LA FARFALLA

Andrea Cangiotti
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LA FARFALLA

Messaggio#1 » lunedì 15 febbraio 2021, 23:26

Aveva deciso di farla finita.
Si era recato in cima a un burrone per osservare meglio ciò a cui stava per dire addio. Non voleva avere rimpianti e quindi, per essere più convinto della sua scelta, aveva abbandonato la fidanzata. Aveva lasciato una manciata di soldi dentro una busta per la madre che era rimasta senza lavoro. Aveva lasciato un fiore sulla tomba del padre.
Al suo migliore amico non disse nulla. Preferì lasciare la verità in mano alla sua immaginazione.
- Magari è partito per un viaggio, oppure è fuggito con una bella donna -. Samuele avrebbe detto così.
E invece Paolo stava per gettarsi, e questo stesso vuoto si sarebbe finalmente unito con quel “vuoto” che lui aveva nel cuore, da ormai troppo tempo. I due buchi senza luce si sarebbero abbracciati.

Decise di aprire le braccia come Cristo sulla croce, di lanciarsi sperando che un Angelo l’avesse poi recuperato evitando di fargli sentire dolore. Respirò a lungo. Il vento si alzò e si trasformò in una mano che seduceva. Vita e morte perdettero ogni significato. La sola cosa che contava era tornare a essere liberi.
Ognuno di questi pensieri martellò la coscienza di Paolo fino a quando una farfalla non gli svolazzò, titubante, davanti agli occhi esanimi. Quella piccola forma di vita sparì nel buio del burrone, ma non ci volle molto per vederla risalire in superficie, questa volta con un volo deciso e fiero.
Forse Paolo avrebbe dovuto fare come lei: sfiorare la fine, per poi risorgere di nuovo.
E così, solo all’ultimo minuto, Paolo decise di rimandare quel volo nel vuoto.

Andrea Cangiotti



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antico
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#2 » lunedì 15 febbraio 2021, 23:39

Ciao Andrea e benvenuto nell'Arena di Minuti Contati! Tempo e caratteri a posto, buona 150°EDITION! Ps: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati ;)

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#3 » martedì 16 febbraio 2021, 18:30

Ciao! Piacere, sono una ragazza :) alla quale non piacciono i social. Starò volentieri qui con voi, ma senza sbirciare la vita che scorre su fb.

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maurizio.ferrero
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#4 » mercoledì 17 febbraio 2021, 10:08

Ciao Andrea e benvenuta su Minuti Contati!

Poche parole, tanto sentimento. Ben fatto!
Il racconto che ci proponi non brilla per originalità (storie su tentati suicidi ce ne sono a bizzeffe, e questa non ha variazioni sul tema che la rendano particolare), però riesci a dimostrare che con pochissimi caratteri si riesca a imbastire comunque una buona storia che gioca sul senso di empatia del lettore.
Con tutto lo spazio che ti avanzava avresti potuto raccontarci qualcosa di più sull'aspirante suicida. Non è necessario, il racconto funziona comunque, ma forse avresti potuto aggiungere un po' di storia in più per rendere il tutto più originale.
"Occhi esanimi" mi ha stonato. È un aggettivo che si riferisce a una persona morta o in stato di incoscienza. Forse un po' troppo, nonostante la situazione dei protagonista.
Il tema è centrato.

A presto!

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#5 » mercoledì 17 febbraio 2021, 11:25

Ciao Maurizio, tanto piacere!
Grazie per aver apprezzato il mio racconto breve e per aver colto le mie intenzioni. Grazie anche per i consigli: è il primo racconto che scrivo qua e, per questo, ho voluto affidarmi alla brevità, senza però mancare di gusto ed empatia.
"Occhi esamini" l'ho scelto perchè nelle righe precedenti dico che Paolo imita Cristo in croce nella postura, e per tale ragione anche gli occhi seguono questa intenzione imitatoria. Il lettore dovrebbe dedurre la religiosità di quest'uomo che, alla fine, rinuncia alla morte di fronte al volo rassicurante di una farfalla (che, per lui, è come se fosse un Angelo venuto in suo soccorso).
La prossima volta opterò per un brano più lungo, in fondo scrivere è il mio lavoro.

A presto!
Andrea

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Antonio Pilato
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#6 » mercoledì 17 febbraio 2021, 15:56

Ciao Andrea, è un piacere averti letto.
A volte, non sentir l’esigenza di arrivare al limite dei caratteri può rivelarsi una buona strategia, altre volte meno. Sono rimasto, da lettore, col pensiero lievemente sospeso fino alla fine, nella speranza che nel finale succedesse qualcosa che salvasse il disperato, cosa poi avvenuta. Il tema risulta rispettato.
In questo caso, tuttavia, devo dire che la linearità è un buon elemento ma non sufficiente, a mio modico parere, per reggere il confronto con altri racconti che ho letto: d’accordo sulla brevità, ma avrei aggiunto qualcosa di ancor più emotivo (magari nel finale) perché, in tal maniera, il lettore si sarebbe sentito ancor più coinvolto dalle azioni del protagonista.

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#7 » mercoledì 17 febbraio 2021, 16:54

Antonio Pilato ha scritto:Ciao Andrea, è un piacere averti letto.
A volte, non sentir l’esigenza di arrivare al limite dei caratteri può rivelarsi una buona strategia, altre volte meno. Sono rimasto, da lettore, col pensiero lievemente sospeso fino alla fine, nella speranza che nel finale succedesse qualcosa che salvasse il disperato, cosa poi avvenuta. Il tema risulta rispettato.
In questo caso, tuttavia, devo dire che la linearità è un buon elemento ma non sufficiente, a mio modico parere, per reggere il confronto con altri racconti che ho letto: d’accordo sulla brevità, ma avrei aggiunto qualcosa di ancor più emotivo (magari nel finale) perché, in tal maniera, il lettore si sarebbe sentito ancor più coinvolto dalle azioni del protagonista.



Ciao Antonio, grazie per i complimenti e i consigli. Ho notato che altre storie viaggiano su lunghezze più consistenti del mio mini-racconto. Ho voluto approcciare con questo stile perchè è la prima volta che "scrivo su richiesta" ed entro certe tempistiche temporali. La prossima volta approfondirò la traccia con elementi nuovi ;)

Andrea J. Leonardi
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#8 » mercoledì 17 febbraio 2021, 23:43

Ciao omonima, piacere di leggere questo piccolo racconto e ben venuta nell'arena.
Ti dico subito che i miei commenti non hanno la pretesa di essere veri, ma di giustificare quella che sarà poi la mia classifica. Giudico l'aderenza al tema, lo sviluppo della trama e lo stile di scrittura; per ognuno dei tre assegno un punteggio in decimi e da lì ne viene fuori la classifica.

Tema Tema centrato, con una sfumatura di originalità concettuale: non si sente la pressione del tempo che scorre, la tensione è affidata ad altro. Non è chiaro dal testo se l’esitazione arriva appena prima del salto, ma di nuovo, se si parla di suicidio, l’ultimo momento diventa per definizione quello decisivo, anche quando si tratta di fare un passo indietro.

Trama Purtroppo viene detto poco sia del retroscena che del qui ed ora dell’azione, e questo penalizza la trama. La farfalla è uno spunto interessante, ma dà l’impressione che potesse essere qualsiasi altra cosa: una falena, una rondine, un’ape.

Stile La narrazione è distaccata, e ciò filtra negativamente l’empatia del lettore verso il punto di vista. Il narratore onnisciente ci mette a corrente di pensieri accertati e azioni già compiute, come se fosse un briefing. È già successo tutto, troppo lontano nel passato, e ad un qualcun altro emotivamente lontano dal me lettore.

Generale Questo racconto lascia troppe cose in sospeso e non dette. Credo che possa essere migliorato limando qualche dettaglio, ad esempio il ruolo della farfalla, o entrando di più nella testa del protagonista.

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Pretorian
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#9 » giovedì 18 febbraio 2021, 23:51

Ciao Andrea e piacere di leggerti.

Non so, il tuo racconto mi convince davvero poco. Non sappiamo davvero perché il protagonista si voglia suicidare, quindi è difficile partecipare appieno al suo dolore. Le sue preparazioni danno un minimo di emozione, ma troppo poco per tutto il dramma che cerchi di esprimere. Il finale, poi, sembra negare tutto il resto: il protagonista è così convinto di suicidarsi da compiere tutta una serie di riti definitivi, però vedere una farfalla volare in giro gli fa cambiare idea. Il fatto che il tutto sia così ristretto rende la vicenda ancora più povera e il finale quasi anticlimatico.
Peccato.

Alla prossima!

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Hayà
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#10 » venerdì 19 febbraio 2021, 14:13

Ciao Andrea, un piacere leggerti.

Un testo semplice ma che porta un certo messaggio.
Ammetto di avere difficoltà a commentare.
Forse il suo neo è proprio nella sua brevità: avere qualche informazione di più sul personaggio e sul perché della sua scelta avrebbe aiutato (da le poche informazioni che abbiamo pare anche una brava persona – lasciare i soldi alla madre dice molto – ma non mi sarebbe dispiaciuto saperne di più).

Il tema l’ho trovato centrato. Ma avrei decisamente preferito avere più informazioni sul protagonista.

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SilviaCasabianca
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#11 » venerdì 19 febbraio 2021, 17:13

La farfalla è un brano che ci ricorda cosa sia la bellezza. Un brano che, semplice, ci ricorda che vale sempre la pena vivere e che lascia trapelare la filosofia e la poesia di chi scrive.
Paolo vuole morire e ne è molto convinto, così tanto che fa una serie di gesti prima di chiudere definitivamente il suo capitolo, salvo però poi ripensarci per una "fotografia parlante di vita", diciamo così.

Il tuo stile è molto fluido e ti si legge con piacere.
Avrei personalmente trasformato alcune frasi in scene, come ad esempio "per essere più convinto della sua scelta, aveva abbandonato la fidanzata" che avrebbe reso di più se trasformata in un gesto di Paolo, non so, magari nel guardare il cellulare e leggere un messaggio della poveraccia che non si capacita di un abbandono tanto categorico e improvviso.
In generale alcuni stralci li avresti potuti rendere più vivi, a mio avviso.
Anche nel finale si percepisce troppo l'accelerazione, avrei speso un paio di righe in più nello spiegare davvero cosa accade nella sua mente, perché cambia idea su qualcosa di così importante e che aveva pianificato con tanta precisione?
Ma a parte questi, che sono più che altro consigli di miglioramento, il racconto resta davvero convincente e non ci sono particolari difetti. Considerando la natura ansiogena dei contest di Minuti Contanti, beh...Ben Fatto!

P.s: E mi sono sbagliata perché non ti dovevo commentare, vabbè XD Avrai un commento in più!

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#12 » venerdì 19 febbraio 2021, 20:48

SilviaCasabianca ha scritto:La farfalla è un brano che ci ricorda cosa sia la bellezza. Un brano che, semplice, ci ricorda che vale sempre la pena vivere e che lascia trapelare la filosofia e la poesia di chi scrive.
Paolo vuole morire e ne è molto convinto, così tanto che fa una serie di gesti prima di chiudere definitivamente il suo capitolo, salvo però poi ripensarci per una "fotografia parlante di vita", diciamo così.

Il tuo stile è molto fluido e ti si legge con piacere.
Avrei personalmente trasformato alcune frasi in scene, come ad esempio "per essere più convinto della sua scelta, aveva abbandonato la fidanzata" che avrebbe reso di più se trasformata in un gesto di Paolo, non so, magari nel guardare il cellulare e leggere un messaggio della poveraccia che non si capacita di un abbandono tanto categorico e improvviso.
In generale alcuni stralci li avresti potuti rendere più vivi, a mio avviso.
Anche nel finale si percepisce troppo l'accelerazione, avrei speso un paio di righe in più nello spiegare davvero cosa accade nella sua mente, perché cambia idea su qualcosa di così importante e che aveva pianificato con tanta precisione?
Ma a parte questi, che sono più che altro consigli di miglioramento, il racconto resta davvero convincente e non ci sono particolari difetti. Considerando la natura ansiogena dei contest di Minuti Contanti, beh...Ben Fatto!

P.s: E mi sono sbagliata perché non ti dovevo commentare, vabbè XD Avrai un commento in più!



Grazie Silvia!!!! Anche se sei nel gruppo sbagliato apprezzo la tua sincerità e il fatto che tu abbia colto la leggerezza e la poesia del mio piccolo elaborato. La prossima volta fornirò qualche dettaglio in più su Paolo ;)

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#13 » venerdì 19 febbraio 2021, 20:50

Hayà ha scritto:Ciao Andrea, un piacere leggerti.

Un testo semplice ma che porta un certo messaggio.
Ammetto di avere difficoltà a commentare.
Forse il suo neo è proprio nella sua brevità: avere qualche informazione di più sul personaggio e sul perché della sua scelta avrebbe aiutato (da le poche informazioni che abbiamo pare anche una brava persona – lasciare i soldi alla madre dice molto – ma non mi sarebbe dispiaciuto saperne di più).

Il tema l’ho trovato centrato. Ma avrei decisamente preferito avere più informazioni sul protagonista.


Ciao! Grazie per il commento, la prossima volta, come già detto agli altri, impiegherò più tempo nella stesura del racconto, fornendo maggiori dettagli così da esaltare ancora di più il mio stile ;)

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#14 » venerdì 19 febbraio 2021, 20:56

Andrea J. Leonardi ha scritto:Ciao omonima, piacere di leggere questo piccolo racconto e ben venuta nell'arena.
Ti dico subito che i miei commenti non hanno la pretesa di essere veri, ma di giustificare quella che sarà poi la mia classifica. Giudico l'aderenza al tema, lo sviluppo della trama e lo stile di scrittura; per ognuno dei tre assegno un punteggio in decimi e da lì ne viene fuori la classifica.

Tema Tema centrato, con una sfumatura di originalità concettuale: non si sente la pressione del tempo che scorre, la tensione è affidata ad altro. Non è chiaro dal testo se l’esitazione arriva appena prima del salto, ma di nuovo, se si parla di suicidio, l’ultimo momento diventa per definizione quello decisivo, anche quando si tratta di fare un passo indietro.

Trama Purtroppo viene detto poco sia del retroscena che del qui ed ora dell’azione, e questo penalizza la trama. La farfalla è uno spunto interessante, ma dà l’impressione che potesse essere qualsiasi altra cosa: una falena, una rondine, un’ape.

Stile La narrazione è distaccata, e ciò filtra negativamente l’empatia del lettore verso il punto di vista. Il narratore onnisciente ci mette a corrente di pensieri accertati e azioni già compiute, come se fosse un briefing. È già successo tutto, troppo lontano nel passato, e ad un qualcun altro emotivamente lontano dal me lettore.

Generale Questo racconto lascia troppe cose in sospeso e non dette. Credo che possa essere migliorato limando qualche dettaglio, ad esempio il ruolo della farfalla, o entrando di più nella testa del protagonista.


Ciao Andrea! Grazie del commento. Hai "smembrato" il mio piccolo racconto in tanti frammenti... Ma così non si rischia di perdere il senso e l'emotività del racconto? Come quando ti avvicini troppo a un quadro e non sai più che cosa tu stia guardando... Però ai fini del Contest può essere appropriato. A me piace pensare che il lettore, finita la lettura, abbia tra le mani dei quesiti in grado di porre domande (giuste) e di stimolare la voglia di scrivere! A ognuno il suo. Ciao! :)

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#15 » venerdì 19 febbraio 2021, 20:59

Pretorian ha scritto:Ciao Andrea e piacere di leggerti.

Non so, il tuo racconto mi convince davvero poco. Non sappiamo davvero perché il protagonista si voglia suicidare, quindi è difficile partecipare appieno al suo dolore. Le sue preparazioni danno un minimo di emozione, ma troppo poco per tutto il dramma che cerchi di esprimere. Il finale, poi, sembra negare tutto il resto: il protagonista è così convinto di suicidarsi da compiere tutta una serie di riti definitivi, però vedere una farfalla volare in giro gli fa cambiare idea. Il fatto che il tutto sia così ristretto rende la vicenda ancora più povera e il finale quasi anticlimatico.
Peccato.

Alla prossima!


La poesia trasmutata in racconto non è un genere che (purtroppo) tutti comprendono! Ciao :)

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Pretorian
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#16 » venerdì 19 febbraio 2021, 22:04

Andrea Cangiotti ha scritto:
Pretorian ha scritto:Ciao Andrea e piacere di leggerti.

Non so, il tuo racconto mi convince davvero poco. Non sappiamo davvero perché il protagonista si voglia suicidare, quindi è difficile partecipare appieno al suo dolore. Le sue preparazioni danno un minimo di emozione, ma troppo poco per tutto il dramma che cerchi di esprimere. Il finale, poi, sembra negare tutto il resto: il protagonista è così convinto di suicidarsi da compiere tutta una serie di riti definitivi, però vedere una farfalla volare in giro gli fa cambiare idea. Il fatto che il tutto sia così ristretto rende la vicenda ancora più povera e il finale quasi anticlimatico.
Peccato.

Alla prossima!


La poesia trasmutata in racconto non è un genere che (purtroppo) tutti comprendono! Ciao :)


Incorretto: la "poesia trasmutata in racconto" è un genere che non esiste. Hanno regole diverse, con forme e principi diversi. Questo è un testo di narrativa, ne critico gli evidenti errori dal punto di vista della trama e della struttura narrativa (ci sarebbe anche da parlare del mostrato eccessivo del racconto, ma siamo già un passo avanti), si fosse trattato di poesia ne avrei esaminato altri elementi.

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Alessio
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#17 » domenica 21 febbraio 2021, 21:22

Ciao Andrea,

poesia e narrativa sono forme espressive diverse, ognuna con i propri paradigmi. Quando si cerca la commistione delle due cose è inevitabile doversi confrontare con sensibilità che stanno più da una parte o più dall'altra. Personalmente ritengo che se una persona sentisse di dover scrivere poesie, dovrebbe farlo secondo i paradigmi della poesia e non della narrativa, e viceversa. Un testo di narrativa può anche essere "poetico", nel senso che può evocare determinate sensazioni ed emozioni, ma deve rimanere narrativa.
Quindi tratterò il tuo testo come un testo di narrativa e non di poesia.
C'è una prima parte in cui un narratore onnisciente ci propone un infodump su tutto quello che è successo prima, ma senza darci una vera motivazione del gesto. Perché il povero Paolo si vuole suicidare? Inoltre, siamo esterni al personaggio: non stiamo vedendo quello che vede lui e pensando quello che pensa lui, è sempre un narratore che legge nella mente di Paolo e poi ce lo racconta.
Il punto di forza è che riesci comunque a trasmettere un senso di insoddisfazione del protagonista e la sua introspezione. I gesti che compie per dire addio al mondo ci dicono che persona sia. La farfalla, per quanto non troppo originale, è un buon elemento evocativo. Molte storie ci insegnano che a volte basta un evento insignificante (come appunto una farfalla che sparisce nel burrone per poi riemergere) a far riflettere una persona.
Secondo me una prova che denota una certa sensibilità che però ha bisogno di essere indirizzata nel modo giusto.

Alla prossima!

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#18 » lunedì 22 febbraio 2021, 13:04

Alessio ha scritto:Ciao Andrea,

poesia e narrativa sono forme espressive diverse, ognuna con i propri paradigmi. Quando si cerca la commistione delle due cose è inevitabile doversi confrontare con sensibilità che stanno più da una parte o più dall'altra. Personalmente ritengo che se una persona sentisse di dover scrivere poesie, dovrebbe farlo secondo i paradigmi della poesia e non della narrativa, e viceversa. Un testo di narrativa può anche essere "poetico", nel senso che può evocare determinate sensazioni ed emozioni, ma deve rimanere narrativa.
Quindi tratterò il tuo testo come un testo di narrativa e non di poesia.
C'è una prima parte in cui un narratore onnisciente ci propone un infodump su tutto quello che è successo prima, ma senza darci una vera motivazione del gesto. Perché il povero Paolo si vuole suicidare? Inoltre, siamo esterni al personaggio: non stiamo vedendo quello che vede lui e pensando quello che pensa lui, è sempre un narratore che legge nella mente di Paolo e poi ce lo racconta.
Il punto di forza è che riesci comunque a trasmettere un senso di insoddisfazione del protagonista e la sua introspezione. I gesti che compie per dire addio al mondo ci dicono che persona sia. La farfalla, per quanto non troppo originale, è un buon elemento evocativo. Molte storie ci insegnano che a volte basta un evento insignificante (come appunto una farfalla che sparisce nel burrone per poi riemergere) a far riflettere una persona.
Secondo me una prova che denota una certa sensibilità che però ha bisogno di essere indirizzata nel modo giusto.

Alla prossima!


Ciao Alessio.
Credo tu abbia colto il senso della mia frase riguardo al fatto che un testo di narrativa possa avere anche sfumature "poetiche".
So bene cosa voglia dire scrivere poesie, ho pubblicato due raccolte (scrivo poesie da quando sono una bambina), ma poi ho voluto confrontarmi con altri generi, e quindi ho pubblicato un saggio, una biografia e della narrativa.
Ho fatto della scrittura il mio lavoro a 360° e ho avuto la fortuna di confrontarmi anche con un Editor della Feltrinelli. Quest'idea della poesia inserita in un contesto narrativo non si vuole per forza incastrare in un sistema di regole, le quali ovviamente vanno per ciascun genere rispettate, anche per poter scindere la "narrativa" dalla "poesia". È un discorso più alto: un bel racconto deve evocare, come dici te, determinate sensazioni ed emozioni. Nel 2018 ho fatto parte della Giuria Popolare del Premio Campiello (esperienza che consiglio a tutti) e in quasi tutti i libri finalisti ho ritrovato quest'idea di poesia, quest'ombra poetica che accompagnava ogni frase, questa musicalità e sensibilità narrativa che rende memorabile un libro. Donatella Di Pietrantonio ne è un chiaro esempio (e non lo dico solo io).
Il mio brano aveva uno scopo "provocatorio", volutamente differente dagli altri: volevo comprendere alcune cose.
Molto bella, comunque, l'idea di un Contest dove ogni amante della scrittura può confrontarsi alla pari con persone che condividono con lui la stessa passione.

Buona scrittura a te!

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Emiliano Maramonte
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#19 » lunedì 22 febbraio 2021, 16:56

Ciao Andrea, benvenuta su MC e piacere di conoscerti!
Nei miei anni qui a Minuti Contati, mi è capitato pochissime volte di imbattermi in racconti minimalisti e quando me li sono trovati sotto gli occhi, li ho letti con particolare attenzione. Qui addirittura al minimalismo narrativo si accompagna anche una forte semplificazione stilistica, forse voluta, per creare una specie di contraltare all'idea di leggerezza della farfalla. Forse corro troppo con le implicazioni, ma credo sia nascosto in questa manciata di righe tutto un rincorrersi di simbolismi e sottintesi che parlano di un richiamo all'esistenzialismo più puro. La vita è troppo importanza per essere sciupata così. E anche la semplicità del volo di una farfalla è, al contrario, un'immagine potentissima dell'esistenza, e tu sei stata brava a usarla.
Mi accodo a chi ha detto che ci sarebbe voluto qualche input in più per avere un quadro più ampio della personalità del protagonista o della vicenda, ma su questo mi riservo di non rispondere, in quanto l'efficacia del racconto sta proprio in questo: un frammento creativo che va interpretato e può dire tutto o niente a chi lo legge, un po' come molti quadri moderni o postmoderni che, privi di molti elementi "canonici", tuttavia, possono mostrare molto, se correttamente interpretati.
Ovviamente il testo non è esente da difetti (qualche aggiustatina allo stile avrebbe aiutato la leggibilità), ma così com'è, per quanto mi riguarda, raggiunge la sufficienza.
Tema centrato.
A presto rileggerci (spero). In bocca al lupo!
Emiliano.

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Andrea Partiti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#20 » mercoledì 24 febbraio 2021, 15:47

Quando scegli un registro così alto e poetico, purtroppo anche piccoli problemi si notano e stridono molto, ancor di più se scegli di stringere tantissimo su una singola scena.
Non puoi permetterti errori che rovinino l'immersione.
Se hai un narratore esterno, non puoi usare "questo stesso vuoto" passando all'interno del protagonista proprio quando stai per fare il salto poetico. Non puoi lasciare un "l’avesse poi recuperato" al posto di un condizionale. Sono i due esempi macroscopici, ma in molti punti puoi rendere molto più pulita la tua prosa, molto più semplice e incisiva.
In generale più è lungo un testo, più si riesce a perdonare perché la storia vince sulla forma. Non ci dai abbastanza storia da avere margine di errore.

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Pietro D'Addabbo
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#21 » giovedì 25 febbraio 2021, 20:20

Ciao Andrea,
piacere di leggerti.

Racconto breve ma denso: di significati, di immagini e di poetica. Una prova che è un buon esordio e che mi conta tra i lettori appagati. A volte tentare di sfruttare a pieno il numero di caratteri porta a dilungarsi in quei frammenti del racconto che riescono a ricevere maggiori attenzioni e si finisce per sbilanciare le varie parti fra loro (è un difetto di cui parlo per esperienza). Tu lo eviti saltando a piè pari l’ostacolo.
Qui su MC troverai che racconti simili hanno poca fortuna, poiché c’è un gruppo consistente di autori che predilige il ‘racconto immersivo moderno in prima persona’ e dunque molti commenti tendono a considerarlo come il migliore (l’unico giusto?) dei modi di scrivere narrativa. Da parte mia tutto il mio supporto e i complimenti per questo testo!
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#22 » venerdì 26 febbraio 2021, 18:51

PietroD'Addabbo ha scritto:Ciao Andrea,
piacere di leggerti.

Racconto breve ma denso: di significati, di immagini e di poetica. Una prova che è un buon esordio e che mi conta tra i lettori appagati. A volte tentare di sfruttare a pieno il numero di caratteri porta a dilungarsi in quei frammenti del racconto che riescono a ricevere maggiori attenzioni e si finisce per sbilanciare le varie parti fra loro (è un difetto di cui parlo per esperienza). Tu lo eviti saltando a piè pari l’ostacolo.
Qui su MC troverai che racconti simili hanno poca fortuna, poiché c’è un gruppo consistente di autori che predilige il ‘racconto immersivo moderno in prima persona’ e dunque molti commenti tendono a considerarlo come il migliore (l’unico giusto?) dei modi di scrivere narrativa. Da parte mia tutto il mio supporto e i complimenti per questo testo!


Ciao Pietro, grazie mille! Sicuramente come prima volta qui ho voluto uscire dai binari con un testo diverso dagli altri, ma comunque che fosse in grado di rappresentare la mia idea di scrittura. Una volta vidi due pittori: uno aveva fatto un ritratto fedele di un volto impiegandoci un'ora e mettendo in risalto ogni singola parte del viso. L'altro pittore con tre segni in tutto aveva lo stesso ritratto alla perfezione quel volto. E la sua dote di pittore era così venuta fuori!

alexandra.fischer
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#23 » venerdì 26 febbraio 2021, 21:21

Tema centrato. Direi che in pochi tratti hai mostrato tutto un mondo. Punti di forza: la trasformazione di Paolo da giovane sfiduciato, ormai sul punto di scegliere la morte, ma con un lato pratico sempre in azione (ha lasciato la fidanzata, però ha fatto in modo che alla madre non mancasse nulla dopo la dipartita e ha deciso di lasciare l’amico Samuele a fantasticare su una fuga avventurosa oppure romantica). Poi, il confronto con il baratro e la decisione di riprovarci dopo aver visto la farfalla risalire dal baratro (idea interessante, perché le farfalle sono associate alle anime dei morti; di solito, si crede che la farfalla annunci l’arrivo felice dello spirito di un defunto nell’oltretomba). Belle anche le immagini del Cristo in Croce e dell’Angelo. Buona e scorrevole la scrittura, leggera, semplice, si vede il lavoro di cesello e limatura. Punti deboli: nessuno.

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#24 » sabato 27 febbraio 2021, 0:10

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Direi che in pochi tratti hai mostrato tutto un mondo. Punti di forza: la trasformazione di Paolo da giovane sfiduciato, ormai sul punto di scegliere la morte, ma con un lato pratico sempre in azione (ha lasciato la fidanzata, però ha fatto in modo che alla madre non mancasse nulla dopo la dipartita e ha deciso di lasciare l’amico Samuele a fantasticare su una fuga avventurosa oppure romantica). Poi, il confronto con il baratro e la decisione di riprovarci dopo aver visto la farfalla risalire dal baratro (idea interessante, perché le farfalle sono associate alle anime dei morti; di solito, si crede che la farfalla annunci l’arrivo felice dello spirito di un defunto nell’oltretomba). Belle anche le immagini del Cristo in Croce e dell’Angelo. Buona e scorrevole la scrittura, leggera, semplice, si vede il lavoro di cesello e limatura. Punti deboli: nessuno.


Ciao Alexandra! Grazie infinite, ti sei immersa nella storia e hai colto le varie sfumature del mio breve racconto. Sono felice ti sia piaciuto. Ho scritto rapidamente, seguendo un filo istintivo e non troppo ragionato. L'anima dello scrittore è svincolata da eccessivi preziosismi. Alla prossima

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antico
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#25 » martedì 2 marzo 2021, 0:06

Nel valutare un testo cerco sempre di soppesare per bene quelle che erano le intenzioni dell'autore con quella che poi è stata la resa finale. Poi ci sono le mie valutazioni personali e da lì ne traggo un sunto. Qui mi sembra che tu abbia raggiunto il tuo scopo, quello che è il racconto è ciò che ti eri immaginata e questo è senz'altro un punto a favore al pari di un tema decisamente rispettato. Poi passiamo al sottoscritto: cosa mi è rimasto? Decisamente l'idea di leggerezza, ma questa farfalla l'ho sentita poco "viva", nel senso che ti sei appoggiata a ciò che rappresenta senza "rappresentarla" veramente nel tuo testo. Il protagonista ha preso una decisione dopo averla ragionata a lungo, al punto da pianificare ogni cosa con accuratezza. Possibile che basti la vista di una farfalla per salvarlo? Quella farfalla, in un testo del genere, l'avrei voluta percepire fino a entrargli nell'anima e questo non mi sembra accadere ed è il motivo per cui trovo difficile accettare questa sua svolta personale che lo fa switchare da convinto suicida a novello amante della vita nel giro di una battito d'ali (di farfalla). Concludendo, per me questo è un pollice tendente verso l'alto in modo solido, ma non brillante. Sono molto curioso di rileggerti in futuro.

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#26 » martedì 2 marzo 2021, 12:30

antico ha scritto:Nel valutare un testo cerco sempre di soppesare per bene quelle che erano le intenzioni dell'autore con quella che poi è stata la resa finale. Poi ci sono le mie valutazioni personali e da lì ne traggo un sunto. Qui mi sembra che tu abbia raggiunto il tuo scopo, quello che è il racconto è ciò che ti eri immaginata e questo è senz'altro un punto a favore al pari di un tema decisamente rispettato. Poi passiamo al sottoscritto: cosa mi è rimasto? Decisamente l'idea di leggerezza, ma questa farfalla l'ho sentita poco "viva", nel senso che ti sei appoggiata a ciò che rappresenta senza "rappresentarla" veramente nel tuo testo. Il protagonista ha preso una decisione dopo averla ragionata a lungo, al punto da pianificare ogni cosa con accuratezza. Possibile che basti la vista di una farfalla per salvarlo? Quella farfalla, in un testo del genere, l'avrei voluta percepire fino a entrargli nell'anima e questo non mi sembra accadere ed è il motivo per cui trovo difficile accettare questa sua svolta personale che lo fa switchare da convinto suicida a novello amante della vita nel giro di una battito d'ali (di farfalla). Concludendo, per me questo è un pollice tendente verso l'alto in modo solido, ma non brillante. Sono molto curioso di rileggerti in futuro.


Sì, la farfalla mi è "sfuggita di mano" perchè, ad un tratto, il mio flusso si è interrotto e ho dovuto chiudere bruscamente. So l'origine di questo problema: la mia scrittura è ispirata. Non scrivo su "commissione", ma solo quando sento che è il momento giusto. Qui funziona tutto al contrario, ma mettersi alla prova può far maturare uno scrittore-lettore. Io credo, comunque, che uno scrittore non lo si riconosca nel momento stesso in cui si china sul foglio a scrivere, ma quando non scrive. Lo vedi da come cammina, da come muove le mani e da come ti guarda. Felice di averti incuriosito con questo breve racconto, la prossima volta tirerò fuori qualcosa di più!

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antico
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#27 » martedì 2 marzo 2021, 13:17

Concordo su tutto, ma questa è una palestra proprio per questo: per costringerci a scrivere anche quando non lo faremmo, irregimentarci in una disciplina e in tal modo rinforzarci per quei momenti d'ispirazione in cui ci diamo dentro con tutti noi stessi. Quindi benvenuta a bordo e tieni duro!

Andrea Cangiotti
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Re: LA FARFALLA

Messaggio#28 » martedì 2 marzo 2021, 14:49

megagenius ha scritto:Ciao Andrea, benvenuta su MC e piacere di conoscerti!
Nei miei anni qui a Minuti Contati, mi è capitato pochissime volte di imbattermi in racconti minimalisti e quando me li sono trovati sotto gli occhi, li ho letti con particolare attenzione. Qui addirittura al minimalismo narrativo si accompagna anche una forte semplificazione stilistica, forse voluta, per creare una specie di contraltare all'idea di leggerezza della farfalla. Forse corro troppo con le implicazioni, ma credo sia nascosto in questa manciata di righe tutto un rincorrersi di simbolismi e sottintesi che parlano di un richiamo all'esistenzialismo più puro. La vita è troppo importanza per essere sciupata così. E anche la semplicità del volo di una farfalla è, al contrario, un'immagine potentissima dell'esistenza, e tu sei stata brava a usarla.
Mi accodo a chi ha detto che ci sarebbe voluto qualche input in più per avere un quadro più ampio della personalità del protagonista o della vicenda, ma su questo mi riservo di non rispondere, in quanto l'efficacia del racconto sta proprio in questo: un frammento creativo che va interpretato e può dire tutto o niente a chi lo legge, un po' come molti quadri moderni o postmoderni che, privi di molti elementi "canonici", tuttavia, possono mostrare molto, se correttamente interpretati.
Ovviamente il testo non è esente da difetti (qualche aggiustatina allo stile avrebbe aiutato la leggibilità), ma così com'è, per quanto mi riguarda, raggiunge la sufficienza.
Tema centrato.
A presto rileggerci (spero). In bocca al lupo!
Emiliano.


Grazie mille per aver mostrato sensibilità verso questo testo breve, però come dici tu essenziale, ma ricco di significati. La prossima volta mi soffermerò su ulteriori dettagli per ravvivare il contesto e l'introspezione dei singoli personaggi!

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