Il momento migliore

Andrea J. Leonardi
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Il momento migliore

Messaggio#1 » martedì 16 febbraio 2021, 0:15

L’aria è fresca, e l’odore dei pini mi pizzica le narici. Sono stanco di dormire all’aperto, dove saranno i vampiri e i lupi mannari? Devo diventare un eroe.
«Avete lucidato i dardi d’argento?»
Lo scudiero solleva lo sguardo e annuisce. Chiude le ultime cinghie dello zaino, siamo pronti a partire.
«Bravo. Questa sera me lo sento, è la sera giusta in cui ac—»
Ululati e urla di battaglia arrivano da dietro gli alberi.
Lo scudiero impallidisce. «Sir Bennet, avete sentito?»
Finalmente, quello che stavo aspettando. «Certo, mi ha interrotto proprio all’ultimo momento. Preparate la balestra e andiamo.»
Ci incamminiamo nel bosco e arriviamo dietro l’ultima fila di alberi prima di una larga radura. Alzo un braccio e blocco il passo dello scudiero. Alcune ombre danzano sull’erba a qualche decina di passi da noi. Tre di dimensioni umana, la quarta è grande il doppio. Frammenti metallici riflettono i bagliori lunari, spade e armature.
Lo scudiero si sporge per vedere meglio. «Cosa sono?»
Lo tiro indietro. «Sei impazzito? Cosa ci farai scoprire.»
«M-mi scusi, Sir Bennet. Io non…»
Mi porto un dito alle labbra e lui si zittisce. «Quelli, ragazzo mio, sono un lupo mannaro e le sue vittime. E mi faranno diventare famoso»
Il ragazzo deglutisce. «Noi li salveremo, allora?»
«In un certo senso, sì. Ma non tutti. Non subito, almeno.»
«Cosa intendete, sir?»
Indico la radura. I tre uomini girano attorno alla figura del mostro, provano affondi ma si mantengono distanti. «Guarda bene ragazzo. Per essere degli eroi, dobbiamo intervenire al momento giusto. Il poveretto penserà che sia un miracolo a vederci spuntare dal nulla.»
Il lupo mannaro allunga un arto e afferra uno degli uomini.
Lo scudiero punta la balestra. «Quando, Sir Bennet? Ora?»
Alzo il braccio. «Non hai capito,» passo la lingua sulle labbra, «il momento migliore è l’ultimo. Minimo sforzo, massimi risultati. Non sparare.»
Il mostro avvicina il corpo afferrato a sé. «Sir Bennet?» La voce dello scudiero trema.
«Aspetta…»
L’ombra si allunga e affonda gli artigli sul collo della vittima, un grido straziante fende l’aria. I due uomini rimasti emettono urla di rabbia e si lanciano sul mostro.
«Perfetto. Sono disperati… Tieniti pronto, ragazzo. Alla morte del prossimo—»
«Non ci sarà un prossimo.» Lo scudiero balza dai cespugli e corre per la radura. Punta la balestra, si inginocchia e spara. Il dardo manca il bersaglio e si perde tra le foglie.
Illuso, il lupo mannaro ucciderà anche lui, e a questo punto devo proprio aspettare che accada prima di intervenire.
Il ragazzo estrae una spada e si getta in mischia. Sono di nuovo tre contro uno, assaltano di colpi il mostro; la rabbia sembra averli rinvigoriti. Spero che il il ragazzo muoia presto… è stato un bravo scudiero, ma è meglio così, nessuno deve poter dire di avermi visto aspettare.
Sfodero la spada, il momento adatto si avvicina.
Un fiato caldo mi investe il collo. La puzza di pioggia e peli bagnati mi pizzica il naso. Quando è successo?
Dall’altra parte della radura, il ragazzo scivola alle spalle del lupo e gli trapassa il cuore. Ce l’hanno fatta, l’hanno ucciso. Devo raggiungerli, devo fuggire.
«Cavalieri!» Scatto in avanti. «Da questa parte. Aiuto!»
Una mano mi afferra la caviglia e mi tira giù. Cado prono sull’erba, la presa mi trascina indietro, tra gli alberi e ringhi crudeli. Mio Dio, no.
I cavalieri guardano da questa parte, mi hanno visto. Alzo le braccia. «Aiuto! Presto!»
Lo scudiero dice loro qualcosa. Si scambiano degli sguardi, rinfoderano le armi e si voltano. Scompaiono fra gli alberi.
Perché? Mi hanno abbandonato qui?
Una mano mostruosa mi afferra per la testa e mi solleva. Il lupo mannaro avvicina il muso al mio volto, mi annusa.
No, certo. Stanno solo aspettando il momento giusto per salvarmi, per essere dei veri eroi. L’ultimo è il migliore, lo sanno tutti. Quando tutto sembra perdu—
Le fauci si aprono davanti a me.
Buio.



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antico
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Re: Il momento migliore

Messaggio#2 » martedì 16 febbraio 2021, 0:18

Ciao Andrea! Tutto ok con tempo e caratteri, buona 150° EDITION anche a te!

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GiulianoCannoletta
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Re: Il momento migliore

Messaggio#3 » martedì 16 febbraio 2021, 18:40

Ciao Andrea, piacere di averti letto.
Un racconto piacevole e ben scritto, con la giusta dose di ironia, ma senza quel guizzo in più che l'avrebbe reso un ottimo racconto.
Ho faticato un bel po' a immedesimarmi con il pdv, ad assumere le sue motivazioni, tanto da pensare che forse l'impianto del racconto avrebbe retto di più se il pdv fosse stato quello dello scudiero.
Un punto in particolare mi ha un po' spezzato l'immedesimazione. Quando il protagonista si accorge di avere un lupo alle spalle mi pare trascorra troppo tempo prima che provi a scappare. Il tempo di veder concludere l'altro combattimento e “pensare” di dover fuggire invece di lanciarsi in una fuga disperata.
Per quanto riguarda il tema direi pienamente centrato.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
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Red Robin
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Re: Il momento migliore

Messaggio#4 » mercoledì 17 febbraio 2021, 14:50

Ci siamo per quanto riguarda l'aderenza al tema. La storia è scorrevole, tutto sommato, ma sono convinto che, rivista, potrebbe esserlo di più. L'interpretazione che hai dato dell'idea di ultimo minuto non è nemmeno troppo banale, ma, seppur io apprezzi quasi sempre la presenza dell'elemento fantastico, qui noto che è stato privato di molto del suo potenziale, anche se comprendo che il limite dei caratteri sia la causa principale. I protagonisti, al contrario, sono ben delineati e ho apprezzato l'amara ironia con cui le scelte di Sir Bennet si rivoltano contro di lui nel finale. Le sequenze iniziali mi sono parse poco accattivanti, le azioni sono descritte in maniera rigida, schematica, e ho sentito la rottura con il clima e il coinvolgimento maggiore che ispira la seconda parte del testo. Nel secondo periodo dell'inizio è proprio necessario quel punto interrogativo? Te lo segnalo soltanto perché io, ad esempio, non ne trovo il senso. O si tratta di un refuso? Nel complesso, buona prova che riesce ad operare una buona rifunzionalizzazione, anche nel tono elegante, il topos della caccia alla bestia (unico motivo per il quale ti perdono il fatto che l'avversario dei cavalieri sia così privo di spessore).

Andrea J. Leonardi
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Re: Il momento migliore

Messaggio#5 » mercoledì 17 febbraio 2021, 17:32

Ciao Giuliano e Red Robin,
grazie per i vostri commenti. Noto un ben bilanciamento tra giudizi positivi e commenti negativi. Vi lascio qualche risposta.

GiulianoCannoletta ha scritto:Un punto in particolare mi ha un po' spezzato l'immedesimazione. Quando il protagonista si accorge di avere un lupo alle spalle mi pare trascorra troppo tempo prima che provi a scappare. Il tempo di veder concludere l'altro combattimento e “pensare” di dover fuggire invece di lanciarsi in una fuga disperata.


Capisco cosa vuoi dire e hai ragione; anche in termini di righe, ne passano troppe dalla sensazione del lupo mannaro all'idea di scappare. Nella mia testa, il PdV era paralizzato dalla paura. Il problema? Avrei dovuto esplicitarlo.

Red Robin ha scritto:Le sequenze iniziali mi sono parse poco accattivanti, le azioni sono descritte in maniera rigida, schematica, e ho sentito la rottura con il clima e il coinvolgimento maggiore che ispira la seconda parte del testo.


Eh sì, ammetto di aver aggiunto la sequenza inziale solo dopo per rafforzare le motivazioni del PdV, mentre la seconda parte è stata scritta "sotto ispirazione", anche se poi limata durante la revisione. Volevo migliorare il racconto, ma probabilmente si nota la forzatura, e questo tende invece a penalizzarlo.

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Sherwood
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Re: Il momento migliore

Messaggio#6 » giovedì 18 febbraio 2021, 14:05

Ciao Andrea,
concordo con il giudizio di Giuliano riguardo la scelta del POV, perché anche io ho avuto lo stesso problema a identificarmi con il protagonista, in quando personaggio negativo. Diviene antipatico fin da subito quando dichiara che vuole diventare un eroe. A lui non interessa salvare vite, vuole soltanto uccidere il lupo mannaro e poi magari esibirlo come un trofeo. Non ho trovato refusi e la narrazione è scorrevole, mentre la punteggiatura che hai usato nei dialoghi mi è piaciuta meno (mi riferisco all'uso dei trattini). Il tema c'è, è nella di un salvataggio che non arriva, anche se ormai è chiaro a tutti, lettore incluso che farà una brutta fine. Forse per la scelta del pov, il racconto non mi ha entusiasmato, anche perché alla fine non ci sono personaggi positivi. L'arrogante muore e le vittime, scudiero compreso, lo lasciano al proprio destino.

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MatteoMantoani
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Re: Il momento migliore

Messaggio#7 » giovedì 18 febbraio 2021, 20:25

Prime Impressioni. Ciao Andrea, rieccomi a commentare un tuo pezzo!

Aderenza al tema. Il tema c’è, nulla da dire.

Punti di miglioramento. C’è un punto in cui sono tornato indietro a rileggere un paio di volte perché non ero sicuro di aver capito bene: quando il pdv sente il fiato del lupo sul collo. Subito dopo, stacchi e sposti l’attenzione sul combattimento in atto, e fai fare al pdv tutta una serie di elucubrazioni. Il tutto non mi sembra molto convincente, il tizio dovrebbe sentire il fiato sul collo, girarsi di scatto e combattere, o darsela a gambe. Proprio per questo motivo, mi sono confuso.
Per il resto ti segnalo che anch’io, come le altre persone che hanno commentato il tuo racconto, non ho provato empatia col pdv, nobile pomposo e antipatico già dalla prima riga. Potevi spostare il pdv sullo scudiero, ma a mio parere così non avresti massimizzato l’effetto comico del finale, proverei a consigliarti una terza persona, che qui prenderebbe le giuste distanze.

Punti di forza. Rispetto ad altri tuoi pezzi che ho letto, noto una prosa che sta migliorando e in cui gestisci bene la narrazione immersiva. Anche la svolta finale del racconto mi ha divertito e, sinceramente, mi sono sentito un po’ in colpa perché spesso (nelle mie partite ai videogame) ho aspettato in disparte in attesa che il lavoro sporco lo facessero gli altri :)

Conclusioni. Un pezzo che secondo me parte al rallentatore (causa antipatia del pdv), ma migliora man mano ci si avvicina alla fine e che, tutto sommato, ho letto con piacere. Alla prossima!

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GiulianoCannoletta
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Re: Il momento migliore

Messaggio#8 » venerdì 19 febbraio 2021, 15:58

Volevo aggiungere una cosa, visti anche gli altri commenti. I miei dubbi sul pdv non riguardano il fatto che sia un personaggio negativo, c'è la possibilità di immedesimarsi bene anche in personaggi di questo tipo.
Piuttosto mi pare che (complici i pochi caratteri a disposizione) tu abbia dovuto esasperare certe caratteristiche di Sir Bennet, rendendolo però un po' bidimensionale, e rendendo di conseguenza difficile riconoscersi. Per questo ho ipotizzato che quella caratterizzazione avrebbe retto di più se fosse stata filtrata dal pdv dello scudiero.
Spero che si sia capito quello che intendo, buona 150esima a tutti!
Giuliano
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Giovanni Attanasio
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Re: Il momento migliore

Messaggio#9 » sabato 20 febbraio 2021, 13:35

Ciao! (I pareri espressi sono soggettivi e guidati solo dal mio ragionare sul testo.)
La trama mi ha piacevolmente sorpreso. Mi piace molto l’idea di questo eroe stronzo che vuole la gloria a qualsiasi costo. Il finale non arriva inaspettato, e non ti nascondo che mi sarei aspettato che alla fine lo scudiero avrebbe salvato l’eroe per mostrare una sorta di morale del “perdono” piuttosto che una della “punizione”. In ogni caso, il finale è fedele al resto della storia.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

Andrea J. Leonardi
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Re: Il momento migliore

Messaggio#10 » sabato 20 febbraio 2021, 17:23

Ciao ragazzi,

mi sembra di capire che il principale elemento penalizzante sia stato il PdV.
Come è già capitato in altre occasione, vedere che sia un aspetto condiviso rafforza l'idea che sia anche vero. Riconosco inoltre che non state evidenziando la negatività del PdV, ma tanto l'impossibilità ad entrare in empatia con lui.

Ciò mi porta ad un'idea più generale. Costruire l'empatia per un PdV negativo richiede più sforzo, anche in termini di caratteri, ma il racconto contiene già altri elementi che occupano il loro spazio.

Cosa ho imparato: nell'economia tipica di MC, si deve trovare un equilibrio fra gli elementi del racconto e lo spazio che essi stessi richiedono per rendere al meglio. Il problema non è il PdV negativo, il problema è la gestione dello stesso.

Dario17
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Re: Il momento migliore

Messaggio#11 » domenica 21 febbraio 2021, 16:03

Un buon ritmo dall’inizio alla fine, con un soggetto piuttosto classico del cavaliere che caccia i mostri.
L’ambientazione è molto debole, non basta scrivere “bosco” per dare l’immersività, ma occorrono particolari ben messi man mano che i personaggi vanno avanti.
Ho gradito il protagonista fuori dalli schemi del solito cavaliere, piuttosto scaltro, menefregrista e quindi perfettamente “apparecchiato” per il finale. Un po’ più di chiarezza sull’arrivo del secondo lupo mannaro avrebbe giovato e anche una riflessione più pungente di:” No, certo. Stanno solo aspettando il momento giusto per salvarmi, per essere dei veri eroi…”
Un piccolo suggerimento:
“llluso, il lupo mannaro ucciderà anche lui, e a questo punto devo proprio aspettare che accada prima di intervenire.”
Questo pensiero-spiegone è piuttosto vano dato che le circostanze pessime per lo scudiero ce le immaginiamo già, io avrei messo un semplicissimo e lapidario “Povero scemo…”
Il tema è preso ma non pienamente: tra “all’ultimo minuto” e “all’ultimo momento” vi è una distanza rilevante, soprattutto in una situazione concitata come quella del tuo pezzo.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Il momento migliore

Messaggio#12 » domenica 21 febbraio 2021, 16:07

Ciao Andrea, piacere di leggerti.
Anche nel tuo caso, come nel racconto di Soraia, voglio premiare l'originalità. Mi è piaciuta molto l'idea dell'ultimo minuto e dell'arrivo dell'eroe, soprattutto declinata in maniera negativa come hai fatto tu.
Per questa ragione voglio mettere anche il tuo racconto sul podio, perché l'hai anche condotto bene, ma lo metto dietro al suo, perché pecchi di alcune imprecisioni.
"Tre di dimensioni umana" o usi "dimensione" o "umane".
"Cosa ci farai scoprire" necessitava un "Così". Ma sono solo refusi dovuti alla fretta. Nulla di grave.
Non mi è piaciuto quel "Certo, mi ha interrotto proprio all’ultimo momento" che mi è parso un voler forzatamente strizzare l'occhio al tema, che comunque viene ben trattato in seguito in altro modo. Non mi è sembrata una frase con molto senso.
Il resto è molto buono, non trascuri nemmeno alcuni dettagli come quella dell'eroe che non spera nella sopravvivenza dello scudiero perché possibile testimone. Quindi ottimo.
Una piccola nota sulla chiusura. La parola "Buio" per indicare la morte del protagonista si inizia ad abusare davvero tanto. La vedo in tantissimi racconti e personalmente inizio a non apprezzarla più. Credo che il testo avrebbe comunque reso molto bene l'idea chiudendo con le fauci che si spalancavano, senza aggiungere altro. Ma sono gusti personali.
A rileggerci e complimenti!

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Re: Il momento migliore

Messaggio#13 » lunedì 22 febbraio 2021, 8:03

Ciao Andrea. Tema centrato e l'idea alla base è buona. Per immedesimarsi nel punto di vista, però, non c'è abbastanza spazio, quindi avrei scelto lo scudiero per narrare i fatti. Inoltre se siamo nel cavaliere dovremmo riconoscere subito i mostri e gli altri cavalieri, invece dobbiamo attendere che la spiegazione ci venga fornita in una battuta, quasi come un infodump mascherato.
Ti segnalo anche un altro refuso: all'inizio il cavaliere dice “avete lucidato i dardi...”, “avete sentito...”, ma se sono solo lui e lo scudiero con chi sta parlando? Poiché lo scudiero è un sottoposto non credo che il cavaliere gli dia del voi.
Mi sembra anche molto improbabile che uno scudiero spaventato a morte possa prendere coraggio così di botto e addirittura decidere di abbandonare il suo padrone quando si trova in pericolo.

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Re: Il momento migliore

Messaggio#14 » mercoledì 24 febbraio 2021, 11:44

Ciao Andrea, il tuo racconto mi è piaciuto. La storia funziona, al netto di qualche cliché linguistico di cui abusi per far quadrare il tema – cito tra tutte la frase: “llluso, il lupo mannaro ucciderà anche lui, e a questo punto devo proprio aspettare che accada prima di intervenire” – e tralasciando qualche passaggio confuso come l’apparizione del secondo Lupo Mannaro che non è subito chiara.
Il finale è eccellente, perfettamente circolare rispetto allo sviluppo del racconto.
Devo dire che la cosa che mi è piaciuta di più è la tua scelta di focalizzarti su un personaggio negativo. Rispetto a quanto ti è stato fatto notare, io sono riuscito ad empatizzare con lui percependomi meschino e pavido.
Per cui, per quanto mi riguarda hai centrato il bersaglio!
A rileggerti.

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Re: Il momento migliore

Messaggio#15 » mercoledì 24 febbraio 2021, 21:39

Ciao Andrea.
Complimenti per il racconto. È scorrevole e interessante fino all’ultimo. A differenza di altri che hanno trovato nell’empatia il punto debole, io invece ho trovato interessante questo aspetto del protagonista fuori dagli schemi.
Quello che personalmente avrei migliorato è l’aspetto dei dialoghi, un po’ troppo finti e poco realistici.
A rileggerti.

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Re: Il momento migliore

Messaggio#16 » venerdì 26 febbraio 2021, 14:06

Molto interessante la riflessione sul pdv di un personaggio negativo. Detto questo, a mio parere il problema sta altrove: nel tono del racconto e nel personaggio dello scudiero. Sul tono, sei riuscito a mantenere la barra a dritta, ma ti ha sbilanciato molto il momento del distacco tra i due protagonisti perché in quel preciso istante si entra in una dimensione di maggiore drammaticità perché lo scudiero, un protagonista, entra nell'azione che fino a quel punto stavano solo osservando e in tal modo va a dare corposità anche a personaggi, quelli degli umani che stavano combattendo contro il mannaro che dovevano rimanere sullo sfondo. Questo ci porta ancora più lontani dal cavaliere e non sappiamo dove concentrare il fuoco della nostra empatia. In più, le motivazioni dello scudiero non sono minimamente seminate e il suo distaccarsi dal cavaliere giunge come un fulmine a ciel sereno andando, appunto, a sbilanciare e disequilibrare il tono del tutto. Sul tema, per me ok e anche bene perché è proprio fondante il racconto stesso. Concludendo, un pollice tendente verso l'alto in modo anche brillante, per fare un passo ulteriore il testo avrebbe dovuto mantenere una maggiore coesione per l'intera sua durata.

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