Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

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antico
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Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 19 maggio 2020, 1:53

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BENVENUTI ALLA ALL STARS EDITION, LA NONA E ULTIMA DELLA SETTIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 141° ALL TIME!

Questo è il gruppo MANI della ALL STARS EDITION con FRANCESCA BERTUZZI, FRANCESCA CAVALLERO, CARMEN LATERZA (LIBROZA), STEFANO PASTOR, PATRIZIA RINALDI nelle vesti di Guest Stars.

Gli autori del gruppo MANI dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo BULLS.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo TYRANNO


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dalle GUEST STARS. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DELLA SETTIMA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ancora ottenuto punti nel corso della SETTIMA Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). A prescindere da tutto, ho inoltre forzato in modo che i racconti con MALUS fossero equamente distribuiti tra i gruppi.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo MANI:

Il grande pasto, di Andrea Partiti, ore 00.55, 3328 caratteri
Dark Factory, di Emiliano Maramonte, ore 00.40, 3332 caratteri
Quantum Storyteller, di Luca Nesler, ore 00.14, 3295 caratteri
2.0, di Laura Cazzari, ore 23.19, 3317 caratteri
Se lassù qualcuno ti vuole bene, di Isabella Valerio, ore 00.54, 2677 caratteri
L’ultimo torneo, di Daniele Torrisi, ore 00.04, 3206 caratteri
L’era del demoni, di Giulio Marchese, ore 00.52, 3659 caratteri MALUS 4 PUNTI
Sipario su una vita, di Sybilla Levanti, ore 23.55, 3307 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 28 MAGGIO per commentare i racconti del gruppo BULLS. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 29 MAGGIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo BULLS e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo BULLS.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA ALL STARS EDITION A TUTTI!



alexandra.fischer
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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 19 maggio 2020, 16:41

Buon pomeriggio, ecco i miei commenti e relativa classifica.

IL GRANDE PASTO Di Andrea Partiti Tema centrato. La fine è quella dell’epoca dei dinosauri a opera della Creatura dimorante nel meteorite (un Gas in grado di pensare e uccidere razionalmente, quindi con parecchio di lovecraftiano); la sorpresa finale è che da questo Gas Senziente scaturirà il pianeta così come lo conosciamo ora.
Attento:
la creatura era soddisfatta di quel primo boccone voleva molto di più (hai due scelte. O scrivi: non era soddisfatta di quel primo boccone ma voleva molto di più. Oppure: la creatura, soddisfatta di quel primo boccone, ne voleva di più).
Cambiò il meglio (in meglio)

DARK FACTORY Di Emiliano Maramonte Tema centrato. La fine è quella dell’epoca del lavoro in fabbrica svolto da operai umani (vengono rimpiazzati da robot arrivati dalla Cina). Il dramma di Perseghetti, arrivato a bruciarsi vivo davanti all’ipocrita dirigente Dottor Serra è molto attuale (quello della disoccupazione tecnologica priva di fatto di ammortizzatori sociali in grado di sostentare a vita famiglie di sette milioni di persone). Il finale è qualcosa di mezzo fra la “Piccola Fiammiferaia” e la “Classe Operaia Va in Paradiso” (almeno questa è l’impressione che lascia al Lettore e non è poco: un groppo dolceamaro. Solo nell’oltretomba, Perseghetti ritrova la propria dignità di lavoratore e padre e marito in grado di provvedere alla moglie e alla figlia).
Attento:
il puzzò (il puzzo)
KO (K.O.)

QUANTUM STORYTELLER Di Luca Nesler
Tema centrato con l’orrore della fine di un’epoca: quella del Narratore Umano sostituito da un’Intelligenza Artificiale in grado di scrivere la storia di successo adattata a film e in grado di soddisfare un pubblico di madri di famiglia. Il complotto del terzetto è ben reso: sono arrivati a distruggere l’Algoritmo cattivo dopo aver ricevuto l’avvertimento del grande Mister King. L’umanità è finita se non narra (eppure, c’è un paradosso nella tua storia, non so se quantico o meno. Però esiste: Paul Matis ha creato il Mostro Sforna storie, ed è un uomo). Al massimo, sarà la qualità che vince sulla quantità. Ma con un appiattimento terrificante, credo. Per cui simpatizzo per Ronda (anche se è “solo” una soggettista), Bob e Hanry.
Attento:
Fanculo (‘Fanculo)
pc (PC)


2.0 Di Laura Cazzari Tema centrato in modo inquietante. Elettra, novantanovenne, si gode l’ultimo momento di celebrità in uno show televisivo (o su You Tube) dal vivo nel quale non si celebra tanto la sua vita, uguale a quella di milioni di altre persone (vedi lo schermo composto di istantanee dolci :la sua crescita simboleggiata dal primo dentino, dalla bicicletta, dal ballo scolastico, il matrimonio, la vacanza in Australia, i figli, le nozze dei figli e amare: il funerale della madre dopo che ha dato la luce il fratello, il funerale del fratello stesso e del marito) e anche un ricordo dal vivo (il ragazzo del pubblico sosia del suo primo amore; e più interessato all’ologramma che a lei), ma il fatto di essere venuta al mondo in modo naturale e non artificiale (manipolazione genetica).

SE LASSU’ QUALCUNO TI VUOLE BENE DI Gennibo Tema centrato. Per la tua protagonista, l’arrivo del Covid19 è stato la fine dell’inferno coniugale con il marito Loris, frustrato per aver perso il lavoro e ora trasformatosi in una vittima da allontanare da lei, rimasta in quarantena nell’alloggio rivelatosi per anni un luogo di soprusi (nel corpo, ma anche nello spirito). La tua protagonista si fa amare per la sua forza interiore nascosta sotto la fragilità apparente (vedi la sua fede nelle parole della nonna, rivelatesi addirittura profetiche). Meraviglioso il paragone corda di violino-cuore nella tempesta.
Attenta.
come sta signora? (come sta, signora?)

L’ULTIMO TORNEO di Daniele Mammana Torrisi Tema centrato in modo affascinante. Anche nel linguaggio volutamente arcaico. L’ussaro e il cosacco si sfidano in un duello a cavallo in una steppa innevata che rievochi con molta accuratezza. Sembra di vederli, mentre si battono all’arma bianca, orgogliosi nelle loro uniformi. Purtroppo, sono due fantasmi. E si battono nel bel mezzo della Prima Guerra Mondiale. Il paradosso della tua storia è questo: i combattenti di quell’epoca lì, ma hanno scelto di battersi in un duello in costume (divise ottocentesche e maschere antigas). Ottimo esempio di Steampunk.
Attento:
forge (froge)
L’ERA DEI DEMONI di Giulio Marchese Tema centrato. La tua è la fine del Medioevo tecnologico. I canti rivolti a imprecisati demoni non sono bastati a salvare la (immagino) giovane Dimir. Eve lo sa, e, con (immagino) il fidanzato Fed osa un atto di eresia nei riguardi della madre sacerdotessa. Le rinfaccia l’inutilità del culto demoniaco e mostra a Fed il residuo di un’epoca passata che si può rivelare fondamentale per salvare una vita: quel che resta di un ospedale dei tempi antichi.
Attento:
Toglierei la pila di libri dalla stanza della madre, lascerei il recipiente d’acqua. Il libro menzionato nella storia lo farei vedere dalla ragazza a Fed, arricchendo i gesti della ragazza (falle avere una sacca, qualcosa, deve sfiorarla, poi devi mostrare una forma rettangolare…far capire poco alla volta che lei non crede più ai demoni perché ha trovato questo libro).
Ei (ehi)
A inizio frase: e la cosa ti mette in imbarazzo (E la cosa…)
A inizio frase: scusa ero sovrappensiero (Scusa ero…)
A inizio frase: non saprei, per questo chiedevo (Non saprei, per questo…)
Che vuoi Eve? (Che vuoi, Eve?)
A inizio frase: sì, non c’è più niente da fare (Sì, non c’è più…)

SIPARIO SU UNA VITA di Sybilla Levanti Tema centrato. La tua è una storia alla “Effi Briest”, romanzo ottocentesco di crescita vista come un lugubre passaggio nell’età adulta (il matrimonio come luogo di prigionia, gabbia dorata per la donna). Nella tua protagonista c’è comunque molta amarezza che precede questo passaggio (il talento tarpato di attrice, la possibilità di esprimersi negata) e anche una buona dose di passività (nel sì detto al pretendente quasi per educazione, e nell’immagine di Ilio, che evoca subito sconfitta e distruzione).

Attenta:
Invece ora (manca il punto a capo)
se aveva detto si (se aveva detto: sì)


La mia classifica è sofferta. Siete tutti autori bravissimi.

DARK FACTORY Di Emiliano Maramonte

SE LASSU’ QUALCUNO TI VUOLE BENE DI Gennibo

L’ULTIMO TORNEO di Daniele Mammana Torrisi

IL GRANDE PASTO Di Andrea Partiti

QUANTUM STORYTELLER Di Luca Nesler

SIPARIO SU UNA VITA di Sybilla Levanti

2.0 Di Laura Cazzari

L’ERA DEI DEMONI di Giulio Marchese

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Sirimedho
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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 19 maggio 2020, 20:41

Classifica:

1. Quantum Storyteller, di Luca Nesler
2. Dark Factory, di Emiliano Maramonte
3. Se lassù qualcuno ti vuole bene, di Isabella Valerio
4. Il grande pasto, di Andrea Partiti
5. L’ultimo torneo, di Daniele Torrisi
6. Sipario su una vita, di Sybilla Levanti
7. 2.0, di Laura Cazzari
8. L’era del demoni, di Giulio Marchese

Molto indecisa la terza posizione tra Isabella Valerio e Andrea Partiti.

Il grande pasto, di Andrea Partiti
L’inizio del racconto mi piace, in particolare quel procedere dai grandi animali fino ai miliardi di insetti e creature striscianti. L’apparire della grande bestia mi ha fatto però perdere il filo. Trovo ancora notevole il “gran scrocchiare e degustare”, ma la caccia invincibile non riesce a prendermi, in particolare il finale che diventa teleologico, con la missione da concludere e l’integrare gli esseri portandoli a propria immagine e somiglianza.
Trovo forse un po’ troppo diversi i due momenti, un allegro inizio surreale all’inizio e una strana missione dopo.
Il racconto si legge bene, bella scrittura, il tema è centrato.

Dark Factory, di Emiliano Maramonte
Il racconto si legge tutto di un fiato, però anche se c’è un dialogo mi sembra più un monologo, con tutto già deciso dall’inizio. Il lavoratore sembra più impazzito per non avere più un ruolo che per aver perso il sostentamento, decisamente confuso nel pensare prima che parlare con il Presidente fosse impossibile e poi nell’esigerlo… e poi la conclusione in cui si trova nel paradiso degli uomini che lavorano. Mi fa così tristezza che un uomo vada in paradiso per lavorare! Ma il tema che tocchi è dannatamente concreto, una volta si pensava che con i robot si sarebbe “lavorato meno per lavorare tutti”, ma ormai è chiaro che è solo una veloce discesa verso il baratro spianato dall’iper-liberismo.
Mi piace tantissimo la frase: “Esplose il calore. Troppo calore. Poi freddo. E gelo.”.
Complessivamente lo apprezzo per scrittura, ma lo trovo troppo consequenziale.

Quantum Storyteller, di Luca Nesler
Che storia surreale! Bellissimo il martello contro l’intelligenza artificiale! Mi fa pensare un po’ ai cartoni di Wile Coyote che veniva spesso martellato da Beep-beep. Stephen King che fa da maestro occulto è così… possibile! D’altronde, questa cosa è già successa nei giochi: una volta l’intelligenza artificiale inseguiva gli scacchi, ora un programma da 30 euro gioca meglio del campione del mondo. Però le persone continuano a giocare, anche se sanno che non hanno alcuna possibilità contro un software.
Ho trovato il racconto molto divertente, mi piacerebbe leggere anche “Paranormal seduction”.
Immagino che la fine di un’era sia quella degli scrittori, ma lo è poco, visto che vogliono scrivere cose trash, il che indebolisce l’aderenza al tema.

2.0, di Laura Cazzari
Il racconto rappresenta bene la fine dell’era della riproduzione animale, almeno per gli uomini. Temo però che non mi abbia preso. Ho già trovato a Minuti Contati altre variazioni di questo tema della trasmissione televisiva con i ricordi esibiti della persona, tipicamente un anziano. La nostra Elettra mi sembra forse un po’ troppo anziana, un po’ troppo stereotipata con il suo spesso scialle di lana. Mi sembra anche strano che in futuro ci siano ancora trasmissioni così, vedo che già oggi i ragazzi non le guardano.
Buona tecnica di scrittura, tema centrato.

Se lassù qualcuno ti vuole bene, di Isabella Valerio
Il tuo racconto è andato a pescare un soggetto prossimo a quello che ho scelto anche io, quindi l’ho letto con ancora più piacere.
La parte centrale, dove emerge che viene picchiata, è la parte migliore.
La metafora del violino la toglierei volentieri, mi sembra davvero irrealistica e troppo di maniera.
Credo che ci sia qualche confusione sui verbi: “Pensavo di essere spacciata, invece ero salva, per ora.” tutto all’imperfetto (anche se con “per ora” mi sarei aspettato più un presente); poi infatti si passa al presente (“Ancora adesso mi sento sbagliata”) il che mi ha fatto pensare a un periodo di molto successivo all’episodio (cosa che mi sarebbe piaciuta di più), mentre sembra che sia consequenziale alla presa in carico del marito da parte dei medici. Ma forse ho capito male.
Ho fatto un po’ difficoltà a capire che c’entrasse la nonna alla fine, poi ho riletto e tutto è tornato a posto, ma forse è un po’ troppo estemporaneo.
Buon racconto, tema centrato in parte.


L’ultimo torneo, di Daniele Torrisi
Cavalleria contro mezzi meccanici, una battaglia impari. I due cavalieri che decidono di chiudere con la loro morte un’esistenza da guerrieri è senz’altro un tema letterario ben noto, che accompagna lo svolgimento dell’incontro dall’inizio alla fine senza però suscitarmi il piacere della lettura. L’ironia finale del rumore a sommergere il loro impatto non mi dispiace.
Buona scrittura, che avrei preferito su un tema più personale. Tema centrato.

L’era del demoni, di Giulio Marchese
Scenario post-atomico, l’umanità dimentica della scienza medica regredisce a pratiche di esorcismo dei “demoni”.
Si rimane un po’ sospesi dal credere che ci siano dei demoni che si portano via le persone per davvero, mentre mi sembra di capire che sia una metafora per dire che sono morti di malattia; se è così, è una metafora portata un po’ troppo avanti mentre se l’interpretazione è letterale non si capisce bene chi siano questi demoni e come possano essere poi impattati dall’ospedale.
Dal punto di vista di una cultura primitiva così stilizzata non riesco a capire che grande differenza possa esserci tra l’allontanare le malattie con pozioni al posto di altri riti, visto che sempre di riti si tratterebbe, letto dalla loro cultura. Sembra ironico pensare che l’umanità sia capace di controllare il mondo, in questo periodo di pandemia! Ma forse quella è una scena da post-COVID.
Racconto di maniera, tema forse centrato.

Sipario su una vita, di Sybilla Levanti
Fine dell’era della spensieratezza, ma forse più ancora fine di certe abitudini. Tutto subito in modo molto ottocentesco. Sembra soltanto alla fine di tornare ai tempi di oggi, con le prove del vestito e la cerimonia passata nel bagno a piangere. Chissà cosa avrà pensato il fidanzato di lei.
Mi lascia l’idea di un personaggio infantile e capriccioso, poco descritto. Forse con qualche tratto in più mi sarei lasciato coinvolgere di più: alla citazione di Ilio mi è venuta voglia di buttarla di sotto dalle alte torri della città!
Per come la vedo io, un’era è qualcosa di non personale, quindi vedo poco centrato il tema.

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Davide Di Tullio
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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 22 maggio 2020, 10:41

Buongiorno, qui di seguito la mia classifica e i commenti:

1. Quantum Storyteller di Luca Nesler
2. 2.0, di Laura Cazzari
3. L’ultimo torneo, di Daniele Torrisi
4. Il grande pasto, di Andrea Partiti
5. Dark Factory, di Emiliano Maramonte
6. L’era del demoni, di Giulio Marchese
7. Sipario su una vita, di Sybilla Levanti
8. Se lassù qualcuno ti vuole bene, di Isabella Valerio


1. Quantum Storyteller di Luca Nesler
racconto molto divertente. Mi ha fatto sorridere svariate volte e questo é molto buono. I dailoghi sono frizzanti, ben equilibrati. Essendo tre i personaggi, c´era il rischio di creare confusione nell´alternanza delle battute, ma sei stato abile a gestire i dialogue tag, senza strafare e per questo rendendo la letture agevole ed efficace.Il tema c´é. Hai ironizzato (auto-ironizzato?) sulla scrittura e questo impreziosisce il plot, ma hai dato anche da pensare.L´unico elemento che mi ha lasciato un pó confuso é lo sfasamento delle date, cominciando con il secondo giorno, saltando indietro al primo, per poi balzare all´ultimo. cé una ragione precisa per questa operazione? comunque un buon lavoro!

2. 2.0, di Laura Cazzari
una prosa scorrevole, fatta di periodi brevi, qualche breve dialogo e l´uso del tempo presente. il PDV della protagonista é sostanzialmente rispettato e trovo assente qualsiasi raccontato generico (forse si puó trovare una sbavatura nel "Elettra non riesce a capire", ma ci sta, niente di rilevante insomma).
Forse il tema trattato non risulta particolarmente originale (perlomeno a me che piace un certo cinema di fantascienza, mi é parso giá trattato in qualche film di cui peró mi sfugge il nome), tuttavia quello della scarsa (o presunta tale) originalitá non é di per se un handicap, solo una cosiderazione. Quello che mi é parso rilevante é il buon andamento dello scritto la discreta capacitá di mettere nelle condizioni il lettore di provare empatia per la protagonista. Ben fatto, dunque

3. L’ultimo torneo, di Daniele Torrisi
Un racconto originale, secondo me. Il tono evocativo é riuscito piuttosto bene, e il tema é centrato in pieno.
Scegli la narrazione onnisciente, portandola avanti coerentemente, anche se questo ci porta a uscire dalla vicenda, mettendoci nella posizione di un "semplice" spettatore. Se questo ti consente il controllo completo della narrazione, dall´altra non dá al lettore la possibilitá di empatizzare con i protagonisti della vicenda narrata. Dello stesso tenore é la questione dell´uso degli aggettivi. Le descrizioni sono affini ad una prosa poetica. Ci danno l´impulso a pensare alla vicenda, ma non a "sentirla". Il pensare é legata alla lentezza della lettura. Il sentire alla sua immediatezza.Anche questo rientra coerentemente nel registro che hai scelto. Il racconto non é immersivo, ma resto una buona performance

4.Il grande pasto, di Andrea Partiti
Come dire... una rivisitazione dell´estinzione dei dinosauri e della genesi dell´uomo, in una visione abbastanza originale. Naturalmente é centrato il tema della nuova era. Un raccontato senza dialoghi che, malgrado ció, fila abbastanza bene, seguendo un filo logico-cronologico che aiuta la comprensione. Sicuramente non la tua migliore performance. Un buon prodotto, senza infamia e senza lode direi. Non rilevo comunque sbavature di tipo narrativo

5. Dark Factory, di Emiliano Maramonte
Questo che hai scritto non é tra i tuoi racconti piú scorrevoli che ho letto in MC. La scelta di un narratore onniscente, che di tanto in tanto si intrufolava nella trama, forse non aiuta nell´intento. A mio modesto parere, se avessi fatto parlare solo i personaggi, avresti reso meglio la tensione del momento. Ci sono poi un paio di espressioni che mi suonano un po' bizzarre:Fissò con odio i cosacci robotici. Quel "cosacci" mi risulta un po' bruttino. Oltre a non visualizzare bene di cosa si tratti (questo allontana dall´immersione) Qui di chi é il giudizio? dell´autore o del protagonista? Ho notato che, rispetto ad altre tue performance, hai abbondato nell´uso di aggettivi. Anche questo appesantisce molto la lettura. Solo per farti un esempio
emiliano.maramonte ha scritto: promise il proprietario dell’intera baracca. Quel "intera" si poteva omettere. Il senso della frase non sarebbe cambiato e avresti reso la lettura piú fluida. Per il resto, a livello di trama ci siamo. Il tema é centrato e anche il finale non mi dispiace

6. L’era del demoni, di Giulio Marchese
l racconto é intrigante. Un mondo post-apocalittico in cui sembra che la razza umana sia involuta al punto tale da aver dimenticato il passato. L´eco di certi "Mad max" riscritto in formato MC. Quello che resto non detto riguarda l´identitá di questi "demoni" (forse anche loro uomini, ma inselvatichiti?). Il che forse é po' uno sgambetto che si fa al lettore che resta con il dubbio. A qualcuno potrebbe piacere l'alone di mistero, a me ha lasciato un vago senso di fastidio (chi sono? dimmelo! :-D). A parte questo, buona l´idea di aprire il racconto con l´inizio del finale, anche se questo salto dal presente al passato mi ha creato un po' di confusione (ho dovuto rileggere il passaggio un paio di volte per capire il nesso). È vero che hai inserito lo spazio, ma siccome il tempo verbale é lo stesso, non si capisce come siano collocati temporalmente i due momenti, tanto che scorrevo con la lettura chiedendomi a cosa si riferisse il primo paragrafo, per poi capirlo alla fine. Magari mettere *** avrebbe reso meglio l´idea, oppure l´uso di un font diverso, o ancora tempi verbali diversi. Hai costruito dialoghi credibili, eppure ti sei laciato attrarre dal raccontato, con alto rischio info dump, come qua: giulio.marchese1 ha scritto: Fed non disse niente ed Eve si sentì in colpa ad aver parlato così. A tutti serve qualcosa in cui credere, ma lei non voleva accettare che quella fosse l’unica via. Aveva la strana sensazione che sua madre le stesse nascondendo qualcosa, che lo stesse nascondendo a tutti. Non si era azzardata a dirlo a Fed, non perché non si fidasse, ma per paura che la prendesse per pazza. La sacerdotessa era il centro della tribù, solo lei era a conoscenza dei segreti degli antichi; se non aveva detto niente vuol dire che non c’era niente da dire". é un peccato, perché sebbene questo periodo voglia rispecchiare il pensiero di un personaggio, ha spezzato l´immersione, ricordandomi che in fondo é una finzione quella che sto leggendo. Forse un po´troppo articolato per essere "solo" il pensiero del personaggio. Di esempi come questi ce ne sono altri nella stesura. Questo é il piú eclatante. Comunque, al netto di quanto sopra, per me resta una buona prova.

7. Sipario su una vita, di Sybilla Levanti
la tua composizione é ben scritta. Mostri una buona proprietá di linguaggio, anche se il solipsismo esposto rischia di diventare un mero esercizio di stile. Un raccontato molto "tell" inframmezzato dal pensiero della protagonista, di cui conosciamo molto, ma verso cui non empatizziamo. Non vengono spiegate le ragioni del perché la donna scelga di sposarsi, malgrado consideri l´atto una condanna. Sarebbe stato bello capire la ragione di questa tragedia, ma non riesco a scorgerla nel testo

8. Se lassù qualcuno ti vuole bene, di Isabella Valerio
hai optato per una sorta di genere epistolare, un classico diciamo. Una donna che trova nella confessione (un diario?) il suo momento terapeutico.
La cosa che mi é balzata agli occhi é stata la gestione dei tempi verbali. Operazione questa che, ammetto, crea sempre qualche apprensione anche a me. La giusta scelta dei tempi non solo condiziona la fluiditá della lettura, ma anche la comprensione.
Ti faccio una breve cronostoria dei tempi utilizzati nel tuo racconto:
1. Imperfetto ("mia nonna mi diceva che..")
2. Passato prossimo ("Alla fine ho deciso di prendere in mano il telefono)
3. Trapassato prossimo ("Loris era steso sul letto")
4. Passato prossimo ("Rimasta sola, sono andata in bagno")
5. Imperfetto ("Pensavo di essere spacciata")
6. Passato remoto ("Uscii dal bagno")
7. Presente ("Ancora adesso mi sento sbagliata")
Non é un peccato capitale cambiare tempo verbale in un racconto, ma dovrebbee essere funzionale alla vicenda raccontata. Nel tuo caso credo sia piú che altro incertezza su dove collocare nel tempo gli eventi narrati. Questo cambio repentino di tempi verbali peró crea molta confusione nel lettore, lasciandolo un po' smarrito. Lo sfalsamento temporale di fatto blocca il lettore perché lo induce a domandarsi quando gli eventi siano accaduti

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Andrea Lauro
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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » domenica 24 maggio 2020, 22:49

CLASSIFICA
Eccoci qui: in un testa a testa tra Emiliano e Luca per il primo posto, ho preferito Emiliano per l’immediatezza della lettura.
Ho notato inoltre una crescita nello stile di scrittura di Isabella Valerio, perciò ho deciso di valorizzare il suo racconto.

1. Dark Factory, di Emiliano Maramonte
2. Quantum Storyteller, di Luca Nesler
3. Se lassù qualcuno ti vuole bene, di Isabella Valerio
4. Il grande pasto, di Andrea Partiti
5. 2.0, di Laura Cazzari
6. L’ultimo torneo, di Daniele Mammana Torrisi
7. Sipario di una vita, di Sybilla Levanti
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L’era dei demoni, di Giulio Marchese
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wladimiro.borchi
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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 25 maggio 2020, 10:34

IL GRANDE PASTO
Ed ecco, l'Antico, come il destino, scherza con le nostre vite, sottoponendoci a martirii che solo lui è in grado di concepire con la sua mente malata.
E così, il primo racconto che devo leggere e commentare è quello di colui che più di tutti mi sta col fiato sul collo.
Bene, procediamo, non fa male! Non fa male!
Il racconto denota una fantasia considerevole. Andrea ci propone una versione alternativa della teoria del meteorite.
Non viene spostato l'asse terrestre e i grandi rettili non vengono schiacciati da una nuova gravità.
No, dal meteorite esce una creatura che inizia il suo pasto: divora tutto quello che c'è di pericoloso, emettendo fortori di gas salvifico, poi si lascia imputridire per foraggiare la terra e dare un po' di sé alle specie future.
Un racconto fantasioso e originale, stilisticamente ineccepibile, con il finale che instilla un intento finalistico (forse divino) dietro a un evento all'apparenza di pura fantascienza.
Eppure c'è qualcosa che non arriva. Non ci si emoziona, si gode della costruzione ma si resta al suo esterno.
Una buonissima prova, con solo quel ma alla fine.
A rileggerci presto.
Wladimiro


DARK FACTORY
Ciao Emiliano,
hai presente quando finisci di leggere un racconto e ti scorre quel brividino sulla schiena che ti fa dire: "cazzo, lo vorrei aver scritto io!"?
Beh, a me alle volte capita e mi è successo leggendo questo lavoro.
Il finale è atteso, ma il twist col paradiso degli operai visto come una fabbrica che ti accoglie solare e ti restituisce la dignità del lavoro, l'ho trovata un immagine di una forza poetica smisurata.
Dieci e lode e nulla da dire. Dovevo solo arrivare ai 300 caratteri.
Compimenti ancora!
Wladimiro


QUANTUM STORYTELLER
Ciao Luca,
premetto che il "dodicenne masturbatore compulsivo che s'innamora della suora" ha la stessa forza evocativa del "pasticciere troskista nell'Italia conformista degli anni 50" di Morettiana memoria.
L'idea di fondo è deliziosa e il finale crudele e fantastico al tempo stesso.
Uniche pecche:
1) stai asciugando sempre di più lo stile e, forse, sei arrivato un po' troppo all'osso. Non fraintendermi usi immagini efficacissime (tipo la murena coi capelli). Forse troppa brevità nei periodi inizia a essere (involontariamente) ridondante. È come se cercassi un effetto e ottenessi il suo opposto. A me garba, ma te lo evidenzio perché tu faresti lo stesso.
2) hai messo un po' troppi personaggi in poco spazio, la cosa confonde. Forse un paio di sgherri per commettere la malefatta, te li avrebbe fatti approfondire di più. In questo cazzo di concorso manca sempre spazio!!!!
Complimenti, in ogni caso, per il momento sei sul mio podio.
A rileggerci presto.
Wladimiro


2.0
Ciao Laura,
piacere di leggerti.
Allora, il racconto mi è piaciuto e l'espediente del filmato per farci conoscere la vita precedente di Elettra mi è sembrato un bel colpo di genio.
Lo stile non è affatto male, anzi, complimenti, asciutto e pulito, come dev'essere.
L'unica immagine che avresti potuto sfruttare di più è quella dello "spesso scialle di lana" che "le circonda il busto". "Circonda" è un termine un po' troppo "asettico". Uno scialle di lana dona sensazioni, forse si poteva usare qualcosa di più "sensuale" (inteso nel senso arcaico di "relativo a sensazioni fisiche").
Avrei sfruttato qualche carattere in più per far empatizzare di più Elettra con le singole immagini che la passano davanti.
Non mi è piaciuta, invece, la reazione della donna alla situazione. Forse, se davvero non sapeva dove si trovava, l'invasione nella vita, che stava subendo, avrebbe dovuto portarla a voler scappare terrorizzata.
La didascalia nel finale poteva essere evitata, ma è un errore che ho fatto anche io, spaventato dall'idea che qualcuno mi dicesse di essere andato fuori tema.
Tutti e due dovremmo confidare un po' di più nell'intelligenza dei lettori.
In ogni caso una buonissima prova.
A rileggerci presto
Wladimiro


SE LASSU' QUALCUNO TI VUOLE BENE
Ciao Genni,
bellissima idea e ottima realizzazione.
Fino alla fine ho desiderato un twist che ci mettesse a conoscenza di un finale che avevo in testa: "È la protagonista che ha fatto fuori il marito, magari avvelenandolo, sfruttando l'emergenza covid-19".
Invece è tutto lineare e, forse, proprio per questo, ancor più disperato.
Complimenti, nulla da aggiungere.
Wladimiro


L'ULTIMO TORNEO
Ciao Daniele,
racconto interessante e scritto con una bella tonalità evocativa.
L'eccesso di aggettivi e il narratore onnisciente sono le uniche due pecche del lavoro, che rimane godibile ma non spicca quanto avrebbe potuto.
L'immagine finale dei due corpi uniti nello scontro fatale, visti dall'altro, è, in ogni caso, strepitosa.
A rileggerci presto
Wladimiro


L'ERA DEI DEMONI
Ciao Giulio,
in questo forum abbiamo (mi ci metto anche io, ovvia!) raggiunto un livello di qualità generale altissimo.
Il tuo racconto è strepitoso esattamente come molti degli altri del girone.
Tecnicamente non c'ho trovato nulla da eccepire e l'idea della società post apocalittica che ha dimenticato la scienza medica è semplicemente geniale.
Peccato per il malus che hai beccato in partenza.
Davvero un buon lavoro, nulla da dire.
A questo punto la classifica mi pare destinata solo a far emergere gusti personali, anziché particolare bravura.
A rileggerci presto.
Wladimiro


SIPARIO SU UNA VITA
Ciao Sybilla.
Un racconto molto "tell" e molto introspettivo.
Il linguaggio utilizzato per il flusso di coscienza l'ho trovato un po' troppo artefatto e questo non mi ha consentito di empatizzare fino in fondo con la protagonista.
Il suo stesso dramma non riesce a trascinarmi particolarmente, forse perché non riesco a capirlo fino in fondo.
Una prova discreta, che non eccelle.
A rileggerci presto.
Wladimiro

1 - L'ERA DEI DEMONI
2 - DARK FACTORY
3 - QUANTUM STORYTELLER
4 - SE LASSU' QUALCUNO TI VUOLE BENE
5 - IL GRANDE PASTO
6 - 2.0
7 - L'ULTIMO TORNEO
8 - SIPARIO SU UNA VITA

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antico
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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 26 maggio 2020, 11:22

Due giorni alla scadenza e vi mancano solo le classifiche di Viviana Tenga, DandElion e Arianna D'Angelo.

viviana.tenga
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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 26 maggio 2020, 18:12

Ciao a tutti,
Ho cercato di essere il più oggettiva possibile nei commenti, ma stavo avendo difficoltà a stilare la classifica e mi sono lasciata andare a un approccio più istintivo, privilegiando quelli che semplicemente mi hanno colpito/mi sono piaciuti di più. Spero non me ne vorrete.
In ogni caso, complimenti a tutti, bel girone e bell'edizione ;)

CLASSIFICA
1)2.0 - Laura Cazzari
2)L'ULTIMO TORNEO - Daniele Torrisi
3)SE LASSU QUALCUNO TI VUOLE BENE - Isabella Valerio
4)IL GRANDE PASTO - Andrea Partiti
5)QUANTUM STORYTELLER - Luca Nesler
6)DARK FACTORY - Emiliano Maramonte
7)L'ERA DEI DEMONI - Giulio Marchesi
8)SIPARIO SU UNA VITA - Sybilla Levanti

COMMENTI
1)2.0 - Laura Cazzari
Il racconto mi è piaciuto molto. Bello l'espediente di farci vedere tutto con gli occhi di una vecchia che inizia a accusare problemi di demenza, con un senso di spaesamento a cui il lettore partecipa a perché deve ancora mettere a fuoco l'ambientazione. L'idea può non essere originalissima, ma è bella la lente da cui la guardi e il modo in cui la sviluppi, e l'importante è questo.
Unico appunto: non so se ho interpretato male io, ma da quel che ho capito la madre di Elettra sia morta di parto. Quindi vuol dire che, almeno per i tre anni successivi alla sua nascita, c'erano donne che continuavano a partorire in maniera naturale. Tenendo conto che già adesso arrivare a novantasei anni è raro ma non così tanto, mi sembra un po' presto perché lei sia l'ultima rimasta.
A parte questa piccolezza, davvero un ottimo racconto.

2)L'ULTIMO TORNEO - Daniele Torrisi
Racconto dai toni poetici. Si ha quasi l'impressione che i due cavalieri si muovano in una realtà parallela, fuori dal tempo e dallo spazio; il mondo intorno a loro è presente sullo sfondo ma allo stesso tempo sembra lontanissimo.
Avrei però preferito che la descrizione dei due avvenisse più presto all'interno del racconto; in particolare, il dettaglio delle maschere antigas (che è uno dei più potenti per mostrare il clima di irrealtà e anacronismo) arriva troppo tardi (pur avendo capito che l'ambientazione era la Grande Guerra, io fino a quel punto me li ero immaginati a volto scoperto).


3)SE LASSU' QUALCUNO TI VUOLE BENE - Isabella Valerio
Un racconto che è un pugno allo stomaco, una tragedia che diventa liberazione.
A parte gli appunti sui tempi verbali che ti hanno già fatto, direi che tutto funziona molto bene. Forse non mi ha convinto troppo la frase "il respiro della nuova era soffia sulla mia vita", mi è sembrato che il termine "era" fosse lì solo per esplicitare il tema (cosa di cui non c'era bisogno).
Insomma, forse c'è ancora qualcosa da rifinire nello stile, ma nel complesso racconto assolutamente promosso.

4)IL GRANDE PASTO - di Andrea Partiti
Ho trovato il tuo racconto molto inquietante; la creatura è qualcosa di micidiale, che uccide senza lasciare scampo, e il fatto che non ne fornisci una descrizione chiara (solo alcuni dettagli) la rende a mio parere ancora più spaventosa.
Nel gas ci ho visto un parallelo con l'anidride carbonica con cui stiamo distruggendo il pianeta noi oggi (non so se fosse voluto o se sono io che mi faccio troppi viaggi mentali) e in quest'ottica anche l'obesità finale della creatura potrebbe rimandare all'opulenza dei paesi sviluppati.
Ho storto un po' il naso solo sull'accenno alla "missione" della creatura, più che altro perché per tutto il racconto ci hai dato l'impressione di un essere non pensante, mosso solo da istinti ciechi. Parlare di una missione fa pensare a una maggiore coscienza, forse addirittura alla possibilità che sia stata inviata da qualcuno (ma allora, si aprono una serie di domande senza che ci sia spazio per le risposte).

5)QUANTUM STORYTELLER - Luca Nesler
Parto con il dire che non sono per nulla convinta che il computer quantistico non sia in grado di scrivere trash (anzi, per come funziona l'intelligenza artificiale, di sicuro prima di arrivare a scrivere Paranormal Seduction ha già generato tonnellate di trash inenarrabile), ma ci sta che i personaggi vogliano crederci.
Concordo sul fatto che i personaggi sono troppi (errore in cui sono caduta anch'io di recente qui su MC: nella tua testa sono tutti caratterizzati, ma poi al lettore arriva troppo poco e il "sovraffollamento" rende più faticoso seguire la trama), però mi ha fatto simpatia questa combriccola di autori allo sbaraglio. Il fatto che ci sia niente meno che Stephen King a indirizzarli dà un tono ancora più surreale a tutta la vicenda.

6)DARK FACTORY - Emiliano Maramonte
Racconto emotivamente potente, soprattutto nel finale.
Ho avuto un momento di perplessità sull'uso del termine "dark factory". Da come lo presenti, sembra che compaia così nella nuova legge, ma non so quale politico metterebbe la sua firma su un'espressione così cupa. Mi sarei aspettata qualcosa come "factory 5.0", "smart factory". Poi ci sta che tra gli operai usino il termine "dark factory", ma non è quella l'impressione che passa dal racconto. Inoltre, non ho apprezzato molto la vaghezza dell'ambientazione temporale; si capisce che siamo in un futuro prossimo, ma ci sono degli elementi che risultano un po' più "antiquati" (l'uso del "dott" per il proprietario della fabbrica, la gestione goffa della trattativa).
Infine, concordo con gli appunti stilistici di Davide, mentre leggevo avevo notato anch'io esattamente le stesse frasi.

7)L'ERA DEI DEMONI - Giulio Marchesi
Buona l'idea di un mondo post-apocalittico attraversato da un'epidemia che viene interpretata come "demoni che rapiscono la gente". Di sicuro molto verosimile, visto che molte leggende del passato possono essere interpretate come tentativi di dare un volto a mali invisibili (penso per esempio ai changelling del folklore celitco).
Ammetto di essere rimasta anch'io un po' confusa dall'ordine non lineare dei paragrafi, niente che non si sia chiarito con una seconda lettura. Forse nel primo paragrafo avrei calcato un po' più la mano sulla difficoltà della scalata (che ha una forte valenza simbolica di scalata verso la conoscenza, ed è forse il fulcro centrale della trama).
Sono rimasta un po' perplessa sui libri nella tenda della madre. Si tratta di oggetti risalenti ai tempi antichi? Se sì, mi sarei aspettata una maggiore aura di sacralità, che invece non ho percepito. Se invece sono stati scritti in tempi recenti, questo mi porta un po' fuori dal mood super-primitivo che hai creato con la scena del rituale intorno al fuoco. In ogni caso, penso ci sarebbe voluta qualche spiegazione in più. Quanto sono diffusi i libri (e quindi la conoscenza dei tempi passati)? Quanto la capacità di leggere? Eve lo sa fare perché è figlia della sacerdotessa, o perché lo sanno fare tutti?

8)SIPARIO SU UNA VITA - Sybilla Levanti
Di sicuro hai reso molto bene lo stato d'animo e l'angoscia della protagonista. Si percepisce il suo sentirsi in trappola, la sua disperazione, ma rimane una domanda: perché?
La motivazione che hai scritto nel racconto e nei commenti (paura di sembrare ineducata) mi sembra davvero troppo debole. Viene da pensare che ci sia qualcos'altro, che magari non vuole ammettere nemmeno a se stessa, ma che sarebbe stato bello trapelasse almeno in maniera indiretta.
Anch'io ho trovato lo stile un po' pesante, ma l'ho visto come parte dell'ambientazione. Le dinamiche che racconti (idea della donna alle dipendenze del marito, casa con biblioteca, giardino e serra) mi fanno pensare a una storia ambientata nel passato. Verosimilmente, la protagonista è abituata a leggere prosa ottocentesca e questo in qualche modo si riflette anche nei suoi monologhi interiori.

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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 27 maggio 2020, 11:48

Un giorno alla scadenza e vi mancano ancora le classifiche di DandElion e Arianna D'Angelo.

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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 28 maggio 2020, 19:29

Il grande pasto, di Andrea Partiti
La solennità del racconto, stavolta, mi piace! Il ritmo funziona bene, la creatura non è mai scontata. Mi viene però un po' difficile immaginarla perché mi sembra che non si riveli mai del tutto. Che sia la Terra stessa? che mangia se stessa? Ma si "affloscia in una valle" che sia fatta d'acqua? in ogni caso funziona molto bene il tuo racconto. Bravo!

Dark Factory, di Emiliano Maramonte
Che dire? Attuale, amaro, doloroso al punto giusto. Ben ritmato, forse un po' scontato il finale, ma almeno è catartico, soprattutto in questo momento storico in cui non si vede proprio bene la fine del tunnel.. o per lo meno io la vedo sfocata, lontana e incerta e so di essere fortunata perché alcuni tunnel sono ben più angusti del mio. Insomma è un racconto molto preciso di questo momento storico, speriamo che non sia davvero così per qualcuno.

Quantum Storyteller, di Luca Nesler
L'incipit:"Fanculo: il buio fa paura. A me fa paura. Chi dice di no, mente." mi piaciuto da morire e "il libro più amato di sempre. È piaciuto anche a mamma." mi ha letteralmente steso. L'idea è ottima e sinceramente vedo molto possibile che l'intelligenza artificiale su molte cose ci possa sostituire, in maniera egregia forse. La scansione temporale mi ha confuso senza rivelarmi un granchè. Devo pensarci, l'avevo letto qualche giorno fa, senza commentare perchè volevo rileggerlo, ma anche adesso a terza lettura mi lascia un senso di non completezza, ma non so ancora dirti perchè.

2.0, di Laura Cazzari
Mi è piaciuto molto il tuo racconto! Fila liscio, davvero senza una sbavatura.
"Elettra si sente violata." deve essere orribile rivedere tutta la propria vita, non con nella propria intimità, ma proiettata davanti a sconosciuti. Interessante il tema dello scegliere ogni cosa di un figlio, davvero si tratta di alta ingegneria genetica. Chapeux per la leggerezza con la quale hai affrontato il tema. Centrato in pieno.

Se lassù qualcuno ti vuole bene, di Isabella Valerio
"Uscii dal bagno, pulita. Forse mia nonna aveva ragione, la vita mi stava dando un’altra possibilità. Per quanto tempo mi ero sentita, incastrata, soffocata."
La vita spesso attraverso eventi terribili, luttuosi, dolorosi ci regala nuove opportunità: sta a noi riconoscerle e cogliere.
Diceva qualcuno che il seme deve stare al buio per poter germogliare e portare frutto e la tua voce narrante il buio l'ha conosciuto bene. Bellissimo racconto. Davvero non so come altro esprimere quanto il dolore sia diventato plastico, materico, leggendolo.

L’ultimo torneo, di Daniele Torrisi
Ho trovato il tuo racconto estremamente difficile da digerire, presuppone una serie di elementi storici da rievocare nella propria mente che non tutti hanno, ciò non toglie che sia molto evocativo e scritto in maniera decisamente corretta e coerente. Ho trovato molto utile la spiegazione che hai dato ad Alexandra. C'è poca azione a fronte di una lunga attesa e anche io l'avevo visto come un confronto tra mondi troppo lontani.
Il finale è veramente ben scritto: sembra di essere presenti al momento e questo è senza dubbio un bene. Forse il lessico andrebbe snellito un po' per renderlo più scorrevole.
Comunque una gran bella prova

L’era del demoni, di Giulio Marchese
All'inizio pensavo che il racconto fosse ambientato in una qualche preistoria, poi un distopico contemporaneo e solo alla fine ho capito che siamo in un futuro così lontano e feroce da dover tornare a vivere nelle capanne e credere negli sciamani.
Alcuni dettagli sporcano un po' la narrazione, e non si capisce bene che l'incipit in realtà appartiene all'ultima scena, posteriore rispetto all'adunzanza della tribù.
Da risistemare ma è una prova molto buona.

Sipario su una vita, di Sybilla Levanti
Uh che mattonata alla bocca dello stomaco! Ciao Sybilla, mi piace molto il tuo modo di scrivere, particolareggiato, non noioso e scorrevole anche se hai raccontato la profonda angoscia del sentirsi braccati tra il desiderio de "la vita come la vorrei io" e quella che sto vivendo grazie alle infinite aspettative altrui. Per non sembrare indelicata o perchè "ci si aspetta da me che io dica sempre di sì? Ottima prova che sconvolge la mia classifica finora e mi fa rimettere in discussione posizioni che davo per certe da giorni. Mi ha convinto molto, davvero.

Tutte prove molto buone, alcune con piccole sbavature, ma le idee di fondo sono state tutte spunti interessanti. Bravi davvero, podio e classifica molto sofferti!

1. Se lassù qualcuno ti vuole bene, di Isabella Valerio
2. 2.0, di Laura Cazzari
3. Dark Factory, di Emiliano Maramonte
4. Sipario su una vita, di Sybilla Levanti
5. Il grande pasto, di Andrea Partiti
6.L’era del demoni, di Giulio Marchese
7. Quantum Storyteller, di Luca Nesler
8. L’ultimo torneo, di Daniele Torrisi
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

costellazione di bacco
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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 28 maggio 2020, 20:45

Classifica, come sempre, molto sofferta

IL GRANDE PASTO
Ciao Andrea, piacere di leggerti,
la tua narrazione scorre che è un piacere, chiara, fantasiosa e creativa. Sei riuscito, a mio parere, a centrare la tematica perfettamente partendo da concetti che ci trasmettono dall’alba dei tempi e rifacendoli tuoi. Non nego che un bel po' di angoscia contraddistingue questa narrazione, ma va bene così. Continua in questo modo.
DARK FACTORY
Ciao Emiliano, piacere di leggerti,
cosa dirti? Il finale è stato davvero un colpo al cuore e il tema è davvero ben centrato. Lo stile è lineare e non lascia spazio alla noia, i personaggi ben caratterizzati e dialoghi e suspense davvero efficaci. Insomma, se non si fosse capito sto cercando di arrivare alle 300 battute, ma l’unica parola per poter commentare il tuo scritto sarebbe: travolgente.
QUANTUM STORYTELLER
Ciao Luca, piacere di leggerti,
per quanto spero che ciò che narri non avvenga mai, posso affermare che il tuo racconto mi è piaciuto ed è stato divertente: un pizzico di ironia fa sempre bene. Come ti hanno detto altri la presenza di molti personaggi può portare il lettore a confondersi, ma devo ammettere che sei stato bravo nel gestire i dialoghi e, quindi, nell’evitare che ciò accadesse. Continua così.
2.0
Ciao Laura, piacere di leggerti,
Il tuo racconto mi è piaciuto molto e trovo interessante come hai affrontato la tematica: l’unica donna rimasta sulla faccia della terra ad essere nata naturalmente contro una platea nata “artificialmente”. Spettacolare. Il testo scorre bene e non lascia spazio né alla noia né alla perdita di concentrazione. Ho apprezzato anche la didascalia finale che sottolinea la fine di un’Era con la morte della protagonista. Bene, continua così.
SE LASSù QUALCUNO TI VUOLE BENE
Ciao Genibbo, piacere di leggerti,
racconto davvero attuale: per molte donne il rimanere a casa non è stato sinonimo di salvezza, ma dell’esatto apposto; vivendo con mariti/compagni violenti si sono ritrovate tutti i giorni a combattere con una realtà poco felice e, tutto ciò, la tua protagonista riesce a raccontarcelo bene. Lo stile, inoltre, è lineare e pulito, insomma mi è davvero piaciuto.
L’ULTIMO TORNEO
Ciao Daniele, piacere di leggerti,
un originale modo di trattare la tematiche che, ovviamente, è centratissima. Ho apprezzato molto l’utilizzo del tono evocativo, ma ti consiglio, perle prossime prove, di esercitarti maggiormente nell’utilizzo del narratore onnisciente e di evitare giudizi all’interno del racconto, destano fastidio al lettore. Pollice tendente verso l’alto.
L’ERA DEI DEMONI
Ciao Giulio, piacere di leggerti,
tema molto attuale, infatti, già ai nostri giorni l’umanità ha dimenticato la scienza medica e arriva, in molti casi, anche a screditarla. Molto interessante la metafora demone=malattia che fa capire quanto può regredire, senza la scienza, l’umanità. Devo dire che il racconto è molto intrigante e che scorre bene, sei stato molto bravo nella costruzione dei dialoghi. Continua così.
SIPARIO SU UNA VITA
Ciao Sybilla, piacere di leggerti,
il tuo racconto è ben scritto anche se, a mio parere, troppo raccontato (errore che si tede a fare abbastanza spesso e che anche io ho fatto) e per tal motivo ho fatto fatica ad immergermi completamente, a capire la protagonista. Ti consiglio di rivederlo anche perché la base è molto buona.

1. SE LASSU QUACUNO TI VUOLE BENE
2. DARK FACTORY
3. IL GRANDE PASTO
4. QUANTUM STORYTELLER
5. L’ERA DEI DEMONI
6. L’ULTIMO TORNEO
7. 2.0
8. SIPARIO DI UNA VITA

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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » venerdì 29 maggio 2020, 0:21

Classifiche tutte ricevute, nei prossimi giorni riceverete anche la mia.

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Re: Gruppo MANI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » mercoledì 3 giugno 2020, 20:00

Ecco a voi la mia classifica, gruppo di altissimo livello.

1) Se lassù qualcuno ti vuole bene, di Isabella Valerio
Molto bene come sei riuscita a inserire l'attualità per raccontare una storia che non ne parlasse, ma che la usasse solo come contesto: brava. Ottima la gestione della protagonista e dei tempi di disvelamento del suo background. Bellissimo il finale che chiude con estrema precisione il tutto. Non arrivo al pollice su solo per il problema dei tempi, facilmente aggiustabile.
2) L’ultimo torneo, di Daniele Torrisi
Mi è piaciuto molto e concordo con la scelta del narratore onniscente perché è quella che permette di raggiungere il risultato di dipingere un quadro in movimento. Occhio alla pesantezza che si sente sul finale, cosa che non gli permette di arrivare al massimo della mia valutazione. Bellissima la chiusa. Forse un po' più di contesto non avrebbe guastato. Riassumendo: pollice quasi su per me e ti piazzi tra i racconti di Isabella ed Emiliano.
3) Dark Factory, di Emiliano Maramonte
Racconto condotto davvero bene, mi è piaciuto. Un solo, personale, rammarico: sul finale, quando tutti si zittiscono e lui procede nel suo piano. Ecco... La tua conclusione, in perfetto tuo stile, è piena di luce nonostante il dramma perché sì, alla fine il suo Paradiso lo ha trovato, però mi sembrava tu avessi apparecchiato stupendamente per un finale ipercinico nel quale la massa si nutre di se stessa e il suicidio diventa spettacolo funzionale al ludo del "Panem et circenses" rendendo in tal modo inutile il sacrificio del protagonista. Pollice quasi su, per me.
4) Sipario su una vita, di Sybilla Levanti
Testo che mi è piaciuto parecchio. Molto coerente internamente, mostra un diverso modo di ragionare, un qualcosa che, ne sono convinto, viene vissuto da più individui di quanti ne possiamo immaginare. Trattasi dei vincoli della società che, d'un tratto, si palesano imprigionando. Certo, è da asciugare e alleggerire per renderlo più fruibile. Per me un pollice quasi su che si piazza subito dietro gli altri a pari valutazione (davvero tanti in questo gruppo decisamente ottimo) per una minore pulizia generale.
5) Quantum Storyteller, di Luca Nesler
Per essere degli scrittori, il piano appare un po' troppo semplice e lineare, non trovi? :) Penso che qui tu abbia del materiale per un raccontone, ma che necessiti di più tempo per la strutturazione. Ma parliamo del testo attuale: sì, la suddivisione in tre pezzi appare un pelo troppo rigida e ci sono troppi personaggi, a conti fatti ne sarebbero bastati due, magari lui e Ronda. Sono un sostenitore del miscuglio e pertanto una penso che una struttura più confusa con continui rimandi al passato avrebbe funzionato di più, magari partendo, come base, proprio dal finale. Detto questo, per me qui c'è un pollice tendente verso l'alto in modo brillante.
6) 2.0, di Laura Cazzari
Un bel racconto che si legge bene. Forse si rimane un po' esterni a Elettra, il mio consiglio è quello di rendere ancora più importante il momento del filmato, anche centrale e inglobante il racconto. Durante la riproduzione delle scene di vita della protagonista potresti comunque lavorare sul suo senso di spaesamento e sul contesto in cui si trova. Il tutto risulterebbe più intimo e compresso. Detto questo, di sicuro un pollice tendente verso l'alto, anche in modo discretamente brillante.
7) Il grande pasto, di Andrea Partiti
Scrittura, come al solito, ineccepibile, ma rispetto agli ultimi due mesi qui mi sembra mancare qualcosa. Tutto è organizzato intorno all'idea centrale, ma non c'è un rilancio, un qualcosa che vada oltre ed è quasi come se il racconto si spegnesse da solo ancora prima di arrivare al suo finale. Per me un pollice tendente verso l'alto, ma più per motivi formali, questa volta.
8) L’era dei demoni, di Giulio Marchese
Nessun problema con la scansione temporale degli eventi. Gestisci il tutto bene, ma, a mio parere, potresti fare di più sui dialoghi perché sembrano troppo "normali" e poco da contesto post apocalittico in cui l'umanità ha dovuto ricostruirsi. Qualcuno ha citato Mad Max e lì ti ci rimando: se fai caso, tutti i dialoghi sono ben contestualizzati a un mondo "diverso" e sentendo parlare i protagonisti si riesce a percepire, da ogni linea di dialogo, l'estraneità alla nostra realtà. Cosa che non avviene nel tuo racconto. Intendiamoci: ben scritto e assolutamente leggibile, ma anche estremamente migliorabile proprio calandoti completamente in questo tuo futuro. Per me un pollice tendente verso l'alto che si vede superare dal racconto di Partiti proprio per la questione della coerenza interna. Detto questo: come ha sottolineato Wladimiro... Davvero un gran gruppo, questo.

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