L'uomo non P

Lorenzo Diddi
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L'uomo non P

Messaggio#1 » lunedì 20 aprile 2020, 22:11

L’uomo non P

L’uomo non P era solito interrogarsi su molte questioni e, a differenza di tutti gli altri, che erano uomini e donne P, faticava nella comprensione della cosiddetta realtà perché considerava questa percezione, casa dei sensi, come ipotesi piuttosto che come tesi.
Una volta, mentre stava seduto su una cosiddetta panchina, gli venne in mente che avrebbe desiderato acquistare una non angoliera. Senza indugio, entusiasta per l’idea partorita, si precipitò dall’antiquario. Quando l’uomo non P entrò nella bottega, il commerciante, senza indugio, gli disse:
- Ebbene, come posso esservi utile?
- Avrei bisogno di una non angoliera, signore - rispose l’uomo non P.
- Una non angoliera? Che sciocchezze sono mai queste? - gridò l’antiquario.
In quel momento l’uomo non P tirò fuori dalla tasta del suo cosiddetto cappotto il disegno che ritraeva l’oggetto del suo interesse e lo consegnò all’antiquario che, vedendolo, preso da un momento di profonda incomprensione, fece tre salti sulla gamba destra e una capriola sul bancone. Poi disse:
- Ma questa non è, né sarà mai una angoliera!
- Infatti è una non angoliera, signore - rispose, scoraggiato, l’uomo non P.
- E come posso darvi una cosa che non è? - disse l’antiquario, un poco scosso.
Il giorno seguente, l’uomo non P, decise di fare colazione al cosiddetto bar. Quando vi entrò chiese solamente un non caffè, ma a quella richiesta il cameriere, preso da un profondo senso di smarrimento, scivolò sul pavimento bagnato e disse:
- Un non caffè? Che bizzarria è mai questa?
L’uomo non P era fortemente in imbarazzo poiché i molti clienti, che erano tutti, come noto, uomini e donne P, sembravano deriderlo.
- Che vai dicendo? Sciocco! - gridava qualcuno.
- Vorrei solo un non caffè, se possibile - rispondeva l’uomo non P.
- Un non caffè? Non esiste! - gridò il cameriere, mentre si rialzava malconcio.
Sul fare della sera, l’uomo non P, mentre rientrava verso la sua cosiddetta abitazione si accorse che le lancette del suo amato non orologio si fossero accidentalmente fermate. Decise, senza indugio, di saltellare fino alla cosiddetta orologeria.
In quella piccola bottega fatta di tic e di toc, stava un orologiaio con una lunga barba bianca sulla quale era appesi molti orologi a dondolo e a cucù che suonavano ininterrottamente.
- Signor orologiaio. - disse l’uomo non P - Il mio non orologio si è addormentato e non vuole svegliarsi più!
- Lasci che lo guardi - disse l’altro.
L’uomo non P fu colpito dall’indifferenza dell’orologiaio che non destò alcuna perplessità riguardo alla sua osservazione.
- Che ore non sono? - chiese l’uomo non P.
- Non è dato saperlo - rispose l’orologiaio.
Questa volta, sembrava l’uomo non P a non (ri)trovarsi nella sua cosiddetta realtà.
- Ecco, adesso il suo non orologio funziona meglio di prima! - disse l’amico del tempo.
L’uomo non P, senza indugio, si rallegrò nel vedere le non lancette segnare i minuti. Poi ringraziò il micromeccanico che, nel frattempo, si era messo un orologio da tavolo sulla testa. Fece per andarsene ma in quello stesso istante, l’orologiaio lo prese per un braccio e gli disse:
- Uomo non P! Non sorprenderti. L’osservabile può smentire la teoria. Perché, dunque, non negare l’osservabile?


Lorenzo Diddi (Contest Minuti Contati del 20-04-2020).



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antico
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Re: L'uomo non P

Messaggio#2 » lunedì 20 aprile 2020, 22:13

Ciao Lorenzo! Felicissimo di rivederti nell'Arena con il tuo stile inconfondibile! Tempo e caratteri ok, buona Patrizia Rinaldi Edition!

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Andrea Partiti
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Re: L'uomo non P

Messaggio#3 » martedì 21 aprile 2020, 12:05

Penso che i racconti surreali possano essere piacevoli da leggere quando hanno qualcosa sotto allo strato di surrealtà, un messaggio, una metafora, anche solo il desiderio di dipingere una scena che colpisca il lettore per le sue caratteristiche.
Capisco che questo è il tuo stile, ma per quanto mi sforzi di trovarci qualcosa più che elementi messi insieme a caso, non ce li vedo.

Lorenzo Diddi
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Re: L'uomo non P

Messaggio#4 » martedì 21 aprile 2020, 13:19

Ciao Antico! Grazie, il piacere è mio.

Ciao Andrea.
Ti ringrazio per il tuo sincero commento. Tuttavia, devo confessarti che, a mio modo di vedere, non si tratta affatto di un racconto surreale! Che bizzarria, questa realtà...! Grazie per il tempo che mi hai dedicato e buona Edition!

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Pretorian
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Re: L'uomo non P

Messaggio#5 » sabato 25 aprile 2020, 0:57

Ciao, Lorenzo e piacere di leggerti. Immagino che il tuo racconto volesse essere una raffigurazione dell'incomunicabilità tra le persone, che ha girato a racconto surreale. Il problema è che hai portato così lontana la forma surreale, che il senso della storia si è liquefatto fino a perdersi e il tutto sembra girare su sé stesso in modo autoreferenziale, senza alcuno scopo che non sia il mero essere. Insomma, lo stile è anche buono, ma il surrealismo portato fino al perdere del tutto il significato o a renderlo a dir poco confuso vanifica tutto lo sforzo di forma fatto.
Alla prossima!

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Gennibo
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Re: L'uomo non P

Messaggio#6 » lunedì 27 aprile 2020, 11:37

Ciao Lorenzo, trovo che il tuo racconto sia scritto bene, e mi sono anche divertita a leggerlo cercando un senso che però mi è sfuggito. L’ho riletto più volte cercando di trovarne la chiave. I personaggi che fanno le capriole e si mettono orologi in testa mi hanno confuso, posso immaginare una persona creativa che vede le cose in modo diverso, ribalta la realtà a suo piacimento e si stupisce quando incontra una persona come lui.
Quando non P va dall’orologiaio, è vero che rimane stupito, ma quando sta per uscire sembra che sia contento e abbia accettato la situazione, invece l’orologiaio fa un passo indietro dandogli una risposta come se non P fosse ancora stupito, anche qui, sono rimasta perplessa.

Lorenzo Diddi
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Re: L'uomo non P

Messaggio#7 » lunedì 27 aprile 2020, 15:59

Ringrazio Pretorian, Gennibo ed Egle per i loro commenti e riflessioni.
Vi auguro un buon proseguimento nella Edition!

Lorenzo

Emamela
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Re: L'uomo non P

Messaggio#8 » lunedì 27 aprile 2020, 16:34

Ciao Lorenzo,
ho letto il tuo racconto più volte per seguire il percorso che fa l’uomo non P, visto che all’inizio all’inizio scrivi che “si interrosga su molte questioni, a differenza di tutti gli altri”; perciò ho provato a interrogarmi anche io e non mi è sembrato privo di senso. Non semplice, ma ricco di spunti e strade nuove che si sono aperte a ogni rilettura. Ho seguito la strada dell’inco0municabiloità tra le persone (l’antiquario), se non provi a guardare le cose con gli occhi degli altri non riesci a vederle, e quella della diffidenza verso il diverso che si trasforma in derisione (al bar). È unn racconto ricco di tematiche odierne, visto attraverso gli occhi e il sentire dell’uomo non P.
Emanuela

egle.demitri
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Re: L'uomo non P

Messaggio#9 » lunedì 27 aprile 2020, 17:27

Ciao Lorenzo
Molto godibile, l’ho letto come una fiaba, tipo Rodari per capirci. I salti, le capriole e le scivolate in lungo sul pavimento sono in sintonia con un contesto di questo tipo, così come l’orologio da tavolo sulla testa dell’orologiaio.
E’ vero, bizzarra questa realtà, soprattutto per un anticonformista, come il nostro signor non P.
Forse un po’ troppo cervellotico il finale, oltre a qualche refuso e a qualche imprecisione linguistica, certamente dovuti al tempo limitato a disposizione.

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Wladimiro Borchi
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Re: L'uomo non P

Messaggio#10 » martedì 28 aprile 2020, 13:07

Ha letto il tuo non racconto.
La cosiddetta prosa è stata non scorretta. Anzi l'ho trovata non inadatta ai concetti espressi e non pesante.
Ho provato a non rileggere il racconto, cercando di trarci un senso più profondo, ma ci sono non riuscito.
Ho anche non capito l'attinenza al tema dato.
Ho non trovato un refuso: "mentre rientrava verso la sua cosiddetta abitazione si accorse che le lancette del suo amato non orologio si fossero accidentalmente fermate" -> Forse volevi non scrivere "si erano accidentalmente fermate".
Resto allibito e spero di leggere qualcosa di più adatto ai due neuroni che mi restano.
A presto
Wladimiro
IMBUTO!!!

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Il Calmo
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Re: L'uomo non P

Messaggio#11 » martedì 28 aprile 2020, 14:44

Wladimiro Borchi ha scritto:Ha letto il tuo non racconto.
La cosiddetta prosa è stata non scorretta. Anzi l'ho trovata non inadatta ai concetti espressi e non pesante.
Ho provato a non rileggere il racconto, cercando di trarci un senso più profondo, ma ci sono non riuscito.
Ho anche non capito l'attinenza al tema dato.
Ho non trovato un refuso: "mentre rientrava verso la sua cosiddetta abitazione si accorse che le lancette del suo amato non orologio si fossero accidentalmente fermate" -> Forse volevi non scrivere "si erano accidentalmente fermate".
Resto allibito e spero di leggere qualcosa di più adatto ai due neuroni che mi restano.
A presto
Wladimiro


Novantadue minuti di applausi...era ora!!!

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giulio.marchese1
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Re: L'uomo non P

Messaggio#12 » mercoledì 29 aprile 2020, 11:48

Ciao Lorenzo,
Io solitamente apprezzo molto i racconti surreali dallo stile brillante, anche in questo caso mi stavo divertendo abbastanza fino al finale. L'abito non fa il monaco, ma dopo una preparazione ad arte mi aspettavo un finale più scoppiettante. La visione della realtà come ipotesi è affascinante, il problema secondo me nasce dal fatto che se neghiamo l'osservabile per "proteggere" la teoria ci infiliamo in un circolo vizioso: la percezione confuta la teoria e la teoria confuta la percezione. Se diciamo "ciò che è reale è irrazionale" ovviamente tutto ciò che è irrazionale diventa reale ed è questo che mi sembra accadere in questo racconto. Il problema che noto nel finale è la razionalità dell'orologiaio nel giustificare la irrazionalità della realtà.
Ottimo quindi il surreale utilizzato per enfatizzare l'incomunicabilità, ma sul finale mi sono trovato disarmato ad affrontare concetti e possibilità interpretative tanto ampie quanto insondabili.
Non mi piace molto l'uso di "cosiddetto" et similia, il fatto che il cappotto sia detto cappotto è un codice, non ha a che fare con la sua vera essenza, il termine cappotto è un significante cui appioppiamo un significato. Come coat o capot, nessuna di queste parole descrive il capotto nella sua essenza, tanto meno quel singolo cappotto. Avrei preferito non cappotto in pratica :)
Comunque sia mi hai fatto ragionare, anche se, probabilmente, su cose che non avevi in mente o non ti interessavano.
Complimenti

Lorenzo Diddi
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Re: L'uomo non P

Messaggio#13 » mercoledì 29 aprile 2020, 13:08

Buonasera!

Ringrazio felicemente, Emanuela, Wladimiro e Giulio per i loro straordinari commenti e spunti dedicatomi.

Buon proseguimento.

Lorenzo

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Gabriele Dolzadelli
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Re: L'uomo non P

Messaggio#14 » giovedì 30 aprile 2020, 7:09

Ciao Lorenzo.
Bel racconto, con uno stile fiabesco che mi ha catturato. Ma arrivato alla fine mi viene da dire "peccato, peccato, peccato".
Davvero. Secondo me, nella conclusione, hai voluto pretendere troppo e sei caduto in una chiusa che ricerca una profondità che manca di immediatezza. Almeno, per lettori molto semplici come il sottoscritto.
Forse c'è proprio un muro che separa i primi 3/4 di storia dall'ultimo quarto. Come se cambiasse improvvisamente target, direzione... Credo servisse qualcos'altro, che avrebbe potuto coniugare leggerezza profondità, mantenendo l'equilibrio. In ogni caso, buona prova.

Lorenzo Diddi
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Re: L'uomo non P

Messaggio#15 » giovedì 30 aprile 2020, 14:32

Buonasera Gabriele,

Grazie anche a te per il commento davvero interessante.

A Edition quasi conclusa, colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno letto e commentato il mio racconto.
Ho accolto ogni osservazione.

Buon proseguimento,

Lorenzo

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AxaLydiaVallotto
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Re: L'uomo non P

Messaggio#16 » giovedì 30 aprile 2020, 21:04

Ciao, Lorenzo!
Mi è piaciuto moltissimo lo stile che hai usato per questo racconto. L’ho trovato davvero personale e davvero molto interessante. L’atmosfera è fiabesca, quasi surreale, e l’ho apprezzata molto durante la lettura.
Però il finale non mi è sembrato efficace. Non mi è chiaro il collegamento con il tema e per tutto il racconto ho pensato che sarebbe emerso con un qualche plot twist finale, ma non è andata così. Ho anche pensato che il finale avrebbe spiegato un minimo di cosa voglia dire “uomo non P”, ma se la spiegazione c’è, io non l’ho proprio afferrata. Forse è un problema mio.

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antico
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Re: L'uomo non P

Messaggio#17 » martedì 5 maggio 2020, 18:45

La misurazione del tempo può smentire la realtà, perché dunque non negare la misurazione del tempo? Almeno, questa è la mia interpretazione della battuta finale dell'Orologiaio. Dunque, il quid sta nella non importanza della misurazione del tempo: l'importante è che le lancette scorrano, non che lo facciano indicando tutte la medesima ora. L'idea del tutto, mi piace molto, ma ritengo che la debolezza del testo risieda nel rapporto tra l'uomo non P e l'Orologiaio, rapporto che avrebbe avuto bisogno di più spazio per delinearsi meglio e anche e soprattutto per fare crescere il personaggio di non P proprio attraverso la riflessione indottagli. Da lavorarci per affinarlo e svilupparlo verso le sue reali potenzialità. Per me un pollice tendente verso l'alto.

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