Il sol dell'avvenire

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Pretorian
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Il sol dell'avvenire

Messaggio#1 » martedì 18 agosto 2020, 0:12

IL SOL DELL'AVVENIRE

Tik-Tik-Tik.
Rumore di metallo contro terra.
Tik-Tik-Tik.
Cucchiai ammaccati. Candele ridotte a stoppini.
Tik-Tik-Tik.
Volti deformati dalla fatica.
Tik-Tik-Tik.
Ricardo si ferma un istante per sciugarsi la fronte. Sputa la patina di polvere che gli si è formata sulla lingua.
- Sei sicuro che ci siamo, Diego?
- Quante volte te lo devo ripetere? Con stasera siamo oltre le mura – Si sistema gli occhiali sul naso. Storce improvvisamente la bocca e allunga il collo verso l’uomo più giovane. – Dubiti forse dei miei calcoli?
- Non oserei mai! – Ricardo impallidisce e scuote la testa. L’espressione di Diego si raddolcisce. Si mette in ginocchio e appoggia una mano sulla spalla del massiccio uomo barbuto. Dalla tasca estrae un tovagliolo imbrattato di numeri e sgorbi.
- Vedi? Semplici calcoli di volumetria. Un tanto di scavo per le fondamenta; un tanto per il cortile; un tanto per oltrepassare le mura. Diciassette metri ancora e saremo fuori.
Ricardo annuisce.
- Quanto si vede che hai fatto le scuole… - sussurra, seguendo i movimenti del tovagliolo – io non sarei mai riuscito a fare dei conti così precisi.
- Questo è il motivo per cui i padroni non vogliono che i contadini come te vengano istruiti – dice Diego, mettendo a posto il tovagliolo e tornando a inginocchiarsi. – Perché sanno che solo incatenandovi all’ignoranza possono sfruttarvi a loro piacimento.
- Gli e la faremo pagare! – Ricardo stringe le mani grosse come badili e le agita. – Quando faremo la rivoluzione, saranno loro in catene.
- Bravo. Ora torna a scavare, o si farà giorno.
Ricardo annuisce e prende ad aggredire la terra con rinnovata energia.
Tik-Tik-Tik.
- Ricardo.
- Che c’è ora?
- Come sarà… dopo la rivoluzione, intendo?
- Splenderà il sol dell’avvenire, Ricardo. Le catene dell’oppressione verranno spezzate e il proletariato assurgerà al governo.
Ricardo si gratta la testa.
- Va bene… ma la terra? A chi andrà la terra?
- I mezzi di produzione verranno collettivizzati e gestiti dai lavoratori.
- La terra è un mezzo di produzione?
- Ovvio.
- Ah… allora è chiaro…
Tik-Tik-Tik.
Altra terra viene smossa. Ricardo colpisce il fango e la pietra instancabilmente, gli occhi iniettati di sangue. Diego scava con movimenti precisi, fermandosi di tanto in tanto per sistemare gli occhiali.
Il cucchiaio di Ricardo affonda un’ultima volta e trova il vuoto. Un sottile raggio di luce invade la galleria.
I due si guardano. Occhi lucidi di lacrime e volti sporchi di polvere.
Si lanciano sulla breccia e la allargano.
Diego si butta avanti ed emerge fuori con tutta la testa.
- Cosa vedi? – dice Ricardo, la voce tremante -Siamo liberi?
Diego non risponde. I suoi occhi sono inondati dalla luce dell’alba.
Il sole sorge oltre le montagne a oriente. Illumina il cemento delle mura della prigione.
Le guardie si stanno dando il cambio. Si fermano in silenzio. Restano a bocca aperta mentre osservano la sua testa fare capolino dal centro del cortile.
- Allora, Diego? Ce l’abbiamo fatta? Lo vedi il sole dell’avvenire?
Diego non risponde.

di Agostino Langellotti



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antico
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Re: Il sol dell'avvenire

Messaggio#2 » martedì 18 agosto 2020, 0:14

Ok con i caratteri, sei in malus minimo con il tempo. Buona 100 metri Edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il sol dell'avvenire

Messaggio#3 » martedì 18 agosto 2020, 11:58

Ciao Agostino!
Ti leggo sempre con molto piacere.
Parto dal tema: centrato in modo molto intelligente. La falsa partenza è il tentativo di evasione che purtroppo per i protagonisti non va a buon fine. Ed è una falsa partenza drammatica e clamorosa.
Per il resto, purtroppo, il racconto non mi ha entusiasmato. Il sottotesto sociale è assai interessante (l'eterna lotta tra gli oppressi e gli oppressori, i fondamenti del socialismo, etc etc) ed è sostenuto da suggestioni cinematografiche riprese da capolavori come "Papillon", "Fuga da Alcatraz" e "Le ali della libertà", manca però un po' più di sostanza che coinvolga. I dialoghi sono legnosi e arzigogolati; per quanto l'intellettuale di turno possa essere forbito, però non dice in un momento critico come una fuga da un carcere: "Questo è il motivo per cui i padroni non vogliono che i contadini come te vengano istruiti. [...] Perché sanno che solo incatenandovi all’ignoranza possono sfruttarvi a loro piacimento.". Per come la vedo io, avrei scritto: "Ecco il motivo per cui vogliono i contadini ignoranti." Punto. Lapidaria ed efficace.
Il finale mi è risultato nebuloso. Il "cervellone" e lo sciocco riescono a ultimare scavi complicatissimi (frutto di calcoli altrettanto complicatissimi...) eppure sbagliano clamorosamente. In questo ci posso vedere un'allegoria della vita: per quanto puoi affannarti nella ricerca di vie di cambiamento, però il destino riesce sempre a sparigliare i tuoi piani... Da un punto di vista narrativo, tuttavia, la fase finale sa un po' di caduta di coerenza, rispetto alle premesse iniziali.
Una valutazione "ni".

In bocca al lupo!
Emiliano.

SaraPerrone91
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Re: Il sol dell'avvenire

Messaggio#4 » martedì 18 agosto 2020, 21:50

Ciao, Agostino!
Il tuo racconto ha centrato il tema alla perfezione: Diego e Ricardo tentano la fuga, partendo alla volta di una rocambolesca avventura che però non ha l'esito sperato. Ho apprezzato particolarmente la vena ironica nella parte finale, in cui vediamo infrangersi le speranze di Ricardo, mentre Diego è ancora ignaro del buco nell'acqua.
Ho trovato il racconto scorrevole; i personaggi sono abbozzati ma si comprendono in modo chiaro i ruoli che rivestono (la mente e il braccio, il mentore e l'allievo, etc etc) dai dialoghi che intessono e anche gli strumenti improvvisati di cui si servono. La loro fuga sembra l'inizio di un evento più grande (il sol dell'avvenire del titolo), eppure non sappiamo nemmeno se i protagonisti sopravviveranno a questo tentativo.
C'è solo un piccolo errore di battitura, ma per il resto tutto ok.
A presto!

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Luca Nesler
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Re: Il sol dell'avvenire

Messaggio#5 » mercoledì 19 agosto 2020, 19:15

Ciao Agostino! Il racconto è simpatico, anche se trovo che anche tu abbia sofferto la tematica. I personaggi sono interessanti: Diego l’intellettuale comunista e Ricardo l’ingenuo che viene conquistato dal carisma dell’amico. Avrei spinto un po’ di più sulla caratterizzazione per renderla più convincente, magari con qualche gesto di Diego per far capire al lettore che parliamo di un idealista infervorato.
La chiusa finale è simpatica, anche se un po’ spenta. Penso che guadagnerebbe molto se emergesse il perché non siano riusciti a uscire. Diego ha sbagliato i calcoli, ma farebbe più ridere se fosse a causa di una sua debolezza o qualcosa del genere.
Hai scelto una focalizzazione esterna. Io ho abbandonato questa possibilità: la trovo del tutto svantaggiosa. È poco coinvolgente, ti costringe a fare tell e ogni volta che entri nell’interiorità di un personaggio diventa un narratore onnisciente che allontana ancora di più il lettore.

[ Storce improvvisamente la bocca e allunga il collo verso l’uomo più giovane]
A parte l’avverbio modale, una frase così è obbligatoria se scegli la telecamera volante, ma non è il massimo come coinvolgimento. Inoltre nota come devi continuare a chiamare i personaggi per nome per far capire la situazione al lettore.

[Il sole sorge oltre le montagne a oriente. Illumina il cemento delle mura della prigione.]
Qui non è ben chiaro. Forse se avessi specificato che il sole era alle spalle di Diego avrebbe funzionato meglio, perché allora il sole illumina le mura della prigione di fronte a lui.

[Le guardie si stanno dando il cambio. Si fermano in silenzio. Restano a bocca aperta mentre osservano la sua testa fare capolino dal centro del cortile.
- Allora, Diego? Ce l’abbiamo fatta? Lo vedi il sole dell’avvenire?
Diego non risponde.]
Questo saltellare del PDV è causato dalla scelta della telecamera. Non funziona molto bene.

Nel complesso comunque simpatico e ben gestito.
Alla prossima!

Edoardo Foresti
Messaggi: 132

Re: Il sol dell'avvenire

Messaggio#6 » giovedì 20 agosto 2020, 19:10

Ciao Agostino! Hai scritto un racconto interessante.
Partiamo dal tema: qui la falsa partenza c'è e si avverte eccome, il tentativo di evasione fallisce e possiamo subito ben intuire le gravi conseguenze che causerà.
Sullo stile, mi accodo a chi critica l'onnisciente. Non sono il suo più grande fan, anzi, e avrei preferito la focalizzazione su uno dei due personaggi per entrare maggiormente nella storia.
Detto questo, l'impostazione mi è piaciuta nell'essere apparentemente semplice ma con una sua profondità oltre la patina del cliché. Da una parte l'evasione, rappresentata in questo modo, è chiara e semplice. Dall'altra, però, Diego e la sua ideologia di stampo marxista veicolano anche qualcosa in più dell'azione in sé. Unica osservazione: anche se Diego "è studiato", trovo che le sue linee di dialogo suonino comunque un po' troppo pompose. Nulla di grave comunque, rimangono adatte al personaggio.
Nel complesso, anche se ho criticato la scelta del narratore onnisciente, il racconto mi è risultato scorrevole, chiaro e con una sua profondità, per certi versi.
Quindi, per me è una promozione.
A presto!

Giulio_Marchese
Messaggi: 291

Re: Il sol dell'avvenire

Messaggio#7 » giovedì 20 agosto 2020, 21:11

Ciao Agostino,
Il tuo racconto ha un impianto abbastanza semplice: i due vogliono fuggire, scavano un tunnel ma i calcoli sono sbagliati e finiscono male. Il tutto condito da un po' di pensiero rivoluzionario spicciolo in stile casa di carta. Non mi ha coinvolto particolarmente ma si lascia leggere. C'è qualche problema di forma, in particolare: a un certo punto scambi i nomi dei personaggi. Ovviamente si tratta di un "refuso" (in senso ampio: mero errore materiale si potrebbe dire), però mi ha creato una gran confusione a una prima lettura, e sono dovuto tornare indietro per capire se stavo capendo o no.
Ci sono altre piccole "pecche" stilistiche che appesantiscono un po' la lettura. Sul narratore onnisciente nulla da dire: sono scelte. Sui dialoghi un po' forzati e poco realistici invece mi accodo agli altri commentatori.
Stai comunque un capello sopra Polly nella mia classifica personale perché il tema è più centrato.

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Pretorian
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Re: Il sol dell'avvenire

Messaggio#8 » sabato 22 agosto 2020, 0:55

megagenius ha scritto:Ciao Agostino!
Ti leggo sempre con molto piacere.
Parto dal tema: centrato in modo molto intelligente. La falsa partenza è il tentativo di evasione che purtroppo per i protagonisti non va a buon fine. Ed è una falsa partenza drammatica e clamorosa.
Per il resto, purtroppo, il racconto non mi ha entusiasmato. Il sottotesto sociale è assai interessante (l'eterna lotta tra gli oppressi e gli oppressori, i fondamenti del socialismo, etc etc) ed è sostenuto da suggestioni cinematografiche riprese da capolavori come "Papillon", "Fuga da Alcatraz" e "Le ali della libertà", manca però un po' più di sostanza che coinvolga. I dialoghi sono legnosi e arzigogolati; per quanto l'intellettuale di turno possa essere forbito, però non dice in un momento critico come una fuga da un carcere: "Questo è il motivo per cui i padroni non vogliono che i contadini come te vengano istruiti. [...] Perché sanno che solo incatenandovi all’ignoranza possono sfruttarvi a loro piacimento.". Per come la vedo io, avrei scritto: "Ecco il motivo per cui vogliono i contadini ignoranti." Punto. Lapidaria ed efficace.
Il finale mi è risultato nebuloso. Il "cervellone" e lo sciocco riescono a ultimare scavi complicatissimi (frutto di calcoli altrettanto complicatissimi...) eppure sbagliano clamorosamente. In questo ci posso vedere un'allegoria della vita: per quanto puoi affannarti nella ricerca di vie di cambiamento, però il destino riesce sempre a sparigliare i tuoi piani... Da un punto di vista narrativo, tuttavia, la fase finale sa un po' di caduta di coerenza, rispetto alle premesse iniziali.
Una valutazione "ni".

In bocca al lupo!
Emiliano.


Ciao, Megagenius e grazie dei commenti. L'idea iniziale era di contrapporre un personaggio sempliciotto, ma fiducioso a un intellettuale fin troppo sicuro delle sue capacità. Questo avrebbe dovuto avere un effetto comico sul finale in cui l'arroganza di Diego sarebbe stata "Punita" dal suo grossolano fallimento. Purtroppo, l'esaurimento dei caratteri e lo scadere del tempo mi hanno obbligato a concludere in fretta e senza la cura che avrei voluto metterci. Mea culpa.

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Pretorian
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Re: Il sol dell'avvenire

Messaggio#9 » sabato 22 agosto 2020, 0:57

SaraPerrone91 ha scritto:Ciao, Agostino!
Il tuo racconto ha centrato il tema alla perfezione: Diego e Ricardo tentano la fuga, partendo alla volta di una rocambolesca avventura che però non ha l'esito sperato. Ho apprezzato particolarmente la vena ironica nella parte finale, in cui vediamo infrangersi le speranze di Ricardo, mentre Diego è ancora ignaro del buco nell'acqua.
Ho trovato il racconto scorrevole; i personaggi sono abbozzati ma si comprendono in modo chiaro i ruoli che rivestono (la mente e il braccio, il mentore e l'allievo, etc etc) dai dialoghi che intessono e anche gli strumenti improvvisati di cui si servono. La loro fuga sembra l'inizio di un evento più grande (il sol dell'avvenire del titolo), eppure non sappiamo nemmeno se i protagonisti sopravviveranno a questo tentativo.
C'è solo un piccolo errore di battitura, ma per il resto tutto ok.
A presto!


Ciao, Sara e grazie dei commenti. Hai perfettamente ragione: nella prima stesura che avevo in mente del racconto, Diego avrebbe dovuto vagheggiare a una futura rivoluzione di cui lui avrebbe dovuto essere l'artefice. Purtroppo, mi sono reso conto di aver sforato con i caratteri, quindi ho dovuto tagliare.

alexandra.fischer
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Re: Il sol dell'avvenire

Messaggio#10 » domenica 23 agosto 2020, 16:06

Tema centrato. In questo caso, leggere il tuo racconto si riannoda ai tuoi preziosi consigli, quindi mi è di insegnamento ulteriore oltre che di piacevole lettura. Ricardo e Diego, il contadino e l’ideologo (comunista) preparano la loro evasione dalla prigione nella quale sono stati rinchiusi e intanto discutono fra loro del mondo di là da venire, dove tutto verrà collettivizzato. Peccato che si siano mossi troppo in anticipo (sia dal punto di vista ideologico, perché ho immaginato il racconto ambientato in una repubblica latino americana, sia dal punto di vista temporale. Evadere in pieno giorno con le guardie in piena attività è stato un pessimo errore di calcolo del pur puntiglioso Diego).

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