Biancalonia!

Briggs41
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Biancalonia!

Messaggio#1 » domenica 19 aprile 2020, 19:15

Biancalonia!

Tra le lande di Torrigiana viene un uomo tutto polveroso, dal capo fin ai piedi, si trascina strusciando le consunte suole, con più fori che chiodi. Sembrerebbe uno straccione della peggior specie, ed in effetti lo è, ma sotto quelle logore vesti si nasconde un gran signore, o almeno lui sostiene questo. Quel che avanza nella polvere è Sigisbaldo dei Guitti da Brevona nobil cavaliero del Regno, senza terre e senza onori come avrete inteso, ma sicuramente con fame e coraggio da vendere. Nell’ultima impresa ha perso tutto quel che aveva con sé: compagni, armi e pure lo suo destriero, poco più che un vecchio ronzino, ed ora vaga da giorni, solo e senza neanche il becco d’un quattrino. Sul fondo della via una costruzione gli appare, una lanterna è appesa alla porta insieme a una sgangherata insegna in legno, quella è proprio la locanda della Rota Tarlata, un miracolo del cielo. Affrettò subitamente il passo, aprì di scatto la porta ed esclamò “Gommolino! Lo Gran Signore è tornato! Prepara la brac...” si fermò subito e ammutolì. Il locandiere, il buon Gommolino, da dietro al bancone tentò invano di fare segno di tacere, ma era troppo tardi. Questo perché appena ebbe aperto la porta tutti gli avventori si voltarono di scatto verso di lui in un innaturale silenzio, gli ospiti di quella sera altri non erano se non la pericolosa banda del brigante Gniccolino da Rezzo. Alcuni briganti, gli saltarono addosso in un attimo e lo legaron per bene. Le cose si mettevano male per il cavaliere quando intervenne Gommolino, posò alcuni fiaschi di vino e disse “Gniccolino te ne prego lascialo stare, non lo vedi che è poco più di uno straccione, si atteggia a gran signore” e aggiunse “non si guadagna da vivere diversamente da come fate voi”. Sigisbaldo offeso cercò di alzarsi e gridò “Come osi Gommolino, paragonarmi a codeste canaglie! Io son dei Guitti di Brevona!”. Sentendo queste parole il capo disse “Quindi venite da Brevona, bene, allora se la vita vi è cara farete un lavoretto per me” e prosegui “ne avremo tutti da guadagnare”. Sigisbaldo alla parola “guadagnare” prestò più attenzione. Gniccolino continuò dicendo “Tra due giorni a Brevona, si terrà la festa per la Santa Patrona, e in quel giorno ci sarà anche il matrimonio del Signore della città, con una nobildonna straniera, Madama Leoparda de Cicalogna, e lei gran signore invitato al matrimonio dovrà creare un gran fracasso...e noi potremo approfittarne per rapire la sposa, e chiedere in seguito un bel riscatto”. Sigisbaldo non vedendo molte alternative dovette accettare. L’indomani fu rivestito alla bene meglio e gli furon assegnati anche alcuni uomini della banda come “scudieri”, tali Luccio da San Pio, Bulbino de Matrignone e Zico il borgognone. Al cavaliere questa idea cominciava a piacere, magari poteva essere la svolta della sua vita, ma prima di partire mancava una cosa fondamentale per un cavaliere, un destriero degno di questo rango. Lungo la via trovarono una stalla gestita da un contadino, un omino basso e dai capelli arruffati che era intento a spalare del letame. Sigisbaldo si fece avanti e disse “Buon uomo son Sigisbaldo dei Guitti da Brevona, ho perduto lo mio destriero in una tenzone, abbisogno d’un altro” lo stalliere rispose con uno strano accento “Certo ho proprio un cavallo da sola” Sigisbaldo esultò dicendo “Bene! Un cavallo da soma sarà gagliardo e robusto per sostenere il peso dell’armi mie”. Zico tirando fuori il coltello disse “ma ha detto da sola, ci vuol fregare?” Sigisbaldo lo fermò e disse “Ma no, intende un buon cavallo da soma non è vero stalliere?” Lo stalliere replico “Si si da sola, per voi 10 petecchioni” Sigisbaldo non poteva credere alle sue orecchie, un vero affare, diede volentieri i soldi allo stalliere che ricevuto il pagamento indicò il recinto del cavallo. Quando però la compagnia si trovò davanti al recinto quello che trovarono era un cavallino rinsecchito e malaticcio che a stento si reggeva in piedi. Sigisbaldo per non sfigurare di fronte a quella fregatura cominciò a lodare il cavallo e ha esaltarne le caratteristiche fisiche, ma appena provo a montare in groppa il cavallo si accasciò a terra e non volle saperne di rialzarsi. Luccio preso dalla disperazione si allontanò leggermente e guardando verso un altro recinto, rivolgendosi verso Sigisbaldo disse “Nobil signore, voi volevate un destriero forte e robusto da sostenere bene il peso, forse ho trovato quello che fa per voi” e indicando con il braccio aggiunse “è anche da soma”. Sigisbaldo segui con lo sguardo la direzione indicatagli, un sorriso si formò sul suo volto e sospirò “È perfetto”. Si misero in marcia con Sigisbaldo in groppa al suo nuovo destriero, un grosso bove dal manto candido come la neve, lo chiamò infatti Biancalonia. Dopo una dura giornata di viaggio il giorno stava per terminare e sulla cima di una collinetta videro un maniero, Sigisbaldo decise di avvicinarsi e chiedere ospitalità per la notte. Avvicinandosi al cancello chiesero a gran voce di entrare e di poter parlare col signore del castello, sulle mura si presentarono molte guardie armate e ognuna di esse era una splendida donna. A quella vista la cricca rimase folgorata e volevano entrare nel castello per veder meglio quelle grazie, si presentò alle mura un uomo corpulento, ben vestito, con baffi neri ben curati. L’ uomo li osservò e disse “Benvenuti al mio castello, io son Uberto Grossocolpo, di cosa abbisognate?” Sigisbaldo si fece avanti e replicò “Io son Sigisbaldo dei Guitti da Brevona, mi chiedevo se vostra signoria potesse ospitarci per la notte” Uberto fece un sorriso e rispose “Mio signore non vi negherò la mia ospitalità ma devo esser chiaro con voi, qua noi godiamo dei frutti della nostra terra" e con uno sguardo malizioso alle fanciulle aggiunse “ci piacciono pere sode e bei meloni, mi sono spiegato?” Bulbino con aria gaudiosa esclamò “Vai, stasera sì tromba”. Sigisbaldo felice in cuor suo a udir quelle parole, tentò di mantenere un certo contegno dicendo “Sono un nobil cavaliero, queste cose non mi toccano nemmeno” Uberto quindi rispose “Bene allora sarete miei ospiti, aprite il cancello”. Non appena il portone si aprì da un cespuglio videro uscire un uomo con una lunga tunica marrone, in mano teneva un grosso bastone, alla cui estremità era attaccata una fila di salcicce essiccate. Si gettò verso la porta che subito fu richiusa scaraventando indietro, gridava come un ossesso: “Peccatori!! Pentitevi!! Uberto esci!! Fatti vedere se hai il coraggio!!”. Uberto si affacciò dalle mura e disse: “Santo Nikola la prego ci lasci in pace, io di queste terre son signore, e di queste pulzelle son padrone! Decido io del loro destino”. L’uomo per tutta risposta tirò fuori un salame dalla manica e con forza inaudita lo tirò per aria colpendo in faccia il povero Uberto. Sigisbaldo subito si avvicinò all’ uomo e gli chiese “Sant’uomo che v’affligge? perché inveite contro il buon Uberto” l’uomo rispose “Io son Nikola il Bello protettore del porcello, e questo è luogo di perdizione dove solo frutta e ortaggi si mangian ad ogni ore”. Sigisbaldo udendo quelle parole strabuzzò gli occhi, eran capitati in un castello di eretici Ortaggiani, di istinto si gettò verso la porta colpendola con tutta la forza, giurò che un giorno avrebbe raso al suolo il castello e chiese al Santo Nikola di far da testimone. Il Sant’uomo accettò e disse anche che avrebbe seguito il cavaliere per ricordargli del suo giuramento, nominandolo sul campo, Paladino del salame. L’indomani finalmente giunsero in vista di Brevona, si vedeva gran gente che entrava in città, era la festa della Patrona Santa Secca da Brevona. Entrati dalla porta furono inondati dai profumi delle leccornie e dal suono dei menestrelli, un di questi chiamato Pennalonga stava su di uno gradino, a gran voce chiedeva a tutti un soldo d’argento per scriver il suo magno libro, dicendo che dando tutti un soldo anche il popolo poteva divenir mecenate dell’arte, come i nobili signori, la gente felice gli riempì il cappello. Proseguendo verso il centro si sentì un grande boato di tamburi, valenti giovani si lanciavano drappi colorati per l’aria, e quando li ripigliavano al volo, la gente esultava felice. Il gruppo dopo aver ammirato queste meraviglie si recò al grande palazzo del signore di Brevona, era il Conte Taccone da Trippe che in quel giorno si univa in matrimonio con Leoparda de Cicalogna, Dama delle terre ad ovest del Mar Zigano. Sigisbaldo si presentò alle porte e si presentò “Io sono Sigisbaldo dei Guitti da Brevona, Cavaliere del Reame e Paladino del Salame, giungo per render omaggio allo tuo Signore, in questo giorno di magna festa” poi prosegui “questa è la schiera mia e questo grande bove bianco è il mio dono per gli sposi”. Un araldo se ne stava all’ingresso e lo squadrò dal capo ai piedi, poi posò lo sguardo sul seguito del cavaliere, si girò verso i birri che stavano sulla porta e disse “Pigliate il bove e mandate via sti fregnoni”. Sigisbaldo si fece tutto rosso e di istinto prese per il petto l’araldo e lo lanciò contro i birri, fu dato l’allarme e nel giro di pochi secondi si scatenò una rissa in grande stile. Mentre i birri di Taccone uscivano da palazzo, tra la folla si fecero avanti alcuni loschi figuri, altri non erano gli uomini di Gniccolino; Sigisbaldo si trovò nel mezzo tra birri e briganti. Il paladino allargò le braccia per dividere le due parti e disse “Boni omini vi ringrazio, ma qua nel mezzo miei signori, mi sento come il maschio tra i coglioni!” detto questo saltò in groppa al bove e parti al galoppo travolgendo tutta la gente che incontrava, via dietro di lui i birri e briganti gli inveivano contro e gli lanciavano ogni genere di cosa. Quando passò di fronte a Pennalonga gli urlò “Questo non lo scrivere nello tuo libro mastro bardo, maremma impestata! Corri Biancalonia”. Pennalonga vedendo quel cavaliere sul bove inseguito da tutti quei birri e briganti fece un lieve sorriso, aprì il suo libro ancora candido e scrisse “Biancalonia”.



Pippo Abrami
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Re: Biancalonia!

Messaggio#2 » martedì 21 aprile 2020, 15:30

ININTERROTTO
Procede senza mai andare a capo. Un lunghissimo flusso narrativo che non presenta pause. La vicenda parte dilatatissima e viene via via più contratta mano a mano che finisce lo spazio. Lungo la strada si perdono quindi particolari, caratterizzazioni e ritmo, in una trama che necessitava di più caratteri.

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Diobrando900
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Re: Biancalonia!

Messaggio#3 » mercoledì 22 aprile 2020, 0:20

Ciao!
La vicenda è molto interessante e piena di ottime idee, perfette per un'avventura in stile Armata Brancaleone (soprattutto il monaco dei salumi contro gli eretici Ortaggiani, che mi ha fatto ridere di gusto).
Tuttavia, al di là di qualche errore di grammatica trascurabile, la punteggiatura e l'andare a capo sono dettagli di cui tenere sempre conto, altrimenti la lettura rischia di essere poco scurrile, per quanto piena di materiale buono.
Non è affatto un racconto da buttare via, anzi è da riprendere, aggiustare e approfondire.

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Laura Cazzari
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Re: Biancalonia!

Messaggio#4 » mercoledì 22 aprile 2020, 17:35

Ciao. Allora il tuo racconto messo così è davvero troppo fitto, non so è un espediente per recuperare caratteri, ma rende la lettura davvero difficoltosa. Ci sono delle buone idee, ma avresti dovuto dargli più ampio respiro. Per esempio togliendo la parte dell’acquisto del cavallo avresti avuto caratteri a sufficienza per il resto.
Occhio ai refusi “provo a montare in groppa”
Laura Cazzari

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el_tom
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Re: Biancalonia!

Messaggio#5 » mercoledì 22 aprile 2020, 18:25

Ciao Briggs41, piacere di leggerti.
Il tuo racconto è sicuramente interessante e denota gran dose un’inventiva, quello che secondo me è venuto a mancare è il dosaggio di quest'ultima. Racconti un sacco di cose in uno spazio molto ristretto e quindi è naturale che non riesce dare a tutte la cura necessaria per renderli al meglio. Molto interessanti i nomi e i titoli che attribuisci.
Potrebbe essere molto interessante ripensare il tutto sotto forma di chanson, tipo chanson de Roland, senza limite di battute, impegnativo sicuramente ma, dello stile che hai utilizzato, credo che ne saresti capace.
La frase più pericolosa in assoluto è: Abbiamo sempre fatto così.

Briggs41
Messaggi: 3

Re: Biancalonia!

Messaggio#6 » giovedì 23 aprile 2020, 9:48

Grazie a tutti per i commenti, ne farò tesoro.
Vi do ragione su tutta la linea, dovevo certamente mettere meno roba ma sviluppare meglio l idea.
Ho peccato molto di inesperienza, ho voluto per forza buttare giù tutto quello che avevo in mente, anche se lo spazio non lo permetteva.
Sicuramente lo riprenderò in mano per sistemare i problemi, anche perché ho già qualche idea per il proseguo dell avventura XD

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Eugene Fitzherbert
Messaggi: 486

Re: Biancalonia!

Messaggio#7 » venerdì 24 aprile 2020, 12:38

Ciao, Briggs,
Arrivo alla fine di una lunga fila di commenti, quindi gran parte delle cose da dire sono già state dette.
Innanzitutto, devi curare l'impaginazione. È molto importante, serve a dividere le scene ma soprattutto accompagna il lettore durante la lettura. I Wall of text tendono a scoraggiare più che a invogliare.
Esaurita questa parentesi tecnica, veniamo al sodo.
Nella tua storia accadono tantissime cose, una in fila all'atra, ma nessuna di queste giunge a una conclusione vera e propria, e soprattutto nessuna di queste sembra essere veramente importante. I personaggi passano da una parte all'altra delle scene senza veramente essere utili. Onestamente non ho ben capito qual è stata la quest del protagonista e soprattutto la conclusione della vicenda. Devi focalizzarti su cosa è davvero importante per la tua storia e concentrarti per farlo capire al lettore.
Ci sono innumerevoli invenzioni che nascono e muoiono nell'arco di poche righe. Anche qui: dilaziona, altrimenti ti ritrovi con un minestrone di roba che poi diventa difficilissimo da controllare, soprattutto quando i caratteri sono così pochi.

Per finire. hai una fantasia non indifferente, anzi fin troppo prorompente, devi tenerla sotto controllo, sei tu al comando e devi dirigere per bene la tua storia. Rivedi questo racconto: ha potenziale, soprattutto se metti in ordine tutte le idee e gli dai lo spazio che si merita!
A presto!

costellazione di bacco
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Re: Biancalonia!

Messaggio#8 » sabato 25 aprile 2020, 23:26

Ciao Briggs41, piacere di leggerti,
Credo che molte delle cose che ti dirò le avrai già letto da altri lettori: l'idea di fondo è molto buona e si denota che hai un talento e una grande e ricca fantasia che, come ha detto chi mi ha preceduto, va domata (ti capisco, in ogni caso, quando mi metto al pc a scrivere sono mille le idee che escono fuori), curerei maggiormente l'impaginazione per non stremare il lettore: vai a capo quando inserisci un discorso diretto e/o quando cominci un nuovo pensiero. Ti consiglio di stare attento agli errori di battitura e ai refusi. Come ti è già stato detto: non è un lavoro da buttare, ma solo da migliore e, in questo, MC aiuta molto.
A rileggerti.

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