Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#1 » martedì 19 gennaio 2021, 0:56

Il popcorn nello specchio
Alessandro Canella

Ordo Hes rovesciò una manciata di mais nel tegame, versò un filo generoso d’olio, chiuse il coperchio e accese il fornello. Per il minuto successivo rimase a osservare la pentola.
«Spiegamela ancora.»
Ordo Hes si girò verso l’ingresso della mensa. Appoggiato allo stipite, Sicud Om lo fissava con la stessa espressione di sua madre quando da bambino lo beccava a leggere Hawking anziché fare i compiti.
Il professore tornò a dedicarsi al tegame. «Cosa dovrei spiegare?»
«La tua regola, quella dei secondi.»
I primi chicchi rimbalzarono sul vetro. «È semplice. Una volta che il mais inizia a scoppiare non si spegne il fornello fino a che non passano dieci secondi dall’ultimo colpo.»
«Quindi, fammi capire: l’unico motivo per cui non ti trovi col resto della squadra è perché dobbiamo aspettare la tua cazzo di regola?»
Il professore agitò il tegame per evitare che il popcorn bruciasse. «No, il motivo è che, sin da piccolo, mi piace sgranocchiare popcorn durante un esperimento. La regola dei dieci secondi è soltanto un comma. Piuttosto, passami la ciotola che è sul tavolo, così risparmiamo tempo.»
Sicud Om spostò lo sguardo sul contenitore, posto letteralmente alle spalle del collega. «Occristosanto…»

Nel momento in cui il professor Hes e Sicud Om rientrarono nella sala comandi, tutti, tra tecnici scienziati, smisero di parlare.
Ordo Hes portò una manciata di popcorn alla bocca. «Beh, non si lavora?»
I presenti spostarono lo sguardo sul secondo al comando.
Sicud Om batté il pugno sulla console più vicina. «Non avete sentito? Facciamo partire questo dannato esperimento!»
Nella sala comandi tornò a regnare un caos perfettamente organizzato. I tecnici preposti ai motori azionarono le turbine di raffreddamento, mentre gli addetti al computer quantistico verificavano l’assenza di risonanze nei calcoli. Oltre il vetro che li separava dall’hangar di test, lo Specchio si accese. La superficie opalina del vetro si schiarì, iniziando a riflettere quanto si trovava attorno.
«Energia al 90%» gridò uno dei tecnici per sovrastare il sibilo delle canaline.
Il professor Hes buttò giù un’altra manciata, mentre il grande schermo installato alla testa della sala segnava il raggiungimento della piena potenza. Passò la ciotola a Sicud Om e si avvicinò al vetro divisorio. «Attivate lo Specchio!»
Dall’hangar esplose una luce accecante.
I motori si fermarono.
Poco alla volta la vista di Ordo Hes tornò alla normalità. Il professore alzò lo sguardo verso lo Specchio. La superficie rifletteva ogni oggetto e persona presente nell’hangar e nella sala comandi. L’immagine era però statica, fissata nel tempo.
Ordo Hes si girò verso Sicud Om. «Credo sia giunto il momento d’entrare.»

Al momento della firma del contratto era stato chiaro: il primo a oltrepassare lo Specchio sarebbe stato lui. La trattativa era durata giorni, ma alla fine il consiglio aveva ceduto.
Ordo Hes si complimentò per la testardaggine mentre raggiungeva lo Specchio. La sua immagine non era riflessa – non in quel punto dello spaziotempo almeno – eppure la cosa non gli sembrava assurda.
Il professore allungò un braccio. La mano oltrepassò lo specchio.
«Scommetto che ti sorride pure il culo» disse Sicud Om attraverso l’auricolare.
Ordo Hes oltrepassò lo Specchio, ritrovandosi nella copia speculare dell’hangar. «Voglio provare una cosa.»
Il professore corse al portellone d’uscita e appoggiò la mano sul lettore biometrico. I pannelli rimasero immobili.
«Ti aspettavi qualcosa di diverso?» disse Sicud Om.
«No, ma l’ho temuto.»
Il professore guardò verso la sala comandi. «Che dici? Testiamo la resistenza dei materiali in una realtà fissata?» Senza attendere risposta, strappò un estintore dalla parete e colpì il vetro. La lastra si frantumò, ma fu comunque costretto a spingere in avanti i pezzi di cristallo per avanzare. Prima di riuscire a passare, il pavimento prese però a tremare.
«Ordo, esci di lì! Lo Specchio sta per collassare!»
Il professore si voltò. La cornice era piegata su sé stessa. Senza attendere oltre, corse verso lo Specchio e vi si lanciò attraverso, un attimo prima che si spegnesse.
Disteso per terra, Ordo Hes scoppiò a ridere.
Sicud Om lo raggiunse. «Che ti prende?»
«Nulla, nulla. Pensavo solo che mi sarebbe piaciuto assaggiare un popcorn fissato nel tempo.»


lupus in fabula

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antico
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#2 » martedì 19 gennaio 2021, 1:02

Ciao Alessandro! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Specularia Edition!

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MatteoMantoani
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#3 » mercoledì 20 gennaio 2021, 17:11

Ciao Alessandro, piacere di rileggerti. Ecco il mio commento al tuo pezzo.

Prime Impressioni. La fantascienza è sempre stato il mio genere preferito. Questa storia mi è piaciuta, anche se per comprendere tutto ho dovuto leggerla due volte.

Aderenza al tema. Lo specchio c’è. Il tema della lontananza/vicinanza dei riflessi… mmm.. aiutami tu.

Punti di miglioramento. Di sicuro c’è un significato che non ho colto nei nomi dei personaggi. Ho provato ad anagrammarli, ma non è venuto fuori niente. Se non c’è nessun gioco coi loro nomi, ti consiglio di mettere dei nomi più normali la prossima volta. La prima battuta di dialogo confonde un poco, perché all’inizio l’avevo messa in bocca al professore. È il problema di quando si vuole rendere un dialogo che inizia alle spalle del pdv, anche io ho difficoltà a renderlo bene, quindi non saprei darti una soluzione. Ho sia sorriso che storto un pochino il naso ai modi schietti dell’assistente del prof. Magari avrei alleggerito un po’, per renderlo più verosimile. Anche i dettagli tecnici sono un po’ tanti, di solito li apprezzo nei racconti di fantascienza, però in un pezzo così corto rischiano di rendere tutto un po’ confusionario.

Punti di forza. Il tuo pezzo ha stimolato i ricordi dei miei film preferiti, in special modo ho visto un po’ di Stargate in questo specchio nell’hangar e l’organizzazione paramilitare dell’esperimento. Il pop corn è un elemento originale, che dà quel tocco in più che rende la lettura piacevole: la contrapposizione oggetti ordinari/oggetti straordinari è sempre una buona carta da giocare. L’idea poi di questo pop corn da gustare in eterno mi ha fatto di nuovo sorridere.

Conclusioni. Il tuo pezzo mi è piaciuto, ma ho trovato la lettura soddisfacente solo a un secondo tentativo, per le cose che ti ho segnalato.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#4 » giovedì 21 gennaio 2021, 8:51

Ciao Mentis.
Innanzitutto grazie del commento. Pur consapevole dei difetti del brano, mi fa piacere che alla fine ti sia piaciuto. Ne approfitto per rispondere ai tuoi dubbi.

1. I nomi sono meramente casuali. Purtroppo ammetto di avere un'idiosincrasia verso i nomi italiani, non avendo mai amato il mio. L'idea era inoltre di rendere l'idea di un futuro/realtà alternativi al nostro. Hai però ragione: così facendo, in un testo del genere, rischiano di confondere più del dovuto. La prossima volta mi sforzerò di usare nomi più comuni, giurin giurello. :)
2. Questione lontananza/vicinanza dei riflessi. L'idea era di descrivere un congegno che riflettesse la nostra realtà creandone una speculare (un vero e proprio universo parallelo), dove chi ci entra può letteralmente toccare (e in parte interagire) con quanto ricreato. Aggiungo un particolare: nel momento in cui la storia ha cominciato a prendere forma nella mia testa, avevo immaginato che il collasso iniziasse mentre il professore tentava di strappare la ciotola di popcorn dalla copia del secondo scienziato, il che avrebbe reso più palese l'attinenza al tema. Purtroppo mi sono ritrovato con meno spazio del previsto. Ecco, attualmente il mio maggior problema con MC è questo: far contenere i mondi e le storie che immagini in 2/3 cartelle. Devo lavorarci su.

A presto!
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maurizio.ferrero
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#5 » giovedì 21 gennaio 2021, 18:17

Ciao Alessandro, piacere di leggerti.

La storia di fantascienza che ci proponi si lascia leggere con piacere, anche se credo che non brilli a sufficienza per rimanere impressa. Manca un qualcosa, un guizzo, che la renda davvero interessante e soprattutto renda interessanti i personaggi, presentati come due scienziati abbastanza anonimi (esclusa la predilezione per i pop corn di uno dei due).
Molto carina l'idea della realtà fissata nello specchio e le caratteristiche con cui la proponi (mi è piaciuta molto l'immagine del vetro infranto che rimane al suo posto).
La scrittura è buona, anche se ho l'impressione che verso il finale tu abbia dovuto tagliare: il collasso della realtà fissata e la conclusione della vicenda avvengono a un ritmo troppo rapido rispetto al resto del racconto.
Il tema c'è, ed è anche piuttosto chiaro: si parla di veri oggetti al di là dello specchio.
Insomma, il mio giudizio è che il tuo sia un racconto carino e ben scritto, a cui però manca quel "qualcosa in più" per essere davvero interessante.

A presto!

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#6 » venerdì 22 gennaio 2021, 13:59

Ciao Maurizio.
Non posso che darti ragione sull'intera linea. Ti dirò di più: non è stata solo la parte finale a essere tagliata. Si potrebbe dire che ho passato due ore a scrivere il racconto e le altre due a mozzare frasi su frasi. Giuro, mi sentivo un boscaiolo svedese! Il mio problema con MC attualmente è proprio questo: condensare le idee. Questo mese mi ero detto: "pensa a un'idea piccola piccola, Alessandro, non importa se banale, l'importante è cercare di migliorare la gestione della struttura del racconto". E alla fine ho fatto il contrario, col risultato che non sono nemmeno riuscito a inserire l'idea originale, in parte descritta nella risposta a Mentis.
lupus in fabula

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Debora D
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#7 » sabato 23 gennaio 2021, 11:04

Ciao Alessandro, piacere di leggerti.
Il tuo racconto si basa sullo specchio e pure su concetti di fisica che non sono alla portata di tutti. Leggo molta fantascienza, per fortuna, e mi piace! L'ho trovato gradevole ma l'ho apprezzato di più alla seconda lettura, dopo la prima pensavo: non ci ho capito niente.
Non colgo del tutto la seconda parte del tema, cioè quella delle distanze, ma è stata poco considerata anche da altri nel tuo girone.

La narrazione è abbastanza scorrevole, diventa a volte difficile da seguire. La prima sequenza è per me la migliore come costruzione. Si capisce dove siamo e chi agisce.
Un professore e l’assistente devono seguire un esperimento, ma Ordo Hes è preso in un suo rituale che riguarda i popcorn. I popcorn tornano nella battuta finale e la cosa è divertente.

Qualche osservazione pignola sullo stile che è abbastanza buono. Io sono per lo show don't tell puro o minimale, quindi tutto quello che ti dirò si basa su ciò che sto studiando al riguardo. Fanne l'uso che preferisci.

Indicazioni di tempo.
Usi molto la struttura della temporale con mentre. Potresti variare un po’. (oppure proprio eliminarla perché tutti i poi, quando, mentre ecc. hanno un sapore a posteriori e non riproducono la reale successione dei fatti nella mente che legge.)

Per il minuto successivo rimase a osservare la pentola.
Questa espressione rompe il flusso narrativo, infatti il tempo di lettura della frase e l’azione nella mente del lettore non durano un minuto, informazione irrilevante a mio parere.

Avverbi in mente.
posto letteralmente alle spalle del collega.
L’avverbio letteralmente appesantisce. Se la ciotola è posta alle spalle del collega, lo è letteralmente perché tu ce lo scrivi. È ripetitivo affermarlo. L'uso simile degli avverbi è tipico del parlato, pensa a quelli che usano sempre necessariamente.

In alcuni punti la scrittura non è del tutto trasparente, ci sono elementi generici e non riesco a capire tutto o a vederlo davvero.
Ad es.
L’immagine era però statica, fissata nel tempo.
Ho compreso fermandomi e riflettendoci su che vuol dire che lo specchio non sta più riflettendo altri movimenti, ha fotografato un riflesso. La cosa si è confermata più avanti, ma non ne ho la completa certezza. Qualche parola in più avrebbe evitato il problema.

Nota curiosa:
i nomi che hai scelto sembrano composizioni di termini latini, ma non ne ho colto del tutto il senso. Sono io che sbaglio a tradurre?
Ordo Hes = Ordine Lui è
Sicud Om = Per esempio Se
oppure si tratta di un caso e io sono una dietrologista latinista?

Conclusione: racconto piacevole al quale manca un piccolo quid (per restare sul latino immaginato), centra il tema in buona parte. La scrittura è buona ma non sempre chiara. Lavorerei ancora un po’ sullo stile puntando a valorizzare ogni elemento nitido e specifico.

Buona Specularia edition, spero di essere stata utile

edit: ho letto ora il tuo commento a Mentis e sono scoppiata a ridere. Sono una dietrologista latinista! Però ora hai un'altra prova di quello che possono provocare i nomi.

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EricaMartelli
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#8 » sabato 23 gennaio 2021, 16:48

Ciao Alessandro, piacere di leggerti! Sono al mio primo intervento su MC, quind perdona se anche I miei commenti non sono molto sofisticati! Bel racconto, l’ho letto volentieri e sicuramente il tema l’hai centrato. Ho perso qualche minuto a cercare di capire se i nomi propri fossero un riferimento particolare, un’anagramma o altro ma poi ho lasciato perdere. Mi piacerebbe saperlo se tornerai a commentare! Una sensazione generale e’ che il racconto fosse molto piu’ lungo e tu l’abbia dovuto tagliare (cosa che e’ successa anche a me, appunto alla mia prima prova) ma hai fatto un buon lavoro lasciandolo comprensibile. Mi e’ piaciuto il riprendere il tema del pop corn nel finale, visto che mi chiedevo come mai tanto del prezioso spazio a disposizione fosse stato loro dedicato. Tutto logico alla fine!

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Pretorian
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#9 » domenica 24 gennaio 2021, 23:26

Ciao, John e piacere di leggerti.

Dunque, il racconto di per sé è scritto bene, però mi sembra che la trama non porti da nessuna parte. Insomma, degli scienziati fanno un esperimento, l'esperimento ha successo, ma poi ci sono dei problemi e tutti si salvano, fine. Insomma, nessun guizzo, nessun contrasto, nessun effettivo avvenimento. Anche la vicenda del pop corn non aggiunge praticamente niente, se non la possibilità di fare una battuta alla fine. Altri dettagli minori, ma comunque fastidiosi (su tutti, i nomi dei personaggi) contribuiscono ad aumentare lo straniamento del racconto, con effetti ancora più deleteri sulla tensione narrativa.

Insomma, buona la forma, davvero povera la sostanza.

Alla prossima!

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#10 » lunedì 25 gennaio 2021, 12:34

Innanzitutto grazie a tutti dei preziosi commenti e consigli. Chiedo scusa se vi risponderò in maniera schematica, ma oggi è una giornata piena. ^_^''

@ Debora:
L'idea della vicinanza voleva essere espressa attraverso il popcorn, che nell'idea originale era stato pure quello riflesso e fissato nel tempo (vedi risposta al commento di Mentis).
Sull'uso di "mentre", cavolo, hai ragione! Così come su avverbi e'uso sbagliato del tell. Per la cronaca, quando scrivo mi avvalgo di un file riportante una lista di tutti i miei errori tipici in fase di prima stesura. A questo giro mi sono trovato in grossa difficoltà a gestire il tempo a disposizione (non a caso ho consegnato all'ultimo) e non ho avuto modo di ripulire il testo. Non che questa sia una giustificazione, anzi!

@ Erica:
Mi fa piacere che il racconto ti sia piaciuto, anche se personalmente non lo reputo proprio il massimo (anzi, un po' mi vergono di come è venuto fuori). Sui nomi, sono letteralmente lettere buttate a casaccio. La prossima volta mi sforzerò di non creare neolingue XD E sì, il racconto per come l'avevo in mente era moooooolto più lungo. Grosso errore.

@ Pretorian:
Riprendo questo tuo passaggio: "Insomma, buona la forma, davvero povera la sostanza". Ecco, non posso che concordare al 100%. La volontà iniziale era di scrivere un semplice racconto d'avventura privo di qualsivoglia finale a sorpresa o messaggio morale, facendo leva più che altro sull'idea della realtà parallela creata specchiando quella d'origine e su dei personaggi un po' sopra le righe. Poteva uscirne qualcosa di carino, ma non certo condensato in 4k caratteri. Avrei fatto meglio a tenermi l'idea per una "sfida a..." e pensare a qualcosa di più ristretto. Insomma, ho fatto lo stesso errore dello scorso mese, anzi, pure peggio.
lupus in fabula

Giulio_Marchese
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#11 » martedì 26 gennaio 2021, 9:07

Ciao Alessandro.
Il racconto scorre abbastanza bene, anche se alcuni dettagli sfuggono e ho dovuto leggerlo tre volte prima di avere il quadro completo. Ci sono alcuni passaggi che mi hanno fatto storcere il naso. In particolare l'atteggiamento, non proprio da scienziati, dei due protagonisti che, al di là del linguaggio e dei modi militareschi quando entrano in sala comando, sembrano non avere un piano ben preciso. Anche la chiosa non mi è piaciuta perché ho pensato: "Perché allora non lo facevi anziché rompere le cose? Che professionalità è?"

Punti di forza: I primi due paragrafi incuriosiscono molto, sono ben scritti e, per così dire, tutto è al suo posto. L'ultimo paragrafo invece non mi è piaciuto particolarmente ma mi piace l'idea di legare il tutto con la storia dei popcorn (seppur con la riserva di cui sopra).

Punti deboli: L'assenza di un vero conflitto. Il conflitto è il motore di ogni storia, quello che ti fa dire "come finirà?" Qui, secondo me, manca. Nel primo paragrafo c'è una prospettiva di conflitto: il rapporto tra il capo dell'esperimento e lo staff, acuito dalla questione dei popcorn. Poi però cade, va tutto liscio e dello staff non si parla più.

Come lo migliorerei: Qui c'è un paradosso. Ho apprezzato di più i primi due paragrafi eppure sono quelli che cambierei. Per mantenere il finale, infatti, presenterei l'ipotesi del collasso già al primo paragrafo (magari prospettando conseguenze nefaste). Insomma cercherei di rendere la situazione più carica di conflitto in modo da rendere più soddisfacente la risoluzione.

In conclusione, la fantascienza è sempre bella da leggere. L'idea è interessante ma, purtroppo, sembra non portare da nessuna parte. Lo stile però è buono: con qualche accorgimento e senza i limiti del contest potrebbe diventare qualcosa di davvero interessante. Mi piacerebbe rileggerlo in futuro.
A presto rileggerci!

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Eugene Fitzherbert
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#12 » martedì 26 gennaio 2021, 20:39

Ciao, Alessandro che non ama il suo nome (e che dovrebbero dire quelli che si chiamano Kevin, o Eugene?),
il racconto fila abbastanza bene. In molti ti hanno già fatto notare alcuni passaggi un po' problematici, delle sottigliezze da aggiustare per rendere la prosa scorrevole, per questo non starò qui a ripetere tutto da capo. L'hai capito.
La storia, in effetti, non carbura, perché alla fine il vero grande assente è il conflitto. Insomma, non c'è inerzia perché non c'è niente che si oppone agli avvenimenti in corso. Anche il finale, ironico, non è abbastanza ironico. Potevi mettere fin dall'inizio che il suo fine era quello di andare a pescare una manciata di popcorn, e per farlo a tutti i costi, il prof rischiava di rimanere nella realtà fissata. Questa scelta (una come altre migliaia che ti stanno venendo in mente) avrebbe potuto dare mordente alla storia, dargli il ritmo serrato per arrivare al finale con battuta.
Comunque, è un piacere leggerti, alla prossima!

Andrea J. Leonardi
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#13 » giovedì 28 gennaio 2021, 22:05

Ciao Alessandro, spero di darti qualche consiglio utile.

Tema. Lo specchio c’è, ed è anche caratterizzato in maniera originale. La vicinanza però mi sfugge, sembra più che gli oggetti nello specchio siano “lasciati indietro”, e quindi allontanati, nel tempo. Comunque, molto sopra il sufficiente.

Trama. La storia di un viaggio nello Specchio. Per quanto mi sia piaciuta l’introduzione, forse sarebbe stato meglio tagliarla, per dare più spazio all’esplorazione e al finale. Indicativamente, considerando la distribuzione 20 – 60 - 20 tra status quo, sviluppo e conclusione, direi che ti sei sbilanciato indebolendo di parecchio le ultime due. L’idea è comunque interessante.

Stile. La prima lettura mi è venuta difficile, la seconda un po’ meno. Ti spiego perché.
    • I nomi appesantiscono la lettura, mi sono trovato costretto ad andare su e giù per ricordare chi fosse chi. Soluzioni? Nomi più semplice, o uso della prima persona (toglie un nome e non lascia dubbio su quello rimasto)
    • “con la stessa espressione di sua madre quando…” non sappiamo quale sia questa espressione
    • Espressioni di tempo, come mentre e quando. La maggior parte delle volte basta tagliarle e aggiungere una congiunzione “e” nel posto giusto. Nella frase finale, rovina molto la tensione crescente: “senza attendere oltre, corse verso lo Specchio e vi si lanciò attraverso, un attimo prima che si spegnesse.”
    • “La lastra si frantumò, ma fu comunque costretto a spingere in avanti i pezzi di cristallo per avanzare.” È una scena bellissima, avresti dovuto mostrare direttamente i frammenti del vetro rotto immobili in aria!

Il generale, l'ho apprezzata e capita molto di più alla seconda lettura, e mi è piaciuta. Ottimo lavoro.

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antico
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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#14 » mercoledì 3 febbraio 2021, 16:09

Anche qui ecco un racconto che non è nato per 4000 caratteri o che, come sostengo io, non è stato pensato per quel limite. Non è una questione di avere un'idea più piccola, ma di sfruttare lo spazio nel modo più efficiente possibile e se impieghi un terzo dello spazio per mostrare che il tuo protagonista ha una predilezione per i popcorn è ovvio che ne consegua che il resto subirà dei rimaneggiamenti. Il problema è che una volta che hai strutturato il racconto con quella lunga intro, poi dovevi proseguire di conseguenza e no, in 4000 caratteri non poteva starci. Quindi, semplicemente, imparare a scrivere nei limiti significa scrivere tenendo ben in testa quei limiti e non scrivere a prescindere per poi tagliare fino a rientrarci perché in quel caso non ne uscirà mai un lavoro che rispecchi la nostra volonta e pertanto raramente potrà convincere in pieno il lettore. Ed è un peccato perché qui l'idea di fondo era molto buona e anche molto in tema, solo che hai dovuto rushare il finale e allo stesso tempo non hai potuto dare la giusta tridimensionalità ai protagonisti e questo si sente. Per me un pollice tendente verso il positivo anche se non i modo brillante e piazzamento nella mia classifica alle spalle del racconto di Cinti che condivide con te gli stessi problemi, ma che mi sembra un pelo più equilibrato.

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Re: Il popcorn nello specchio - Alessandro Canella

Messaggio#15 » domenica 7 febbraio 2021, 6:54

Chiedo scusa per il ritardo con cui rispondo e ringrazio tutti del tempo impegnato a leggere e commentare il mio racconto. Racconto di cui, inutile nasconderlo (tanto s'intuisce facilmente dai miei precedenti messaggi), non vado particolarmente fiero. Purtroppo, già e metà scrittura mi ero reso conto di aver sbagliato completamente approccio a livello di struttura. Ho anche meditato, visto il poco tempo che mi mancava, di abbandonare la competizione, ma alla fine ho preferito arrivare in fondo. Allo stato attuale, il racconto "sprint" rimane il mio tallone d'Achille e di competizioni con piazzamenti bassi ne seguiranno di sicuro altre. La cosa però non è importante. Anche se ci vorranno 5 o 10 o 20 MC prima di riuscire a scrivere un racconto di qualità, ho deciso di provarci sempre. Anzi, se mai dovessi decidere di tralasciare qualche competizione del sito nei prossimi mesi (magari nel periodo del NaNoWriMo o dei Camp) sarà "la sfida a...", non certo il Minuti Contati. Nel frattempo, incasso i cazzotti e prendo appunti. Mi auguro alle prossime occasioni di essere in grado di regalare un testo di maggiore qualità.
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