Un mondo alla rovescia

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Gabriele Dolzadelli
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Un mondo alla rovescia

Messaggio#1 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:20

Il vecchio remava. Ricky avrebbe voluto dargli il cambio, ma lui aveva insistito. La luna schiariva il lago, rendendo la superficie come una pellicola lucida e leggermente increspata.
«Dillo che mi stai prendendo in giro» disse il giovane. Spostò la canna da pesca, togliendosela dai piedi. C'era anche un asciugamano e un secchio. Se quest'ultimo poteva servire per metterci il pesce, del primo non ne aveva compreso l'utilizzo.
«Non ti dico nulla. Vedrai con i tuoi occhi» rispose il vecchio.
«E succederebbe soltanto ogni tre lune piene?»
«Ogni tre lune piene.»
«E soltanto qui, in questo lago?»
«Soltanto qui, in questo lago.»
«Mah.»
Il vecchio smise di remare e gettò delle zavorre.
Ricky si lasciò sfuggire un sospiro. Si guardò attorno e ammirò lo spettacolo del cielo che si rifletteva su tutto il tappeto acquoso. La luna era una grossa palla luminosa e deformata, come un grosso pesce. Attorno a lei tanti minuscoli puntini, stelle somiglianti a tanti cuccioli di medusa.
Il vecchio gli porse la canna da pesca.
«Puoi lanciare l'amo laggiù.»
La direzione era quella di un gruppo di stelle ammassate come sardine.
«Mi sembrano lontane.»
Il vecchio sputò in acqua, poi rise.
«Vedrai che sono più vicine di quanto sembrino.»
Ricky inclinò indietro la canna e con un colpo di polso scagliò l'amo nel banco luminoso.
«Non abbiamo esche. Perché dovrebbero abboccare?»
Il vecchio scosse il capo, ridendo di nuovo.
«Non servono esche. Il mondo reale è già di per sé una bella attrattiva. L'amo, per loro, è solo l'occasione di una vita.»
Ricky non ne era del tutto convinto. Non sapeva fino a che punto dargli corda perché, nel caso fosse stato davvero uno scherzo, sarebbe stata la fine della sua reputazione.
«Tu sei folle» gli disse, mettendosi ad attendere.
Non servì farlo. Pochi secondi e il filo si tese. Ricky si agitò come un bambino e iniziò ad avvolgere il filo col mulinello. Quello che sembrava a tutti gli effetti un pesce luminoso, non si opponeva, seguendo la strada che l'avrebbe portato da lui.
«Ci siamo! Ci siamo!»
Ricky vide il pesce ormai prossimo alla barca. Diede un colpo secco per poterlo tirare su. Quando emerse, vide che era davvero il riflesso di una stella, un insieme di luce concentrato in una massa dai bordi sfumati. Non osò toccarla. Si limitò a farla penzolare sopra il secchio. Si staccò da sola, cadendovi dentro con un suono metallico.
«Adesso ci credi?»
«Beh, sì, ma è assurdo. Cioè... succede con tutto quello che si specchia? Anche con la luna?»
Il vecchio annuì.
«Quello, però, è un pezzo grosso. Devi prima prenderci la mano. Raccogline ancora un paio.»
Ricky era euforico. Riprese posizione con la canna e ripeté il rituale, arrivando a pescarne altre tre, poi cinque, infine undici. Il secchio era pieno di massa luminosa. Ricky si ritenne soddisfatto ma, guardandosi intorno, vide che il riflesso della luna era sparito.
«Dove si è cacciata?»
Il vecchio indicò sotto la loro barca.
«La luna si sposta, mio caro. E con lei anche la sua immagine.» Mise una mano rugosa nella tasca dei pantaloni e tirò fuori dei piombini. «Devi far scendere l'amo in verticale, mettigli questi pesi. Poi sporgiti e cerca di vedere bene dove si trovi.»
Ricky seguì le istruzioni e guardò giù. Non riusciva a vedere nulla. Eppure, una sfera così grossa e luminosa doveva lasciare traccia.
«Ma se si tratta di un riflesso, come può essere giù...»
I suoi dubbi gli morirono in gola, quando il suo sguardo si concentrò di più su quello che realmente era specchiato: il suo viso contratto. Guardava la sua faccia tremolante, come quella di una sirena attratta dal cielo. Poi il braccio emerse dall'acqua, lo afferrò per il colletto e lo tirò giù in un tuffo rumoroso.

Il vecchio si piegò, prese l'asciugamano e lo gettò addosso al ragazzo bagnato. Questi lo afferrò e iniziò a sfregarsi i capelli, scompigliandoli. I vestiti gli erano tutti appiccicati alla pelle.
«Grazie!»
Il vecchio non rispose. Prese il secchio colmo di stelle e lo riversò in acqua.
«Ehi, perché lo fai?»
Il vecchio alzò le spalle.
«Non ho niente da dare in cambio, per queste. Deve esserci sempre un riflesso.»
Il ragazzo annuì e iniziò a tamponarsi anche il petto.
«Allora che ci guadagni?»
Il vecchio si rimise ai remi.
«Un'umanità specchiata.» Sputò. «Un dannato mondo alla rovescia.»



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antico
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#2 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:31

Ciao Gabriele! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa Specularia Edition!

Daniel Travis
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#3 » martedì 19 gennaio 2021, 7:49

Ottima idea, esecuzione discreta ma ancora bisognosa di una buona revisione - formale, soprattutto, niente di grave. Mi sono divertito, complimenti.

Punti deboli: l'intento del vecchio ancora tutto il racconto, eppure viene sbrigato in fretta con un "ehm-ehm" e un one liner. Posso accettare che il mondo, semplicemente, gli faccia schifo e ne preferisca uno specchiato, ma preferirei un accenno, anche indiretto, più approfondito.
Toglierei il "come" nel primo paragrafo, il "ne" nel secondo, "grossa" o "grosso" più avanti, uno dei due "tanti" nello stesso paragrafo (entrambe ripetizioni non necessarie).

Punti di forza: la premessa spacca, i personaggi hanno una certa personalità, l'estetica colpisce. Bello il setup dell'asciugamano, crea anticipazione.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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VecchioCallagan
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#4 » martedì 19 gennaio 2021, 11:32

Caro Gabriele, il tuo racconto mi ha portato verso un'atmosfera da fiaba antica, di quelle tramandate nei secoli e pubblicate infine in una raccolta Iperborea. Certo una leggenda resa contemporanea - dai nomi, dal parlato - che, per questo motivo, potrebbe avere più attacco nei confronti dei bambini di oggi. Altresì, è possibile che questo non fosse il tuo intento: è naturale che mi basi sulla mia interpretazione da lettore. Continuando da questo punto di vista, direi che è da rivedere la parte finale. Il cinismo del vecchio cozza con l'atmosfera della storia narrata, mentre le battute finali lasciano troppi punti interrogativi. Credo che, con questo racconto, tu abbia l'occasione di indurre il lettore a una riflessione - forse il vero scopo ultimo di ogni scrittore, portare il lettore a ripensare a quanto ha letto, confrontarsi con il testo, farsi delle domande e provare a porsi delle risposte.

Dal mio punto di vista, insomma, son portato a darti questo consiglio: lavora su quanto emerge nel racconto - perché il vecchio porta il nipote con sé? Presumibilmente gli vuole impartire un insegnamento. Quando il ragazzo tenta di pescare la Luna, è il braccio del vecchio che lo trascina in acqua (questo mi sono figurato): questa suona tanto come una lezione. Ma che tipo di lezione sia, perché il ragazzo viene punito per la sua "bramosia", non sono io a doverlo dire: la storia è tua.

Infine, bravo. Buoni presupposti e buoni spunti. Ti ho letto con piacere.

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Emiliano Maramonte
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#5 » martedì 19 gennaio 2021, 11:52

Ciao Gabriele! Molto felice di rileggerti!
Inizio col dire che il tema è centratissimo, e in maniera suggestiva e originale. La vicenda che hai raccontato è sospesa nella magia e crea un'atmosfera notturna che ammalia al punto giusto. Ho apprezzato molto il "prodigio" della pesca delle stelle e una specie di passaggio di consegne (solo suggerito...) tra il vecchio e il ragazzo. Anche la prosa è alquanto evocativa e ben dosata per essere al servizio del messaggio che volevi veicolare.
Qualche problema mi è sorto nella comprensione complessiva del background e del mondo che hai provato a raccontare. Magari sono solo dubbi miei, però, ad esempio, ci hai illustrato un mondo parallelo? Una realtà alternativa? Un universo in uno specchio? Questi aspetti mi sfuggono, anche se, alla fin fine, non sono determinanti per la riuscita generale del racconto.
Per il resto, qualche sfaccettatura lasciata in sospeso ci può stare e lo accetto in quanto mi ha stimolato positivamente una ridda di riflessioni che mi hanno invogliato a rimuginare di più sulle implicazioni del testo, e ciò lo reputo un punto a tuo favore.
Un paio di annotazioni tecniche.
- "C'era anche un asciugamano e un secchio." - Ovviamente è "C'erano".
- "Attorno a lei tanti minuscoli puntini." - Brutta espressione "attorno a lei", da cassare e sostituire.
- "Il vecchio indicò sotto la loro barca." - Togli "loro", è inutile; rallenta la lettura. A questo proposito, il mio consiglio è di abbattere la mannaia sui possessivi: sembra non ce ne siano mai abbastanza, ma alla lunga, in un testo, quando sono dispensati a piene mani, stancano davvero.

Infine, per dare una maggiore aura di mistero, avrei eliminato "Un'umanità specchiata", che mi è parso quasi un cartello messo lì davanti agli occhi dei lettori per dir loro: "Avete capito che cos'è tutto questo? Mo' ve lo spiego io che sono l'autore!". Prova a rileggere il finale partendo da "Sputò". Sarebbe stata una chiusura clamorosa.

In ogni caso, ottimo racconto!
Buona Edition!
Emiliano.

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Proelium
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#6 » martedì 19 gennaio 2021, 17:53

Ciao Gabriele,

piacere di rileggerti e commentarti (per l'ennesima volta!).
Ho trovato il tuo racconto molto evocativo, una sorta di fiaba moderna. La pesca delle stelle mi ha ricordato il concept di "Stardust"; nell'avvio ho trovato una traccia di "Ultimo viene il corvo", con quella sinergia unica tra fantastico e realtà, a cui acqua e fanciullezza fanno da ponte. Che fosse Ricky, la stella più importante da pescare?
Una buona prova, che perde un po' di smalto nell'eccessiva reticenza da parte del vecchio saggio, o del narratore.
Finisco di leggere con la sensazione di non essere riuscito ad afferrare tutto del testo, di non averne goduto appieno. Perfino l'ultima stoccata, pregna di pessimismo cosmico, rimane criptica. Quando si gioca con gli specchi disorientare è importante... ma forse mettere a fuoco un soggetto lo è di più.

Tema centrato, e con stile!

Ben fatto, buona edition.
Francesco

Edoardo Foresti
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#7 » martedì 19 gennaio 2021, 21:00

Ciao Gabriele! Questo è il primo racconto del girone che leggo e devo dire che si parte in quarta.
Per quanto riguarda il tema, lo trovo sicuramente centrato e questo sia dal punto di vista della concretezza, sia da quello simbolico. Abbiamo infatti lo specchio d'acqua a livello pratico e tangibile e, soprattutto, c'è una separazione anche tematica tra i due mondi.
Questo mi permette di esporre un mio dubbio sul racconto: il frammento finale mi sembra un po' una retromarcia. Mi spiego meglio: una ipotetica chiusura a cliffhanger con il pov trascinato in acqua avrebbe creato più quesiti nel lettore, ma forse anche un'impatto emotivo più marcato. Trovo invece che l'ultimo frammento allenti la tensione, dia un po' di contesto senza però chiarire fino in fondo gli ultimi dubbi del lettore e renda meno forte il climax.
Detto questo, il tuo racconto nel complesso mi è piaciuto. Mettendo tutto sul piatto della bilancia, devo infatti rendermi conto che l'effetto onirico sia voluto e reso in modo evocativo. Personalmente l'ho apprezzato, è difficile creare un'atmosfera simile con così pochi caratteri. Questo, perciò, va a mitigare e bilanciare i miei dubbi esposti prima e va tenuto in grade considerazione, motivo per cui non vedo quanto esposto prima come difetti gravi, ma anzi più come mie piccole note personali.
Sui tecnicismi stilistici ho letto commenti pertinenti di chi mi ha preceduto, quindi evito di ripeterli.
Segnalo giusto qualche scena in cui interviene il narratore. Mi riferisco in particolare alla parte in cui si passa dalla prima stella pescata alla chiusura del frammento, o all'ultimo dialogo che rischia di suonare un po' didascalico. Nulla di grave, comunque, nel complesso è tutto chiaro.
Quindi, al netto di alcune perplessità, è innegabile che il racconto sia riuscito e che crei un'atmosfera originale.
Insomma, una lettura sicuramente convincente. Ciao e a rileggerci!

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Stefano Impellitteri
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#8 » mercoledì 20 gennaio 2021, 23:54

Ciao Gabriele, piacere di averti letto.
Questo racconto penso debba essere valutato senza la ricerca di una logica, soprattutto tra i protagonisti. Il fulcro non è sapere che relazione abbiano il vecchio e Ricky, come lui sappia certe cose o perché il ragazzo sia andato con lui. Hai seminato a inizio racconto lo straccio dando il mistero del suo utilizzo, per poi spiegarlo con il fatto che il riflesso aveva tirato giù dalla barca il ragazzo. Ora, se in un racconto non puoi valutare la fredda logica realistica, ti butti su ciò che vuole rappresentare, sulla morale astratta o figurativa. Penso che il limite del racconto sia qui, perché non sento ben chiara cosa la scena volesse rappresentare. Può senza dubbio essere un limite mio non esserci arrivato, la chiusa che dice “Un'umanità specchiata… Un dannato mondo alla rovescia”, non riesco a collegarlo con lo straccio e gli eventi.
La prosa resta gradevole e il continuo sputare del vecchio lo caratterizza, ma il perché del racconto può a mio parere essere interpretato in tutto o niente.

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Hayà
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#9 » giovedì 21 gennaio 2021, 16:35

Ciao Gabriele, un piacere leggerti.

Inizio con questo racconto per questo girone e wow, partiamo in quarta!
Veramente complimenti per l’ambientazione: la descrizione iniziale l’ho trovata semplicemente azzeccata per l’atmosfera che volevi dare alla storia.
Complimenti anche per l’aderenza al tema: ho trovato la tua interpretazione molto originale.

Ma ho un paio di note dolenti da voler menzionare:
In questa frase:
Quello che sembrava a tutti gli effetti un pesce luminoso, non si opponeva, seguendo la strada che l'avrebbe portato da lui.

A mio avviso l’inciso sarebbe da rimuovere. Mi è parsa un’interruzione forzata e lascerei solo la seconda virgola.

Infine, il finale.
L’ho trovato che cozza con il resto della storia e ammetto di aver problemi a capirla. Per tutta la storia non ci sono menzioni a questa “misantropia” del vecchio e vederla illustrata così, in una sola riga, mi ha fatto sollevare più domande che risposte.
Ho difficoltà anche a capire la motivazione dietro il gesto del vecchio che incoraggia Ricky a sporgersi dalla barca per trovare il riflesso della luna: in un primo momento avevo pensato a una piega “horror” della storia, ma invece l'intento non era quello, e non ho compreso il motivo di far correre a Ricky un rischio del genere (a meno che, come ha commentato una delle persone prima di me, non servisse per un insegnamento, ma questo non traspare nel testo).

Però, sinceramente, il mio problema in questa storia risiede solo nella parte finale, perché tutto il resto l’ho semplicemente adorato. Forse è anche colpa del mio bias verso le scene ambientate di notte.
Insomma, complimenti!

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Andrea Lauro
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#10 » sabato 23 gennaio 2021, 16:08

Ciao Gabriele, complimenti, un’idea potente dietro questo racconto. Riesci molto bene a rendere la suggestione del fantastico, è proprio una tua qualità.
E qui avrei finito, ma siccome devo arrivare a 300 ti faccio notare questo scambio:
«Tu sei folle» gli disse, mettendosi ad attendere. / Non servì farlo. Pochi secondi e il filo si tese.

Il dialog tag “gli disse” può essere evitato, è ovvio chi sta parlando.
“Mettendosi ad attendere” → “non servì farlo” si elidono a vicenda.
La facciamo sporca? Proviamo a togliere pure “pochi secondi”.
Senti come verrebbe:
«Tu sei folle.» Il filo si tese.

Che te ne pare?
A presto, ancora complimenti
andrea

alexandra.fischer
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#11 » sabato 23 gennaio 2021, 20:51

UN MONDO ALLA ROVESCIA di Gabriele Dolzadelli Tema centrato. Racconto poetico, con immagini prese dalla narrativa giapponese (Mishima, Tanizaki). Punti di forza: il personaggio del vecchio pescatore, e il giovane Ricky. Insieme sono una bella coppia: l’uno insegna all’altro a pescare stelle e riflessi, per poi ributtarli in acqua dopo esserseli goduti per un istante che vale una vita. Molto bella l’ambientazione notturna del lago e del secchio pieno di pescato luminoso. Mi sono piaciuti anche i riferimenti tecnici all’attività della pesca (l’amo, la lenza, il mulinello, l’azione stessa di prendere il pesce, in questo caso, è da dire, Pesce Stella, o Luna Pesce).
Punti deboli: nessuno.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#12 » martedì 26 gennaio 2021, 15:50

Grazie a tutti per i commenti.
Non ho voluto intervenire sulle vostre interpretazioni perché sono state tutte quante interessanti, seppur discordanti sia tra di loro che con quelle che potevano essere le mie intenzioni. Ma alla fine è il bello della scrittura, permettere a ogni lettore di leggere quello che vuole tra le righe.
Grazie anche per i consigli in merito agli aggiustamenti. Ne farò tesoro.

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antico
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Re: Un mondo alla rovescia

Messaggio#13 » venerdì 29 gennaio 2021, 14:00

Molto bella l'idea anche se ho visto (rivisto) da poco il corto della Pixar nel quale gli spazzini salgono sulla Luna raggiungendola da una barchetta e spazzando i pezzi di stella dorati, roba totalmente diversa dal tuo concept, ma che già solo per l'immagine iniziale mi ha fatto partire il motivetto del cortometraggio e mi sta risuonando anche ora che sto commentando :) Detto questo, molto bene la prima parte, ho percepito uno stacco troppo netto sul salvataggio del vecchio, al punto da chiedermi se non ci trovassimo dall'altra parte, cosa che poi ho escluso. Questo unito alla veloce riflessione dell'anziano, affermazione che doveva ricondurre al quid alla base del tutto, mi ha fatto terminare la lettura senza quell'entusiasmo con il quale l'avevo condotta fino a quel punto. Mi sembra, insomma, che i fili non confluiscano verso un'intrecciata conclusiva convincente. Tema affrontato alla grande. Per me un pollice tendente verso l'alto in modo solido anche se non brillante.

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