Siamo energia senza limiti

Sybilla Levanti
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Siamo energia senza limiti

Messaggio#1 » lunedì 20 aprile 2020, 23:50

“Il vero limite è dentro di noi perché, in altre parole, noi non abbiamo limiti. Siamo i creatori della nostra vita e possiamo creare e ottenere tutto ciò che vogliamo, con i nostri pensieri e la nostra energia”. Gaia tirò un profondo respiro e bevve un sorso di acqua e menta. I cubetti di ghiaccio tintinnarono nel bicchiere. La sua amica Ludovica, da dietro la sua cannuccia, lanciò a Andrea un fugace sguardo tra l’annoiato e l’incredulo, ma lui sembrava interessato al discorso della ragazza.
Gaia era sempre stata un po’ strana, attirata da teorie e filosofie strampalate, che si sentiva in dovere di far conoscere a tutti i suoi amici, i soli a darle ancora retta. “Se persistiamo nei pensieri negativi, che vanno così di moda oggigiorno, creiamo intorno a noi una realtà negativa. Ci imponiamo dei limiti a essere felici e a costruirci un mondo che ci corrisponda davvero. Siamo energia senza limiti, basta capirlo, accettarlo e utilizzare questo dono. È così semplice”, concluse. Ludovica la osservò, con un misto di curiosità e di disapprovazione. Il suo animo razionale non vedeva di buon occhio quelli che per lei erano vaneggiamenti New Age. “Ma ci credi davvero? Credi davvero che siamo noi a creare la realtà...guarda non riesco nemmeno a ripetere tutte le sciocchezze che hai appena detto. Anzi, mi sono anche stufata di ascoltarle. Me ne vado”. E così dicendo si alzò e se ne andò, lasciando il frullato a metà. Gaia osservò la sua amica abbandonare il tavolo. L’espressione sul viso intristita di colpo, non si capiva se dalla sfuriata o da quell’ammissione. Poi rivolse la sua attenzione a Andrea, “Puoi andare anche tu, non sei obbligato a ascoltarmi” disse con un fil di voce. “Lo so che pensate tutti che sia strana o peggio”.
Il ragazzo non si mosse e sorrise, “Io non credo che tu sia strana e non badare a Ludovica. Lo sai come è...lei si che è strana”. Gaia sorrise e pensò che era la prima volta che lei e Andrea stavano da soli, come aveva desiderato tante volte. “Grazie Universo”, pensò e il suo viso si illuminò di un sorriso sincero. “Siamo energia senza limiti, infinita” riprese il discorso “e possiamo far avverare qualunque nostro desiderio”. Andrea le sfiorò la mano, “Tipo restare noi due da soli?”. A quella domanda Gaia si zittì poi si trovò costretta a annuire allo sguardo inquisitorio di Andrea. “Si, anche quello. Niente ci è precluso, come ho detto: noi non abbiamo limiti se non ce li imponiamo o ce li facciamo imporre ma non è facile, lo so bene. La maggior parte delle persone reagisce come Ludovica”. Tacque, pensando di aver detto troppo come al suo solito. “Perché si pongono dei limiti per paura o per poca fantasia – disse senza preavviso Andrea -. Non so ma non è un nostro problema, perché noi sappiamo che funziona”. Gaia lo fissò stupefatta di fronte a quell’ammissione ma ne fu contenta. “Ho chiesto tante volte all’Universo di incontrare qualcuno che come me ci si rispecchiasse”, proseguì il ragazzo, “Poi ho conosciuto te e la mia domanda ha trovato una risposta definitiva”. Le prese la mano e sorrise. Gaia sorrise a sua volta, stupita ancora una volta di quanto i suoi pensieri fossero capaci di superare i suoi stessi limiti facendole realizzare i suoi desideri. “Sono energia senza limiti, mai dubitare di questo potere segreto”, si ripeté di nuovo nella sua testa.



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antico
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#2 » lunedì 20 aprile 2020, 23:53

Ciao Alessandra! Felicissimo di rivederti nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona Patrizia Rinaldi Edition!

alexandra.fischer
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#3 » martedì 21 aprile 2020, 20:45

SIAMO ENERGIA SENZA LIMITI di Sybilla Levanti L’incontro fra Gaia, Ludovica e Andrea ha qualcosa di un dibattito sulla New Age (vedi il riferimento all’energia interiore che abbiamo dentro, e che cambia aspetto a seconda di come ci lasciamo influenzare dalla realtà esterna). Bello che Gaia sia ottimista, luminosa, e faccia colpo su Andrea. Peccato che perda Ludovica. Il tema è centrato (c’è un limite alle amicizie che si possono trovare pensando in modo così aperto, magari anche troppo, vista la superficialità di oggi).
Attenta a:
lei si che è strana (lei sì che è strana)
“Grazie Universo” pensò (togli le virgolette oppure metti in corsivo, visto che si tratta di un pensiero)
Si anche quello (Sì, anche quello)
“Sono energia senza limiti, mai dubitare di questo potere segreto.“ (togli le virgolette oppure metti in corsivo, visto che si tratta di un pensiero). Unico appunto: toglierei segreto, visto che lo ha rivelato alla sua amica Ludovica e ad Andrea.

Lorenzo Diddi
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#4 » mercoledì 22 aprile 2020, 7:58

Ciao Sybilla,

Piacere di leggerti per la prima volta.
Ho provato interesse per la tua volontà di presentare la tematica (per altro ben evidente) accennando al costruttivismo (epistemologico) non affatto semplice da argomentare.
Dunque, il tentativo è apprezzato e apprezzabile. Nondimeno, ho da confessarti che ho come la sensazione che ci sia ancora del lavoro da fare: aggiustare i dialoghi (troppo scomposti e precipitosi), arricchire un finale, a mio avviso, sbrigativo.
Insomma mi auguro che tu possa riprendere mano al tuo racconto dedicandogli un modo e un luogo diverso. Più intrigante e più dettagliato. Grazie per aver scritto su Minuti Contati e buon proseguimento!

costellazione di bacco
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#5 » mercoledì 22 aprile 2020, 23:16

Ciao Sybilla, piacere di leggerti,
Ho apprezzato il tuo tentativo di trattare il tema mediante la filosofia (ne sono una spudorata amante, quindi non poteva che essere così :D) e sono conscia del fatto che non sia stato semplice. Il racconto potrebbe essere reso più leggibile con una modifica dei dialoghi, personalmente, non avrei lasciato che dialoghi così lunghi si perdessero nel testo, ma sarei andata a capo ad ogni cambio di personaggio; in questo modo il testo è più chiaro. Credo che ci sia del buon materiale su cui lavoro e del talento da coltivare.
A rileggerti :)

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maurizio.ferrero
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#6 » giovedì 23 aprile 2020, 13:11

Ciao Sybilla, è un piacere leggerti.

Tema centrato, l'impatto filosofico è notevole, ma a livello di storia mi pare tutto un po' privo di consistenza. La trama si potrebbe riassumere in "differenza di vedute", alla fine vediamo un rapporto che cede e uno che si rafforza, ma non c'è nulla che mi abbia fatto scattare l'elemento "wow".
Ho trovato i dialoghi di Gaia un po' legnosi, come se stesse ripetendo una lezione imparata a memoria, e anche alla fine il rapporto che si instaura con Andrea mi è sembrato chiaro a parole, ma un po' freddo nell'esecuzione. Battute di dialogo più brevi e concise avrebbero aiutato l'immedesimazione.

A presto

Maurizio

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Luca Nesler
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#7 » mercoledì 29 aprile 2020, 10:43

Ciao Sybilla. L'idea del tuo racconto sta più nella filosofia di Gaia che non nel racconto stesso che, invece, parla di una ragazza che vede avverarsi, dal suo punto di vista, ciò in cui crede, convincendosi di non avere limiti oggettivi (filosoficamente parlando). Fa un po' la figura della fanatica, nel senso che non viene esposto un fatto che le dia ragione. Il tutto quindi risulta un po' povero dal punto di vista tematico. Capisci che intendo? Ci racconti di una ragazza che ha le sue idee. Le succede una cosa da poco (come essere considerata dal ragazzo che le piace) e lei lo vive come una conferma. Punto.

Sul lato tecnico rilevo un po' di cose da sistemare, a mio parere. Te le riporto perché mi pare più utile e corretto nell'ambito del contest, dire tutto il possibile, visto che parliamo di 3k caratteri. Comincio col dire che penso che andare a capo più spesso, quando una scena o un argomento si chiude, darebbe maggior respiro al lettore.

Gaia tirò un profondo respiro e bevve un sorso di acqua e menta. I cubetti di ghiaccio tintinnarono nel bicchiere. La sua amica Ludovica, da dietro la sua cannuccia, lanciò a Andrea un fugace sguardo tra l’annoiato e l’incredulo, ma lui sembrava interessato al discorso della ragazza.
Qui il punto di vista parte da Gaia ("La sua amica Ludovica" pone la telecamera su Gaia) poi quando Ludovica lancia uno sguardo ad Andrea, il fatto che tu scriva "lui sembrava interessato al discorso della ragazza" questo "della ragazza" riporta la telecamera lontana da Gaia creando confusione su chi stiamo seguendo all'interno della storia.

"Gaia era sempre stata un po’ strana"
Questa voce di chi è? Potrebbe pensarlo Ludovica se stessimo seguendo la storia dal suo PDV, ma così non è, perché sei partita da Gaia e non hai impostato un PDV chiaro, quindi è il narratore. Il narratore onnisciente (quello che s'intromette nella narrazione per informare il lettore dei "dietro le quinte") allontana ulteriormente dalla scena e ci ricorda che stiamo leggendo qualcosa di finto. Io credo che in questo caso il testo dev'essere strabiliante per farsi apprezzare. L'onnisciente va bene per testi comici o per letteratura infantile, secondo me.

si sentiva in dovere di far conoscere a tutti i suoi amici, i soli a darle ancora retta.
Ti vorrei far notare la stranezza di questa frase. Gaia si sente in dovere di far conoscere le sue teorie a TUTTI i suoi amici. E fin' qui tutto normale (è una fanatica). Ma il "i SOLI a darle ancora retta" è strano. Parliamo di tutti i suoi amici, chi altri dovrebbe darle retta? Tiene conferenze pubbliche o lo ha fatto in passato? La situazione ci presenta Gaia come una ragazza normale che beve acqua e menta da una cannuccia con due amici, quindi questo sottolineare che altri oltre a tutti i suoi amici, non le diano più retta, mi suona molto strano.

“Se persistiamo nei pensieri negativi, che vanno così di moda oggigiorno, creiamo intorno a noi una realtà negativa. Ci imponiamo dei limiti a essere felici e a costruirci un mondo che ci corrisponda davvero. Siamo energia senza limiti, basta capirlo, accettarlo e utilizzare questo dono. È così semplice”, concluse.
Gaia fa un discorso molto serio, con termini "tecnici" e frasi lunghe. Risulterebbe un po' pedante in un contesto come quello che ci presenti (chiacchiere tra amici), ma forse il discorso parte da altrove. E questo però non ci viene detto, quindi mi resta la domanda: perché Gaia sta dicendo cose tanto intime e impegnative in questo momento all'apparenza spensierato? Qual è il suo scopo? Ma la risposta non arriva.

Ludovica la osservò, con un misto di curiosità e di disapprovazione.
La curiosità e la disapprovazione non mi sembrano un buon mix. Mi sembra poco credibile, anche perché, mentre la disapprovazione si manifesta chiaramente dalle sue battute successive, la curiosità proprio no.

Il suo animo razionale non vedeva di buon occhio quelli che per lei erano vaneggiamenti New Age.
Questa frase presenta tre problemi: è troppo complessa come forma, è da onnisciente ed è infodump. Complessa perché il nostro narratore, per informarci che Ludovica è una tipa terra terra, usa parole come "animo razionale" per farci comprendere un punto di vista tanto semplice. La frase risulta quindi poco immediata.
Da onnisciente, perché, ovviamente, è il narratore che ci informa dell'intima natura di un personaggio di cui non viviamo il PDV.
Infodump, perché fornisce troppe informazioni. Le stesse emergono naturalmente dal testo nel proseguo della vicenda, quindi questa specificazione è di troppo.

Anzi, mi sono anche stufata di ascoltarle. Me ne vado”
Qui Ludovica si mostra molto dura con Gaia. All'apparenza sembra ingiustificato il suo scoppio di intolleranza. L'unico appiglio per il lettore per giustificare questa reazione sta in quel "mi sono anche stufata di ascoltarle" che unito a quanto sappiamo di Gaia, e cioè che "si sentiva in dovere di far conoscere a tutti i suoi amici" le sue teorie, capiamo che Gaia è proprio una bella rompicoglioni e che forse non aveva nemmeno motivo di parlare di queste cose bevendo la menta con gli amici. E assistiamo anche alla fine del fatto che TUTTI i suoi amici le diano ancora retta: ne ha appena persa una.
Il problema di questo passaggio è che non mi pare, dal resto del racconto, che tu avessi intenzione di dipingere Gaia in questo modo. Ma potrei sbagliarmi.

E così dicendo si alzò e se ne andò, lasciando il frullato a metà.
Noto ora che non conosco l'ambientazione, ma questo frullato mi suggerisce un bar. Fino a quel momento avevo pensato ad una terrazza in estate, con dei ragazzi che si sono preparati dell'acqua e menta. Questo per dire che mancano un po' di riferimenti per l'ambientazione.
Oltre a questo "E, così dicendo, si alzò" (per quanto riguarda la punteggiatura) è superfluo perché indica una consecutio che avviene naturalmente anche se eviti di sottolineare la contemporaneità con il gerundio. Questo perché meno scrivi, meglio è, se capisci cosa intendo. La scrittura narrativa risulta più coinvolgente e meno faticosa se è più immediata.

L’espressione sul viso intristita di colpo, non si capiva se dalla sfuriata o da quell'ammissione.
Questo presenta un problema di narratore, ancora una volta. Se il narratore è onnisciente, quel "non si capiva" è una bugia, perché il narratore che interviene per le spiegazioni lo sa e può (e dovrebbe) intervenire di nuovo a spiegare ciò che il lettore non coglie dal testo. Se lo fa una volta lo deve fare sempre, altrimenti sembra che scelga di non dire e ha un effetto da imbroglione. Intendiamoci: il narratore onnisciente è il male! Ma se lo scegli devi essere coerente. Questo è un sintomo di scarsa consapevolezza che penalizza molto la credibilità di un testo.

Poi rivolse la sua attenzione a Andrea, “Puoi andare anche tu, non sei obbligato a ascoltarmi” disse con un fil di voce. “Lo so che pensate tutti che sia strana o peggio”.
"A Andrea" e "a ascoltarmi" meriterebbero una D eufonica.
Ora Gaia dice "non sei obbligato ad ascoltarmi" perché intende proseguire? Dopo una scena del genere mi aspetterei di cambiare argomento. Quando dice "strana o peggio" non sembra un dialogo verosimile: chi lo direbbe? Non pensi che se fossero parole tue diresti qualcosa di meno vago?
Inoltre ancora una volta abbiamo una scena che smentisce quel "tutti i suoi amici le davano retta" che, di nuovo, mina la credibilità del testo.

Il ragazzo non si mosse e sorrise
Di solito non serve sottolineare qualcosa che non viene fatto. Qui vorresti sottolineare che Andrea non se ne va, come invece pare temere Gaia, ma da lettore, leggere solo che Andrea sorride e la sua battuta successiva, è sufficiente a farmi un quadro chiaro della situazione. Ancora "meno è meglio".

“Io non credo che tu sia strana e non badare a Ludovica. Lo sai come è...lei si che è strana”.
(Sì, avverbio affermativo vuole l'accento.)
Andrea dice che Ludovica è strana, ma il lettore non capisce perché lui lo pensi. Sembra una cosa con dei risvolti, ma non lo è e rimane un'informazione insensata.

il suo viso si illuminò di un sorriso sincero.
Non abbiamo motivo di pensare che il suo sorriso di gratitudine ed emozione sia un sorriso falso. Questa è una sottolineatura forzata che si fa notare.

“Siamo energia senza limiti, infinita” riprese il discorso “e possiamo far avverare qualunque nostro desiderio”. Andrea le sfiorò la mano, “Tipo restare noi due da soli?”.
Ti consiglio di cominciare le battute di nuovi personaggi da un nuovo paragrafo per chiarezza e leggibilità.

A quella domanda Gaia si zittì poi si trovò costretta a annuire allo sguardo inquisitorio di Andrea.
Qui sarebbe da aggiustare la punteggiatura, ma nemmeno la frase è molto buona. Gaia si zittisce, ovviamente per la domanda e l'imbarazzo, non serve specificarlo a inizio frase. "Si trovò costretta a annuire" è un'espressione strana per passare una cosa semplice e lo sguardo inquisitorio è un'espressione un po' eccessiva visto il contesto.

"La maggior parte delle persone reagisce come Ludovica”. Tacque, pensando di aver detto troppo come al suo solito. “Perché si pongono dei limiti"
Un esempio dei paragrafi: qui potrebbe essere Gaia che riprende a parlare, mentre se vai a capo dopo "solito" è chiaro che è Andrea a dire la battuta. Tutto risulta immediatamente più chiaro e semplice da seguire e immaginare.

per paura o per poca fantasia – disse senza preavviso Andrea -.
Qui, e solo qui, usi i trattini per dividere il dialoge tag dalla battuta. Non lo hai fatto fin'ora e mi chiedo perché tu lo faccia qui e mi distraggo dalla lettura. In più quel "disse senza preavviso" fa un po' ridere se ci pensi. Come se qualcuno avvisasse di stare per parlare.

Non so ma non è un nostro problema
Prima del MA andrebbe la virgola.

perché noi sappiamo che funziona”. Gaia lo fissò stupefatta di fronte a quell’ammissione ma ne fu contenta. “Ho chiesto tante volte all’Universo di incontrare qualcuno che come me ci si rispecchiasse”, proseguì il ragazzo, “Poi ho conosciuto te e la mia domanda ha trovato una risposta definitiva”. Le prese la mano e sorrise. Gaia sorrise a sua volta, stupita ancora una volta di quanto i suoi pensieri fossero capaci di superare i suoi stessi limiti facendole realizzare i suoi desideri. “Sono energia senza limiti, mai dubitare di questo potere segreto”, si ripeté di nuovo nella sua testa.
Qui il dialogo è abbastanza assurdo per concetti e parole usate. I concetti assurdi sono che Gaia si convinca di aver manipolato l'Universo con la sua forte volontà e di aver quindi procacciato a se stessa l'uomo giusto o qualcosa del genere. Gaia fa una pessima figura ai miei occhi. Andrea parla come se l'avesse appena conosciuta, ma non ci dici nulla sul loro rapporto pregresso se non che stanno assieme a un tavolo. Non si capisce perché Gaia pensi che i suoi pensieri superano i suoi stessi limiti. Che intende? Quali limiti? E come li avrebbe superati? Si riferisce a non poter avere un ragazzo? Intende forse che ogni suo desiderio può essere realizzato pensandolo? Non è chiaro. Inoltre perché pensa che sia un "potere segreto" se è dall'inizio che ci fai sapere che non fa che parlarne con tutti (si sente in dovere di farlo)?

Spero che questi appunti ti possano essere d'aiuto in futuro a scrivere cose di cui andare fiera.
Alla prossima!

Sybilla Levanti
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#8 » mercoledì 29 aprile 2020, 13:44

Grazie delle dritte, ero in ritardo e non ho fatto in tempo anzi, non ci ho proprio pensato. My bad.

Sybilla Levanti
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#9 » mercoledì 29 aprile 2020, 13:51

a Lorenzo Diddi, eh 3k caratteri per un argomento che sto studiando da circa 10 anni son pochi. Inoltre scrivere in italiano sta diventando so difficult di questi tempi e ho ripreso a scrivere durante il lockdown, ma sempre in modo frammentario e scomposto. Lo riprendo in mano di sicuro, at some point, dato che la storia mi intriga parecchio e potrebbe essere una synchronicities dell'Universo su cosa mi devo dedicare. Dopo gli esami al college ovviamente.

Ps: chiedo scusa se rispondo solo ora ma, appunto, sto preparando gli esami al college e son un po' presa. L'Antico mi tira le orecchie (dopo aver risposto a voi, vado a commentare i racconti del gruppo assegnatomi). Ah, magari mi potete aiutare...come si risponde singolarmente?

Sybilla Levanti
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#10 » mercoledì 29 aprile 2020, 14:01

A Costellazione di Bacco: i dialoghi non son il mio forte e tendo a scriverli come se fossero descrizioni, if you know what I mean, quindi alla fine risultano lunghi, pesanti e spesso non chiari. Lo so e sto cercando di lavorarci sopra. Sono anche molto arrugginita dato che non ho scritto per quasi due anni.

Pensa che per anni il mio stile l'avevo impostato proprio sull'andare a capo quasi a ogni paragrafo/capoverso o dopo i dialoghi (dato che mi ero specializzata nello scrivere sceneggiature teatrali) e molti miei lettori si erano lamentati che non era chiaro e che non era fluido, quindi ho cercato di farlo il meno possibile. Grazie al tuo suggerimento cerco di fare una via di mezzo.

A Maurizio.Ferro lo so, anche la faccenda dei dialoghi legnosi. Studiando questo argomento da anni, penso di essere diventata un po' scolastica quando ne scrivo non in ambito di handbook, cosa che si riflette sulla mia scrittura non saggistica. Inoltre mi rendo conto che il mio livello di scrittura in italiano sta peggiorando da quando ho iniziato a farlo solo in inglese (dato che ormai mi leggono quasi solo amici non italiani) ma continuare a scrivere qui mi aiuta a non perdere l'abitudine a scrivere in italiano, che ho smesso di parlarlo in toto (vivo in UK e non ho amici italiani, sui social anche con loro scrivo e parlo in english o un mix delle due lingue).

Chiedo anche scusa per il mio mezzo inglese e mezzo italiano.

Sybilla Levanti
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#11 » mercoledì 29 aprile 2020, 14:01

A Costellazione di Bacco: i dialoghi non son il mio forte e tendo a scriverli come se fossero descrizioni, if you know what I mean, quindi alla fine risultano lunghi, pesanti e spesso non chiari. Lo so e sto cercando di lavorarci sopra. Sono anche molto arrugginita dato che non ho scritto per quasi due anni.

Pensa che per anni il mio stile l'avevo impostato proprio sull'andare a capo quasi a ogni paragrafo/capoverso o dopo i dialoghi (dato che mi ero specializzata nello scrivere sceneggiature teatrali) e molti miei lettori si erano lamentati che non era chiaro e che non era fluido, quindi ho cercato di farlo il meno possibile. Grazie al tuo suggerimento cerco di fare una via di mezzo.

A Maurizio.Ferro lo so, anche la faccenda dei dialoghi legnosi. Studiando questo argomento da anni, penso di essere diventata un po' scolastica quando ne scrivo non in ambito di handbook, cosa che si riflette sulla mia scrittura non saggistica. Inoltre mi rendo conto che il mio livello di scrittura in italiano sta peggiorando da quando ho iniziato a farlo solo in inglese (dato che ormai mi leggono quasi solo amici non italiani) ma continuare a scrivere qui mi aiuta a non perdere l'abitudine a scrivere in italiano, che ho smesso di parlarlo in toto (vivo in UK e non ho amici italiani, sui social anche con loro scrivo e parlo in english o un mix delle due lingue).

Chiedo anche scusa per il mio mezzo inglese e mezzo italiano.

Sybilla Levanti
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#12 » mercoledì 29 aprile 2020, 14:14

A Luca Nessler, non prenderla sul personale ma...con quasi trent'anni di onorata carriera da scrittrice e giornalista (con qualche pubblicazione con ce indipendenti e self e su riviste varie) posso dire di aver scritto cose in passato di cui son ancor oggi abbastanza fiera e ho intenzione di scriverne altre in futuro di cui esserlo, anche se quelle in futuro saranno in inglese e non in italiano.
Come ho scritto in altri racconti, sono arrugginita e non used a scrivere in italiano da qualche tempo e mi rendo conto che questo ha avuto un forte impatto sul mio stile, compreso il fatto che il mio cervello pensa in una lingua e translate in un'altra quando deve scrivere.
Chiariamo, trovo tutto quello che hai scritto utile e prezioso proprio per le ragioni che ti ho appena scritto ma era giusto precisarlo dato che non ho scritto per mesi, anzi, quasi due anni per varie ragioni.


Grazie again!

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Luca Nesler
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#13 » mercoledì 29 aprile 2020, 15:24

Sybilla Levanti ha scritto:A Luca Nessler, non prenderla sul personale ma...con quasi trent'anni di onorata carriera da scrittrice e giornalista (con qualche pubblicazione con ce indipendenti e self e su riviste varie) posso dire di aver scritto cose in passato di cui son ancor oggi abbastanza fiera e ho intenzione di scriverne altre in futuro di cui esserlo, anche se quelle in futuro saranno in inglese e non in italiano.
Come ho scritto in altri racconti, sono arrugginita e non used a scrivere in italiano da qualche tempo e mi rendo conto che questo ha avuto un forte impatto sul mio stile, compreso il fatto che il mio cervello pensa in una lingua e translate in un'altra quando deve scrivere.
Chiariamo, trovo tutto quello che hai scritto utile e prezioso proprio per le ragioni che ti ho appena scritto ma era giusto precisarlo dato che non ho scritto per mesi, anzi, quasi due anni per varie ragioni.


Grazie again!


Hai ragione, la mia ultima frase è supponente, ti chiedo scusa. Voleva essere un augurio. Visto il discorso con l'italiano è tutto più comprensibile.
A rileggerci!

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DandElion
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#14 » giovedì 30 aprile 2020, 0:51

Ciao, piacere! Non credo ci siamo mai incontrate prima.
Il tuo racconto è molto interessante, l'intreccio dei personaggi buono e la tematica filosofica anche è interessante, ma c'è una cosa che mi ha lasciato perplessa: dalle azioni dei personaggi sembrano molto giovani (teenagers? matricole universitarie al massimo? chi altri beve analcolici con la cannuccia?) ma dalle loro reazioni invece sembrano più anziani, anche per la frase:
"Gaia era sempre stata un po’ strana, attirata da teorie e filosofie strampalate, che si sentiva in dovere di far conoscere a tutti i suoi amici, i soli a darle ancora retta."
che mi ha indotto a pensare che una platea più ampia di persone l'avesse lasciata correre al suo ritmo, mentre se sei giovane la platea, forse, non l'hai ancora incontrata, non so se riesco a spiegarmi. Rileggendolo omettendo questa frase che mi ha fuorviato resta un racconto godibilissimo, forse giusto un pizzico scontato, dell'upgrade di una conoscenza ad un possibile "qualcosa di più".
Spero di rileggerti presto :)
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Polly Russell
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#15 » giovedì 30 aprile 2020, 9:50

Ciao Sybilla. Ci hai raccontato di una coppia che si sfascia è una che si forma. Si, la protagonista ha una sua idea del perché tutto questo sia accaduto, ma sinceramente non vedo guizzi. Non avrei da obbiettare se fosse il brano di una storia più lunga, ma così non mi lascia molto. In 333k ho bisogno che accada qualcosa, non so se riesco a spiegarmi. Da un punto di vista tecnico, i dialoghi sono un po’ artificiosi e la tua protagonista sembra ripetere la lezione di filosofia appena appresa, c’è anche gente che lo fa, intendiamoci, ma non credo fosse la tua intenzione. È il narratore si prende un po’ troppe libertà, definendo ad esempio, le sue teorie strampalate. Mi piace come hai gestiti il personaggio di Andrea, appare plausibile, con giuste reazioni. Per il resto devi lavorarci ancora un po’.
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daniele.mammana-torrisi
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#16 » giovedì 30 aprile 2020, 16:57

Ciao, Sybilla!

Con un po' di disciplina in più nella formattazione del testo, secondo me questo potrebbe esprimersi con più semplicità. I dialoghi sono la sua arma principale, è dove davvero metti in mostra i pensieri di Gaia e di Andrea, quindi ordinarli un pochino ti sarebbe utile per non farli sembrare troppo attaccati l'uno all'altro.
Nel complesso, l'idea di impegnarsi con un concetto filosofico in merito alla traccia, il limite, è una buona idea. Forse la penalizza che, con poco spazio, la possibilità d'ingaggiare un più costruito discorso tra Gaia e Andrea manchi. Questo è un peccato, perché quello di cui discutono può essere molto interessante e apre diversi spiragli sulla loro stessa situazione. Se dove si trovano e come dipende dal loro crederci o meno, o se Andrea la stia assecondando. Un po', il senso di lezione appena appresa e ripetuta agli amici c'è, ma proprio per questo problema del poco spazio.
Vederla sviluppata in modo più approfondito proprio non mi dispiacerebbe!

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antico
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#17 » lunedì 4 maggio 2020, 21:21

Sono felice che Minuti Contati possa servire anche per chi deve rispolverare la lingua dopo anni di inglese. Alessandra, devo dire che il testo mi è piaciuto, pur con le sue criticità. La protagonista mi sembra uscirne molto bene, meno chiaro lui e Ludovica. Vero, il dialogo appare un pelo legnoso, ma ci sta anche considerato che trattasi più di una lezione che di uno scambio di battute, tranne nella parte finale. Occhio anche ad alleggerire con più a capo. Per me un pollice tendente verso l'alto che si piazza dietro il testo di Davide. Spero di rileggerti anche nei prossimi mesi perché so che per te è dura, abituata all'inglese, ma è comunque giusto mantenere allenata la propria lingua madre :)

Sybilla Levanti
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Re: Siamo energia senza limiti

Messaggio#18 » lunedì 18 maggio 2020, 21:04

Ragazzi, io mi scuso davvero per non avervi risposto prima...ma non ricevo le notifications in mail e devo andare a vedere come fare. Aggiungo che son stata sotto esame al college (non ho ancora finito) e tutto sto lock-down mi sta creando situazioni non piacevoli con lievi depressioni e panic attacks.

Dunque, Dandelion...
"Ciao, piacere! Non credo ci siamo mai incontrate prima.
Il tuo racconto è molto interessante, l'intreccio dei personaggi buono e la tematica filosofica anche è interessante, ma c'è una cosa che mi ha lasciato perplessa: dalle azioni dei personaggi sembrano molto giovani (teenagers? matricole universitarie al massimo? chi altri beve analcolici con la cannuccia?) ma dalle loro reazioni invece sembrano più anziani, anche per la frase:
"Gaia era sempre stata un po’ strana, attirata da teorie e filosofie strampalate, che si sentiva in dovere di far conoscere a tutti i suoi amici, i soli a darle ancora retta."
che mi ha indotto a pensare che una platea più ampia di persone l'avesse lasciata correre al suo ritmo, mentre se sei giovane la platea, forse, non l'hai ancora incontrata, non so se riesco a spiegarmi. Rileggendolo omettendo questa frase che mi ha fuorviato resta un racconto godibilissimo, forse giusto un pizzico scontato, dell'upgrade di una conoscenza ad un possibile "qualcosa di più".
Spero di rileggerti presto :)"

Ammetto che non ho pensato a un'età specifica, non sono comunque giovanissimi ma nemmeno troppo grandi. Direi mid 20s.

Ciao, Sybilla!

Con un po' di disciplina in più nella formattazione del testo, secondo me questo potrebbe esprimersi con più semplicità. I dialoghi sono la sua arma principale, è dove davvero metti in mostra i pensieri di Gaia e di Andrea, quindi ordinarli un pochino ti sarebbe utile per non farli sembrare troppo attaccati l'uno all'altro.
Nel complesso, l'idea di impegnarsi con un concetto filosofico in merito alla traccia, il limite, è una buona idea. Forse la penalizza che, con poco spazio, la possibilità d'ingaggiare un più costruito discorso tra Gaia e Andrea manchi. Questo è un peccato, perché quello di cui discutono può essere molto interessante e apre diversi spiragli sulla loro stessa situazione. Se dove si trovano e come dipende dal loro crederci o meno, o se Andrea la stia assecondando. Un po', il senso di lezione appena appresa e ripetuta agli amici c'è, ma proprio per questo problema del poco spazio.
Vederla sviluppata in modo più approfondito proprio non mi dispiacerebbe!


Sulla formattazione hai ragione, avrei potuto e dovuto prestare più attenzione ma ammetto che ero parecchio agitata, ricominciando a scrivere dopo uno stop di quasi due anni e in una lingua che non sono più abituata a utilizzare in modo corrente. Potrei ampliarla anche perchè fa comunque parte di un percorso di studio che sto seguendo e si infila a puntino: una novella funzionerebbe meglio di tutti i possibili handbooks che ho in sospeso!


Sono felice che Minuti Contati possa servire anche per chi deve rispolverare la lingua dopo anni di inglese. Alessandra, devo dire che il testo mi è piaciuto, pur con le sue criticità. La protagonista mi sembra uscirne molto bene, meno chiaro lui e Ludovica. Vero, il dialogo appare un pelo legnoso, ma ci sta anche considerato che trattasi più di una lezione che di uno scambio di battute, tranne nella parte finale. Occhio anche ad alleggerire con più a capo. Per me un pollice tendente verso l'alto che si piazza dietro il testo di Davide. Spero di rileggerti anche nei prossimi mesi perché so che per te è dura, abituata all'inglese, ma è comunque giusto mantenere allenata la propria lingua madre :)

Eh Antico...corro a partecipare alla finale!!!! Oltre alla lingua combatto con un pc british che non ha le lettere accentate (ma ho risolto dato che sono un utonta evoluta) e dopo dieci anni di mac ho ricominciato a lavorare in ambito windows...:)

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