La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

mezzomatto
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La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#1 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:16

Uno specchio inverte destra e sinistra: se io alzo il braccio destro, la mia immagine alza il sinistro.
E, analogamente, Inverte anche alto e basso.
Voi dite di no? Seguitemi attentamente: se lo specchio inverte le cose, il basso, che di qua è il pavimento, di là è il soffitto. Se io alzo il braccio, cioè lo sposto verso l’alto, la mia immagine lo sposta verso il soffitto che, essendo di là, è il basso. Quindi, di qua il braccio va verso il su, di là il braccio va verso il giù.
Elementare Watson.
Anche nel senso della profondità le cose si invertono, il dietro diventa davanti: gli oggetti che di qua sono dietro di me, di là dallo specchio diventano davanti a me, infatti io li vedo.
Il dietro diventa davanti quando è nello specchio, come volevasi dimostrare.
Ma lo specchio inverte anche la quarta dimensione, il tempo?
Sì, quello che di qua è futuro, di là diventa passato. Non avete mai visto un gatto che fa la lotta con la sua immagine? Non riesce a vincere mai, perché il gatto avversario neutralizza ogni suo attacco. Infatti per il gatto di qua dallo specchio, la prossima mossa è il futuro, ma il gatto che è di là dallo specchio la blocca perfettamente, zampa contro zampa e muso contro muso. Vuol dire che lui a conosce già, quindi che il futuro di qua dallo specchio, di là è il passato.
Gli specchi provocano anche curiose distorsioni negli effetti delle cose.
Di qua dallo specchio io mi sbronzo col whisky o con altro opportuno alcolico. Di là dallo specchio, invece, la mia immagine si sbronza col cappuccino. Ho fatto la prova proprio prima di accingermi a scrivere questo pezzo per il contest.
Mi sono versato dell’ottimo scotch invecchiato 19 anni, in una capiente tazza da caffelatte. Il mio alter ego di là dello specchio si è bevuto invece un cappuccino. Come faccio a sapere che era un cappuccino? Semplice, ho visto che beveva da una tazza da cappuccino. Se di qua io sono così cretino da bere il whisky in una tazza di cappuccino, di là, dove tutto è il contrario, lui sarà molto assennato, e gli assennati bevono cappuccino, non whisky, nelle tazze di cappuccino.
Be’ alla terza tazza eravamo sbronzi tutti e due. Quindi di là dallo specchio chi vuole sbronzarsi beve cappuccini.
Poi c’è l’effetto annullamento della distanza. Quello che visto dentro lo specchio sembra lontanissimo, in realtà è vicinissimo.
Dimostrazione: sei in autostrada, nella prima corsia, quella dei trottapiano, stai viaggiando sugli ottanta-novanta. Davanti a te c’è un trottapianissimo, col cappello d’ordinanza in testa. Un’occhiata allo specchietto laterale e ti accerti che non sopraggiunga qualcuno senza cappello: lo specchietto ti mostra solo una macchina lontanissima. È così lontana che non hai nemmeno bisogno di azionare i lampeggiatori. Ti metti in corsia di sorpasso e…
Dietro di te c’è un mostro urlante dagli occhi fiammeggianti che fra poco ti incenerirà con una ruggente fiammata. Ma fortunatamente senti solo un impressionante stridio di freni che copre le ingiurie che il guidatore assatanato della ex-lontanissima vettura ti dedica affettuosamente.
Eppure nello specchietto quell’auto assatanata era lontana, lontanissima.
Se ti va bene rientri nella corsia lenta, non tamponi il pensionato col cappello e ti accorgi solo in quel momento che ce l’hai anche tu il cappello in testa.
Nel dubbio se l’effetto riduzione della distanza da chilometrica a zero in un nanosecondo sia dovuta al cappello o allo specchietto, mi sono dedicato a un esperimento con lo specchio a figura intera della mia camera da letto: ho steso un metro a nastro sul letto al di qua dello specchio. La misura è risultata di metri 1,90; ho aperto la porta dell’armadio su cui è fissato lo specchio e ho misurato il suo spessore che è risultato di 0,8 centimetri.
Ho ripetuto le misure col cappello in testa. I risultati sono stati gli stessi. Per cui si può concludere che il cappello non c’entra nulla con la contrazione dello spazio negli specchi.
È dimostrato quindi che, effettivamente, gli oggetti che nello specchio appaiono distanti, sono in realtà vicinissimi, lo spazio dello spessore dello specchio.
Ah! Dimenticavo. Se volete conoscere la marca di whisky che bevo scrivetemi in pvt.



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antico
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#2 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:20

Ciao Giuseppe e bentornato dopo due anni! Caratteri e tempo ok, buona Specularia Edition!

mezzomatto
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#3 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:23

antico ha scritto:Ciao Giuseppe e bentornato dopo due anni! Caratteri e tempo ok, buona Specularia Edition!

Non vorrei aver fatto un pasticcio (sai, la lontananza fa certi scherzi), sono entrato col nick invece di creare un account nominativo. Il nome l'ho messo nel titolo. Va bene lo stesso?

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antico
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#4 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:34

Va benissimo, tanto il nick lo ricordavo per bene :)

mezzomatto
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#5 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:45

antico ha scritto:Va benissimo, tanto il nick lo ricordavo per bene :)

OK, grazie.

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maurizio.ferrero
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#6 » mercoledì 20 gennaio 2021, 18:17

Ciao Giuseppe, piacere di leggerti.

Punto numero uno: voglio sapere la marca di whisky che bevi perché deve essere buonissima.
Punto numero due: ho difficoltà a valutare questo racconto. Come breve testo comico è fantastico e si sposa perfettamente con il tema. Insomma, complimentoni.
Però (ed è un grosso però) non è un racconto. Non c'è una storia, ma un lungo e divertente monologo che non sfigurerebbe in qualche post virale sui social network.
Sei tu autore a parlarci di una tua, passami il termine, esilarante sega mentale, ma la cosa si ferma lì. Insomma, molto divertente, ma se devo giudicarlo come storia... Eh, mi risulta complesso.
La storia del whisky nella tazza da cappuccino mi ha fatto molto ridere.

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MatteoMantoani
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#7 » mercoledì 20 gennaio 2021, 18:28

Ciao Giuseppe. Piacere di leggerti. Ecco il mio commento al tuo pezzo.

Prime Impressioni. Mi metti in seria difficoltà. Il tuo pezzo non è un racconto. È una tua lunghissima disquisizione (peraltro molto divertente) intorno al tema della gara.

Aderenza al tema. Più di così, si muore :D

Punti di miglioramento. Il problema principale, è che ti rivolgi direttamente al lettore e, addirittura, agli utenti di Minuti Contati. Il tuo non è un racconto, non è narrativa: è un tuo post in questo forum.
A parte questo, mi sono un momentino perso sul motivo per cui nello specchio il sopra è sotto, perché lo dimostri a partire dal postulato che lo specchio inverte le cose. Insomma, la tua dimostrazione è tautologica, ma la vedo come una battuta comica, quindi va bene.

Punti di forza. Ho seguito con interesse tutta la tua disquisizione, proprio perché sei molto simpatico, le battute che fai sono divertenti, specie il whisky e il gatto che combatte contro se stesso ma non può vincere perché il gatto riflesso vive andando verso il passato. I vecchietti in autostrada e il gioco del berretto sono la ciliegina sulla torta. Tutto molto divertente. Complimenti.

Conclusioni. Se vediamo il tuo pezzo come il canovaccio per un intervento in un cabaret, allora niente da dire. Ci sta, è molto divertente, coinvolge chi come me ha una formazione scientifica ed è avvezzo a seghe mentali del genere. Però, attenzione, potresti non incontrare tutti i palati. Se chiedi espressamente a qualcuno di seguire una dimostrazione logica di qualcosa (anche se ironica, come questa), puoi seriamente rischiare di annoiare, o di scoraggiare in partenza il lettore. Il titolo stesso del tuo pezzo può spaventare.
Insomma, mi dispiace perché nello stilare la classifica devo dare la priorità a chi ha voluto tentare di costruire un racconto, però se fosse una gara tra copioni teatrali, penso che ti metterei in cima. Insomma, se alla fine sarai giù nella mia classifica, non leggerla come una stroncatura, ma come un invito a coniugare le tue idee all’interno di un vero impianto narrativo.
Detto questo, comunicaci la marca del whisky ;) Buona fortuna, spero di rileggere un tuo pezzo!

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Debora D
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#8 » venerdì 22 gennaio 2021, 18:07

Ciao Giuseppe, piacere di leggerti.
Questa dissertazione mi ha lasciato un ghigno, una serie di immagini slegate e mescolate e la consapevolezza che il cappello non c'entra con la contrazione dello spazio negli specchi.

Il tema c'è. C'è solo il tema, il racconto invece non l'ho trovato.
C’è il narratore, voce che a metà parla di whisky e ci convince di essere in uno stato alterato. Quindi si tratta del monologo di un ubriaco?
E, analogamente, Inverte anche alto e basso.
Voi dite di no?

E
Ma lo specchio inverte anche la quarta dimensione, il tempo?
Sì, quello che di qua è futuro, di là diventa passato.

Queste due frasi all'inizio mi avevano fatto presagire l’inizio di una storia. Ero anche curiosa al riguardo; mi avevano fatto venire in mente Flatlandia di Abbott.
Tutta la prima lettura l'ho passata a cercare un verso.

Nella seconda lettura ho notato le tante immagini. Il gatto. Perciò accadrà qualcosa con un gatto? No.
Il cappuccino e il whisky. Rottura completa della quarta parete. Di là dallo specchio, invece, la mia immagine si sbronza col cappuccino. Ho fatto la prova proprio prima di accingermi a scrivere questo pezzo per il contest.
L'automobilista, la strada, il cappello.
Il ghigno c'è stato, ma mi è mancato che la vena ironica non sia sfociata in un vero racconto umoristico.

Alla prossima
buona sfida nell’arena

Andrea J. Leonardi
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#9 » venerdì 22 gennaio 2021, 19:37

Ciao Giuseppe, piacere di leggerti!

Ti hanno già ripetuto più volte la questione del racconto - non racconto, quindi vado dritto al punto: il tuo lavoro mi è piaciuto e mi ha lasciato un sorriso (anche se non ho trovato la relatività che speravo di trovare, da fisico che sono), e lo posizionerò più in alto in classifica di racconti "che sono racconti", ma sono scritti male.

Ammetto comunque con piacere che ho apprezzato l'ironia delle dimostrazioni scientifiche, la falsa rigorosità con cui ci hai portato ai risultati innegabili, nonostante i collegamenti logici spesso deboli o assenti che, però, mostravano appieno la follia della voce narrante.
Purtroppo, è innegabile come si rimanga un po' con l'amaro in bocca e in attesa di quel qualcosa che ci si aspetta che accada, proprio perché ci si aspetta di leggere un racconto.

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EricaMartelli
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#10 » sabato 23 gennaio 2021, 16:49

Ciao Giuseppe, piacere di leggerti! Sono nuova e chiedo perdono in anticipo di commenti che probabilmente non sono ancora abbastanza maturi.Ma ci provo! Innanzitutto, ho trovato il tuo pezzo decisamente…diverso. Lettura piacevole, che mi ha fatto sorridere. Non sono sicura sia un racconto, ma altri concorrenti piu’ esperti spero commenteranno in merito. Mi e’ piaciuto come hai inserito il tema dello specchio adottando la visione dallo specchietto retrovisore. Da un punto di vista della trama non credo purtroppo ci sia molto da commentare, pero’ un buon esercizio stilistico che mi ha fatto passare qualche minuto piacevole.

mezzomatto
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#11 » sabato 23 gennaio 2021, 17:57

Concordo pienamente con le vostre osservazioni. E non scusatevi per il basso posizionamento che mi date in classifica. Non posso dirvi la marca del whisky perché bevo solo vino (un bicchiere ai pasti). Dal che siete autorizzati a considerarmi un mentitore. Mi fa piacere di avervi divertito.
Inizialmente avevo sviluppato un racconto sul mostro che appare alle vostre spalle quanto tentate un sorpasso col cappello in testa in autostrada, ma mi era sembrato così banale che l'ho elettronicamente stracciato e buttato giù il delirio che avete avuto la bontà di commentare.
Grazie e, alla prossima.
Ultima modifica di mezzomatto il domenica 24 gennaio 2021, 17:03, modificato 2 volte in totale.

mezzomatto
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#12 » sabato 23 gennaio 2021, 18:07

MentisKarakorum ha scritto:A parte questo, mi sono un momentino perso sul motivo per cui nello specchio il sopra è sotto, perché lo dimostri a partire dal postulato che lo specchio inverte le cose. Insomma, la tua dimostrazione è tautologica, ma la vedo come una battuta comica, quindi va bene.



Sì, volevo prendere in giro quelle logiche che pretendono di dimostrare i loro stessi postulati. Concordo che è la parte meno riuscita del pezzo.
Grazie degli apprezzamenti.

P.S. - Una volta bevevo il Laphrohaig o il Caol Ila. In Scozia scandalizzavo gli autoctoni perché non li allungavo, ma alla lunga il fegato ha protestato e allora ho smesso.

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MatteoMantoani
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#13 » sabato 23 gennaio 2021, 18:20

Sì, volevo prendere in giro quelle logiche che pretendono di dimostrare i loro stessi postulati. Concordo che è la parte meno riuscita del pezzo.
Grazie degli apprezzamenti.

Infatti mi sono divertito un mondo, perché ai miei tempi anche io cazzeggiavo così con gli amici.

P.S. - Una volta bevevo il Laphrohaig o il Caol Ila. In Scozia scandalizzavo gli autoctoni perché non li allungavo, ma alla lunga il fegato ha protestato e allora ho smesso.

Intanto, tanto di cappello per essere riuscito a fare scandalizzare gli stessi scozzesi. Quanto alle marche, in realtà non me ne intendo :) mi fido di te.

Giulio_Marchese
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#14 » domenica 24 gennaio 2021, 16:48

Ciao Giuseppe!
Come ha già rimarcato chi mi ha preceduto il tuo pezzo è molto difficile da giudicare, non possiamo dire che sia narrativa però è molto divertente. La posizione in classifica sarà inficiata dalla mancata attinenza al contest XD però mi hai fatto passare cinque minuti piacevoli perciò ti ringrazio :)

Punti di forza: Pezzo divertente e folle.

Punti deboli: Non è narrativa...

Come lo migliorerei: Portandolo su un palco di stand up commedy!

PS: hai un pvt.

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Eugene Fitzherbert
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#15 » domenica 24 gennaio 2021, 23:53

CIao, Giuseppe
sono corso a leggere il tuo lavoro attirato dal titolo.
QUello che mi sono trovato purtroppo non è stato un racconto, ma un divertente approccio fakescientifico del tema. Le tue deduzioni illogiche si susseguono e sicuramente spingono al sorriso, ma non è un prodotto adatto alla lettura. Lo vedo più destinato alla recitazione e comunque sempre dedicato a un pubblico di nicchia.
Tra l'altro, non ha neanche quella finta credibilità che si può trovare in lavori parascientifici tipo le proprietà endocroniche della tiotimolina risublimata.
In calce a quanto detto, buono lo stile e buon ritmo.

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Pretorian
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#16 » martedì 26 gennaio 2021, 0:40

Ciao Giuseppe e piacere di leggerti.
Dal punto di vista dello stile, abbiamo una prosa rapida e scorrevole, che approfitta al massimo dei vantaggi offerti dalla prima persona immersiva per mostrare un umorismo surreale. Sembra quasi di assistere al monologo di uno pseudo-scienziato da baraccone o a un estratto di qualche commedia. Purtroppo, non ho usato i termini "monologo" ed "estratto" a caso: il racconto non è un vero racconto, ma un semplice dialogo del protagonista con degli interlocutori immaginari. Non succede niente e il tutto sembra quasi essere parte di un racconto più ampio, privato di qualsiasi azione per poter restare nei limiti dei caratteri di questo MC. Ma un buon dialogo, per quanto brillante, non basta per fare narrativa.
Un consiglio? Prendi questo monologo e costruiscici attorno una vicenda. Sono sicuro che diventerà un lavoro eccellente.

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antico
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Re: La contrazione relativistica dello spazio negli specchi Di Giuseppe De Micheli

Messaggio#17 » mercoledì 3 febbraio 2021, 16:40

Tra i metaracconti che ho letto in questi anni, questo è tra i più validi perché ha una spina dorsale ben definita e si integra bene con il tema. Però occhio che ho percepito stanchezza sul finale, quasi stesse girando troppo intorno a se stesso e questo è di sicuro un problema per un pezzo che nasce con queste specifiche intenzioni. Come valutazione per il contest, direi un pollice ni tendente verso il positivo, mi ha fatto piacere leggerlo e hai fatto benissimo a postarlo.

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