Frammenti

Appuntamento per lunedì 16 marzo 2020 dalle 21.00 all'una con un tema scelto da Francesca Bertuzzi!
luca.pagnini
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Frammenti

Messaggio#1 » lunedì 16 marzo 2020, 23:06

La luce di quel tardo pomeriggio primaverile entrava dall’ampia finestra in tralice. Gli oggetti intorno sembravano avere un’energia propria.
– E come si è sentita?
La voce, cristallina e rassicurante come sempre, sorprese Elisa, come se un attimo di disattenzione l’avesse proiettata lontano dallo studio, assorta in pensieri che non poteva aver fatto in tempo a concepire, dato il breve lasso di tempo che era trascorso da quando aveva terminato la sua ultima frase.
– Come, scusi?
– Le chiedevo, cos’ha provato?
– Provato?
– Sì, cos’ha sentito, quale emozione descriverebbe come prevalente in quel momento?
Elisa durava fatica a rientrare nella conversazione, le succedeva spesso durante le sedute. Con uno sforzo che le sembrò immane, richiamò alla mente quanto aveva appena raccontato: Vieri che rientra a casa prima del previsto, lei che chiude il portatile prima che lui entri in camera, lui che urla parole sconnesse, lei che piange, lui che se ne va sbattendo la porta. Sospirò.
– Non lo so… paura?
– Me lo deve dire lei.
– Sì, paura.
– Per la sua incolumità, paura di essere abbandonata, per la sicurezza di qualcun altro… Che tipo di paura?
Un brivido. Elisa sentì un brivido alla parola abbandonata. Strano.
– Fino a un minuto fa avrei certamente risposto che era paura di essere ferita fisicamente, ma adesso…
– Adesso?
– Credo fosse paura di essere abbandonata.
– È qualcosa che ha già vissuto in precedenza?
Il cerchio si stava maledettamente stringendo. Prese aria e cercò di rilassare i muscoli delle spalle come le aveva insegnato l’insegnante di yoga. C’era un pericolo dietro quelle domande, lo percepiva. Doveva stare attenta alle risposte, molto più attenta.
– Forse sì.
– E dove si trovava?
– Al mare.
– Con chi era?
– La mia famiglia.
Ecco, ci era cascata. Attese, sperò, ma la voce fu puntuale.
– Continui, cosa successe?
– Avrò avuto 12 o 13 anni. Mio fratello disse ai nostri genitori che quella sera sarebbe uscito con una tipa milanese conosciuta in spiaggia. Loro acconsentirono senza indugio, in fondo mio fratello aveva 17 anni, era quasi maggiorenne, e poi a mio padre faceva piacere, era come se trovasse una conferma alla sua virilità tramite le conquiste di mio fratello.
– Come mai le viene in mente questa corrispondenza?
– Quale corrispondenza?
– Tra la virilità di suo padre e suo fratello.
Elisa si morse il labbro inferiore.
– Non lo so.
– Va bene, continui.
– E niente, mio fratello uscì e io piansi tutta la sera.
– E provò la stessa paura di essere abbandonata?
– Sì. Ero furiosa.
– Perché?
– Perché non doveva uscire con quella, non doveva abbandonarmi.
– Capisco.
Il silenzio si fece pesante, ma Elisa non parlò. Adesso ricordava perfettamente quella gelosia.
– Bene, per oggi possiamo concludere, ci vediamo la prossima settimana.
– Grazie dottore.
La accompagnò fino alla porta e si strinsero la mano.
– Mi scusi ma mi deve essere sfuggito, come si chiama suo fratello?
Un altro attimo, un altro morsetto al labbro inferiore, un altro sospiro.
– Vieri.



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antico
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Re: Frammenti

Messaggio#2 » lunedì 16 marzo 2020, 23:10

Luca! Felicissimo di ritrovarti! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa Francesca Bertuzzi Edition!

alexandra.fischer
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Re: Frammenti

Messaggio#3 » martedì 17 marzo 2020, 8:16

FRAMMENTI di Luca Pagnini Tema centrato. La seduta dallo psicoterapeuta di Elisa è molto ben resa nei periodi faticosi con i quali rendi il pensiero di lei. Sta male, ha paura di essere abbandonata (la base della gelosia è proprio quella) al punto da accettare di vivere come in prigione (vive la presenza del fratello come quella di un carceriere: vedi la scena del rientro di lui e della chiusura del portatile da parte di lei). Il particolare inquietante è che lo chiama Vieri (cognome, non nome proprio). Quello che lasci intravedere è uno scenario di sudditanza psicologica da parte di lei (chiusa in camera con un notebook) e gli atteggiamenti da padrone di lui (urla, scenate). Poi c’è questo ricordo estivo (la gelosia di lei per la conquista femminile del fratello diciassettenne) e vedo allignare l’ombra dell’incesto.
Attento a:
La luce di quel tardo pomeriggio primaverile entrava dall’ampia finestra in tralice (riscriverei: La luce di quel tardo pomeriggio primaverile entrava in tralice dall’ampia finestra); ancora un appunto: in tralice l’ho sempre visto riferito a uno sguardo. Per la luce sarebbe meglio scrivere: di traverso. Questo in vista del Lettore Esigente.

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#4 » martedì 17 marzo 2020, 12:39

Grazie Alexandra, commento davvero esaustivo e interessante, almeno con te sono riuscito a comunicare ciò che volevo.
Sono d'accordo sulla costruzione della prima frase, mi è sfuggita, mentre quel "tralice" l'ho messo per scelta, è una parola che mi piace anche come suono e capisco che l'uso al di fuori della Toscana (cit. Treccani) sia prevalentemente quello di unirla allo sguardo, ma il mio orecchio ha voluto la sua parte a scapito della consuetudine (che poi, detto tra noi, non avrei mai e poi mai scritto "sguardo in tralice", come non scriverò mai "omicidio efferato" né "grido lancinante"...)
Di nuovo grazie.

P.S. Chi è il Lettore Esigente?

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Davide Di Tullio
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Re: Frammenti

Messaggio#5 » martedì 17 marzo 2020, 13:54

Ciao Luca

Ho letto il tuo racconto. L´ho trovato gradevole. L´intreccio funziona: con questa alternanza di parti raccontate e dialoghi, rende bene l´idea. Anche l´epilogo é interessante. La protagonista sembra parlare di un ex- compagno, che invece si rivela essere il fratello. C´era forse un amore incestuoso? il racconto non lo dice, ma lascia nel dubbio e questo mi piace.

A mio avviso ci sono peró dei piccoli accorgimenti sintattico - semantici che posso essere messi in pratica per rendere la lettura ancora piú fluida (Ci sono dei momenti in cui gli occhi non scorrono come dovrebbero. Rileggendo ho capito perché)

l´Incipit:

luca.pagnini ha scritto:La luce di quel tardo pomeriggio primaverile entrava dall’ampia finestra in tralice


da manuale (cioé non é che io sia un manuale vivente, ma questo trovi nei manuali di scrittura) l´abuso di aggettivi e avverbi appesantisce la lettura. Il tuo potrebbe essere un preciso regiastro stilistico, ma non credo che lo sia in questo racconto.
Nel quotato tre aggettivi (quattro se si considera " in tralice". ma poi che significa?) mi sembrano tanti. Di norma, soprattuto nel racconto breve ma piú in generale, l´aggettivo/avverbio modale dovrebbe essere funzionale all´intreccio, cosi per esempio scrivere

"La luce di un tardo pomerggio di maggio entrava nel finestrone al terzo piano"

(é solo un esempio, potresti trovare altre parole) rende la lettura piú fluida; allo stesso tempo colloca nello spazio-tempo la storia, come presumo fosse il tuo intento

luca.pagnini ha scritto:Elisa durava fatica


é un espressione un pó strana. contorta direi. Potresti usare "faticava" e il senso rimarrebbe identico, guadagno in caratteri e leggibilitá

[
luca.pagnini ha scritto:Il cerchio si stava maledettamente stringendo


Quel maledettamente é superfluo. Non arrichisce di senso il periodo, anzi lo appesantisce. L´avverbio non é "funzionale"

luca.pagnini ha scritto:Loro acconsentirono senza indugio, in fondo mio fratello aveva 17 anni, era quasi maggiorenne, e poi a mio padre faceva piacere, era come se trovasse una conferma alla sua virilità tramite le conquiste di mio fratello.


Il periodo forse é un pó lungo. Un punto ci startebbe stato bene tipo "Loro acconsentirono senza indugio." L´abbondanza di virgole rende ambigua il periodo. Per esempio quando scrivi "in fondo mio fratello aveva 17 anni, era quasi maggiorenne, e poi a mio padre faceva piacere" sembra quasi che a suo padre facesse piacere che lui avesse 17, disguido che si chiarisce dopo, quando ormai é troppo tardi.

luca.pagnini ha scritto:Elisa non parlò


per quanto possibile, é sempre meglio utilizzare espressione positive al posto di quelle negative, sempre secondo il manuale di cui sopra ;-). Per esempio la frase poteva essere scritta "Elisa tacque". Non risulta piú scorrevole?

luca.pagnini ha scritto:E niente,


espressione molto colloquiale, peró, a mio avviso, non funziona molto nello scritto. Diciamo che é un po irritante alla lettura :-D

Direi che basta. Ho cercato di essere costruttivo, nella consapevolezza che stiamo tutti nella stessa barca.

a rileggerci!

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#6 » martedì 17 marzo 2020, 15:14

Grazie Davide, tutti appunti utili che apprezzo molto.
In effetti la prima frase ridondante l'ho scritta così con intenzione, quasi tutto il resto mi è sfuggito, probabilmente fossi stato in un altro contesto (con più tempo e meno stanco) avrei corretto da solo tutto, tranne "in tralice" (che significa "di traverso", "in diagonale") e quel "E niente", che secondo le mie intenzioni, in quanto parlato, servirebbe a caratterizzare il personaggio.
Grazie ancora e a presto.

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filippo.mammoli
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Re: Frammenti

Messaggio#7 » mercoledì 18 marzo 2020, 18:32

Ciao Luca,
per me questo è senza dubbio uno dei migliori racconti del gruppo. Il dialogo con lo psicologo inframezzato ai pensieri di Elisa è riuscitissimo. Lo stile lineare e scorrevole lo trovo molto azzeccato e adatto alla situazione. Il crescendo è bello fino al finale, dove il twist fa riflettere e lascia aperte più possibilità. Questa ambiguità e però secondo me un punto di forza e non una debolezza. Mi sembra che sia voluto e comunque a me piace. Io ci ho letto un amore incestuoso e un rapporto un po' troppo stretto con il fratello Vieri.
Davvero bravo.

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#8 » mercoledì 18 marzo 2020, 19:05

filippo.mammoli ha scritto:Ciao Luca,
per me questo è senza dubbio uno dei migliori racconti del gruppo. Il dialogo con lo psicologo inframezzato ai pensieri di Elisa è riuscitissimo. Lo stile lineare e scorrevole lo trovo molto azzeccato e adatto alla situazione. Il crescendo è bello fino al finale, dove il twist fa riflettere e lascia aperte più possibilità. Questa ambiguità e però secondo me un punto di forza e non una debolezza. Mi sembra che sia voluto e comunque a me piace. Io ci ho letto un amore incestuoso e un rapporto un po' troppo stretto con il fratello Vieri.
Davvero bravo.


Ciao Filippo, direi che con te sono riuscito a comunicare benissimo tutto, grazie.

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#9 » mercoledì 18 marzo 2020, 19:14

Ciao Valerio, intanto grazie per il commento accurato

valeriocovaia2502 ha scritto:Inizio dicendo che il racconto mi è piaciuto molto e, soprattutto, mi ha interessato. C'è un bel colpo di scena finale. Ci aspetteremmo infatti che la gelosia della donna sia estesa a tutte le persone presenti nella sua vita, ma viene evidenziato, nelle ultime battute del dialogo con lo psicologo, come tale sentimento sia riuscito a restringere il campo delle persone a cui tiene, portandola ad avere un attaccamento morboso al fratello (che, dalla reazione che ha, vedendola al computer, non sembra comportarsi in maniera troppo differente). Piccola curiosità:nel testo intendi far trapelare anche l'idea di un rapporto incestuoso, o è una mia interpretazione?

Non è una tua interpretazione.

Forse manca un po' in questo brano l'originalità, dato che l'interpretazione del tema è abbastanza classica e non presenta spunti degni di attenzione in questo senso, al contrario del modo in cui viene gestita la narrazione, che si rivela decisamente coinvolgente.
Per il resto, ho gradito anche lo stile che, seppur non si basi sull'uso di termini particolarmente ricercati o particolari motivi di pregio (a mio avviso, ovviamente), contribuisce allo scorrere fluido e senza intoppi della narrazione.

Grazie davvero.

Vorrei farti notare infine due minuscole pecche: la ripetizione "insegnato insegnante" (sostituisci "insegnante di yoga" con "maestro di yoga" e vedrai che la forma ne gioverà soltanto) e l'espressione "durava fatica". Ora, analizzerò in maniera razionale quest'ultimo punto: non ci troviamo di fronte a un vero e proprio errore, quanto piuttosto ad una forma idiomatica legata a parlate dialettali (correggimi, se sbaglio), che, in un altro contesto potrebbe anche andare bene, ma nel tuo testo stona con il modo lucido di esporre i fatti del narratore.Credo inoltre che rallenti un po' il ritmo del periodo.

Sono assolutamente d'accordo con te, la ripetizione mi è proprio sfuggita, come pure "durava fatica", un'espressione tipica di noi toscani che nel narratore non ci deve proprio stare.

Il racconto nel complesso però è un lavoro molto buono e piuttosto curato, quindi, secondo me, non risente molto il contraccolpo di queste due pecche.

Grazie ancora.

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Il Calmo
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Re: Frammenti

Messaggio#10 » giovedì 19 marzo 2020, 23:59

Sono perplesso davanti a questo racconto. Provo a spiegarmi: la prima parte l’ho trovata francamente pesante, forzata specie nell’abbondante uso di aggettivi e domande retoriche.
Poi il tutto è migliorato ed è diventato più scorrevole, anche il tema c’è.
Allora cosa non mi convince? Il fatto che sia tutto un po’ piatto, ma non tanto per come è scritto ma per il contenuto, lei sembra soffrire moltissimo e uno si aspetta chissà quale confessione o altro e invece tutto rimane accennato (troppo accennato)…sembra un rapporto incestuoso ma allora se era così qualche elemento in più anche sulla sofferenza, la vergogna ecc…invece sembra un po’una pennellata data con poco coraggio. Parere ovviamente personalissimo il mio !!

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#11 » venerdì 20 marzo 2020, 10:48

Il Calmo ha scritto:Sono perplesso davanti a questo racconto. Provo a spiegarmi: la prima parte l’ho trovata francamente pesante, forzata specie nell’abbondante uso di aggettivi e domande retoriche.
Poi il tutto è migliorato ed è diventato più scorrevole, anche il tema c’è.
Allora cosa non mi convince? Il fatto che sia tutto un po’ piatto, ma non tanto per come è scritto ma per il contenuto, lei sembra soffrire moltissimo e uno si aspetta chissà quale confessione o altro e invece tutto rimane accennato (troppo accennato)…sembra un rapporto incestuoso ma allora se era così qualche elemento in più anche sulla sofferenza, la vergogna ecc…invece sembra un po’una pennellata data con poco coraggio. Parere ovviamente personalissimo il mio !!


Ciao Andrea! Tranquillo, il tuo parere è prezioso come quello di chiunque altro. Sono anni che non partecipo a MC ma se una cosa l'avevo imparata è che qui, a saperli capire e accettare, si prendono sempre ottimi spunti. Ovvio che poi il racconto lo riscriverò io come credo io, ma partendo dal presupposto che nessuno è perfetto, ascoltare tutti i pareri è molto importante. Tieni conto che qui scriviamo sotto la pressione del tempo, il prodotto finale non potrà che essere migliore, soprattutto se i commenti sono costruttivi, e il tuo, sebbene critico, lo è di sicuro. Certo, se poi invece uno partecipa solo per la gara allora è un altro discorso, ma non è il mio caso, quindi grazie. A presto.

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#12 » venerdì 20 marzo 2020, 10:55

valeriocovaia2502 ha scritto:Figurati, è sempre un piacere commentare un buon racconto, soprattutto quando l'autore si dimostra, come nel tuo caso, molto disponibile ad accettare anche le critiche. Alla prossima!


Guarda, forse sono un po' datato, ma la mia partecipazione è dovuta soprattutto a 2 esigenze: la prima, attivare la fantasia sotto pressione; la seconda, raccogliere pareri più o meno oggettivi, critici o di elogio che siano. I racconti, almeno i miei, poi cambieranno, più e più volte, molto o poco dipenderà tanto proprio dai consigli ricevuti.

viviana.tenga
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Re: Frammenti

Messaggio#13 » domenica 22 marzo 2020, 13:19

Ciao Luca,
Tema centrato e declinato in modo interessante, ma ho trovato qualche problema nel racconto.
Dal punto di vista stilistico, all'inizio c'è una frase che ho trovato un po' contorte e pesante (quella che inizia con "La voce, cristallina e rassicurante...").
Per quanto riguarda la trama, ho avuto l'impressione che scorresse tutto un po' troppo liscio: le domande dello psicologo sono sempre quelle giuste, lei riesce subito a ricostruire cosa c'è davvero dietro ai suoi sentimenti. Quando poi si arriva a tirare fuori qualcosa di problematico (il rapporto morboso con il fratello), ecco che finiscono seduta e racconto. Personalmente, avrei voluto vedere un po' più di conflitto, un po' di difficoltà a rievocare i ricordi, qualche ostacolo nel procedere della trama.

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#14 » domenica 22 marzo 2020, 20:39

viviana.tenga ha scritto:Ciao Luca,
Tema centrato e declinato in modo interessante, ma ho trovato qualche problema nel racconto.
Dal punto di vista stilistico, all'inizio c'è una frase che ho trovato un po' contorte e pesante (quella che inizia con "La voce, cristallina e rassicurante...").
Per quanto riguarda la trama, ho avuto l'impressione che scorresse tutto un po' troppo liscio: le domande dello psicologo sono sempre quelle giuste, lei riesce subito a ricostruire cosa c'è davvero dietro ai suoi sentimenti. Quando poi si arriva a tirare fuori qualcosa di problematico (il rapporto morboso con il fratello), ecco che finiscono seduta e racconto. Personalmente, avrei voluto vedere un po' più di conflitto, un po' di difficoltà a rievocare i ricordi, qualche ostacolo nel procedere della trama.


Ciao Viviana! Hai ragione, la bellezza di MC è che vive sul tempo, ma purtroppo non sempre è la serata giusta, quindi si prova a tirare fuori il meglio possibile per consegnare quella sera. Questo però (almeno per me) è sempre un punto di partenza, non di arrivo. Sicuramente lo svilupperò proprio nel senso che hai detto, grazie.

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emiliano.maramonte
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Re: Frammenti

Messaggio#15 » lunedì 23 marzo 2020, 0:06

Ciao Luca!
Parto da quello che mi è piaciuto. Bene la scansione della seduta dallo psicologo, creano la giusta dose di aspettativa e curiosità. Il racconto parte "legnoso", con un paio di periodi pesanti e troppo articolati, per poi scorrere abbastanza fluido, fino al colpo di scena finale. Lo stile è veloce e diretto, e questo mi piace perché lo trovo molto simile al mio quando decido di dare a una storia un certo registro dinamico. E nel tuo racconto il dinamismo è di tipo mentale, e va benissimo.
Sorvolo sugli inconvenienti tecnici, che sono stati ampiamente anticipati da Davide (Di Tullio) prima di me, e sono praticamente gli stessi che ti volevo far notare io, e dico che sul finale ho rilevato qualche problema nel ricollegare la rivelazione di Elisa a tutta la vicenda, ma poi, compresa la bontà del twist end, si aprono molte interessanti implicazioni, tra cui quella di un rapporto morboso col fratello. Nonostante i chiarimenti letti nei precedenti commenti, mi rimane sempre la sensazione di qualche buco di trama, ma nulla di così grave.
Buon racconto.
In bocca al lupo!
Emiliano.

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#16 » lunedì 23 marzo 2020, 12:36

emiliano.maramonte ha scritto:Ciao Luca!
Parto da quello che mi è piaciuto. Bene la scansione della seduta dallo psicologo, creano la giusta dose di aspettativa e curiosità. Il racconto parte "legnoso", con un paio di periodi pesanti e troppo articolati, per poi scorrere abbastanza fluido, fino al colpo di scena finale. Lo stile è veloce e diretto, e questo mi piace perché lo trovo molto simile al mio quando decido di dare a una storia un certo registro dinamico. E nel tuo racconto il dinamismo è di tipo mentale, e va benissimo.
Sorvolo sugli inconvenienti tecnici, che sono stati ampiamente anticipati da Davide (Di Tullio) prima di me, e sono praticamente gli stessi che ti volevo far notare io, e dico che sul finale ho rilevato qualche problema nel ricollegare la rivelazione di Elisa a tutta la vicenda, ma poi, compresa la bontà del twist end, si aprono molte interessanti implicazioni, tra cui quella di un rapporto morboso col fratello. Nonostante i chiarimenti letti nei precedenti commenti, mi rimane sempre la sensazione di qualche buco di trama, ma nulla di così grave.
Buon racconto.
In bocca al lupo!
Emiliano.


Ciao Emiliano, mi pare che la mia intenzione sia stata trasmessa anche con te, i punti già indicati da Davide e che condividi saranno sicuramente curati.
Viva il lupo! :)

Daniel Travis
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Re: Frammenti

Messaggio#17 » mercoledì 25 marzo 2020, 15:03

Niente male: la trama funziona, incuriosisce e a modo suo inquieta, e il tema - e non è una cosa ovvia, a giudicare dagli altri racconti, il mio in primis - è davvero il motore della protagonista e del racconto.
La forma, forse perché affollata di descrittori, finisce per risultare un po' anonima, ma niente che rovini il testo nel suo complesso.
Restano un paio di appunti specifici (durava fatica), e un'introduzione decisamente troppo pesante. Fa il suo lavoro (mostrare la protagonista persa, sospesa durante la seduta)... Ma fin troppo: sembra quasi che stia cercando di riprendersi dagli effetti collaterali di alcool, droga o un viaggio astrale.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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romina.braggion
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Re: Frammenti

Messaggio#18 » mercoledì 25 marzo 2020, 15:41

Ciao Luca,
sono l'ultima a commentare e non posso aggiungere nulla di nuovo a quanto detto. Quello che mi è piaciuto di più è il dialogo e i piccoli gesti della protagonista denotano chiaramente un conflitto interiore. Il tema c'è in pieno. Questa frase iniziale "Vieri che rientra a casa prima del previsto, lei che chiude il portatile prima che lui entri in camera, lui che urla parole sconnesse, lei che piange, lui che se ne va sbattendo la porta." parrebbe indicare qualcosa di preciso, confermato dalla gelosia della sorella. Questo qualcosa si intuisce ma avrei preferito trovare un elemento in più significativo o coraggioso, sembra che getti il sasso e poi ritiri la mano. Sono poco convinta del finale, il medico che chiede qualcosa sull'uscio della porta, un secondo prima del commiato, mi sembra poco verosimile. Delle pecche già segnalate concordo sulle frasi iniziali: c'è troppa ipotassi. Questo secondo me appesantisce il resto del racconto che continua più fluido.

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daniele.mammana-torrisi
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Re: Frammenti

Messaggio#19 » giovedì 26 marzo 2020, 16:58

Ciao, Luca!

A costo di errare, o di andare contro-corrente, mi chiedo se il senso dello scritto non sia tanto una gelosia incestuosa, ma la paura dell'abbandono che la sorella ha nei confronti del fratello. Sì, può sembrare strano, ma non ci dici che cosa stesse guardando sul portatile.
E secondo me, può essere importante. Perché il fratello reagisce così male? Insomma, ci citi anche un precedente episodio nella loro vita dove la sorella manifesta questa fortissima paura dell'abbandono, quando lui esce con la ragazza milanese. E qui mi sono chiesto:
Che lui abbia da farla vivere in casa con lui vita natural durante? Che questa paura dell'abbandono, vista magari anche dai genitori, abbia portato a lui che deve averla con sè e deve conviverci perché non può stare da sola? E qui, se la relazione con la ragazza milanese è cresciuta e se il portatile centra qualcosa... che la sorella stesse cercando lei, o la stesse in qualche modo spiando perché teme, motivata dalla sua fobia del trovarsi sola, che in qualche modo questa persona le porti via il fratello?

Oh, magari ho preso una cantonata colossale, ma... chissà. Mi è venuta questa ipotesi. Che sia vera o meno, che il racconto potesse spronarla -come ha spronato gli altri commenti- è un testamento alla sua qualità.
A rileggerci! ^^

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#20 » venerdì 27 marzo 2020, 11:54

Daniel Travis ha scritto:Niente male: la trama funziona, incuriosisce e a modo suo inquieta, e il tema - e non è una cosa ovvia, a giudicare dagli altri racconti, il mio in primis - è davvero il motore della protagonista e del racconto.
La forma, forse perché affollata di descrittori, finisce per risultare un po' anonima, ma niente che rovini il testo nel suo complesso.
Restano un paio di appunti specifici (durava fatica), e un'introduzione decisamente troppo pesante. Fa il suo lavoro (mostrare la protagonista persa, sospesa durante la seduta)... Ma fin troppo: sembra quasi che stia cercando di riprendersi dagli effetti collaterali di alcool, droga o un viaggio astrale.


Ciao Riccardo, hai capito perfettamente l'idea dietro al primo periodo "pesante", che quindi, per me, non è un difetto.
Grazie e alla prossima.

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#21 » venerdì 27 marzo 2020, 11:55

romina.braggion ha scritto:Ciao Luca,
sono l'ultima a commentare e non posso aggiungere nulla di nuovo a quanto detto. Quello che mi è piaciuto di più è il dialogo e i piccoli gesti della protagonista denotano chiaramente un conflitto interiore. Il tema c'è in pieno. Questa frase iniziale "Vieri che rientra a casa prima del previsto, lei che chiude il portatile prima che lui entri in camera, lui che urla parole sconnesse, lei che piange, lui che se ne va sbattendo la porta." parrebbe indicare qualcosa di preciso, confermato dalla gelosia della sorella. Questo qualcosa si intuisce ma avrei preferito trovare un elemento in più significativo o coraggioso, sembra che getti il sasso e poi ritiri la mano. Sono poco convinta del finale, il medico che chiede qualcosa sull'uscio della porta, un secondo prima del commiato, mi sembra poco verosimile. Delle pecche già segnalate concordo sulle frasi iniziali: c'è troppa ipotassi. Questo secondo me appesantisce il resto del racconto che continua più fluido.


Ciao Romina, grazie per il commento, farò tesoro anche dei tuoi appunti.

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#22 » venerdì 27 marzo 2020, 12:00

daniele.mammana-torrisi ha scritto:Ciao, Luca!

A costo di errare, o di andare contro-corrente, mi chiedo se il senso dello scritto non sia tanto una gelosia incestuosa, ma la paura dell'abbandono che la sorella ha nei confronti del fratello. Sì, può sembrare strano, ma non ci dici che cosa stesse guardando sul portatile.
E secondo me, può essere importante. Perché il fratello reagisce così male? Insomma, ci citi anche un precedente episodio nella loro vita dove la sorella manifesta questa fortissima paura dell'abbandono, quando lui esce con la ragazza milanese. E qui mi sono chiesto:
Che lui abbia da farla vivere in casa con lui vita natural durante? Che questa paura dell'abbandono, vista magari anche dai genitori, abbia portato a lui che deve averla con sè e deve conviverci perché non può stare da sola? E qui, se la relazione con la ragazza milanese è cresciuta e se il portatile centra qualcosa... che la sorella stesse cercando lei, o la stesse in qualche modo spiando perché teme, motivata dalla sua fobia del trovarsi sola, che in qualche modo questa persona le porti via il fratello?

Oh, magari ho preso una cantonata colossale, ma... chissà. Mi è venuta questa ipotesi. Che sia vera o meno, che il racconto potesse spronarla -come ha spronato gli altri commenti- è un testamento alla sua qualità.
A rileggerci! ^^


Ciao Daniele, commento davvero molto utile. In realtà ci hai preso e anche no, ma l'idea di apertura ad altre ipotesi, oltre che all'incesto, era proprio nelle mie intenzioni. Purtroppo è ormai evidente che il mio abbozzare la storia lasciandola "aperta" è risultato, per la competizione, un difetto, ma il racconto non finisce di certo con questa versione. Ho raccolto abbastanza critiche ma anche molti elogi che lo rendono assolutamente meritevole di approfondimento. Grazie ancora e a rileggerci.

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antico
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Re: Frammenti

Messaggio#23 » martedì 31 marzo 2020, 17:06

Bello ritrovare la tua forma pulita e diretta, Luca. Il tema è preso perfettamente in quanto motore stesso del racconto. Occhio all'apertura perché, anche se era nelle tue intenzioni, così mi è parsa troppo pesante per permettere al lettore di entrare con un salto dritto nel racconto e penso che andrebbe sistemato. Il racconto procede spedito e lo psicologo fa sempre la domanda giusta, semmai mi chiedo perché Elisa percepisca pericolo (c'è di mezzo una causa? qualcosa che non vuole ammettere a se stessa? Sì, la gelosia, ma allora qualche indizio in più sul punto da cui si era partiti, tipo violenza, andrebbe dato). Altro elemento che mi ha lasciato perplesso: uno psicologo che molla l'osso quando ormai ha creato il terreno giusto per operare mi è sembrato eccessivo. Ottimo il finale. Riassumendo, direi un pollice tendente verso l'alto per un testo dalle potenzialità davvero molto alte.

luca.pagnini
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Re: Frammenti

Messaggio#24 » mercoledì 1 aprile 2020, 11:50

antico ha scritto:Altro elemento che mi ha lasciato perplesso: uno psicologo che molla l'osso quando ormai ha creato il terreno giusto per operare mi è sembrato eccessivo.

Pare funzioni proprio così... ;)

Grazie di tutto!

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antico
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Re: Frammenti

Messaggio#25 » giovedì 2 aprile 2020, 18:41

Decisamente, non lo sapevo :)
C'è da dire che era solo un appunto che non avrebbe cambiato la valutazione. In ogni caso, buono a sapersi!

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