Rudi - Filippo Santaniello

Appuntamento fissato per lunedì 16 novembre dalle 21.00 all'una con un tema di Scilla Bonfiglioli!
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Filippo Santaniello
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Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#1 » martedì 17 novembre 2020, 0:47

“È tutto chiaro?” dico al bambino.
Fa sì con la testa.
Se gli chiedessi di ripetere non aprirebbe bocca. Balbetta Rudi. Si vergogna.
“Mi raccomando, fai attenzione. Ti aspetto in macchina.”
Mi guarda ancora un istante. Poi apre lo sportello e si avvia verso il garage sull’altro lato del marciapiede.
Mi passo una mano sulla faccia.
Che cazzo ci faccio a Tor Bella Monaca col figlio di Aifa?

Aifa è la mia compagna. Stiamo insieme da due anni. È africana.
Oggi pomeriggio ho scoperto che suo figlio è un mostro.
È successo durante la festa di compleanno.
Aifa è andata al funerale di uno zio e io sono rimasto a Roma con Rudi con la raccomandazione di preparagli una festa coi fiocchi.
Compie sette anni.
Detto fatto.
Palloncini colorati e una torta che manco a Masterchef.
I bambini si divertivano. A un tratto, però, ho trovato Rudi fuori dalla sua cameretta mentre gli altri continuavano a giocare a strega di mezzanotte.
Ho chiesto cosa fosse successo e ho capito che l’avevano chiuso fuori perché una bambina, tastandogli il viso al buio, aveva sentito qualcosa d’appuntito e scivoloso che l’aveva morsa. Si è spaventata. Per questo non hanno più voluto giocare con Rudi.

Io per campare faccio ogni cosa, ma quello che mi riesce meglio è sputtanare tutto al gioco.
Poker, Totip, slot machine.
Non c’è limite ai debiti che ho con quelli di Tor Bella.
Ci sto provando a ripagarli. Ho iniziato a fare pure il dog sitter.
Ieri la signora Adani mi ha lasciato il suo carlino per una giornata. Si chiama Pippo.
Finiti i festeggiamenti di Rudi, dopo che i suoi amichetti se ne sono andati, l’ho lasciato un po’ con Pippo. Si adorano. Sarà che sono simili. Pure Pippo è albino. Mentre giocavano ho chiamato Aifa. 
Le ho raccontato della festa e che Rudi aveva morso una compagna. 
Lei ha voluto sapere a cosa giocassero.
“A strega di mezzanotte” ho detto. “Tipo nascondino. Ma al buio.”
Si è agitata. Mi ha detto di andare subito a controllarlo. Sono entrato nella sua stanza e…
La luce era spenta. Quando l’ho accesa ho visto che di Pippo era rimasto solo il collare.
Ho guardato Rudi. Aveva la bocca sporca di rosso e un ciuffo di pelo in bocca.
Sono corso al telefono immaginando che il mio resoconto sconvolgesse Aifa, invece l’unica cosa che ha detto è stata: “Doveva succedere.”
“Doveva succedere cosa?” ho gridato.

Prima che Aifa e Rudi venissero in Italia, Rudi è stato maledetto dalla sua tribù poiché albino. Il maleficio è scattato al compimento del suo settimo anno di età e lo costringerebbe a trasformarsi in una creatura da incubo non appena si trova al buio. Quando torna la luce ritorna normale. Potete non crederci. Io da quello che ho visto posso mettere la mano sul fuoco che è tutto vero.

Guardo l’ora.
Rudi è nella bisca da troppo tempo. Se gli fanno male non me lo perdonerei mai.
Sfilo la pistola dalla cintola – non sarei mai uscito senza – e sto per muovermi quando si apre lo sportello.
Rudi siede accanto a me.
“Hai fatto come ti ho detto? Hai spento la luce appena sei entrato?”
Lo tartasso di domande ma i suoi denti sporchi di sangue con qualche pezzetto di carne incastrato valgono più di mille parole.
Sono felice. Lo abbraccio promettendo che non scommetterò più.
Restiamo uniti, due cuori che battono, e mi accorgo che il sole è tramontato quando sento qualcosa bagnarmi il collo nel punto in cui Rudi sta premendo il viso.
Sta succedendo ancora. Il bambino deve sottostare al sortilegio come il mare alla luna.
Sollevo la pistola.
Mi dispiace Aifa. Devo farlo.
Sto per sparare quando capisco che quelli che sembravano gorgoglii minacciosi in realtà non sono altro che baci d’affetto, allora stringo Rudi più forte e lo accarezzo mettendomi a piangere.

Tornando a casa l’ho guardato solo una volta. Fa paura davvero. Ma mi abituerò. Ci si abitua a tutto. Quando siamo scesi dalla macchina l’ho coperto col giaccone. Questi tentacoli pieni di bocche non sono un bello spettacolo.
Ora sono stanco. Voglio solo andare a letto.
Ma davanti al portone trovo ad attendermi la signora Adani.
Pippo! È venuta a riprenderselo.
È proprio vero.
Risolto un problema ne spunta sempre un altro.



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antico
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#2 » martedì 17 novembre 2020, 0:54

Ciao Filippo! Tutto ok con i parametri, buona SCILLA BONFIGLIOLI EDITION!

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GiulianoCannoletta
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#3 » mercoledì 18 novembre 2020, 21:53

Ciao Filippo, piacere di averti letto. Decisamente originale la tua interpretazione del tema, così come il protagonista che trova immediatamente un pragmatico utilizzo per il figlio mostruoso della compagna. Il racconto è ben scritto. Forse un po' troppa carne al fuoco per così poche battute, alcune scene ne escono inevitabilmente sacrificate quando avrebbero meritato qualche dettaglio in più.
Complimenti, spero di rileggerti presto.
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
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Stefano Impellitteri
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#4 » mercoledì 18 novembre 2020, 22:48

Rudi

Ciao filippo, molto piacere.
Il racconto esce dagli schemi ed è apprezzabile, solo a volte un po' forzato. L'esposizione è tutto un raccontato e non immedesima molto. Hai messo a mio parere troppi conflitti per i caratteri a disposizione, capisco anche che dovevi però dare solidità alla trama con i comportamenti del narratore. Il tema però non lo sento centrato appieno perchè il narratore non aveva davvero desiderio di "accarezzarlo" ma solo di sfruttarlo. Resta comunque un buon livello a mio parere.

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Andrea76
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#5 » giovedì 19 novembre 2020, 12:35

Ciao Filippo, ho apprezzato parecchio il tuo racconto. È ben costruito, ogni scena in cui è suddiviso mediante le cesure ha un suo perché e non è mai fine a sé stessa. Riesci a dare vita a un plot corposo, denso di avvenimenti ma senza dare l’impressione di arrivare alla fine per il rotto della cuffia nonostante i pochi caratteri a disposizione. Questo perché hai trovato la giusta dose tra “show” e “tell” che a mio avviso porta avanti orizzontalmente la storia senza mai impantanarla. Ho trovato lievemente banale la spiegazione della maledizione del bambino con il classico rito vudu, ma tutto questo è compensato dal messaggio che il racconto lancia nel suo sottotesto (almeno così io l’ho interpretato): il vero mostro non è il bimbo (che anzi è la prima vittima del sortilegio), ma il protagonista, che usa l’arma/handicap del piccolo per raggiungere i suoi scopi.
Complimenti, tema centrato e in modo sottile e per nulla scontato.
A presto.

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Filippo Santaniello
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#6 » sabato 21 novembre 2020, 12:34

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Filippo, piacere di averti letto. Decisamente originale la tua interpretazione del tema, così come il protagonista che trova immediatamente un pragmatico utilizzo per il figlio mostruoso della compagna. Il racconto è ben scritto. Forse un po' troppa carne al fuoco per così poche battute, alcune scene ne escono inevitabilmente sacrificate quando avrebbero meritato qualche dettaglio in più.
Complimenti, spero di rileggerti presto.


Ciao Giuliano,
grazie per il commento,
effettivamente per sviluppare meglio la storia avrei avuto bisogno di più battute. Forse non ne sarebbero bastate il doppio, ma credo che la vicenda si esaurisca narrativamente anche con queste poche battute a disposizione. Avrei voluto scrivere meglio alcuni passaggi, ma il tempo è tiranno e ho fatto quel che ho potuto!

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Filippo Santaniello
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#7 » sabato 21 novembre 2020, 12:41

Stefano Impellitteri ha scritto:Rudi

Ciao filippo, molto piacere.
Il racconto esce dagli schemi ed è apprezzabile, solo a volte un po' forzato. L'esposizione è tutto un raccontato e non immedesima molto. Hai messo a mio parere troppi conflitti per i caratteri a disposizione, capisco anche che dovevi però dare solidità alla trama con i comportamenti del narratore. Il tema però non lo sento centrato appieno perchè il narratore non aveva davvero desiderio di "accarezzarlo" ma solo di sfruttarlo. Resta comunque un buon livello a mio parere.


Ciao Stefano,
grazie per aver letto e commentato.
E' stata una sfida riuscire a condensare questa vicenda in così poche battute. Il raccontato in prima persona è stata una scelta voluta perché credo favorisca l'immersione nel testo.
E' vero che il protagonista sfrutta il bambino per i suoi scopi ma alla fine si redime, scoppia in un pianto liberatorio e stringendolo a sé lo accarezza sapendo che d'ora in poi dovrà convivere col mostro.
Ma chi è il vero mostro tra i due?
La creatura per la sua bruttezza o l'uomo per i suoi vizi?

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Filippo Santaniello
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#8 » sabato 21 novembre 2020, 12:48

Andrea76 ha scritto:Ciao Filippo, ho apprezzato parecchio il tuo racconto. È ben costruito, ogni scena in cui è suddiviso mediante le cesure ha un suo perché e non è mai fine a sé stessa. Riesci a dare vita a un plot corposo, denso di avvenimenti ma senza dare l’impressione di arrivare alla fine per il rotto della cuffia nonostante i pochi caratteri a disposizione. Questo perché hai trovato la giusta dose tra “show” e “tell” che a mio avviso porta avanti orizzontalmente la storia senza mai impantanarla. Ho trovato lievemente banale la spiegazione della maledizione del bambino con il classico rito vudu, ma tutto questo è compensato dal messaggio che il racconto lancia nel suo sottotesto (almeno così io l’ho interpretato): il vero mostro non è il bimbo (che anzi è la prima vittima del sortilegio), ma il protagonista, che usa l’arma/handicap del piccolo per raggiungere i suoi scopi.
Complimenti, tema centrato e in modo sottile e per nulla scontato.
A presto.


Ciao Andrea,
mi fa piacere che il racconto ti sia piaciuto e trovo bella la tua interpretazione. Mentre scrivevo ci ho pensato anch'io ma non credevo che il messaggio avrebbe davvero colpito il lettore. Ci sono due mostri in questa storia. Il bambino costretto a mutare per colpa del sortilegio e l'uomo costretto a compiere un'azione mostruosa per liberarsi dai debiti. La spiegazione della maledizione forse risulta banale perché l'ho inserita a metà storia togliendo l'effetto sorpresa, ma è stato un gesto istintivo, non ho riflettuto molto durante il flusso di scrittura.

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Andrea Lauro
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#9 » sabato 21 novembre 2020, 16:21

Ciao Filippo, la storia mi è piaciuta molto. Spesso mi son trovato lì per lì a dire, qui cadiamo nell’infodump. E invece un secondo dopo torni in carreggiata, e la spiegazione è il gancio per il punto successivo. Quindi nulla da dire, mi è piaciuto.
Il tipico caso in cui la storia è preponderante sullo stile, e le piccolezza vengono dimenticate.
Sono stato trascinato verso il fondo dalla narrazione, bravo.
andrea

Charlesdexter
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#10 » sabato 21 novembre 2020, 18:02

Ciao Filippo,
Il racconto è ben riuscito, mi piace lo stile asciutto, l'ambientazione di tranquilla vita urbana, la vicenda di questo bambino che si trasforma in mostro part-time.
La spiegazione del perché Rudi sia stato maledetto in quanto albino potrebbe essere inserita in modo più dinamico, attraverso un dialogo, così sa di spiegazione del narratore onnisciente, per il resto però mi sono divertito leggendolo e mi ha convinto.

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Filippo Santaniello
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#11 » domenica 22 novembre 2020, 18:58

Andrea Lauro ha scritto:Ciao Filippo, la storia mi è piaciuta molto. Spesso mi son trovato lì per lì a dire, qui cadiamo nell’infodump. E invece un secondo dopo torni in carreggiata, e la spiegazione è il gancio per il punto successivo. Quindi nulla da dire, mi è piaciuto.
Il tipico caso in cui la storia è preponderante sullo stile, e le piccolezza vengono dimenticate.
Sono stato trascinato verso il fondo dalla narrazione, bravo.
andrea


Ciao Andrea, grazie per gli apprezzamenti, effettivamente non è stata una storia semplice da maneggiare in così poche battute, e come dici tu il rischio di cadere nell’infodump era dietro l’angolo. Diciamo che ho giocato un po’ di fino e me la sono portata a casa senza troppi spargimenti di spiegazioni.

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Filippo Santaniello
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#12 » domenica 22 novembre 2020, 19:04

Charlesdexter ha scritto:Ciao Filippo,
Il racconto è ben riuscito, mi piace lo stile asciutto, l'ambientazione di tranquilla vita urbana, la vicenda di questo bambino che si trasforma in mostro part-time.
La spiegazione del perché Rudi sia stato maledetto in quanto albino potrebbe essere inserita in modo più dinamico, attraverso un dialogo, così sa di spiegazione del narratore onnisciente, per il resto però mi sono divertito leggendolo e mi ha convinto.


Ciao Charles,
grazie per aver letto e commentato. Vedo che anche tu hai trovato un po’ forzata la spiegazione della maledizione di Rudi.
Hai ragione, avrei dovuto gestirla meglio e avevo anche pensato di inserirla in un dialogo diretto, ma non c’era tempo e avevo finito le battute a disposizione. Magari in futuro, rimettendo mano alla storia, potrei riuscire a eliminare il difetto, stiamo a vedere...

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Puch89
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#13 » lunedì 23 novembre 2020, 5:44

Ciao Filippo, ben trovato.
Il racconto si sonda in un vissuto quotidiano romano verosimile, già questo personalmente è apprezzabile facendone parte.
L'uso della prima persona è condotto abbastanza bene, anche se non so se è stata la scelta migliore come pdv in questo caso, perché è tutto un po troppo raccontato, per giustificare la coerenza narrativa sei stato costretto ad inserire informazioni necessarie ma che rimangono lì, in sospeso nel nulla. Un po un peccato, più che altro per i caratteri utilizzabili in maniera migliore. Per il resto la storia galoppa fino alla fine, la maledizione del bambino poteva essere gestita meglio ma tutto sommato ci sta, ho apprezzato il finale che ho temuto stesse quasi per finire col protagonista vittima del bambino, ma ho apprezzato di più il fatto che quest'ultimo dimostrasse affetto all'uomo che l'aveva si sfruttato ma anche compreso, dimostrando umanità nonostante la sua natura mostruosa. Piccolo apprezzamento sulla breve descrizione del suo aspetto dalle tinte lovecraftiane.
Tema non centratissimo ad essere pignoli, ma il racconto mi è piaciuto.

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Filippo Santaniello
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#14 » lunedì 23 novembre 2020, 12:58

Puch89 ha scritto:Ciao Filippo, ben trovato.
Il racconto si sonda in un vissuto quotidiano romano verosimile, già questo personalmente è apprezzabile facendone parte.
L'uso della prima persona è condotto abbastanza bene, anche se non so se è stata la scelta migliore come pdv in questo caso, perché è tutto un po troppo raccontato, per giustificare la coerenza narrativa sei stato costretto ad inserire informazioni necessarie ma che rimangono lì, in sospeso nel nulla. Un po un peccato, più che altro per i caratteri utilizzabili in maniera migliore. Per il resto la storia galoppa fino alla fine, la maledizione del bambino poteva essere gestita meglio ma tutto sommato ci sta, ho apprezzato il finale che ho temuto stesse quasi per finire col protagonista vittima del bambino, ma ho apprezzato di più il fatto che quest'ultimo dimostrasse affetto all'uomo che l'aveva si sfruttato ma anche compreso, dimostrando umanità nonostante la sua natura mostruosa. Piccolo apprezzamento sulla breve descrizione del suo aspetto dalle tinte lovecraftiane.
Tema non centratissimo ad essere pignoli, ma il racconto mi è piaciuto.


Ciao Puch,
grazie per aver letto e commentato,
sull'utilizzo della prima persona ti rispondo dicendo che è stata una scelta istintiva, non ho ponderato nulla, ho attaccato a scrivere in prima persona istintivamente, e mi sembrava funzionasse, perciò ho condotto la storia così fino alla fine.
Il tema non è centrato dici?
Non saprei, è un giudizio soggettivo, a me sembra di averlo rispettato nel momento in cui il padre coccola il bimbo/mostro dopo aver scoperto che contro di lui non ha intenzioni malevoli. Sicuramente con più battute l'avrei sviscerato meglio. Comunque grazie ancora per i consigli e gli apprezzamenti. A presto!

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Stefano.Moretto
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#15 » martedì 24 novembre 2020, 10:16

Ciao Filippo
Carina l'idea del bambino che diventa un mostro quando si fa buio, ma lascia un po' di dubbi sul "comportamento" del mostro. Sembra che quando si trasforma non cambi il suo "essere Rudi", altrimenti avrebbe ucciso anche i bambini alla festa e il padre acquisito, però a questo punto "perché ha ucciso Pippo?". I tizi nella cosca si può capire se gli è stato detto proprio "vai lì e fai colazione", ma il cane è più difficile da comprendere, vuol dire che il bambino anche in modalità "non mostro" se lo sarebbe mangiato volentieri?
Un'altra cosa che avresti potuto evitare con un tocco in più all'inizio è come ci si immagina Rudi. Nel primo paragrafo non specifichi niente, quindi sembra non sia importante e ognuno lo immagina come gli pare (il che è ok). Nel secondo paragrafo dici che è di madre africana, quindi uno si reimmagina tutto il racconto col bambino di colore. Al terzo paragrafo sovrascrivi di nuovo tutto dicendo per sottintesi che è albino. Insomma Rudi cambia colore ad ogni paragrafo, l'immaginazione del lettore ha bisogno di stabilità soprattutto se si tratta di un dettaglio che è rilevante ai fini della trama (per esempio, il protagonista non si sa se sia occidentale, africano, asiatico o altro, ma ai fini della trama non è rilevante quindi non c'è nessun problema a non dirlo).
Come ti hanno fatto notare gli altri il tuo stile è un po' "riassunto", molte cose fondamentali vengono spiegate direttamente al lettore come fosse una sorta di diario, potresti gestire meglio le informazioni progettando appositamente le scene. Ad esempio la scena di apertura poteva essere un brevissimo dialogo con uno della cosca che minaccia il protagonista se non gli rende i soldi.

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Filippo Santaniello
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#16 » martedì 24 novembre 2020, 15:23

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Filippo
Carina l'idea del bambino che diventa un mostro quando si fa buio, ma lascia un po' di dubbi sul "comportamento" del mostro. Sembra che quando si trasforma non cambi il suo "essere Rudi", altrimenti avrebbe ucciso anche i bambini alla festa e il padre acquisito, però a questo punto "perché ha ucciso Pippo?". I tizi nella cosca si può capire se gli è stato detto proprio "vai lì e fai colazione", ma il cane è più difficile da comprendere, vuol dire che il bambino anche in modalità "non mostro" se lo sarebbe mangiato volentieri?
Un'altra cosa che avresti potuto evitare con un tocco in più all'inizio è come ci si immagina Rudi. Nel primo paragrafo non specifichi niente, quindi sembra non sia importante e ognuno lo immagina come gli pare (il che è ok). Nel secondo paragrafo dici che è di madre africana, quindi uno si reimmagina tutto il racconto col bambino di colore. Al terzo paragrafo sovrascrivi di nuovo tutto dicendo per sottintesi che è albino. Insomma Rudi cambia colore ad ogni paragrafo, l'immaginazione del lettore ha bisogno di stabilità soprattutto se si tratta di un dettaglio che è rilevante ai fini della trama (per esempio, il protagonista non si sa se sia occidentale, africano, asiatico o altro, ma ai fini della trama non è rilevante quindi non c'è nessun problema a non dirlo).
Come ti hanno fatto notare gli altri il tuo stile è un po' "riassunto", molte cose fondamentali vengono spiegate direttamente al lettore come fosse una sorta di diario, potresti gestire meglio le informazioni progettando appositamente le scene. Ad esempio la scena di apertura poteva essere un brevissimo dialogo con uno della cosca che minaccia il protagonista se non gli rende i soldi.


Ciao Stefano e grazie per aver letto e commentato,
Rudi ha ucciso Pippo perché aveva fame, stava per uccidere anche l'amichetta alla festa di compleanno ma sono intervenuti in tempo accendendo la luce. Il padre non lo uccide perché prova affetto per lui. Almeno è così che dovrebbero essere andate le cose, ma ormai sono passati giorni da quando ho scritto di getto il racconto e non lo ricordo più bene nemmeno io, ahah!

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marco.roncaccia
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#17 » martedì 24 novembre 2020, 18:29

Ciao Filippo,
Torbella fa da scenario al piccolo mostro del tuo racconto che il protagonista accarezza perché fondamentalmente gli salva il culo.
Punti di forza sono:
- è piacevole da leggere per il ritmo e lo stile e per come te la cavi nonostante la trama (vedi secondo punto critico)
- ha una declinazione del tema decisamente originale.
Punti critici
- inverosimiglianza di alcuni passaggi (Rudi fa una strage in bisca ma mordicchia appena la bambina e si fa buttare fuori dalla stanza al buio dagli altri bambini)
- trama un po’ troppo intricata (la maledizione, la trasformazione, i debiti di gioco, la festa di compleanno, la bisca, il dogsitter). Troppa carne al mostro si potrebbe dire.
A rileggerti.

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Giorgia D'Aversa
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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#18 » mercoledì 25 novembre 2020, 10:01

Ciao Filippo, piacere di leggerti!
Dunque, la storia che hai deciso di scrivere è bella forte e anche affascinante. Tuttavia devo ammettere che nel corso della lettura la tua scelta di utilizzare perlopiù passaggi in raccontato per connettere i diversi passaggi mi ha un po' allontanata dalle emozioni del protagonista: ed è un peccato, perché ho letto il tutto in maniera molto distaccata e non mi sono sentita coinvolta particolarmente. Ci sono dei passaggi in cui mi è sembrato di avvicinarmi a lui, ma poi zac!, venivo di colpo allontanata dal suo mondo interiore.
In alcuni punti rischi di scivolare nello spiegone a posteriori, e sono dell'idea che riutilizzando in maniera più efficace quei caratteri avresti potuto scegliere qualche dettaglio più efficace da mostrare. Però l'idea è buona e la storia si lascia comunque leggere con piacere.

Una nota sul testo:
Se gli chiedessi di ripetere non aprirebbe bocca. Balbetta Rudi. Si vergogna.

Forse qui volevi dire "Balbetta, Rudi"? Perché altrimenti non capisco il collegamento col periodo precedente, visto che lui non dice nulla. Ti chiedo delucidazioni perché mi sono bloccata subito nella lettura e non riuscivo a capire!

Buona sfida!

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Re: Rudi - Filippo Santaniello

Messaggio#19 » giovedì 3 dicembre 2020, 20:02

Un racconto ben congegnato che si legge con gran piacere in cui vedo un unico, rilevante problema ed è nella voce narrante che vorrebbe essere pulp e che, invece, parte molto soft per poi vibrare senza spina dorsale nel corso di tutto il testo. Certo, ci racconta la sua vita aprendoci pian piano la strada ber o i suoi mostri, ma quella chiusa con la pistola e lui pronto, con estrema freddezza, a fare fuori Rudi mi ha fatto pensare che no, non era quello il personaggio che aveva parlato fino a quel punto. Va ricalibrato, a mio avviso. Per me è un pollice tendente verso l'alto in modo brillante che dopo una revisione tesa a sistemare quanto sopra può diventare un vero gioiellino.

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