Margherite

Emamela
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Margherite

Messaggio#1 » martedì 19 maggio 2020, 0:22

Margherite, di Emanuela Di Novo

Davanti a lei non c’era più nessuno. Il suo turno era arrivato.
Nessuno è risalito. Il profeta si sbagliava. Con me, la razza umana sparirà per sempre.
Sofia guardava il baratro davanti a sé che aveva ingoiato gli ultimi uomini rimasti sulla terra. La polvere turbinava intorno a lei. Il mondo, con l’assenza di pioggia e il dilagare del morbo, era morto. Ogni forma di vita si era trasformata in cenere.
Il suo abito bianco svolazzava nel vento, immacolato in tutto quel grigio e refrattario alla polvere. Sofia si sentiva circondata da una bolla che la proteggeva. Dentro di lei si accese la speranza. Guardava il vestito, la cenere non lo intaccava.
Sì, forse sono io. Il profeta diceva il vero: “Alla fine dell’ultima era, l’ultimo risalirà dal pozzo riportando con sé gli altri.”
Si avvicinò al pozzo e si sedette sul bordo per osservare quel nero che la stava aspettando. Sfilò dalla tasca il pacchettino che le aveva lasciato sua madre prima di avviarsi verso le profondità della terra e si accorse che le mani stavano diventando grigie. Il morbo l’aveva presa. Non li avrebbe salvati.
«Mamma!»
L’eco della sua voce rimbalzò sulle pareti perdendosi nelle profondità della voragine.
«Mamma, che devo fare? Sono l’ultima rimasta, ma il profeta non ha parlato. Era tutto un inganno. Abbiamo creduto alle parole di un visionario, un falso profeta che ci ha portati al suicidio. E ora, che sono sola, non mi resta altro da fare che raggiungerti.»
Il cielo sopra di lei iniziò a vorticare diventando sempre più scuro.
«Il tuo tempo è giunto al termine.»
La voce del falso profeta si espandeva nella testa di Sofia facendola vibrare. Nuvole viola lampeggiavano e rimandavano il suono di quelle parole.
Sofia sentiva l’oscurità invaderle il corpo e la mente. Il falso profeta si era connesso alla sua anima e sentiva che presto sarebbero diventati un’unica entità.
«Sofia, io posso rinascere grazie al sacrificio di voi umani. Sprofondando nel baratro, la tua carne cadrà come foglie in autunno e anche tu farai parte di me, ricongiungendoti ai tuoi simili. È finalmente arrivato il giorno della mia ascesa dal sottosuolo per creare un’eterna oscurità. Guarda il mondo, Sofia. È un mondo in agonia che si è rivoltato contro gli umani stessi. E ora, che tutto è crollato, io risorgo dalla terra per occuparmi di tutte le vostre anime nelle tenebre. Coraggio, basta un passo e la tua fine sancirà il mio inizio.»
Era la fine, la fine di ogni speranza per il mondo. Sofia si alzò e urlo contro il cielo.
Urlava al mondo che si era rotto, al mondo che aveva sputato contro gli uomini i loro fallimenti. Urlava alle persone, alle persone che aveva perso. Inveiva contro la creatura che l’aveva ingannata e che aveva condotto gli uomini a sprecare l’ultima era del pianeta.
E mentre stava per compiere l’ultimo passo della sua esistenza per abbracciare le tenebre, si accorse che tra le mani stringeva ancora l’involucro che le aveva lasciato sua madre. Con delicatezza lo aprì. Al suo interno una bustina su cui si leggeva la parola “margherite”. Il fiore preferito di sua madre. Piccoli semini neri giacevano sul palmo della mano di Sofia. Fece una piccola buca nel terreno e vi lasciò cadere i semi, bagnandoli con le lacrime.
Poi fece un passo verso l’abisso.
E mentre cadeva verso l’oscurità, la pioggia iniziò a scendere.



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antico
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Re: Margherite

Messaggio#2 » martedì 19 maggio 2020, 0:24

Ciao Emanuela! Secondo MC di fila anche per te! Tutto ok con caratteri e tempo, buona ALL STARS EDITION!

Sybilla Levanti
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Re: Margherite

Messaggio#3 » martedì 19 maggio 2020, 14:38

Ciao Emanuela. Ho trovato il tuo racconto delizioso sia per come hai trattato il tema del contest che per lo stile con cui l'hai scritto, pulito, scorrevole, lineare. Anche l'utilizzo del flusso di coscienza non appesantisce la narrazione ma acuisce il dramma vissuto dalla protagonista, la sua disperazione e solitudine fino all'ultimo barlume comunque di speranza rappresentato dalle margherite.

Well done.

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Laura Cazzari
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Re: Margherite

Messaggio#4 » mercoledì 20 maggio 2020, 22:13

Ciao Emanuela, mi sa che è la prima volta che leggo qualcosa di tuo. Allora il tema è presente nel tuo racconto. La fine di un’era rappresenta la fine dell’umanità. In poche battute sei riuscita a descrivere un mondo in decadenza, un morbo e la fiducia riposta in un falso profeta, senza appesantire il racconto. La storia è pulita e lineare (forse un po’ troppo…) e la scrittura fluida. Bella l’immagine delle margherite.
Laura Cazzari

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emiliano.maramonte
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Re: Margherite

Messaggio#5 » lunedì 25 maggio 2020, 0:00

Ciao Emanuela!
Bentrovata, e lieto di averti letto!
Adoro le storie con "abissi": il fantasy, la fantascienza e l'horror spesso ricorrono a questa simbologia per indagare l'insondabile, il mistero e le incognite che possono colpire l'umanità. E devo ammettere che questo testo ha un merito: l'aver creato ottime suggestioni da fine del mondo.
La scrittura è abbastanza fluida e scorrevole, anche se a volte diventa legnosa (il discorso del falso profeta andrebbe riformulato, in quanto è enfatizzato, troppo sopra le righe), ma è al servizio di ciò che volevi raccontare, né più né meno.
Una perplessità che ancora mi affligge riguarda le regole del mondo narrativo da te immaginato: non mi sono chiare le dinamiche di questo profeta, non mi è chiaro se sia un demone o un'entità, anche se nella parte finale si può evincere qualcosa del genere, fatico a comprendere appieno il senso del gesto finale della protagonista (abbracciare l'oscurità dell'abisso), giustificabile con la rassegnazione inevitabile di fronte a tutto quell'orrore, ma è proprio così?
Invece ho apprezzato tantissimo il finale: di una potenza allegorica e poetica notevole!

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Gennibo
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Re: Margherite

Messaggio#6 » lunedì 25 maggio 2020, 1:39

Ciao Emanuela, il tuo racconto è uno dei miei preferiti di questo gruppo, soprattutto ho apprezzato il finale, efficace e delicato. Lo stile mi è sembrato buono, chiaro e scorrevole. Anche io sono inciampata sul “profeta” quando dici:
Nessuno è risalito. Il profeta si sbagliava. Con me, la razza umana sparirà per sempre.
E poi, più avanti:
“Alla fine dell’ultima era, l’ultimo risalirà dal pozzo riportando con sé gli altri.”
Mi sembra che le due frasi non vadano d’accordo.
Se l’ultimo risalirà dal pozzo, e lei è l’ultima, fino a quando non finisce nel pozzo non può sapere se risalirà o meno, se il profeta aveva ragione o meno.

A parte questo particolare che mi ha lasciata perplessa, a me è piaciuto.

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Luca Nesler
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Re: Margherite

Messaggio#7 » lunedì 25 maggio 2020, 11:17

Ciao Emanuela, penso di non averti mai letto, ma sto facendo figuracce, quindi spero di non sbagliarmi. In caso scusami!
La declinazione del tema nella fine dell’era umana con un taglio fantasy molto dark mi piace molto. Il racconto ha delle potenzialità, ma trovo che tu abbia mescolato un po’ troppi elementi col risultato di non renderli abbastanza credibili da appassionarsi. C’è il pozzo e la profezia, poi c’è il falso profeta che altri non è se un’entità misteriosa che fagocita addirittura l’umanità rimasta. Citi anche un mondo diventato ostile e, infine, le margherite della madre di Sofia che riportano una sorta di speranza per il domani, ma un domani che gli uomini non vedranno. Insomma, tantissimi elementi che potrebbero armonizzarsi tranquillamente, ma non in modo molto efficace in 3333 caratteri.

Riguardo al testo, da un punto di vista più tecnico, io cambierei l’ordine con cui presenti le cose nelle varie inquadrature, perché spesso mi sono trovato a immaginare qualcosa e poi a vederne mostrata un’altra. Questo è sicuramente dovuto al fatto che il racconto ci mostra qualcosa di fantastico e non ci si può basare sulla propria esperienza per colmare le lacune lasciate dal testo. Questo ti costringe anche a dare un po’ di spiegazioni all’inizio e alla fine, cosa che allontana un po’ il lettore.
Ti riporto alcune cose su cui mi sento di fare dei commenti, poi vedi tu se ti possono essere utili o meno.

[Davanti a lei non c’era più nessuno. Il suo turno era arrivato.
Nessuno è risalito. Il profeta si sbagliava. Con me, la razza umana sparirà per sempre.
Sofia guardava il baratro davanti a sé che aveva ingoiato gli ultimi uomini rimasti sulla terra.]
Qui io avrei cominciato con l’ultima frase. In effetti dici che tocca a Sofia, ma solo dopo tre righe vengo a sapere che non è solo il suo turno, ma lei è anche l’ultima della fila. E questa fila è addirittura l’ultimo baluardo dell’umanità.

[Il suo abito bianco svolazzava nel vento, immacolato in tutto quel grigio e refrattario alla polvere. Sofia si sentiva circondata da una bolla che la proteggeva. Dentro di lei si accese la speranza. Guardava il vestito, la cenere non lo intaccava.]
Qui ci sono un po’ di elementi che mi hanno confuso. La costruzione della frase “immacolato in tutto quel grigio e refrattario alla polvere” è un po’ strana per l’uso di un termine come “refrattario”, un po’ perché è ridondante (dici due volte la stessa cosa) e un po’ perché il lettore si chiede il motivo di tale candore, ma la risposta non arriva. Sofia si sente protetta dal fatto che il vestito non si macchia, ci legge un segno, e di nuovo descrivi il vestito che non si sporta (e sono tre). Qui manca un po’ di stupore da parte di Sofia, forse. Anche al lettore può sembrare un segno: il vestito non si macchia! Ma questa cosa rimane qui.

[“Alla fine dell’ultima era, l’ultimo risalirà dal pozzo riportando con sé gli altri.”]
La profezia dice chiaramente che sarà l’ultimo a salvare tutti. Ed è anche molto specifico parlando del pozzo. Quindi tutti gli altri si buttavano sapendo che sarebbe stata Sofia quella che avrebbe salvato tutti, ma la cosa sembra non essere nota a lei fino al momento in cui pare capirlo da sola. Con una profezia così io immaginerei un’attenta selezione per decidere chi far restare ultimo.

[Il morbo l’aveva presa. Non li avrebbe salvati.]
Oltre al tempismo (si sta per buttare e proprio ora si accorge dei sintomi del morbo) che aggiunge elementi come dicevo all’inizio e allontana un po’ da cose non del tutto risolte, c’è che non capisco perché Sofia pensi che, visto che è ammalata, non salverà tutti. Si parla di una profezia, ha appena avuto un segno. Penso a qualcosa di magico e insolito, e non capisco perché lei non ci creda più. Intendo che non ha elementi sufficienti per non farlo.

[«Mamma, che devo fare? Sono l’ultima rimasta, ma il profeta non ha parlato. Era tutto un inganno. Abbiamo creduto alle parole di un visionario, un falso profeta che ci ha portati al suicidio. E ora, che sono sola, non mi resta altro da fare che raggiungerti.»]
La scena è molto drammatica. Questa ragazza rimasta sola si rende conto che il sacrificio di tutti è stato inutile. Molto forte. La battuta però suona un po’ fasulla. Parla di un profeta che non ha parlato, ma il lettore è rimasto al fatto che tutti hanno seguito una profezia. Mi chiedo perché Sofia si aspettasse di risentirlo, visto che stava seguendo delle indicazioni già ricevute. Immagina che sia tutto un inganno, ma io lettore non ho gli elementi per stabilire che abbia ragione. Cioè, perché lei lo pensa? Da lettore non mi è chiaro e rimango confuso.
Citando la profezia dice chiaramente che “l’ultimo” tornerà su, ma allora mi chiedo perché nei suoi pensieri alla seconda riga lei pensi “Nessuno è risalito. Il profeta si sbagliava”
Parla di un visionario, di un falso profeta e io immagino un uomo mezzo folle (un visionario) che ha commesso un grave errore. Invece poi Sofia si riferisce al megamostro e rimango spiazzato. Ecco perché lei parla di inganno: capisce che il mostro si è mangiato tutti. Ma come fa? Sembra che il personaggio sappia troppo e la cosa incrina la sospensione d’incredulità.

[Il cielo sopra di lei iniziò a vorticare diventando sempre più scuro.
«Il tuo tempo è giunto al termine.»
La voce del falso profeta si espandeva nella testa di Sofia facendola vibrare. Nuvole viola lampeggiavano e rimandavano il suono di quelle parole. Sofia sentiva l’oscurità invaderle il corpo e la mente. Il falso profeta si era connesso alla sua anima e sentiva che presto sarebbero diventati un’unica entità.]
Anche qui avrei presentato le cose in modo diverso. Da come la leggo vedo scatenarsi delle forze sovrannaturali e sento una voce dal nulla. Immagino una cosa tipo Dio che parla al Battista sul Giordano, invece, dopo, è nella testa di Sofia. Questo è strano, perché Sofia non dovrebbe capire la differenza e, non essendoci altri personaggi sulla scena, è il narratore che informa direttamente il lettore. Anche questo allontana dalla vicenda. Inoltre proprio qui s’incrina l’idea che mi ero fatto del falso profeta: qui sembra una vera divinità.

[«Sofia, io posso rinascere grazie al sacrificio di voi umani. Sprofondando nel baratro, la tua carne cadrà come foglie in autunno e anche tu farai parte di me, ricongiungendoti ai tuoi simili. È finalmente arrivato il giorno della mia ascesa dal sottosuolo per creare un’eterna oscurità. Guarda il mondo, Sofia. È un mondo in agonia che si è rivoltato contro gli umani stessi. E ora, che tutto è crollato, io risorgo dalla terra per occuparmi di tutte le vostre anime nelle tenebre. Coraggio, basta un passo e la tua fine sancirà il mio inizio.»]
Qui l’entità fa un discorso da Evil Lord in cui sottolinea che il sacrificio della ragazza lo farà risorgere. Ma perché lo fa? Non converrebbe continuare a ingannarla? Oltretutto così basterebbe che Sofia, che non ha più nulla da perdere, evitasse di saltare per fotterlo per bene. E, se ci pensi, è lui che le ha dato le informazioni necessarie a questo finale.
Il finale dona una falsa speranza: la natura tornerà forse a fiorire, ma in realtà, oltre i semi di margherita, è tutto morto e l’umanità è persa. In compenso ci sarà il “mostrone”. Che sia stata la sua rinascita a far piovere?

Al di là di quello che ho annotato, le immagini sono evocative e lo spunto del racconto sembra sottendere molto di più di quello che emerge. Probabilmente con più caratteri avresti potuto sviluppare un racconto intenso e interessante.
Alla prossima!

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Andrea Partiti
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Re: Margherite

Messaggio#8 » martedì 26 maggio 2020, 12:04

Ciao!

Funziona bene il modo in cui hai scelto di declinare il tema e l'effetto a pennellate e ricordi sparsi con cui delinei la situazione. Crea un'ottima sinergia nel rendere l'atmosfera da fine del mondo, la confusione e la paura e il senso di tradimento della protagonista.
Penso che il taglio da racconto funzioni bene per questo stile, perché se fosse più lungo di una pagina diventerebbe eccessivamente pesante. Tante immagini, tante allusioni, ma è come se mancasse della sostanza. Non è sostenibile nel mezzo fondo, solo in uno sprint come questo. Anzi, personalmente, se decidessi di editalo, penso che il racconto ne guadagnerebbe molto se lo ancorassi a qualcosa di più materiale. Non solo quel che pensa e ricorda e sente la protagonista, ma anche quel che sta vivendo. Penso che serva un contrasto più netto tra la materialità del mondo morente e la sua mente. La sabbia e il grigio che citi di passaggio in apertura non bastano, voglio sentire la terra bruciata, la plastica bruciata, l'elettricità nell'aria, quello che ti pare, ma degli appigli sensoriali per creare la scena. Penso che questo contrasto renderebbe meno pesante l'aspetto lirico del racconto e che lo valorizzerebbe.

alexandra.fischer
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Re: Margherite

Messaggio#9 » martedì 26 maggio 2020, 19:52

Tema centrato in modo particolarissimo. Ci sono molti temi profondi (la fine del mondo conosciuto per via di un morbo, l’estinzione quasi totale della razza umana, la presenza di un’entità demoniaca alla “Matrix”, visto che usi il verbo “connettere”, che ha profetizzato una rinascita, attraverso l'uscita di un umano dal pozzo. Particolare falso. Il pozzo è una trappola). La sopravvissuta ha un che di angelico e un nome efficace: Sofia (Sapienza, simbolo di rinascita, in questo caso). Il candore della sua veste ne simboleggia l’innocenza e si vede il suo coraggio nel fronteggiare l’entità Demone-Intelligenza Artificiale facendo un sacrificio mirato (si lascia cadere nel pozzo), ma prima usa l’eredità materna (semi di margherite). La sua fine sancisce l’inizio di un nuovo mondo (bellissima l’immagine della pioggia che bagna il mondo riarso e lascia presagire il rifiorire della natura e il paragone carne- foglie d’autunno) e il finale è aperto (bisogna vedere che effetto farà la pioggia all'entità).

Attenta:
alla frase e urlo contro il cielo (e urlò)
Questo è un mio parere personale. Drammatizzerei il dialogo per inserire la falsità dell’entità stessa facendo dire a Sofia qualcosa tipo: − Nelle Tenebre? Ma tu ci avevi assicurato la Luce.
E l’Entità può confermarle qualcosa tipo: − Ci sono riverberi di Luce nel buio.
Altro dettaglio: se tutto è buio, come fa Sofia a vedersi le mani? Io metterei il buio intervallato da subito dalle saette viola.

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giulio.marchese1
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Re: Margherite

Messaggio#10 » mercoledì 27 maggio 2020, 14:54

Ciao Emanuela,
Ho trovato il racconto piacevole, sfrutti i pensieri di Sofia per darci tutte le informazioni necessarie per comprendere la situazione ma lo fai mettendone in gioco le emozioni, questo rende la lettura scorrevole. Il profeta (che forse è un entità malefica) ha detto agli umani sopravvissuti di scendere in un pozzo (in cerca d'acqua?) e che uno solo sarebbe risalito portando la salvezza per tutti. Penso che anche tutti gli altri si siano interrogati sulla possibile malvagità del profeta, ma non avendo altra scelta scendono nel pozzo, cosa che fa anche Sofia. Il conflitto interiore di Sofia perde un po' di mordente a questo punto, lei scenderà nel pozzo come hanno fatto gli altri sperando di risalire. Non ho capito se la profezia si realizza, cioè, non è che il pozzo si riempie fino a strabordare portando fuori il corpo di Sofia? Magari ancora viva? Se l'intento era questo al posto del pozzo avresti potuto mettere una grotta verticale, magari simile a un pozzo, in modo da rendere più plausibile (leggi: deducibile dal lettore) il suo strabordare. Lo so, sto sovrainterpretando, però mi piace l'idea della profezia che si realizzi in modo diverso da quello immaginato dai personaggi (e dal lettore), e ho visto il potenziale perché ciò avvenisse. Quella della margherita, con tutto ciò che si porta dietro, è stata una finezza non da poco.
Complimenti!

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daniele.mammana-torrisi
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Re: Margherite

Messaggio#11 » giovedì 28 maggio 2020, 14:25

Ciao, Emamela!

Più che altro per l'ordine con cui ho commentato le storie, la tua storia è la seconda a mostrare la fine dell'era dell'Umanità. Lo spin che le hai dato, tuttavia, cambia le carte in tavola e mi è piaciuto. Al di là di quanto fantasiosa sia la rinascita della Terra da delle margherite, nel declinare la traccia hai preso l'altro aspetto della fine, cioè il suo rappresentare il doveroso inizio di qualcosa di nuovo.
Un po' l'ho visto relegato o dimenticato in quest'edizione, il che mi è dispiaciuto. Trovarlo almeno in una storia, la storia, è stata una piacevole scoperta. Quindi, tirando le somme, mi piace come hai preso la traccia e l'hai fatta evolvere, per cui i miei complimenti, ma nella stesura ho riscontrato una debolezza.
C'è molta materia, il che non è male, ma è un po' disordinata e in certi punti superflua. Prima menzioni un profeta, poi un falso profeta, chi è chi? La questione dei semi ritorna alla fine, come chiusa, e quello l'ho apprezzato, ma ecco... lì ti sei ricordata di fare le cose con ordine, ma prima no.
Espanso un pochino oltre i limiti dei Minuti Contati, con il tempo per delineare tutte le figure in gioco, sarebbe proprio un bello scritto! ^^

A rileggerci!

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antico
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Re: Margherite

Messaggio#12 » venerdì 5 giugno 2020, 12:37

Un racconto difficile da giudicare. Scritto bene, gran controllo, lo porti dove vuoi portarlo, tema rispettato. Però mi è rimasta qualche perplessità su questo falso profeta perché, nonostante parli decisamente troppo, rimane indefinito. Potrebbe essere il demone che ha divorato l’uomo per tutta la sua esistenza, ma non lo definisci in quella direzione. E i semi… Perché la madre le fa quel regalo proprio in punto di morte? Se voleva darle un messaggio poteva farlo in altro modo, così sembra forzato. Finale bellissimo. Direi un pollice tendente verso l’alto, ma penso possa migliorare ancora di parecchio.

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