Troppo presto

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Giacomo Puca
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Troppo presto

Messaggio#1 » lunedì 17 agosto 2020, 23:59

Troppo presto


Ma dimmi te quanti soldi hanno per fare la gara parrocchiale su pista. Matti da legare.
Il prete ci passa davanti.
Ci siamo: io, Scardavelli, Buzzi, Rossetti. Ci hanno messo a disposizione addirittura i blocchi di partenza.
“Tenetevi pronti” ci dice Don Mario, mostrandoci la pistola.
Scimmiottiamo i centometristi che vediamo alla tele, ci accucciamo sui blocchi.
“Tre”
I genitori intorno al via fanno silenzio.
“Due”
Oggi vi mangio, culi appesi che non siete altro.
“Uno”
Scardavelli scatta, falsa partenza del solito idiota.
“Bang!”
Anche gli altri partono, io me ne sto piantato un secondo. Raccomandato del cazzo, nessuno dice niente eh?
Parto, gli altri sono già belli lontani, ma oggi non ce n’è per nessuno belli.
Raggiungo Rossetti con cinque falcate, le maniglie dell’amore gli ballonzolano sotto la maglia. Taglia a sinistra e invade la mia corsia.
Ma ha mai corso in vita sua? Mi sa che oggi è senza regole.
Finto di superarlo a sinistra, vado a desta e lo sorpasso. Facile facile.
Buzzi è un osso più duro, con quelle gambe lunghe fila che è una bellezza. Abbiamo già fatto mezzo giro, mi devo sbrigare. Oggi mi sento bene però, le gambe fanno il loro dovere. Mulino più in fretta, lo affianco. Lui concentratissimo, fiato corto, non si accorge nemmeno di me. Vabbè, ciao ciao bello, salutami tua sorella che è una gran gnocca.
Volo a prendere il coglione, Scardavelli, con le sue scarpette da trenta grammi e duecento euro, con la maglia tecnica col logo della farmacia del papà.
Sono a un passo, siamo in volata.
“Niente da fare scard bello, oggi ne ho troppa.”
Procediamo fianco a fianco, mi vede, dalla bocca gli esce una cosa tipo “ghe?!”
“Vabbè, ciao scardabagno!”
Scatto appena in tempo per tagliare il traguardo da primo, sollevo le braccia in esultanza.
Mi volto, punto gli indici verso il traguardo “Sì, prendete questa culi appesi!”
Intorno alla linea del traguardo sono tutti accalcati, Scardavelli è a terra, immobile. Rossetti e Buzzi se la fanno con calma, camminano e si asciugano il sudore con il braccio.
“Ehi ma’, ho vinto io!” grido a mia madre che è nella calca.
Non mi risponde.
Vado sul via, qualcuno prende a sberle Scardavelli per farlo riprendere.
“Oh, insomma, se vince un morto di fame nemmeno gli applausi fa—”
C’è uno uguale a me per terra, stecchito, con tutta la gente intorno.
“L’ho visto io” piagnucola don Mario “quando ho sparato è andato giù come un sacco di patate.”
Il signor Scardavelli, il farmacista, toglie l’orecchio dal petto del mio sosia, “dev’essere stato il cuore, forse la paura dello sparo.”
Le comari già sfoggiano tutto il repertorio:
“Così giovane”
“Andarsene così prima del tempo”
“Ma qualcuno ha chiamato l’ambulanza?”
Scardavelli si è rialzato, mi fissa. Sembra l’unico a vedermi.
“Hai fatto falsa” gli dico.
“È vero.” Tira sul col naso, mi indica il cadavere, “anche tu, però, parti troppo presto.”


– Giacomo Puca –


In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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antico
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Re: Troppo presto

Messaggio#2 » martedì 18 agosto 2020, 0:00

Tutto ok con caratteri e tempo, buona 200 metri piani edition!

coccolino
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Re: Troppo presto

Messaggio#3 » martedì 18 agosto 2020, 13:38

Senti, devo farti i complimenti, non mi è dispiaciuto.

Hai una prosa piuttosto facile da leggere, scorre via abbastanza bene. Inoltre le battute arrivano in modo naturale, anche le descrizioni sono brevi e ben fatte. E poi posso dire di aver letto un racconto vero e proprio, con inizio, svolgimento e fine: bravo. Ti piazzo al primo posto nel tuo gruppo.

Ora, non so se ti possa interessare, cerco di rispondere alla domanda: se lo leggessi in libreria, comprerei il tuo libro?

La risposta è un no abbastanza netto.

Primo perché per quanto apprezzi la fluidità nella lettura, non è il tipo che scrittura che mi piace, ma questi sono gusti.

Secondo perché se ancora un po' lontano da avere uno stile solido, coerente e con quel "qualcosa in più" che mi convinca a sborsare soldi e tempo per leggerti. Inoltre l'idea è okay e abbastanza per rappresentata, ma non "unica", da farmi dire: okay, sono in presenza di un autore.

Se con un 10/10 pagherei per leggerti, sei a quasi 5.
Fidati, è un buon punteggio.


Fammi sapere se questo commento ti è stato utile, se dovrei cambiare qualcosa o se vuoi discuterne. Sono a disposizione!

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Fagiolo17
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Re: Troppo presto

Messaggio#4 » martedì 18 agosto 2020, 14:22

Ciao Giacomo,

Il racconto mi è piaciuto, ben raccontato, scanzonato e divertente, bel colpo di scena finale.

Anche il tema è centrato.

Vado con le osservazioni.

Parto, gli altri sono già belli lontani, ma oggi non ce n’è per nessuno belli. Occhio alla ripetizione di “belli”.

Quando nel finale Scardavelli è a terra, non capisco esattamente cosa gli sia successo. È stanco, si è spaventato vedendo il protagonista, non mi è chiaro.

Non mi ha convinto solamente la battuta finale di Scardavelli “parti troppo presto”, immagino volessi intendere qualcosa tipo “te ne sei andato troppo presto”, però detta così non è abbastanza di impatto, almeno a mio parere.

In ogni caso una bella prova.

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Giacomo Puca
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Re: Troppo presto

Messaggio#5 » martedì 18 agosto 2020, 14:36

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Ciao Coccolino, grazie per il tuo commento e i complimenti.
Per quanto riguarda la questione libreria, tieni conto che si tratta di un racconto pensato e scritto in un paio di ore, tempo risibile rispetto a quello dedicato a un romanzo pubblicabile. I personaggi sono pressappoco bidimensionali, la backstory è quasi inesistente, insomma siamo su un altro pianeta rispetto alla narrativa che qualcuno pagherebbe per leggere.
Dal punto di vista dello stile, beh, è una cosa che richiede molto tempo per essere sviluppata. Uno stile "mio" è ancora lontano.

Ti ringrazio ancora per commento e valutazione, alla prossima ;)
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Giacomo Puca
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Re: Troppo presto

Messaggio#6 » martedì 18 agosto 2020, 14:51

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Ciao Fagiolo.
Sono contento che il racconto ti sia piaciuto.

La ripetizione di "belli" mi è scappata. Non ho avuto letteralmente il tempo di rileggere quanto avrei voluto.

Scardavelli ha un mezzo svenimento, sul traguardo, perché è stato appena superato da un fantasma (sul traguardo vede il protagonista sia morto sul via che esultante per la vittoria.)

La frase finale di Scardavelli l'ho impostata così non perché sia la frase più naturale da dire, ma perché è una risposta diretta a quel che il fantasma gli dice:
“Hai fatto falsa”
Scardavelli indica il cadavere e gli risponde, con una frase a metà tra il triste è l'ironico, che anche lui "parte troppo presto" inteso ovviamente dalla vita.
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Fagiolo17
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Re: Troppo presto

Messaggio#7 » martedì 18 agosto 2020, 17:27

Beh tranquillo, la ripetizione di bello è il meno, in due ore dovendo ideare la storia, scriverla e revisionarla qualcosa scappa per forza.

Ok, avevo capito tutto quindi direi che ci siamo!

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Andrea76
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Re: Troppo presto

Messaggio#8 » venerdì 21 agosto 2020, 10:59

1°: Il rituale
Ciao Simone, il tuo racconto è scritto benissimo, è divertente, è immersivo, ha ritmo e non ha cadute di tono. Ogni parola è scelta e inserita là dove doveva stare, ciò rende ogni immagine descritta funzionale al tema e al suo sviluppo. I personaggi son ben tratteggiati, l’intreccio è coerente e il finale è proprio così come doveva essere scritto. Ho poco altro da dirti, se non bravo

2°: Troppo presto
Ciao Giacomo, il tuo racconto è riuscito, divertente e in perfetto stile ”show”. Sei con il protagonista quando corre e supera i suoi avversari, per cui senti la sua voglia di vincere. La cosa che mi è piaciuta di più sono i dettagli fisici dei suoi avversari, ironici e allo stesso tempo caratterizzanti. Sei stato molto bravo a descriverli senza perdere il ritmo e il dinamismo della scena. Unica nota a margine è lo scambio di battute non chiarissimo tra Scardavelli e il neo-fantasma, e anche il perché il primo sia steso a terra a fine gara. Ho letto poi la tua spiegazione e tutto mi è tornato. Però a una prima lettura non mi era stato subito chiaro

3°: Il Gruppo di studio su Chalmers
Ciao Andrea, io sto sempre con i nerd per cui ho apprezzato il tuo racconto. Hai uno stile immersivo che porta il lettore all’interno del personaggio portatore di punto di vista. Premesso che non sono del tutto convinto sull’uso indiscriminato dello “show” rispetto al “tell”, io credo che il tuo racconto sia un eccellente esempio di brano in cui lo scrittore scompare per lasciare spazio solo e liberamente al personaggio che ha voluto creare. Davvero non trovo tracce dell’autore nel testo!
Ho trovato il finale un po’ debole. Una volta che si scopre che Greta voleva nel gruppo Dolf e solo Dolf, forse avrei chiuso con una battuta diversa. Quello che dice la ragazza alla fine è ambiguo e non mi convince fino in fondo. Comunque bravo.

4°: Troppo presto
Ciao Alexandra, scrivere una distopia è cosa ambiziosa. Farlo in 3000 battute lo è ancora di più. A mio avviso sei riuscita a dare al lettore un numero sufficiente di informazioni per immergerlo nell’ambiente. Trovo centrato il personaggio di Henier, l’aspirante Corriere dell’Impero, che per coronare il suo sogno pecca di zelo e di fretta. Ho trovato che sia un soggetto poetico, e di lui ci lasci tracce speciali in poche righe. Forse proprio per la mia identificazione in Henier (e non c’entra il fatto che io sia uomo, te lo assicuro) non riesco a sentire fino in fondo il personaggio della moglie, che pure dovrebbe essere il portatore di vista. Io credo che questo dipenda dalla brevità forzata del racconto che al contrario, se avesse avuto meno limitazioni di caratteri, sarebbe stato più compiuto. La corsa di Mirna verso la tribuna, la morte stessa di Henier, non mi hanno coinvolto più di tanto e non posso fartene una colpa. Lo spazio a tua disposizione era poco, e quindi hai dovuto correre anche tu con la conseguenza che il movimento del PDV è risultato affrettato e confuso. Ti consiglio, per quello che vale la mia opinione, di non mollare questo racconto e di svilupparlo in autonomia.

5°: Illusioni Metropolitane
Ciao Andrea, il tuo racconto ha una buona tensione narrativa soprattutto nella prima parte dove la descrizione dei passeggeri fa immergere il lettore nell’ambiente di scena. Mi è piaciuto molto il passaggio “muoveva con gesti automatici il passeggino, ma il dondolio e il rumore grigio dei binari avevano già fatto effetto” e anche “Usavano una sola mano senza fatica, erano un ingranaggio perfettamente rodato.”
La scena successiva, incentrata sul gioco di sguardi tra Anna e l’uomo misterioso, mi è suonata un po’meccanica: fai largo uso dei verbi “guardare” e “vedere” e dell’espressione “alzare lo sguardo” che in realtà provocano una riemersione del lettore dal testo, il che probabilmente rallenta e infreddolisce la suspense che volevi creare.
Mi è poco chiaro il finale: come fa Anna a vedere i dettagli visivi dell’uomo se è già lontana dal treno?
Comunque complimenti, in poche battute hai saputo dare vita a una storia densa dal punto di vista drammaturgico.

6°: Finalmente
Ciao Micheal, ho difficoltà ad esprimere opinioni sul tuo testo nel senso che secondo me starebbe benissimo come incipit di un capitolo di un romanzo, se non del romanzo stesso. Se ragioniamo invece solo sulla drammaturgia, ecco forse direi che “Finalmente” non può essere definito un racconto vero e proprio, nel senso che non ha uno sviluppo del personaggio, e forse non ha neanche un personaggio, visto che Tom compare e scompare a sprazzi rimanendo impalpabile. Forse era proprio l’effetto che volevi creare, puntare cioè il riflettore su una scena di guerra che diventa lei stessa la portatrice di vista di sé stessa. Io non amo particolarmente questo tipo di scelta narrativa che sopprime l’individuale in luogo del generale, ecco perché non posso dire di essere rimasto impressionato dal tuo racconto. Ciò detto, nulla da dire sulla tua padronanza della scena che è ricca di dettagli che la rendono vivida e realistica.

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Giacomo Puca
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Re: Troppo presto

Messaggio#9 » venerdì 21 agosto 2020, 14:47

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Ciao Andrea e grazie per in complimenti e per la puntualizzazione sul passaggio poco chiaro. Purtroppo col tempo limitatissimo a disposizione è tosta accorgersi dei punti che restano nebulosi.

Un appunto: non sono un grande esperto di questo forum, ma la prassi credo sia quella di postare la classifica + commenti nel topic del gruppo che si è chiamati a commentare e postare le singole recensioni come commento al racconto dell'autore in questione. Avendo postato tutto sotto il mio racconto diventa improbabile che gli altri autori scoprano il tuo parere, e se anche fosse sarebbe complicato avviare una discussione tra te e loro.
Un saluto.
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

alexandra.fischer
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Re: Troppo presto

Messaggio#10 » sabato 22 agosto 2020, 20:29

Tema centrato. Gara di corsa parrocchiale fra ragazzi e con il morto fra i concorrenti. Mi è piaciuto il tuo stile irriverente e anche il modo in cui hai caratterizzato i personaggi (il grasso Rossetti, l’osso duro Buzzi dalla bella sorella e Scardavelli, super attrezzato e con tanto di maglia con lo sponsor: la farmacia paterna). La sorpresa finale è una bella acrobazia. Il Nostro, in pratica è scattato in avanti battendo tutti perché ridotto al rango di spirito incorporeo. E Scardavelli è l’unico a vederlo (quindi, oltre a fare il farmacista come papà potrebbe arrotondare con il lavoro di medium).
Attento:
finto di superarlo (fingo di superarlo. O: lo supero con una finta)
Riguardo alla questione di cui mi ha scritto Medal Bronze in chat, si è trattata di una preferenza personale, lui aveva il famoso “quid” a mio avviso (Il Qualcosa in Più che fa la differenza, che tocca certe corde, ecco). Ma tu sei un bravo autore comunque. E sappi che acchiappare questo famoso “quid” è molto complesso. Dipende dal tema, da come ti senti tu, dall’ispirazione che hai nel lasso di tempo a disposizione e anche da cosa hai letto o che film hai visto prima del contest, tutto un insieme di fattori. Te lo scrivo qui, anche perché la faccenda davvero grave ce l’hai davanti. Ho scelto il tuo stesso titolo. Involontariamente. Aggiungo anche un’ultima nota: io ho apprezzato questo racconto, perché leggo da anni, ho anche vinto premi come Miglior Lettore. Ma devi tenere conto anche dell’incognita di chi ti legge (come lo fa? Con che grado di attenzione?). Io non sarò quel gran che, ma tu qui hai usato una tecnica azzardata che è stata capita anche dal Feroce Coccolino, io invece gli sono apparsa caotica pur usando uno schema narrativo molto più lineare del tuo.
Chiudo qui (non ho trovato il racconto che ti sollevò dubbi, ma qui ti ho fatto una specie di TAC di tutto l’insieme).

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Giacomo Puca
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Re: Troppo presto

Messaggio#11 » sabato 22 agosto 2020, 22:10

Ciao Alexandra, grazie di aver trovato il tempo per commentare il mio racconto.
Sono contento che ti sia piaciuta la caratterizzazione dei personaggi e lo stile irriverente. Ho provato a raccontare la storia dagli occhi di un ragazzo e ho trovato quello stile il più natuale.
Faccio una contro-correzione. Finto è voce del verbo fintare, che in gergo sportivo vuol dire eseguire una finta, ma anche fare una finta per disorientare un avversario.

Non so chi sia Medal Bronze, ma suppongo tu ti stia riferendo al mio commento riguardo la posizione nella tua classifica nella "lotta romana" (il racconto era "il biglietto").
Forse sono stato frainteso e probabilmente sono stato poco chiaro e troppo caustico. La mia "lamentela" non riguardava la posizione nella tua classifica, anzi. Trovo assolutamente lecito beccarmi un ultimo posto, e continuo a ritenerlo lecito. Ognuno valuta come vuole e secondo i criteri che preferisce, fosse anche solo il gusto personale.
La mia perplessità riguardava il tuo commento a quel racconto: visto che mi avevi messo all'ultimo posto, mi sarei aspettato di sapere ciò che non ti aveva convinto del mio racconto e che ti aveva spinto a darmi l'ultimo posto.
Spero non te la sia presa, non avevo alcun intento polemico, mi scuso se fosse questo il messaggio che è passato.

Questione titoli: la ragione è dalla tua parte. Io ho postato il racconto dopo il tuo, e non mi sono accorto di aver dato il titolo uguale. Non l'ho modificato per evitare la squalifica. Se usare un titolo uguale fosse una infrazione, sarei io a doverla subire.


alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Gara di corsa parrocchiale fra ragazzi e con il morto fra i concorrenti. Mi è piaciuto il tuo stile irriverente e anche il modo in cui hai caratterizzato i personaggi (il grasso Rossetti, l’osso duro Buzzi dalla bella sorella e Scardavelli, super attrezzato e con tanto di maglia con lo sponsor: la farmacia paterna). La sorpresa finale è una bella acrobazia. Il Nostro, in pratica è scattato in avanti battendo tutti perché ridotto al rango di spirito incorporeo. E Scardavelli è l’unico a vederlo (quindi, oltre a fare il farmacista come papà potrebbe arrotondare con il lavoro di medium).
Attento:
finto di superarlo (fingo di superarlo. O: lo supero con una finta)
Riguardo alla questione di cui mi ha scritto Medal Bronze in chat, si è trattata di una preferenza personale, lui aveva il famoso “quid” a mio avviso (Il Qualcosa in Più che fa la differenza, che tocca certe corde, ecco). Ma tu sei un bravo autore comunque. E sappi che acchiappare questo famoso “quid” è molto complesso. Dipende dal tema, da come ti senti tu, dall’ispirazione che hai nel lasso di tempo a disposizione e anche da cosa hai letto o che film hai visto prima del contest, tutto un insieme di fattori. Te lo scrivo qui, anche perché la faccenda davvero grave ce l’hai davanti. Ho scelto il tuo stesso titolo. Involontariamente. Aggiungo anche un’ultima nota: io ho apprezzato questo racconto, perché leggo da anni, ho anche vinto premi come Miglior Lettore. Ma devi tenere conto anche dell’incognita di chi ti legge (come lo fa? Con che grado di attenzione?). Io non sarò quel gran che, ma tu qui hai usato una tecnica azzardata che è stata capita anche dal Feroce Coccolino, io invece gli sono apparsa caotica pur usando uno schema narrativo molto più lineare del tuo.
Chiudo qui (non ho trovato il racconto che ti sollevò dubbi, ma qui ti ho fatto una specie di TAC di tutto l’insieme).
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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Mauro Lenzi
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Re: Troppo presto

Messaggio#12 » sabato 22 agosto 2020, 23:30

Con "Medal Bronze" Alexandra si riferisce a me. ;) Parlando oggi delle votazioni della Lotta, mi sono ricordato della tua osservazione rimasta senza risposta da parte sua... come immaginavo non l'aveva notata.

Ps mi spiace per i pochi commenti ma tornerò più attivo dal mio pc... in vacanza col solo smartphone è un casino :/

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Pretorian
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Re: Troppo presto

Messaggio#13 » domenica 23 agosto 2020, 14:03

Ciao Giacomo e piacere di leggerti.
Non ho molto da dire: il racconto è scorrevole e divertente, con quella punta di humour nero che non guasta mai. In occasione della corsa di atletica parrocchiale, un poveraccio e un giovane ricco si trovano a condividere un comune destino luttuoso. Nel complesso, la storia è scritta bene, con una narrazione rapida, ma che non lesina con piccole pennellate descrittive che danno al tutto maggiore profondità. Anche i dialoghi sono brevi e pungenti, non senza una certa arguzia che devo dire di aver molto apprezzato. Forse, la parte che funziona di meno della storia è proprio la morte del protagonista e del suo rivale. Insomma, un attacco di cuore può anche starci (anche se è abbastanza fiacca la scelta del colpo al cuore per lo sparo. perché non inserire la pistola non caricata a salve, in modo da trasformare il tuo protagonista in una chimera tra Fantozzi e il compianto Brandon Lee?) ma due in una sola corsa? Mi sembra un tantinello eccessivo. Posso capire il poco spazio, ma penso che tu questo tu abbia forzato la narrazione per arrivare al finale. Peccato, perché nel complesso hai fatto davvero un ottimo lavoro.

Alla prossima!

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Re: Troppo presto

Messaggio#14 » domenica 23 agosto 2020, 15:44

Pretorian ha scritto:Ciao Giacomo e piacere di leggerti.
Non ho molto da dire: il racconto è scorrevole e divertente, con quella punta di humour nero che non guasta mai. In occasione della corsa di atletica parrocchiale, un poveraccio e un giovane ricco si trovano a condividere un comune destino luttuoso. Nel complesso, la storia è scritta bene, con una narrazione rapida, ma che non lesina con piccole pennellate descrittive che danno al tutto maggiore profondità. Anche i dialoghi sono brevi e pungenti, non senza una certa arguzia che devo dire di aver molto apprezzato. Forse, la parte che funziona di meno della storia è proprio la morte del protagonista e del suo rivale. Insomma, un attacco di cuore può anche starci (anche se è abbastanza fiacca la scelta del colpo al cuore per lo sparo. perché non inserire la pistola non caricata a salve, in modo da trasformare il tuo protagonista in una chimera tra Fantozzi e il compianto Brandon Lee?) ma due in una sola corsa? Mi sembra un tantinello eccessivo. Posso capire il poco spazio, ma penso che tu questo tu abbia forzato la narrazione per arrivare al finale. Peccato, perché nel complesso hai fatto davvero un ottimo lavoro.

Alla prossima!


Ciao Pretorian, grazie per il commento e i complimenti. Un piccolo chiarimento: temo ci sia stata una incomprensione di trama, infatti a morire è solo il protagonista.
Succede che Scardavelli, a pochi metri dal traguardo, si vede superare da un fantasma e chiude la corsa svenendo.
Evidentemente il pezzo:
Vado sul via, qualcuno prende a sberle Scardavelli per farlo riprendere.
“Oh, insomma, se vince un morto di fame nemmeno gli applausi fa—”
C’è uno uguale a me per terra, stecchito, con tutta la gente intorno.
non fa il suo dovere. Non sei l'unico ad aver avuto problemi nel capire quel che è successo a Scardavelli. Mea culpa.
Questo spiega la battuta finale per cui il protagonista dice all'altro che ha fatto falsa partenza (effettivamente partito prima dello sparo), e Scardavelli gli fa notare che anche lui parte troppo presto (dalla vita).
Un saluto.
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Giacomo Puca
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Re: Troppo presto

Messaggio#15 » lunedì 24 agosto 2020, 14:55

Mauro Lenzi ha scritto:Con "Medal Bronze" Alexandra si riferisce a me. ;) Parlando oggi delle votazioni della Lotta, mi sono ricordato della tua osservazione rimasta senza risposta da parte sua... come immaginavo non l'aveva notata.

Ps mi spiace per i pochi commenti ma tornerò più attivo dal mio pc... in vacanza col solo smartphone è un casino :/


Ciao Mauro!

Spero sia chiaro che quel commento fosse tutto fuorché polemico, non era veramente mia intenzione.
Complimenti per il tuo risultato, felice che il tuo racconto abbia raggiunto il medagliere :)
Buone vacanze e alla prossima!
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Polly Russell
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Re: Troppo presto

Messaggio#16 » lunedì 24 agosto 2020, 21:22

Ma Giacomo che delizia! Mi è davvero piaciuto. Leggero, scanzonato con un adorabile gusto per il black humor. Sì, ok, due infarti nella stessa gara parrocchiale è davvero strano, però alla fine chi se ne frega, ti serviva qualcuno che potesse parlare con l’anima del protagonista.
Davvero buono.
Polly

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Giacomo Puca
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Re: Troppo presto

Messaggio#17 » martedì 25 agosto 2020, 15:06

Polly Russell ha scritto:Ma Giacomo che delizia! Mi è davvero piaciuto. Leggero, scanzonato con un adorabile gusto per il black humor. Sì, ok, due infarti nella stessa gara parrocchiale è davvero strano, però alla fine chi se ne frega, ti serviva qualcuno che potesse parlare con l’anima del protagonista.
Davvero buono.


Ciao Polly, sono contento che il racconto ti sia piaciuto :)
Un piccolo appunto, perché evidentemente questa cosa l'ho proprio sbagliata a scrivere (e dovrò meditarci): a morire è solo il protagonista. L'altro sviene vedendo il fantasma (per qualche motivo è l'unico a vederlo). Quando rinviene si ha l'ultimo scambio di battute tra lui è il protagonista.
Grazie ancora, alla prossima!
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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