Falsa partenza

Partenza: 17/08/2020 ore 22.00
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Polly Russell
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Falsa partenza

Messaggio#1 » lunedì 17 agosto 2020, 23:37

Le 15.25 e Demo è appena uscito dalla doccia, non ha tanto tempo, ciononostante si rade con precisione, Catia adora la pelle rasata. Catia adora molte cose e lui cerca di conoscerle tutte.
15.40, due spruzzate del suo profumo preferito, di lei, ovviamente. Dà un’occhio all’orologio, ha ancora un’ora e venti prima che lei esca dalla chiesa. Un’ora e venti per rendere il loro primo appuntamento perfetto.
Ha indossato il completo cachi che avevano visto insieme in quella vetrina, ha lavorato tutte le sere per tre settimane in quel buco infernale, sotto casa, che chiamano bar per comprarlo. Ha tagliato i capelli, un bravo ragazzo non va in giro con i dreadlock fino al culo. Almeno è quello che dice di continuo don Ariel, e lei sembra pendere sempre dalle sue labbra durante le omelie.
16.20 ha impiegato troppo tempo per stringere il nodo alla cravatta. Davvero troppo, ma cacchio! È identica a quella che il padre di Catia indossava solo qualche giorno fa, alla festa per per i diciotto anni del fratello. Lui non era stato invitato, certo, perché avrebbero dovuto? In fondo è solo quello che segue i corsi di catechismo, che si è iscritto agli scout, che frequenta la palestra della parrocchia e l’oratorio solo per avere una scusa per vederla. Era arrivato quasi a chiedere a don Ariel di prenderlo tra i suoi accoliti, ma a servire Messa, proprio non ci sarebbe riuscito.
16.35 perfetto. È pronto, bellissimo, almeno secondo i canoni pretesi da Catia, ha una scatola di cioccolatini e un’orchidea comprata la sera prima. Scende le scale di corsa, dovrebbero vedersi nel cortile dell’oratorio e poi pizza e cinema. Ma è quasi buio, non si fa aspettare una signorina, da sola, in un cortile.
Non sono ancora le 17.00 quando entra dalla porta posteriore della canonica, l’orchidea ben stretta nella destra e un sorriso che dovrebbe sembrare seducente, ma sa benissimo che invece risulterà solo imbarazzato. Non importa, anzi, forse giocherà a suo favore.
«Catia?» Avrebbe chiamato di nuovo se un rumore sordo non lo avesse distratto. Alle sue spalle, dalla stanza del catechismo. Ancora un colpo, legno che sbatte, cigola, scrocchia. Spalanca la porta, l’orchidea brandita come un bastone.

Non lo hanno nemmeno visto. Catia e Nico, quel teppista di Nico. Arrotolati come contorsionisti nudi, su un inginocchiatoio. Lui non aveva avuto nemmeno la delicatezza di sfilarsi il Kiodo e gli anfibi, una specie di pinguino dai jeans strappati, sopra la sua principessa della fate.
«Dai amò, muoviti!» L’ha sente dire mentre esce, «devo vedere quel cretino di Demo, almeno mio padre è tranquillo.»


Polly

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antico
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Re: Falsa partenza

Messaggio#2 » lunedì 17 agosto 2020, 23:38

Tutto ok con caratteri e tempo, buona 200 metri piani!

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Emiliano Maramonte
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Re: Falsa partenza

Messaggio#3 » martedì 18 agosto 2020, 11:04

Ciao Polly!
Felice di rileggerti ancora.
Dunque: il testo risente della frettolosità con cui è stato scritto. Ci sono molti refusi e distrazioni e al livello di leggibilità, diventa pesante verso la metà, dove c'è tutto il pippone sul catechismo e sugli scout... eccessivo e deleterio per il prosieguo della lettura.
Nel complesso la storia è carina e il finale col colpo di scena scabroso ha la giusta intensità emotiva. Intrigante il sottotesto religioso, dove la rigidità dei precetti fa da contrappunto alla trasgressione di Catia e Nico. Purtroppo il tema è nebuloso, e fatico ancora a trovarlo, quindi, per quanto mi riguarda, non è centrato al massimo...
A malincuore devo dare una valutazione non proprio positiva.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Polly Russell
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Re: Falsa partenza

Messaggio#4 » martedì 18 agosto 2020, 11:53

Figurati caro! lol
Considera che ancora non l’ho riletto perché ho paura della cazzate che potrei trovare. Questa volta saró qui a prendermi gli “insulti” col capo cosparso di cenere. Ma davvero ho scritto in mezz’ora e con sei persone a tavola che aspettavano per mangiare!
Avrei dovuto non partecipare affatto, e risparmiarvi la lettura di questo scempio! XD
Per il tema, ho pensato alla falsa partenza come a voler anticipare di qualche secondo. Lui arriva prima all’appuntamento e, come in una falsa partenza, rimane fregato. L’idea era quella, ma temo di non essere riuscita a spiegarla.
Polly

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Emiliano Maramonte
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Re: Falsa partenza

Messaggio#5 » martedì 18 agosto 2020, 19:08

Non riesco a figurarmi come tu abbia potuto scrivere con gli ospiti!
Tra una portata e l'altra? Con il portatile a destra e il piatto a sinistra?
L'Antico dovrebbe darti dei bonus ad honorem solo per questo!!!!!

SaraPerrone91
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Re: Falsa partenza

Messaggio#6 » martedì 18 agosto 2020, 19:59

Ciao, Polly!
Inizio col dire che il tuo racconto mi è piaciuto e che ho apprezzato il colpo di scena finale: mi ha spiazzata non poco. Attraverso gli occhi di Demo Catia sembra infatti la ragazza perfetta, lui fa di tutto per cercare di impressionarla al meglio e invece è tutta apparenza, perché gli basta arrivare all'appuntamento in anticipo per trovarla in atteggiamenti tutt'altro che casti con Nico, che sembra un tipo poco raccomandabile.
Ho apprezzato anche lo stile, che mi ha ricordato molto il flusso di coscienza.
L'idea di fondo, dunque, mi è piaciuta, anche se non ho ben capito come si colleghi al tema della falsa partenza. Forse Demo ha sbagliato in partenza a chiedere a Catia di uscire?
Per finire, ho notato qualche imprecisione nell'utilizzo della punteggiatura; a volte la virgola è troppo presente, andrebbe alternata con altri segni di interpunzione. C'è anche un errore di battitura: "L’ha sente dire mentre esce".
A presto!

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Polly Russell
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Re: Falsa partenza

Messaggio#7 » martedì 18 agosto 2020, 23:39

Polly Russell ha scritto:Figurati caro! lol
Considera che ancora non l’ho riletto perché ho paura della cazzate che potrei trovare. Questa volta saró qui a prendermi gli “insulti” col capo cosparso di cenere. Ma davvero ho scritto in mezz’ora e con sei persone a tavola che aspettavano per mangiare!
Avrei dovuto non partecipare affatto, e risparmiarvi la lettura di questo scempio! XD
Per il tema, ho pensato alla falsa partenza come a voler anticipare di qualche secondo. Lui arriva prima all’appuntamento e, come in una falsa partenza, rimane fregato. L’idea era quella, ma temo di non essere riuscita a spiegarla.

Guarda, meglio che tu rimanga col dubbio! lol
Polly

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Polly Russell
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Re: Falsa partenza

Messaggio#8 » martedì 18 agosto 2020, 23:43

SaraPerrone91 ha scritto:Ciao, Polly!
Inizio col dire che il tuo racconto mi è piaciuto e che ho apprezzato il colpo di scena finale: mi ha spiazzata non poco. Attraverso gli occhi di Demo Catia sembra infatti la ragazza perfetta, lui fa di tutto per cercare di impressionarla al meglio e invece è tutta apparenza, perché gli basta arrivare all'appuntamento in anticipo per trovarla in atteggiamenti tutt'altro che casti con Nico, che sembra un tipo poco raccomandabile.
Ho apprezzato anche lo stile, che mi ha ricordato molto il flusso di coscienza.
L'idea di fondo, dunque, mi è piaciuta, anche se non ho ben capito come si colleghi al tema della falsa partenza. Forse Demo ha sbagliato in partenza a chiedere a Catia di uscire?
Per finire, ho notato qualche imprecisione nell'utilizzo della punteggiatura; a volte la virgola è troppo presente, andrebbe alternata con altri segni di interpunzione. C'è anche un errore di battitura: "L’ha sente dire mentre esce".
A presto!

Grazie mille Sarà. Contenta che ti sia piaciuto nonostante lo abbia scritto in mezz’ora e in modo che preferisco non raccontare! lol
Grazie per le precisazioni e per la delicatezza di aver notato che era un errore di battitura e non una conoscenza prescolare del verbo avere! XD sembra scontato: non lo è.
Per il tema, come spiegavo sopra, la mia idea era intender la falsa partenza come un cercare di partire prima, giocare d’anticipo per poi, ovviamente non farsene nulla o peggio, venire squalificati. Lui va all’appuntamento prima, ed entra in canonica. Se fosse arrivato in orario non li avrebbe visti. Ma sì, è tirato per i capelli.
Grazie ancora e alla prossima!
Polly

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Luca Nesler
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Re: Falsa partenza

Messaggio#9 » mercoledì 19 agosto 2020, 18:40

Ciao Polly, quanto tempo! Il racconto è simpatico, tragicomico e mi piace questo contesto da chiesaioli incoerenti: lo trovo sempre un contrasto spassoso. Rispetto ad altri tuoi lavori è sottotono come trama e come svolgimento. Per certi versi pare un po’ lento, come se avessi allungato il brodo perché l’idea funzionava anche con meno caratteri. Personalmente ho trovato il tema poco coinvolgente e penso che la cosa emerga in diversi racconti, come anche il tuo (e il mio, naturalmente).

Detto questo, ci sono un po’di punti che diventano tell o narratore invadente e te li segnalo. Probabilmente non dovrei darti spiegazioni, ma lo faccio per tenermi in allenamento (e perché mi piace il suono delle dita che battono sulla tastiera).

[15.40, due spruzzate del suo profumo preferito, di lei, ovviamente.]
Il “di lei, ovviamente” è una spiegazione per il lettore del narratore invadente.

[Davvero troppo, ma cacchio! È identica a quella…]
Quel “ma cacchio!” sembra suggerire che seguirà una spiegazione sul perché fa quello che fa, nonostante sia “davvero troppo”, invece poi è solo un’imprecazione. Però messa così un po’ confonde.

[Era arrivato quasi a chiedere a don Ariel di prenderlo tra i suoi accoliti]
Accoliti è corretto, ma non l’ho mai sentito in ambito parrocchiale. Avresti potuto usare chierichetti, ma avresti dato un’informazione fuorviante sull’età del protagonista. Quindi boh, situazione difficile. Forse avresti dovuto trovare un elemento differente che desse la stessa idea.

[È pronto, bellissimo, almeno secondo i canoni pretesi da Catia, ha una scatola di cioccolatini e un’orchidea comprata la sera prima.]
Forse “di” al posto di “pretesi” avrebbe alleggerito la frase. Poi metterei il punto al posto della virgola tra “Catia” e “ha una scatola”.

[non si fa aspettare una signorina, da sola, in un cortile.]
Qui non avrei messo le virgole (le virgole!)

[Non sono ancora le 17.00 quando entra dalla porta posteriore della canonica, l’orchidea ben stretta nella destra e un sorriso che dovrebbe sembrare seducente, ma sa benissimo che invece risulterà solo imbarazzato.]
Questa frase ha un po’ di elementi poco utili e tell. La formula “non sono ancora… quando” non coincide con il mostrato, è un racconto del narratore invadente. E quel “sorriso che dovrebbe sembrare, ma sa benissimo che” è un’osservazione esterna, sempre da narratore invadente. Se vuoi usare il PDV esterno limitato (cosa che credo non dovresti fare) non dovresti entrargli in testa per dire cosa sa. Qui è proprio onnisciente.

[Avrebbe chiamato di nuovo se un rumore sordo non lo avesse distratto.]
Anche qui è onnisciente perché racconta qualcosa che non succede.

[Non lo hanno nemmeno visto. Catia e Nico, quel teppista di Nico. Arrotolati come contorsionisti nudi, su un inginocchiatoio. Lui non aveva avuto nemmeno la delicatezza di sfilarsi il Kiodo e gli anfibi, una specie di pinguino dai jeans strappati, sopra la sua principessa della fate.
«Dai amò, muoviti!» L’ha sente dire mentre esce, «devo vedere quel cretino di Demo, almeno mio padre è tranquillo.»]
Qui ci sono dei refusi principessa “della fate” e “L’ha sente dire”. I refusi non valgono nulla, ma il secondo mi fa pensare che stessi passando di nuovo al presente. In tutto questo passaggio usi il passato prossimo, ma non ne capisco l’utilità. Anzi, secondo me spegne un po’ la tensione del momento. Poi le battute di Catia funzionerebbero meglio al presente (ecco perché sei tornata al presente, anche se stavi per scrivere l’ha sentITA dire! Ti ho beccata!)

Poi una cosa su cui non sono convinto e vorrei la tua opinione:

[si rade con precisione, Catia adora la pelle rasata.]
[Ha tagliato i capelli, un bravo ragazzo non va in giro con i dreadlock fino al culo]
In queste due frasi avrei usato i due punti perché, di fatto, si tratta di una spiegazione della parte precedente. Cosa ne pensi? Sei dell’idea che i due punti appesantiscano?

Alla prossima!

Edit: aggiungo che il tema l'ho trovato nel fatto che è il primo appuntamento e partiamo proprio male. Quindi preso in pieno!

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Polly Russell
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Re: Falsa partenza

Messaggio#10 » mercoledì 19 agosto 2020, 23:30

Lei mi frequenta poco la parrocchia, mio caro. lol
Accolito si usa anche per quei tizi troppi cresciuti per fare i chierichetti è troppo poco devoti per fare i seminaristi. Sono quei ragazzotti vestiti di bianco che seguono processioni, funzioni etc

Grazie per tutte le osservazioni, anche se, su un paio ho dei dubbi: perché hai decido che il mio sia un pdv esterno limitato? È proprio il pdv di Demo, chiaro che conosca le sue sensazioni. ;) poi, lascia stare che non lo uso quasi mai, quindi avrò anche fatto confusione.

Si, hai ragione! M’hai beccata... ho miseramente sbagliato tempo. lol

Per la tua domanda sui due punti... boh, no. Penso ci stia meglio la virgola. Ma non sono la più indicata in queste cose, lo sai! lol

Grazie caro, come sempre esaustivo e preciso.
Polly

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Luca Nesler
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Re: Falsa partenza

Messaggio#11 » giovedì 20 agosto 2020, 10:17

Polly Russell ha scritto:Lei mi frequenta poco la parrocchia, mio caro. lol
Accolito si usa anche per quei tizi troppi cresciuti per fare i chierichetti è troppo poco devoti per fare i seminaristi. Sono quei ragazzotti vestiti di bianco che seguono processioni, funzioni etc

Ah ok, capisco. Allora forse è che qui da me non ne vedo spesso. Avevo un amico che lo faceva e si definiva "cerimoniere", ma mi fido più di te.

Polly Russell ha scritto:ho dei dubbi: perché hai decido che il mio sia un pdv esterno limitato? È proprio il pdv di Demo, chiaro che conosca le sue sensazioni.

Ci sono dei punti gestiti come un narratore esterno. Tipo:
[Demo è appena uscito dalla doccia, non ha tanto tempo, ciononostante si rade con precisione]
Questo "appena" non può essere un pensiero di Demo davanti allo specchio. Stessa cosa il "ciononostante si rade con precisione". Questo mi ha fatto pensare che intendessi rimanere esterna.

Polly Russell ha scritto:Grazie caro, come sempre esaustivo e preciso.


è sempre un piacere!
Alla prossima!

Edoardo Foresti
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Re: Falsa partenza

Messaggio#12 » giovedì 20 agosto 2020, 18:02

Ciao Polly!
Parto con il tema: ammetto che non è stato immediato coglierlo, perché la falsa partenza si palesa solo nel finale. Quando arriva, però, colpisce nel segno e ho apprezzato la conclusione. Trovo, al tempo stesso, che il testo risenta di una prima parte che, anche se scorrevole per via dell'impostazione alla "flusso di coscienza", appesantisce il resto rischiando di suonare come infodump, per certi versi, pur capendo che con un numero limitato di caratteri non sia semplice presentare il contesto. Sul finale, come dicevo, si riprende alla grande e il contrasto tra l'ambiente religioso e il tradimento è riuscito.
Ultima nota: leggo che hai scritto il racconto in mezz'ora, chapeau! Ammetto che io in quel lasso di tempo manco avevo deciso cosa scrivere, quindi capisco bene perché ci siano anche imprecisioni.
A presto!

Giulio_Marchese
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Re: Falsa partenza

Messaggio#13 » giovedì 20 agosto 2020, 20:47

Ciao Polly,
Racconto particolare. Ottima l'idea, molto lineare e chiara la trama. Purtroppo la lettura è inficiata dalla forma; io di solito non mi soffermo su refusi e punteggiatura, ma in questo caso alcune frasi cambiano proprio di significato ed è necessario tornare indietro per capire cosa intendevi. Questo misto ad uno stile a tratti un po' legnoso ha reso la lettura un po' pesante.
Faccio un esempio per farmi capire:

Davvero troppo, ma cacchio! È identica a quella che il padre di Catia indossava solo qualche giorno fa, alla festa per per i diciotto anni del fratello


Questo inciso rallenta la lettura, c'è un cambio repentino di argomento che mi ha un po' disturbato. In più la punteggiatura mi ha portato a tornare indietro.
Il tema, invece, mi è proprio sfuggito. Ho letto il tuo commento a riguardo, ma mi sembra davvero forzato...
In conclusione il racconto non è male e può diventare buono dopo una (anche minima) revisione. Sta sopra altri racconti del gruppo per la maggior chiarezza e per la coerenza logica. La semplicità, per me, è sempre un valore (ma quando scrivo lo dimentico regolarmente XD ).
[Ho letto anche le ragioni temporali e situazionali, ma non ne tengo conto ovviamente. Complimenti per la tenacia!]

alexandra.fischer
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Re: Falsa partenza

Messaggio#14 » martedì 25 agosto 2020, 17:41

Ciao, Polly. Tu hai fatto un milione di volte meglio di me. Tema centrato.
Demo si è impegnato con tutte le forze per compiacere Catia, dal lavoro sgradito, alla rinuncia ai dreadlocks, all’avvicinamento agli scout, all’oratorio, al catechismo e al gruppo parrocchiale. Per non parlare del lavoro sgradito pur di apparire elegante e dei suoi acquisti, orchidea e cioccolatini, molto vecchio stile. Infine, la prenotazione in pizzeria e al cinema, sempre per apparire brillante. In tutto questo impegno da parte di Demo lasci intravedere che Catia è bella, di famiglia agiata. E lui vuole farsi accettare. Io vedo quella cravatta come una sorta di lasciapassare per quella casa. Invece, Catia ha ben altre preferenze. E lo mostra inequivocabilmente nella scena di sesso in chiesa con un tipo piuttosto grezzo. Hai usato una tecnica originale: la falsa partenza ha un doppio significato (o è partito troppo presto, fermandosi all’apparenza, o è arrivato tardi, quando Catia aveva già la relazione con il tipo…alternativo).

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