Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Partenza: 20/07/2020 ore 22.00
Giulio_Marchese
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Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#1 » lunedì 20 luglio 2020, 23:00

Non si entra nel castello di Don Mario. In paese lo sanno tutti.
«Ti sfido ad entrarci»
Viviana strinse le mani sulla rete metallica, la luna era semicoperta dalla guglia più alta. La nebbia bassa sfocava gli oggetti rendendoli evanescenti, spettrali.
«Che c’è? Hai paura?»
Marco agitava le braccia grassocce imitando una gallina, «coccò, coccò!»
«E piantala!» Viviana gli tirò un pugno sulla spalla. «Ahi!»
Viviana guardò ancora il castello, per fare un film horror mancavano solo gli ululati in lontananza, «che ci guadagno?»
«Ora sì, che ti riconosco! Entra, porta fuori qualcosa e non pagherai mai più un frullato.»
«Mai più?»
«Mai più, per una settimana»
«Affare fatto.»
***
L’ingresso del castello puzzava di umido, Viviana diede due colpi di tosse, poi si coprì bocca e naso con l’incavo del gomito.
La luce lunare, che filtrava da finestre sbarrate, rendeva brillanti i teli bianchi che coprivano i mobili. A ogni passo sembrava di affondare in una melma viscida ed appiccicosa.
Qualcosa si mosse tra i mobile, Viviana trattenne il fiato. Non perderò, resto.
Prese a respirare lentamente, grandi boccate di ossigeno misto a merda.
Scostò uno dei teli; un tavolo apparecchiato. Prese un forchetta e si girò verso l’uscita.
«Ti piacerebbe se qualcuno entrasse a casa tua senza invito, per rubare?»
Viviana non si voltò neppure, corse a più non posso verso la porta, «è solo in prestito!»

***

Solo un prestito, lo prendo come un invito.



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antico
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#2 » lunedì 20 luglio 2020, 23:03

Sto arrivando per il controllo

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antico
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#3 » lunedì 20 luglio 2020, 23:20

Tutto ok con i parametri, che le Olimpiadi siano con te!

coccolino
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#4 » martedì 21 luglio 2020, 10:51

Non si entra nel castello di Don Mario. In paese lo sanno tutti.
«Ti sfido ad entrarci»

In questo caso sarebbe bene specificare chi sta parlando, perché alla prima lettura non mi era chiaro. Marco (suppongo sia lui a parlare) viene introdotto alcune righe dopo.



La nebbia bassa sfocava gli oggetti rendendoli evanescenti, spettrali.

Quali oggetti? Questa costruzione non evoca un'immagine nella mia mente. Sarebbe stato meglio fare degli esempi (lapidi, la rete, ecc).



«E piantala!» Viviana gli tirò un pugno sulla spalla. «Ahi!»

Se la metti così vuol dire che "Ahi" è stato detto da Viviana, ma in questo caso immagino sia stato Marco. Dovresti andare a capo, credo.



«Mai più?»
«Mai più, per una settimana»
«Affare fatto.»

Carina la battuta, peccato che venga sprecata con l'ultimo "Affare fatto". Avrei visto meglio un insulto di Viviana, o una cosa del genere.



Poi si coprì bocca e naso con l’incavo del gomito

Non posso dirti che sia sbagliata, semplicemente coprirsi con l'incavo del gomito è un'espressione che non mi piace.



A ogni passo sembrava di affondare in una melma viscida ed appiccicosa.

Perché? Se affonda vuol dire che il pavimento è viscido o instabile? O è una sensazione olfattiva dovuta all'aria pesante? In questo caso allora "affondare" non c'entra.



Qualcosa si mosse tra i mobile.

Questo non è chiaro. È una sensazione visiva o uditiva? Va specificato, altrimenti non ho un'immagine chiara nella mente.



Prese a respirare lentamente, grandi boccate di ossigeno misto a merda.

Le parolacce non mi piacciono, soprattutto se il resto del testo non è scurrile. Ha tolto immedesimazione.



«Ti piacerebbe se qualcuno entrasse a casa tua senza invito, per rubare?»

"Per rubare" è superfluo, puoi toglierlo. Si capisce molto bene dalla situazione.



Viviana non si voltò neppure.

Se corre a più non posso senza descrivere ciò che vede, deduciamo che non si sia voltata.



Solo un prestito, lo prendo come un invito.

Il finale non è super chiaro ma mi è comunque abbastanza piaciuto perché mi sono chiesto cosa succederà a Viviana.



In generale non mi sento di promuovere il racconto. Anche se il finale è abbastanza ben riuscito, non ho trovato elementi molto originali. Inoltre la scrittura può migliorare.

Giulio_Marchese
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#5 » martedì 21 luglio 2020, 11:41

Grazie del commento!

Sarebbe stato meglio fare degli esempi (lapidi, la rete, ecc).


Gli esempi c'erano, ma li ho tagliati per rientrare nei caratteri, avrei dovuto cambiare "oggetti" con un altro termine ma non ci sono arrivato XD

Se la metti così vuol dire che "Ahi" è stato detto da Viviana, ma in questo caso immagino sia stato Marco. Dovresti andare a capo, credo.


Se lo hai immaginato giusto il problema non si pone, no? Comunque sì, dovevo andare a capo.


Carina la battuta, peccato che venga sprecata con l'ultimo "Affare fatto". Avrei visto meglio un insulto di Viviana, o una cosa del genere.


In realtà da questo scambio volevo far intendere l'età approssimativa dei personaggi, quanti anni gli hai dato? :)

Se affonda vuol dire che il pavimento è viscido o instabile?


Sì...
Questo non è chiaro. È una sensazione visiva o uditiva? Va specificato, altrimenti non ho un'immagine chiara nella mente.


Volevo dare la sensazione di un movimento, ti è mai capitato di percepire che qualcosa si muove senza vederlo ne sentirlo davvero? Quella sensazione volevo evocare.

Le parolacce non mi piacciono, soprattutto se il resto del testo non è scurrile. Ha tolto immedesimazione.


Lei lo percepisce così, che ci posso fare se è maleducata? XD

Detto questo, ovviamente, il racconto è una merda. Ho provato a rievocare stereotipi per dare informazioni senza scrivere. Principalmente è mancata una buona idea, ho pensato: Sfida --> Voglia di vincere ad ogni costo --> Vittoria che porta a conseguenze nefaste.
Non il massimo dell'originalità insomma!
Grazie ancora!

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maurizio.ferrero
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#6 » mercoledì 22 luglio 2020, 9:44

Ciao Giulio, piacere di leggerti.

Ho qualche dubbio sul tuo racconto, alcune cose non mi tornano.
L'ultima frase è quella che mi colpisce più di tutto "solo un prestito, lo prendo come un invito". Chi sta parlando, il fantasma di Don Mario? A quale invito si riferisce, a quello per entrare? In tal caso perché? Non mi è per nulla chiara.
Quel "grandi boccate di ossigeno misto a merda" è un pugno in un occhio rispetto al resto della storia, che vede per protagonisti dei bambini e non usa un linguaggio scurrile. Non è chiaro poi da dove arrivi il cattivo odore.
Il resto mi sembra scritto abbastanza bene. È una storia basilare, che centra il tema senza particolare originalità. Stravisto il tema del fantasma e della prova di coraggio. Forse mancava giusto un tocco speciale per renderla una buona storia.

coccolino
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#7 » mercoledì 22 luglio 2020, 12:40

Figurati, mi ha fatto piacere commentare il tuo racconto!

Provo a rispondere ai tuoi commenti

Giulio_Marchese ha scritto:
Se la metti così vuol dire che "Ahi" è stato detto da Viviana, ma in questo caso immagino sia stato Marco. Dovresti andare a capo, credo.


Se lo hai immaginato giusto il problema non si pone, no? Comunque sì, dovevo andare a capo.


In realtà non l'ho immaginato giusto. Ho dovuto fare uno sforzo per capirlo, e questo ha creato un po' di distacco dalla scena. Insomma, mi sono ricordato che "stavo leggendo". L'immersività è tutto e secondo ma passa anche da questi piccoli accorgimenti.


Carina la battuta, peccato che venga sprecata con l'ultimo "Affare fatto". Avrei visto meglio un insulto di Viviana, o una cosa del genere.


In realtà da questo scambio volevo far intendere l'età approssimativa dei personaggi, quanti anni gli hai dato? :)

Pensavo fossero adulti! Credevo che (Marco? Non sono sicuro del nome) fosse proprietario del negozio di gelati. Cerca di dare per scontato che i lettori siano tonti come me, l'importante è essere chiari.


Se affonda vuol dire che il pavimento è viscido o instabile?


Sì...

Allora andrebbe specificato meglio. Leggendo, non sono riuscito a capirlo.


Questo non è chiaro. È una sensazione visiva o uditiva? Va specificato, altrimenti non ho un'immagine chiara nella mente.



Volevo dare la sensazione di un movimento, ti è mai capitato di percepire che qualcosa si muove senza vederlo ne sentirlo davvero? Quella sensazione volevo evocare.


Il punto è che se vuoi evocare un'immagine del genere, dovresti proiettare quell'esatta sensazione nella testa del personaggio, in modo che di conseguenza entri anche nella mia (lettore).




Ciao!

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raffaele.marra
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#8 » giovedì 23 luglio 2020, 0:08

Sono stato molto titubante su come giudicare questo racconto che, per me, ha aspetti negativi e positivi che si fronteggiano più o meno alla pari. Tra i lati positivi, la caratteristica migliore a parer mio è il finale, che è in grado di lasciare un brivido di terrore nel lettore. Cosa che ritengo piuttosto notevole, vista l'atmosfera del racconto che, per quanto sia ambientato in un contesto che richiama i canoni dell'horror classico, è rappresentato comunque con leggerezza gradevole. Tra gli aspetti negativi mi permetto di inserire lo stile, che mi è sembrato un po' troppo frettoloso, poco curato (per ovvie ragioni) e di conseguenza poco "di supporto" alla qualità totale del racconto. Inoltre, ho l'impressione che il tema della voglia di vincere sia un tantino forzato. Insomma, una prova non entusiasmante ma che possiede comunque alcuni aspetti positivi.

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Adry666
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#9 » giovedì 23 luglio 2020, 18:17

Il Castello di Don Mario, di Giulio Marchese

Ciao Giulio,

tema centrato.

La tua storia mi è piaciuta. SI fa leggere e il ritmo è buono.
C’è uno scollamento tra la prima e la seconda parte, ma in un racconto così breve ci può anche stare.
Il finale è simpatico e valorizza il tutto dando un piccolo brivido al lettore.
Una cosa invece che potresti migliorare, IMHO, è lo stile che hai scelto per la narrazione: troppo semplice e infantile in alcuni parti.
Alla prossima
Adriano

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Gennibo
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#10 » sabato 25 luglio 2020, 0:40

Ciao Giulio, un racconto carino che però in qualche punto manca di un’informazione importante (capire che chi offre il frullato è un bambino come lei) e in altri punti alcune informazioni penso si possano togliere, più che altro perché non sono giustificate. Va bene l’ossigeno, ma perché misto a merda? (Da dove viene quell'odore?) e non ho capito quando dici che affonda in una melma appiccicosa. (almeno fino a quando non ho letto i commenti.)
Mi piace quando lei, cercando una scusa, dice che lo prende a prestito, invece non ho capito il commento della “presenza” più che un invito secondo me era una promessa.
Comunque interessante anche se da rivedere.

alexandra.fischer
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#11 » sabato 25 luglio 2020, 17:21

Tema centrato. Oh, che bella prova di coraggio. Il Castello Abbandonato e presumibilmente infestato da spettri è sempre un bel tema. Viviana è coraggiosa a entrarci e Marco è cattivello a sfidarla ad andare oltre ai limiti ( e lei cade nella trappola: doveva solo entrarci e arriva addirittura a rubare qualcosa al famigerato Don Mario?)
Attento:
Io aggiusterei la frase sul frullato.
«Mai più, per una settimana.» (così: «Mai più! Se mi porti qualcosa. Se no, per una settimana.»)
Prese un forchetta (una forchetta)
Aggiusterei la frase:
«Ti piacerebbe se qualcuno entrasse in casa tua senza invito, per rubare?»
Per legarla meglio al finale, ma tu prendila come un suggerimento: «Ehi, tu. E Se fossi, io a rubare a casa tua?»
Nella frase
«è solo un prestito.» (metterei i due punti al posto della virgola e la scriverei: «È solo un prestito.»)
Trasformerei il pensiero del personaggio in una risposta. Ma è un mio suggerimento. E la scriverei così: «Spero tu sia di parola o verrò a cercarti. Te lo dice Don Mario.»

zan
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#12 » sabato 25 luglio 2020, 18:35

Ciao Giulio,

L'idea è carina, ma a mio parere lo stile si può migliorare. Ad essere onesta non so se posso aggiungere nulla di originale ai commenti che ti hanno già fatto. Ciò che mi è piaciuto di meno è l'introduzione:

Non si entra nel castello di Don Mario. In paese lo sanno tutti.
«Ti sfido ad entrarci»

Siccome non hai ancora introdotto né l'ambiente, né un personaggio, queste due righe restano "sospese nel vuoto" più a lungo di quanto dovrebbero, e finiscono col diventare del tutto concrete solo quando introduci Marco. Credo che una soluzione semplice al problema sia di mettere la riga 3 al primo posto: almeno l'ambiente è già nella testa del lettore, così come Viviana, e Marco sarebbe introdotto una o due righe dopo aver detto "TI sfido ad entrarci".

Per il resto, almeno per me era chiaro che si trattava di ragazzini già alla riga 6. D'altra parte, l'ultima riga non mi ha fatto l'effetto sperato. Forse un po' troppo staccata dal contesto?

In generale concordo con gli altri: buona l'idea, ma migliorabile la forma.

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DandElion
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Re: Il Castello di Don Mario - Giulio Marchese

Messaggio#13 » domenica 26 luglio 2020, 23:28

Ciao Giulio!
Carina l'idea della sfida infantile che ci regala un piccolo brivido noir. La maggior parte delle notazioni e dei dubbi che ho in testa te li hanno già fatti notare. Il "merda" non si capisce a cosa si riferisca. c'è polvere? c'è puzza di muffa? c'è veramente un cadavere in putrefazione da qualche parte? Don Mario è vivissimo, ma è il pazzo del paese e non si lava?
La frase finale da' un bell'effetto ma rimane troppo sospesa, quasi annullando il suo stesso senso. Non un brutto racconto, ma ci sono alcune cose da migliorare proprio.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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