Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

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Andrea Lauro
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Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#1 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:52

Sulla soglia di casa, saluto la station wagon di Jenny che riparte. Poverina, chi l’avrebbe mai detto. Entro, appendo la borsetta all’attaccapanni e sfilo le scarpe col tacco. Ah, che liberazione.
«Tesoro, sei tu?» La voce di Augusto che viene dalla cucina.
Sbuffo. «E chi se no?»
«Com’è andato il lavoro?» Augusto compare, si appoggia allo stipite. È in grembiule, il mestolo in mano. «Sei tornata a casa presto.»
«Giornata infernale. Lasciamo perdere.»
Stringe il mestolo al petto, sorride. «Possiamo stare un po’ assieme.»
«Non ora.» Sfilo il tailleur, lo butto sul divano. «Sono ancora scossa per la Jenny.»
Aggrotta la fronte.
Annuisco. «Suo marito. Salta fuori che è un NoTransfer.»
«Un… un NoTransfer?»
«Vero? Quando credi di conoscere una persona.» Gli vado incontro. «Me l’ha appena raccontato, era in lacrime la poveretta. Torna a casa per pranzo, e lui le ha fatto sparire il portale.» Schiocco le dita. «Così, gliel’ha smantellato da un giorno con l’altro.»
«Ah.»
«Ah? Ti sembra una cosa normale?»
«No. Cioè, beh, è su tutti i giornali. Oggi è il NoTransfer Day…»
«Il “NoTransfer Day”? Ma ti senti?» Mi tolgo gli orecchini, li lascio sul tavolo del soggiorno. «Ci han fatto pure una giornata? Roba da retrogradi. Fossi stata la Jenny, l’avrei cacciato di casa. Su due piedi.»
Augusto si morde un labbro. «Sì, però… Oggi la gente è troppo distante.»
«Ma che stai dicendo?»
«Le coppie, anche noi. Non si comunica più.»
«Tu e queste stronzate da maschietti.» Lo bacio sulla guancia. «Cos’è, ti faccio mancare niente?»
Sta lì sullo stipite, una lacrima gli scende dalla guancia. Ma che cazzo. Gli afferro le spalle. «Il mondo si evolve. Mica puoi prendertela con i portali, no?»
Tira su col naso, è diventato tutto rosso. «No, ma—»
«Scusa tesoro, mi scappa.» Diamoci un taglio. Entro in cucina, che odore di broccoli. Sul tavolo c’è il giornale, almeno si è ricordato di prenderlo. Lo infilo sotto il braccio e cammino dritta verso la parete. «Portale: bagno!»
Finisco contro il muro, picchio il naso. Rimbalzo all’indietro, cerco appigli, cado e ribalto una sedia. La spalla colpisce il pavimento. Urlo.
Augusto lancia il mestolo. «Amore!»
«Cazzo!» Ho un conato di vomito. Calcio la seggiola. «Me la sono rotta!»
Augusto si inginocchia. «Amore…»
«Lasciami!» Il naso pulsa, odore di ferro. Passo la mano sul labbro, è piena di sangue. La parete è spoglia. C’è un foro nell’intonaco bianco, pendono due cavi elettrici.
«Augusto, dov’è il portale?»
Gli trema il labbro.
Maschi del cazzo. «Oh, Gesù, no. Anche tu.»
«Non… non parliamo mai. Sei sempre occupata.»
«No dai.»
«Torni e manco mi saluti.»
«Cazzo. Queste stronzate no.»
«Poi prendi il tuo portale per andare…»
«Stavo andando al cesso!»
Scuote la testa. «Tu vai sempre con le tue amiche. A Milano, a Roma.»
«Augusto, porca troia!» Che dolore. «Perché non me l’hai detto?»
Si copre il volto. «Io… avevo paura che ti arrabbiassi.»
«Ti spacco la faccia!» Vomito sulle piastrelle.
«Amore!»
«Toccami e ti ammazzo.»
Maschi idioti. C’è un motivo, se non han più diritto di voto. Si alza, corre avanti e indietro. «Sono uno stupido, un maledetto stupido.»
«Sei un coglione!»
«Ma fa male?»
«Vieni ad aiutarmi, idiota!»
Augusto si china, finisce nella pozza di sangue e vomito. Piange. Mi prende per le ascelle.
«Mi stacchi la spalla!»
«Scusa scusa scusa. Dobbiamo andare all’ospedale.»
«Bravo. E mi dici con cosa?»
NoTransfer del cazzo. «Oh cielo.» Sfrega le mani sui pantaloni. «Prendiamo l’auto.»
«E guidi per centocinquanta chilometri.»
«Oh cielo.»
Mi alzo con un grugnito, mi appoggio alla sedia. Sì, la spalla è proprio rotta. «Va bene, prendiamo l’auto. Andiamo dai Righetti e usiamo il loro portale.» Quindici minuti di strada che si potevano evitare.
Augusto sorride. «I Righetti!»
«Aiutami.»
«Ti amo.»
«Era meglio di no.»
Ultima modifica di Andrea Lauro il lunedì 18 gennaio 2021, 23:58, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#2 » lunedì 18 gennaio 2021, 23:57

Ciao Andrea! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa Specularia Edition!

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wladimiro.borchi
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#3 » martedì 19 gennaio 2021, 0:26

Ho letto il titolo e ho riso.
Non ho letto il racconto, ma sono sicuro che sarà stupendo. Tu sei pazzo, però!
W

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Davide_Mannucci
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#4 » martedì 19 gennaio 2021, 0:36

Confermo risata e dichiarazione infermità mentale!
Forte! :)
E, avendoti già letto, confermo l'aspettativa di Wlady.
Davide Mannucci

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Andrea Lauro
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#5 » martedì 19 gennaio 2021, 0:38

wladimiro.borchi ha scritto:Ho letto il titolo e ho riso.
Non ho letto il racconto, ma sono sicuro che sarà stupendo. Tu sei pazzo, però!
W

DavideMannucci ha scritto:Confermo risata e dichiarazione infermità mentale!
Forte! :)


mi sono trovato sul ciglio del baratro come il sig.Giancarlo alla Ruota della Fortuna.
l'ho seguito a testa bassa XD

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Emiliano Maramonte
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#6 » mercoledì 20 gennaio 2021, 19:28

Ciao Andrea!
Non posso non leggerti. E non aggiungo altro.
Stile, se possibile, ancora più pulito e sorvegliato del solito. Ormai sei completamente padrone della famosa "cassetta degli attrezzi dello scrittore" evocata da Stephen King nel suo "On writing". Il racconto si segue alla grande, con nessuna caduta di ritmo, e con un registro leggero e ironico senza picchi di volgarità sguaiata. Simpaticissima la caratterizzazione del marito che fa il casalingo ed è un uomo sempliciotto e svampito. E addirittura la sua categoria ha perso pure il diritto di voto! Che futuro di m**** per noi uomini!
Sul fronte dell'elemento fantascientifico, ho dovuto meditare un po'. Questo sistema di portali di teletrasporto è da considerare una proiezione dei social odierni, che creano isolamento e non condivisione. Nel futuro da te immaginato, con il teletrasporto si può essere ovunque in qualunque momento, e la società si sfalda. In realtà, proprio questo aspetto mi ha generato le maggiori perplessità. Siamo proprio sicuri che l'effetto di una tale rivoluzionaria tecnologia sia l'isolamento e non il contrario? Ecco - devo dirlo! - penso che questo sia il punto debole del tuo racconto. Aggiungo che se inquadriamo questa intuizione nel contesto della brevissima distanza imposta da MC, allora tutto sommato l'idea funziona, ma se proviamo a proiettarla in un raggio d'azione più ampio, potrebbe anche mostrare limiti di validità. In tutto questo, ho colto una certa fatica nel costruire fondamenta coerenti per sorreggere l'elemento fantascientifico, anche se - ribadisco - la riuscita complessiva è sufficiente.
Ultima cosa: quel "beh" con l'h è un pugno dell'occhio. Lo so, sono un fottuto pignolo, ma da un talento cristallino come te, che sicuramente non ha disdegnato la lettura di manuali di scrittura e grammatiche (e sono certo di ciò che affermo), be', mi sarei aspettato il massimo rispetto anche di questo minuzia linguistica. Non prenderla come una presuntuosa bacchettata sulle mani, ma ormai ti seguo assiduamente e mi aspetto tanto dai tuoi testi. Mi aspetto anche di imparare qualcosa.
In ogni caso, nel complesso, buona prova, ma non in modo brillante (rubo la terminologia dell'Antico).

Buona Edition!

Emiliano.

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Stefano.Moretto
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#7 » mercoledì 20 gennaio 2021, 23:58

Ciao Lauro, ti leggo solo da quattro mesi, ma ho notato un miglioramento enorme. Non tanto per quanto riguarda lo stile di scrittura che è comunque sempre stato di un certo livello, quanto nella tua capacità di creare i tuoi personaggi. Con l'Affare Pirelli erano troppo lineari e con lo scienziato pazzo non si riusciva a raggiungere la focalizzazione; con il Cecco invece non avevi fatto centro di pochissimo, ma c'era quel miglioramento netto. Anche qui vai molto vicino al centro: il comportamento della protagonista (gesti, pensieri e parole) ti fanno entrare molto velocemente nel personaggio e si riesce a capire il motivo del suo atteggiamento un po' dittatoriale - a parte il discorso dell'inversione di ruoli rispetto al maschilismo standard.
Questa tua evoluzione nella gestione dei personaggi viene però ostacolata da come distribuisci le informazioni. Il primo problema grosso è che parli prima dei NoTransfer e solo dopo dei portali, impedendo al lettore di capire quale sia l'argomento del brano. Solo quando iniziano a parlare di cosa permettono di fare i portali e di quali sono pregi e difetti (secondo loro) si inizia a unire i puntini, ma ormai è troppo tardi: il risultato è che, non capendo cosa sono i NoTransfer, non si capisce il motivo per cui la donna la reputa un'assurdità e si scatena nel lettore un allacciamento emotivo con Augusto che viene trattato male, salvo poi farsi un'idea chiara e quindi decidere con raziocinio da che parte stare.
Il problema a livello emotivo è questo: io ho provato pena per Augusto, mentre per il punto di vista che hai scelto non avrei dovuto, o almeno non in questo modo. È chiaro che lei vuole bene ad Augusto (almeno finché non si rompe la spalla), ma qui proviamo pena per lui per il fatto che viene trattato male dal punto di vista, mentre avendo le informazioni fin da subito lo classificheremmo instasubito come piagnone inutile e saremmo d'accordo a prenderlo a pesci in faccia. Cosa che comunque si ristabilisce abbastanza rapidamente quando lei si spacca la spalla e si rende palese come Augusto non sia proprio un uomo furbissimo.

Riguardo il tema: io l'ho inteso come la protagonista che pensava i NoTransfer come una realtà lontana, quando invece ne aveva uno in casa. Per me è centratissimo, anche senza vedere il portale come uno specchio.

Parlando invece degli aspetti più tecnici, essendo nel campo della fantascienza ti entro subito in scivolata sui malleoli: perché la protagonista torna a casa facendosi portare dalla station wagon di Jenny se hanno il teletrasporto che gli fa coprire persino chilometri di distanza in un istante? Ci possono essere mille spiegazioni plausibili (es: lavora in un posto senza portali, non possono usarlo per andare a lavoro per motivi di sicurezza, a livello organizzativo è un casino perché dovrebbe mettersi in fila ad aspettare il suo turno...), però qui non ci fornisci neanche mezza spiegazione, neanche con una battuta o un pensiero. Ad esempio, se l'ha fatto per accompagnare l'amica che è rimasta senza portale un pensiero minimo, tipo "che rottura, ho perso 20 minuti per colpa di" ci stava tantissimo e ti permetteva di introdurre anche meglio il mondo che hai creato. Anche il fatto che loro due vadano fino ai Righetti per usare il loro portale suona strano: non hanno dei vicini di casa a cui chiedere aiuto? Il fatto che l'ospedale più vicino fosse a 150 chilometri invece non è parso eccessivamente strano vista l'esistenza dei portali, anche se questo presuppone che chiunque ne abbia uno e che quindi se i due avessero chiesto aiuto ai vicini di casa non ci sarebbero stati problemi. Certo si introduce il discorso che se un ospedale da solo copre un raggio di 150 chilometri deve essere grande 100 volte un normale ospedale, ma è fantascienza, magari è un ospedale gigante. Ci sta. Scricchiola un pochino col discorso "metti caso che un portale si spacca e con questo metodo è impossibile mandare un'ambulanza", ma sto proprio cercando il pelo nell'uovo.

Tra l'altro, mi è piaciuto come il marito dia la colpa della distanza della moglie ai portali senza rendersi conto che senza di questi la moglie sarebbe stata comunque distante, magari anche solo uscendo ogni sera per bersi un aperitivo con le amiche. Il classico esempio di persona che dà la colpa all'associazione logica più semplice - e quindi probabilmente sbagliata. Anche questo è un fattore implicito che ho percepito e che mi ha permesso di tenere un certo distacco da lui.

Perdonami se sono logorroico, mi piace buttare fuori tutto quando parlo di qualcosa. Ti auguro di non venire mai al cinema con me. In definitiva il mio giudizio è più che positivo, lo scorcio di vita, l'interpretazione del tema, i personaggi e il mondo che hai creato mi sono piaciuti molto, al netto di quanto detto sopra, e il tuo stile di scrittura è davvero valido. Bravo, bella prova.

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wladimiro.borchi
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#8 » giovedì 21 gennaio 2021, 19:02

Ciao Andreuccio bello,
quando ho commentato il titolo ancora non sapevo che mi sarebbe toccato commentarti anche sta volta.
In ogni caso, chapeu per lo stile, sempre più pulito, essenziale (mi permetto di aggiungere) ed efficacissimo.
Il racconto è molto divertente perché gioca con stereotipi e li trasporta in una realtà alternativa discretamente evocata.
A parte la piccola incongruenza che ti hanno già fatto notare (ma che si spiega anche semplicemente con la voglia di starsene un po' in macchina con l'amica a chiacchierare - In un mondo in cui si può andare da A a B in tempo zero, le auto potrebbero ben essere utilizzate come luoghi di svago), la cosa che mi è suonata un po' fastidiosa è l'esagerazione della posizione femminile (maschile) del marito (donna di casa).
Spiego meglio oggi una donna sposata ha i suoi spazi di indipendenza, non è succube del marito (semmai lo è dei figli) e spesso lavora e frequenta amiche e colleghe.
La situazione invertita avrebbe avuto buon gioco negli anni 50, ma oggi mi è apparsa un po' forzata e anacronistica.
Forse avresti dovuto usare una manciata di caratteri per descriverci abbigliamento e utensileria di quegli anni, un racconto del genere me lo immagino in una ambientazione alla fallout (se conosci il gioco hai capito cosa intendo).
Resta una buona prova, che però si è scontrata un po' col mio gusto personale.
E poi, una cosa importante, non ho visto nemmeno un "tampax", maschilista!
A rileggerci presto.
W

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Giovanni Attanasio
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#9 » venerdì 22 gennaio 2021, 17:42

Ciao! (I pareri espressi sono soggettivi e guidati solo dal mio ragionare sul testo.)
La storia non è male, il soggetto è ok.
La lettura è scorrevole, anche se non nascondo di aver percepito qualcosa nel ritmo, forse nella punteggiatura (?) che l'ha rallentata.
L’idea del portale è carina, mi ricorda un vecchio gioco per PC. Ho percepito il dramma nella storia, l’idea di base, ma non mi ha colpito più di tanto.
Le intenzioni del marito sono molto chiare in una seconda rilettura, il che, per me, è un bene.
Ultima nota: forse la relazione tra i due è esposta in modo un po’ forzoso?

Alla prossima lettura!
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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ItaliaLeggendaria
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#10 » venerdì 22 gennaio 2021, 18:58

Ciao Andrea.
Intanto complimenti per l'idea di ribaltare un cliché e far diventare le donne completamente sessiste.
Su questo il tema del riflesso (ribaltamento delle parti) c'è.
Testo fluido, buona caratterizzazione dei personaggi e dialoghi accattivanti.
Ci sono un paio di cose che non mi convincono più di tanto. In primis, se hanno i portali che li possono portare dove vogliono (vedi all'ospedale) perché vanno al lavoro in auto? Cioè secondo questo ragionamento le auto sarebbero estremamente superflue quindi non dovrebbero proprio averle.
Poi perché devono fare quindici minuti di macchina per trovare un'altra famiglia col portale? Da come è impostata la storia sembra che tutti lo abbiano, quindi devo presumere che loro vivano in mezzo al nulla? Se gli ospedali sono così lontani allora dovrebbero avere anche dei portali pubblici (tipo cabine del telefono di una volta) perché se ti succede qualcosa per strada devi poter andare in ospedale subito.
Come ultimo appunto, noi dovremmo immedesimarci nella protagonista, ma lei sa cos'è successo alla Jenny, mentre noi lettori dobbiamo arrivare a metà testo per capire che è arrabbiata col marito e ancora di più per capire cosa sia un NoTransfer. Questo mi butta un po' fuori dal testo.
Forse con un pochino più di tempo si sarebbero potute aggiustare queste cose.
Ottima prova comunque.

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giulio.palmieri
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#11 » domenica 24 gennaio 2021, 17:54

Ciao Andrea, piacere di leggerti.
Be' che dire: prova molto molto buona. Ci sono una serie di incoerenze, come evidenziato nei commenti precedenti, che però devo dirti non si notano subito per via dell'ottima scansione del dialogo e del crescere del litigio tra i due. Mi è sembrato un po' eccessivo il fatto che la protagonista si sia rotta la spalla e contestualmente abbia perso sangue e abbia vomitato (anche se, funzionalmente, il tutto serve a evidenziare l'astio nascosto col marito). Anche il tema è interpretato in maniera originale: il portale (rimosso dalla stanza) serve a rendere vicini ambienti e persone altrimenti lontani.
Complimenti, e alla prossima.

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Andrea Lauro
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#12 » domenica 24 gennaio 2021, 20:26

ciao a tutti e scusate la latenza nella risposta. faccio un pot-pourri delle vostre segnalazioni e vedo di rispondere un po' a braccio.

grazie per aver apprezzato lo sforzo di caratterizzare i personaggi, sto lavorando molto su quello ultimamente, in particolare sull'uso del sottotesto come insegnato da r. mckee in "story", quindi grazie due volte perché mi sento incoraggiato a continuare!

per wlad: ah ah, riconosco d'aver calcato la mano sulla protagonista e sul maschilismo al contrario! avevo bisogno di aumentare il conflitto e ho boostato il personaggio...

portali & automobili: vedo che avete notato come possibile incoerenza il fatto che esistano portali e automobili. in realtà non mi sembra un'incoerenza che esistano mezzi di trasporto differenti. c'è chi può permettersi i portali, chi le auto, chi le biciclette e chi il pacchetto completo. per capirci, in Hyperion di Dan Simmons girano praticamente su qualsiasi mezzo di trasporto immaginabile, eppure i portali ci sono. ma fatto sta che se vi sembra un'incoerenza, nessun problema, prendo atto :D

quindi grazie a tutti per gli ottimi spunti, come al solito li metto nel retrobottega del cervello e li lascio lì a maturare...
...e buona edition!
andrea

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Stefano.Moretto
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#13 » domenica 24 gennaio 2021, 20:46

Andrea Lauro ha scritto:portali & automobili: vedo che avete notato come possibile incoerenza il fatto che esistano portali e automobili. in realtà non mi sembra un'incoerenza che esistano mezzi di trasporto differenti. c'è chi può permettersi i portali, chi le auto, chi le biciclette e chi il pacchetto completo. per capirci, in Hyperion di Dan Simmons girano praticamente su qualsiasi mezzo di trasporto immaginabile, eppure i portali ci sono. ma fatto sta che se vi sembra un'incoerenza, nessun problema, prendo atto :D


Rispondo solo a questo punto per non rompere eccessivamente le scatole: non è irrealistico che la tecnologia dei portali viva in parallelo ad altri mezzi (es: a milano ci sono metropolitana, autobus, tramvie, treni, taxi, biciclette e monopattini a noleggio, praticamente se vai a piedi è perché vuoi camminare o perché non vuoi pagare il biglietto!), il problema è che hai dato un elemento di worldbuilding che va in contrasto con la convivenza, ovvero l'ospedale a 150 chilometri. Un elemento del genere è fattibile solo se
1) la sanità pubblica non esiste e chi si ammala viene lasciato a morire stile ken il guerriero
2) la gente utilizza solo i portali per spostarsi e qualsiasi altro mezzo non viene più usato.
Se il racconto fosse finito con loro che pigliavano la macchina e andavano diretti al pronto soccorso non avrei notato nulla di strano nell'uso di quella tecnologia (come detto nel commento sopra, il fatto che lei sia tornata in auto può essere anche solo perché voleva fare compagnia alla collega che si era ritrovata senza portale, ci stava).
Spero di averti aiutato a chiarire i dubbi

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Giovanni Attanasio
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#14 » domenica 24 gennaio 2021, 20:58

Andrea Lauro ha scritto:come insegnato da r. mckee in "story"


Ottimo libro, fai bene a prender spunto (ma mai fidarsi troppo!).
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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Puch89
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#15 » domenica 24 gennaio 2021, 21:13

Ciao Andrea, leggerti mi fa sempre bene.
Prova eccellente! Il modo in cui hai trattato il tema è davvero originale, ne esce fuori un racconto semplice nella struttura ma dai risvolti molto interessanti! L'idea dei portali stuzzica la lettura, già di suo agevolata dallo stile scorrevole e coinvolgente. La prima persona è ben gestita e non ho trovato punti deboli, solida come una roccia. Interessante anche il piccolo input che dai riguardo il world building, cioè che agli uomini è stato revocato il diritto di voto. Ho sorriso e mi son chiesto se possa essere davvero una soluzione ai mali del mondo o ci porterebbe alla rovina totale! Il tema è c'entrato alla grande, al solito ti sai distinguere, ormai sei tra gli inarrivabili, per quanto mi riguarda. Davvero ben fatto.

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Alessio
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#16 » domenica 24 gennaio 2021, 23:11

Ciao Andrea.
Il tuo racconto è sicuramente ben scritto e l'ambientazione che ci proponi, con questa inversione dei ruoli è azzeccata e direi che interpreta bene il tema.
Ho trovato i personaggi un po' estremizzati, la donna acidissima e l'uomo completamente succube, sembrano un po' delle caricature: non so se è l'effetto che volevi ottenere, visto comunque il taglio leggero che si respira. Però ci sta, la vedo un po' come una satira contro un certo sciovinismo maschilista (per usare un cliché letterario). Un'altra cosa che mi sembra eccessiva è che la moglie si rompa una clavicola per una caduta di quel tipo, per quanto rovinosa, e che vomiti pure. Dettagli.
Il tema lo vedo, anche se quel "Oggi la gente è troppo distante" sembra volercelo spiegare un po' troppo. Ma secondo me la vera declinazione è "il muro è più vicino di quanto sembri".
Mi hai convinto.
Alla prossima!

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Andrea Lauro
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#17 » lunedì 25 gennaio 2021, 20:55

Puch89 ha scritto:Ciao Andrea, leggerti mi fa sempre bene.
Prova eccellente! Il modo in cui hai trattato il tema è davvero originale, ne esce fuori un racconto semplice nella struttura ma dai risvolti molto interessanti! L'idea dei portali stuzzica la lettura, già di suo agevolata dallo stile scorrevole e coinvolgente. La prima persona è ben gestita e non ho trovato punti deboli, solida come una roccia. Interessante anche il piccolo input che dai riguardo il world building, cioè che agli uomini è stato revocato il diritto di voto. Ho sorriso e mi son chiesto se possa essere davvero una soluzione ai mali del mondo o ci porterebbe alla rovina totale! Il tema è c'entrato alla grande, al solito ti sai distinguere, ormai sei tra gli inarrivabili, per quanto mi riguarda. Davvero ben fatto.


Ecco l'Alessio! Che dire, grazie molte, mi fa davvero piacere...
buona edition e a presto!
andrea

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Andrea Lauro
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#18 » lunedì 25 gennaio 2021, 20:59

Alessio ha scritto:Ciao Andrea.
Il tuo racconto è sicuramente ben scritto e l'ambientazione che ci proponi, con questa inversione dei ruoli è azzeccata e direi che interpreta bene il tema.
Ho trovato i personaggi un po' estremizzati, la donna acidissima e l'uomo completamente succube, sembrano un po' delle caricature: non so se è l'effetto che volevi ottenere, visto comunque il taglio leggero che si respira. Però ci sta, la vedo un po' come una satira contro un certo sciovinismo maschilista (per usare un cliché letterario). Un'altra cosa che mi sembra eccessiva è che la moglie si rompa una clavicola per una caduta di quel tipo, per quanto rovinosa, e che vomiti pure. Dettagli.
Il tema lo vedo, anche se quel "Oggi la gente è troppo distante" sembra volercelo spiegare un po' troppo. Ma secondo me la vera declinazione è "il muro è più vicino di quanto sembri".
Mi hai convinto.
Alla prossima!

oh, ecco un altro Alessio! lieto d'averti convinto...
sì, come scrivevo sopra ho premuto sull'acceleratore nella caratterizzazione dei personaggi, mi serviva qualcosa di esplosivo... ma nella vita quotidiana sono diverso e mansueto, lo giuro!
a presto,
andrea

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Andrea76
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#19 » martedì 26 gennaio 2021, 13:27

Ciao Andrea,
la tua principale abilità è la capacità che hai di sparire dal testo come autore, e questa è la forza della tua scrittura. Perché nelle storie che scrivi i tuoi personaggi emergono sempre e vivono di luce propria grazie ad uno stile che immerge completamente il lettore nella scena. Questo significa che leggere i tuoi racconti (compreso quest’ultimo) è come bere un bicchiere d’acqua fresca, e credo si tratti di un complimento.
Ci sono però due punti deboli in questo testo, l’uno legato all’altro, che io reputo rilevanti: hai forzato la caratterizzazione dei due personaggi in scena privandoli di tridimensionalità e spingendo troppo sull’acceleratore nella contrapposizione vittima-carnefice, laddove una sfumatura di ambivalenza in entrambi avrebbe reso più realistico (e quindi più potente) il loro confronto.
Poi c’è la questione titolo. La (colta) citazione di Elio & Le Storie Tese crea delle aspettative che poi non vengono appagate. In quella canzone infatti si parla (giocando) dell’atteggiamento bipolare delle donne nei rapporti amorosi, una caratteristica che invece non si riscontra nel tuo personaggio femminile che, come ho accennato prima, è uni-dimensionale nel suo carico di astio e risentimento nei confronti del compagno. Questa mancanza di riscontro tra il fascino del titolo e l’effettivo svolgimento del racconto mi ha lasciato con l’amaro in bocca.
A rileggerti!

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DandElion
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#20 » giovedì 28 gennaio 2021, 20:07

Oddio ma è la storia della mia vita!!!!! Ahahahah Stupendo, giuro che avevo letto il tuo racconto per il titolo prima che uscissero i gruppi.
Narrazione perfetta, plot interessante e quel pezzettino di cromosoma che vi manca si riconferma un danno incredibile..
Bellissimo il titolo che per noi nostalgici di Elio è una carezza, e veramente azzeccato il riferimento ai negazionisti.
Insomma me sei piaciuto assai!
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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antico
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#21 » venerdì 29 gennaio 2021, 14:21

Parto con il problema auto/portale in riferimento a Hyperion, universo nel quale i portali non erano disseminati ovunque e, pertanto si rendeva necessario il "vecchio sistema" per determinati spostamenti. Il fatto è che questo non si percepisce nel tuo racconto e anzi quello che passa è che i portali siano usati per qualunque cosa, anche la minima (del resto anche in Hyperion si potevano avere case con appartamenti disseminati su più contesti o addirittura pianeti). Senza una semina in tal senso che fornisca un perché al lettore nel momento stesso in cui si ponga la domanda ci troviamo di fronte a un problema abbastanza oggettivo. Passiamo invece a una questione più strutturale: ho percepito una certa stanchezza nel testo verso la fine, quasi come se tu non sapessi come chiuderlo nel migliore dei modi e pertanto avessi subito quella fase con passività. In effetti, per la costruzione del racconto, il finale poteva essere tranquillamente collocato subito dopo la botta contro la parete e la giustificazione del gesto urlata dall'uomo (chiaro che poteva reggersi solo con una diversa semina precedente all'evento). Tema ben affrontato. Insomma, mi è piaciuto, ma con riserva. Un consiglio magari non richiesto: sto notando che stai puntando ad aumentare il controllo, ma era un qualcosa che già ti apparteneva anche se, ovviamente, lo stai affinando. Mi sembra invece che tu stia pagando, di contro, sul fronte del puro istinto e nel dirlo non penso tanto alla problematica auto/transfer (che può capitare), ma a questo finale stanco e tirato che non ti appartiene. Pollice tendente verso l'alto in modo convinto anche se non brillante.

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Andrea Lauro
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#22 » martedì 2 febbraio 2021, 22:39

DandElion ha scritto:Oddio ma è la storia della mia vita!!!!! Ahahahah Stupendo, giuro che avevo letto il tuo racconto per il titolo prima che uscissero i gruppi.
Narrazione perfetta, plot interessante e quel pezzettino di cromosoma che vi manca si riconferma un danno incredibile..
Bellissimo il titolo che per noi nostalgici di Elio è una carezza, e veramente azzeccato il riferimento ai negazionisti.
Insomma me sei piaciuto assai!


AHAHAAHAH grazie Dand!
a presto!
andrea

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DandElion
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Re: Cara ti amo / Voglio stare un po' da sola

Messaggio#23 » giovedì 4 febbraio 2021, 19:26

A presto! :D
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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