Racconti brevi e tempi lunghi

Le vecchie discussioni
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Jacopo Berti
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Racconti brevi e tempi lunghi

Messaggio#1 » lunedì 16 novembre 2015, 0:21

Accolgo volentieri l'invito rivoltomi - dato che sono tra coloro che hanno proposto l'apertura della presente sezione - a scrivere il primo post.
Mi piacerebbe sapere la vostra opinione sulla possibilità di conciliare racconti brevi e "tempi lunghi".
Qui i racconti non possono superare un certo numero di caratteri: quindi bisogna ingegnarsi, tagliare il superfluo, semplificare la sintassi, arrivare subito al punto.
O no?
Ci sono tra i racconti vincitori delle arene o comunque pubblicati su MC alcuni che se la prendono comoda? Che divagano, aprono parentesi, fanno lunghe descrizioni solo per dare colore a un elemento secondario? Che insomma trasgrediscono alle regole di quello che dovrebbe essere un racconto breve e che sono comunque interessanti, che "prendano"?
Chiedo ai veterani: vi viene in mente qualche esempio?


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antico
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Re: Racconti brevi e tempi lunghi

Messaggio#2 » lunedì 16 novembre 2015, 17:42

Domanda molto interessante...
Non so se è proprio l'esempio calzante, ma vai a dare un occhio a SOTTO L'ISOLA DEL FARO di Luca Romanello. Anche molti lavori di Della Rossa mi sembrano riuscire a coniugare ritmi meno sincopati con la qualità di un breve. Questi sono i primi due che mi vengono in mente, che ne pensi?

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Jacopo Berti
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Re: Racconti brevi e tempi lunghi

Messaggio#3 » domenica 22 novembre 2015, 14:11

Ho letto il racconto di Romanello e alcuni di Della Rossa, e sono d'accordo con quel che hai detto.
Ora mi pare di poter riformulare la questione, a sottolineare un altro aspetto della "lentezza". Quante cose devono accadere in un racconto breve?
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AmbraStancampiano
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Re: Racconti brevi e tempi lunghi

Messaggio#4 » domenica 22 novembre 2015, 15:14

Ciao,
io ho ancora tanto da imparare, in questo momento però sui 3000 caratteri mi trovo bene a scrivere racconti che rispettano la struttura in tre atti (setting e inizio - svolgimento - climax e finale) e che comprendano, appunto, non più di tre movimenti.
La lentezza devo ancora impararla, tendo a privilegiare uno stile parecchio asciutto che mi consenta bene di spiegare tutto ciò che accade, anche perché per me l'azione in un racconto è fondamentale! :)
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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antico
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Re: Racconti brevi e tempi lunghi

Messaggio#5 » mercoledì 25 novembre 2015, 20:06

Timetrapoler ha scritto:Ho letto il racconto di Romanello e alcuni di Della Rossa, e sono d'accordo con quel che hai detto.
Ora mi pare di poter riformulare la questione, a sottolineare un altro aspetto della "lentezza". Quante cose devono accadere in un racconto breve?


Domanda cui penso non ci sia risposta. Possono accadere molte cose o nessuna, l'importante è che il racconto risulti cmq completo per quello che vuole essere. Tendo a non generalizzare e a valutare in base al risultato finale e alle evidenti (per quanto possano esserlo) intenzioni iniziali dell'autore. Detto questo, è il mio pensiero e ci sono fior di "maestri" che hanno il loro schemino. Perfetto, è giusto. Però valuta questo: se sei in grado di padroneggiare quello "schemino" potrai anche decidere d'infrangerlo. Certo, andrai incontro a dei rischi, potranno esserci tanti che ti commenteranno con un "non va bene, non rispetta x, y e beta", ma non è forse sperimentando che si scoprono nuove vie?

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alberto.dellarossa
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Re: Racconti brevi e tempi lunghi

Messaggio#6 » giovedì 26 novembre 2015, 19:09

Ciao Jacopo, cerco di risponderti nella maniera più sintetica possibile:

il racconto breve ha delle regole proprie, ed è un lavoro di cesello. Bisogna condensare in poche parole mondi interi. Credo che l'abilità fondamentale di un racconto breve sia nel riuscire a dire mille parole utilizzandone solo cinque. Per far questo, un trucchetto che uso è quello di usare analogie attorno alle quali orbitano mondi interi nella testa del lettore.
In questo senso lo stile è il cardine del racconto breve: se hai il controllo della tua scrittura hai lo strumento per condensare tutto in poche righe.

Detto questo non esiste una quantità giusta di dati o eventi da inserire. Può essere una sola scena, funzionale a farci sfiorare un mondo, o una storia dal consueto andamento situazione d'equilibrio - conflitto/trasformazione - spannung - scioglimento. Salinger ha scritto racconti interi dove non succede una beneamata fava, eppure sono capolavori narrativi.

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Jacopo Berti
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Re: Racconti brevi e tempi lunghi

Messaggio#7 » venerdì 27 novembre 2015, 10:35

Sono d'accordo con tutto, Alberto.
In particolare, riguardo a forma e stile del racconto breve, da quando sono arrivato su MC mi risuona spesso la parola 'brachilogia', come ingrediente da dosare con sapienza. Bisogna trovare il giusto mezzo tra l'allusione che capisce solo il tuo miglior amico e la spiegazione ampia e chiara per tutti, che però sottrae parole che potrebbero essere usate per dire altro.
In genere, magari dopo diverse riletture di qualcosa che scrivo, mi accorgo da solo se una parola non suona bene, se la struttura ha dei buchi, se la trama non regge. Ma solo attraverso i commenti posso sapere quanto di un racconto "si capisce".

Da parte mia, quanto a narrazioni in cui non succede nulla, porterei ad esempio alcuni racconti del Palomar calviniano (sì, ok, dicono che Palomar è un romanzo: non è vero). Non li ho mai misurati e penso che mediamente superino le 5000 battute, ma non credo di molto.
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