Gruppo MELBOURNE 1956: Lista racconti e classifiche

Partenza: 17/08/2020 ore 22.00
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Gruppo MELBOURNE 1956: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 18 agosto 2020, 1:01

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BENVENUTI ALLA 200 METRI PIANI OLYMPIC EDITION, LA 144° ALL TIME, quarta prova delle Olimpiadi della Scrittura 2020 di Minuti Contati!

Questo è il gruppo MELBOURNE 1956 della 200 METRI PIANI OLYMPIC EDITION.

Gli autori del gruppo MELBOURNE 1956 dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo LONDRA 1948.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo HELSINKI 1952.


Questo è un gruppo da CINQUE racconti e saranno i primi DUE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dal COMITATO OLIMPICO composto da SCILLA BONFIGLIOLI, MAURO LONGO, SARA SIMONI, FRANCESCO NUCERA e MAURIZIO BERTINO. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ancora ottenuto punti nel RANK ALL TIME sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). A prescindere da tutto, ho inoltre forzato in modo che i tre racconti con MALUS fossero assegnati a gruppi diversi.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo MELBOURNE 1956:

Falsa partenza, di Polly Russell, ore 23.37, 2588 caratteri
Il sol dell’avvenire, di Agostino Langellotti, ore 00.12, 2980 caratteri MALUS 2 PUNTI
Gazzella X, di Federico Bertellini, ore 23.20, 2967 caratteri
Asocial, di Andrea Spinelli, ore 23.49, 2976 caratteri
La corsa, di Luca Fagiolo, ore 23.58, 2963 caratteri

Avete tempo fino alle 23.59 di lunedì 24 AGOSTO per commentare i racconti del gruppo LONDRA 1948. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 25 AGOSTO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. In questa edizione non ci sarà la classifica dell'Antico.
NB: avete SETTE giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo LONDRA 1948 e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, SETTE giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo LONDRA 1948.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA 200 METRI PIANI OLYMPIC EDITION A TUTTI!



SaraPerrone91
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Re: Gruppo MELBOURNE 1956: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 18 agosto 2020, 23:14

Buonasera!
Ecco i miei commenti ai racconti.
La classifica si trova in fondo

1) “Falsa partenza” – Polly Russel

Ciao, Polly!
Inizio col dire che il tuo racconto mi è piaciuto e che ho apprezzato il colpo di scena finale: mi ha spiazzata non poco. Attraverso gli occhi di Demo Catia sembra infatti la ragazza perfetta, lui fa di tutto per cercare di impressionarla al meglio e invece è tutta apparenza, perché gli basta arrivare all'appuntamento in anticipo per trovarla in atteggiamenti tutt'altro che casti con Nico, che sembra un tipo poco raccomandabile.
Ho apprezzato anche lo stile, che mi ha ricordato molto il flusso di coscienza.
L'idea di fondo, dunque, mi è piaciuta, anche se non ho ben capito come si colleghi al tema della falsa partenza. Forse Demo ha sbagliato in partenza a chiedere a Catia di uscire?
Per finire, ho notato qualche imprecisione nell'utilizzo della punteggiatura; a volte la virgola è troppo presente, andrebbe alternata con altri segni di interpunzione. C'è anche un errore di battitura: "L’ha sente dire mentre esce".
A presto!

2) “Il sol dell’avvenire” – Agostino Langellotti

Ciao, Agostino!
Il tuo racconto ha centrato il tema alla perfezione: Diego e Ricardo tentano la fuga, partendo alla volta di una rocambolesca avventura che però non ha l'esito sperato. Ho apprezzato particolarmente la vena ironica nella parte finale, in cui vediamo infrangersi le speranze di Ricardo, mentre Diego è ancora ignaro del buco nell'acqua.
Ho trovato il racconto scorrevole; i personaggi sono abbozzati ma si comprendono in modo chiaro i ruoli che rivestono (la mente e il braccio, il mentore e l'allievo, etc etc) dai dialoghi che intessono e anche gli strumenti improvvisati di cui si servono. La loro fuga sembra l'inizio di un evento più grande (il sol dell'avvenire del titolo), eppure non sappiamo nemmeno se i protagonisti sopravviveranno a questo tentativo.
C'è solo un piccolo errore di battitura, ma per il resto tutto ok.
A presto!

3) “Gazzella X” – Federico Bertellini

Ciao, Federico!
A mio avviso hai sviluppato il tema in modo originale, trasponendolo nel mondo animale e dando voce ai pensieri di un ghepardo in modo spassoso. Più volte durante la lettura mi sono infatti ritrovata a sorridere e a ripensare a "Il re leone". Nutro però qualche dubbio sull'aderenza al tema, perché non ho ben capito quale sia la falsa partenza: il protagonista ha intrapreso la caccia alla gazzella X con troppa foga, non l'ha catturata ed è sceso a patti con lei? Ho capito bene?
Per quanto riguarda lo stile paratattico e ricco di frasi nominali, l'ho trovato molto adatto al contesto animale in cui hai ambientato il tuo racconto.
La conclusione è spiazzante, perché non mi sarei mai aspettata di ritrovare la gazzella viva e vegeta.
A presto!

4) “Asocial” – Andrea Spinelli

Ciao, Andrea!
Ci ho messo un po' a capire che la protagonista fosse una ragazza e che cosa le fosse successo di così grave da portarla a meditare il suicidio; dagli indizi che hai lasciato nel testo deduco che si senta distrutta dalla morte del proprio cane.
Il racconto scorre in modo meccanico, esattamente come la protagonista compie i propri gesti quotidiani. Hai deciso di sviluppare il tema della falsa partenza trasformandolo in una giornata partita male per tutta una serie di motivi. Ho trovato molto attuale il continuo inserimento dei social e dei dispositivi elettronici in cui ormai siamo letteralmente immersi e che Nina utilizza per cercare attenzioni, forse per colmare il vuoto dovuto alla recente perdita.
Il finale mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, sarò onesta: Luca sembra il classico principe azzurro in sella ad un cavallo bianco, venuto in soccorso di Nina, che grazie a questo incontro virtuale accantona l'idea di infilarsi il cappio al collo. Insomma, mi è sembrato un cliché. Perdona la schiettezza, ma personalmente avrei preferito che fosse la madre a farla desistere dall'idea.
Il titolo lo trovo azzeccato, perché aiuta a capire meglio Nina, talmente introversa e asociale, da utilizzare (paradossalmente) soltanto i social come mezzo di espressione e comunicazione.
Attenzione alle ripetizioni: nel testo ne ho trovate parecchie e alla lunga rischiano di appesantire la lettura.
A presto!

5) “La corsa” – Luca Fagiolo

Ciao!
Ho trovato l'ambientazione fantascientifica e distopica molto interessante, mi è sembrata un po' un misto tra "Hunger Games" e una puntata di "Black Mirror". Certo, ci ho messo del tempo per capire che non si trattava di una corsa come tutte le altre, ma mi rendo conto che i limiti di tempo e di battute non aiutino, in questi casi.
Mi è piaciuto anche il modo in cui ha sviluppato il tema della falsa partenza, presentandola come una scelta voluta dal protagonista nel tentativo di salvare quel povero bambino a cui si è chiaramente affezionato. Non ho ben colto il meccanismo di selezione dei partecipanti (sono delinquenti? Vengono estratti a sorte?) e sono davvero curiosa di sapere perché sia il protagonista, sia il bambino si trovino lì. Peccato che non ci fossero caratteri a sufficienza per poterlo spiegare!
Insomma, ho trovato originale l'idea che sta dietro il racconto e sarebbe interessante poterla sviluppare in modo più approfondito.
A presto!

CLASSIFICA:
1°posto: La corsa, di Luca Fagiolo
2° posto: Il sol dell’avvenire, di Agostino Langellotti
3° posto: Gazzella X, di Federico Bertellini
4° posto: Falsa partenza, di Polly Russell
5° posto: Asocial, di Andrea Spinelli

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Luca Nesler
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Re: Gruppo MELBOURNE 1956: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » mercoledì 19 agosto 2020, 20:01

Ciao a tutti. Qualche considerazione sulla classifica.
Ho trovato piacevoli i racconti di Polly e Agostino, ma metto prima Agostino perché quello di Polly mi sembra più stiracchiato.
Il racconto di Luca è carino, ma c'è troppo caos per goderlo al meglio.
Il racconto di Federico ha un tono divertente, ma il racconto è un po' debole.
Il racconto di Andrea questa volta non mi è piaciuto.

CLASSIFICA:
1- Il sol dell’avvenire, di Agostino Langellotti
2- Falsa partenza, di Polly Russell
3- La corsa, di Luca Fagiolo
4- Gazzella X, di Federico Bertellini
5- Asocial, di Andrea Spinelli

Il sol dell’avvenire
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Falsa partenza
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La Corsa

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Gazzella X
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Asocial
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Emiliano Maramonte
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Re: Gruppo MELBOURNE 1956: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 21 agosto 2020, 9:55

Classifica e commenti della corsa.
Buona Olimpiade a tutti!


CLASSIFICA

1. IL SOL DELL'AVVENIRE di Agostino Langellotti
2. GAZZELLA X di Federico Bertellini
3. ASOCIAL di Andrea Spinelli
4. LA CORSA di Luca Fagiolo
5. FALSA PARTENZA di Polly Russell



__________________________________________________________________________________________________________

COMMENTI

FALSA PARTENZA di Polly Russell
Dunque: il testo risente della frettolosità con cui è stato scritto. Ci sono molti refusi e distrazioni e al livello di leggibilità, diventa pesante verso la metà, dove c'è tutto il pippone sul catechismo e sugli scout... eccessivo e deleterio per il prosieguo della lettura.
Nel complesso la storia è carina e il finale col colpo di scena scabroso ha la giusta intensità emotiva. Intrigante il sottotesto religioso, dove la rigidità dei precetti fa da contrappunto alla trasgressione di Catia e Nico. Purtroppo il tema è nebuloso, e fatico ancora a trovarlo, quindi, per quanto mi riguarda, non è centrato al massimo...
A malincuore devo dare una valutazione non proprio positiva.

IL SOL DELL’AVVENIRE di Agostino Langellotti
Parto dal tema: centrato in modo molto intelligente. La falsa partenza è il tentativo di evasione che purtroppo per i protagonisti non va a buon fine. Ed è una falsa partenza drammatica e clamorosa.
Per il resto, purtroppo, il racconto non mi ha entusiasmato. Il sottotesto sociale è assai interessante (l'eterna lotta tra gli oppressi e gli oppressori, i fondamenti del socialismo, etc etc) ed è sostenuto da suggestioni cinematografiche riprese da capolavori come "Papillon", "Fuga da Alcatraz" e "Le ali della libertà", manca però un po' più di sostanza che coinvolga. I dialoghi sono legnosi e arzigogolati; per quanto l'intellettuale di turno possa essere forbito, però non dice in un momento critico come una fuga da un carcere: "Questo è il motivo per cui i padroni non vogliono che i contadini come te vengano istruiti. [...] Perché sanno che solo incatenandovi all’ignoranza possono sfruttarvi a loro piacimento.". Per come la vedo io, avrei scritto: "Ecco il motivo per cui vogliono i contadini ignoranti." Punto. Lapidaria ed efficace.
Il finale mi è risultato nebuloso. Il "cervellone" e lo sciocco riescono a ultimare scavi complicatissimi (frutto di calcoli altrettanto complicatissimi...) eppure sbagliano clamorosamente. In questo ci posso vedere un'allegoria della vita: per quanto puoi affannarti nella ricerca di vie di cambiamento, però il destino riesce sempre a sparigliare i tuoi piani... Da un punto di vista narrativo, tuttavia, la fase finale sa un po' di caduta di coerenza, rispetto alle premesse iniziali.
Una valutazione "ni".

GAZZELLA X di Federico Bertellini
Spesso l'intuizione di una storia è l'arma vincente tra le mani di un autore.
Detto questo, più di ogni altra cosa, ho apprezzato l'idea. Il noto proverbio africano (dove l'inseguitore è un leone, tu invece hai usato un ghepardo... ma fa niente, anzi, forse così c'è maggior contrasto tra la pigrizia congenita e la potenza naturale di questo straordinario animale...), viene trasformato in parodia, in operetta morale, in macchietta narrativa. In questo il racconto è riuscito. La mente batte il braccio, l'astuzia batte la forza fisica.
Molto gradevole il tono discorsivo e ironico con cui è stato scritto. Peccato davvero per dei "ristagni" didascalici: il pippone con le lettere è brutto, antipatico e inutile, non aggiunge e non toglie nulla alla narrazione, e per qualche ammiccamento di troppo al lettore, tale da farlo sentire un po' il sempliciotto di turno che non capisce bene la storia.
Rileggendolo un altro paio di volte, si apprezza meglio il gusto della storia, soprattutto il patto finale con la Gazzella X, che avvantaggia tutti.
Non mi è piaciuta la X relativa alla Gazzella (potevi chiamarla anche Gina, Stuarda, Romina o chessò io, visto il tono leggero e goliardico del testo...) e come hai incastonato a forza il tema. Falsa partenza... mah.

Nel complesso prova godibile.

ASOCIAL di Andrea Spinelli
Mi ha colpito molto il titolo. Se dovessimo trovare una parola che definisce i nostri tempi sarebbe proprio questa.
A parte questa prima considerazione, purtroppo il racconto ha vari inconvenienti. Posso capire l'orrore di un certo tipo di quotidianità, voglio capire il vuoto esistenziale che conduce a certe conseguenze, ma a me, sinceramente, non sembra che la vita di Nina sia così "asocial" da imperniare un'intero coacervo di azioni sull'idea del suicidio. Quindi, per quanto mi riguarda, le premesse "ideologiche" sono traballanti.
Per quanto riguarda il punto d'arrivo, anche qui mi aspettavo qualcosa di diverso: 1 - la ragazza si suicida e ricomincia la sua giornata, un po' in stile "Auguri per la tua morte" o "Ricomincio da capo", comprendendo che ogni inizio è una falsa partenza; 2 - il suicidio è il gesto terminale che la proietta in un finale allegorico dove capisce che ha sbagliato tutto e che la sua giornata davvero è di merda; 3 - tutto il racconto è una finzione perché la ragazza si è già suicidata e, da defunta, sta ripensando alla sua esistenza. Queste sono solo alcune delle ipotesi a cui ho pensato prima di arrivare al finale... Nulla di tutto ciò. La conclusione, che doveva essere narrativamente tanto forte da controbilanciare la noia di tutta la parte iniziale, si svolge in un contesto senza veri sussulti, a cui va aggiunta la chiosa in cui Nina, tutta contenta, ha una specie di cambiamento (incomprensibile e fuori contesto) e va a farsi bella.
Non do consigli tecnici, perché altri ne hanno dispensati a piene mani prima di me, ma ribadisco: occhio ai troppi possessivi e alle ripetizioni, non ultima quella relativa alla giornata di merda, davvero davvero indisponente.

Valutazione: ni.

LA CORSA di Luca Fagiolo
Il problema dell'originalità delle storie, in generale, deve passare in secondo piano rispetto all'efficacia narrativa delle stesse e alla voce caratteristica dell'autore, nel tuo caso però, per quanto mi riguarda, l'intuizione alla base del racconto è stata determinante. Tema logoro e, ultimamente, abusato sino alla nausea. In fondo non è una colpa, ma l'ennesima Corsa per la sopravvivenza (a cominciare da "La lunga marcia" di Stephen King...), a meno di clamorose intuizioni per darle un diverso sapore, stanca.
Valutata al di fuori di questo inconveniente, la trama desta un certo interesse, soprattutto per la vicenda del bambino, ma è un po' poco per dare davvero una scossa. Piccola scintilla, il finale, dove si tira un sospiro di sollievo per il destino del piccolo. Il resto, purtroppo, è nebuloso, ma credo sia dovuto ai pochi caratteri a disposizione rispetto all'ampiezza dell'idea che ti ha spinto a scrivere il racconto.
Stile migliorabile, soprattutto sul fronte della foga di spiegare al lettore certi antefatti della vicenda... leggasi: infodump. E mi riferisco in particolare allo spiegone: "Quest’anno solo in quattro sono arrivati al traguardo ancora vivi e mancano altre diciassette settimane alla fine del campionato. Finché partecipavano solo i detenuti ero anche contento avessero trovato una soluzione per il sovraffollamento delle carceri, ma adesso… Era da dire che avrebbero trovato una sciocchezza anche su di me."
Bastavano pochi input rapidissimi, tipo: "Quest'anno solo quattro sopravvissuti. Poverini. Mica solo detenuti.". Punto.

Valutazione finale insufficiente, mi dispiace.
P.S.: Bruttissimo quel: “Una tizia”…

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antico
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Re: Gruppo MELBOURNE 1956: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » venerdì 21 agosto 2020, 14:54

Tre classifiche ricevute, ve ne mancano due.

Edoardo Foresti
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Re: Gruppo MELBOURNE 1956: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » venerdì 21 agosto 2020, 17:46

Buonasera! Ecco la mia classifica e relativi commenti.

CLASSIFICA

1- La corsa, di Luca Fagiolo
2- Il sol dell’avvenire, di Agostino Langellotti
3- Falsa partenza, di Polly Russell
4- Gazzella X, di Federico Bertellini
5- Asocial, di Andrea Spinelli

COMMENTI

La corsa, di Luca Fagiolo
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Falsa partenza, di Polly Russell
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Gazzella X, di Federico Bertellini
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Asocial, di Andrea Spinelli
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Giulio_Marchese
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Re: Gruppo MELBOURNE 1956: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » sabato 22 agosto 2020, 21:29

Eccomi, sono l'ultimo!

Classifica e commenti:
1. Gazzella X, di Federico Bertellini

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2. Il sol dell’avvenire, di Agostino Langellotti

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3. Falsa partenza, di Polly Russell

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4. Asocial, di Andrea Spinelli

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5. La corsa, di Luca Fagiolo

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antico
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Re: Gruppo MELBOURNE 1956: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » domenica 23 agosto 2020, 22:02

Avete ricevuto tutte le classifiche.

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