Thief at Home

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Fagiolo17
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Thief at Home

Messaggio#1 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:37

Thief at Home
di Luca Fagiolo


«Simo, muoviti! Inizia.» Bea salta sul divano e si copre le gambe.
Finisco di miscelare il cocktail e lo verso nei bicchieri. Salatini e patatine sono già sul ripiano a emersione davanti allo specchio.
Sciabatto in sala e sprofondo di fianco a Bea. Le porgo il suo capiroska. Ne assaggia una sorsata. «Ti è venuto da Dio!»
«Avevi dei dubbi, tesoro?» Tocco il suo bicchiere col mio.
Bea condivide lo schermo dello smartphone sullo specchio a parete. Il led pulsa e l’immagine compare proprio sulle ultime note della sigla.
«Alza il volume.»
«Così va bene?»
Annuisco e assaggio il cocktail. Buono davvero.
“Benvenuti a una nuova puntata di Thief at Home. Questa sera i nostri ladri professionisti si introdurranno in una casa della ridente cittadina di Moderna.”
Bea mi batte la coscia! «Sono qui! Che figata! Chissà che mega villona sceglieranno di svaligiare stasera.»
Un tizio vestito di nero fa l’occhiolino alla telecamera. Il ronzio del drone è l’unico rumore nella notte. Scavalca un cancello automatizzato con un balzo e supera il cortile senza che nessun allarme scatti.
Che cagata pazzesca. Nessuno che si accorge di un coglione in calzamaglia che si introduce in un appartamento con un drone al seguito? Saranno d’accordo coi proprietari di casa.
Prendo la ciotola dei salatini e con l’indice cerco i bretzel.
«Simo.»
«Che c’è?» Possibile che siano tutti sul fondo? Perché Bea si ostina a comprare i salatini misti, metà li buttiamo.
«Simo!» Bea mi strattona per il braccio e la ciotola si rovescia sul pavimento.
«Guarda che casino.»
Bea fissa lo specchio pietrificata. Cosa succede? Mi volto anche io.
La poltrona blu con la macchia sulla tappezzeria, gli ologrammi di Star Wars, la vasca coi pesci rossi proiettata sulla parete. Quello è il mio appartamento! «Stanno rubando in casa mia!»
Sul viso di Bea si spalanca un sorriso. «Ma è fantastico! Diventerai famoso, amore!»
«Famoso? Ma chi se ne frega, stanno svaligiando il mio appartamento!»
Mi alzo di scatto. «Dove sono le mie scarpe?»
«Simo, dove pensi di andare?»
«A fermare quel ladro.»
«Ma è uno show televisivo!»
«E allora? Solo perché sono in tv possono fare quello che vogliono?»
«Ma non te ne è mai fregato niente dei furti di Thief at Home.»
«Perché sono un pecorone, come tutti quelli che seguono queste cazzate. Ma adesso basta! Non ci sto più. È un furto, Bea. Un cazzo di furto.»
Esco di corsa dall’appartamento, mi infilo il bomber lungo le scale.
Lo scooter è parcheggiato sul vialetto. Monto sul sellino e pigio il pulsante d’accensione. Con una vibrazione lo scooter si solleva dal suolo. Sgaso e mi dirigo verso casa. Prendo la superstrada: il mio palazzo è alla seconda uscita.
La luce nel mio appartamento è accesa.
Spengo il motore e la barra di levitazione stride sul vialetto mandando scintille. Merda, spero non si sia rotta.
Tiro fuori il cellulare e lo passo davanti alla fotocellula del portone.
Premo la chiamata dell’ascensore tre, quattro volte. Dai, cazzo. Muoviti! Le porte si aprono. Seleziono il piano.
La musichetta di cortesia mi dà l’orticaria.
Mi collego sul cellulare a Thief at Home.
È ancora qui! Si aggira per il mio appartamento, mette le sue luride mani sulla mia play station. Come fa la gente a sopportarlo? Come facevo io a sopportarlo!
Quinto piano. Corro verso il mio appartamento, l’uscio è socchiuso, la luce inonda il pianerottolo. «Al ladro!»
Il tizio vestito di nero si affaccia, il drone gli ronza alle spalle e mi inquadra. «Tranquillo, amico, sono di Thief at Home.»
«Tranquillo? Questo è il mio appartamento!»
«Capisco, ma siamo in diretta. Se vuoi un autografo puoi fare richiesta sul nostro sito, saremo ben felici di accontentarti.»
«Fuori da casa mia!» Carico un pugno e lo colpisco in faccia.
«Ma sei impazzito?» Il ladro si tiene il naso. Il sangue imbratta la sua ridicola tutina nera. «Mi hai colpito in diretta streaming? Sei un idiota.»
«Questa è un’effrazione!»
«No, questo è uno show con milioni di follower e una media recensioni di 4,7 stelle!»
Qualcosa mi pizzica, dal drone penzola un filo elettrico che finisce sulla mia spalla.
Una scossa elettrica mi intorpidisce il braccio e si trasmette a tutto il corpo. La vista mi si sdoppia. Vengo sbalzato a terra. Oddio, la testa. Sembra voglia esplodere.
«Mi dispiace, ragazzo. The show must go on.»
Ultima modifica di Fagiolo17 il lunedì 18 gennaio 2021, 23:45, modificato 5 volte in totale.



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Re: Thief at Home

Messaggio#2 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:41

Ciao Luca! Parametri tutti rispettati, divertiti in questa Specularia Edition!

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MatteoMantoani
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Re: Thief at Home

Messaggio#3 » martedì 19 gennaio 2021, 17:05

Ciao Luca, ormai ho fatto l’abbonamento ai tuoi racconti :D è la seconda volta di fila che ti commento.

Prime Impressioni. Ottima idea. Originale e con quella punta di sarcasmo che apprezzo sempre nei tuoi pezzi.

Aderenza al tema. Ci sta. Non obbietto sullo schermo a specchio, introdotto un po’ a forza per aderire al tema… d’altro canto anche io ho fatto qualcosa di simile :D

Punti di miglioramento. Diciamo che già dopo poche righe ho capito dove saresti andato a parare. Mi aspettavo qualche altro twist, ma diciamo che, avendo capito tutto subito, la trama mi è parsa un po’ scontata.
Piccole note: forse il pdv avrebbe potuto direttamente chiamare la polizia, senza andare diretto a casa sua a fermare il ladro? Forse il tema del reality dove si fanno cose illegali è un po’ troppo inverosimile? Magari la tua idea andrebbe declinata un po’ più verso la “tv pirata” con programmi non autorizzati, se capisci quello che intendo.

Punti di forza. Paradossalmente, il punto debole del tuo pezzo è anche il tuo punto forte, se leggiamo il racconto in chiave satirica. Ho veramente apprezzato la tua satira contro i programmi alla “Real Time TV”: il tuo grottesco show è una proiezione distopica della realtà. Ci sono già esempi simili nel cinema (un esempio per tutti il film “Live”), però l’idea di un romanzo con questa ambientazione non sarebbe male. Pensaci.
Sullo stile come al solito niente da dire. Pensandoci bene non so se il pdv può percepire correttamente l’ultima frase, visto che è in stato confusionale a terra. Magari l’avrei spostata prima dello shock elettrico, però capisco bene che non avrebbe avuto lo stesso impatto narrativo.

Conclusioni. Idea originale, trama un po’ scontata ma divertente. Che posso dirti? Uno dei tuoi migliori pezzi su MC. A rileggerci!

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Pretorian
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Re: Thief at Home

Messaggio#4 » mercoledì 20 gennaio 2021, 0:42

Ciao Luca e piacere di leggerti. Stilisticamente il racconto è ben scritto: le descrizioni sono accurate senza essere pesanti e i dettagli che fornisci sono sufficienti per delineare due personaggi che, pur non essendo tridimensionali (con questi pochi caratteri sarebbe stato impossibile) sono comunque comprensibili e delineati nella loro normalità. Ho apprezzato il modo con cui, in un colpo solo, hai parodizzato tanto la tendenza ai reality show quanto una certa cultura lassista che permea il nostro rapporto con i media. Forse, e questo è il problema principale del racconto, avrei evitato di "urlare" la morale della storia in faccia al lettore. Quando il narratore urla "sono n pecorone..." stai uscendo dalla finzione narrativa per cui fai filtrare una morale attraverso la vicenda e la stai letteralmente tirando addosso a chi legge. è un po' come se nel bel mezzo di "Full Metal Jacket" uno dei personaggi si mettesse a urlare "La guerra è brutta, hai capito?!!! Rende le persone peggiori!!?" magari a favore di camera.
Basterebbero poche modifiche e avresti una frase eccellente senza essere troppo diretta.

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Fagiolo17
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Re: Thief at Home

Messaggio#5 » mercoledì 20 gennaio 2021, 13:02

Pretorian ha scritto:Ciao Luca e piacere di leggerti. Stilisticamente il racconto è ben scritto: le descrizioni sono accurate senza essere pesanti e i dettagli che fornisci sono sufficienti per delineare due personaggi che, pur non essendo tridimensionali (con questi pochi caratteri sarebbe stato impossibile) sono comunque comprensibili e delineati nella loro normalità. Ho apprezzato il modo con cui, in un colpo solo, hai parodizzato tanto la tendenza ai reality show quanto una certa cultura lassista che permea il nostro rapporto con i media. Forse, e questo è il problema principale del racconto, avrei evitato di "urlare" la morale della storia in faccia al lettore. Quando il narratore urla "sono n pecorone..." stai uscendo dalla finzione narrativa per cui fai filtrare una morale attraverso la vicenda e la stai letteralmente tirando addosso a chi legge. è un po' come se nel bel mezzo di "Full Metal Jacket" uno dei personaggi si mettesse a urlare "La guerra è brutta, hai capito?!!! Rende le persone peggiori!!?" magari a favore di camera.
Basterebbero poche modifiche e avresti una frase eccellente senza essere troppo diretta.


Ciao e grazie del commento. Ho rigirato quella frase mille volte, volevo che Simone sbattesse in faccia la verità alla sua morosa come talvolta ci viene istintivo fare quando ci scaldiamo. Terrò ben presente il tuo suggerimento e la sistemerò. Grazie mille.

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Fagiolo17
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Re: Thief at Home

Messaggio#6 » mercoledì 20 gennaio 2021, 13:06

MentisKarakorum ha scritto:Ciao Luca, ormai ho fatto l’abbonamento ai tuoi racconti :D è la seconda volta di fila che ti commento.

Prime Impressioni. Ottima idea. Originale e con quella punta di sarcasmo che apprezzo sempre nei tuoi pezzi.

Aderenza al tema. Ci sta. Non obbietto sullo schermo a specchio, introdotto un po’ a forza per aderire al tema… d’altro canto anche io ho fatto qualcosa di simile :D

Punti di miglioramento. Diciamo che già dopo poche righe ho capito dove saresti andato a parare. Mi aspettavo qualche altro twist, ma diciamo che, avendo capito tutto subito, la trama mi è parsa un po’ scontata.
Piccole note: forse il pdv avrebbe potuto direttamente chiamare la polizia, senza andare diretto a casa sua a fermare il ladro? Forse il tema del reality dove si fanno cose illegali è un po’ troppo inverosimile? Magari la tua idea andrebbe declinata un po’ più verso la “tv pirata” con programmi non autorizzati, se capisci quello che intendo.

Punti di forza. Paradossalmente, il punto debole del tuo pezzo è anche il tuo punto forte, se leggiamo il racconto in chiave satirica. Ho veramente apprezzato la tua satira contro i programmi alla “Real Time TV”: il tuo grottesco show è una proiezione distopica della realtà. Ci sono già esempi simili nel cinema (un esempio per tutti il film “Live”), però l’idea di un romanzo con questa ambientazione non sarebbe male. Pensaci.
Sullo stile come al solito niente da dire. Pensandoci bene non so se il pdv può percepire correttamente l’ultima frase, visto che è in stato confusionale a terra. Magari l’avrei spostata prima dello shock elettrico, però capisco bene che non avrebbe avuto lo stesso impatto narrativo.

Conclusioni. Idea originale, trama un po’ scontata ma divertente. Che posso dirti? Uno dei tuoi migliori pezzi su MC. A rileggerci!


Ciao e grazie del commento e dell'apprezzamento. Sulla frase finale ho avuto il tuo stesso dubbio ma non volevo chiudere il racconto col solito cliché del "si fa tutto buio". E la battuta mi sembrava avesse la giusta verve.

Questa volta non volevo giocare particolarmente col twist finale, ma con il tema se è in TV allora va bene.
Proprio per queste ho spinto molto rendendolo un programma da prima serata, alla grande fratello o alla isola dei famosi.
I partecipanti firmano un'autorizzazione suppongo ma potrebbe benissimo essere visto come sequestro di persona... Negli anni si sono viste scene al limite dell'accettabile... Insomma ho marcato molto il concetto per esasperarlo!

Contento ti sia piaciuto.

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maurizio.ferrero
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Re: Thief at Home

Messaggio#7 » sabato 23 gennaio 2021, 10:57

Ciao Luca, piacere di rileggerti!

Bel racconto! Ironico, ben scritto e con la giusta punta di critica sociale. L'ambientazione futuristica ma non troppo si sposa bene a una realtà in cui i reality show sono diventati sempre più estremi, fino a ottenere permessi per compiere reati a telecamere accese.
Ti direi che funziona tutto, e il tema è ben inserito, ma se proprio devo trovare il pelo nell'uovo ti dico che il finale non mi ha convinto del tutto. Non mi aspettavo un plot twist, ma forse qualcosa di più feroce, in grado di scavare più a fondo nella critica sociale che proponi.
Se il protagonista avesse ammazzato il ladro in un accesso d'ira, ma il suo crimine non avesse avuto conseguenze perché parte di un reality, sarebbe stato fantastico.
Ma forse sono fantasie mie che mi diverto sempre a portare alle estreme conseguenze tutto ciò che scrivo.
Racconto molto buono, complimenti.

A presto!

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EricaMartelli
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Re: Thief at Home

Messaggio#8 » sabato 23 gennaio 2021, 16:45

Ciao Luca. E’ la mia prima partecipazione e probabilmente il mio commento sembrera’ poco raffinato, ma ci provo! Innanzitutto, ho letto con piacere il tuo racconto. L’ho trovato fluente e con i ritmi giusti. La narrativa era ben articolata e anche il dialogo. Complimenti per aver messo insieme una storia dal tema attuale e pseudo-distopica. Forse avrei lavorato a un finale un po’ piu’ d’impatto, con un elemento un po’ piu’ a sorpresa rispetto al semplice rientro a casa del protagonista arrabbiato. Ma sto sperimentando sulla mia pelle che con poco tempo e testo a disposizione non si puo’ fare tutto.

Andrea J. Leonardi
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Re: Thief at Home

Messaggio#9 » domenica 24 gennaio 2021, 18:05

Ciao Luca, è un piacere leggerti, soprattutto perché significa che non sei nel mio gruppo.
Andiamo al dunque!

Tema. Presente, anche se l’uso dello specchio come televisore, più che forzato, sembra superfluo: non c’è una vera ragione per cui lo si usa in quel modo.

Trama. Accattivante, anche se un po’ prevedibile. La metafora della “celebrità” che vuole fare ciò che vuole solo perché si trova in uno show, nel suo show, non è sottile ma è efficace. L’illuminazione improvvisa sulla natura dello show sembra un po’ forzata, così come la lucidità con cui dichiara di essere un pecorone. Il finale lascia l’amaro in bocca: avrei proprio voluto vedere il PdV vincitore. In generale, però, non lo considero un difetto del racconto in quanto, come finale, risulta realistico.

Stile. Niente da dire. Pieni voti.

Un racconto sicuramente da podio.

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Eugene Fitzherbert
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Re: Thief at Home

Messaggio#10 » domenica 24 gennaio 2021, 23:32

Ciao, Luca, la tua scrittura è sempre molto pulita e ben curata, anche in un contest come questo, dove le opzioni di revisioni e aggiustamenti vari sono risicatissime.
Questo tuo lavoro però non è cristallino come dovrebbe essere. La storia si basa su un cliché piuttosto noto: lo show televisivo illegale (videodrome?). Usare un cliché non è male, solo se questo cliché porta poi a una rilettura nuova e non nota. Purtroppo in questo racconto questo colpo di scena non avviene, tutto resta abbastanza prevedibile e, malgrado tutto, insipido.

Alla prossima!

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Fagiolo17
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Re: Thief at Home

Messaggio#11 » martedì 26 gennaio 2021, 18:28

maurizio.ferrero ha scritto:Ciao Luca, piacere di rileggerti!

Bel racconto! Ironico, ben scritto e con la giusta punta di critica sociale. L'ambientazione futuristica ma non troppo si sposa bene a una realtà in cui i reality show sono diventati sempre più estremi, fino a ottenere permessi per compiere reati a telecamere accese.
Ti direi che funziona tutto, e il tema è ben inserito, ma se proprio devo trovare il pelo nell'uovo ti dico che il finale non mi ha convinto del tutto. Non mi aspettavo un plot twist, ma forse qualcosa di più feroce, in grado di scavare più a fondo nella critica sociale che proponi.
Se il protagonista avesse ammazzato il ladro in un accesso d'ira, ma il suo crimine non avesse avuto conseguenze perché parte di un reality, sarebbe stato fantastico.
Ma forse sono fantasie mie che mi diverto sempre a portare alle estreme conseguenze tutto ciò che scrivo.
Racconto molto buono, complimenti.

A presto!


Ciao Maurizio e grazie del commento.
Non ti svelo niente per fomentare la tua curiosità, ma ne voglio scrivere una versione più estesa (15-20 mila battute) e il finale potrebbe andare in quella direzione! ;)

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Fagiolo17
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Re: Thief at Home

Messaggio#12 » martedì 26 gennaio 2021, 18:30

EricaMartelli ha scritto:Ciao Luca. E’ la mia prima partecipazione e probabilmente il mio commento sembrera’ poco raffinato, ma ci provo! Innanzitutto, ho letto con piacere il tuo racconto. L’ho trovato fluente e con i ritmi giusti. La narrativa era ben articolata e anche il dialogo. Complimenti per aver messo insieme una storia dal tema attuale e pseudo-distopica. Forse avrei lavorato a un finale un po’ piu’ d’impatto, con un elemento un po’ piu’ a sorpresa rispetto al semplice rientro a casa del protagonista arrabbiato. Ma sto sperimentando sulla mia pelle che con poco tempo e testo a disposizione non si puo’ fare tutto.


Ciao Erica e benvenuta!
Solitamente per il formato 4k caratteri cerco di mettere un plot twist nelle ultimissime righe per stupire il lettore. In questo racconto ho scelto di spingere di più sulla distopia di questo programma tv surreale (ma non così tanto in fondo) e meno sul colpo di scena che avrebbe distratto dal resto.
Grazie del tuo commento e a presto.

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Re: Thief at Home

Messaggio#13 » martedì 26 gennaio 2021, 18:33

Andrea J. Leonardi ha scritto:
Ciao Luca, è un piacere leggerti, soprattutto perché significa che non sei nel mio gruppo.
Andiamo al dunque!

Tema. Presente, anche se l’uso dello specchio come televisore, più che forzato, sembra superfluo: non c’è una vera ragione per cui lo si usa in quel modo.

Trama. Accattivante, anche se un po’ prevedibile. La metafora della “celebrità” che vuole fare ciò che vuole solo perché si trova in uno show, nel suo show, non è sottile ma è efficace. L’illuminazione improvvisa sulla natura dello show sembra un po’ forzata, così come la lucidità con cui dichiara di essere un pecorone. Il finale lascia l’amaro in bocca: avrei proprio voluto vedere il PdV vincitore. In generale, però, non lo considero un difetto del racconto in quanto, come finale, risulta realistico.

Stile. Niente da dire. Pieni voti.

Un racconto sicuramente da podio.


Ciao Andrea.
Mi piaceva l'idea che l'immagine potesse essere proiettata su qualsiasi superficie piana e ho aggiunto lo specchio per stare in tema. :P

Pensa che nella mia idea iniziale il finale doveva essere ancora più "cattivo" ma i caratteri mi hanno costretto ha tagliare un po' di storia. Se avessi messo tutto ne sarebbe uscito un racconto raffazzonato e col ritmo azzoppato.
Grazie del commento.

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Fagiolo17
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Re: Thief at Home

Messaggio#14 » martedì 26 gennaio 2021, 18:40

Eugene Fitzherbert ha scritto:Ciao, Luca, la tua scrittura è sempre molto pulita e ben curata, anche in un contest come questo, dove le opzioni di revisioni e aggiustamenti vari sono risicatissime.
Questo tuo lavoro però non è cristallino come dovrebbe essere. La storia si basa su un cliché piuttosto noto: lo show televisivo illegale (videodrome?). Usare un cliché non è male, solo se questo cliché porta poi a una rilettura nuova e non nota. Purtroppo in questo racconto questo colpo di scena non avviene, tutto resta abbastanza prevedibile e, malgrado tutto, insipido.

Alla prossima!


Ciao Eugene.
Mi dispiace il racconto non ti sia piaciuto. Volevo evitare per una volta il plot twist finale. Ho cercato di scrivere un racconto che si reggesse sulle sue gambe anche senza un capovolgimento improvviso sul finale.
Quello su cui volevo spingere era il fatto che lo show sia assolutamente legale, girato sulla tv di stato, come se fosse una diretta RAI, ma invece della messa della domenica un bel furto in casa.
Volevo far ragionare sul non detto...
Quando viene lesa la privacy di genitori di donne uccise chiamati in tv per l'intervista del caso, quando la signora "non ce n'è coviddi" diventa più famosa di molti medici che salvano delle vite, quando vediamo dei vip su un'isola che tentano di "sopravvivere"...
Quando questa tv spazzatura sfocerà nel renderci spettatori di un interrogatorio violento, di un furto, di uno stupro o di un omicidio?
Ti ringrazio per il tuo commento e a presto.

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Debora D
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Re: Thief at Home

Messaggio#15 » martedì 26 gennaio 2021, 22:19

Ciao Luca,
il racconto mi è piaciuto moltissimo sia la prima che la seconda volta. Spesso, quando rileggo alcuni racconti, lo faccio con fatica e senso del dovere, questo invece si beve come il caipiroska.

TEMA Lo specchio – televisore è una trovata che centra il tema, forse obbligata, ma l'ho trovata molto interessante. Il racconto tutto mi ha ricordato una puntata di Black mirror di quelle meno cattive ma sempre verissime, perché è stratificato, colpisce la nostra tendenza a guardare e sopportare di tutto, finché sta dall’altro capo di uno schermo, siamo incapaci di vedere noi stessi nei vizi che guardiamo morbosamente. Il protagonista invece ha la possibilità di infrangere l’incanto.

Stile ottimo. Sono entrata nella stanza con i personaggi. Riesci a scegliere dettagli reali, sequenza preferita questa:
Prendo la ciotola dei salatini e con l’indice cerco i bretzel.
«Simo.»
«Che c’è?» Possibile che siano tutti sul fondo? Perché Bea si ostina a comprare i salatini misti, metà li buttiamo.
«Simo!» Bea mi strattona per il braccio e la ciotola si rovescia sul pavimento.

I piccoli bretzel sul fondo della scatola li ho cercati pure io con la mente, si capisce che la focalizzazione è nella ciotola.

Altra cosa che mi è piaciuta molto è la presenza di tanti elementi del futuro, ma un futuro non troppo distante, introdotti senza spiegazioni e attraverso le azioni del personaggio.

Ed ora la pignoleria.
sono già sul ripiano a emersione  → cos’è? Se è una trovata futuristica, rispetto alle altre è meno efficace non si capisce.

«Famoso? Ma chi se ne frega, stanno svaligiando il mio appartamento!»
Mi alzo di scatto. «Dove sono le mie scarpe?»

Perché sei andato a capo? Porta mi alzo di scatto e la seconda battuta accanto alla prima.

Questo è il punto meno riuscito:
«A fermare quel ladro.»
«Ma è uno show televisivo!»
«E allora? Solo perché sono in tv possono fare quello che vogliono?»
«Ma non te ne è mai fregato niente dei furti di Thief at Home.»
«Perché sono un pecorone, come tutti quelli che seguono queste cazzate. Ma adesso basta! Non ci sto più. È un furto, Bea. Un cazzo di furto.»


1. sono molte battute senza movimenti o pensieri diretti;
2. tra l’altro proprio nel momento in cui il protagonista ha la sua rivelazione! In così poco spazio riuscire a trattare una presa di coscienza con tutti le fasi necessarie, sarebbe difficile, ma in caso di editing pensa ad ampliare questo momento.
3. Sono un pecorone è un po’ scodellato al lettore. È un furto, Bea. Un cazzo di furto. È la frase chiave per me. la presa di coscienza parte dal realizzare la verità. Questo perché il fatto sta accadendo a lui, lo tocca nel vivo e quindi non riesce più a sopportarla.
Immaginando uno sviluppo della storia o dell'ambientazione, io punterei non sul concetto di gregge ma di più sulla società di guardoni egotici, tanto narcisi da non riconoscere un riflesso, appunto. Tra l'altro lo specchio televisore e il narcisismo dei nostri giorni vanno a braccetto. In sintesi andando fino in fondo con il ragionamento vedo più incisivo “sta succedendo a me” per poi passare alla generalizzazione.

Se vuoi un autografo puoi fare richiesta sul nostro sito, → qui manca una virgola

Conclusione: Racconto che si legge con gusto e che nasconde più strati di significato mascherandoli con la fruibilità del genere. Lo stile mostrato sempre più consapevole, dove l’autore sparisce e sta al lettore vivere e poi interpretare, è l'artefice dell'efficacia e della scorrevolezza. Bravo.

Giulio_Marchese
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Re: Thief at Home

Messaggio#16 » giovedì 28 gennaio 2021, 10:30

Ciao Luca, arrivo molto tardi ma spero ci sia tempo per un eventuale confronto.

Sarà il nome ma il tuo racconto ha lo stesso problema di quello di Nesler: ottimo nella forma ma che sa un po' di già visto nel contenuto.

Punti di forza: Lo stile, che stai via via consolidando come tuo e diventa sempre più riconoscibile, e il perfetto flusso di informazioni.

Punti deboli: La tram sa di già visto, in più il fatto che il protagonista parta per cercare di fermare i ladri è un po' forzato: Se si tratta di uno show televisivo, con autorizzazioni ecc., probabilmente sarà rimborsato di quello che gli viene sottratto ovvero a fine show gli verrà restituito tutto più un eventuale risarcimento. Se invece si tratta di un programma illegale la scelta più razionale sarebbe chiamare la polizia. Il fatto che il protagonista non consideri nemmeno queste ipotesi mi ha fatto pensare "ok, ora ci va e gli finisce male". Ammazzando un po' la curiosità.
Lo specchio mi sembra una forzatura inutile, diciamolo: è una tv. Dell'attinenza al tema non sono così convinto.

Come lo migliorerei: Mettendo una parte intermedia in cui: o la ragazza gli fa notare che lo rimborseranno di tutto (subito dopo avergli detto che è uno show televisivo) e magari lui dice che è una questione di principio e simili, oppure (se lo show fosse illegale) un passaggio in cui tenta, infruttuosamente, di avvertire le autorità.

In conclusione è un buon racconto, peccato che sia la trama sia il messaggio che sottende mi sembrano troppo clichè. Però il pezzo fa il suo ed è un ottima prova. Complimenti, a rileggerci!

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Re: Thief at Home

Messaggio#17 » giovedì 28 gennaio 2021, 16:42

Giulio_Marchese ha scritto:Ciao Luca, arrivo molto tardi ma spero ci sia tempo per un eventuale confronto.

Sarà il nome ma il tuo racconto ha lo stesso problema di quello di Nesler: ottimo nella forma ma che sa un po' di già visto nel contenuto.

Punti di forza: Lo stile, che stai via via consolidando come tuo e diventa sempre più riconoscibile, e il perfetto flusso di informazioni.

Punti deboli: La tram sa di già visto, in più il fatto che il protagonista parta per cercare di fermare i ladri è un po' forzato: Se si tratta di uno show televisivo, con autorizzazioni ecc., probabilmente sarà rimborsato di quello che gli viene sottratto ovvero a fine show gli verrà restituito tutto più un eventuale risarcimento. Se invece si tratta di un programma illegale la scelta più razionale sarebbe chiamare la polizia. Il fatto che il protagonista non consideri nemmeno queste ipotesi mi ha fatto pensare "ok, ora ci va e gli finisce male". Ammazzando un po' la curiosità.
Lo specchio mi sembra una forzatura inutile, diciamolo: è una tv. Dell'attinenza al tema non sono così convinto.

Come lo migliorerei: Mettendo una parte intermedia in cui: o la ragazza gli fa notare che lo rimborseranno di tutto (subito dopo avergli detto che è uno show televisivo) e magari lui dice che è una questione di principio e simili, oppure (se lo show fosse illegale) un passaggio in cui tenta, infruttuosamente, di avvertire le autorità.

In conclusione è un buon racconto, peccato che sia la trama sia il messaggio che sottende mi sembrano troppo clichè. Però il pezzo fa il suo ed è un ottima prova. Complimenti, a rileggerci!


Ciao Giulio e grazie del commento. In realtà la mia visione di questo programma sta nel mezzo. Nessuno ti ripaga, le autorità non intervengono, al limite diventi famoso (come gli fa notare la ragazza) e chissà diventi ospite di tali show o robaccia del genere.
Ed è per questo che il nostro protagonista si inalbera e cerca di cambiare lo status Quo del programma. Perché finché succede agli altri va bene tutto, ma quando tocca a noi è un'altra cosa.
E il tema è proprio qui: lontano quando capita agli altri (e chi se ne frega, il problema non è mio), vicino quando capita a noi (è un sopruso, un'ingiustizia).

Grazie mille del tuo commento e del tuo parere, sempre fonte di confronto.

Giulio_Marchese
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Re: Thief at Home

Messaggio#18 » giovedì 28 gennaio 2021, 17:52

Ed è per questo che il nostro protagonista si inalbera e cerca di cambiare lo status Quo del programma. Perché finché succede agli altri va bene tutto, ma quando tocca a noi è un'altra cosa.
E il tema è proprio qui: lontano quando capita agli altri (e chi se ne frega, il problema non è mio), vicino quando capita a noi (è un sopruso, un'ingiustizia).


Sottile. Più o meno c'era arrivato XD Continuo a pensare che lo specchio esplicito sia una forzatura (anche se ci può stare a livello di ambientazione), sarebbe stato lo stesso con il "black mirror" di una normale TV. Però mi hai convinto, nel senso che è attinente al tema, e si capisce dal racconto (superficiale io). Mentre per la questione della via di mezzo "illegale ma tollerato" non mi hai convinto, perché dal racconto non si capisce. Capisco che è più un discorso metaforico che non punta alla totale plausibilità, però leggendo il suo "cambiamento" mi è parso troppo repentino. Forse qualche frase di dialogo in più mi avrebbe addolcito la pillola, anche senza entrare nel merito della legalità o meno del programma. Però ci tengo a precisare che la vera unica pecca del racconto è la prevedibilità, per il resto mi è piaciuto molto :)

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Re: Thief at Home

Messaggio#19 » martedì 2 febbraio 2021, 20:21

Credo tu sia riuscito a realizzare esattamente il racconto che desideravi realizzare e questo, come ormai sai, è per me, in mancanza di problematiche rilevanti nella realizzazione, già motivo di buona valutazione. Non arrivo però al pollice su completo perché credo che avresti dovuto complicare di più il tutto perché si capisce fin troppo presto quello che sta per succedere. Poi la corsa verso casa, il confronto con il ladro e il show must go on, tutta roba che va bene, ma senza mai stupire il lettore, meravigliarlo, colpirlo duro. Buona declinazione del tema. Pollice quasi su a ulteriore conferma delle tue qualità, ma un invito a osare ancora di più.

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