Il suggerimento - Eleonora Rossetti

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eleonora.rossetti
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Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#1 » lunedì 19 ottobre 2020, 23:14

Il mio calvario è iniziato con la nomina a caposettore.
I tempi delle chiacchiere coi colleghi alla macchinetta del caffè sono finiti. Si sono tutti tramutati in copie malriuscite di Perseo che rifugge lo sguardo della Medusa. Credono che non li senta, quando mormorano alle mie spalle? Ormai sono diventato più abile dei sordomuti a leggere il labiale.
Perché fanno così? Non ho leccato il culo a nessuno. Voglio solo fare bene il mio lavoro.
Ho persino installato una cassetta dei suggerimenti accanto alla porta dell’ufficio. Ogni sera la ritrovo piena di bigliettini poco edificanti. “Strozzati” “Almeno la moglie del capo scopa bene?” “Sfigato” “Mangiamerda” per citarne alcuni. Ogni insulto mi logora lo stomaco, ma non riesco ad arrabbiarmi. Che volete, sono fatto così, cerco sempre il lato positivo, anche quando è arduo trovarne uno. Forse è per questo che mi hanno promosso.
Stasera, però, incappo in un foglietto diverso da tutti gli altri.
“Vai all’Inferno!”
Uno come tanti, al primo impatto. Guardando meglio, però, mi accorgo che la parola “Inferno” è scritta con la “I” maiuscola, ben evidente anche in stampatello.
Capisco in un lampo. Non è un insulto. È un suggerimento. Il primo mai dato in tutta la mia rampante carriera. E che Dio mi fulmini in questo momento, non deluderò chiunque l’abbia scritto.
All’Inferno. Già, ma come? Forse il guaio non è neanche andarci, il problema è tornare indietro, che cazzo. Qui ci vuole della formazione. E straordinari siano!
Mi tuffo a pesce nel web, chiudendomi nella penombra dell’ufficio mentre gli ultimi addetti alle pulizie se la squagliano in silenzio. Non mi curo di cancellare la cronologia: è la prova della mia dedizione all'incarico. Passo al setaccio ogni sito e blog sull’argomento, annotando disegni di pentacoli e dettagli di squartamenti, fino a farmi bruciare gli occhi e squagliare le viscere dal ribrezzo.
A pochi minuti dalla mezzanotte, dopo un’assidua ricerca, ho il rituale vincitore.
Mi piazzo nell’open space con un pennarello in una mano, il foglietto del suggerimento nell'altra. Traccio un cerchio sulle piastrelle con alcuni simboli contorti, alzo il biglietto, inspiro a fondo. Sono deciso fino al midollo, so che all’Inferno troverò la risposta che cerco.
“Desiderio, desiderio, per un attimo sia vero e poi torno com’ero!”
Silenzio. Di colpo mi sento stupido. Avrò preso una cantonata colossale? Ne girano di stronzate, in rete. Ma perché la luce tremola? Ehi! Chi ha staccato la...

Cazzo, che caldo!
Mi pizzicano gli occhi, come se stessi fissando braci ardenti da ore. Il vento mi scotta la pelle, scuoia le labbra.
Il biglietto! Lo stringo nel palmo, sento il crepitare della carta. Il mio tramite.
Lampi rossastri disegnano l'aspro orizzonte. Mi sento librare nel nulla. Mi sto avvicinando, lo sento nelle ossa, sempre che le abbia ancora.
Ci sono! Ci sono quasi! Allora ha funzionato! Ha...

“PORCO ANGELO BENEDETTO! LE PORTE DEVONO RIMANERE CHIUSE!”

Quella voce mi risuona fino al cervello. Calore puro. Il biglietto diventa cenere, mi sento sputare come un chewing-gum. Cado...

***

Ah, che goduria!
Mi dondolo sulla poltrona qualche istante ancora, euforico. Ho davanti i grafici di rendimento del mio settore, che in questi ultimi due mesi è finalmente decollato. Mi spetterà un premio produzione e magari un nuovo scatto. Magnifico!
Ma non è tempo di adagiarsi sugli allori, è ora del consueto giro.
Esco dall’ufficio e assaporo l'amato silenzio. Ho rimpiazzato l’open space con una serie di loculi senza intercomunicazione. Le porte sono controllate da una chiusura automatica, di cui solo io ho il telecomando. Nessuno esce se non per espletare i bisogni. A turni. Su richiesta al sottoscritto, anticipata di almeno dieci minuti.
I mormorii sono cessati, le malelingue nei bagni pure. Il mio stomaco e il mio umore ringraziano.
Tornando indietro, guardo la mensola dove una volta stava la scatola dei suggerimenti. L'ho rimossa la mattina dopo il mio “viaggio”. Tanto a che serve, ormai? L’ufficio va a gonfie vele. Sapevo che avrei trovato la soluzione, all'Inferno!
A proposito. Chi avrà scritto quel biglietto? Devo trovarlo e proporlo impiegato dell’anno. Chissà se ai piani alti accetteranno un suggerimento.
Ultima modifica di eleonora.rossetti il lunedì 19 ottobre 2020, 23:36, modificato 6 volte in totale.


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antico
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#2 » lunedì 19 ottobre 2020, 23:16

Ciao Eleonora e bentornata nell'Arena! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa LIVIO GAMBARINI EDITION!

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Laura Cazzari
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#3 » mercoledì 21 ottobre 2020, 20:40

Ciao Eleonora, piacere di rileggerti. Allora non si può dire che nel tuo racconto non ci sia il tema richiesto! Appena ho iniziato a leggere il tuo racconto ho pensato “finalmente un racconto che non è ambientato all’inferno”. Il tuo stile di scrittura mi piace, è fluido e immersivo, ma la storia che hai scelto di raccontare non mi convince. Prima il protagonista dice che cerca di vedere il buono in tutti e poi in invece gli brucia tanto da andare all’inferno e tornare completamente trasformato? Per me non fila molto il passaggio.
Laura Cazzari

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eleonora.rossetti
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#4 » mercoledì 21 ottobre 2020, 21:15

Ciao Laura! Per rispondere al tuo dubbio: in realtà lui non è diventato malvagio, anzi, è talmente ingenuo (come rimarca all'inizio) da aver interpretato troppo alla lettera ciò che ha udito all'Inferno. Perlomeno questa è stata l'idea che avevo in mente quando ho scritto il racconto, ma in effetti chiunque può vederci un totale ribaltamento alla luce delle azioni che compie. ;)
Lasciando in sospeso il momento della "caduta", in effetti, lascio spazio alle interpretazioni ^^
Conta comunque che ho cercato di dare un po' un tratto surreale al racconto ;)
In ogni caso, grazie del commento :)
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Edoardo Foresti
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#5 » giovedì 22 ottobre 2020, 10:16

Ciao Eleonora! Non è la prima volta che ti leggo e lo faccio anche questa volta con piacere.
Hai scritto un buon testo, scorrevole e chiaro. La cosa che più ho apprezzato è il fatto che, anche con pochi caratteri a disposizione, tu abbia delineato una sorta di arco di trasformazione del personaggio, che da morigerato e sensibile al giudizio altrui diventa proprio lo stereotipo del capo cinico e incurante dei suoi dipendenti. Interessante anche la caratterizzazione del portatore di punto di vista, così ligio al dovere da seguire alla lettera il suggerimento ricevuto.
Credo che l'unico mio dubbio riguardi la scelta di avere un pov che si rivolga direttamente al lettore, come qui: "Che volete, sono fatto così, cerco sempre il lato positivo, anche quando è arduo trovarne uno.", perché da una parte lo stile è coerente con i toni surreali del brano, dall'altra è un elemento che troviamo sporadicamente nel testo e avrei preferito o un'impostazione ancor più surreale e "confidenziale" tra pov e lettore, oppure una più classica con un'immersione ancor più decisa (immersione che comunque c'è eccome e ho apprezzato).
Insomma, salvo qualche mia minuscola perplessità ho sicuramente apprezzato la prova. A presto!

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Giacomo Puca
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#6 » giovedì 22 ottobre 2020, 17:27

Ciao Eleonora, eccomi a valutare il tuo racconto

Tema
Centrato. Si tratta non solo di inferno ma proprio di andarci.

Stile
Lo stile è scorrevole, non ci sono passaggi ostici o intricati, il che è un bene.
La scelta di usare perlopiù il "raccontato" invece del "mostrato" penalizza la qualità. Non siamo mai nella scena, è tutto un po' distaccato. Nella parte all'inferno c'è già maggiore focalizzazione, ma anche qui la scena sembra avvenire in un "vuoto". Come dovrei immaginare la scena? I lampi rossastri illuminano l'orizzonte, quindi siamo all'aperto?

Un altro difetto è la caratterizzazione del personaggio; cose come " Si sono tutti tramutati in copie malriuscite di Perseo che rifugge lo sguardo della Medusa" sono palesemente una metafora elaborata a tavolino, a freddo, dall'autore e messa in bocca al pdv. A meno che il pdv non sia un appassionato di mitologia classica, non è realistico un pensiero simile da parte di un sempliciotto odiato dai colleghi.

Trama
L'idea di andare veramente all'inferno sotto suggerimento è ottima. Però non ho capito cos'è successo.
Lui arriva all'inferno, ne viene cacciato, diventa più stronzo. Ma lui all'inferno tutto quel che prova è calore, assenza di peso, e sente un'urlo. Non ho capito cosa abbia innescato la trasformazione.

Valutazione finale
Idea di base molto valida, realizzazione che avrebbe goduto maggiormente di uno stile più incisivo e meno raccontato. Non ho colto il senso della vicenda.

A rileggersi,
Giacomo.
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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eleonora.rossetti
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#7 » giovedì 22 ottobre 2020, 22:00

Scusate se rispondo solo adesso ma ero in viaggio ^^"
@Edoardo: grazie del commento ^^ Sì in effetti la frase che sfonda la quarta parete, col senno di poi, avrei potuto renderla meglio.
@Giacomo: grazie del commento ;) Per rispondere alle tue perplessità:
- lui non è arrivato proprio _dentro_ l'Inferno, ci stava arrivando (lo rimarca lui stesso "ci sono quasi"), solo che viene sbattuto fuori malamente. Per questo ho tratteggiato un "vuoto" con un orizzonte in avvicinamento e non l'Inferno con fuoco e fiamme e che dir si voglia. Sulla frase di Perseo, ahimé, hai ragione: intromissione dell'autore che col senno di poi avrei potuto rendere più
consona al contesto.
- il cambio di comportamento. In realtà lui non è diventato malvagio di botto, ha solo elaborato l'esperienza che ha avuto, e di quell'esperienza fa parte anche la frase urlata, quella sulle porte chiuse. E l'ha messa in pratica.
L'ho rimarcato anche con l'ultima frase, quella del premio da dare all'impiegato che ha dato il suggerimento, che lui non è davvero un despota. O almeno credevo di essere riuscita a rimarcarlo ^^"
Grazie dei suggerimenti (appunto!). A rileggerci!
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Pietro D'Addabbo
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#8 » venerdì 23 ottobre 2020, 10:36

Ciao Eleonora,

devo rassicurarti in merito alla tua storia e ai due punti di svolta, forse perché anch'io tendo a interpretare alla lettera le frasi che ascolto mi era giunto pienamente anche il "Chiudi la porta" come suggerimento, tradotto dal protagonista in isolamento e compartimentazione dei colleghi sottoposti. Per questo il protagonista mi sembra agire nel modo tipico di una certa attitudine mentale definita 'ad alto funzionamento' ma che mostra i suoi limiti in ambito sociale. Difatti egli non si rende conto di efficientare l'ufficio a scapito della qualità di vita altrui. Il tutto ben raccontato e piacevole.

Mi lascia leggermente perplesso unicamente il ricorso ad un espediente esoterico in un racconto molto realistico. Se tu avessi fatto ricorso piuttosto ad un mezzo onirico per intraprendere il breve viaggio che hai descritto in cui ricevere il 'suggerimento infernale', saresti rimasta nel realismo e meritato, metaforicamente, il bacio accademico.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Andrea76
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#9 » venerdì 23 ottobre 2020, 13:09

Ciao Eleonora, il tuo racconto mi è piaciuto per il cambiamento che riesci ad innescare nel protagonista. Considerato il limite di battute, lo hai reso credibile attraverso il passaggio all’Inferno. Nonostante manchi di una vera e propria immersione nella prima parte, la storia scivola via grazie a un linguaggio secco che non la appesantisce, anzi. Ho trovato però non chiarissima la scena all’Inferno. Di chi è la voce? Forse sono io a non aver capito, ma credo sia importante sapere chi sia perché è da lì che si snoda la vicenda. Quel passaggio è nebuloso, almeno per me. Per il resto, ti ho letto con piacere.

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Emiliano Maramonte
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#10 » sabato 24 ottobre 2020, 20:17

Ciao Eleonora! Molto felice di ritrovarti nell'Arena!
Del tuo racconto (che almeno all'inizio mi ha entusiasmato moltissimo), ho apprezzato la scrittura, pulita e dinamica, e l'intuizione: andare addirittura (e letteralmente) all'Inferno per stravolgere la propria vita. Poi c'ho riflettuto e mi sono detto che forse il presupposto di tutto il racconto è assai fragile. E se il protagonista avesse optato più semplicemente per un patto col diavolo? Capisco che hai voluto introdurre un elemento surreale e/o allegorico, ma hai portato il lettore a una conclusione che non collima con le premesse. In sostanza, alla fine, come risulta cambiato il protagonista? Che cosa è accaduto davvero agli inferi per renderlo all'improvviso un uomo di successo? Ha stretto un patto col demonio? E' diventato egli stesso un demonio? Peccato, questa fumosità non depone a favore dell'efficacia complessiva della trama, per quanto io comunque ne abbia apprezzato l'intuizione di base, come già detto.
Una prova senza infamia e senza lode.

Buona Edition!
Emiliano.

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eleonora.rossetti
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#11 » domenica 25 ottobre 2020, 1:04

Grazie a tutti dei commenti ^^ vi rispondo punto per punto:
@Pietro: l'espediente esoterico in realtà è un mezzo per far vedere quanto sia ingenuo. Il rituale è solo una filastrocca puerile, eppure lui l'ha scelta in mezzo a una serie di proposte "attendibili".
@Andrea: sulla voce, chissà! Il guardiano delle porte dell'Inferno, il Diavolo stesso, la signora delle pulizie degli inferi XD Di sicuro qualcuno di demoniaco, perché l'imprecazione ribalta il "porco demonio maledetto" XD
Lì per lì non mi è parso così importante perché è la frase gridata dalla voce a contare davvero per la risoluzione della storia.
@emiliano: Ciao! In realtà, per come me la sono immaginata, lui non ha proprio stretto nessun patto, manco ci è arrivato all'inferno. Gli è stata sbattuta la porta in faccia, nientemeno XD Tuttavia ha creduto, nella sua ingenuità, che ciò che ha udito fosse la soluzione che cercava e l'ha messa in pratica.. Un suggerimento, insomma XD. Lui stesso non si rende conto del despota che è diventato: è funzionale al suo scopo quindi non ne vede gli sbagli. Tant'è che intende premiare il collega che ha dato il prezioso suggerimento e ha fatto sì che l'ufficio diventasse di colpo superproduttivo. Non so se il concetto è riuscito a passare, ma visto il tono che ho cercato di dare al racconto mi sembrava l'unico adatto. A rileggerci!
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Eugene Fitzherbert
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#12 » domenica 25 ottobre 2020, 9:51

Ciao, Eleonora,
bentrovata!
È sempre un piacere leggerti.
Il racconto mi ha divertito, è leggero, veloce.
La storia è per forza di cose tranciata, con alcuni passaggi lasciati in sospeso, preferendo chiedere al lettore di trovarne la giusta chiave di lettura. Purtroppo questo penalizza la definizione delle sfaccettature della qualità del personaggio, tra cui la fondamentale ingenuità. D'altronde è il prezzo da pagare quando si scrivono microracconti.
Tutto sommato l'ho trovato gradevole, sono arrivato alla fine, ma mi sono rimasti aperti alcuni interrogativi. Càpita.
Alla prossima!

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#13 » domenica 25 ottobre 2020, 23:09

Ciao Eleonora. Piacere di ritrovarti. :)
Il racconto scorre molto bene, anche se ho fatto molta fatica a empatizzare con il protagonista.
Credo sia dovuto principalmente al suo percorso, che ho trovato poco lubrificato, per intenderci.
Quando lui trova il bigliettino e crede sia un suggerimento...Ecco, è a quel punto che si è un po' rotto il patto col lettore. E' stato come una nota stonata. Come può arrivare a una conclusione del genere? Non è molto logica. Penso si poteva gestire diversamente, forse con il protagonista che trae spunto dal bigliettino per percorrere quella strada, non tanto interpretandolo in quel modo. Non so se mi sono spiegato.
Il finale è abbastanza chiaro, seppur non si capisca bene che tipo di patto abbia stretto con il Diavolo o cosa abbia portato al cambiamento. Anche qui poteva essere aggiunto qualche dettaglio in più.
Alla prossima. :)

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eleonora.rossetti
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#14 » domenica 25 ottobre 2020, 23:32

Ciao a tutti e grazie dei commenti :)
@Gabriele: l'intero racconto ha un po' del surreale, almeno erano queste le mie intenzioni. Lui è ingenuo su tutti i fronti, è il classico lavoratore funzionale che farebbe di tutto per non deludere chi gli ha dato fiducia nel ricoprire quel ruolo. In realtà non compie alcun patto: viene scacciato malamente manco apre il portale verso l'Inferno, del quale ha soltanto il ricordo del grido. Proprio come ha fatto prima col bigliettino, sfrutta alla lettera ciò che ha sentito e lo rende un suggerimento a sua volta, rinchiudendo i colleghi nei loculi a lavorare. Ho cercato di rimarcare quanto fosse ingenuo anche solo con il rituale che sceglie, niente più che una filastrocca (che sorprendentemente funziona).
Quindi no, nessun patto col Diavolo, nulla di nulla. Semplicemente lui interpreta a modo suo ;)
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Alfabri
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#15 » giovedì 29 ottobre 2020, 16:39

Ciao Eleonora, piacere di leggerti.
Mi duole andare sostanzialmente controcorrente rispetto a tutte le altre valutazioni, ma devo ammettere che il tuo racconto non mi è piaciuto. Probabilmente, sia chiaro, perché sono io a non averlo capito (o a non avere gli strumenti per farlo).
Proviamo a ricostruire i fatti: il caposettore di un'ufficio, uomo positivo e diligente, che prende a cuore il proprio lavoro, viene per questo motivo massacrato dai propri sottoposti. Allora decide grazie al suggerimento di un bigliettino di scoprire come andare all'inferno. Ok, alt. Perché mai tutto ciò? Qui io mi perdo proprio, non capisco la logica di questo avvenimento.
Andiamo avanti. Pertanto il nostro protagonista si applica per raggiungere l'inferno, applica il rituale migliore eccetera… Arriva sulla soglia dell'inferno e? Frase in maiuscolo sulle porte chiuse. A capo la storia si scioglie nell'epilogo "positivo", in cui l'ambiente sembra tornare quello efficiente e senza critiche che il caposettore avrebbe sempre desiderato. Perché? Cosa causa il cambiamento? Cosa ha visto sulla soglia dell'inferno? Cos'è cambiato nella sua testa e nella gestione dell'ambiente di lavoro? E' sufficiente dividere l'open space in loculi e mettere l'obbligo di richiesta scritta per alzarsi per trasformare un posto di lavoro in cui i dipendenti hanno uno spirito ribelle nell'ambiente di lavoro perfetto?
Ti ripeto, mi duole dirtelo e soprattutto andare controcorrente, ma io non ne vengo proprio a capo, e la mia valutazione è pertanto insufficiente, mi dispiace.
Alla prossima!

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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#16 » giovedì 29 ottobre 2020, 16:49

@Alfabri: ciao! Premetto che ho voluto dare uno stampo di tipo surreale al racconto, per questo le reazioni di alcuni personaggi sono tirate più sul nonsense. Sono partita dall'idea del suggerimento (vai all'inferno) che viene preso alla lettera (un suggerimento, appunto!) per un dettaglio stupido, anziché interpretato come un chiaro insulto invidioso. Il protagonista è ingenuo, fin troppo, dato che vede il lato positivo in tutto (e non prende provvedimenti per gli insulti, per esempio: se il mio capo avesse trovato questi bigliettini avrebbe fatto fuoco e fiamme per trovare i responsabili...). Il comportamento si ripete durante il pur breve contatto con l'aldilà: ciò che sente urlare viene preso come "la soluzione" al problema: porte chiuse. E la mette in pratica, alla lettera. Mi spiace che il messaggio non sia arrivato.
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#17 » giovedì 29 ottobre 2020, 22:27

Ecco infatti, ora mi sento stupido. Purtroppo il messaggio non mi è arrivato per niente, forse per lettori come me avrebbe dovuto essere ancora più smaccata la stupidità del protagonista.

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antico
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Re: Il suggerimento - Eleonora Rossetti

Messaggio#18 » venerdì 30 ottobre 2020, 9:27

L'idea del racconto è molto carina, ma ci sono, a mio avviso, alcune criticità. La prima persona è funzionale al farce entrare nella mentalità del protagonista, ma l'immersione non mi sembra così riuscita, tanto che al punto di svolta mi è sembrato non naturale il suo prendere l'insulto per suggerimento e, di conseguenza, adoperarsi per soddisfare la richiesta. La stessa accelerazione successiva, tesa al risolvere il problema, mi è sembrata innaturale e questo, evidentemente, perché, nonostante la rilettura, i punti cardine del carattere del protagonista non mi si erano definiti in modo chiaro in testa. Nulla da dire sul finale con il suggerimento infernale messo in pratica in modo letterale. Per me un pollice tendente verso l'alto in modo convinto, ma non brillante. Stessa valutazione del racconto di Partiti che posiziono davanti al tuo perchè più efficace nel preparare il "terreno" nella mente del lettore.

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