Cavalieri inesistenti

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Proelium
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Cavalieri inesistenti

Messaggio#1 » martedì 19 gennaio 2021, 0:53

Difenditi, fellone!”, minaccia il Cavaliere Bianco. Serra la presa sull’elsa ingemmata, la cala con forza sull’usbergo nemico.
Il Cavaliere Nero blocca il fendente con uno scudo enorme, senza blasone. Sembra uno specchio, il Cavaliere Bianco può vedersi riflesso.
Non che cambi molto, da quando è entrato in quel castello vede specchi un po’ dovunque.
Perfino la sua lorica gli sembra più lucida, più riflettente del solito.
Il Cavaliere Nero è immobile davanti a lui, zitto.
Il Cavaliere Bianco non può sopportarlo. Digrigna i denti sotto l’elmo crestato, colpisce ancora. Niente da fare, l’ennesimo fendente è respinto dallo scudo.
Non se l’era immaginato così, quello scontro.
Uno duello glorioso, gli aveva promesso detto il Re.
Più giusto di una Crociata, gli aveva assicurato il Santo.
Più trionfale di una giostra, aveva sospirato la Principessa.
Una noia infinita, realizza infine il Cavaliere Bianco, mentre affonda la lama per la centesima volta. Taglia l’aria, ma non infrange lo specchio.
Gli viene da piangere, si trattiene. Non sarebbe da lui. Eppure, anche se si vergogna ad ammetterlo, inizia a dubitare.
Non di sé, ha sempre saputo di esistere.
Si è visto riflesso troppe volte, da troppe angolazioni diverse.
Sposta il peso su una gamba, fa una finta.
Il Cavaliere Nero lo imita.
Un po’ gli assomiglia, è troppo scaltro per lasciarsi sorprendere. Neanche di lui può dubitare: esiste per confermargli che esiste.
Dall’altra parte dello specchio, anche il Cavaliere Nero ha ricevuto l’ordine di cercarlo, di ucciderlo.
Un altro Re, un altro Santo e un’altra Principessa hanno creduto in lui. Perfino il Cavaliere Bianco gli crede, credendosi.
Difenditi, ribaldo!”, squilla affettuoso. La sua spada urta contro lo scudo dell’altro. Clangore. Uno strano riflesso grigio. La consistenza dell’acciaio è densa, sicura.
Il Cavaliere Bianco sorride sotto l’elmo crestato.
Forse anche il Cavaliere Nero sta sorridendo.
Sono vicini, si immagina, anche se sembrano lontani.
Chissà quanto ha faticato, per arrivare fin lì.
Chissà che pena, si dice, ogni volta che lo costringe in parata.
Il Re, il Santo e la Principessa gli hanno detto che lui e il Cavaliere Nero devono uccidersi, eppure...
Difenditi, gaglioffo!”, lo esorta, lo prega. Un'altra serie di affondi, uno più letale dell’altro. Il Cavaliere Nero resiste ancora, lo scudo alto. Il Cavaliere Bianco esulta, dentro di sé.
Lui e il Cavaliere Nero devono uccidersi, è vero, ma non sono loro a volerlo.
Sono altri ad averglielo imposto. Una missione indubitabile, dal loro punto di vista. Ma dal suo...
Eccolo, il dubbio.
Con uno scatto inaspettato, il Cavaliere Bianco balza all’indietro.
Il Cavaliere Nero lo imita.
Indietreggia piano senza dare le spalle.
Appena è abbastanza lontano, si gira e comincia a correre.
Riattraversa il palazzo all’indietro.
Saloni, camere, scalinate.
Ritrova gli specchi, tutti quanti.
Ognuno di essi lo fissa e deforma, aspettandosi qualcosa da lui.
Solleva la spada, non ne risparmierà neanche uno.

***

Fuori dal castello, l’aria non è mai stata tanto leggera.
Il Cavaliere Bianco la respira a pieni polmoni. Ha gettato la spada, si è sfilato elmo e armatura. Cammina tra i prati a torso nudo.
Vede la figura che avanza verso di lui, dalla direzione opposta, lasciandosi alle spalle un usbergo nero. Uno scudo senza stemma, frantumato chissà come.
I due Cavalieri si ritrovano a metà strada.
Faccia a faccia, capiscono di non assomigliarsi.
Il loro sorriso, però, è lo stesso.
Il loro pianto è lo stesso.
Si abbracciano come fratelli.



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antico
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#2 » martedì 19 gennaio 2021, 0:56

Ciao Francesco! Caratteri e tempo ok, buona Specularia Edition!

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Stefano.Moretto
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#3 » giovedì 21 gennaio 2021, 19:04

Ciao Francesco
Il racconto è una declinazione interessante del tema, anche se per come hai portato avanti la storia non ho capito il significato degli specchi se non quello allegorico e perché fossero ovunque. In realtà data la storia avresti potuto rimanere perfettamente in tema anche senza farli comparire affatto, c'era già la trasposizione del cavaliere bianco che si vedere riflesso nel cavaliere nero, anche senza che questo avesse uno scudo-specchio.
Una cosa che mi ha dato un po' fastidio all'inizio è l'utilizzo di troppi termini molto tecnici: sapevo che l'usbergo era una cotta di maglia quasi per caso e il blasone è abbastanza comune come termine, ma a "lorica" mi son dovuto fermare e cercare. Tra l'altro vedo che è il nome di un'armatura dell'antica Roma, cosa che cozza parecchio, e male, con tutto il contesto medievale che hai dato al brano (usbergo, ad esempio, è un termine prettamente medievale).
L'ambiente, di contro, è quasi inesistente: sappiamo che è un castello, ma non abbiamo nessun dettaglio visivo su ciò che li circonda.
Una cosa che non ho capito bene è l'alternanza del corsivo. Non sono riuscito a trovare una vera e propria logica nel suo utilizzo: in alcuni punti sembra che tu lo voglia usare per sottolineare dei pensieri, anche se vengono comunque riportati come indiretti, mentre in altri sembrano evidenziare solo dei passaggi cruciali per la narrazione, dando l'impressione che tutta la vicenda venga raccontata da un narratore esterno che legge i pensieri del punto di vista e li interpreta.
Bella la chiusa finale, anche se per me un po' troppo breve. Forse avrei preferito se ci avessi dedicato qualcosa in più per trasmettere il senso di vicinanza tra cavaliere bianco e nero sacrificando qualcosa dal loro lungo scontro.

Un paio di appunti sparsi sul testo:

Uno duello glorioso, gli aveva promesso detto il Re.

Qui immagino ci sia un "detto" di troppo

I due Cavalieri si ritrovano a metà strada.

Questa frase è al passato, mentre il resto della narrazione è al presente.

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Proelium
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#4 » giovedì 21 gennaio 2021, 20:54

Ciao Stefano,
grazie per il commento e gli appunti, rispondo a tutto.
Il "detto" di troppo è un residuo della prima stesura, quando ho consegnato (00.56) stavo ancora finendo di limare il testo... "lorica" compresa.
Bene il riscontro sul finale, certo una mezzoretta in più non mi avrebbe fatto male.
Occhio invece a "ritrovano", lì il tempo è già al presente. Possibile "-va" raddoppiato per sbaglio in lettura?
Sui corsivi: in genere li uso per evidenziare gli snodi cruciali! Se ti hanno confuso vedrò di andarci più cauto.
Sugli specchi, invece, devo dirti che sono proprio importanti. Dall'evolversi della storia e da alcune frasi speravo che il loro significato fosse più chiaro. Aspetto un po' a rivelartelo, così non influenzo il riscontro degli altri.

Intanto grazie, buona Edition!

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Stefano.Moretto
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#5 » venerdì 22 gennaio 2021, 9:40

~Proelium~ ha scritto:Occhio invece a "ritrovano", lì il tempo è già al presente. Possibile "-va" raddoppiato per sbaglio in lettura?

Azz, sì errore mio, i miei occhi mi hanno tradito, scusami! Grazie per avermelo segnalato, e pensare che l'ho pure riletto...

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ItaliaLeggendaria
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#6 » venerdì 22 gennaio 2021, 18:44

Ciao Francesco.
Sono felice di poter leggere qualcosa di tuo.
Intanto complimenti per lo stile di scrittura semplice, fluido e minimale. Un buon modo di introspezione del personaggio che spinge il lettore a entrare nel suo mondo e nella sua armatura.
Hai affrontato bene il tema del riflesso. A una prima lettura l'idea dello scudo-specchio e del castello di specchi mi sembrava ridondante con l'idea del riflesso tra i cavalieri che sono i due lati della stessa medaglia. Infatti si muovono all'unisono in un'eterna lotta senza fine.
A una seconda lettura ho visto gli altri specchi come una specie di lettura del mondo moderno, dove esisti se appari, se rifletti ciò che gli altri si aspettano da te. Infatti il cavaliere bianco fa tutta una riflessione sul fatto che lui esista perché si è visto riflesso molte volte, perché il cavaliere davanti a lui esiste. Invece di sapere che lui esiste perché pensa (Cogito ergo sum) lui crede di esistere perché ha un riflesso. Il titolo invece ci invita a pensare che non esistiamo solo per quel motivo lì.
Non so se la mia interpretazione è corretta, ma io ci ho visto questo.
Mi è piaciuto anche il momento in cui i due cavalieri si staccano e si allontanano, andando anche in opposizione a ciò che gli era stato ordinato da un “mondo” che impone delle regole senza un motivo valido per chi le deve seguire. Distruggendo le convenzioni sociali (gli specchi) ci liberiamo dagli obblighi e scopriamo intorno a noi persone simili al nostro vero essere.
Peccato solo per il finale un po' troppo veloce. Qualche piccolo errorino qua e là come il fatto di aver usato termini un po' tecnici all'inizio.
Ottimo testo.

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Proelium
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#7 » sabato 23 gennaio 2021, 11:40

Ciao Morena,
piacere di conoscerti e grazie per l'approfondito commento!
Ti ringrazio per gli apprezzamenti e gli appunti, sono entrambi preziosi. Con un po' di tempo in più avrei evitato alcune sbavature, dura lex sed lex.
Sono contento che si sia capita la questione degli specchi. Era il cuore del racconto, non è esibito ma l'obiettivo è arrivarci. Il titolo è anche un omaggio a "Il Cavaliere inesistente" di Calvino, un libro molto caro.

Grazie ancora, buona Edition!

Francesco

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Alessio
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#8 » domenica 24 gennaio 2021, 22:17

Ciao Francesco.
Non so cosa pensare del tuo racconto. Mi fa sentire stupido, mi trasmette la certezza che c'è un significato, un grande tema di fondo, che però non riesco a cogliere. "^_^
Forse è un'allegoria dello scontro tra il bene e il male, che però alla fine non si rivelano concetti assoluti, sono l'uno il riflesso dell'altro e sono più vicini di quanto si pensi? Non lo so, davvero :-(
Se almeno mi facesse pensare che non si capisce niente, direi "è brutto, non si capisce niente" e morta lì. Aaarghhhhhh!
Il tema c'è, credo…
Al di là di questo, mi sarebbe piaciuto che fossi stato un po' più preciso nelle descrizioni. Espressioni come "elsa ingemmata", "scudo enorme", "elmo crestato" mi sono suonate vaghe e non mi hanno aiutato a immaginare meglio la scena. In generale manca un po' tutto il setting. Probabilmente non è così importante ai fini della storia, però per la maggior parte del tempo sono riuscito solo a immaginarmi questi due cavalieri sospesi nel vuoto che si tiravano mazzate.
Sono confuso.
Alla prossima!

P.S.: Ho letto il commento di Morena. Se è così, allora va proprio oltre la mia capacità di comprensione "^_^

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giulio.palmieri
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#9 » lunedì 25 gennaio 2021, 11:25

Ciao Francesco, piacere di leggerti.
Il racconto mi sembra una variazione sul tema di Teseo e del Minotauro. Stile scorrevole, molto valido il conflitto che hai creato, perché entrambi i cavalieri vivono in mondi simili in cui le autorità li obbligano all'impresa. Alcune frasi mostrano un controllo non coerente del pdv, ad esempio:

Vede la figura che avanza verso di lui, dalla direzione opposta, lasciandosi alle spalle un usbergo nero. Uno scudo senza stemma, frantumato chissà come.
I due Cavalieri si ritrovano a metà strada.
Faccia a faccia, capiscono di non assomigliarsi.

All'inizio, il cavaliere bianco vede l'altro venire verso di lui, poi subito dopo però l'azione prosegue con un narratore che conosce i pensieri di entrambi ("capiscono di non assomigliarsi").
Comunque, una buona prova, a rileggerci e buona edition.

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wladimiro.borchi
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#10 » lunedì 25 gennaio 2021, 11:29

Ciao Francesco,
un bel racconto, particolare e diverso da quelli che si leggono di solito qui e, proprio per questo, mi ha colpito positivamente.
Non so se sono io ad averlo rivestito di un bellissimo messaggio di pace, fondato sull'idiozia della guerra, in cui altri ti creano un nemico e ti costringono ad affrontarlo.
Nella distruzione degli specchi dal lato del cavaliere bianco ci ho letto un fiero atto di ribellione: le immagini di sé, costruite ad arte da chi comanda, devono morire. Solo così l'uomo ritrova la sua essenza e può finalmente abbracciare il fratello dall'altra parte di quell'assurda barricata.
Insomma, non so se mi sto facendo troppe seghe mentali io, ma anche se fosse è merito tuo.
Per adesso il racconto che mi ha colpito di più.
Ti segnalo un typo "promesso detto il Re".
A rileggerci presto.
W

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Proelium
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#11 » lunedì 25 gennaio 2021, 12:10

Ciao Alessio,
grazie per il riscontro, è da ieri sera che mi sto facendo un esame di coscienza.
Uno dei miei problemi su MC è che spesso non vengo capito. Sto cercando di migliorare, ma non è facile perché si parla tanto di lettori smaliziati che capiscono tutto, ma che alla prova dei fatti (almeno i miei) non manca mai chi si ferma spaesato prima del passo decisivo.
Continuerò a lavorare in cerca della giusta armonia tra storia e messaggio.
Il tuo commento è stato gentile, mi ha fatto capire che prima di alzare il muro ci hai provato... Mi spiace che tu ti sia sentito tagliato fuori.
Sul setting ti riporto una frase tua: "due cavalieri sospesi nel vuoto che si tiravano mazzate". Ai fini della storia e del messaggio, ci tenevo a ricreare questo effetto nel lettore. Certo, avrei potuto fare il figo e caratterizzare di più il castello, gli arazzi, gli scalini di marmo e i busti d'alabastro... tutti vezzi da paraculo. ;)

Alla prossima!
Francesco
Ultima modifica di Proelium il lunedì 25 gennaio 2021, 12:36, modificato 1 volta in totale.

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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#12 » lunedì 25 gennaio 2021, 12:24

Ciao Giulio,
grazie per il riscontro positivo. La dimensione è labirintica, hai ragione; mi sono ispirato soprattutto al Castello di Atlante nell'Orlando Furioso.
Sul pov finale, è una delle questioni su cui avrei voluto avere un po' più di tempo per riflettere.
Ho dovuto decidere in fretta e furia se conservare il pdv del Cavaliere Bianco e consegnare il compitino ben fatto in cui il Bianco abbraccia il Nero (#JuveRingoPeople), o forzare la mano in cerca di una simmetria maggiore, un abbraccio alla pari da parte di entrambi, sguardo compreso. Alla fine ho scelto così... di pancia... forse per ribellarmi anch'io alle aspettative.

Grazie ancora, buona Edition!
Francesco
Ultima modifica di Proelium il lunedì 25 gennaio 2021, 12:43, modificato 2 volte in totale.

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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#13 » lunedì 25 gennaio 2021, 12:34

Ciao Wladimiro,
grazie per il riscontro positivo, ma soprattutto per queste parole:

Non so se sono io ad averlo rivestito di un bellissimo messaggio di pace, fondato sull'idiozia della guerra, in cui altri ti creano un nemico e ti costringono ad affrontarlo.
Nella distruzione degli specchi dal lato del cavaliere bianco ci ho letto un fiero atto di ribellione: le immagini di sé, costruite ad arte da chi comanda, devono morire. Solo così l'uomo ritrova la sua essenza e può finalmente abbracciare il fratello dall'altra parte di quell'assurda barricata.


Hai sfondato la porta di un messaggio che potevo solo lasciare intendere. Le immagini distorte, malgrado tutto, restano le nostre e sta a noi rintracciarle e distruggerle.

Sono contento, grazie Wlad.

P.S. refuso già segnalato!

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Giovanni Attanasio
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#14 » lunedì 25 gennaio 2021, 13:21

Ciao! (I pareri espressi sono soggettivi e guidati solo dal mio ragionare sul testo.)
La storia mi ha fatto sorridere. Sin dall’incipit c’è un’aria molto leggera, una sorta di sereno teatrino inscenato per far divertire il lettore. Il ritmo è piacevole e il dubitare del cavaliere è ben mostrato.
Nella mia mente immaginavo due pezzi degli scacchi che si sfidano senza un vero e proprio scopo. Lettura molto piacevole.

Alla prossima!
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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Proelium
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#15 » lunedì 25 gennaio 2021, 16:44

Ciao Giovanni,
grazie per il buon riscontro. Ho fatto del mio meglio per non tradire le atmosfere di Ariosto... nel mio piccolo, io speriamo che me la cavo! :)

Buona Edition,
Francesco

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Andrea76
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#16 » martedì 26 gennaio 2021, 12:37

Ciao Francesco,
un bel racconto dal tema potente: l’eterno dualismo tra esistenza e apparenza, forma e sostanza. L’hai messo in scena con classe attraverso lo stereotipato (dagli altri) dualismo tra Cavaliere Nero e Cavaliere Bianco. Splendida la metafora dell’uno che riconosce se stesso nel suo riflesso sullo scudo dell’altro: un modo intelligente di far emergere il divario che, in quest’epoca di mordi e fuggi, spesso separa ciò che potremmo essere da quello che siamo diventati a causa delle etichette che ci hanno incollato addosso.
Pensando alla recente scomparsa di Gigi Proietti (e se mi passi la battuta giocosa) sai qual è per me la morale del tuo racconto? Che al Cavaliere Nero non je devi cacà er caxxo! :)
A rileggerci presto!

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Puch89
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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#17 » mercoledì 27 gennaio 2021, 1:01

"Er cavaliere bianco e er cavaliere nero"
Innegabile che la voce del compianto Proietti non torni alla mente leggendo il tuo racconto. Scende la lacrimuccia, ma veniamo a noi. Il mio giudizio è spaccato a metà che neanche l'atomo. Da un lato mi lascia un po' perplesso; ci sono alcune incongruenze sul pdv, termini ricercati che non aiutano molto l'immersività come spesso si crede, una situazione di fondo quasi comica (ho immaginato il cavaliere bianco spogliarsi dall'armatura correre a torso nudo e mi è venuto da ridere), un'attinenza al tema che c'è ma lo specchio non dà granché all'insieme, il tutto descritto con uno stile che va tra il blando e lo scorrevole. Poi però c'è l'altra metà, che applaude per un racconto in fondo diverso dagli altri, non poi così scontato, che si lascia leggere con grande voracità e che, soprattutto, porta con sé un meraviglioso messaggio di pace. Qui son d'accordo col Borchi, al netto dei difetti su stile e su quanto già detto, il testo spicca per ciò che lascia dentro, nella sua semplicità. Una buona prova quindi, perché se la tecnica e lo stile sono essenziali, un racconto senza un messaggio di fondo è sterile, e se non si possono avere entrambe le cose preferisco sempre la seconda. A presto rileggerti!

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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#18 » giovedì 28 gennaio 2021, 11:02

Andrea76 ha scritto:Ciao Francesco,
un bel racconto dal tema potente: l’eterno dualismo tra esistenza e apparenza, forma e sostanza. L’hai messo in scena con classe attraverso lo stereotipato (dagli altri) dualismo tra Cavaliere Nero e Cavaliere Bianco. Splendida la metafora dell’uno che riconosce se stesso nel suo riflesso sullo scudo dell’altro: un modo intelligente di far emergere il divario che, in quest’epoca di mordi e fuggi, spesso separa ciò che potremmo essere da quello che siamo diventati a causa delle etichette che ci hanno incollato addosso.
Pensando alla recente scomparsa di Gigi Proietti (e se mi passi la battuta giocosa) sai qual è per me la morale del tuo racconto? Che al Cavaliere Nero non je devi cacà er caxxo! :)
A rileggerci presto!


Ciao Andrea, che dire? Grazie dell'ottimo riscontro e per aver beccato, tra le altre cose, anche l'omaggio a Gigi.
Non sempre riesco a creare la giusta alchimia tra i vari strati di lettura... forse stavolta è andata bene!

Buona Edition,
Francesco

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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#19 » giovedì 28 gennaio 2021, 11:19

Puch89 ha scritto:"Er cavaliere bianco e er cavaliere nero"
Innegabile che la voce del compianto Proietti non torni alla mente leggendo il tuo racconto. Scende la lacrimuccia, ma veniamo a noi. Il mio giudizio è spaccato a metà che neanche l'atomo. Da un lato mi lascia un po' perplesso; ci sono alcune incongruenze sul pdv, termini ricercati che non aiutano molto l'immersività come spesso si crede, una situazione di fondo quasi comica (ho immaginato il cavaliere bianco spogliarsi dall'armatura correre a torso nudo e mi è venuto da ridere), un'attinenza al tema che c'è ma lo specchio non dà granché all'insieme, il tutto descritto con uno stile che va tra il blando e lo scorrevole. Poi però c'è l'altra metà, che applaude per un racconto in fondo diverso dagli altri, non poi così scontato, che si lascia leggere con grande voracità e che, soprattutto, porta con sé un meraviglioso messaggio di pace. Qui son d'accordo col Borchi, al netto dei difetti su stile e su quanto già detto, il testo spicca per ciò che lascia dentro, nella sua semplicità. Una buona prova quindi, perché se la tecnica e lo stile sono essenziali, un racconto senza un messaggio di fondo è sterile, e se non si possono avere entrambe le cose preferisco sempre la seconda. A presto rileggerti!


Ciao Alessio,
grazie del prezioso riscontro. Prezioso davvero, mi confermi sia la buona ricezione dei contenuti (feedback fondamentale!) e la certezza che sì, stilisticamente si poteva (e doveva) fare meglio. A mia difesa ti segnalo il fattore tempo, ne avessi avuto di più avrei sicuramente evitato certe leggerezze. Chiaro che il tempo è lo stesso per tutti, se sono lento a scrivere sono caxxi miei ^__^
Comunque in questi giorni l'ho riletto. Dopo le fiamme della prima stesura, i vostri commenti e la ritrovata distanza critica, confermo che il pdv del Cavaliere Bianco si poteva mantenere con profitto anche nel finale.

Grazie ancora,
Buona Edition!
Francesco

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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#20 » giovedì 28 gennaio 2021, 20:38

Ciao,
l'ho letto. dopo poche righe ho pensato parlasse di scacchi. me ne sono convinta quando nomini il Re, poi ho capito che gli scacchi non c'entrano nulla. allora l'ho riletto. e non ho capito dove e perchè ci siano degli specchi. fino ad allora avevo creduto che in qualche modo il cavaliere nero e quello bianco fossero l'uno il riflesso dell'altro attraverso uno specchio.
Insomma a terza lettura non ci ho capito un cavolo e depongo le armi: spiegami per favore cosa dovevo comprendere perchè non lo capisco.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#21 » giovedì 28 gennaio 2021, 21:25

DandElion ha scritto:Ciao,
l'ho letto. dopo poche righe ho pensato parlasse di scacchi. me ne sono convinta quando nomini il Re, poi ho capito che gli scacchi non c'entrano nulla. allora l'ho riletto. e non ho capito dove e perchè ci siano degli specchi. fino ad allora avevo creduto che in qualche modo il cavaliere nero e quello bianco fossero l'uno il riflesso dell'altro attraverso uno specchio.
Insomma a terza lettura non ci ho capito un cavolo e depongo le armi: spiegami per favore cosa dovevo comprendere perchè non lo capisco.


Ciao DandElion,
ammazza che stangata proprio alla fine. Mi spiace che sia andata così male, ma così male che più male non si può. Il concept in se stesso non era chissà quale mistero, si parla di due Cavalieri che si scontrano perché...................................... ma poi non si scontrano più perché...................................................
E mi fermerei qui. Se ti interessa, trovi i commenti degli altri un po' più su. Mi dispiace!

Buona Edition,
Francesco

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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#22 » venerdì 29 gennaio 2021, 17:59

Gran bel messaggio, mi è piaciuto parecchio. Peccato per una forma, a mio parere, non ottimale frutto più che altro della revisione ad accorciare per farlo rientrare nei caratteri: ci sono diversi refusi, soprattutto nella prima parte, e ho trovato un po' confusa la parte centrale quando passi dall'uno all'altro. Anche il discorso degli specchi, bellissimo, poteva essere reso in modo più chiaro e diretto. Splendida declinazione del tema. Per me un pollice tendente verso l'alto in modo assolutamente brillante e peccato per la forma perché, una volta sistemato, sarebbe un su sicuro.

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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#23 » venerdì 29 gennaio 2021, 21:25

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Ultima modifica di Proelium il venerdì 29 gennaio 2021, 21:28, modificato 2 volte in totale.

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Re: Cavalieri inesistenti

Messaggio#24 » venerdì 29 gennaio 2021, 21:26

antico ha scritto:Gran bel messaggio, mi è piaciuto parecchio. Peccato per una forma, a mio parere, non ottimale frutto più che altro della revisione ad accorciare per farlo rientrare nei caratteri: ci sono diversi refusi, soprattutto nella prima parte, e ho trovato un po' confusa la parte centrale quando passi dall'uno all'altro. Anche il discorso degli specchi, bellissimo, poteva essere reso in modo più chiaro e diretto. Splendida declinazione del tema. Per me un pollice tendente verso l'alto in modo assolutamente brillante e peccato per la forma perché, una volta sistemato, sarebbe un su sicuro.


Tanti cuori per l'Antico, grazie! <3 <3 <3

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