Uccelli di Alessio Vallese

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Alessio
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Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#1 » martedì 19 gennaio 2021, 0:10

Imbocco il ponte sulla laguna e Luca spiaccica la faccia contro il finestrino dell’auto.
«Papà, ma stiamo correndo in mezzo al mare?»
«Certo! Hai visto? Per arrivare a Venezia si corre sopra l’acqua!»
«E quello cos’è?» Mi indica un grosso uccello nero appollaiato su una bricola ad ali spiegate. Sembra il Cristo in croce.
«Quello è un cormorano.»
«Un cor… mano?»
«Cormorano. È un uccello che vive nella laguna e mangia i pesci.»
«E perché sta fermo là con le ali aperte?»
Eh. Perché sta fermo là con le ali aperte? E perché questo idiota qua davanti sta a cavallo di due corsie? Strombazzo.
«Papà, perché sta fermo là con le ali aperte?»
«Perché ha fatto il bagno. Noi dopo che abbiamo fatto il bagno ci mettiamo a prendere il sole. Anche lui fa lo stesso.»
«Io ho freddo dopo che ho fatto il bagno.»
«Eh, anche lui. E quindi si mette lì perché gli piace prendere il sole e scaldarsi.»
«Papà, siamo arrivati?»
«Quasi.»

Eccolo… eccolo… ora! Mi tuffo in acqua ma manco il cefalo, come ha fatto a vedermi arrivare?
Mi guardo intorno, ci sarà qualcos’altro. Ecco una carpa: mi spingo più forte che posso e la agguanto. Quanto è grossa! Riemergo e la lancio in aria. La ingoio tutta intera riprendendola al volo per la testa. Fa male mentre scende nello stomaco, forse era un po’ troppo grande.
Le piume si stanno bagnando, meglio riemergere, che se no qua finisce che annego. Sbatto le ali ma tutto quello che riesco a fare è sollevarmi appena sopra il pelo dell’acqua. Che fatica, mi sono bagnato troppo. La bricola. Devo raggiungerla. Mi do un’altra spinta: con le ali che sguazzano sulla superficie arrivo a posare le zampe sul palo e mi ci arrampico. Ansimo. C’è mancata una piuma. Mi scrollo l'acqua dalle ali.
Un gabbiano garrisce sopra di me. Ridi, ridi, tu che hai le piume impermeabili. Mica devi passare le ore a cuocerti sotto il sole per asciugare le penne.
Spalanco le ali e aspetto. Gli uomini passano dentro loro scatole di latta sopra quel grosso ramo grigio che si sono costruiti da soli. Uno dei loro cuccioli ha il muso spiaccicato su una di quelle superfici trasparenti che fanno schiantare le rondini. Mi guarda. Cosa vuole da me? Non posso neanche stare qui ad asciugarmi le piume? Che poi, come fanno le rondini a sbattere contro quei cosi, dai, bisogna essere dei tordi.
Oh, il vento sta cambiando, porta pioggia. Che palle, domani si digiuna. Meglio se mi faccio un altro spuntino.
Mi alzo in volo e mi allontano dal ramo degli umani scrutando l'acqua. Una tinca! Mi ci fiondo.

«Papà, papà, guarda! Il cormano è ancora lì da stamattina!»
«Cormorano. Eh già, si vede gli piace proprio stare al sole.»
Come se volesse contraddirci, l'uccello spicca il volo e se ne va.
Luca lo segue con lo sguardo. «Oh, ecco, ora è andato via.»
«Eh, sì, perché è tardi. Sta andando a casa dalla sua compagna e dai suoi pulcini.»
«Come noi che torniamo a casa dalla mamma?»
«Proprio così.»
«E la cormana gli prepara la pappa?»
«Cormo— sì, certo, gli prepara il pesce che lui ha pescato.»
«E a noi invece la mamma cosa ha preparato?»
«Quaglie.»



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antico
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#2 » martedì 19 gennaio 2021, 0:13

Ciao Alessio! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa Specularia Edition!

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#3 » mercoledì 20 gennaio 2021, 13:04

Inizio col ripetere quanto già scritto il mese scorso e anche in privato: Alessio, scrivi dannatamente bene!
Il gioco di specchi tra i due POV è efficace e sei riuscito a rendere bene il diverso modo di pensare del volatile (la frase sui tordi è fantastica). Solo una cosa non mi torna. Il cormano (pardon, cormorano) usa perifrasi per descrivere gli oggetti a noi comuni (il ponte, l’auto, i finestrini ecc.), poi però la bricola non la vede come un tronco che spunta dall’acqua. Il fatto che quella parola sia scritta per due volte in corsivo mi fa sospettare che sia una cosa voluta. È forse l’oggetto a cui accenna il tema, lontano per il padre, vicino per il cormorano?
Altro dubbio: quando il cormorano spicca il volo al termine della sua scena, suppongo non sia lo stesso salto mostrato nel finale, altrimenti non si spiegherebbe il balzo temporale.
Vabbè, inezie. Di nuovo complimenti, Alessio. Per quanto mi riguarda anche a questo giro la semifinale te la sei guadagnata.
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Alessio
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#4 » mercoledì 20 gennaio 2021, 15:06

JohnDoe ha scritto:Inizio col ripetere quanto già scritto il mese scorso e anche in privato: Alessio, scrivi dannatamente bene!

Ciao Alessandro, grazie ma questo francamente non mi sembra scritto *così* bene... Magari sarò io che sono troppo critico con me stesso.

JohnDoe ha scritto:Il gioco di specchi tra i due POV è efficace e sei riuscito a rendere bene il diverso modo di pensare del volatile (la frase sui tordi è fantastica). Solo una cosa non mi torna. Il cormano (pardon, cormorano) usa perifrasi per descrivere gli oggetti a noi comuni (il ponte, l’auto, i finestrini ecc.), poi però la bricola non la vede come un tronco che spunta dall’acqua. Il fatto che quella parola sia scritta per due volte in corsivo mi fa sospettare che sia una cosa voluta. È forse l’oggetto a cui accenna il tema, lontano per il padre, vicino per il cormorano?

Er... sì! sì, certo, esatto! E' proprio così, bravo!

JohnDoe ha scritto:Altro dubbio: quando il cormorano spicca il volo al termine della sua scena, suppongo non sia lo stesso salto mostrato nel finale, altrimenti non si spiegherebbe il balzo temporale.

Allora non era solo *una* cosa che non ti torna: hai mentito. :)
L'idea è che sia lo stesso. In un mondo ideale avrebbe dovuto esserci uno stacco tra i tordi e il vento che cambia (un paio d'ore?), in modo anche da proporre metanarrativamente una struttura "specchiata" umano-uccello/uccello-umano.
Ma viviamo in un mondo triste.

JohnDoe ha scritto:Vabbè, inezie. Di nuovo complimenti, Alessio. Per quanto mi riguarda anche a questo giro la semifinale te la sei guadagnata.

Mi pare un giudizio affrettato, considerato che devi ancora leggerne diversi! Ma noi abbiamo fiducia nel cuore delle carte!

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#5 » mercoledì 20 gennaio 2021, 15:20

JohnDoe ha scritto:Vabbè, inezie. Di nuovo complimenti, Alessio. Per quanto mi riguarda anche a questo giro la semifinale te la sei guadagnata.

Mi pare un giudizio affrettato, considerato che devi ancora leggerne diversi! Ma noi abbiamo fiducia nel cuore delle carte!


In verità ieri sera mi sono letto tutti i brani e li ho posizionati in una classifica provvisoria che sto seguendo per i commenti. Dico provvisoria perché durante questa seconda lettura sto pensando d'invertire alcune posizioni (giusto per farti stare ancora un po' sulle spine, tié).
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SilviaCasabianca
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#6 » mercoledì 20 gennaio 2021, 17:36

Ciao Alessio!

Piacere. Mi accingo a commentare anche il tuo racconto sperando di essere all'altezza.

Devo dire che hai uno stile che crea immediatamente empatia fra lettore e narratore. Nel senso che leggendoti viene spontaneo volerti bene. Detto questo mi piace l'atmosfera che crei, mi piace come caratterizzi i personaggi, mi piace l'ironia che usi in maniera incisiva e semplice. Tutto è molto fluido.
L'unica cosa che non ho colto è il discorso della vicinanza/lontananza degli oggetti dal punto di vista, ma forse è una mancanza mia. Resta comunque il fatto che mi sei piaciuto e per quanto mi riguarda sei sicuramente nella parte alta della classifica.

Yeah.

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Fagiolo17
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#7 » mercoledì 20 gennaio 2021, 18:57

Ah Alessio! Spiegato l'arcanao: mi hai evocato nella primissima riga, non vedevi l’ora che ti giudicassi di nuovo! :P

Allora andiamo subito al sodo: il solito 10+ allo stile. Da quel punto di vista non ho niente da eccepire (forse qualcosina ma non sono mai così rompiscatole con limiti di tempo e carattere così stringente.)

Sulla trama invece un paio di passi falsi li ho notati.
In primis la bricola (che ho dovuto googlare perché non sapevo che fosse). Il nostro cormorano non sa cos’è un ponte o un’auto, ma usa il nome specifico “bricola”?
Un pochino forzato anche se immagino tu lo abbia fatto per far capire al lettore che si trattava proprio dello stesso cormorano.

Allo stesso modo non ho percepito il passare del tempo tra la prima pesca e lo spiccare il volo del cormorano quando l'auto ritorna verso casa. Mi è venuto da pensare che fosse un altro, ma non poteva essere.
Sarebbe diventato più frammentario, ma se avessi spostato la seconda parte del pdv cormorano dopo il passaggio della famigliola in auto sarebbe stato perfetto.

Il tono ironico che permea tutto il racconto è il quid in più, tanta roba!
Non posso garantirti il primo posto come al solito (ci sto ancora pensando, se vuoi ti giro l’iban) ma sicuramente un ottimo piazzamento!

A rileggerci… probabilmente il prossimo mese!

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Alessio
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#8 » giovedì 21 gennaio 2021, 10:11

SilviaCasabianca ha scritto:Ciao Alessio!

Piacere. Mi accingo a commentare anche il tuo racconto sperando di essere all'altezza.

Ciao Silvia, benvenuta!
Perché non dovresti "essere all'altezza"? :-) Io ho esordito il mese scorso e avevo i tuoi stessi dubbi, ma alla fine penso che se una persona è qui lo fa per mettersi in gioco e deve essere disposto ad accettare i commenti che gli vengono fatti, anche se magari non li condivide. Certo, ciascuno di noi ha sensibilità differenti, ma Minuti Contati è una livella! ;-)


SilviaCasabianca ha scritto:L'unica cosa che non ho colto è il discorso della vicinanza/lontananza degli oggetti dal punto di vista, ma forse è una mancanza mia.

E' la bricola! Lo ha detto JohnDoe qui sopra!
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Alessio
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#9 » giovedì 21 gennaio 2021, 10:21

Fagiolo17 ha scritto:Ah Alessio! Spiegato l'arcanao: mi hai evocato nella primissima riga, non vedevi l’ora che ti giudicassi di nuovo! :P

Eccolo! E' sempre un piacere :-) Tra l'altro mi deve commentare pure Luca Nesler, quindi secondo me l'Antico ha manipolato la composizione dei gruppi. -_-

Fagiolo17 ha scritto:In primis la bricola (che ho dovuto googlare perché non sapevo che fosse). Il nostro cormorano non sa cos’è un ponte o un’auto, ma usa il nome specifico “bricola”?
Un pochino forzato anche se immagino tu lo abbia fatto per far capire al lettore che si trattava proprio dello stesso cormorano.

No, la bricola m'è proprio scappata.

Fagiolo17 ha scritto:Allo stesso modo non ho percepito il passare del tempo tra la prima pesca e lo spiccare il volo del cormorano quando l'auto ritorna verso casa. Mi è venuto da pensare che fosse un altro, ma non poteva essere.
Sarebbe diventato più frammentario, ma se avessi spostato la seconda parte del pdv cormorano dopo il passaggio della famigliola in auto sarebbe stato perfetto.

Sai qual è il vero problema dietro a tutto questo? Che non ho creduto nel racconto. Avevo visto che questo problema c'era e avevo tempo e caratteri in abbondanza per sistemare, ma non mi sono preso la briga di farlo perché non ci credevo. E invece...

Vi chiedo scusa e prometto che la prossima volta ci crederò di più, per quanto cagata mi possa sembrare il racconto, e che sarò più rispettoso del tempo che dedicate a leggermi.

Fagiolo17 ha scritto:Non posso garantirti il primo posto come al solito (ci sto ancora pensando, se vuoi ti giro l’iban) ma sicuramente un ottimo piazzamento!

Tu comincia a farmi vedere la classifica, poi eventualmente ci mettiamo d'accordo ;-)

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Luca Nesler
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#10 » domenica 24 gennaio 2021, 17:13

Ciao Alessio. Racconto ben scritto, divertenti i dialoghi tra il papà e il bambino. Stilisticamente ho poco da dire. Ti segnalo "Mi guardo intorno, ci sarà qualcos’altro" dove c'è un verbo percettivo che è un po' esterno rispetto al PDV. Se levi "mi guardo intorno" noterai che non cambia nulla nel testo e si rimarrebbe nel PDV.
Sull'idea, probabilmente non ho colto le tue intenzioni. Il bambino guarda il cormorano e il cormorano si vede visto dal bambino. Boh...
Tra l'altro c'è una sorta di discrepanza temporale che non mi spiego tra il pezzo del cormorano e l'ultimo.
Manca un qualche conflitto che renda il pezzo qualcosa più di un esercizio.
Alla prossima!

Dario17
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#11 » domenica 24 gennaio 2021, 17:39

Hitchcockiano.
Non so perchè, ma me lo aspettavo prima o poi in qualche gruppo un doppio confronto uomo/animale dagli opposti punti di vista e dalle diverse prospettive animali.
Ho notato un certa perizia nelle conoscenze degli uccelli, magari sono solo tue elucubrazioni narrative ma io me le sono bevute tutte come fossero verità scientifiche.
Tutto dialogo contro tutto flusso di coscienza. Molto carino. Ho apprezzato anche quella sottile linea di discriminazione razziale e di "pregiudizio uccellifero" del cormorano, lo rende paradossalmente più vivo e credibile come personaggio.
La prosa è buona, avrei gradito di più se le azioni a raffica della prima parte continuamente elencate dal cormorano fossero state miscelate con il pensiero diretto della seconda parte. Un'inezia.
Per i prossimi contest ti suggerisco spassionatamente di aumentare un po' il conflitto presente nel testo, dando alla storia più succo.
Fiabesco al punto giusto, come spero siano state cotte le quaglie del finale.
Buonissima prova.

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Alessio
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#12 » domenica 24 gennaio 2021, 20:15

Luca Nesler ha scritto:Sull'idea, probabilmente non ho colto le tue intenzioni. Il bambino guarda il cormorano e il cormorano si vede visto dal bambino. Boh...

Ciao Luca,
► Mostra testo


Luca Nesler ha scritto:Tra l'altro c'è una sorta di discrepanza temporale che non mi spiego tra il pezzo del cormorano e l'ultimo.

Confermo. Trascuratezza mia.

Luca Nesler ha scritto:Manca un qualche conflitto che renda il pezzo qualcosa più di un esercizio.

Il conflitto c'è nella misura in cui il cormorano si è bagnato troppo e non riesce a prendere il volo rischiando di annegare, e il gabbiano lo percula. Comunque ho capito cosa intendi e ne convengo.

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Davide Di Tullio
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#13 » domenica 24 gennaio 2021, 20:21

Alessio ha scritto:Imbocco il ponte sulla laguna e Luca spiaccica la faccia contro il finestrino dell’auto.
«Papà, ma stiamo correndo in mezzo al mare?»
«Certo! Hai visto? Per arrivare a Venezia si corre sopra l’acqua!»
«E quello cos’è?» Mi indica un grosso uccello nero appollaiato su una bricola ad ali spiegate. Sembra il Cristo in croce.
«Quello è un cormorano.»
«Un cor… mano?»
«Cormorano. È un uccello che vive nella laguna e mangia i pesci.»
«E perché sta fermo là con le ali aperte?»
Eh. Perché sta fermo là con le ali aperte? E perché questo idiota qua davanti sta a cavallo di due corsie? Strombazzo.
«Papà, perché sta fermo là con le ali aperte?»
«Perché ha fatto il bagno. Noi dopo che abbiamo fatto il bagno ci mettiamo a prendere il sole. Anche lui fa lo stesso.»
«Io ho freddo dopo che ho fatto il bagno.»
«Eh, anche lui. E quindi si mette lì perché gli piace prendere il sole e scaldarsi.»
«Papà, siamo arrivati?»
«Quasi.»

Eccolo… eccolo… ora! Mi tuffo in acqua ma manco il cefalo, come ha fatto a vedermi arrivare?
Mi guardo intorno, ci sarà qualcos’altro. Ecco una carpa: mi spingo più forte che posso e la agguanto. Quanto è grossa! Riemergo e la lancio in aria. La ingoio tutta intera riprendendola al volo per la testa. Fa male mentre scende nello stomaco, forse era un po’ troppo grande.
Le piume si stanno bagnando, meglio riemergere, che se no qua finisce che annego. Sbatto le ali ma tutto quello che riesco a fare è sollevarmi appena sopra il pelo dell’acqua. Che fatica, mi sono bagnato troppo. La bricola. Devo raggiungerla. Mi do un’altra spinta: con le ali che sguazzano sulla superficie arrivo a posare le zampe sul palo e mi ci arrampico. Ansimo. C’è mancata una piuma. Mi scrollo l'acqua dalle ali.
Un gabbiano garrisce sopra di me. Ridi, ridi, tu che hai le piume impermeabili. Mica devi passare le ore a cuocerti sotto il sole per asciugare le penne.
Spalanco le ali e aspetto. Gli uomini passano dentro loro scatole di latta sopra quel grosso ramo grigio che si sono costruiti da soli. Uno dei loro cuccioli ha il muso spiaccicato su una di quelle superfici trasparenti che fanno schiantare le rondini. Mi guarda. Cosa vuole da me? Non posso neanche stare qui ad asciugarmi le piume? Che poi, come fanno le rondini a sbattere contro quei cosi, dai, bisogna essere dei tordi.
Oh, il vento sta cambiando, porta pioggia. Che palle, domani si digiuna. Meglio se mi faccio un altro spuntino.
Mi alzo in volo e mi allontano dal ramo degli umani scrutando l'acqua. Una tinca! Mi ci fiondo.

«Papà, papà, guarda! Il cormano è ancora lì da stamattina!»
«Cormorano. Eh già, si vede gli piace proprio stare al sole.»
Come se volesse contraddirci, l'uccello spicca il volo e se ne va.
Luca lo segue con lo sguardo. «Oh, ecco, ora è andato via.»
«Eh, sì, perché è tardi. Sta andando a casa dalla sua compagna e dai suoi pulcini.»
«Come noi che torniamo a casa dalla mamma?»
«Proprio così.»
«E la cormana gli prepara la pappa?»
«Cormo— sì, certo, gli prepara il pesce che lui ha pescato.»
«E a noi invece la mamma cosa ha preparato?»
«Quaglie.»


Ciao Alessio

piacere di lggerti. Racconto che si legge molto bene, con una prosa immersiva ben condotta, e un discreto uso del mostrato. Interessante l'idea di proporre due PDV alternati nelle scene. Devo dire che qui forse manca un po' il conflitto, cosa che ha indebolito la storia, che resta senza sussulti. Nel complesso una buona prova.

a rileggerci!

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Alessio
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#14 » domenica 24 gennaio 2021, 20:26

Dario17 ha scritto:Ho notato un certa perizia nelle conoscenze degli uccelli, magari sono solo tue elucubrazioni narrative ma io me le sono bevute tutte come fossero verità scientifiche.

Ciao Dario,
è vero che in generale gli uccelli acquatici hanno le piume/penne impermeabili, mentre il cormorano no, e quindi si mette a "prendere il sole" con le ali aperte per asciugarsi. Non ho idea se possa arrivare a bagnarsi talmente tanto da annegare, ma non credo. Così come dubito che nei giorni di pioggia sia costretto a digiunare per paura di bagnarsi. :D

Dario17 ha scritto:La prosa è buona, avrei gradito di più se le azioni a raffica della prima parte continuamente elencate dal cormorano fossero state miscelate con il pensiero diretto della seconda parte. Un'inezia.

La prima parte è molto concitata, il cormorano manca il primo pesce e deve sbrigarsi a trovare qualcos'altro prima che le penne si bagnino troppo, rischiando di... beh., di lasciarci le penne! Non c'è molto tempo di pensare. Una volta che è in salvo, è costretto a rimanere fermo ad asciugarsi le ali, quindi di azione non ce n'è più e c'è spazio per i pensieri.

Dario17 ha scritto:Fiabesco al punto giusto, come spero siano state cotte le quaglie del finale.

Eccezionali! :D

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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#15 » domenica 24 gennaio 2021, 20:31

Davide Di Tullio ha scritto:Devo dire che qui forse manca un po' il conflitto, cosa che ha indebolito la storia, che resta senza sussulti.

Ciao Davide,
mancano un sacco di cose oltre al conflitto, diciamo, "generale", ma vabbe', era una cosa un po' buttata lì. :D

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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#16 » domenica 24 gennaio 2021, 20:37

JohnDoe ha scritto:bricola

Fagiolo17 ha scritto:bricola

Ho una bellissima scusa per la questione della bricola (non fate caso allo stridio che si sente in sottofondo):

Il cormorano non parla/pensa in italiano, quindi la sua parte è giocoforza resa dal cormoranese. Ora, come tutti sanno, il cormoranese non ha un equivalente per termini come "ponte", "automobile", "finestrino", "bambino", quindi si serve di perifrasi. Invece ha dei termini specifici per indicare il gabbiano, la carpa, la tinca.. e la bricola! Quindi è tutto a posto.

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SilviaCasabianca
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#17 » domenica 24 gennaio 2021, 20:49

Me sa che era meglio se sto racconto lo chiamavi: LA BRICOLA
xD XD XD

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Davide_Mannucci
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#18 » lunedì 25 gennaio 2021, 12:43

Ciao Alessio, piacere di leggerti!
Allora, il tuo stile è davvero il punto di forza. Complimenti. Sembra di avere davvero un bimbo che ti tormenta di domande e si avverte l'insofferenza di chi è alla guida. Ottima immersione narrativa!
Ho apprezzato il pezzo dal punto di vista del cormano (cormorano....porca troia!), anche se quella "briscola" ha fatto inorridire pure me....ma dettagli.
Ottimo pezzo
A presto
Davide Mannucci

alexandra.fischer
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#19 » martedì 26 gennaio 2021, 21:37

Tema centrato. La storia si legge in modo piacevole. Punti di forza: il dialogo papà e bambino, con le domande riferite al cormorano. Oltre che alla gita a Venezia e il riferimento alla barca. Il bello del dialogo è che il padre istruisce il figlio sulle abitudini del cormorano rispecchiandole in quelle umane (anche lui fa il bagno, si asciuga). E il colpo di genio è il punto di vista del cormorano (lo mostri con maestria mentre si nutre. E osserva gli esseri umani con occhio disincantato, e rivolge un pensiero cinico alle rondini poco scaltre riguardo ai parabrezza). Il finale è umoristico: il piccolo chiede al padre se il cormorano ha una famiglia. Il padre risponde di sì (anche se a vedere il Nostro, non si direbbe) e poi gli chiede cosa c’è a cena: quaglie. Particolare divertentissimo, da barzelletta.
Punti deboli: nessuno.

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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#20 » mercoledì 27 gennaio 2021, 9:23

DavideMannucci ha scritto:Ciao Alessio, piacere di leggerti!
Allora, il tuo stile è davvero il punto di forza. Complimenti. Sembra di avere davvero un bimbo che ti tormenta di domande e si avverte l'insofferenza di chi è alla guida. Ottima immersione narrativa!
Ho apprezzato il pezzo dal punto di vista del cormano (cormorano....porca troia!), anche se quella "briscola" ha fatto inorridire pure me....ma dettagli.
Ottimo pezzo
A presto

Ciao Davide,
grazie per l'apprezzamento. La questione della bricola è spiegata benissimo qui sopra. Non ti convince? Sob :'-(

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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#21 » mercoledì 27 gennaio 2021, 9:25

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. La storia si legge in modo piacevole. Punti di forza: il dialogo papà e bambino, con le domande riferite al cormorano. Oltre che alla gita a Venezia e il riferimento alla barca. Il bello del dialogo è che il padre istruisce il figlio sulle abitudini del cormorano rispecchiandole in quelle umane (anche lui fa il bagno, si asciuga). E il colpo di genio è il punto di vista del cormorano (lo mostri con maestria mentre si nutre. E osserva gli esseri umani con occhio disincantato, e rivolge un pensiero cinico alle rondini poco scaltre riguardo ai parabrezza). Il finale è umoristico: il piccolo chiede al padre se il cormorano ha una famiglia. Il padre risponde di sì (anche se a vedere il Nostro, non si direbbe) e poi gli chiede cosa c’è a cena: quaglie. Particolare divertentissimo, da barzelletta.
Punti deboli: nessuno.

Ciao Alexandra,
grazie, sei troppo buona :-)

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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#22 » mercoledì 27 gennaio 2021, 9:27

Ciao Alessio! Certo che mi convince...ma non l'avevo letta prima del commento! :P
Mi convince meno il correttore che scrive briscola anziché bricola (ci ha pure riprovato...il bastardo!!!)
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#23 » domenica 31 gennaio 2021, 11:08

Nel dibattito su questo racconto ho trovato almeno due perle che farò mie: 1) Silvia che si esprime sul tuo scrivere sottolineando che ti fai voler bene e 2) il tuo definire MC una livella, FANTASTICO. Ma passiamo al mio commento: parto proprio dallo stile ed è proprio come dice Silvia: ti fai voler bene e questo è un qualcosa che hai e che, invariabilmente, sembri riuscire a trasmettere a qualunque tuo pezzo, a prescindere dal suo grado di compiutezza. Però qui, rispetto al mese scorso, ci sono problematiche che ritengo evidenti a partire da questo cormorano davvero troppo umanizzato (garrisce, bricola) che poi mi cade sui rami grigi costruiti, TUTTI DA SOLI, dagli uomini... Stona da qualunque parte io cerchi di guardarla. Poi il finale è costruito male con un salto temporale non giustificato (ma davvero era importante quel salto temporale? Forse per la chiusa con il cormorano che andava a casa e gli umani dalla mamma per la quaglia, ma potevi scegliere infinite altre strategie più funzionali). La mia idea? Che tu sia rimasto passivo su un racconto che non ti convinceva e che, pertanto, abbia svolto il compitino. Certo, il tuo stile riesce a valorizzarlo, ma in questo caso non mi è parso sufficiente. Per me un pollice tendente verso l'alto ma non troppo solido. Ps: grazie ancora per quella definizione di MC!

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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#24 » domenica 31 gennaio 2021, 12:23

Ciao Maurizio,

sono contento che tu abbia apprezzato la mia definizione di MC, ma penso che sia lo scopo per cui è nata questa iniziativa, no? :-)
E grazie anche per "volermi bene" :-D Vuol dire che sono un bravo mentitore!

Detto questo, ci sono un paio di punti del tuo commento che non mi sono chiari, perché mi intrigano i punti di vista alternativi e vorrei imparare a renderli nel miglior modo possibile:
antico ha scritto:questo cormorano davvero troppo umanizzato (garrisce, bricola) che poi mi cade sui rami grigi costruiti, TUTTI DA SOLI, dagli uomini... Stona da qualunque parte io cerchi di guardarla.

  • Ho capito la questione della bricola, che è un costrutto umano e, se non altro per coerenza col resto del testo, andava trattata diversamente, ma perché non dovrei rendere il verso del gabbiano con "garrire"? In un ipotetico "comoranese", mi aspetto che i versi dei vari animali, uccelli in particolare, siano ben identificati da concetti precisi.
  • Come mai ti disturba quel grosso ramo grigio che si sono costruiti da soli? L'idea è che nel mondo del cormorano, i rami, letteralmente, crescono sugli alberi e gli uccelli non hanno bisogno di costruirseli, li trovano già fatti. Gli umani, invece hanno dovuto costruirselo.

antico ha scritto: La mia idea? Che tu sia rimasto passivo su un racconto che non ti convinceva e che, pertanto, abbia svolto il compitino.

La tua idea è corretta: alla fine il tutto si è ridotto ad "aver fatto il compitino". E non sai quanto mi irrita. Mi dà l'idea di non rispettare il tempo che le persone dedicano a leggermi, perché non ho voluto proporre il meglio che potessi in quel dato momento.
Se nelle prossime edizioni mi troverò di nuovo nella stessa situazione valuterò l'idea di non consegnare.

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antico
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Re: Uccelli di Alessio Vallese

Messaggio#25 » domenica 31 gennaio 2021, 13:29

Rispondo subito: il fatto è che il punto di vista del cormorano è incoerente perché conosce termini come bricola e garrisce, definizioni create dall'uomo, e poi cade sulle strade definendole a suo modo. Quindi andava fatta una scelta netta: o te ne sbattevi e lo facevi parlare esattamente come un umano oppure lo trattavi da cormorano e facevi passare tutto dal suo punto di vista sfrondando ogni convenzione data dall'uomo (ma proprio tutte).

Riguardo invece al non consegnare se non sei soddisfatto, il mio approccio a MC (ho partecipato a una cinquantina di edizioni prima di cominciare a organizzare e poi, saltuariamente, a un'altra decina, soprattutto SPECIAL estive che faccio gestire ad altri) è quello di vederlo come un esercizio di costanza, al netto della resa effettiva del testo perché non si può sempre essere al massimo della forma e si possono avere serate storte... E questo perché perdersi anche solo la fase di commento è una mancanza rilevante in quanto, anche quando fatta con la dimensione minima dei commenti, lascia sempre qualcosa e aiuta a crescere noi stessi aiutando gli altri. Quindi, a meno che l'idea non venga proprio, se si ha a fine serata un racconto, anche che non ci convinca appieno, è giusto postarlo (e lo dico soprattutto a te che mi sembri essere molto critico nei confronti dei tuoi testi, compreso quello dello scorso mese che si è giocato la vittoria finale fino alla fine) :)

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