Le mie cose

Appuntamento per lunedì 16 marzo 2020 dalle 21.00 all'una con un tema scelto da Francesca Bertuzzi!
Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Le mie cose

Messaggio#1 » lunedì 16 marzo 2020, 23:26

L’uomo dalla sclera nera picchiò il pugno sul tavolo, una lunga crepa saettò fino al primo nodo del legno. «Non erano questi i patti, che me ne faccio di un ragazzo?»
Il vecchio arrotolò il berretto tra dita callose, la voce tremula. «Mi dispiace cavaliere, non abbiamo mai avuto il denaro che ti avevamo promesso. Questo è tutto ciò che abbiamo.» Indicò delle ceste: viveri, acqua non contaminata, liquore, un paio di libri. E il ragazzo.
«E cosa dovrei farmene di lui?»
«Ti servirà, porterà il tuo equipaggiamento, accenderà il fuoco.»
«Ho liberato il vostro merdoso villaggio e voi mi rifilate un ragazzino?» Tuonò. La ferita sul torace riprese a sanguinare imbrattando la camicia. Raccolse la borsa di cuoio e con un grugnito la lanciò sul cassone di quello che rimaneva di un pick-up. Uno sguardo alla piccola comunità che si era radunata lì intorno. Volti emaciati, i segni delle catene sulle caviglie scarne. Salì nella cabina di guida, di cui rimanevano solo i sedili e issò la gamba fasciata sul cruscotto. «Crepate, voi e il vostro villaggio di merda.» Schioccò la frusta e i due morelli si mossero.
Il ragazzo lanciò sul cassone due ceste prima che il carro risultasse troppo lontano e lo raggiunse di corsa. «Cavaliere? Aspettatemi!»
«Vattene.»

Una delle ceste sfrigolava nel fuoco. Il cavaliere ci piazzò uno spiedo e si sedette. La borsa di cuoio vicino alla gamba. «Ce ne hai messo a raggiungermi.» Disse continuando a guardare le volute cremisi.
Il ragazzo scivolò fuori dall’ombra, la testa bassa. «Non posso tornare al villaggio, non mi vogliono.»
L’uomo strappò un pezzo del serpente che stava arrostendo e glielo lanciò. «Mi chiamo Hydro.»
«Cain.» Si avvicinò piano e si sedette accanto a lui, spostò la borsa. Una lama e il sorriso di Hydro luccicarono vicino alla sua gola, prima che riuscisse ad appoggiarla. «Non toccare le mie cose. Mai.»
«Mi... mi dispiace.» sussurrò, una goccia di sangue scivolò sulla lama.
«Nessuno tocca le mie cose.»
Il ragazzo strinse gli occhi e tuffò i denti sulla carne.

Quando Hydro aprì gli occhi il fuoco era ancora acceso e Cain aveva messo a bollire una scodella d’acqua. «C’era del caffè nella cesta, ho pensato che lo avresti gradito.
Afferrò la tazza e diede una sorsata avida, la lasciò tra le labbra, lo sguardo fisso verso l’orizzonte ocra. Una nuvola più scura divideva il deserto dal cielo dello stesso colore.
«Predoni.» Ringhiò.
«Come predoni... non li hai uccisi tutti. Quanti ce ne sono nel mondo?»
Il cavaliere raccolse la borsa e se la mise a tracolla, strinse le redini ai cavalli e fece cenno al ragazzo di salire. Con un cigolio stonato girò la rotella sul braccio meccanico, all’altezza del gomito, liberando una balestra. «Rimani li sopra, se vedi che me la passo male: scappa.»
Li raggiunsero in pochi istanti, gli archi tesi. «Che hai di buono per noi, fratello?»
Lo gridò mentre scoccava. Hydro parò col braccio meccanico e gli fu addosso quasi nello stesso momento. Scoccò due dardi ed estroflesse una lama dall’altro braccio: in pochi veloci gesti ne aveva atterrati tre. Sollevò la testa dal quarto uomo e dal suo intestino esposto, quando vide l’ultimo predone sul suo carro. Teneva, con mani tremanti, un coltello sotto la gola di Cain.
Lasciò cadere il corpo come un sacco vuoto e sorrise, la lingua lambì una goccia di sangue.
«Non toccarlo, nessuno tocca la mie cose.»


Polly

Avatar utente
antico
Messaggi: 7172

Re: Le mie cose

Messaggio#2 » lunedì 16 marzo 2020, 23:28

Ciao Polly! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa Francesca Bertuzzi Edition!

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Le mie cose

Messaggio#3 » martedì 17 marzo 2020, 6:49

LE MIE COSE di Polly Russel Ciao, piacere di leggerti. Tema centrato. La gelosia del protagonista (il cavaliere Cain) è incentrata su quel che ha. C’è da capirlo, nell’universo distopico che hai creato (la civiltà attuale ridotta a pochi preziosissimi beni che servono a tirare a campare: vedi l’acqua incontaminata, le ceste di viveri, liquori, qualche libro. Il denaro non esiste più. Al massimo ci sono il caffè e i cavalli del protagonista). Il resto è un catafascio (vedi la schiavitù: abitanti del villaggio con le catene alle caviglie. E il pick-up guasto trasformato in carro dal Nostro è il Fantasma di Ieri). Il cavaliere Cain è un tipo indomito (ferito, prosegue il viaggio dopo aver liberato la comunità…che lo ripaga con le ceste contenenti i beni citati sopra e il giovanissimo Hydro). Mi piace il suo burbero affetto verso il giovane (una volta stabilito che Hydro non deve toccare le sue cose…borsa e lama, tanto per cominciare); originale il finale: nella scena dell’assalto da parte dei predoni: Hydro, con il suo braccio meccanico e l’abilità come arciere, ribalta la situazione: e Cain diventa una delle sue cose. Ambientazione interessante, a metà fra la serie della Torre Nera di King e certe serie sugli zombi (vedi quella con il personaggio di Negan), entrambi spunti che tu rielabori con la tua originalità (vedi il serpente arrosto fra i beni del cavaliere e l’atmosfera di complicità che hai saputo creare fra il cavaliere e il ragazzo).

Attenta:
(insolita scelta del colore dell’inchiostro. La trovo artistica, ma attenzione a quando manderai il racconto a case editrici, riviste & C)
MI dispiace cavaliere, non abbiamo mai avuto il denaro… (Mi dispiace, cavaliere, non abbiamo mai avuto il denaro…)
Come predoni… (Come, predoni?)
Rimani li sopra (Rimani lì sopra).

Avatar utente
emiliano.maramonte
Messaggi: 165

Re: Le mie cose

Messaggio#4 » martedì 17 marzo 2020, 23:23

Ciao Polly, ben ritrovata.
Non sono riuscito a inquadrare bene questo tuo racconto, nel senso che alla fine della lettura mi è sembrato di guardare una fotografia dai contorni sfocati. Ho apprezzato il tentativo di costruire una specie di western postatomico con una spruzzata di elementi medievali, ma ancora non mi sono chiari i tuoi intenti. Parli di predoni, cavalieri, e ci sono i cavalli ma anche vecchie automobili, ci sono vaghi richiami alla saga di "Mad Max", ma è un po' messo tutto lì, in un calderone che non compone un quadro sufficientemente coerente. Ho però trovato abbastanza carina la caratterizzazione del protagonista, spiccio, ruvido e duro eppure umano abbastanza da essere riabilitato, alla fine, agli occhi del lettore. E non ti nascondo un brividuccio di emozione proprio sulle battute finali dove l'energia narrativa si libera e dove si concentra in quella frase finale tutta la positività celata nelle azioni apparentemente immorali di Hydro.
Non capisco il senso del colore diverso del testo e faccio fatica a trovare il tema.
C'era necessità di una più approfondita revisione prima di consegnare.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#5 » mercoledì 18 marzo 2020, 3:37

valeriocovaia2502 ha scritto:Ciao Polly!
L'dea del racconto secondo me è veramente intrigante, oltre che originale.
In qualche modo qui la gelosia è giustificata. Le risorse rimaste nel mondo post-apocalittico sono poche e chi ne ha qualcuna, se la tiene ben stretta. Tra l'altro, come nell'altro tuo testo che ho letto recentemente mi complimento per l'ambientazione, in questo caso ben delineata anche a dispetto dello stretto limite di caratteri e quindi ancora più sorprendente.
Bello anche il colpo di scena finale con capovolgimento della situazione. Le sequenze sono scandite senza problemi e rendono agevole la lettura. Non ho nemmeno niente da ridire sullo stile, visto che sono stato preceduto nella segnalazione dei più rilevanti refusi ed errori grammaticali.
L'unico difetto di questo testo si trova, a mio avviso, nella parte centrale. Ho trovato un po' confuso il modo in cui fai interloquire i personaggi (oltretutto, lì indichi i loro nomi per la prima volta, quindi è necessario che la comunicazione arrivi chiaramente) in quel punto, tant'è che ci sono dovuto ritornare. Magari però è solo una mia impressione e sono stato carente di attenzione...
In conclusione però, questo racconto è senza dubbio un buon lavoro, anche dal punto di vista lessicale.

E avevo anche poco tempo per rileggere! XD no, in realtà è solo una questione statistica, pochi caratteri, poco casino con le virgole!
Nella parte centrale ho notato ha fatto confusione anche Alexandra, quindi presumo sia un problema mio. Non ho detto chi si presentava in modo chiaro, ho solo descritto l’azione e di seguito il dialogo, quindi sì, ci sta. Grazie mille per il commento, sono contenta che ti sia piaciuto!
Polly

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#6 » mercoledì 18 marzo 2020, 3:42

emiliano.maramonte ha scritto:Ciao Polly, ben ritrovata.
Non sono riuscito a inquadrare bene questo tuo racconto, nel senso che alla fine della lettura mi è sembrato di guardare una fotografia dai contorni sfocati. Ho apprezzato il tentativo di costruire una specie di western postatomico con una spruzzata di elementi medievali, ma ancora non mi sono chiari i tuoi intenti. Parli di predoni, cavalieri, e ci sono i cavalli ma anche vecchie automobili, ci sono vaghi richiami alla saga di "Mad Max", ma è un po' messo tutto lì, in un calderone che non compone un quadro sufficientemente coerente. Ho però trovato abbastanza carina la caratterizzazione del protagonista, spiccio, ruvido e duro eppure umano abbastanza da essere riabilitato, alla fine, agli occhi del lettore. E non ti nascondo un brividuccio di emozione proprio sulle battute finali dove l'energia narrativa si libera e dove si concentra in quella frase finale tutta la positività celata nelle azioni apparentemente immorali di Hydro.
Non capisco il senso del colore diverso del testo e faccio fatica a trovare il tema.
C'era necessità di una più approfondita revisione prima di consegnare.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Ciao Emiliano, il brividuccio di emozione è il mio compenso, grazie mille!
I cavalli trainano un pick-up perché trovare benzina è pressoché impossibile, è un pick-up bell’e pronto è meglio che costruirsi un camion, Ken Shiro docet!
Lo chiamano cavaliere perché ha dei cavalli, niente di medievale.
Per i contorni sfumati posso capire, da mad max in poi il post atomico è più o meno tutto uguale, quindi non mi sono sprecata troppo in descrizioni, però capisco che possa risultare ostico.
Grazie del commento, finito Mac, senza conta dei caratteri approfondirò. Grazie ancora.
Polly

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#7 » mercoledì 18 marzo 2020, 3:46

alexandra.fischer ha scritto:LE MIE COSE di Polly Russel Ciao, piacere di leggerti. Tema centrato. La gelosia del protagonista (il cavaliere Cain) è incentrata su quel che ha. C’è da capirlo, nell’universo distopico che hai creato (la civiltà attuale ridotta a pochi preziosissimi beni che servono a tirare a campare: vedi l’acqua incontaminata, le ceste di viveri, liquori, qualche libro. Il denaro non esiste più. Al massimo ci sono il caffè e i cavalli del protagonista). Il resto è un catafascio (vedi la schiavitù: abitanti del villaggio con le catene alle caviglie. E il pick-up guasto trasformato in carro dal Nostro è il Fantasma di Ieri). Il cavaliere Cain è un tipo indomito (ferito, prosegue il viaggio dopo aver liberato la comunità…che lo ripaga con le ceste contenenti i beni citati sopra e il giovanissimo Hydro). Mi piace il suo burbero affetto verso il giovane (una volta stabilito che Hydro non deve toccare le sue cose…borsa e lama, tanto per cominciare); originale il finale: nella scena dell’assalto da parte dei predoni: Hydro, con il suo braccio meccanico e l’abilità come arciere, ribalta la situazione: e Cain diventa una delle sue cose. Ambientazione interessante, a metà fra la serie della Torre Nera di King e certe serie sugli zombi (vedi quella con il personaggio di Negan), entrambi spunti che tu rielabori con la tua originalità (vedi il serpente arrosto fra i beni del cavaliere e l’atmosfera di complicità che hai saputo creare fra il cavaliere e il ragazzo).

Attenta:
(insolita scelta del colore dell’inchiostro. La trovo artistica, ma attenzione a quando manderai il racconto a case editrici, riviste & C)
MI dispiace cavaliere, non abbiamo mai avuto il denaro… (Mi dispiace, cavaliere, non abbiamo mai avuto il denaro…)
Come predoni… (Come, predoni?)
Rimani li sopra (Rimani lì sopra).

Ciao Ale, grazie del commento e dei consigli, anche tu, vedo, hai avuto qualche difficoltà a capire chi sia Cain e chi Hydro, quindi la presentazione devo proprio rivederla. :) in realtà non avevo pensato alla Torte nera, ma ad un manga che ho letto in due sti giorni, davvero bello, Post Apocalittic journey, se ti capita vale la pena.
Polly

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#8 » mercoledì 18 marzo 2020, 3:47

valeriocovaia2502 ha scritto:Aspetta, quindi Hydro è il cavaliere e Cain il ragazzino?

Ahimè! :)
Ok, devo proprio rivederla quella parte! XD
Polly

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#9 » mercoledì 18 marzo 2020, 3:49

valeriocovaia2502 ha scritto:Aspetta, quindi Hydro è il cavaliere e Cain il ragazzino?

Il pezzo è questo:
L’uomo strappò un pezzo del serpente che stava arrostendo e glielo lanciò. «Mi chiamo Hydro.»

Era lui che arrostiva, quindi mi sembrava chiaro, anche se poi pensandoci sarebbe bastato scrivere “il cavaliere” invece che “l’uomo”.
Polly

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#10 » mercoledì 18 marzo 2020, 3:59

valeriocovaia2502 ha scritto:No, no, colpa mia che ho fatto confusione leggendo i commenti precedenti. Chiedo umilmente scusa e ritiro quanto detto sull'incomprensione nel dialogo, ma anche, a questo punto, sullo stravolgimento di posizioni finale, perché non c'è. Sì, forse un minimo di delucidazione in più serviva, ma non necessariamente. Intanto scusa. Rivedo il commento e lo riposto alla fine di tutto nella pagina generale del tuo gruppo insieme alla classifica.

XD cacchio che sfiga! Ti era piaciuto lo sconvolgimento finale! XD
Polly

Avatar utente
romina.braggion
Messaggi: 75
Contatta:

Re: Le mie cose

Messaggio#11 » mercoledì 18 marzo 2020, 10:22

Ciao Polly,
ho letto il tuo racconto. Sono talmente abituata a essere io per prima criptica che devo dire di non aver fatto alcuna confusione durante la lettura. Per me è tutto chiaro.
Trovo il tema della gelosia sfumato ma comunque affrontato in maniera inconsueta.
Di questa frase le catene mi hanno incuriosito: "Uno sguardo alla piccola comunità che si era radunata lì intorno. Volti emaciati, i segni delle catene sulle caviglie scarne." Mi hanno fatto immaginare qualcosa che poi non ho trovato spiegato.
Per il resto, tutto è ben scritto e fluisce bene.
Mi piace moltissimo l'idea di questo giustiziere sui generis, un eroe cattivo di cui però si tiene la parte.

Buona continuazione

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#12 » mercoledì 18 marzo 2020, 10:42

romina.braggion ha scritto:Ciao Polly,
ho letto il tuo racconto. Sono talmente abituata a essere io per prima criptica che devo dire di non aver fatto alcuna confusione durante la lettura. Per me è tutto chiaro.
Trovo il tema della gelosia sfumato ma comunque affrontato in maniera inconsueta.
Di questa frase le catene mi hanno incuriosito: "Uno sguardo alla piccola comunità che si era radunata lì intorno. Volti emaciati, i segni delle catene sulle caviglie scarne." Mi hanno fatto immaginare qualcosa che poi non ho trovato spiegato.
Per il resto, tutto è ben scritto e fluisce bene.
Mi piace moltissimo l'idea di questo giustiziere sui generis, un eroe cattivo di cui però si tiene la parte.

Buona continuazione

Ciao Romina, grazie! La parte delle catene, in fondo, è fine a se stessa. Hydro ha liberato il villaggio, segno che era sotto il dominio di qualcuno, qualcuno che ne aveva schiavizzato gli abitanti. Tutto qui. Serviva solo a far capire che aveva fatto un lavoro per cui non era stato pagato.
Per il resto sono contenta che ti sia arrivato al primo colpo. Grazie e alla prossima!
Polly

luca.pagnini
Messaggi: 120

Re: Le mie cose

Messaggio#13 » mercoledì 18 marzo 2020, 12:18

Ciao Polly, molte ere fa, chissà dove, mi pare che ci siamo già incontrati, ben ritrovata.
Allora, partiamo dalle cose che mi sono piaciute. L’ambientazione, un po’ troppo classica per i miei gusti, ma penso che gli amanti del genere non avranno niente da obiettare: con così pochi caratteri a disposizione hai creato un mondo credibile, abitato da personaggi credibili, in un contesto (per quel mondo) credibile, tutto ciò non è per niente scontato. Unico appunto, attenta all’acqua: se, come si intuisce, è un bene prezioso perché incontaminata, allora non è semplicemente preziosa, è vitale. Come sappiamo bene tutti, possiamo sopravvivere (forse) in mille modi, ma senza acqua no, mai, nessuno, soprattutto se ci sono anche da abbeverare due cavalli. Per questo, almeno io la toglierei proprio dalla storia, perché sennò meriterebbe una parte tutta sua su come mai dei poveracci ne abbiano oppure su come mai in realtà non sia così importante. Già dopo un caffè il protagonista andrebbe in crisi… Bene anche lo sviluppo del tema, non una “normale” gelosia per qualcuno, ma una gelosia per “qualcuno-cosa.
Note dolenti… note dolenti in realtà non ne ho, tranne una certa difficoltà a capire immediatamente chi tra i due è Hydro e chi Cain. Non amando più questo genere non comprerei mai un romanzo come questo, ma scrivere bene paga sempre, spesso anche al di là della storia raccontata, come in questo caso. Brava.

Il commento è fine a se stesso, visto che sono stordito, comunque ti può essere comunque utile. Ciao!

Avatar utente
filippo.mammoli
Messaggi: 181

Re: Le mie cose

Messaggio#14 » mercoledì 18 marzo 2020, 19:01

Ciaa Polly,
il racconto è certamente ben scritto, forse con uno stile un po' troppo affettato e ricercato per i miei gusti, ma in ogni caso ben si sposa con un'ambientazione western distopica. Credo solo che sia un po' troppa carne al fuoco e che in alcuni passaggi si faccia fatica a capire chi sia chi dei due protagonisti. Il finale un po' convulso si si inserisce nello stesso solco.
Un buon racconto comunque.
Ultima modifica di filippo.mammoli il venerdì 20 marzo 2020, 16:57, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#15 » giovedì 19 marzo 2020, 19:07

Grazie!
Polly

Avatar utente
Il Calmo
Messaggi: 182

Re: Le mie cose

Messaggio#16 » giovedì 19 marzo 2020, 23:54

Sono rimasto perplesso leggendolo.
Apprezzo l’idea di dipingere un contesto diverso (un po’ alla kenshiro) e apprezzo il fatto che si inizi in media res…però così forse è troppo.
Ci si perde nella storia e alla fine il tutto rimane un po’ confuso.
Visto che stavi pennellando un mondo particolare avrei voluto vedere delle immagini in più di questo mondo e forse meno personaggi.
Il tema…c’è ma alla fine risulta debole secondo me..viene fagocitato dal resto.
Lo stile ricercato è forte ma siamo sicuri che si intoni a questo scenario?
Sono solo mie considerazioni personali ovvimente

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#17 » venerdì 20 marzo 2020, 8:19

Ciao! Che dire? I gusti sono gusti e su questo c’è poco da fare, sul dare più immagini del mondo che ho usato, posto che abbiamo 3333 caratteri e io li ho usati tutti, se hai capito che era un universo alla ken shiro, vuol dire che le descrizioni sono state esaustive. Quindi perché avrei dovuto metterne di più? Dove avrei potuto limare? I personaggi sono tre, se contiamo il vecchio senza nome all’inizio che dice una sola battuta. Quali avrei potuto togliere? Fondamentalmente avrei dovuto scrivere un’altra storia! XD!
Per il linguaggio ricercato, puoi farmi un esempio? Sono una fan della sintesi e dell’accessibile a tutti, quindi un esempio mi sarebbe d’aiuto.
Grazie e alla prossima.
Polly

Avatar utente
Il Calmo
Messaggi: 182

Re: Le mie cose

Messaggio#18 » venerdì 20 marzo 2020, 9:18

Polly Russell ha scritto:Ciao! Che dire? I gusti sono gusti e su questo c’è poco da fare, sul dare più immagini del mondo che ho usato, posto che abbiamo 3333 caratteri e io li ho usati tutti, se hai capito che era un universo alla ken shiro, vuol dire che le descrizioni sono state esaustive. Quindi perché avrei dovuto metterne di più? Dove avrei potuto limare? I personaggi sono tre, se contiamo il vecchio senza nome all’inizio che dice una sola battuta. Quali avrei potuto togliere? Fondamentalmente avrei dovuto scrivere un’altra storia! XD!
Per il linguaggio ricercato, puoi farmi un esempio? Sono una fan della sintesi e dell’accessibile a tutti, quindi un esempio mi sarebbe d’aiuto.
Grazie e alla prossima.


No anzi...la storia e l'idea secondo me restano molto valide...le descrizioni te le ho dette perché io conosco bene Kenshiro ecc ma non tutti lo conoscono o conoscono quel mondo e dalla storia non si sarebbe capito...questo era il mio discorso e per questo ti dicevo di dare più dettagli... i personaggi sono tre hai ragione...ma succedono forse troppe cose per una storia breve e non si ha il tempo di empatizzare.
Sul linguaggio: sclera cremisi...estroflesse...non so li ho trovati un po'pesanti ma ripeto sono idee mie ovviamente !!

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#19 » venerdì 20 marzo 2020, 9:27

Non so... magari è tutto un fatto di impressioni. Credo che “sclera” non abbia nemmeno un sinonimo, se escludiamo “il bianco degli occhi”, lo stesso per il verbo estroflettere, a meno di non voler usare una frase, ma visto che il termine c’è, usiamolo. XD Sul cremisi, ok. Avrei potuto usare una qualsiasi altro rosso, magari più noto.
Di solito uso il termine adatto, ma non è un inutile ricerca di ampollosità, lo faccio normalmente, durante l’aperitivo per intenderci! :) Quindi su questa cosa, non vedo margine di miglioramento. ;)
Per il resto, ho immaginato che gli scenari alla Mad Max fossero tanto comuni, nell’immaginario collettivo, da poterlo usare in scioltezza. Come fare un accenno a un castello e alla peste, e vedersi catapultati nel medioevo, senza bisogno di parlarne troppo. Ma, ripeto, nella lettura di un pezzo, è tutto un fatto di impressioni.
Alla prossima!
Polly

viviana.tenga
Messaggi: 560

Re: Le mie cose

Messaggio#20 » venerdì 20 marzo 2020, 23:25

Ciao Polly,
Parto con il dire che io non ho avuto nessun problema a capire chi fosse Hydro e chi Cain. Ho fatto un po' più fatica a mettere a fuoco l'ambientazione, credo soprattutto perché la mia cultura sul genere post-atomico è abbastanza scarsa. Nel complesso, sono riuscita a farmi un'idea decente, ma un po' sfocata. Il che vuol dire che per i pochi caratteri a disposizione hai fatto un buon lavoro, ma forse l'ambientazione non era la migliore per un racconto così breve.
Le dinamiche della trama e le interazioni tra i personaggi invece sono rese bene.
Il tema è presente in senso un po' lato, ma per quel che mi riguarda ci sta.

Daniel Travis
Messaggi: 443
Contatta:

Re: Le mie cose

Messaggio#21 » mercoledì 25 marzo 2020, 11:07

Il mondo è ben tratteggiato, cattura; i personaggi si distinguono, vivono, hanno una “voce” (almeno in quello che fanno); la storia è semplice e diretta. Tutto percorre binari molto classici, ma efficaci, e lo fa con stile. Mi è piaciuto molto.
C'è solo un difetto che mi salta all'occhio: la punteggiatura nei dialoghi.
“Come predoni... Non li hai uccisi tutti.” → “Come, predoni? Non li hai uccisi tutti?,” o “Come predoni? Non li hai uccisi tutti?,” o “Come? Predoni? Non li hai uccisi tutti...?,” e così via. Potrebbe anche essere una domanda più un'osservazione (“Come predoni...? [Ma allora n]on li hai uccisi tutti!”) anziché due domande, ma così proprio non funziona.
“Rimani lì sopra, se vedi che me la passo male: scappa”. Sostituirei la virgola con un punto e virgola, altrimenti la pausa dei due punti viene percepita come preponderante, e il resto si legge d'istinto come un unico nucleo: “Rimani lì sopra se vedi che me la passo male,” per intenderci. Si tratta di un dettaglio, però, e potresti volerlo mantenere com'è.
“Non toccarlo, nessuno tocca le mie cose.” → “Non toccarlo. Nessuno tocca le mie cose.” Non è un errore grammaticale, ma rovina il ritmo: il one liner mi piace, dagli l'attenzione che merita.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

Avatar utente
daniele.mammana-torrisi
Messaggi: 112

Re: Le mie cose

Messaggio#22 » mercoledì 25 marzo 2020, 20:11

Ciao, Polly!

La scelta che hai fatto in merito all'ambientazione, appena tratteggiandola con questa manica di elementi che hai posto, è l'elemento più interessante dello scritto. Nei commenti sopra al mio hanno citato Mad Max, anche se quei due elementi dal sapore vagamente retro-futuristico mi hanno portato a pensare ad uno scenario più vicino a Fallout che al capostipite, povero di aggiunte sci-fi.
Avendo citato io stesso Fallout nel mio scritto, forse, l'assonanza mi appare per quello. E appunto, l'ambientazione è quel che più mi è piaciuto, ma non posso nasconderti che non ho immediatamente tratto l'idea della gelosia dai fatti. Ok, Cain è geloso dei suoi averi, come Hydro lo è alla fine, ma può anche semplicemente essere visto come possessivo in un mondo dove hai quel che hai e tieni quel che puoi tenere.
Sarebbe stato tra i miei preferiti per l'ambientazione e le trovate interessanti che ha, ma mi è sembrato un po' nebuloso circa la traccia. Può darsi che io non l'abbia colta bene, però!

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#23 » giovedì 26 marzo 2020, 21:37

viviana.tenga ha scritto:Ciao Polly,
Parto con il dire che io non ho avuto nessun problema a capire chi fosse Hydro e chi Cain. Ho fatto un po' più fatica a mettere a fuoco l'ambientazione, credo soprattutto perché la mia cultura sul genere post-atomico è abbastanza scarsa. Nel complesso, sono riuscita a farmi un'idea decente, ma un po' sfocata. Il che vuol dire che per i pochi caratteri a disposizione hai fatto un buon lavoro, ma forse l'ambientazione non era la migliore per un racconto così breve.
Le dinamiche della trama e le interazioni tra i personaggi invece sono rese bene.
Il tema è presente in senso un po' lato, ma per quel che mi riguarda ci sta.

Grazie, si azzardi sempre con abitazioni complicate, lo so. Ma le mie idee sono quasi tutte color seppia. Non posso farci niente! XD
Polly

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#24 » giovedì 26 marzo 2020, 21:40

Daniel Travis ha scritto:Il mondo è ben tratteggiato, cattura; i personaggi si distinguono, vivono, hanno una “voce” (almeno in quello che fanno); la storia è semplice e diretta. Tutto percorre binari molto classici, ma efficaci, e lo fa con stile. Mi è piaciuto molto.
C'è solo un difetto che mi salta all'occhio: la punteggiatura nei dialoghi.
“Come predoni... Non li hai uccisi tutti.” → “Come, predoni? Non li hai uccisi tutti?,” o “Come predoni? Non li hai uccisi tutti?,” o “Come? Predoni? Non li hai uccisi tutti...?,” e così via. Potrebbe anche essere una domanda più un'osservazione (“Come predoni...? [Ma allora n]on li hai uccisi tutti!”) anziché due domande, ma così proprio non funziona.
“Rimani lì sopra, se vedi che me la passo male: scappa”. Sostituirei la virgola con un punto e virgola, altrimenti la pausa dei due punti viene percepita come preponderante, e il resto si legge d'istinto come un unico nucleo: “Rimani lì sopra se vedi che me la passo male,” per intenderci. Si tratta di un dettaglio, però, e potresti volerlo mantenere com'è.
“Non toccarlo, nessuno tocca le mie cose.” → “Non toccarlo. Nessuno tocca le mie cose.” Non è un errore grammaticale, ma rovina il ritmo: il one liner mi piace, dagli l'attenzione che merita.

Grazie per le indicazioni e felice che ti sia piaciuto! I puntini non li uso mai, o quasi. Ma per scrivere qualcosa come “fece una pausa” non avevo caratteri! XD
Polly

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Le mie cose

Messaggio#25 » giovedì 26 marzo 2020, 21:42

daniele.mammana-torrisi ha scritto:Ciao, Polly!

La scelta che hai fatto in merito all'ambientazione, appena tratteggiandola con questa manica di elementi che hai posto, è l'elemento più interessante dello scritto. Nei commenti sopra al mio hanno citato Mad Max, anche se quei due elementi dal sapore vagamente retro-futuristico mi hanno portato a pensare ad uno scenario più vicino a Fallout che al capostipite, povero di aggiunte sci-fi.
Avendo citato io stesso Fallout nel mio scritto, forse, l'assonanza mi appare per quello. E appunto, l'ambientazione è quel che più mi è piaciuto, ma non posso nasconderti che non ho immediatamente tratto l'idea della gelosia dai fatti. Ok, Cain è geloso dei suoi averi, come Hydro lo è alla fine, ma può anche semplicemente essere visto come possessivo in un mondo dove hai quel che hai e tieni quel che puoi tenere.
Sarebbe stato tra i miei preferiti per l'ambientazione e le trovate interessanti che ha, ma mi è sembrato un po' nebuloso circa la traccia. Può darsi che io non l'abbia colta bene, però!

Ma sai, nella mia testa Hydro ha una vera e propria fissazione per le “sue cose” ma probabilmente potevo tracciarla meglio. Sono già contenta di aver reso chiara un’ambientazione ostica con pochi caratteri. Grazie!
Polly

Avatar utente
antico
Messaggi: 7172

Re: Le mie cose

Messaggio#26 » lunedì 30 marzo 2020, 17:29

La carica action dei tuoi racconti è sempre molto efficace e ben resa, di contro hai questa tendenza a rappresentare il tutto in modo estremamente lineare mentre, a volte, penso sarebbe più efficace raccogliere in una singola sequenza da cui fare desumere, tramite semina, quanto precede. In questo caso avrei optato per una partenza dall'arrivo di Cain tagliando tutta la prima parte e concentrandomi semmai sullo scontro con i predoni in modo da dargli più spazio. Non avresti perso elementi perché potevi recuperarli dal dialogo tra i due protagonisti e ci avresti guadagnato in compattezza. Detto questo, mi è piaciuto con un grosso MA che è rappresentato dalla chiusa che, a mio parere, non è ben resa in quanto ho faticato a capire che quel corpo lasciato cadere fosse quello dell'ultimo predone ucciso e non quello di Cain e quindi mi ha lasciato a metà, senza una vera soddisfazione causata dalla non comprensione. Per me un pollice tendente verso l'alto.

Torna a “139° ALL TIME - Francesca Bertuzzi Edition - la Settima della Settima Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti