La Legge della Giungla

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MatteoMantoani
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La Legge della Giungla

Messaggio#1 » lunedì 15 febbraio 2021, 23:36

Butto la valigia nell’autobus e salgo i gradini. Non c’è nessuno. Mi siedo accanto al finestrino.
Parti, dai! Oh no!
Ecco uno di quei vecchi che per salire due scalini ci mettono una vita intera. Guardo l’orologio: tredici minuti e perdo il treno. Muoviti vecchio ciccione!
Il panzone avanza barcollando e si siede di fronte a me. Onde di grasso danzano sulla sua panzona.
Le porte si richiudono… e si riaprono.
Eccheccazzo!
Un ragazzo indiano, con tanto di turbante, sale di corsa, percorre il corridoio tra i sedili e si lascia cadere su quello accanto al vecchio lumacone.
Il bus parte. Ok, prendo un respiro di sollievo.
Un grugnito, il trippone si agita sul sedile e indica i posti intorno a sé.
«Ma con tutto lo spazio che c’era, proprio qui vicino a me dovevi sederti?»
L’indiano stringe le labbra. Cazzo, con quella barba lunga è uguale a Sandokan. Il vecchio sbuffa.
«Certo. Perché dovresti capire quello che dico? Venite qui senza parlare una parola d’italiano.» Ridacchia. «Se io andassi in India, altroché se dovrei parlare l’inglese, e magari anche l’hindi.»
Sandokan lo fissa con gli occhi marroni, mette la mano in tasca, estrae un chewingum e se lo infila tra le labbra.
Il vecchio batte le mani. «Bravo, mettiti a ruminare, come le vacche del Gange, che venerate così tanto.»
Il giovane non reagisce, guarda fuori dalla finestra senza smettere di masticare. Mi metto anch’io a fissare il marciapiede, che scorre lentamente sotto di noi. Ma questo autista ha il piede fatto di piume! Accelera!
«Hanno fatto bene gli inglesi, a colonizzarvi.» Sibila il trippone. «Se non fosse stato per loro, adesso sareste ancora a dondolarvi dagli alberi con le scimmie.» Sventola la mano di fronte al naso. «E non vi lavate, vero?»
Sandokan aggrotta le sopracciglia. L’altro schiocca la lingua.
«Ti stupisci? So tutto sui sikh. So che portate il turbante perché non potete tagliarvi i capelli, ti sembra igienico?»
Il giovane alza gli occhi al cielo. Spero che non faccia cazzate, ci manca solo questo. Guardo l’orologio. Eddai, muoviti, autobus di merda!
Il vecchio sbatte la punta del bastone sul pavimento. «Quando ero giovane sono emigrato in Belgio, alle miniere, e come credi che mi abbiano trattato là?» Stringe i pugni, le sue nocche si imbiancano. «Come uno schiavo! Mica come facciamo noi con voialtri, che arrivate con le pezze al culo.»
L’autobus si ferma. Entra il controllore. Merda, non ho il biglietto! E chi aveva tempo di prenderlo?
Il panzone annuisce. «Vedremo adesso se almeno hai pagato la corsa, o se pensi che qui regni la legge della giungla, come a casa tua.»
Le sue parole mi colpiscono come uno schiaffo. Se il controllore mi fa la multa e mi fa scendere, perderò il treno.
Il vecchio prende il portafoglio, lo apre ed estrae il suo biglietto. Lo tiene tra pollice e indice.
Tutto accade in un lampo: Sandokan gli strappa il foglietto dalle dita e se lo infila in bocca. Il vecchio lumacone spalanca gli occhi e rimane immobile. Muove le labbra senza emettere alcun suono. Anch’io smetto di respirare. Questa non me l’aspettavo davvero.
«Titolo di viaggio, prego.»
Il controllore guarda il vecchio dall’alto in basso.
«Me l’ha mangiato l’indiano!»
Il giovane toglie dalla tasca l’abbonamento e lo sventola davanti a sé.
L’uomo in divisa si rivolge di nuovo al lumacone. «Se non è in possesso di un titolo di viaggio valido, alla prossima fermata dovrà scendere con me.»
Il panzone mi fissa. «Lei l’ha visto! Avanti!»
Il controllore mi guarda, aspetta che dica qualcosa. In effetti ho visto tutto...
Il treno. Perdo il treno.
Scuoto la testa. «Non l’ascolti, quello è matto.»
Il vecchio trema, la sua voce è rauca. «Bugiardo!»
Il controllore sbuffa. «Senta, la sua è la scusa peggiore che abbia mai sentito in trent’anni.» Indica l’uscita. «Scenda con me, sennò chiariremo tutto in questura.»
L’autobus si ferma. Il panzone si alza, emette un verso stridulo, agita le braccia.
Ma se ne vanno. E io l'ho fatta franca.
Le porte si chiudono. Si riparte.
Il sikh mi guarda coi suoi occhi neri, storce la bocca in un ghigno e mi fa l’occhiolino.
Guardo l’orologio. Ce la farò, anche se magari proprio all’ultimo secondo.
Grazie a Brahma, Shiva, e a tutti gli altri dèi farlocchi di questo Sandokan del cazzo, e sia benedetta la legge della giungla!



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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#2 » lunedì 15 febbraio 2021, 23:45

Ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa 150° EDITION!

alexandra.fischer
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#3 » martedì 16 febbraio 2021, 18:28

LA LEGGE DELLA GIUNGLA di Matteo Mantovani Tema centrato. Punti di forza: quello fondamentale, la trama. Si riassume tutta in, viaggiatore distratto privo di biglietto prende all’ultimo istante il treno della coincidenza grazie a un colpo di fortuna…esotico. Il linguaggio è scorrevole, graffiante. Rendi il personaggio del passeggero anziano e grassotto antipatico al punto giusto. Si siede accanto al silenzioso sikh e comincia un discorso intriso di frasi fatte pungenti e anche offensive (come il fatto di dargli dello sporcaccione per via dei capelli nascosti nel turbante, cosa non vera). Il protagonista, rimasto nei pressi, assiste al tutto con l’angoscia della dimenticanza e della paura del controllore, lo hai costruito con tale maestria che sembra di essere lì con lui (insulta anche il bus nella mente). Bellissima la trovata del sikh che mangia il biglietto dell’antipatico extralarge per favorire il Nostro e gli strizza anche l’occhio. Va bene così, perché hanno un’indole come quella che hai descritto (talento per le lingue e intuito per le situazioni).

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#4 » martedì 16 febbraio 2021, 22:21

alexandra.fischer ha scritto:LA LEGGE DELLA GIUNGLA di Matteo Mantovani Tema centrato. Punti di forza: quello fondamentale, la trama. Si riassume tutta in, viaggiatore distratto privo di biglietto prende all’ultimo istante il treno della coincidenza grazie a un colpo di fortuna…esotico. Il linguaggio è scorrevole, graffiante. Rendi il personaggio del passeggero anziano e grassotto antipatico al punto giusto. Si siede accanto al silenzioso sikh e comincia un discorso intriso di frasi fatte pungenti e anche offensive (come il fatto di dargli dello sporcaccione per via dei capelli nascosti nel turbante, cosa non vera). Il protagonista, rimasto nei pressi, assiste al tutto con l’angoscia della dimenticanza e della paura del controllore, lo hai costruito con tale maestria che sembra di essere lì con lui (insulta anche il bus nella mente). Bellissima la trovata del sikh che mangia il biglietto dell’antipatico extralarge per favorire il Nostro e gli strizza anche l’occhio. Va bene così, perché hanno un’indole come quella che hai descritto (talento per le lingue e intuito per le situazioni).

Sempre molto gentile, grazie Alexandra :)

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Fagiolo17
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#5 » giovedì 18 febbraio 2021, 18:57

Ciao Matteo. Racconto divertente e ben condotto. La scena mi è piaciuta e l’hai gestita bene. La fretta del protagonista è palpabile e i pensieri sono inseriti bene. Con pochi tratti lo hai ben delineato. Peccato solo che la voce narrante sia più spettatore che protagonista. Mi sarebbe piaciuto sentire i pensieri del nostro amico sikh e le ingiurie tirate al trippone.

Il panzone avanza barcollando e si siede di fronte a me. Onde di grasso danzano sulla sua panzona

In questa frase occhio al panzone/panzona che stride. Con un sinonimo sarebbe suonata meglio.

In bocca al lupo per la tua 150esima Edition!

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#6 » giovedì 18 febbraio 2021, 19:30

Fagiolo17 ha scritto:
Il panzone avanza barcollando e si siede di fronte a me. Onde di grasso danzano sulla sua panzona

In questa frase occhio al panzone/panzona che stride. Con un sinonimo sarebbe suonata meglio.

Ciao Luca! Osservazione sacrosanta, mi sono accorto della ripetizione solo rileggendolo la mattina dopo. Effetto MC.
Sul pdv, volevo provare qualcosa di diverso, un osservatore esterno che approfitta di una situazione strana per uscire da un inghippo..
Grazie dei complimenti!

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SilviaCasabianca
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#7 » venerdì 19 febbraio 2021, 18:21

Ciao Mentis,
Il racconto mi è piaciuto molto.
Il tema centrato si, ok, ma di questo mi interessa relativamente. Quello che mi ha convinto è la ricchezza della scena. I personaggi sono molti ma tutti ben caratterizzati. Il Pdv del narratore è carino perché sembra inaffidabile, in effetti poi ti accorgi che si lo è ma neanche troppo. Fatto molto bene.
La trama anche è ben fatta perché a un certo punto sembra che stia per diventare banale, un enorme clichè e poi tac, tutto viene deviato. Non lo chiamerei Plot Twist, mi sembra eccessivo, ma quello che accade è ancora meglio di un Plot Twist.

Ci sono dei punti che mi hanno parecchio distaccato dalla scena e mi è dispiaciuto:

"Un ragazzo indiano, con tanto di turbante" --> il fatto che dici subito che è indiano non fa capire il senso di specificare l'esistenza del turbante, forse sarebbe stato meglio qualcosa tipo: un ragazzo agile con un turbante sulla testa sale di corsa. Poi che è indiano si sarebbe capito, ma vabbè è un dettaglio.

"Cazzo, con quella barba lunga è uguale a Sandokan." --> forse fuori luogo l'esclamazione "cazzo", a meno che non gli fa schifo Sandokan mi sembra un pò forzata, magari ci sarebbe stato meglio un "cazzo è uguale a sandokan! stessa barba!" tipo.


"Tutto accade in un lampo: Sandokan gli strappa il foglietto dalle dita e se lo infila in bocca. Il vecchio lumacone spalanca gli occhi e rimane immobile. Muove le labbra senza emettere alcun suono. Anch’io smetto di respirare. Questa non me l’aspettavo davvero." --> questa è la scena clou, eppure mi sembra troppo inserita fluidamente nel testo, l'avrei, come dire, fatta risaltare di più rispetto al resto.

"Il controllore mi guarda, aspetta che dica qualcosa. In effetti ho visto tutto..." --> che ha visto tutto è ovvio, lo sappiamo dal fatto che ce l'ha raccontato, quindi è superfluo.

Piccoli appunti, tutto qua. Per il resto niente da dire: ottimo lavoro!

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#8 » venerdì 19 febbraio 2021, 19:14

Ciao Silvia! Grazie per il tuo commento così approfondito e per i complimenti! Mi permetto di contro-commentare qualcosa:

SilviaCasabianca ha scritto:"Cazzo, con quella barba lunga è uguale a Sandokan." --> forse fuori luogo l'esclamazione "cazzo", a meno che non gli fa schifo Sandokan mi sembra un pò forzata, magari ci sarebbe stato meglio un "cazzo è uguale a sandokan! stessa barba!" tipo.

La frase che mi proponi funziona meglio :) grazie

SilviaCasabianca ha scritto:"Tutto accade in un lampo: Sandokan gli strappa il foglietto dalle dita e se lo infila in bocca. Il vecchio lumacone spalanca gli occhi e rimane immobile. Muove le labbra senza emettere alcun suono. Anch’io smetto di respirare. Questa non me l’aspettavo davvero." --> questa è la scena clou, eppure mi sembra troppo inserita fluidamente nel testo, l'avrei, come dire, fatta risaltare di più rispetto al resto.

mmmm... ok. In realtà volevo proprio che fosse inserita fluidamente.. magari ci stava qualche aggettivo in più per rendere meglio la scena, posso portare a mia discolpa i pochi caratteri... tanto per cambiare ;)

"Il controllore mi guarda, aspetta che dica qualcosa. In effetti ho visto tutto..." --> che ha visto tutto è ovvio, lo sappiamo dal fatto che ce l'ha raccontato, quindi è superfluo.

sì e no. Qui volevo rendere un fraseggio mentale: per mezzo secondo il pdv deve avere una specie di rimorso di coscienza, o comunque deve farsi due conti..

Piccoli appunti, tutto qua. Per il resto niente da dire: ottimo lavoro!

Sono contento di averti divertita :) se è veramente così, ho raggiunto il mio scopo. Alla prossima, e grazie ancora!

mezzomatto
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#9 » venerdì 19 febbraio 2021, 19:22

Matteo Mantoani
La legge della Giungla
Racconto divertente, reso in uno stile brioso e leggero. Il panzone è antipatico al punto giusto, cioè totalmente e ci si augura proprio che ci faccia una figura di m. Abile l’autore a non far capire dove sarebbe andato a… farlo sbattere.
Però il tema ultimo minuto risulta quasi marginale. Non sono riuscito a recepire tutta l’ansia che dovrebbe divorare il narratore.
Quindi il mio giudizio è appena sufficiente.

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#10 » venerdì 19 febbraio 2021, 19:29

mezzomatto ha scritto:Però il tema ultimo minuto risulta quasi marginale. Non sono riuscito a recepire tutta l’ansia che dovrebbe divorare il narratore.
Quindi il mio giudizio è appena sufficiente.

Sono contento di averti divertito :) mi dispiace che tu non abbia sentito la fretta (ti giuro, ce l'ho messa tutta a farla trasudare in ogni pensiero del pdv), e riguardo all'aderenza al tema non sono molto d'accordo con te... però hai il sacrosanto diritto di pensarla come vuoi, quindi incasso e rispetto il tuo parere. Alla prossima!

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Alvin Miller
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#11 » venerdì 19 febbraio 2021, 22:37

Ciao Matteo! Il racconto è molto pertinente col tema del tempo, e ho anche apprezzato lo stile! Di problemi importanti non ne ho trovati e le informazioni sono abbastanza precise da avere il quadro generale della situazione.

Solo un paio di appunti. Partiamo da una frase:
Tutto accade in un lampo: Sandokan gli strappa il foglietto dalle dita e se lo infila in bocca. Il vecchio lumacone spalanca gli occhi e rimane immobile. Muove le labbra senza emettere alcun suono. Anch’io smetto di respirare. Questa non me l’aspettavo davvero.

Qui il problema è che il punto di vista commenta la velocità della scena prima che la scena si verifichi. Il modo corretto sarebbe stato:
"Sandokan glielo strappa dalle dita e se lo infila in bocca, muove le labbra senza emettere alcun suono. Il vecchio lumacone spalanca gli occhi e rimane immobile, e anch’io smetto di respirare. Questa non me l’aspettavo davvero."

Come puoi vedere, la frase così si aggancia bene con quanto scritto sopra e non c'è bisogno di commentare l'istantaneità del gesto, si commenta da sola! Inoltre ho accodato la masticazione all'atto d'infilarselo in bocca, in modo da non creare dubbi su chi compia l'azione ed evitare di ripetere nomi.

Il secondo appunto che ti faccio è sul carattere del punto di vista. Troppo negativo, ci pensa già il ciccione a fungere da elemento sgradevole della vicenda. Questo problema, oltre a creare problemi di empatia nel lettore, all'inizio causa anche un po' di confusione su chi dei due si stia lamentando.

Al di là di questo, ottimo lavoro, mi è piaciuta la risoluzione! In bocca al lupo.
Editor e consulente freelance per scrittori. Formazione in scrittura creativa e sceneggiatura presso agenziaduca.it di Marco Carrara.

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#12 » sabato 20 febbraio 2021, 8:33

Ciao Alvin! Grazie del tuo commento così approfondito. Contro-commento qualcosina:

Alvin Miller ha scritto:.
Tutto accade in un lampo: Sandokan gli strappa il foglietto dalle dita e se lo infila in bocca. Il vecchio lumacone spalanca gli occhi e rimane immobile. Muove le labbra senza emettere alcun suono. Anch’io smetto di respirare. Questa non me l’aspettavo davvero.

Qui il problema è che il punto di vista commenta la velocità della scena prima che la scena si verifichi. Il modo corretto sarebbe stato:
"Sandokan glielo strappa dalle dita e se lo infila in bocca, muove le labbra senza emettere alcun suono. Il vecchio lumacone spalanca gli occhi e rimane immobile, e anch’io smetto di respirare. Questa non me l’aspettavo davvero."

Come puoi vedere, la frase così si aggancia bene con quanto scritto sopra e non c'è bisogno di commentare l'istantaneità del gesto, si commenta da sola! Inoltre ho accodato la masticazione all'atto d'infilarselo in bocca, in modo da non creare dubbi su chi compia l'azione ed evitare di ripetere nomi.

Mmmm.. veramente la frase delle labbra che si muovono senza dire niente si riferisce al vecchio, non è un riferimento alla masticazione. Era per mostrare quando si ha le parole in bocca ma si è troppo sconvolti per parlare. Sul commento del pdv prima che la scena si verifichi, ti do ragione.. volevo appunto introdurre la scena in modo da riaccendere l'attenzione del lettore, se mai fosse scesa. So che questo va un po' fuori dalle regole, però era per provare...

Il secondo appunto che ti faccio è sul carattere del punto di vista. Troppo negativo, ci pensa già il ciccione a fungere da elemento sgradevole della vicenda. Questo problema, oltre a creare problemi di empatia nel lettore, all'inizio causa anche un po' di confusione su chi dei due si stia lamentando.

Anche qui possiamo un momento pensarci: la mia idea era proprio quella di rendere la fretta. Il pdv non c'è l'ha con i vecchi in generale.. ma col vecchio in questione perché è lento e gli fa perdere tempo. La mia idea era rendere una scena col massimo realismo possibile. Quanto all'empatia, non saprei se qui c'è né veramente bisogno. Basta che il lettore provi un po' di "simpatia" per queste canaglie di personaggi, specie per l'indiano, perché il pdv è piuttosto uno spettatore e commentatore della scena (anche questo è un esperimento: rottura della regola -> pdv passivo non va mai bene).

Al di là di questo, ottimo lavoro, mi è piaciuta la risoluzione! In bocca al lupo.

So che i corsisti del Duca hanno un maestro severissimo, quindi ricevere parole di incoraggiamento da chi riceve una tale istruzione mi rende doppiamente fiero. Grazie mille e buona fortuna a te!

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Alvin Miller
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#13 » sabato 20 febbraio 2021, 12:42

Mmmm.. veramente la frase delle labbra che si muovono senza dire niente si riferisce al vecchio, non è un riferimento alla masticazione. Era per mostrare quando si ha le parole in bocca ma si è troppo sconvolti per parlare. Sul commento del pdv prima che la scena si verifichi, ti do ragione.. volevo appunto introdurre la scena in modo da riaccendere l'attenzione del lettore, se mai fosse scesa. So che questo va un po' fuori dalle regole, però era per provare...


Ecco, è la dimostrazione che il passaggio è poco chiaro, perché se vedo un personaggio che infila qualcosa in bocca e il testo segue mostrando un movimento di labbra, per associazione uno pensa che sia l'atto di masticare. Piccoli dettagli così sono infimi e difficilissimi da notare (nel senso che un errore del genere avrei potuto commetterlo io stesso e sarei stato cazziato)

Anche qui possiamo un momento pensarci: la mia idea era proprio quella di rendere la fretta. Il pdv non c'è l'ha con i vecchi in generale.. ma col vecchio in questione perché è lento e gli fa perdere tempo. La mia idea era rendere una scena col massimo realismo possibile. Quanto all'empatia, non saprei se qui c'è né veramente bisogno. Basta che il lettore provi un po' di "simpatia" per queste canaglie di personaggi, specie per l'indiano, perché il pdv è piuttosto uno spettatore e commentatore della scena (anche questo è un esperimento: rottura della regola -> pdv passivo non va mai bene).

Comprendo benissimo la tua volontà, sfortunatamente, per come è concepita la menta umana, i personaggi lamentosi suscitano sempre antipatia. L'unico modo per controbilanciare personaggi antipatici e far succedere loro dei guai, e portando all'estremo questi guai si ottiene anche l'effetto umoristico che desideravi. Esempio facile Fantozzi, che è praticamente un Italiano Medio lamentoso e incattivito.
Il problema, nel tuo caso, era che tu avevi già un personaggio negativo - il vecchio - su cui era puntata l'attenzione, mentre il PDV era solo un osservatore. Avresti potuto rendere il PDV infastidito ma più tollerante e puntare tutto sul vecchio.

So che i corsisti del Duca hanno un maestro severissimo, quindi ricevere parole di incoraggiamento da chi riceve una tale istruzione mi rende doppiamente fiero. Grazie mille e buona fortuna a te!

Grazie ^-^
Editor e consulente freelance per scrittori. Formazione in scrittura creativa e sceneggiatura presso agenziaduca.it di Marco Carrara.

Giulio_Marchese
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#14 » sabato 20 febbraio 2021, 12:48

Ciao Mentis,
Il racconto scorre piacevolmente, il tema mi sembra un po' forzato ma non gli do troppo peso.

Punti di forza: Mi piace tantissimo come hai reso il vecchio ed il protagonista, la caratterizzazione dei personaggi, tenendo conto dei caratteri a disposizione, è sicuramente gestita egregiamente.

Punti deboli: Il conflitto invece poteva essere reso meglio: si percepisce la fretta del protagonista ma non sembra davvero essere centrale rispetto a quello che accade. Mi sono chiesto tutto il tempo: "come reagirà l'indiano?" Invece, dalle premesse, avrei dovuto chiedermi "riuscirà il protagonista a prendere il treno?" Sul finale cerchi di rispondere ad entrambe le domande ma il finale mi sembra un po' forzato. A prescindere dalla sua risposta alla domanda del controllo questi avrebbe potuto chiedergli il biglietto. Diciamo che il suo fare lo gnorri, per quanto riguarda il suo specifico obiettivo, non sia influente. Quindi mi stona un po'.

Cosa cambierei: Non ne ho idea, forse non punterei troppo sulla fretta del protagonista e porrei l'accento sulla sua curiosità sulla reazione dell'indiano. Però non saprei, questo protagonista spettatore non mi convince al 100%, malgrado penso sia una trovata interessante e ben resa.

In conclusione un buon racconto con un finale un po' al limite, ma che si lascia leggere con piacere e diverte.
Simpatico, a rileggerci!

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#15 » sabato 20 febbraio 2021, 13:01

Giulio_Marchese ha scritto:Ciao Mentis,
Il racconto scorre piacevolmente, il tema mi sembra un po' forzato ma non gli do troppo peso.

Punti di forza: Mi piace tantissimo come hai reso il vecchio ed il protagonista, la caratterizzazione dei personaggi, tenendo conto dei caratteri a disposizione, è sicuramente gestita egregiamente.

Punti deboli: Il conflitto invece poteva essere reso meglio: si percepisce la fretta del protagonista ma non sembra davvero essere centrale rispetto a quello che accade. Mi sono chiesto tutto il tempo: "come reagirà l'indiano?" Invece, dalle premesse, avrei dovuto chiedermi "riuscirà il protagonista a prendere il treno?" Sul finale cerchi di rispondere ad entrambe le domande ma il finale mi sembra un po' forzato. A prescindere dalla sua risposta alla domanda del controllo questi avrebbe potuto chiedergli il biglietto. Diciamo che il suo fare lo gnorri, per quanto riguarda il suo specifico obiettivo, non sia influente. Quindi mi stona un po'.

Cosa cambierei: Non ne ho idea, forse non punterei troppo sulla fretta del protagonista e porrei l'accento sulla sua curiosità sulla reazione dell'indiano. Però non saprei, questo protagonista spettatore non mi convince al 100%, malgrado penso sia una trovata interessante e ben resa.

In conclusione un buon racconto con un finale un po' al limite, ma che si lascia leggere con piacere e diverte.
Simpatico, a rileggerci!


Ciao Giulio! Grazie del commento approfondito. Non contro-ribatto perché mi sento d'accordo con le tue osservazioni. Grazie i complimenti e i consigli. Buona fortuna!

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Debora D
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#16 » sabato 20 febbraio 2021, 16:34

Ciao Matteo piacere di leggerti e commentarti,
mi piace seguire i tuoi progressi a ogni edizione. Ho trovato questo racconto spassoso e anche attuale. Ho apprezzato anche la gestione del filtro del personaggio, un punto di vista scurrile, antipatico, un tizio un poco str… che alla fine vive un insolito momento di complicità dettato dal suo totale egoismo.
Insomma, l’uomo d’affari che ha un appuntamento chissà dove collabora a punire il razzismo. In questo modo non sei caduto nella retorica.

Premetto che i 4242 caratteri e le quattro ore di Minuti Contati sono lo sport estremo della scrittura quindi le cose che elencherò sono da prendere in generale, per quando si scrive con più calma.
Però ti ho promesso la pignoleria.

Concordo su quanto detto da Alessandro su Tutto accade in un lampo. Non è utile ai fini della scena, il pensiero diretto del protagonista ci sarebbe stato meglio.
Il pdv spettatore invece non mi disturba, non sei l'unico ad aver fatto questa scelta, ma capiamo subito chi sta guardando la scena e la cosa lo coinvolge in prima persona. Come dirò a breve, avrei però giocato in modo diverso sullo scorrere del tempo per evitare il verbo guardare.

Oh no!
Ecco uno di quei vecchi che per salire due scalini ci mettono una vita intera. Guardo l’orologio:
  → spostare oh no alla riga sotto perché la reazione è legata alla comparsa del vecchio. E poi che ci fa quel Guardo?
Ti capisco, ho messo una volta un “Leggo:” e sono stata subito bacchettata dal maestro che non nominerò. Però si può trovare una soluzione più elegante pensandoci su. Es. Torturo il cintino dell’orologio. Tredici minuti… così su due piedi.
Anche perché la stessa cosa sta qui:
Guardo l’orologio. Ce la farò, anche se magari proprio all’ultimo secondo. → potrebbe funzionare anche senza il riferimento all’orologio? Il discorso del tempo che scorre è il modo in cui centri il tema, quindi qui per me sta la maggior debolezza del testo.

Dal punto di vista tecnico, faccio un'osservazione sul posizionamento dei beat.
Il vecchio sbuffa.
«Certo. Perché dovresti capire quello che dico? Venite qui senza parlare una parola d’italiano.

 L’altro schiocca la lingua.
«Ti stupisci? So tutto sui sikh. So che portate il turbante perché non potete tagliarvi i capelli, ti sembra igienico?»
→ L’azione del vecchio gli dà il diritto di parola, si potrebbe spostare sulla riga della battuta per renderlo ancora più chiaro, in entrambi i casi abbiamo due frasi molto corte perciò possono far parte del capoverso battuta.

Le sue parole mi colpiscono come uno schiaffo. -> mi convince poco, ci vorrebbe qualcosa di meno retorico.

Il pericolo massimo dello stile che abbiamo scelto è quello di avere un testo troppo sincopato, pieno di pause e azioni in successione. Ho notato che se ne mettiamo troppe il lettore si perde e non riesce a immaginare tutto.
Ma se ne vanno. E io l'ho fatta franca.
Le porte si chiudono. Si riparte.

Pensando a una soluzione toglierei qualche punto.

Il panzone avanza barcollando e si siede di fronte a me. Onde di grasso danzano sulla sua panzona. → ripetizione
che scorre lentamente sotto di noi. → avverbio pigro. Come potresti cambiarlo?

Conclusione: divertente, ottimo ritmo. Il momento in cui il ragazzo mette il biglietto in bocca me lo sono proprio goduto perché mi dicevo: “Che santo, prima o poi sbotta!”. E allo stesso tempo un pensiero del pdv, un giudizio sulla situazione sarebbe stato utile a renderlo un personaggio meno passivo.
Il tuo stile matura a ogni edizione, bravo!
Come già detto le debolezze stanno nel tema centrato grazie al tempo che scorre e all’ansia del protagonista il quale fa una mossa degna di questo nome solo alla fine. (ma sempre per fare le pulci)

Alla prossima edizione, spero di essere stata utile

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#17 » sabato 20 febbraio 2021, 17:51

Ciao Debora! Grazie per il commento così approfondito. Mi prendo la libertà di contro-commentare qualcosa.

Debora D ha scritto:Come dirò a breve, avrei però giocato in modo diverso sullo scorrere del tempo per evitare il verbo guardare.

Ok, io pensavo che il verbo guardare fosse tra i verbi sensoriali "permessi", perché implica un'azione precisa. Però, dalle tue riflessioni forse mi rendo conto di aver capito male. In effetti tutto quello che dici ha perfettamente senso.

che scorre lentamente sotto di noi. → avverbio pigro. Come potresti cambiarlo?

Ti giuro che sono stato a pensarci un bel po', ma il tempo scorreva (sigh!) e alla fine l'ho lasciato.

Il pericolo massimo dello stile che abbiamo scelto è quello di avere un testo troppo sincopato, pieno di pause e azioni in successione. Ho notato che se ne mettiamo troppe il lettore si perde e non riesce a immaginare tutto.
Ma se ne vanno. E io l'ho fatta franca.
Le porte si chiudono. Si riparte.

Pensando a una soluzione toglierei qualche punto.

Proprio per il motivo che dici sto cercando di rendere il tutto più fruibile, e uno dei miei tentativi era appunto spezzare le frasi con dei punti per sottolineare qualcosa. Infatti, riguardo alle frasi che mi hai segnalato, volevo proprio che per leggerle ci si mettesse più tempo, che fossero una specie di pausa, come il respiro di sollievo che il protagonista fa quando vede uscire il controllore.

Mi piace seguire i tuoi progressi a ogni edizione. Ho trovato questo racconto spassoso e anche attuale. Ho apprezzato anche la gestione del filtro del personaggio, un punto di vista scurrile, antipatico, un tizio un poco str… che alla fine vive un insolito momento di complicità dettato dal suo totale egoismo.

Il tuo stile matura a ogni edizione, bravo!

Alla prossima edizione, spero di essere stata utile

Quando qui imparo qualcosa è sempre grazie ai commenti come il tuo. Non scherzo: grazie davvero, mi insegni molto. Spero di averti ancora come commentatrice. E spero che quest'edizione veda il tuo bellissimo racconto arrivare in cima alla classifica, se lo merita.
A presto e buona fortuna!

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Davide_Mannucci
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#18 » lunedì 22 febbraio 2021, 6:29

Ciao Matteo! Davvero piacere di leggerti. Mi sono divertito e fino alla fine ho fatto il tifo per un gesto qualsiasi da parte dell'indiano che la facesse pagare al pazone con la panzona (ecco, forse l'unica nota stonata del racconto). La cosa che mi ha fatto apprezzare tanto il tuo racconto è essermi completamente immerso nei panni del protagonista. Io l'ansia per il tempo che passa l'ho sentita tutta, compresa la paura che l'indiano potesse reagire in modo scomposto. Insomma il terrore di perdere il treno me lo hai appiccicato addosso. Complimenti.
Mi piace il tuo stile. Direi un'ottima prova!
Caratterizzazione dei personaggi perfetta!
A presto!
Davide Mannucci

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#19 » lunedì 22 febbraio 2021, 8:23

DavideMannucci ha scritto:Ciao Matteo! Davvero piacere di leggerti. Mi sono divertito e fino alla fine ho fatto il tifo per un gesto qualsiasi da parte dell'indiano che la facesse pagare al pazone con la panzona (ecco, forse l'unica nota stonata del racconto). La cosa che mi ha fatto apprezzare tanto il tuo racconto è essermi completamente immerso nei panni del protagonista. Io l'ansia per il tempo che passa l'ho sentita tutta, compresa la paura che l'indiano potesse reagire in modo scomposto. Insomma il terrore di perdere il treno me lo hai appiccicato addosso. Complimenti.
Mi piace il tuo stile. Direi un'ottima prova!
Caratterizzazione dei personaggi perfetta!
A presto!


Fa bene iniziare la giornata leggendo un commento così positivo! Grazie Davide! Sono contento che il pezzo ti abbia divertito, lo scopo era quello :)

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Puch89
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#20 » martedì 23 febbraio 2021, 9:22

Ciao Matteo!
Racconto dai connotati particolari rispetto al solito che si legge qui dentro. Ha di buono che hai creato una buona immersività della scena, si respira subito una certa aria di fastidio ogni volta che il vecchio apre bocca, si percepisce il senso di urgenza del protagonista, ma di contro per come hai gestito le cose appare solo come un mero osservatore. E' il portatore di pdv, ma non sappiamo null'altro se non l'impellenza di prendere il treno, vediamo la scena attraverso i suoi occhi ma niente di più.
Per il resto una prova buona, ti porta fino all'ultimo a voler sapere come andrà a finire tra il vecchio e l'indiano, fino a quando non si arriva all'esito amaro che ti spacca a metà: da una parte si prova dispiacere, è comunque un'ingiustizia; dall'altra è innegabile che il tizio abbia avuto quel che meritava. Il tema è c'entrato, chiaramente. A presto rileggerti.

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#21 » martedì 23 febbraio 2021, 12:06

Puch89 ha scritto:Ciao Matteo!
Racconto dai connotati particolari rispetto al solito che si legge qui dentro. Ha di buono che hai creato una buona immersività della scena, si respira subito una certa aria di fastidio ogni volta che il vecchio apre bocca, si percepisce il senso di urgenza del protagonista, ma di contro per come hai gestito le cose appare solo come un mero osservatore. E' il portatore di pdv, ma non sappiamo null'altro se non l'impellenza di prendere il treno, vediamo la scena attraverso i suoi occhi ma niente di più.
Per il resto una prova buona, ti porta fino all'ultimo a voler sapere come andrà a finire tra il vecchio e l'indiano, fino a quando non si arriva all'esito amaro che ti spacca a metà: da una parte si prova dispiacere, è comunque un'ingiustizia; dall'altra è innegabile che il tizio abbia avuto quel che meritava. Il tema è c'entrato, chiaramente. A presto rileggerti.

Ciao Alessio,
yes il pdv era un esperimento, voleva appunto essere un furbacchione che trae vantaggio dalla situazione e il cui unico obiettivo è non perdere il suo treno: insomma non è il fulcro della storia, ma piuttosto ne partecipa con reazioni emotive e interne che deve trasmettere (si spera) al lettore.
L'importante è, che nel complesso, il racconto ti abbia divertito. A presto e grazie per il commento!

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roberto.masini
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#22 » giovedì 25 febbraio 2021, 19:44

Ciao, Matteo.
Mi è piaciuto molto il tuo racconto. Sarcastico, pungente, pieno di pathos e suspense! La caratterizzazione dei personaggi ha colpito tutti i commentatori ma a me è piaciuto innanzi tutto il modo apparentemente leggero con cui è stato affrontato il tema del razzismo. Il biglietto inghiottito è stata una trovata per me sorprendente. Il tutto condito da un protagonista che dapprima ignora l'intera vicenda che viene rappresentata davanti ai suoi occhi ( lui vuole solo prendere il treno o l'aereo); poi è sempre più coinvolto fino alla menzogna contro il panzone. Anche il valigiato quindi ha dei difetti come tutti gli uomini e mente ma non è una menzogna a fin di bene ma a metà ai fini di giustizia e a metà "pro domo sua".
Bella prova!

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#23 » giovedì 25 febbraio 2021, 20:15

roberto.masini ha scritto:Ciao, Matteo.
Mi è piaciuto molto il tuo racconto. Sarcastico, pungente, pieno di pathos e suspense! La caratterizzazione dei personaggi ha colpito tutti i commentatori ma a me è piaciuto innanzi tutto il modo apparentemente leggero con cui è stato affrontato il tema del razzismo. Il biglietto inghiottito è stata una trovata per me sorprendente. Il tutto condito da un protagonista che dapprima ignora l'intera vicenda che viene rappresentata davanti ai suoi occhi ( lui vuole solo prendere il treno o l'aereo); poi è sempre più coinvolto fino alla menzogna contro il panzone. Anche il valigiato quindi ha dei difetti come tutti gli uomini e mente ma non è una menzogna a fin di bene ma a metà ai fini di giustizia e a metà "pro domo sua".
Bella prova!

Sempre molto gentile :) Grazie mille Roberto, sono contento che il racconto ti abbia divertito, e sono anche contento che tu abbia notato il "velato" accenno al tema del razzismo. Buona fortuna a te e a rileggerci!

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antico
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#24 » giovedì 4 marzo 2021, 14:16

Un racconto molto particolare che posso definire riuscito al netto di qualche ripetizione e del passaggio da vecchio a panzone che non mi è sembrato così diretto, tanto da farmi pensare di essermi perso un personaggio per strada. Mi è piaciuto come hai messo in scena la diversità razziale, amo quando su MC vengono affrontati temi di attualità. Il tema c'è e ne è intriso il racconto stesso perché, non smetterò mai di ripeterlo, se è ALL'ULTIMO MINUTO non devono per forza di cosa essere presenti quelle esatte parola, ma anche il loro senso e dunque quello di urgenza, di fretta, di cavarsela all'ultimo, e qui c'è. Per me un pollice quasi su.

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MatteoMantoani
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Re: La Legge della Giungla

Messaggio#25 » giovedì 4 marzo 2021, 15:46

antico ha scritto:Un racconto molto particolare che posso definire riuscito al netto di qualche ripetizione e del passaggio da vecchio a panzone che non mi è sembrato così diretto, tanto da farmi pensare di essermi perso un personaggio per strada. Mi è piaciuto come hai messo in scena la diversità razziale, amo quando su MC vengono affrontati temi di attualità. Il tema c'è e ne è intriso il racconto stesso perché, non smetterò mai di ripeterlo, se è ALL'ULTIMO MINUTO non devono per forza di cosa essere presenti quelle esatte parola, ma anche il loro senso e dunque quello di urgenza, di fretta, di cavarsela all'ultimo, e qui c'è. Per me un pollice quasi su.


Grazie Antico! Peccato per quelle ripetizioni che mi sono scappate, però sono molto contento di aver ricevuto da parte tua il voto più alto finora! Presto riuscirò a scrivere qualcosa degno di un pollice su, ce la metterò tutta!
Grazie ancora

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