Il vincitore

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Gennibo
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Il vincitore

Messaggio#1 » lunedì 20 luglio 2020, 23:00

Alta, bionda, completo panna di Prada e naso all’insù, usciva dal tribunale. Un nugolo di giornalisti l’attorniò, lei cercò di scacciarli come fastidiose mosche.
Un microfono le toccò le labbra:
– Ha ucciso lei suo marito?
– No.
Il suo avvocato le strinse un braccio e l’accompagnò alla macchina.
– Perché non mi credono? – disse la donna.
– Perché spesso sono i famigliari a sopprimere i loro cari e tu avevi un buon movente.
– L’avevo eccome, se solo ne fossi stata capace, era solo un egoista e approfittatore.
– Ha costruito un impero proprio per queste sue qualità.
– Se ci riuscirai saprò ricompensarti. – disse lei, mentre lo sguardo dell’uomo accarezzava con gli occhi la scollatura che lasciava intravedere due seni perfetti.
– Farò del mio meglio.
– Dobbiamo vincere, lo sai.
– Lo so, – disse lui – mi fermo a casa tua, così parliamo della linea di difesa.
Lei non era stata capace di dire di no.
Un mese dopo, il giudice aveva letto la sentenza: colpevole, condannata all’ergastolo per aver ucciso il marito.
L’avvocato era andato a trovarla, in carcere.
– Mi dispiace. – le disse.
– Mi avevi detto che avresti fatto tutto il possibile.
– L’ho fatto, per questo mi dispiace.
– Cosa intende dire?
– Quando tuo marito ha scoperto di essere ammalato e di avere pochi mesi di vita, mi ha pagato per ucciderlo e farti finire in prigione.
– Ma perché?
– Era un uomo abituato a vincere, sapeva che lo tradivi con qualcuno, e voleva uscire vincitore anche dopo morto.



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antico
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Re: Il vincitore

Messaggio#2 » lunedì 20 luglio 2020, 23:03

Sto arrivando per il controllo

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antico
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Re: Il vincitore

Messaggio#3 » lunedì 20 luglio 2020, 23:25

Parametri ok, che le Olimpiadi siano con te!

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Laura Cazzari
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Re: Il vincitore

Messaggio#4 » martedì 21 luglio 2020, 9:45

Ciao Isabella, sono contenta di rileggerti. Sei arrivata proprio sul gong! Allora il tuo racconto secondo me paga un po’ il poco tempo che hai potuto dedicargli. Alcuni passaggi non sono lineari e alcune parti sono un po’ incoerenti, come prima lo provoca poi non sa dirgli di no. “sono i famigliari a sopprimere i loro cari” in questa frase il termine sopprimere secondo me stona un po’.
Per quanto riguarda il tema sicuramente lo hai inserito anche se, a conti fatti, sembrava più una vendetta che una vittoria. Purtroppo, il racconto non è all’altezza dei tuoi soliti lavori.
Laura Cazzari

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Andrea Partiti
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Re: Il vincitore

Messaggio#5 » martedì 21 luglio 2020, 11:13

Mi piace molto l'idea del racconto, la dinamica tra i personaggi (presenti e assenti) funziona molto bene e anche la scelta di raccontarci tutto tramite quel singolo dialogo in un momento critico.
Purtroppo quel dialogo è anche una debolezza enorme, perché sembra davvero finto e innaturale, come se ti sforzassi davvero troppo di darci informazioni che i personaggi già hanno e ripetono in maniera inopportuna.
Non posso fare a meno di immaginarlo se fosse effettivamente pronunciato da delle persone.

– Perché spesso sono i famigliari a sopprimere i loro cari e tu avevi un buon movente.
– L’avevo eccome, se solo ne fossi stata capace, era solo un egoista e approfittatore.
– Ha costruito un impero proprio per queste sue qualità.
– Se ci riuscirai saprò ricompensarti.

Non è credibile. Nessuno usa "sopprimere i loro cari" parlando, nessuno usa "era un egoista e approfittatore" per descrivere una persona. Funziona in un dialogo se vuoi dare un taglio preciso al racconto, se vuoi dei dialoghi ideali che connotano fortemente quel che racconti (alla Emily Bronte, diciamo), ma non per un pezzo breve di questo genere.

Penso che il racconto abbia una grande forza, perché riesci a comprimere una vicenda grande ed elaborata in pochissimo spazio grazie a tutta quella cultura delle storie condivisa a cui attingi. Spezzalo in due scene in maniera netta, trova un modo per rendere più reali i dialoghi, e il risultato sarà tutta un'altra cosa.

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wladimiro.borchi
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Re: Il vincitore

Messaggio#6 » martedì 21 luglio 2020, 15:05

Molto buona l'idea e lo schema per realizzarla.
Purtroppo i pochi caratteri a disposizione per una vicenda così complessa non hanno giocato affatto a tuo favore.
I dialoghi sono improbabili e i passaggi sono davvero troppo veloci perché si possa provare un minimo di empatia.
Arriviamo in fondo e, seppur apprezzando la trappola, il modo in cui ci viene raccontata suona talmente male che subito la troviamo poco credibile.
Con un po' più di respiro può diventare una vera forza.
A rileggerci presto!
Wladimiro

Simone Marzola
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Re: Il vincitore

Messaggio#7 » martedì 21 luglio 2020, 22:24

Ciao Gennibo.

Il racconto mi sembra inizi bene e poi andando avanti diventa troppo frettoloso.
I pochi caratteri e il tempo sembra davvero abbiano giocato a tuo sfavore: l'idea è bella, ma sembra tu abbia dovuto chiudere e arrivare alla conclusione. La cosa che secondo me penalizza maggiormente e trasmette il senso di fretta sono i dialoghi un po' affettati.
Ti faccio i complimenti perché comunque sei riuscita a condensare una trama complessa, ma è necessario un po' di labor limae per rendere il tutto più fluido.

A rileggerci
Simone

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AdrianoBernocchi
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Re: Il vincitore

Messaggio#8 » mercoledì 22 luglio 2020, 15:54

Ciao!

Il racconto è un po' immaturo, ma con tante buone intuizioni! Nel triangolo delittuoso configurato c'è buon potenziale, soprattutto perché l'idea dietro è quella di vincere nella vita: quindi vincere tra marito e moglie, vincere in aula di tribunale, vincere come opzione esistenziale alla radice dell'omicidio... I personaggi se lo ripetono molto spesso, che hanno voglia di vincere, putroppo sarebbe meglio se lo dicessero un po' meno, per il classico principio del "Showing vs Telling": qui c'è tutto un universo di rapporti velenosi che attende solo di essere mostrato attraverso sgarri, ritorsioni, arrivismo, competizione... Putroppo era parecchio ambizioso comprimerlo in 1.500 caratteri, ma attende solo di dispiegarsi in altri formati!

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Pretorian
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Re: Il vincitore

Messaggio#9 » venerdì 24 luglio 2020, 0:04

Ciao, Isabella e piacere di leggerti. Allora, come hanno detto già gli altri lettori, il tuo racconto risente molto pesantemente dei pochi caratteri a disposizione. Una vicenda simile, con un plot twist finale e con due personaggi che sembrano maturare una certa affinità, richiederebbe tempo e cura, con una sapiente dipanazione di dialoghi e di interazioni. Messo così, in venti righe stentate, sembra di leggere il riassunto di una storia più ampia, correlato da dialoghi estratti dalla storia principale (dialoghi ben scritti, devo dire).
Peccato. Alla prossima!!

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Gennibo
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Re: Il vincitore

Messaggio#10 » sabato 25 luglio 2020, 0:58

Laura Cazzari ha scritto:Ciao Isabella, sono contenta di rileggerti. Sei arrivata proprio sul gong! Allora il tuo racconto secondo me paga un po’ il poco tempo che hai potuto dedicargli. Alcuni passaggi non sono lineari e alcune parti sono un po’ incoerenti, come prima lo provoca poi non sa dirgli di no. “sono i famigliari a sopprimere i loro cari” in questa frase il termine sopprimere secondo me stona un po’.
Per quanto riguarda il tema sicuramente lo hai inserito anche se, a conti fatti, sembrava più una vendetta che una vittoria. Purtroppo, il racconto non è all’altezza dei tuoi soliti lavori.

Ciao Laura e grazie del tuo commento! Hai ragione, avrei avuto bisogno di altri dieci minuti! ;) Il problema è che avevo un'idea, ma a metà racconto me ne è venuta una migliore e così ho cercato di sistemare la storia in qualche modo. Quando l'ho riletta dopo postata mi sono accorta che il tempo non mi era bastato. Ma bene comunque, mi sono tenuta in allenamento. Ciao e alla prossima!

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Gennibo
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Re: Il vincitore

Messaggio#11 » sabato 25 luglio 2020, 1:00

Andrea Partiti ha scritto:Mi piace molto l'idea del racconto, la dinamica tra i personaggi (presenti e assenti) funziona molto bene e anche la scelta di raccontarci tutto tramite quel singolo dialogo in un momento critico.
Purtroppo quel dialogo è anche una debolezza enorme, perché sembra davvero finto e innaturale, come se ti sforzassi davvero troppo di darci informazioni che i personaggi già hanno e ripetono in maniera inopportuna.
Non posso fare a meno di immaginarlo se fosse effettivamente pronunciato da delle persone.

– Perché spesso sono i famigliari a sopprimere i loro cari e tu avevi un buon movente.
– L’avevo eccome, se solo ne fossi stata capace, era solo un egoista e approfittatore.
– Ha costruito un impero proprio per queste sue qualità.
– Se ci riuscirai saprò ricompensarti.

Non è credibile. Nessuno usa "sopprimere i loro cari" parlando, nessuno usa "era un egoista e approfittatore" per descrivere una persona. Funziona in un dialogo se vuoi dare un taglio preciso al racconto, se vuoi dei dialoghi ideali che connotano fortemente quel che racconti (alla Emily Bronte, diciamo), ma non per un pezzo breve di questo genere.

Penso che il racconto abbia una grande forza, perché riesci a comprimere una vicenda grande ed elaborata in pochissimo spazio grazie a tutta quella cultura delle storie condivisa a cui attingi. Spezzalo in due scene in maniera netta, trova un modo per rendere più reali i dialoghi, e il risultato sarà tutta un'altra cosa.

Grazie dei tuoi suggerimenti Andrea! Cercherò di farne tesoro.

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Gennibo
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Re: Il vincitore

Messaggio#12 » sabato 25 luglio 2020, 1:05

wladimiro.borchi ha scritto:Molto buona l'idea e lo schema per realizzarla.
Purtroppo i pochi caratteri a disposizione per una vicenda così complessa non hanno giocato affatto a tuo favore.
I dialoghi sono improbabili e i passaggi sono davvero troppo veloci perché si possa provare un minimo di empatia.
Arriviamo in fondo e, seppur apprezzando la trappola, il modo in cui ci viene raccontata suona talmente male che subito la troviamo poco credibile.
Con un po' più di respiro può diventare una vera forza.
A rileggerci presto!
Wladimiro

Ciao Wladimiro! Grazie del tuo commento, seguirò il tuo consiglio provando a dare respiro alla storia ;)

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Gennibo
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Re: Il vincitore

Messaggio#13 » sabato 25 luglio 2020, 1:09

Simone Marzola ha scritto:Ciao Gennibo.
Il racconto mi sembra inizi bene e poi andando avanti diventa troppo frettoloso.
I pochi caratteri e il tempo sembra davvero abbiano giocato a tuo sfavore: l'idea è bella, ma sembra tu abbia dovuto chiudere e arrivare alla conclusione. La cosa che secondo me penalizza maggiormente e trasmette il senso di fretta sono i dialoghi un po' affettati.
Ti faccio i complimenti perché comunque sei riuscita a condensare una trama complessa, ma è necessario un po' di labor limae per rendere il tutto più fluido.
A rileggerci
Simone

Ciao Simone, grazie per i complimenti! Direi che frettoloso è una buona definizione di come sono andare le cose :D

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Gennibo
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Re: Il vincitore

Messaggio#14 » sabato 25 luglio 2020, 1:11

AdrianoBernocchi ha scritto:Ciao!

Il racconto è un po' immaturo, ma con tante buone intuizioni! Nel triangolo delittuoso configurato c'è buon potenziale, soprattutto perché l'idea dietro è quella di vincere nella vita: quindi vincere tra marito e moglie, vincere in aula di tribunale, vincere come opzione esistenziale alla radice dell'omicidio... I personaggi se lo ripetono molto spesso, che hanno voglia di vincere, putroppo sarebbe meglio se lo dicessero un po' meno, per il classico principio del "Showing vs Telling": qui c'è tutto un universo di rapporti velenosi che attende solo di essere mostrato attraverso sgarri, ritorsioni, arrivismo, competizione... Putroppo era parecchio ambizioso comprimerlo in 1.500 caratteri, ma attende solo di dispiegarsi in altri formati!

Ciao Adriano, il tuo commento mi è piaciuto più del mio racconto ;), e mi sembra un punto prezioso da cui partire per migliorarlo.
Grazie e alla prossima!

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Gennibo
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Re: Il vincitore

Messaggio#15 » sabato 25 luglio 2020, 1:16

Pretorian ha scritto:Ciao, Isabella e piacere di leggerti. Allora, come hanno detto già gli altri lettori, il tuo racconto risente molto pesantemente dei pochi caratteri a disposizione. Una vicenda simile, con un plot twist finale e con due personaggi che sembrano maturare una certa affinità, richiederebbe tempo e cura, con una sapiente dipanazione di dialoghi e di interazioni. Messo così, in venti righe stentate, sembra di leggere il riassunto di una storia più ampia, correlato da dialoghi estratti dalla storia principale (dialoghi ben scritti, devo dire).
Peccato. Alla prossima!!

Ciao Agostino, grazie per il tuo commento! Sei stato l'unico che ha trovato buoni i dialoghi :D

viviana.tenga
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Re: Il vincitore

Messaggio#16 » sabato 25 luglio 2020, 22:38

Ciao Isabella,
Mi trovo a ripetere quanto detto negli altri commenti: la mia impressione è che con i tempi e i caratteri di un'edizione standard sarebbe venuto davvero un ottimo lavoro, ma per com'è ora si sente il peso di un'eccessiva fretta e compressione. Trama e struttura narrativa hanno del potenziale, i personaggi potrebbero essere approfonditi un pochino di più nella loro caratterizzazione (soprattutto l'avvocato) ma già così si intuiscono.

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AdrianoBernocchi
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Re: Il vincitore

Messaggio#17 » domenica 26 luglio 2020, 12:59

Gennibo ha scritto:Ciao Adriano, il tuo commento mi è piaciuto più del mio racconto ;), e mi sembra un punto prezioso da cui partire per migliorarlo.
Grazie e alla prossima!


Va là va là! Il commento al massimo può essere utile e servizievole, il merito e il coraggio son tutti di chi scrive! Continua così!

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Puch89
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Re: Il vincitore

Messaggio#18 » lunedì 27 luglio 2020, 17:21

Ciao Isabella, lieto di ritrovarti.
Idea ben congegnata, ma la realizzazione ahimè soffre molto la poca disponibilità di caratteri per questa prova. Accade tutto talmente in fretta che non si ha la possibilità di familiarizzare né con la vicenda né con i protagonisti, il che è un vero peccato visto che lo spunto è anche buono. I dialoghi risultano un po' troppo costruiti, hanno un effetto immediato ma finiscono per scorrere con estrema velocità, va tutto di corsa e finisce senza che il lettore possa capacitarsi della dinamica. Come ho già detto ad altri, i caratteri a disposizione sono pochi ed è difficile tirarne fuori qualcosa di davvero buono, io in primis ho avuto grandi difficoltà, ma in un'edizione classica coi soliti 3,3k caratteri a disposizione avresti potuto fare faville, ne sono certo.

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