Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Avatar utente
antico
Messaggi: 7172

Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 19 maggio 2020, 1:59

Immagine

BENVENUTI ALLA ALL STARS EDITION, LA NONA E ULTIMA DELLA SETTIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 141° ALL TIME!

Questo è il gruppo BULLS della ALL STARS EDITION con FRANCESCA BERTUZZI, FRANCESCA CAVALLERO, CARMEN LATERZA (LIBROZA), STEFANO PASTOR, PATRIZIA RINALDI nelle vesti di Guest Stars.

Gli autori del gruppo BULLS dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo TYRANNO.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo MANI


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dalle GUEST STARS. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DELLA SETTIMA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ancora ottenuto punti nel corso della SETTIMA Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). A prescindere da tutto, ho inoltre forzato in modo che i racconti con MALUS fossero equamente distribuiti tra i gruppi.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo BULLS:

Glaciazione, di Maurizio Ferrero, ore 22.57, 3292 caratteri
Il tocco finale, di Riccardo Rossi, ore 01.14, 2687 caratteri MALUS 4 PUNTI
Il Tredicesimo Arcano, di Agostino Langellotti, ore 23.54, 3269 caratteri
La linfa dorata, di Alessio Magno, ore 22.58, 3315 caratteri
Irek, di Dario Cinti, ore 00.50, 2937 caratteri
Domani, di Danilo Riccio, ore 22.34, 3317 caratteri
Margherite, di Emanuela Di Novo, ore 00.22, 3302 caratteri
Teresa, di Claudia De Francesco, ore 00.10, 3044 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 28 MAGGIO per commentare i racconti del gruppo TYRANNO. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 29 MAGGIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo TYRANNO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo TYRANNO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA ALL STARS EDITION A TUTTI!



Sybilla Levanti
Messaggi: 142

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 19 maggio 2020, 14:57

Ecco la mia classifica e relativi commenti.

Classifica:

1 Margherite
2 Il Tredicesimo Arcano
3 La linfa dorata
4 Domani
5 Teresa
6 Glaciazione
7 Irek
9 Il tocco finale


1- Margherite - Ciao Emanuela. Ho trovato il tuo racconto delizioso sia per come hai trattato il tema del contest che per lo stile con cui l'hai scritto, pulito, scorrevole, lineare. Anche l'utilizzo del flusso di coscienza non appesantisce la narrazione ma acuisce il dramma vissuto dalla protagonista, la sua disperazione e solitudine fino all'ultimo barlume comunque di speranza rappresentato dalle margherite.

Well done.


2 - Il Tredicesimo Arcano - Pretorian, prima di tutto complimenti per l'avatar. Secondo, hai scelto un argomento che conosco bene (gli Arcani Maggiori). Il tuo racconto si struttura bene e la storia regge il ritmo "sospeso" dato dall'attesa e dalla lettura delle carte. Anche tu, come ho letto in altri racconti, preferisci fermare l'azione in un tempo subito antecendente all'effettiva fine.Ho trovato interessante l'idea del passaggio tra vecchio e nuovo mondo per indicare il termine di qualcosa e un possibile, appunto, nuovo inizio.


3 - La linfa dorata - Ciao Alessio, bella l'idea di un racconto simil fantasy/mitologico (perdona, io nel tuo albero bianco ho intravisto una variazione di Yggdrasil). ho trovato gradevole lo stile che hai utilizzato per raccontare la tua storia, facendola scaturire dai dialoghi di Yuno e Kuno, i due custodi (perdona, forse sono io ma mi ha ricordato anche una serie di Sailor Moon vista da ragazzina dove c'erano i due fratelli che custodivano un albero magico che stava morendo). Non ho molto chiaro se i due custodi siano essi stessi dei o se siano stati "assunti" per quello scopo. In generale l'ho trovato davvero ben scritto, ricontrollerei solo un paio di frasi che non son molto chiare.

Well done.


4 - Domani - Ciao Danilo. hai sviluppato il tema del contest in un modo diverso rispetto a altri presenti nel gruppo: qui la fine si ritrova nella disperazione di chi ha perso lo scopo della sua vita e non ha nulla per cui andare avanti e decide quindi che la sola soluzione rimastagli corrisponde alla fine del tutto.
Anche lo stile che hai usato si sposa bene con il plot del tuo racconto.

Well done.


5 - Teresa - Ciao Claudia (Canadria), sono un po' perplessa dal tuo racconto, che ho comunque trovao gradevole. Rientra nel tema della fine - la fine dell'amore tra il protagonista e Teresa, che rappresenta l'alfa e l'omega di questa storia d'amore finita, ma ci sono alcuni punti che non mi sono chiari. In paricolare nel poemetto finale non riesco a capire se sia solo lui che parla o se sia un passaggio tra lui e lei. Ricontrollerei anche alcune parole, che non seguno il filo del discorso (un plurale invece di un singolare. Cose di questo tipo, probabilmente causato dallo scrivere in fretta). Anche lo stile riflette i sentimenti provati dal protagonista.

Well done.


6 - Glaciazione - Ciao Maurizio, racconto carino e ben scritto. Anche il tema l'hai centrato, anche se non si coglie fino alla fine quando, appunto, viene menzionato il "presagio" e la fine dell'"era" indotta dalla dottrina cattolica. Nel complesso hai fatto un buon lavoro e lo stile che hai utilizzato mi piace e scorre bene.


7 - Irek - Ciao Dario. Dunque, ho trovato intrigante l'idea del tuo racconto ma, forse per il tempo o per il limitato numero di caratteri, ho notato che la fine, che nella tua storia ha il suo punto focale, l'hai trascinata via un po' velocemente concentrandoti invece - a mio parere - troppo sull'azione precedente.
In generale resta un racconto che ha un suo ritmo e uno stile gradevole.

Well done.


8 - Il tocco finale - Ciao Daniel, ti leggo per la prima volta e sono rimasta colpita in modo piacevole. Hai uno stile che si fa leggere volentieri, non pesante e con un certo ritmo. Forse anche il tema si presta a questo genere, con gli "a capo" a definire la chiusura non solo della frase ma anche della "creazione". Anche la scelta dell'italic invece che delle virgolette, come se fossero pensieri (io l'italic lo uso per i pensieri) aiuta a rendere snella la narrazione.
Riguardo a come hai affrontato il tema, direi che ci sei anche se la tua scelta di fronire una nuova versione della genesi senza arrivare al punto topico della storia e quello che definisce l'effettiva "fine" rende la comprensione dell'intera vicenda poco chiara. Almeno a me.

Avatar utente
Laura Cazzari
Messaggi: 266

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » mercoledì 20 maggio 2020, 22:15

Complimenti a tutti, questa volta ho notato che non ci sono stati problemi con l'attinenza al tema.

Ecco a voi la classifica e i commenti.

1. Irek, di Dario Cinti
2. Domani, di Danilo Riccio
3. Margherite, di Emanuela Di Novo
4. La linfa dorata, di Alessio Magno
5. Il tocco finale, di Riccardo Rossi
6. Il Tredicesimo Arcano, di Agostino Langellotti
7. Glaciazione, di Maurizio Ferrero
8. Teresa, di Claudia De Francesco

Glaciazione, di Maurizio Ferrero
Ciao Maurizio, questa volta invertiamo i ruoli. L’inizio della tua storia mi ha ricordato molto l’ombra dello scorpione di Stephen King. I tuoi dialoghi sono sempre di buon livello con un ritmo incalzante. La storia, invece, questa volta non è all’altezza degli standard a cui mi avevi abituato. L’anticristo, la fine dell’era cristiana, la leggerezza di una scelta fatta sotto effetti di una droga, mi sembra manchi qualcosa per renderla accattivante. Il tema è appena accennato, sembra una quasi una fake news. Da migliorare.

Il tocco finale, di Riccardo Rossi,
Ciao Riccardo, sono contenta di rileggerti. In questo racconto ritrovo il tuo stile. Mi piace come hai descritto la creazione della Terra dal punto di vista religioso. Dio l’hai molto umanizzato alla fin fine. Il tema direi che è presente, ma la storia, per come l’hai impostata, non riesce a coinvolgermi. Trovo che ti sei dilungato un po’ troppo sulla parte della creazione, bastava l’inizio per introdurla. Sarebbe stato bello invece introdurre alla fine la reazione di Dio alla disobbedienza di Adamo ed Eva.

Il Tredicesimo Arcano, di Agostino Langellotti
Ciao Agostino, piacere di rileggerti. Il tema c’è e lo hai interpretato in modo originale simboleggiandolo con i tarocchi. Il colpo di scena finale è ben riuscito perché fa dire al lettore “ahhhhh”. Io dapprima ho pensato a un capitano di calcio e poi, dopo la carta della morte, al capitano del Titanic, ma non lo abbinavo alla fine di un’era. Tuttavia, ho trovato il tuo racconto un po’ scarno, come se gli mancasse qualcosa per essere completo. C’è il finale, c’è l’idea, ma manca qualcosa in mezzo.

La linfa dorata, di Alessio Magno
Ciao Alessio, la tua interpretazione del tema è del tutto originale. La fine del mondo e la punizione dell’umanità per mano di due custodi è un buon modo per interpretare la fine di un’era. La prima parte della narrazione tuttavia, l’ho trovata un po’ pesante da seguire e sono dovuta tornare un po’ di volte indietro a rileggere perché mi ero persa. Forse potrebbe aiutarti leggere il racconto ad alta voce per vedere se scorre bene.

Irek, di Dario Cinti
Ciao Dario, ho molto apprezzato la tua idea di ambientare la tua storia ai tempi della rivoluzione russa contro lo zar Nicola. Sicuramente per la Russia è stata una fine di un’era quindi il tema è centrato. Non so se hai voluto inserire un sotto tema minoritario per la fine di un’era di una semplice coppia che sta per diventare una famiglia. Comunque, il tuo racconto mi è piaciuto. Unica pecca, alcune frasi in russo e altre no secondo me stonano un po’, meglio tutto in italiano così non dobbiamo andare a cercare la traduzione.

Domani, di Danilo Riccio
Ciao Danilo, trovo originale il tema che hai scelto. La fine della guerra e il cambio di vita dei soldati ormai abituati solo alla vita militare. Sei riuscito a descrivere molto bene i soldati, cosa non facile visti i caratteri limitati. Le due osservazioni che ti faccio sono: non so se è credibile che il soldato si spari subito, ma capisco che ti servisse per enfatizzare il racconto, poi l’uso di a me mi, spero che fosse solo una scelta stilistica per descrivere il personaggio.

Margherite, di Emanuela Di Novo
Ciao Emanuela, mi sa che è la prima volta che leggo qualcosa di tuo. Allora il tema è presente nel tuo racconto. La fine di un’era rappresenta la fine dell’umanità. In poche battute sei riuscita a descrivere un mondo in decadenza, un morbo e la fiducia riposta in un falso profeta, senza appesantire il racconto. La storia è pulita e lineare (forse un po’ troppo…) e la scrittura fluida. Bella l’immagine delle margherite.

Teresa, di Claudia De Francesco
Ciao Claudia. Allora il tema della fine di un’era non l’ho trovato nel tuo racconto. Ci sono molte ultime volte, ma non credo si possano paragonare a un’era. Leggendo il tuo racconto e la poesia (molto bella) mi viene il dubbio che sia nata prima la poesia del racconto. Perché per quanto sia bella la poesia tanto non raggiunge un bel risultato il racconto. Troppe immagini ripetute. Sembra solo un flusso di pensieri senza capo né coda. Prova innovativa, ma non riuscita.
Laura Cazzari

Avatar utente
Gennibo
Messaggi: 574

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 25 maggio 2020, 2:31

Ecco qui la mia classifica:

1 Margherite
2 Il tredicesimo arcano
3 La linfa dorata
4 Glaciazione
5 Teresa
6 Domani
7 Il tocco finale
8 Irek

Glaciazione di Maurizio Ferrero
Mi piace molto il tuo stile, sempre preciso, e tirato al massimo nelle caratterizzazioni. L’idea delle pasticche e di loro drogati non mi ha entusiasmato, ma capisco che serva a tenere su tutto il racconto. Il mio interesse si è alzato quando dici che lei è incinta, e mi sono chiesta come avresti gestito la fine della storia. In effetti, il finale un po’ surreale rende bene, anche se non è tra le tue storie che ho preferito, comunque interessante e condotto fino alla fine con maestria.
P.S. Attento a: soffia fuori il fumo. Viene portato via dalla brezza,
Potrebbe diventare: soffia fuori il fumo, che viene portato…
Altrimenti, siccome siamo nel PDV di Ricky, sembra che sia lui ad essere portato via dalla brezza.
Comunque bravo e a rileggerti!
Il tocco finale di Daniel Travis
Ciao Daniel, il racconto scorre bene e ho apprezzato lo stile sottilmente ironico. Anche io non ho trovato particolare originalità nella scelta del tema, però mi sono divertita a leggere i commenti che suggeriscono alternative. Anch’io ho trovato che il ragionamento sull’imperfezione dell’albero in un mondo “così perfetto” stonasse un po’, avrei preferito che l'albero fosse stato messo dal Creatore perché si annoiava troppo, giusto per movimentare un po' le cose.
Insomma, non da buttare, ma migliorabile.
A rileggerti e buona edizione!
Il tredicesimo arcano di Agostino Langellotti
Ciao Agostino, io mi sono divertita a leggere il tuo racconto, con il capitano e Alfonzo in contrapposizione. Per me è credibile che il capitano, se non sa leggere i tarocchi e vede la carta con la morte, ci rimanga male e possa temere il peggio. Trovo la storia scritta bene, più che avvincente, la trovo rassicurante, con Alfonzo che per tutto il tempo cerca di tranquillizzare il capitano che “tutto andrà bene”. Viste le premesse mi aspettavo l’arrivo di un disastro, invece si scopre una nuova terra, quindi la carta aveva ragione. Carino.
La linfa dorata Alessio Magno
Ciao Alessio, ho trovato il racconto originale, mi sono piaciuti i due protagonisti, la storia è delicata, lo stile particolare, il tema c’è, ma ho faticato ad entrare nella storia.
Aggiungerei una scena all’inizio che possa in qualche modo chiarire e mostrarci più visivamente la scena.
E ridurrei all’essenziale i dialoghi tipo:
A) (tu) «Se lo facciamo... non si torna più indietro, lo sai vero?» lo informò (chi informa chi?) con voce tremolante.
B) (suggerimento) «Se lo facciamo, sarà per sempre, (potendo meglio positivo che “non” qualcosa) lo sai, vero?» disse Yuno (e aggiungerei una qualsiasi minima descrizione del personaggio, giusto per visualizzare al meglio la scena)
A) (tu) «Abbiamo scelta? L’ho deciso io, Yuno. Ora spostati, devo esserne certo.»
B) (suggerimento) «Abbiamo scelta?»
«No, ma aspetta.»
«Eravamo d’accordo. Spostati.»
«È che voglio essere sicuro.»
Che ne dici?
Irek Dario Cinti
Ciao Dario, di questo racconto mi è piaciuta l’idea, riguardo lo sviluppo, non posso fare altro che aggiungermi alle considerazioni di Luca e di Emiliano, penso che potrebbe già migliorare di molto eliminando un terzo delle battute, guadagnerebbe in incisività, penso anche che dovresti dare delle priorità ai soggetti delle frasi.
Per esempio: «Irek…моя любовь…» piagnucolò una voce dietro di lui.
Da una porticina laterale di cui l’uomo non aveva sospettato l’esistenza, uscì una donna dalla testa avvolta in un fazzoletto bianco e con in mano un fucile ancora fumante dall’uscita della canna.
Questa avanzò per andargli incontro, poi improvvisamente le forze l'abbandonarono e ricadde sul proprio fondoschiena; sembrava che il rinculo dei colpi appena sparati avesse beffardamente atteso un paio di secondi in più per farla cadere.
Qui il soggetto è la porticina laterale, ma secondo me il soggetto importante è la donna.
Darei a lei la priorità con una frase tipo:
«Irek…» Lui si voltò
Una donna con un foulard bianco in testa uscì da una porta laterale, aveva ancora il fucile puntato sui due poliziotti.
Irek gridò:
– Mi hai salvato la vita!
Lei crollò a terra.
Comunque, penso che l’idea sia valida e che sistemandolo potrebbe uscirne qualcosa di molto buono.
Domani Danilo Riccio
Un racconto con un ritmo serrato e uno stile asciutto che ho apprezzato. All’inizio aggiungerei un verbo alle prime frasi che mi sono sembrate mancanti di qualcosa.
La voce del Tagliola, roca e carica d’ansia. (La voce del Tagliola è roca, carica di ansia.)
La voce di Tango, piena di eccitazione. (La voce di Tango è acuta, eccitata)
E metterei vicini i primi due dialoghi perché il botta e risposta risulterebbe più immediato con i due “che” all’inizio.
Poi il racconto decolla e mi sembra efficace, il tema c’è, e direi che è un buon lavoro.
A rileggerti e buona edizione!
Margherite Emanuela Di Novo
Ciao Emanuela, il tuo racconto è uno dei miei preferiti di questo gruppo, soprattutto ho apprezzato il finale, efficace e delicato. Lo stile mi è sembrato buono, chiaro e scorrevole. Anche io sono inciampata sul “profeta” quando dici:
Nessuno è risalito. Il profeta si sbagliava. Con me, la razza umana sparirà per sempre.

“Alla fine dell’ultima era, l’ultimo risalirà dal pozzo riportando con sé gli altri.”
Mi sembra che le due frasi non vadano d’accordo.
Se l’ultimo risalirà dal pozzo, e lei è l’ultima, fino a quando non finisce nel pozzo non può sapere se risalirà o meno, se il profeta aveva ragione o meno.

A parte questa particolare che mi ha lasciata perplessa, a me è piaciuto.
Teresa di Claudia De Francesco
Ciao Claudia, ho trovato il tuo racconto interessante e originale, introspettivo oltre il punto giusto. Il desiderio del protagonista diventa una fantasia così intensa da mostrarci le sue immagini.
Io ci ho visto la fine di un’era di immaginazione e di illusione, l’elaborazione della fine di un amore.
Riguardo la poesia, non trovato attinenza tra la terza strofa e il racconto.
Mi piacerebbe di più all’inizio, come introduzione alla storia.

Avatar utente
emiliano.maramonte
Messaggi: 165

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 25 maggio 2020, 16:55

Concludo la Settima Era con questa ultima classifica. Ho letto bei racconti. Bravi tutti. Appuntamento alla prossima. E buona Edition a tutti!

CLASSIFICA

1. LA LINFA DORATA di Alessio Magno
2. GLACIAZIONE di Maurizio Ferrero
3. MARGHERITE di Emanuela Di Novo
4. DOMANI di Danilo Riccio
5. IL TREDICESIMO ARCANO di Agostino Langellotti
6. IREK di Dario Cinti
7. IL TOCCO FINALE di Riccardo Rossi
8. TERESA di Claudia De Francesco


__________________________________________________________________________________________________________

COMMENTI

GLACIAZIONE di Maurizio Ferrero
Sono davvero contento di rileggerti e di commentarti!
Fino alla rivelazione della gravidanza, la storia mi è sembrata insipida, anche piuttosto canonica, inerente cioè a un ménage tra tossici, come se ne possono trovare tanti in qualsiasi letteratura del mondo. Poi sono arrivati dei guizzi, in particolare la svolta inattesa del sovrannaturale (appena suggerito) e del presagio (che lascia intravedere un futuro terrificante). Direi quindi che nel complesso è un testo molto interessante, dove la trovata finale controbilancia in parte l'apparente piattezza della prima parte.
Mi è piaciuto anche l'inquietante possibilità che il nascituro possa essere l'Anticristo... ma anche no, nel senso che potrebbero essere anche fantasie deliranti di due strafatti.
Occhio: "C’è fu un attimo di silenzio imbarazzato. Ricky sa che sta mentendo.", probabilmente per istinto ti è scappato il passato remoto, poi sei tornato al presente, ma non hai corretto la distrazione. Fa niente, si capisce lo stesso e a MC, come ben sai, il refuso è sempre in agguato.
Tema centrato, stile scorrevole, come sempre.

IL TOCCO FINALE di Riccardo Rossi
Il racconto è scritto benissimo, pochi elementi fuori posto, una prosa dagli echi solenni (molto gradevole). Si fa leggere, ma non fa impazzire. Ho trovato incomprensibile riprendere l'episodio più importante di tutta la Bibbia senza dargli un'impronta inedita. Hai compiuto una sorta di bizzarra operazione di "remake" letterario, senza dargli però una strada nuova; hai ri-raccontato una storia che è stata più volte raccontata, riproposta, reinventata, reimmaginata milioni di volte. A che pro? Questo ha generato in me molta noia. Sono arrivato verso la fine e mi sono detto: "So già tutto, so come va a finire, è un episodio biblico arcinoto... quindi?" Da quello che ho capito, hai solo voluto suggerire il tema, che compare alla fine con quello che sappiamo da millenni del peccato originale, del serpente, della proverbiale mela... Adamo ed Eva, violando le prescrizioni del Creatore, hanno chiuso un'era, quella dell'innocenza in Paradiso... ok, va bene, ma questo lo avrei visto in un racconto che poteva esplorare una dinamica tra Adamo ed Eva (non so, Adamo, capendo il pericolo della tentazione del serpente, lo uccide, provocando una deviazione dalla storia originale e aprendo davvero una nuova, incognita era per l'uomo...).
Non so, non riesco a promuovere questo racconto: testo pulito, e buona tecnica, una spruzzatina di ironia, ma poca, davvero poca inventiva.

IL TREDICESIMO ARCANO di Agostino Langellotti
Molto felice di rileggerti.
Ti confesso che mentre leggevo ho avuto una mezza intuizione che si parlasse di Colombo, e infatti la sorpresa finale... non è stata una sorpresa. Tuttavia, hai compiuto una operazione interessante e cioè guardare il tema attraverso gli occhi di una scoperta epocale che ha cambiato tutto. E mi sono piaciute le riflessioni sul cambiamento, sollecitate dall'uso dei Tarocchi: nessun cambiamento è tutto positivo o tutto negativo e questo è molto significativo.
Peccato per la parte introduttiva che è un po' confusa e lasciata a se stessa (ci sono delle distrazioni, come ad esempio la ripetizione della parola "movimenti", l'abbondanza di possessivi o qualche segno d'interpunzione da rivedere) e per lo sviluppo stagnante. Manca per lo più un conflitto narrativo più marcato che dia un vero sussulto.
Nel complesso però racconto interessante.

LA LINFA DORATA di Alessio Magno
Il racconto mi è piaciuto: questa strana ma efficace commistione tra fantasy, cavalleresco, storico, mitologico è assai interessante. Il quadro nel suo insieme non è chiarissimo, però l'episodio da te narrato ha una sua indubbia suggestione, con delle immagini notevoli come l'antro sotterraneo, l'albero della vita e la linfa dorata che è il simbolo stesso della forza vitale.
Il testo era da sbozzare ancora un po': ad esempio troppi possessivi, oppure alcuni periodi da razionalizzare ("Lui si scrollò le sue braccia da dosso, che l’avevano cinto fino a quel momento.", frase davvero molto brutta), però ha una sua logica costruita attorno al tema, che mi pare centrato.
Pollice su.

IREK di Dario Cinti
E' un mio limite: conosco pochissimo questo periodo della storia. Ho letto il racconto con interesse, ma con un'antipatica sensazione di distacco, dovuto alla mancanza di riferimenti che me lo facessero apprezzare appieno. Ribadisco: non è colpa tua, hai scelto un tema sicuramente delicato e importante e lo hai narrato come dovevi.
Il testo si legge, è gradevole e compone un quadro interessante. La tensione narrativa è abbastanza costante, con un finale un pelino affrettato e lasciato in sospeso.
Alcune cose da rivedere: innanzitutto gli inserti in russo. Non che non siano utili per calare il lettore nella giusta atmosfera, tuttavia lo disorientano, creandogli il forte imbarazzo della traduzione o, almeno, di un tentativo di intuizione "a senso". Mi hanno rallentato non poco nella lettura. Inoltre hai usato due termini dal sapore "arcaico": "addietro" e "cotanto"... scelta voluta per dare, appunto, un sapore antico, o utilizzo fine a se stesso? Nel secondo caso, andavano cassati a favore di termini più fluidi. Infine qualche sfrondatura ad alcuni periodi andava fatta, diciamo un paio di riletture per alleggerire la forma in alcuni passaggi.
Ad esempio: "Irek aguzzò tutti i sensi che aveva a disposizione", frase pedante: quanti sensi abbiamo noi esseri umani? 10? No, vabbe', scusa l'ironia, però è ovvio che di fronte a un pericolo l'essere umano aguzza i sensi, senza doverlo precisare con un giro di parole pesante. Ancora: "...uscì una donna dalla testa avvolta in un fazzoletto bianco e con in mano un fucile ancora fumante dall’uscita della canna." «Dall'uscita della canna» bruttissima e inutile aggiunta. DI solito si dice: "Pistola fumante o fucile fumante" e basta già così perché l'immagine di un'arma che ha appena sparato è chiara a tutti.
Mi fermo qui.
Racconto interessante, ma con un pollice ni per i motivi che ho sopra espresso.

DOMANI di Danilo Riccio
Il racconto mi è sembrato completo, nel senso che ha una sua coerenza interna che ha un inizio, uno sviluppo e una chiusura che definiscono un cerchio narrativo senza mancanze o debolezze clamorose.
Mi è piaciuto molto il ritmo e ho apprezzato la narrazione dinamica che però non ha tralasciato di battere sui tasti di una sufficiente dose di approfondimento psicologico.
Qualche perplessità sull'ambientazione. Una guerra, giusto. Ma una guerra del passato? O un pizzico di fantascienza e horror? Non che questo sia un vero inconveniente (perché passa la palla dell'immaginazione al lettore), però mi sarebbe piaciuto saperne di più.
Per il resto, racconto che ho ben gradito.

MARGHERITE di Emanuela di Novo
Adoro le storie con "abissi": il fantasy, la fantascienza e l'horror spesso ricorrono a questa simbologia per indagare l'insondabile, il mistero e le incognite che possono colpire l'umanità. E devo ammettere che questo testo ha un merito: l'aver creato ottime suggestioni da fine del mondo.
La scrittura è abbastanza fluida e scorrevole, anche se a volte diventa legnosa (il discorso del falso profeta andrebbe riformulato, in quanto è enfatizzato, troppo sopra le righe), ma è al servizio di ciò che volevi raccontare, né più né meno.
Una perplessità che ancora mi affligge riguarda le regole del mondo narrativo da te immaginato: non mi sono chiare le dinamiche di questo profeta, non mi è chiaro se sia un demone o un'entità, anche se nella parte finale si può evincere qualcosa del genere, fatico a comprendere appieno il senso del gesto finale della protagonista (abbracciare l'oscurità dell'abisso), giustificabile con la rassegnazione inevitabile di fronte a tutto quell'orrore, ma è proprio così?
Invece ho apprezzato tantissimo il finale: di una potenza allegorica e poetica notevole!

TERESA di Claudia De Francesco
Vengo subito al dunque: l'esperimento è ambizioso e interessante, ma andava sostenuto da una struttura narrativa più consona. Oltretutto hai operato un esperimento nell'esperimento: non solo hai tentato un'insolita commistione tra poesia e narrativa, ma il meccanismo narrativo è spinto ai limiti dei canoni tradizionali. Va bene il flusso di coscienza, molto utile per immergere completamente il lettore nell'interiorità di un personaggio, tuttavia lo hai fatto un modo confuso e ripetitivo, rendendo di fatto l'assimilazione del testo assai complessa.
Si è capito che il tema si annida nella fine di un'era sentimentale e di una sorta di commiato, però non tutto è chiaro e limpido come ci si aspetterebbe da componimenti così brevi.
Eppure il testo ha una certa attrattiva perché riguarda pulsioni universali, soprattutto l'amore e il tormento generato da esso quando un essere umano debba privarsene.
Ancora adesso resto in forte imbarazzo su come valutare questo "racconto". Mi ha convinto a metà, e ancora oscillo tra una bocciatura senza se e senza ma e una parziale approvazione.
Sinceramente spero di incrociarti ancora qui nell'Arena per vedere come ti misurerai con altre tematiche e altri testi.

Avatar utente
Luca Nesler
Messaggi: 709
Contatta:

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 25 maggio 2020, 19:18

Eccomi, scusate l'attesa.

Classifica:
1. GLACIAZIONE di Maurizio Ferrero
2. IL TREDICESIMO ARCANO di Agostino Langellotti
3. DOMANI di Danilo Riccio
4. IL TOCCO FINALE di Riccardo Rossi
5. MARGHERITE di Emanuela Di Novo
6. TERESA di Claudia De Francesco
7. LA LINFA DORATA di Alessio Magno
8. IREK di Dario Cinti

Commenti:

Glaciazione
► Mostra testo


Il tocco finale
► Mostra testo


Il tredicesimo arcano
► Mostra testo


La Linfa Dorata
► Mostra testo


Irek
► Mostra testo


Domani
► Mostra testo


Margherite
► Mostra testo


Teresa
► Mostra testo

Avatar utente
antico
Messaggi: 7172

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 26 maggio 2020, 11:31

Due giorni alla scadenza e vi mancano solo le classifiche di Andrea Partiti, Daniele Torrisi e Giulio Marchese.

Avatar utente
daniele.mammana-torrisi
Messaggi: 112

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 28 maggio 2020, 15:25

Eccomi qui con la mia classifica!

1) Il Tredicesimo Arcano, di Agostino Langellotti

Ciao, Praetorian!

Trovare un'altra storia che s'innesta in un momento storico mi ha fatto molto piacere. Devo dire, è stata molto particolare la scelta di usare i tarocchi; personalmente sono un argomento che non mi ha mai preso molto, anche se ho volentieri aiutato le autrici di Oltre le Nebbie del Tempo, ma penso dipenda dal suo essere in qualche modo legato ad un concetto di fato, di aleatorio.
Al di là dei miei gusti, però, usarli nell'ambito della scoperta europea dell'America è stata una declinazione interessante. Devo dirti, un po' mi ha fatto storcere il naso il fatto che il cartomante dica "Nuovo Mondo"; certo, può essere visto come una figura simbolica, ma fornisce un appiglio retroattivo che storicamente può avere poco senso.
Nel corso dei suoi primi viaggi, Colombo non stava contemplando l'idea di scoprire un nuovo continente, ma raggiunerne uno che già si conosceva, più o meno.
Capisco la necessità narrativa, ma ecco, mi fa strano.
Ciò detto, come scelta per il tema della traccia è stata davvero buona. Un po' classica, sotto un certo punto di vista, ma funziona molto bene. Ovvio, che il tarocco sia funzionalmente la Morte ha anche un secondo significato, se si vuole, circa quello che succederà ai nativi con l'arrivo degli europei.
E direi che questa possibile ambivalenza è uno dei punti migliori. Complimenti! ^^


2) Domani, di Danilo Riccio

Ciao, Danilo!


Scrivendo per passione military fiction e racconti di guerra, questo tra tutti gli scritti era quello che andava a toccare di più le corde della familiarità. Nello stretto margine dei caratteri, e per questo ti faccio i miei complimenti, hai trattato uno dei punti più interessanti e controversi della guerra.
Che succede quando finisce? Che cos'ha Tagliola, alla fine di tutto? Non è morto nel conflitto, diversamente da altri, ma alla fine non gli importa nemmeno. Quello era tutto il suo mondo e senza non sarebbe più lui. La traccia l'hai rispettata, pur considerando che la guerra che finisce serve solo ad innescare la trama.
Un po', però, la fine di un'era non si esprime appieno; dall'altro canto, apprezzo che il conflitto sia lasciato vago, senza dettagli di sorta. Sappiamo che c'è stato, ma non per quanto tempo, e ciò basta alla storia.
Avrebbe potuto dare qualcosa di più, ma il risultato è comunque molto pregevole.

A rileggerci presto!


3) Glaciazione, di Maurizio Ferrero

Ciao, Maurizio!


Devo dire che prendere la traccia e renderla in questa maniera ha avuto come risultato un perché tutto suo. Da quello che viene implicato, sì, è la (possibile) fine di un'era, ma è anche quasi qualcosa del tutto irrilevante per i due protagonisti. Una notizia sullo smartphone, vista nel mezzo di un letargo da stupefacenti.
Non è proprio "not with a boom, but a whimper", come tono, ma ci si avvicina molto. Il che, penso, fornisce valore alla storia per l'alternativa che è.
Di contro, è come se non stesse succedendo niente.
Nel senso, succede, ma è così in secondo piano che se non fosse successo la storia sarebbe pressoché la stessa in tono. Per questo, mi trovo un po' in difficoltà a valutarla. Ha colto la traccia? Sì, ma l'ha usata appieno, caratteri permettendo? Eh, qui ho degli onesti dubbi.
Sarà pure il come viene vista, che è sia bello che svantaggioso, però il senso diventa così lontano che non colpisce molto. L'idea, però, devo dire che mi è piaciuta.


4) La linfa dorata, di Alessio Magno

Ciao, Alessio!

Ho trovato interessante l'ambientazione che hai costruito per la storia, penso più dell'idea in generale. L'era degli Uomini che finisce, più in generale che per tua responsabilità, è così tanto un classico che diventa difficile dargli uno spin originale o accattivante.
L'idea dell'albero che permette la vita sulla Terra mi piace, ma la storia in cui l'hai messo non mi ha preso molto. La traccia si fa sentire abbastanza in avanti nello scritto, il che le darebbe maggiore impatto, se nei pezzi precedenti non ci fosse una costruzione che va in bilico sulle corde. Vuole dire cosa sta succedendo, ma non fare spoiler e quindi, un po', si perde nel dire e nascondere.
Penso sarebbe stato più efficace se l'identità dei responsabili della morte dell'albero non fosse stata coperta d'opaco fino alla fine. Siccome è un dettaglio importante, rivelarlo presto ti avrebbe permesso di costruirci sopra un po' di più. Per com'è, non si esprime al massimo, impegnando diverso spazio sulle identità e il compito dei due fratelli. Per quanto interessante, non è quello che la fine dell'era degli uomini va a toccare, quindi lo trovo po' di troppo.

A rileggerci presto!


5) Il tocco finale, di Riccardo Rossi

Ciao, Daniel!

Penso che la scelta che hai fatto, tempo e caratteri permettendo, abbia del valore dietro. Il gusto un po' ironico lo rende leggero, il che è un bonus, anche se temo tolga un po' di carica all'evento.
Nel senso, da un lato ha un vocabolario che rende l'evento, ma lo declina in questa maniera che funziona conducendo la storia dall'inizio alla fine, però lo fa senza pesare un pochino la mano sul momento. Il tema della fine di un'era, alla prima lettura, mi era sfuggito.
Mi chiedevo: d'accordo, ma dov'è? La prima ipotesi è che sia il presupposto peccato originale, ma non succede in questo scritto quindi non può essere. Dovrebbe essere la creazionee, allora, che però non vediamo. Insomma, hai questa altalena tra una cosa che è successa, ma non si è vista, ed una che deve succedere e lo sappiamo perché conosciamo la storia originale che hai reimmagginato.
L'idea ha del pregio, ripeto, ma in qualche modo non si esprime appieno.


6) Irek, di Dario Cinti

Ciao, Dario!

Devo dire, leggere e commentare la tua storia per me ha un valore particolare. L'epoca in cui è ambientata è praticamente a ridosso di quella in cui è ambientata la mia, forse una manciata di mesi dopo considerando che la Rivoluzione d'ottobre qui è già in corso.
E' una trivia, lo so, ma una molto piacevole.
Più all'oggetto della storia, temo che i pochi caratteri siano andati a penalizzare quello che volevi dire. Non per essere fraintesi; la rivoluzione funziona come declinazione della traccia, è la fine di un'era e questo non lo discuto, ma la conclusione della storia cambia le carte in tavola. Da un evento globale si scende ad uno personale, che di per sé funziona, ma qui viene secondo me la nota dolente.
In sostanza, l'evento personale scavalca quello con cui inizi la storia e fa da chiusa. Scivolata in secondo piano rispetto a Irek e Rozaliya, la cui vicenda personale è per empatia più vicina agli interessi di chi legge, la rivoluzione si sgonfia un po' sullo sfondo, il che potrebbe anche essere molto bello, ma è come se fosse apparsa, avesse detto pio e la si fosse cacciata fuori dalla finestra per fare spazio ai due.
Se loro dovevano essere il punto focale sin dall'inizio, non sarebbe stato un problema. Il punto è che l'inizio della storia, almeno per come l'ho inteso, ci mostra Irek concentrato sull'evento della rivoluzione, che è quindi il cardine narrativo. Quando Rosaliya rivela la gravidanza, lascia immediatamente ogni cosa e tutta l'attenzione si sposta su quello.

Però imbattermi in una storia tanto cronologicamente vicina alla mia è stato fantastico. A rileggerci presto!


7) Margherite, di Emanuela Di Novo

Ciao, Emamela!

Più che altro per l'ordine con cui ho commentato le storie, la tua storia è la seconda a mostrare la fine dell'era dell'Umanità. Lo spin che le hai dato, tuttavia, cambia le carte in tavola e mi è piaciuto. Al di là di quanto fantasiosa sia la rinascita della Terra da delle margherite, nel declinare la traccia hai preso l'altro aspetto della fine, cioè il suo rappresentare il doveroso inizio di qualcosa di nuovo.
Un po' l'ho visto relegato o dimenticato in quest'edizione, il che mi è dispiaciuto. Trovarlo almeno in una storia, la storia, è stata una piacevole scoperta. Quindi, tirando le somme, mi piace come hai preso la traccia e l'hai fatta evolvere, per cui i miei complimenti, ma nella stesura ho riscontrato una debolezza.
C'è molta materia, il che non è male, ma è un po' disordinata e in certi punti superflua. Prima menzioni un profeta, poi un falso profeta, chi è chi? La questione dei semi ritorna alla fine, come chiusa, e quello l'ho apprezzato, ma ecco... lì ti sei ricordata di fare le cose con ordine, ma prima no.
Espanso un pochino oltre i limiti dei Minuti Contati, con il tempo per delineare tutte le figure in gioco, sarebbe proprio un bello scritto! ^^

A rileggerci!


8) Teresa, di Claudia De Francesco

Ciao, Claudia!

Allora... è un giudizio difficile, lo sai?
Da un lato, il rischio che hai voluto correre e la prova in sè merita più di un apprezzamento. Non sarebbe affatto giusto scavalcare il fatto che hai voluto mischiare due generi e un concetto in poco spazio senza perdere il filo. Tentare cose nuove è sempre da apprezzare, se non altro per riconoscere l'averci provato.
Dall'altro lato, però, è un po' nebbiosa. Nel senso; si capisce dove tu voglia andare a parare e il metodo scelto è coraggioso, ma nella storia non succede davvero molto. La poesia stessa, che pure ti permette di trarre enormemente dai pochi caratteri, non sprigiona un nuovo problema o un nuovo conflitto da risolvere.
Nella sostanza, la situazione che ci poni all'inizio, attraverso un personaggio di cui sappiamo di riflesso e uno le cui azioni sono tutte di mente, cambia senza uno sforzo. Succede, e la storia è finita; idealmente ci sta, ma nella pratica esce molto debole ed è un peccato.
Capisco anche il concetto delle ripetizioni, creano questa sorta di anticamera alla poesia, ma reiterate tante volte possono risultare più pesanti del voluto.
Voglio comunque complimentarmi per il coraggio! ^^

A rileggerci presto!

Avatar utente
antico
Messaggi: 7172

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 28 maggio 2020, 18:14

Poche ore alla scadenza e vi mancano ancora le classifiche di Andrea Partiti e Giulio Marchese.

Avatar utente
giulio.marchese1
Messaggi: 79

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 28 maggio 2020, 21:55

Stilare una classifica è stato complicatissimo. Non c'è niente di oggettivo; ho trovato tutti i racconti di questo gruppo, per una cosa o per un'altra, interessanti e ricchi di spunti. Complimenti a tutti!

Glaciazione, di Maurizio Ferrero
Il tema è centrato. Mi piace come, malgrado sia in corso un cambiamento epocale, proponi uno spaccato di vita quotidiana (almeno per i tuoi personaggi). Penso che la riflessione sia su come le grandi notizie, i grandi avvenimenti che segnano in qualche modo la vita di tutti siano infondo percepiti come distanti, non hanno a che fare con noi che abbiamo già i nostri piccoli, grandi problemi. Ho molto apprezzato lo stile ironico e a tratti paradossale, i personaggi sono ben delineati ed il racconto è scorrevole e divertente. Ci sono alcuni errori di forma che ti sono stati già fatti notare, dal canto mio mi ha spiazzato quel "la mora della sua vita", ci sono due possibilità: 1 è un refuso per "l'amore della sua vita", che ci può stare ma non è necessario visto che il rapporto tra i due si comprende senza necessità di essere didascalici, o 2 intendevi davvero il colore di capelli, cosa che ho pensato inizialmente, ma a quel punto aspettavo la bionda della sua vita. Come si dice: se mostri una pistola a un certo punto deve sparare, questo dettaglio non funzionale mi sembra superfluo e un po' mi ha distratto. Comunque complimenti!

Il tocco finale, di Riccardo Rossi
Il tuo racconto è estremamente brillante, il creatore che descrivi è veramente divertente. Il pezzo scorre bene e senza intoppi, il tema è centrato. Però, per mio gusto, non apprezzo molto la riscrittura di episodi noti. Certo, non si può tacciare il tuo pezzo di poca originalità, però allo stesso tempo mi lascia un po' indifferente. Per spiegarmi, come una barzelletta: ridi, sorridi e finisce lì. Finito di leggere ho pensato: simpatico. Per questo ti i complimenti!

Il Tredicesimo Arcano, di Agostino Langellotti

Buon racconto, l'ho letto senza problemi malgrado, di fatto, succeda poco. Il finale mi è piaciuto particolarmente perché non ci ero andato neanche vicino! Mi ha colpito e mi ha strappato un sorriso. Un unico appunto; ho avuto qualche difficoltà ad immaginare la scena a causa dei pochi dettagli. Ovviamente li hai centellinati per il finale a sorpresa ma non avevo capito che fossero su una nave e non riuscivo ad immaginare bene i personaggi. Questo poteva essere un limite mio, non fosse stato che alla luce del finale ho ri-immaginato tutta la scena e, alla seconda lettura era più nitida.
è questo che ci aspetta, Alfonzo? Vi ho trascinati a morire in queste acque maledette?


Questa frase avrebbe dovuti farmi capire che erano effettivamente a bordo, ma forse a causa dell'altra (che aveva la stessa funzione) mi sono convinto che dovessero partire l'indomani.
Sul mare, sapere in anticipo cosa succederà domani torna sempre utile…


Fina alla fine ero convinto si trovassero in un porto. Sicuramente si tratta di un limite mio, però mi sembra giusto segnalartelo.
Comunque buona prova, complimenti!

La linfa dorata, di Alessio Magno
Ho trovato originale trattare il tema attraverso il fantasy. Come ogni buon fantasy che si rispetti c'è anche uno stretto collegamento con il mondo reale: l'uomo che lentamente distrugge la natura. Sinceramente credo di aver capito cosa volevi fare ma mi manca qualche dettaglio. Dopo la lettura mi sono sorte diverse domande. La funzione dei guardiani sembrerebbe quella di proteggere l'albero, ma hanno fallito e quindi sono costretti ad ucciderlo, ecco qua ho un problema con il nesso di causalità: lo uccidono per porre fine alle sue sofferenze?
“Yuno ha ragione purtroppo. Non c’è altro da fare, il nostro compito termina qui. Solo che…”


Evidentemente non termina qui, perché hanno giurato anche di ucciderlo.
«Siamo i suoi guardiani dall'alba della vita, ce ne siamo presi cura, abbiamo fatto in modo che perdurasse il più a lungo possibile. Ma ogni cosa ha una fine. Anche lei.»


Qui ho sentito che lo stavi spiegando a me perché loro lo sanno entrambi di essere i guardiani.
Non ho apprezzato i dialogue tag, generalmente mi sembrano ridondanti e un po' mi distraggono.
Assassini!» inveì serrando i pugni e battendoli sul tronco immacolato.


Ad esempio, inveì contro chi/cosa? Contro l'albero? Mi ha un po' spiazzato, "disse" si può usare! In tutto il testo appare solo una volta ed è accompagnato da "in un bisbiglio acquoso". Mi sembra chiaro sia una scelta ponderata, per quanto possa apparire banale in tutti i libri e racconti che ho letto "disse" c'è. Facci caso, un motivo ci sarà. Ovviamente sto commentando te ma sono partito a ruota libera in una mia crociata personale, sorry. Comunque ce ne sono tanti che mi hanno destabilizzato un po', ed è un peccato perché, secondo me, la forza del racconto sta nell'atmosfera che riesci a creare. Penso sia un buon racconto che, se rivisto un attimino, può diventare ottimo. Per me è una prova positiva, complimenti!

Irek, di Dario Cinti
Parto sincero; il racconto non ha pizzicato le mie corde. La trama gira attorno al fatto che durante a un evento storico di rilevanza per il paese ci sia anche la storia più piccola di un ragazzo comune che partecipa alla rivoluzione. In generale mi piace molto questo tipo di accostamento, abbiamo la rivoluzione, un cambiamento epocale per la Russia, e la ragazza incinta, un cambiamento epocale per il protagonista. Quindi il tema è centrato due volte, perché allora non mi ha colpito? Secondo me c'è un tentativo troppo evidente di contestualizzare nel modo più preciso possibile: le frasi in cirillico (che a un certo punto diventano in italiano), il nome della piazza ed altri piccoli dettagli che un italiano userebbe per descrivere la Russia. Per farti capire il concetto, credo di averlo letto in Borges: nei libri arabi non si parla quasi mai di cammelli, si parla invece di acqua, se un italiano ad esempio scrive un libro ambientato in quelle zone la prima cosa che ci mette è il cammello, perché fa colore locale diciamo, mentre l'arabo non lo metterà mai perché per lui è una cosa talmente normale, talmente consueta che è ovvio che ci sia. Ecco secondo me la pecca di questo racconto è proprio questa, parli troppo di cammelli e poco d'acqua. Spero che questa mia opinione possa esserti utile.
A rilegerci!

Domani, di Danilo Riccio
Il tuo racconto ha un buon ritmo, lo stile è pulito ed i dialoghi ben gestiti. Il tema lo vedo toccato di striscio, la fine di una lunga guerra non meglio precisata. Mi è piaciuto come hai messo in risalto le diverse conseguenze che questa fine ha sui personaggi con Tango che si prepara a tornare alla vita di prima e Tagliola che pensa di non saper far altro e ne è devastato.
“Ecco, bravo. A me mi chiamano Tagliola perché ne ho azzoppati a decine durante ‘sti anni di merda. Era la mia tattica: un colpo alla gamba di un fesso, poi ammazzavo tutti gli altri che cercavano di aiutarlo. Se lo lasciavano lì crepava dissanguato. Non so fare altro.”


Questa frase mi sa un po' di infodump, attenzione ci sta, è mascherato bene però forse avresti potuto farlo chiedere a Tango, lo avrei visto più naturale. All'inizio mi sembrano abbastanza affiatati quindi il fatto che spiegano i soprannomi mi sembra un po' improvviso.
Comunque, complimenti!

Margherite, di Emanuela Di Novo
Ho trovato il racconto piacevole, sfrutti i pensieri di Sofia per darci tutte le informazioni necessarie per comprendere la situazione ma lo fai mettendone in gioco le emozioni, questo rende la lettura scorrevole. Il profeta (che forse è un entità malefica) ha detto agli umani sopravvissuti di scendere in un pozzo (in cerca d'acqua?) e che uno solo sarebbe risalito portando la salvezza per tutti. Penso che anche tutti gli altri si siano interrogati sulla possibile malvagità del profeta, ma non avendo altra scelta scendono nel pozzo, cosa che fa anche Sofia. Il conflitto interiore di Sofia perde un po' di mordente a questo punto, lei scenderà nel pozzo come hanno fatto gli altri sperando di risalire. Non ho capito se la profezia si realizza, cioè, non è che il pozzo si riempie fino a strabordare portando fuori il corpo di Sofia? Magari ancora viva? Se l'intento era questo al posto del pozzo avresti potuto mettere una grotta verticale, magari simile a un pozzo, in modo da rendere più plausibile (leggi: deducibile dal lettore) il suo strabordare. Lo so, sto sovrainterpretando, però mi piace l'idea della profezia che si realizzi in modo diverso da quello immaginato dai personaggi (e dal lettore), e ho visto il potenziale perché ciò avvenisse. Quella della margherita, con tutto ciò che si porta dietro, è stata una finezza non da poco.
Complimenti!

Teresa, di Claudia De Francesco
Il tuo non lo posso definire un vero e proprio racconto, malgrado sia molto raccontato. Il tentativo e quello di creare una vera e propria poesia in prosa, alla Oscar Wilde diciamo. Per questa ragione i versi sul finale mi hanno fatto un po' storcere il naso, come se, sul finale, decidessi di tornare sui tuoi passi e scegliessi definitivamente che si tratta di una poesia. Anche per la poesia in prosa valgono le regole base della poesia e in particolare la sinteticità. Riuscire a esprimere concetti alti, astratti, complessi da argomentare razionalmente, attraverso immagini. La poesia, ancor più del racconto, dovrebbe riuscire, secondo me, a toccare corde emotive del lettore in modi che questi non riesce a spiegarsi. Per questo la ripetizione di alcune immagini mi è sembrata superflua, le ripetizioni possono essere utilizzate per rafforzare un concetto, per dare musicalità alla frase, ma non possono che chinarsi di fronte alla regola madre della sinteticità. Alcune immagini sono troppo ambigue per essere evocative, usare un linguaggio astratto ed essere ambigui sono cose diverse, anche se spesso è difficile capire se un espressione appartenga all'uno o all'altro campo. Purtroppo non mi ha colpito a livello emotivo, però ho apprezzato il tentativo anticonvenzionale.

Classifica:
1. Domani, di Danilo Riccio
2. Il Tredicesimo Arcano, di Agostino Langellotti
3. Glaciazione, di Maurizio Ferrero
4. Il tocco finale, di Riccardo Rossi
5. Margherite, di Emanuela Di Novo
6. Irek, di Dario Cinti
7. La linfa dorata, di Alessio Magno
8. Teresa, di Claudia De Francesco

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1038
Contatta:

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 28 maggio 2020, 22:02

Glaciazione, di Maurizio Ferrero
► Mostra testo

Il tocco finale, di Riccardo Rossi
► Mostra testo

Il Tredicesimo Arcano, di Agostino Langellotti
► Mostra testo

La linfa dorata, di Alessio Magno
► Mostra testo

Irek, di Dario Cinti
► Mostra testo

Domani, di Danilo Riccio
► Mostra testo

Margherite, di Emanuela Di Novo
► Mostra testo

Teresa, di Claudia De Francesco
► Mostra testo



1. Domani, di Danilo Riccio
2. Il Tredicesimo Arcano, di Agostino Langellotti
3. Margherite, di Emanuela Di Novo
4. Il tocco finale, di Riccardo Rossi
5. La linfa dorata, di Alessio Magno
6. Glaciazione, di Maurizio Ferrero
7. Irek, di Dario Cinti
8. Teresa, di Claudia De Francesco

Avatar utente
antico
Messaggi: 7172

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » venerdì 29 maggio 2020, 0:24

Classifiche tutte arrivate, nei prossimi giorni riceverete anche la mia.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7172

Re: Gruppo BULLS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » venerdì 5 giugno 2020, 19:51

Ecco a voi i miei commenti e classifica.

1) Domani, di Danilo Riccio
Touchè, non ho appunti da fare, mi sembra tutto al suo posto e dosato ottimamente. Tema preso alla stragrande. Mi avvalgo della posizione di moderatore per non arrivare ai 300 caratteri consoni. Pollice su per me.
2) Il Tredicesimo Arcano, di Agostino Langellotti
Occhio all'appunto mosso da Andrea Partiti perché può essere un problema grave. Detto questo, io non ne ero a conoscenza e quindi non lo farò pesare nella valutazione.
Ti dirò, il tema che hai trattato non mi ha colpito più di tanto, ma il tutto è sorretto decisamente bene da una narrazione consapevole e ben controllata che fa apprezzare il testo. Forse cercherei qualcosa d'altro da sostituire a quel Capitano perché mi ha portato da subito a pensare a Salvini e la cosa è stata sgradevole. A parte gli scherzi, penso davvero che avresti potuto delineare il ruolo senza esplicitarlo e facendolo uscire dal racconto stesso, cosa che gli avrebbe dato, a mio parere, una marcia in più. Occhio a quel FINALMENTE in conclusione che mi sembra parecchio brutto sia come parte di un dialogo che come raffinatezza del testo in generale. Pollice tendente verso l'alto per me.
3) Margherite, di Emanuela Di Novo
Un racconto difficile da giudicare. Scritto bene, gran controllo, lo porti dove vuoi portarlo, tema rispettato. Però mi è rimasta qualche perplessità su questo falso profeta perché, nonostante parli decisamente troppo, rimane indefinito. Potrebbe essere il demone che ha divorato l’uomo per tutta la sua esistenza, ma non lo definisci in quella direzione. E i semi… Perché la madre le fa quel regalo proprio in punto di morte? Se voleva darle un messaggio poteva farlo in altro modo, così sembra forzato. Finale bellissimo. Direi un pollice tendente verso l’alto, ma penso possa migliorare ancora di parecchio.
4) Glaciazione, di Maurizio Ferrero
Un racconto strano che ho letto più volte con l'impressione che mi stesse sfuggendo qualcosa. La mia impressione finale è che gli manchi quel quid per chiudere il cerchio. Scritto benissimo, tutto perfetto, ma, davvero, non si chiude. Dove intervenire? Non saprei dirti con certezza... I due protagonisti sono ottimamente caratterizzati. Forse sul contesto, siamo in un futuro molto vicino al nostro, vero? E lavorerei meglio sulla ricerca su goole perché, secondo logica, dovrebbe essere già parte della loro "botta". Pollice tendente all'alto, questo non te lo leva nessuno, come anche un bel punto interrogativo :)
5) Irek, di Dario Cinti
Pollice tendente verso l'alto anche qui, ma con una importante riflessione: il taglio che hai dato alla scena raccontata è molto cinematografico, ma mi sembra mancare un approfondimento sul contesto. Approfondimento che non sarebbe solo funzionale al delineare il quadro generale, ma anche lo stesso Irek in quanto andrebbe a fornirgli motivazioni laddove sembra muoversi solo per un ipotetico ideale. Quello che sto cercando di dire è che la mancanza di approfondimento sul protagonista poi rischia anche di sminuire la sua decisione finale e anche qui si poteva fare di più perché l'importanza da lui attribuita alla nuova vita in arrivo poteva essere legata alla ricerca della libertà nella sua Nazione. Insomma, chiaro che in tremila caratteri non si possa affrontare tutto, ma di sicuro possiamo farceli bastare per cercare di capire in quale direzione dovremmo muoverci e lo dico qui anche se è un problema di molti proprio perché questo tuo testo, così ben incorniciato, mette in particolare evidenza la dicotomia forma/contenuto. Chiaro che per riempirlo di contenuto si deve alzare l'asticella della difficoltà, ma perché porci dei limiti? Chiudo con la questione del cirillico: per me non è sbagliato inserirlo, magari potevi dosarlo diversamente.
6) La linfa dorata, di Alessio Magno
Penso che tu abbia raggiunto, con questo racconto, quello che era il tuo obbiettivo e questo è un plus. Malus, invece, per alcune forme da sistemare (tra tutte, quella che ti ha sottolineato Emiliano). Mi ha fatto molto riflettere il commento di Andrea Partiti perché ha messo in luce le perplessità che sentivo di avere che, lo sottolineo, non sono dettate da errori interni al racconto, ma dalla strategia da te adottata. Aggiungo che la condanna all'Uomo sembra scontata, ma viene dall'esterno del racconto, direttamente dal nostro contesto e questo non è un bene perché ti appoggi su qualcosa di dato per definire il testo senza farlo uscire dal dialogo dei fratelli. Difficile giudicare questo testo, direi un pollice tendente verso l'alto, ma in modo non brillante.
7) Il tocco finale, di Riccardo Rossi
Da quello che ho capito anche dai tuoi commenti precedenti: la perfezione annoiava, stancava e il Creatore ha aggiunto la valvola di sfogo che, per tutta risposta, gli ha fatto passare la voglia di sbadigliare perché, a quel punto, si poteva rimescolare il tutto. Credo che i tuoi racconti possano patire in modo particolare e più di altri il poco a tempo a disposizione, soprattutto quando questo è ridotto, come ti è capitato in questa edizione, a così pochi minuti. Dalla prima lettura sono uscito con il punto di domanda sul perché dell'inserimento di quella valvola di sfogo, non mi era proprio chiaro. La fine di un'era è quella della perfezione. Per concludere: per me più un pollice tendente verso l'alto che un ni.
8) Teresa, di Claudia De Francesco
Mi sembra sia una sorta di braistorming con potenzialità notevoli. Però ancora parecchio disordinato. In particolare, trovo il secondo paragrafo piuttosto confuso e indeterminato. La poesia finale suggerisce che ormai siano adulti e che Teresa abbia avuto una sua vita e che il protagonista abbia penato parecchio dedicandole la sua fino a riuscire a dimenticarla. Di sicuro da riprendere e sviluppare con più tempo. Allo stato attuale un pollice ni, ma, ripeto, vedo enormi potenzialità.

Torna a “141° All Time - All Stars Edition - la Nona della Settima Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti