfatto chiudendolo in una stanza vuota, in lui non c’è pazzia e ha vinto l’indifferenza umana, perciò è lì a sperare che qualcuno lo ami, guardando oltre la sua mente limitata. Un’altra sfida da affrontare ogni giorno.


Fammi sapere notizie in merito ai miei suggerimenti di correzione.

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Re: Fuliggine

Messaggio#8 » venerdì 16 ottobre 2020, 16:29

Ciao Eleonora.

Il racconto è fermo da luglio. Vuoi lavorarci o lo sposto in Archivio?
Fammi sapere entro un paio di giorni, per favore, altrimenti lo sposto d'ufficio
Sono pronto a vivisezionare i vostri racconti... soffriranno, ma sarà per il vostro bene!

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Re: Fuliggine

Messaggio#9 » venerdì 16 ottobre 2020, 16:29

Ciao Eleonora.

Il racconto è fermo da luglio. Vuoi lavorarci o lo sposto in Archivio?
Fammi sapere entro un paio di giorni, per favore, altrimenti lo sposto d'ufficio
Sono pronto a vivisezionare i vostri racconti... soffriranno, ma sarà per il vostro bene!

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