Ve l'avevo detto

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Stefano.Moretto
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Ve l'avevo detto

Messaggio#1 » martedì 16 febbraio 2021, 0:51

Conficco la spada nella testa del faccia da polpo e lo mando a sbattere contro il muro della caverna. Lancia un urlo acuto, i tentacoli della bocca si dimenano. Afferra la lama con le sue mani ossute e bluastre e spinge per cavarsela dalla faccia. Sono coriacei questi bastardi!
Un raggio di fuoco mi passa sotto al braccio e lo colpisce al petto, le fiamme lo avvolgono.
Feriah mi supera e zoppica verso l'uscita. «Muoviti Kamir!»
La sua tunica bianca è ricoperta di schizzi di sangue. Dal fondo della grotta un gruppo di faccia da polpo sta correndo verso di noi. Dannazione, non era così che doveva andare!
Sfilo la spada dalla faccia del mostro abbrustolito, la sua carcassa crolla a terra.
Raggiungo Feriah, le prendo il braccio e me lo passo attorno alle spalle. «Forza, ce la possiamo ancora fare!»
Lei si morde il labbro e strizza gli occhi. La ferita sulla sua gamba non smette di sanguinare, cosa posso fare per salvarla? Non posso perdere anche lei!
I passi dietro di noi si avvicinano.
«Kamir...» la sua voce è ridotta a un sussurro. «Fermati.»
Rallento il passo. Le sue labbra si muovono rapide e nel suo palmo si raccolgono piccole scintille blu.
I passi dietro di noi ci raggiungono. Sfilo il braccio di Feriah da sopra le spalle e mi giro menando un fendente alla cieca. I faccia da polpo si fermano, la lama passa a un soffio dal loro collo. Mi fissano con i loro occhietti gialli, stanno decidendo quando saltarmi alla gola.
Feriah stringe il pugno. «...meriandelth!» Le scintille esplodono, tra noi e i faccia da polpo lo spazio si distorce. Una barriera!
Barcolla, le porto la mano dietro la schiena e la sostengo. «Sei stata brava, adesso ti porto io.»
Scuote la testa. «Durerà un minuto... forse meno. Non ce la farai se mi porti.» Non voglio sentire ciò che sta per dire. «Corri. Li terrò impegnati.»
Una fitta mi squarcia il petto. I suoi occhi lucidi mi fissano. L'uscita è a un passo, basterebbe... no, quei bastardi ci inseguiranno. Ha ragione, ha sempre ragione, maledetta donna. Sempre così lucida, anche in questi momenti. Se avessi avuto metà della sua intelligenza non l'avrei mai portata qui. Lascio cadere la spada a terra.
Mi accarezza la guancia con la mano. «Ti prego, non sprecare quest'ultimo minuto.»
Una ciocca di capelli le scende sul volto, con la mano glieli riporto dietro l'orecchio. Anche in questo stato è bella come il primo giorno in cui l'ho vista.
«Non lo sto sprecando.»
«Dico davvero, devi anda—»
Le afferro il mento e la bacio. Le sue labbra sono soffici e calde. Il profumo di rose dei suoi capelli sovrasta ogni altro odore. Le carezzo la guancia, la sua pelle è morbida come velluto. Mi stacco da lei, mi guarda con gli occhi socchiusi. Dischiude le labbra e inspira, le piazzo l'indice sulla bocca.
«Un solo minuto con te vale più di un'intera vita passata da solo.»
Sorride. Il mio cuore manca un battito.
Mi appoggia la testa sul petto. «Ti amo.»
«Ti amo anch'io. Ora abbrustolisci questi bastardi.»
La abbraccio, il suo corpo è caldo. Un vento torrido le fa ondeggiare i capelli, la grotta sembra un forno. I faccia da polpo sono accalcati contro la barriera. Il confine che ci divide scompare, si avventano su di noi. Feriah rilascia il fuoco dentro di lei e la vampata ci avvolge.

***

Prendo i dadi e li infilo nella scatoletta di plastica.
«Ve l'avevo detto che una campagna senza chierico era un suicidio.»
Jessica è rossa come un pomodoro.
«Sei un idiota.»
«Il tuo idiota.»
Luca fa il gesto di ficcarsi due dita in gola. Gli espongo le mie contro argomentazioni facendogli il medio.
Jessica mi tira una spallata.
«Fai tanto l'eroe, ma se ci trovassimo davvero in quella situazione scapperesti a gambe levate, vero?»
I suoi occhi color ghiaccio mi guardano come se cercasse di capire la risposta dalla mia espressione.
«Forse.» Le sorrido. «Magari alla prossima avventura ti lascio ai faccia da polpo.»
Col cavolo. Piuttosto che rinunciare a lei li caricherei anche disarmato. E vincerei. Solo per lei.
Marco prende la miniatura di uno dei faccia da polpo e me la lancia.
«Tiè, il faccia da polpo. E comunque si chiamano Mind Flayer.»
Scrollo le spalle.
«Ho otto a intelligenza, per me è faccia da polpo.»
La risata cristallina di Jessica riempie la stanza.



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antico
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#2 » martedì 16 febbraio 2021, 0:55

Ciao Stefano! Tempo ok, ma caratteri fuori e saresti in malus minimo, al momento. Riesci a sistemare entro l'una? In ogni caso: buona 150° EDITION!

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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#3 » martedì 16 febbraio 2021, 0:58

Ok, ora a posto!

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Antonio Pilato
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#4 » martedì 16 febbraio 2021, 12:26

Ciao Stefano, è un piacere averti letto.
Da giocatore di ruolo e amante del fantasy, ho trovato il tuo racconto ben scritto e comprensibile. Devo dire che il tema è ampiamente rispettato e che le emozioni suscitate da quel “ultimo minuto” mi hanno riportato indietro nel tempo, a ricordi sicuramente graditi e al tempo stesso nostalgici; nel tema del dramma fantasy, affronti correttamente anche un’altra tematica molto interessante: l’amore. Nella sua linearità il racconto presenta infine una seconda parte in cui il noumeno kantiano emerge con ironia e la realtà viene svelata.
Di tratti che condivido meno non ne ho reperiti; forse, l’unica microscopica delusione è derivata dal fatto che i “faccia da polpo” ero convinto (non chiedermi il motivo) che fossero proli stellari di Cthulhu, anziché di Mind Flayer, ma è una finezza soggettiva e personale.

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Stefano.Moretto
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#5 » martedì 16 febbraio 2021, 15:43

Antonio Pilato ha scritto:Ciao Stefano, è un piacere averti letto.
Da giocatore di ruolo e amante del fantasy, ho trovato il tuo racconto ben scritto e comprensibile. Devo dire che il tema è ampiamente rispettato e che le emozioni suscitate da quel “ultimo minuto” mi hanno riportato indietro nel tempo, a ricordi sicuramente graditi e al tempo stesso nostalgici; nel tema del dramma fantasy, affronti correttamente anche un’altra tematica molto interessante: l’amore. Nella sua linearità il racconto presenta infine una seconda parte in cui il noumeno kantiano emerge con ironia e la realtà viene svelata.
Di tratti che condivido meno non ne ho reperiti; forse, l’unica microscopica delusione è derivata dal fatto che i “faccia da polpo” ero convinto (non chiedermi il motivo) che fossero proli stellari di Cthulhu, anziché di Mind Flayer, ma è una finezza soggettiva e personale.

Grazie mille, mi fa piacere che il testo sia riuscito a scavare così tanto. Mi sto esercitando con questo genere di scrittura introspettiva, diciamo che questo è stato un primo esperimento.
Beh alla fine i Mind Flayer ci somigliano parecchio a Cthulhu, non era così lontano. Sono le prime creature che mi son venute in mente visto che è uscito da relativamente poco Baldur's Gate 3 con quel trailer da hype assurdo.

alexandra.fischer
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#6 » mercoledì 17 febbraio 2021, 16:22

Tema centrato. Il protagonista, all’ultimo minuto, rimane con l’amata, malgrado l’assedio dei mostri.
I punti di forza sono: la rappresentazione del corpo a corpo fra il protagonista e i mostri vagamente lovecraftiani. Il tutto inframmezzato dai dialoghi fra lui e la donna amata, la quale si dimostra dai nervi molto d’acciaio vista la situazione. Lui è Kamir lo spadaccino (qui ci sono echi di Smith) e lei Feriah la maga (molto credibile il suo incantesimo). La sorpresa finale: si tratta di un gioco di ruolo, nel quale il protagonista, malgrado la finzione del suo ruolo da eroe, è coerente riguardo l’amore per la bella compagna di gioco, Jessica, nel mondo reale, occhi di ghiaccio e risata cristallina. Peccato che l’amore resti inconfessato. Forse per via della presenza di Marco, in vena di scherzi (vedi il lancio della miniatura del mostro).
Punto debole: trattandosi di mostri con un ruolo definito, se fosse il mio racconto li chiamerei Faccia di Polpo.

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Emiliano Maramonte
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#7 » mercoledì 17 febbraio 2021, 19:34

Ciao Stefano!
Non ho molto da dire in questo commento. Fino al colpo di scena, la storia è risultata gradevole e molto ben scritta: un fantasy dinamico, non troppo clamoroso, ma attrattivo al punto giusto. Non ho trovato particolari inconvenienti nella narrazione, e per questo ti faccio i complimenti; ottima pulizia e ottima mano.
Dove il meccanismo narrativo s'inceppa, secondo me, è proprio nello scioglimento del mistero. Purtroppo siamo sempre nel campo del: "Oh, cavoli! Era un sogno!", oppure: "Ehi, era solo realtà virtuale!". Qui la variante è: "Ah, quindi era solo un gioco di ruolo!". Purtroppo tutto l'effetto sorpresa e la notevole costruzione della trama si sono sgonfiati di colpo. Non mi sarebbe dispiaciuto se la trama avesse proseguito con la vicenda principale dell'attacco dei Mind Flyer per poi giungere a un colpo di scena del tipo che i mostri-polpo sono orrende mutazioni dell'uomo, o qualcosa del genere.
Il tema è centrato. Nel complesso una prova riuscita a metà che non mi ha entusiasmato.

A presto rileggerci e buona Edition!

Emiliano.

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Stefano.Moretto
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#8 » mercoledì 17 febbraio 2021, 22:15

megagenius ha scritto:Ciao Stefano!
Non ho molto da dire in questo commento. Fino al colpo di scena, la storia è risultata gradevole e molto ben scritta: un fantasy dinamico, non troppo clamoroso, ma attrattivo al punto giusto. Non ho trovato particolari inconvenienti nella narrazione, e per questo ti faccio i complimenti; ottima pulizia e ottima mano.
Dove il meccanismo narrativo s'inceppa, secondo me, è proprio nello scioglimento del mistero. Purtroppo siamo sempre nel campo del: "Oh, cavoli! Era un sogno!", oppure: "Ehi, era solo realtà virtuale!". Qui la variante è: "Ah, quindi era solo un gioco di ruolo!". Purtroppo tutto l'effetto sorpresa e la notevole costruzione della trama si sono sgonfiati di colpo. Non mi sarebbe dispiaciuto se la trama avesse proseguito con la vicenda principale dell'attacco dei Mind Flyer per poi giungere a un colpo di scena del tipo che i mostri-polpo sono orrende mutazioni dell'uomo, o qualcosa del genere.
Il tema è centrato. Nel complesso una prova riuscita a metà che non mi ha entusiasmato.

A presto rileggerci e buona Edition!

Emiliano.


Ciao Emiliano, ti ringrazio per il tuo commento. In questo racconto ho voluto mantenere il focus non tanto sulla storia in sé, quanto sul rapporto che c'è tra i personaggi della narrazione, che è continuativo nella trama anche dopo il "plot twist". Capisco però che l'espediente narrativo è un po' abusato e possa far storcere il naso a chi si aspetta qualcosa di più innovativo.
Ti ringrazio per i complimenti sullo stile, fanno sempre molto piacere.

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Pretorian
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#9 » mercoledì 17 febbraio 2021, 23:35

Ciao Stefano e piacere di leggerti.
Dunque il racconto è decisamente ben scritto e ammetto che mi ha divertito il twist finale che ci fa scoprire che il tutto era un gioco di ruolo. La scena iniziale è carina, anche se votata in modo pesante al patetico (elemento che penso sia voluto). Il tutto acquisisce senso con lo sviluppo della seconda parte, che alleggerisce tutto il testo. Se posso muoverti una contestazione, forse nella seconda parte sarebbe stato meglio ridurre le frasi esplicite di apprezzamento nei confronti di Jessica e ti fossi concentrato nel far rendere evidente l'attrazione tramite i gesti. Avrebbe ridotto il patetismo e ti avrebbe consentito di investire i caratteri risparmiati nell'approfondimento dei personaggi.

Per il resto, davvero bon lavoro.

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Stefano.Moretto
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#10 » giovedì 18 febbraio 2021, 6:45

Pretorian ha scritto:Ciao Stefano e piacere di leggerti.
Dunque il racconto è decisamente ben scritto e ammetto che mi ha divertito il twist finale che ci fa scoprire che il tutto era un gioco di ruolo. La scena iniziale è carina, anche se votata in modo pesante al patetico (elemento che penso sia voluto). Il tutto acquisisce senso con lo sviluppo della seconda parte, che alleggerisce tutto il testo. Se posso muoverti una contestazione, forse nella seconda parte sarebbe stato meglio ridurre le frasi esplicite di apprezzamento nei confronti di Jessica e ti fossi concentrato nel far rendere evidente l'attrazione tramite i gesti. Avrebbe ridotto il patetismo e ti avrebbe consentito di investire i caratteri risparmiati nell'approfondimento dei personaggi.

Per il resto, davvero bon lavoro.

Ciao Pretorian, grazie per il suggerimento. In effetti concentrare di più l'attenzione su espressioni e movimenti, se fatto bene, avrebbe dato un altro sapore alla seconda parte; purtroppo non avevo più molto tempo e non ci ho pensato.
Di preciso mi sapresti dire cosa intendi con "il patetismo"? Ti riferisci all'eccessiva sdolcinatezza del protagonista?

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Hayà
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#11 » giovedì 18 febbraio 2021, 13:18

Ciao Stefano! È un piacere averti letto.

Va bene, lo ammetto. Mi hai fregata.
Davvero.
Ma vado per gradi.
Quando ho iniziato a leggere ero veramente contenta di leggere un fantasy. Le scene le ho trovate scritte bene ed è molto facile seguire il filo, non ho avuto problemi a immaginare la scena. Stilisticamente, ho veramente poco da dire.
Però la scena del bacio mi ha fatto storcere il naso: l’ho trovata piuttosto cheesy ma...
Bam, in realtà è una sessione di GDR. Perciò ho visto la scena con un'ottica diversa (un po' di dramma ci sta mentre si gioca, dopotutto).
E niente, mi hai fregata, complimenti. Mi sono relazionata molto a Luca nella sua reazione alla scena :P

Molto carina la scena finale, con la confessione del protagonista.

Tutto sommato, un bel testo, gradevole e divertente. Il tema l’ho trovato centrato. Complimenti!

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Stefano.Moretto
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#12 » giovedì 18 febbraio 2021, 14:18

Hayà ha scritto:Ciao Stefano! È un piacere averti letto.

Va bene, lo ammetto. Mi hai fregata.
Davvero.
Ma vado per gradi.
Quando ho iniziato a leggere ero veramente contenta di leggere un fantasy. Le scene le ho trovate scritte bene ed è molto facile seguire il filo, non ho avuto problemi a immaginare la scena. Stilisticamente, ho veramente poco da dire.
Però la scena del bacio mi ha fatto storcere il naso: l’ho trovata piuttosto cheesy ma...
Bam, in realtà è una sessione di GDR. Perciò ho visto la scena con un'ottica diversa (un po' di dramma ci sta mentre si gioca, dopotutto).
E niente, mi hai fregata, complimenti. Mi sono relazionata molto a Luca nella sua reazione alla scena :P

Molto carina la scena finale, con la confessione del protagonista.

Tutto sommato, un bel testo, gradevole e divertente. Il tema l’ho trovato centrato. Complimenti!

Ciao Hayà, grazie per il commento! È sempre un piacere riuscire a ingannare il lettore, soprattutto se l'effetto finale è positivo. Ammetto di aver riso un po' leggendo la tua valutazione.
E sì, anch'io che l'ho scritta mi trovo molto con Luca nel reagire a quella scena :P

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maurizio.ferrero
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#13 » venerdì 19 febbraio 2021, 11:31

Ciao Stefano, piacere di rileggerti.

Alla prima lettura, circa a metà della storia, il mio pensiero è stato "sembra una campagna di D&D". Sorpresa sorpresa, ci ho azzeccato!
Nonostante il fantasy tratto spudoratamente dalle meccaniche dei giochi di ruolo sembri una buona idea, spesso sulla carta funziona malissimo. Non è il tuo caso, sei riuscito a mantenere uno stile di scrittura accattivante per tutta la parte fantasy del racconto e a infilare bene il tema. Merito anche della brevità del racconto stesso, su qualcosa di più lungo tutto questo non avrebbe funzionato.
Scrittura molto buona. Spesso il fantasy con incantesimi, esplosioni di fuoco e di luce, è difficile da gestire senza diventare confusionario. Ci sei riuscito bene.
La seconda parte, quando si scopre che sono effettivamente giocatori, scricchiola un po'. In parte perché incespica nel cliché del "è tutto un sogno" (anche se se ne discosta abbastanza da non farmelo completamente disprezzare), un po' perché non aggiunge molto alla vicenda, che poteva funzionare anche come fantasy puro.
E da master sentirmi dire "non si può fare la campagna senza chierico" è sempre una pugnalata al cuore. Si può, fidati. (Quest'ultima è una battuta e non influenzerà il giudizio sul racconto).

A presto!

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Stefano.Moretto
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#14 » venerdì 19 febbraio 2021, 13:11

maurizio.ferrero ha scritto:Ciao Stefano, piacere di rileggerti.

Alla prima lettura, circa a metà della storia, il mio pensiero è stato "sembra una campagna di D&D". Sorpresa sorpresa, ci ho azzeccato!
Nonostante il fantasy tratto spudoratamente dalle meccaniche dei giochi di ruolo sembri una buona idea, spesso sulla carta funziona malissimo. Non è il tuo caso, sei riuscito a mantenere uno stile di scrittura accattivante per tutta la parte fantasy del racconto e a infilare bene il tema. Merito anche della brevità del racconto stesso, su qualcosa di più lungo tutto questo non avrebbe funzionato.
Scrittura molto buona. Spesso il fantasy con incantesimi, esplosioni di fuoco e di luce, è difficile da gestire senza diventare confusionario. Ci sei riuscito bene.
La seconda parte, quando si scopre che sono effettivamente giocatori, scricchiola un po'. In parte perché incespica nel cliché del "è tutto un sogno" (anche se se ne discosta abbastanza da non farmelo completamente disprezzare), un po' perché non aggiunge molto alla vicenda, che poteva funzionare anche come fantasy puro.
E da master sentirmi dire "non si può fare la campagna senza chierico" è sempre una pugnalata al cuore. Si può, fidati. (Quest'ultima è una battuta e non influenzerà il giudizio sul racconto).

A presto!

Ciao Maurizio, grazie per il tuo commento! Mi fa piacere che la parte fantasy sia venuta giù bene, mi sto impegnando molto per rendere la mia scrittura più chiara possibile.
Sul secondo pezzo hai ragione, non aggiunge molto alla trama di per sé, ma volevo ampliare lo spazio dato all'introspezione dei personaggi, che è ciò su cui sto cercando di focalizzarmi in questo momento e ho sfruttato questa sfida per fare esercizio, anche un po' a discapito del risultato finale forse.
La battuta sul chierico chiaramente è solo una battuta (da parte mia; il personaggio ci crede davvero). Io giocavo alla 3.5, ma già lì c'erano così tante classi di cure che si può fare un party bilanciato in diversi modi. Persino il bardo può curare (l'unico arcanista che può farlo, adoro 'sta cosa).
E poi tutti sanno che l'unica cosa importante in un party è avere qualcuno che possa castare palla di fuoco :P
Grazie ancora per il commento, alla prossima!

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Alessio
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#15 » domenica 21 febbraio 2021, 21:40

Ciao Stefano,

ora ho la possibilità di vendicarmi per avermi sconfitto in semifinale alla scorsa sfida! Muahahah!
Premetto che non ho mai giocato a D&D: le mie conoscenze derivano dai videogiochi Bioware usciti intorno al 2000 (BG, IWD, NWN) e da qualche libro di Salvatore & Co. (sì, ero giovane e ingenuo).
Detto questo, che scrivi bene me n'ero già accorto a mie spese (mannaggia a te!). Le scene del gioco sono fatte molto bene, coinvolgenti e immersive. È vero, il topos del sogno et similia è un po' abusato, tuttavia qui te la sei giocata bene facendoci uscire dall'illusione a cose concluse e non durante un climax, quindi la parte in real fa un po' da epilogo alla vicenda e non mi disturba. Però è anche vero che non aggiunge granché alla storia: ho provato a rileggere fermandomi ai tre asterischi e avrebbe funzionato ugualmente. Rendi bene anche l'attrazione del pov nei confronti di Jessica.
Secondo me una prova molto buona che vanifica tutti i miei propositi di vendetta. Sob.

Alla prossima!

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Stefano.Moretto
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#16 » domenica 21 febbraio 2021, 23:06

Alessio ha scritto:Ciao Stefano,

ora ho la possibilità di vendicarmi per avermi sconfitto in semifinale alla scorsa sfida! Muahahah!
Premetto che non ho mai giocato a D&D: le mie conoscenze derivano dai videogiochi Bioware usciti intorno al 2000 (BG, IWD, NWN) e da qualche libro di Salvatore & Co. (sì, ero giovane e ingenuo).
Detto questo, che scrivi bene me n'ero già accorto a mie spese (mannaggia a te!). Le scene del gioco sono fatte molto bene, coinvolgenti e immersive. È vero, il topos del sogno et similia è un po' abusato, tuttavia qui te la sei giocata bene facendoci uscire dall'illusione a cose concluse e non durante un climax, quindi la parte in real fa un po' da epilogo alla vicenda e non mi disturba. Però è anche vero che non aggiunge granché alla storia: ho provato a rileggere fermandomi ai tre asterischi e avrebbe funzionato ugualmente. Rendi bene anche l'attrazione del pov nei confronti di Jessica.
Secondo me una prova molto buona che vanifica tutti i miei propositi di vendetta. Sob.

Alla prossima!


Ahahahahahah mi dispiace tanto per la semifinale, il tuo probabilmente meritava di arrivare all'ultimo turno. E non potrò darti la soddisfazione di una rivincita a questo giro perché non ho il tempo di partecipare a quella di questo mese, facciamo che ci scorniamo di nuovo ad aprile o giugno?
I giochi che citi sono pietre miliari dei gdr (e della mia infanzia) e si basano sul sistema di D&D (ad&d i primi due, d&d 3.0 nw), quindi sono ottimi riferimenti.
Riguardo il fatto che il finale non aggiunga nulla alla storia probabilmente è vero, avrei potuto gestirmela meglio per dargli un senso di esistere. Nella mia testa questo senso di esistere era data dal mostrare la relazione reale tra i giocatori, però non è passata come credevo, dovrò fare più pratica a riguardo.
Grazie mille per il tuo commento e gli apprezzamenti, ti darò l'occasione di vendetta a un altro giro!

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Pietro D'Addabbo
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#17 » martedì 23 febbraio 2021, 2:13

Ciao Stefano,
piacere di leggerti.

La tua storia presenta nettamente due parti, tanto come POV quanto, a mio parere, come riuscita.
Leggere il fantasy nella prima parte mi ha fatto molto piacere e mi ha divertito. Nonostante la linearità di quanto leggevo e la corrispondenza ai classici plot da gioco di ruolo me lo stavo gustando pienamente. Una bella storia fantasy in prima persona. Bene!
A metà del testo, dove mi aspettavo un bel "The End" e titoli di coda col finale aperto e il dubbio "Sarà Total Party Kill o l'amore li salverà all'ultimo minuto?" vedo il testo che continua e mi chiedo che altro può esserci dopo questo splendido finale.
Arriva la sorpresa: quel che sembrava un romanzo scritto come una sessione è veramente una sessione di GDR, quindi quel meraviglioso finale non è un finale. Una doccia fredda avrebbe avuto un effetto simile sul coinvolgimento nel quale eri riuscito a portarmi.
Estrazione rapida senza anestesia: non si tratta di due eroi ma di un tale che fa metagame confondendo la realtà con il ruolo in gioco, che recrimina per il TPK, che provocherà anche il prossimo continuando il metagame 'per amore'. L'esaltazione epica che avevi ottenuto è andata a farsi benedire, l'amore puro, idilliaco e sfortunato sostituito da una infatuazione adolescenziale. Peccato.
NB: conosci davvero qualcuno che tirerebbe la miniatura di un Mind Flyer addosso ad un compagno, col rischio di rovinarla? Piuttosto una matita, una gomma, una scheda PG accartocciata (in fondo sono morti e quindi le schede sono da rifare), dei pop corn! ;-)
NB2: leggendo le tue risposte, mi sono convinto ancora di più che il titolo scelto non sia l'ideale. Volendo focalizzare il racconto sull'amore nelle sue due incarnazioni, avrei scelto di estrarre dal testo una frase che avesse a che fare con quel sentimento.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Stefano.Moretto
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#18 » martedì 23 febbraio 2021, 10:11

PietroD'Addabbo ha scritto:Ciao Stefano,
piacere di leggerti.

La tua storia presenta nettamente due parti, tanto come POV quanto, a mio parere, come riuscita.
Leggere il fantasy nella prima parte mi ha fatto molto piacere e mi ha divertito. Nonostante la linearità di quanto leggevo e la corrispondenza ai classici plot da gioco di ruolo me lo stavo gustando pienamente. Una bella storia fantasy in prima persona. Bene!
A metà del testo, dove mi aspettavo un bel "The End" e titoli di coda col finale aperto e il dubbio "Sarà Total Party Kill o l'amore li salverà all'ultimo minuto?" vedo il testo che continua e mi chiedo che altro può esserci dopo questo splendido finale.
Arriva la sorpresa: quel che sembrava un romanzo scritto come una sessione è veramente una sessione di GDR, quindi quel meraviglioso finale non è un finale. Una doccia fredda avrebbe avuto un effetto simile sul coinvolgimento nel quale eri riuscito a portarmi.
Estrazione rapida senza anestesia: non si tratta di due eroi ma di un tale che fa metagame confondendo la realtà con il ruolo in gioco, che recrimina per il TPK, che provocherà anche il prossimo continuando il metagame 'per amore'. L'esaltazione epica che avevi ottenuto è andata a farsi benedire, l'amore puro, idilliaco e sfortunato sostituito da una infatuazione adolescenziale. Peccato.
NB: conosci davvero qualcuno che tirerebbe la miniatura di un Mind Flyer addosso ad un compagno, col rischio di rovinarla? Piuttosto una matita, una gomma, una scheda PG accartocciata (in fondo sono morti e quindi le schede sono da rifare), dei pop corn! ;-)
NB2: leggendo le tue risposte, mi sono convinto ancora di più che il titolo scelto non sia l'ideale. Volendo focalizzare il racconto sull'amore nelle sue due incarnazioni, avrei scelto di estrarre dal testo una frase che avesse a che fare con quel sentimento.

Ciao Pietro, grazie per il commento.
Non c'è che dire, una bella disamina. Mi dispiace che la seconda parte sia riuscita così male da aver causato un rigetto in tutti i commenti, il mio intento era dare risalto alla componente emotiva dei personaggi, ma così facendo a quanto pare ho rovinato ogni altro aspetto.
Comunque il personaggio non fa metagame: il fatto che stiano insieme non impedisce che anche i loro personaggi stiano insieme, se fosse sopravvissuto da solo sarebbe stato comunque un TPK visto che tutti gli altri dovevano comunque rifare la scheda e comunque non era colpa se son morti tutti gli altri. Anche la recriminazione non era intesa come l'incipit di un litigio, tanto che poi dopo nessuno dei personaggi dà peso a quelle parole.
Sulla miniatura: in realtà ho pensato a quelle brutte comprate a 2 euro al mercatino, di certo non una di quelle alte 10cm che costano uno stipendio xD
Sul titolo: sinceramente, non sapevo cosa metterci. Mancavano pochi minuti alla scadenza e ci ho infilato la prima cosa che mi è venuta in mente, quindi sì, non è il massimo.
Grazie ancora per il tuo commento, terrò a mente le osservazioni per non commettere gli stessi errori al prossimo giro!

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Pietro D'Addabbo
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#19 » martedì 23 febbraio 2021, 18:25

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Pietro, grazie per il commento.
Non c'è che dire, una bella disamina. Mi dispiace che la seconda parte sia riuscita così male da aver causato un rigetto in tutti i commenti, il mio intento era dare risalto alla componente emotiva dei personaggi, ma così facendo a quanto pare ho rovinato ogni altro aspetto.


Non buttarti troppo giu', e' vero che trovo una netta differenza fra la godibilita' della prima parte e quella della seconda, ma e' quasi fisiologico in una competizione 'a tempo', dove la stesura della prima parte prende gran parte della nostra attenzione a discapito delle parti scritte dopo. E' un difetto comune, mio in primis e non fa eccezione la mia storia in questo contest.
^__^
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#20 » giovedì 25 febbraio 2021, 10:45

Lo stravolgimento finale da "stavano giocando di ruolo" è il nuovo "era tutto un sogno" purtroppo, e soprattutto se racconti una singola scena con sentimenti forti e sacrifici, stai letteralmente sminuendo tutto quel che hai raccontato.
Valgono ancora il sacrificio e il dolore se erano solo simulati? Se chi muoveva i personaggi non stava sacrificando davvero nulla? No. Fai crollare quel poco attaccamento emotivo ai personaggi che si può creare in un racconto così breve. Ha senso solo se la rivelazione non ha un effetto negativo, se ha un intento comico o rivelatore di dinamiche di metagame che spiegano qualche bizzarria in ruolo.

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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#21 » giovedì 25 febbraio 2021, 11:29

Andrea Partiti ha scritto:Lo stravolgimento finale da "stavano giocando di ruolo" è il nuovo "era tutto un sogno" purtroppo, e soprattutto se racconti una singola scena con sentimenti forti e sacrifici, stai letteralmente sminuendo tutto quel che hai raccontato.
Valgono ancora il sacrificio e il dolore se erano solo simulati? Se chi muoveva i personaggi non stava sacrificando davvero nulla? No. Fai crollare quel poco attaccamento emotivo ai personaggi che si può creare in un racconto così breve. Ha senso solo se la rivelazione non ha un effetto negativo, se ha un intento comico o rivelatore di dinamiche di metagame che spiegano qualche bizzarria in ruolo.

Ciao Andrea, grazie per il commento.
Visto che più o meno tutti fanno questa osservazione ci tengo a precisare una cosa dal mio punto di vista: il "plot twist" finale non è l'equivalente di "è tutto un sogno" con cui è stato paragonato a più riprese. Un sogno è una cosa inconscia che il personaggio non ha modo di controllare e che subisce in modo quasi sempre passivo e senza rendersi conto di cosa stia accadendo fino alla fine; inoltre è solo quel personaggio a esserne partecipe, chiunque altro non esiste. Nel caso di un gioco di ruolo invece si tratta di quella persona che sta recitando una parte all'interno di un gruppo, quindi le conseguenze di quello che succede nel gioco si ripercuotono anche sulle relazioni nel mondo reale. Magari a livello di lettura possono sortire effetti simili, ma per la trama il risultato è molto diverso.
Sia chiaro non sto cercando di difendere il testo, le vostre valutazioni sono più che legittime, volevo solo esprimere il mio punto di vista sulla questione: sacrificio e dolore sì erano simulati, ma perdere un personaggio, chi ha giocato di ruolo lo sa, non è mai piacevole e non è proprio equiparabile a un sogno.

Andrea J. Leonardi
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#22 » giovedì 25 febbraio 2021, 19:52

Ciao Stefano, piacere di leggerti!

Tema Il tema è centrato, tutto avviene di fretta e nell’ultimo minuto della loro vita. Tuttavia non riesco ad apprezzarlo al 100%, mi manca quella sfumatura di novità dell’ultimo minuto, come se l’attuale azione si sia svolta in un momento più lungo di cui noi vediamo solo l’ultimo minuto. Se considero invece l’idea del (doppio) sacrificio come l’elemento dell’ultimo minuto, allora avrei preferito un qualcosa di risolutivo diverso.

Trama La vera storia qui è il rapporto fra i due personaggi. Nulla da dire, il romance mi ha coinvolto come avrebbe dovuto fare. L’azione, la magia, i mostri, sono tutti secondari ma la storia non ne risente. La seconda parte non è di troppo come idea generale e condivido la tua idea sulla differenza tra il sogno ed il gioco di ruolo, ma forse andava ridotta tagliando quei pensieri espliciti del PdV.

Stile Davvero complimenti per lo stile. Probabilmente ci sarà qualche sbavatura, o forse no, ma io non ne ho notati. Credo di aver capito il gioco sull’intelligenza: “se avessi avuto metà della sua intelligenza …” – “ho otto di intelligenza …”

Generale. Ti darei punti bonus per il fantasy e per il gioco di ruolo, ma la mia onestà intellettuale è contraria. Non che ti servano per la mia classifica, sarai sicuramente in alto.

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Stefano.Moretto
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#23 » giovedì 25 febbraio 2021, 23:59

Andrea J. Leonardi ha scritto:Ciao Stefano, piacere di leggerti!

Tema Il tema è centrato, tutto avviene di fretta e nell’ultimo minuto della loro vita. Tuttavia non riesco ad apprezzarlo al 100%, mi manca quella sfumatura di novità dell’ultimo minuto, come se l’attuale azione si sia svolta in un momento più lungo di cui noi vediamo solo l’ultimo minuto. Se considero invece l’idea del (doppio) sacrificio come l’elemento dell’ultimo minuto, allora avrei preferito un qualcosa di risolutivo diverso.

Trama La vera storia qui è il rapporto fra i due personaggi. Nulla da dire, il romance mi ha coinvolto come avrebbe dovuto fare. L’azione, la magia, i mostri, sono tutti secondari ma la storia non ne risente. La seconda parte non è di troppo come idea generale e condivido la tua idea sulla differenza tra il sogno ed il gioco di ruolo, ma forse andava ridotta tagliando quei pensieri espliciti del PdV.

Stile Davvero complimenti per lo stile. Probabilmente ci sarà qualche sbavatura, o forse no, ma io non ne ho notati. Credo di aver capito il gioco sull’intelligenza: “se avessi avuto metà della sua intelligenza …” – “ho otto di intelligenza …”

Generale. Ti darei punti bonus per il fantasy e per il gioco di ruolo, ma la mia onestà intellettuale è contraria. Non che ti servano per la mia classifica, sarai sicuramente in alto.

Ciao Andrea, grazie mille per il tuo commento! Mi fa piacere che l'intento del racconto ti sia arrivato e sì, quello sull'intelligenza era un piccolo inside joke che ho voluto piazzare lì per puro divertimento personale ahahah
Sul fatto che avrei potuto ridurre i pensieri del PdV sulla seconda parte, probabilmente hai ragione. Dovrei riguardarlo un po'.
È vero che il tema non è stato interpretato nel modo più originale possibile, ma a questo giro era davvero tanto difficile e il tempo si è esaurito molto più rapidamente di quanto pensassi, alla fine sono andato per la direzione che mi sembrava più solida tra quelle che mi erano venuta in mente.
Mi fa molto piacere anche che ti piaccia il mio stile di scrittura, ogni apprezzamento su questo aspetto per me è una medaglia.
Grazie ancora per il tuo commento (e anche per la tua classifica che ho visto ora!)

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Alessio
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#24 » venerdì 26 febbraio 2021, 21:44

Stefano.Moretto ha scritto:Ahahahahahah mi dispiace tanto per la semifinale, il tuo probabilmente meritava di arrivare all'ultimo turno.

Grazie per la fiducia, ma no, è giusto così :-)

Stefano.Moretto ha scritto: E non potrò darti la soddisfazione di una rivincita a questo giro perché non ho il tempo di partecipare a quella di questo mese, facciamo che ci scorniamo di nuovo ad aprile o giugno?

Neanch'io riesco a partecipare questa volta. Se riesco, volentieri cercherò rivalsa ad aprile o giugno!

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MatteoMantoani
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#25 » venerdì 26 febbraio 2021, 21:52

Alessio ha scritto:
Stefano.Moretto ha scritto:Ahahahahahah mi dispiace tanto per la semifinale, il tuo probabilmente meritava di arrivare all'ultimo turno.

Grazie per la fiducia, ma no, è giusto così :-)

Stefano.Moretto ha scritto: E non potrò darti la soddisfazione di una rivincita a questo giro perché non ho il tempo di partecipare a quella di questo mese, facciamo che ci scorniamo di nuovo ad aprile o giugno?

Neanch'io riesco a partecipare questa volta. Se riesco, volentieri cercherò rivalsa ad aprile o giugno!


Ahia! E io che ho il raccontino pronto! Ma se non partecipare che gusto c'è? Brutta notizia :( spero che almeno qualcun altro ci sia, altrimenti vincerò il primo e l'ultimo posto allo stesso tempo.

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antico
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#26 » lunedì 1 marzo 2021, 20:29

Sulla questione "è tutto un sogno": mi concentrerei più su tutta la scena messa su con tanto di spade infilzate, palle di fuoco che passano sotto le ascelle, corse nei corridoi, sacrificio, ultimo bacio... Un'impalcatura che cade nel momento in cui cui si scopre che i protagonisti stanno giocando di ruolo con le miniature. A quel punto avrei preferito di gran lunga dei caschetti virtuali e delle tute aptiche a simulare dolore, ognuno posizionato, anche all'interno della stessa stanza, su un rullo per i movimenti. Il succo del mio discorso è che la seconda impostazione che ti ho presentato poteva giustificare le immagini evocate nel lettore mentre la prima, per forza di cose (giocatori a metà tra virtuale mentale e presenza reale con conseguenti scambi di sguardi ed espressioni in primis), no. Quindi, ecco, devo storcere il naso non per la questione del "è tutto un sogno", ma per quella di immagini evocate nel lettore che non sono pari a quelle vissute dai giocatori: immersione fallita, per quanto mi riguarda. Discreto l'utilizzo del tema. Concludendo, per me un pollice tendente verso il positivo, ma in modo non brillante e senza guizzi particolari.

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Stefano.Moretto
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Re: Ve l'avevo detto

Messaggio#27 » giovedì 4 marzo 2021, 1:00

antico ha scritto:Sulla questione "è tutto un sogno": mi concentrerei più su tutta la scena messa su con tanto di spade infilzate, palle di fuoco che passano sotto le ascelle, corse nei corridoi, sacrificio, ultimo bacio... Un'impalcatura che cade nel momento in cui cui si scopre che i protagonisti stanno giocando di ruolo con le miniature. A quel punto avrei preferito di gran lunga dei caschetti virtuali e delle tute aptiche a simulare dolore, ognuno posizionato, anche all'interno della stessa stanza, su un rullo per i movimenti. Il succo del mio discorso è che la seconda impostazione che ti ho presentato poteva giustificare le immagini evocate nel lettore mentre la prima, per forza di cose (giocatori a metà tra virtuale mentale e presenza reale con conseguenti scambi di sguardi ed espressioni in primis), no. Quindi, ecco, devo storcere il naso non per la questione del "è tutto un sogno", ma per quella di immagini evocate nel lettore che non sono pari a quelle vissute dai giocatori: immersione fallita, per quanto mi riguarda. Discreto l'utilizzo del tema. Concludendo, per me un pollice tendente verso il positivo, ma in modo non brillante e senza guizzi particolari.

Ciao antico
hai ragione, non avevo pensato alla questione sotto questo punto di vista. In effetti se tutto fosse stato un SAO (o un Hack, o un Matrix o simili) avrebbe avuto molto più senso. E probabilmente avrebbe ricevuto commenti meno indispettiti dal "era tutta una sessione di d&d". Più ci penso e più mi rendo conto che questa modifica avrebbe migliorato enormemente il testo, e pensare che a me la fantascienza piace pure... e non ho pensato di inserirla qui. Imperdonabile proprio da parte mia.
Grazie mille per lo spunto, ne farò tesoro per le prossime edizioni!

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