Maratona: la classifica di Mauro Longo
Inviato: venerdì 4 settembre 2020, 18:35

1) La botta sale, il bebop rimane
Racconto tecnicamente perfetto, con invidiabile senso della frase, una costruzione emozionante, un crescendo continuo e un finale amaro, il tutto filtrato da un narratore inaffidabile e antipatico, ma credibile.
L'autore dimostra di avere il perfetto controllo del mezzo “racconto”; facile prevedere un futuro nel settore per lui.
2) Le divinità
Una storia ambientata in un mondo secondario poco delineato, forse un po' confusionario, in cui si confrontano divinità e società dai paradigmi diversi. Le azioni dei personaggi finiscono per sembrare poco interessanti, e non ci si affeziona molto a loro e a quello che fanno o vogliono. Tutto sembra alla fin fine ineluttabile e deciso dalle divinità del titolo.
3) Notte tempestosa
Una storia molto classica di possessioni, tempeste notturne, personaggi comuni gettati in turbini di weird, nascite prodigiose. Le citazioni shakespeariane non bastano a tenere su la vicenda, che si conclude inoltre in maniera abbastanza inspiegabile.
4) Il pigiama a pallini
Purtroppo il più debole dei quattro, basato su una situazione di dramma familiare stereotipata e derivativa, più adatta a un film tv pomeridiano statunitense che a “Mantignano”. La parte più interessante è l'elemento weird, subdolo e inquietante, mentre lo scambio di punti di vista risulta artefatto e poco riuscito con entrambi i narratori.