Il boccale

alexandra.fischer
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Il boccale

Messaggio#1 » lunedì 15 marzo 2021, 22:43

Il boccale
di Alexandra Fischer

Lorenza si alzò prima ancora che la sveglia suonasse e la zittì con un colpetto; aprì l’armadio e prese la borsetta, dove controllò i documenti; sospirò di sollievo. C’era tutta la sua vita, lì: il passaporto, le carte di credito.
Guardò i vestiti ripiegati nell’armadio grigio con uno sguardo indifferente; li aveva scelti Dario per lei.
Prese uno dei completi, quello blu scuro, al quale abbinò una camicia di raso avorio, un paio di scarpe con il tacco basso.
Lo sistemò con cura sulla sedia per senso del dovere, ma lo detestava.
Dario avrebbe fatto prima a comperarsi una bambola a grandezza naturale da vestire a piacimento.
Lasciò la luce accesa sulla stanza da notte dai mobili grigi e dall’unica stampa che raffigurava un gruppo di cavalli in fuga.
Entrò nel bagno a piastrelle azzurre decorate a motivi di onde marine e gabbiani in volo; si tolse la camicia da notte a motivi di mughetti, entrò nella doccia e si lavò via il sonno e il senso di oppressione, si mise l’accappatoio verde foresta e si asciugò i capelli con l’asciugamano bianco a pois multicolori: tutti regali di Dario, convinto che fossero indovinati.
Li mise in lavatrice e avviò il programma; entrò in cucina, si preparò una colazione sostanziosa: un paio di fette di pane di segale con prosciutto, una tazza di caffè; mangiava e beveva con gusto: Dario non era lì a farle pesare l’abitudine a una colazione abbondante; rivolse uno sguardo rapido alla cucina, dopo aver lavato piatto, posate e tazze; si soffermò sul motivo a quadrifogli rossi e verdi delle piastrelle della cucina e non perché le piacesse.
Il pensiero le attraversò la mente come un lampo.
Il boccale.
In quell’oggetto si trovavano le sue radici.
Eppure, Dario le aveva ordinato di sbarazzarsene.
Che brutta anticaglia: buttala via. Chi se ne importa se è un boccale da birra dipinto a mano? E da chi, poi?
Andò in stireria e prese la scala che usava per le tende, entrò nel salotto, pieno di riviste legate al lavoro di fotografo di Dario; salì sulla scala e prese la scatola di latta a fiori che un tempo aveva contenuto cioccolatini: l’unica concessione di Dario, purché non si vedesse.
Tutte quelle violette e la villetta liberty con bambini che giocano con il cerchio e il bastone. Non so cosa mi sia preso a comperartela.
Tirò fuori il boccale dalla scatola, ne accarezzò il motivo: uno stambecco sul punto di saltare da uno strapiombo, poi la rimise dov’era, era stata un ottimo nascondiglio.
Vide gli album di fotografie di Dario e sorrise maligna; non avrebbe mai più rivisto i genitori e la sorella di lui.
A ogni visita, corrispondeva lo stesso copione.
Dovrai parlare di mia madre di giardinaggio, leggi, informati. E di politica con mio padre, ma non troppo. Quanto a mia sorella, dovrai interessarti di composizioni di fiori secchi e pittura su seta.
Dovrai, dovrai, dovrai.

Quella parola la faceva soffocare prima ancora di iniziare i pranzi e le gite, per non parlare degli occhi di lui, che seguivano ogni suo gesto a tavola, ogni sua parola nel soggiorno; emanavano una luce fredda come quella di certe stelle lontane, e sapevano sminuirla.
Prima di partire per il servizio fotografico richiestogli dalla rivista di cucina, le aveva proposto di sposarlo.
Lei se ne ricordò solo per via dell’anello che portava al dito, una fascetta d’oro con un nodo da marinaio; per lei era stato troppo, il penultimo passo verso la prigione; lo tolse, lo lasciò sul tavolo del salotto insieme alle chiavi di casa.
Il suono di fine lavaggio la richiamò all’ultimo dovere: stese la biancheria in stireria e solo dopo si chiuse la porta alle spalle.
Dario le aveva imposto un ruolo, dato un luogo in cui vivere, ma non radici, quelle gliele aveva strappate la rapina costata la vita alla famiglia mentre lei era in collegio.
Il boccale era la prova che un tempo le aveva avute.
Altro che anticaglia.



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antico
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Re: Il boccale

Messaggio#2 » lunedì 15 marzo 2021, 22:45

Ciao Alexandra! Caratteri e tempo ok, buona SARA SIMONI EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#3 » lunedì 15 marzo 2021, 22:46

Ciao, Antico, grazie.

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Antonio Pilato
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Re: Il boccale

Messaggio#4 » martedì 16 marzo 2021, 12:42

Ciao Alexandra, è stato un piacere leggerti.

La cosa che mi ha più colpito è la ricchezza di aggettivi che utilizzi nella descrizione di tutto ciò che ruota attorno alla vita della protagonista. Il tema risulta rispettato.
Avrei investito meno sulla quantità di aggettivi e di più su un ipotetico ampliamento del finale: infatti, non sono riuscito ad afferrare se le allegoriche ‘radici nel boccale’ rimandino alla famiglia della protagonista o a qualcosa che è accaduto al marito, e non ti nascondo che un po’ mi rode non esser riuscito a cogliere il significato concreto oltre la classica situazione di ‘tacita violenza domestica’ che emerge dalle tue parole.

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#5 » martedì 16 marzo 2021, 19:29

Ciao, Antonio. Terrò presente il consiglio di ridurre gli aggettivi. Scusa, devo starci attenta. Riguardo al finale, il boccale è ciò che rimane degli oggetti di famiglia della protagonista: una mini radice, insomma, che lei usa per avere la forza di dire basta a un legame che la stava imprigionando.

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Debora D
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Re: Il boccale

Messaggio#6 » giovedì 18 marzo 2021, 18:43

Ciao Alexandra, piacere di leggerti e commentarti ancora.
Il tuo racconto tocca il tema attraverso il boccale e riguarda soprattutto le radici, il ricordare di possederle, mi sfugge il “mettere le radici” però. Le radici ci sono e lei le ritrova.
Il boccale.
In quell’oggetto si trovavano le sue radici.


La trama è lineare, si capisce bene chi sia il personaggio, cosa stia facendo e alla fine si chiarisce anche lo scopo delle sue azioni. La vicenda è essenziale e si concentra sulla grande portata della scelta di Lorenza.
Per quanto riguarda Dario, se volevi che il lettore lo odiasse, con me ci sei riuscita. L’ho odiato davvero e ho goduto al pensiero che lei si decidesse a lasciarlo.

Stile:
Abbondante. Tante descrizione, alcune ci fanno capire la situazione (gli oggetti che lei usa tutti scelti da Dario) altre potrebbero mancare. La scatola di cioccolatini per esempio confonde, non si capisce se la concessione siano i cioccolatini o la scatola.

Vado più in profondità con alcuni punti:
Qualche volta esci dalla focalizzazione
e sorrise maligna; → chi è che vede che è maligna? Un pensiero diretto maligno mi avrebbe convinto della malignità.

Guardò i vestiti ripiegati nell’armadio grigio con uno sguardo indifferente; li aveva scelti Dario per lei. → guardo / sguardo si possono evitare entrambi. La frase non serve a molto. Più incisiva è quella successiva.

Lo sistemò con cura sulla sedia per senso del dovere, ma lo detestava. → il pronome LO chi indica?

Questo periodo è enorme, due volte i due punti e addirittura tre il punto e virgola.
Li mise in lavatrice e avviò il programma; entrò in cucina, si preparò una colazione sostanziosa: un paio di fette di pane di segale con prosciutto, una tazza di caffè; mangiava e beveva con gusto: Dario non era lì a farle pesare l’abitudine a una colazione abbondante; rivolse uno sguardo rapido alla cucina, dopo aver lavato piatto, posate e tazze;si soffermò sul motivo a quadrifogli rossi e verdi delle piastrelle della cucina e non perché le piacesse.

Dario le aveva imposto un ruolo, dato un luogo in cui vivere, ma non radici, quelle gliele aveva strappate la rapina costata la vita alla famiglia mentre lei era in collegio. → antefatto enorme che richiederebbe una storia a sé, ma non aggiunge qualcosa di utile. So già che Dario è oppressivo e che voleva soffocare ogni aspetto della sua personalità.

Conclusione: bene l’equilibrio, la vicenda è chiara e la protagonista convince, ma mi convince meno la declinazione del tema. La prosa è più ordinata di altri racconti che ho letto. Trovo una somiglianza con La ciotola laccata ma questo è più equilibrato.

Buona Sara Simoni edition

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Hayà
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Re: Il boccale

Messaggio#7 » sabato 20 marzo 2021, 13:46

Ciao Alexandra, è un piacere leggerti.

Di norma non mi piacciono le descrizioni troppo dettagliate. Ma qui lasciano intendere molto di più di quanto non sembri e mi hanno attratta al testo, più che allontanarmi.
Perciò, per questo, complimenti.
Il tema l’ho trovato rispettato.

Avrei da commentare su alcuni dei periodi, alcuni troppo lunghi, altri un po’ difficili da leggere.
Ad esempio:
Lasciò la luce accesa sulla stanza da notte dai mobili grigi e dall’unica stampa che raffigurava un gruppo di cavalli in fuga.


Entrò nel bagno a piastrelle azzurre decorate a motivi di onde marine e gabbiani in volo; si tolse la camicia da notte a motivi di mughetti, entrò nella doccia e si lavò via il sonno e il senso di oppressione, si mise l’accappatoio verde foresta e si asciugò i capelli con l’asciugamano bianco a pois multicolori: tutti regali di Dario, convinto che fossero indovinati.

Secondo il mio modesto parere, dopo “in volo” ci sarebbe stato bene un punto, più che una virgola. Avrei modificato la punteggiatura anche nei periodi successivi per farlo scorrere meglio.

Tirò fuori il boccale dalla scatola, ne accarezzò il motivo: uno stambecco sul punto di saltare da uno strapiombo, poi la rimise dov’era, era stata un ottimo nascondiglio.

Questa scena ammetto che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Per essere così importante, si parla veramente poco di questo boccale e viene descritto poco, la sua immagine nella mia mente ha fatto poca presa.

Però il testo tutto sommato l’ho trovato positivo. Il finale, in particolare, mi ha soddisfatto. Complimenti!

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Fagiolo17
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Re: Il boccale

Messaggio#8 » sabato 20 marzo 2021, 16:59

Ciao Alexandra!
Eccomi a commentare il tuo racconto.
Come solito il tuo stile è inconfondibile, anche se qui hai usato un po' meno immaginazione di quella che normalmente ti contraddistingue.
La scena è resa bene, hai forse esagerato con gli aggettivi, anche se mi rendo conto che volevi mostrare i pessimi regali ricevuti dalla nostra protagonista.
Il tema del mettere radici è presente e hai usato il disegno sul boccale sia in senso stretto che in senso metaforico, bell'idea!
A rileggerci presto!

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#9 » sabato 20 marzo 2021, 19:45

Ciao, Debora, grazie dei preziosi consigli riguardo ai periodi (vedrò di asciugarli) e alle parti deboli delle frasi (ripetizioni, scatola di cioccolatini). Sono contenta che la storia, nel suo insieme, ti sia piaciuta. Tema a parte, che avrei dovuto sistemare meglio alleggerendo certo i periodi (e anche usando meglio il boccale e l'antefatto della tragedia che l'ha portata dal compagno tiranno), mi rassicura che tu ci abbia trovato una somiglianza con La ciotola laccata. Vuol dire che la mia ricerca di uno stile diverso, l'approccio a un certo genere di scrittura, sta andando avanti in modo accettabile. Grazie.
Ultima modifica di alexandra.fischer il sabato 20 marzo 2021, 19:51, modificato 1 volta in totale.

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#10 » sabato 20 marzo 2021, 19:48

Ciao, Hayà. Grazie delle indicazioni riguardo ai periodi da sistemare. Ti do ragione riguardo al boccale, sì, forse togliendo la scatola di cioccolatini e mettendo più in risalto quell'ultimo ricordo di famiglia, avrebbe fatto più presa. Sono contenta che la storia, nel suo insieme, ti sia piaciuta.

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#11 » sabato 20 marzo 2021, 19:54

Ciao, Fagiolo17. Grazie. Sono contenta che il messaggio contenuto nel boccale ti sia arrivato. Per quanto riguarda gli aggettivi, devo starci molto attenta, hai ragione. Troppi, appesantiscono la lettura. Sì, ho usato meno immaginazione proprio per rendere più facile la lettura a quante più persone possibile.

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SilviaCasabianca
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Re: Il boccale

Messaggio#12 » sabato 20 marzo 2021, 22:05

Ciao Alexandra,
Felice di leggerti! Ero curiosa!
Allora il racconto è interessante. Il momento iniziale della descrizione della routine è gestito bene, con occhio da regista. Gli aggettivi non mi hanno infastidito, nel senso che ho compreso che il senso fosse quello di sottolinarne dei dettagli che rappresentano i gusti di Dario, e non di Lorenza come avrebbe dovuto.
La parte del boccale e della scatole di cioccolatini mi ha un po' lasciato insoddisfatta. Avrei personalmente preferito vedere che nascondeva qualcosa di più forte e chiaro, oppure che faceva un'azione. In una scena del genere mi aspetto o un plot twist forte, oppure qualcosa che mi faceva, come dire, trasformare quel tifo per Lorenza in un compartecipare alla sua ribellione.
Su Dario sei stata molto brava, è stato facile odiarlo. Purtroppo però non sono riuscita a farmi stare troppo simpatica Lorenza, che non comprendo fino in fondo visto che è consapevole.
Ecco diciamo che però, se fosse il primo capitolo di un romanzo, allora si, mi piacerebbe vedere come finisce, che succede. Che fine fa Dario.
Complimenti e a presto.

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SilviaCasabianca
Messaggi: 108

Re: Il boccale

Messaggio#13 » sabato 20 marzo 2021, 22:06

Ciao Alexandra,
Felice di leggerti! Ero curiosa!
Allora il racconto è interessante. Il momento iniziale della descrizione della routine è gestito bene, con occhio da regista. Gli aggettivi non mi hanno infastidito, nel senso che ho compreso che il senso fosse quello di sottolinarne dei dettagli che rappresentano i gusti di Dario, e non di Lorenza come avrebbe dovuto.
La parte del boccale e della scatole di cioccolatini mi ha un po' lasciato insoddisfatta. Avrei personalmente preferito vedere che nascondeva qualcosa di più forte e chiaro, oppure che faceva un'azione. In una scena del genere mi aspetto o un plot twist forte, oppure qualcosa che mi faceva, come dire, trasformare quel tifo per Lorenza in un compartecipare alla sua ribellione.
Su Dario sei stata molto brava, è stato facile odiarlo. Purtroppo però non sono riuscita a farmi stare troppo simpatica Lorenza, che non comprendo fino in fondo visto che è consapevole.
Ecco diciamo che però, se fosse il primo capitolo di un romanzo, allora si, mi piacerebbe vedere come finisce, che succede. Che fine fa Dario, ma soprattutto come ne esce Lorenza e perché è così succube.
Complimenti e a presto.

Dario17
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Re: Il boccale

Messaggio#14 » domenica 21 marzo 2021, 18:27

È un pezzo che si lascia leggere, seppur flagellato qua e la da descrizioni troppo prolisse e una punteggiatura a singhiozzi.
L'alternanza lavori di casa/pensieri negativi funzionicchia, sono troppo banalotti i particolari della vita casalinga. Mi sarebbe piaciuto leggere di un contrasto netto tra una casa di super lusso e la vita da sguattera senza libertà a cui è costretta la protagonista.
La rivelazione finale sulle origine del pov è d'effetto, ma nell'economia del racconto arriva un po' troppo tardi e lascia pochino nella mente del lettore. Anche il fatto che lei scapperà, clichè tipico, andava più diluito.
Tema centrato.

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#15 » domenica 21 marzo 2021, 18:49

Ciao, Silvia, grazie per prima cosa della curiosità e poi di aver apprezzato la descrizione iniziale e gli usi di certi aggettivi (funzionali a descrivere la tirannia di Dario). Mi dispiace di aver messo troppa roba (scatola di cioccolatini e boccale insieme, in effetti, sono un po' troppo, pensandoci ora). Peccato per Lorenza, sì, avrei forse dovuto trasmettere di più quella ribellione di colpo con un gesto drammatico (magari una bella lite a proposito del boccale, lui che lo butta via e lei che recupera i pezzi per scappare, ho capito cosa vuoi dire).

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#16 » domenica 21 marzo 2021, 18:51

Ciao, Dario 17, ti do ragione. Un po' più di dramma avrebbe senz'altro migliorato e reso meno banale la storia con lei che scappa alla fine. Terrò conto dei tuoi consigli (soprattutto sui contrasti casa-stile di vita) per quando rimetterò mano alla storia.

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Roberto Bartoletti
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Re: Il boccale

Messaggio#17 » martedì 23 marzo 2021, 12:17

Ciao Alexandra, piacere di conoscerti e leggerti.
Interessante la violenza psicologica che hai messo al centro del tuo racconto. Identificare le radici col boccale è stata un’idea originale, che secondo me meritava più spazio. Personalmente avrei rinunciato a qualche gesto compiuto da Lorenza, o a qualche descrizione dell’ambiente, per infondere maggiore importanza al boccale e tutto ciò che rappresenta. C’era qualche aneddoto dietro che lo collegava alla famiglia perduta? Magari aveva a che fare con la rapina. Magari era un qualcosa che uno stronzo come Dario non poteva comprendere. Ci si poteva giocare sotto molti aspetti, ma con spazio e tempi limitati mi rendo conto che uno debba effettuare delle scelte. Buona gara e a presto!

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Andrea76
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Re: Il boccale

Messaggio#18 » martedì 23 marzo 2021, 19:47

Ciao Alexandra,
il tuo è un racconto sul disagio che mi è piaciuto moltissimo. Un disagio che è interiorizzato nei pensieri della protagonista e che ha però anche una rappresentazione esteriore negli oggetti ai quali tu dedichi sempre molta attenzione quando scrivi. Oggetti (il completo blu scuro, la camicia rosa, le scarpe col tacco basso, l’accappatoio verde) che qui sono il simbolo di un legame che stritola e soggiace Lorenza. Dario, il marito, in tutto il suo crudele potere di carceriere, non è presente nella scena ma lo è costantemente nella mente del pdv e di conseguenza in quella del lettore. Uno spesso filo di angoscia e di minaccia percorre questo racconto dalla prima all’ultima riga, compenetrando chi legge nelle ossessive sofferenze di Lorenza. Alla fine cos’è che la libera dalla schiavitù coniugale? Un boccale antico e allo stesso attuale, nel quale la Nostra ritrova sedimentate le radici della propria appartenenza che tornano a farla sentire viva ed autonoma. Si poteva centrare meglio di così il tema? Bravissima.
A rileggerti.

Red Robin
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Re: Il boccale

Messaggio#19 » mercoledì 24 marzo 2021, 12:11

Ciao Alexandra,
Ho già letto altri tuoi racconti e devo ammettere che questo è quello che mi è piaciuto di più. Il testo scorre in maniera molto fluida, ma ogni tanto andrebbe rifinito, secondo me, soprattutto nella parte iniziale (io mi sarei risparmiato, ad esempio, il verde foresta, dato che già avevi citato molti altri colori di questo genere, composti da due parole- usarne troppi, appesantisce, a mio avviso). Penso sia importante che selezioni anche i riferimenti a Dario: l'intento di creare suspense verso il finale, che è fantastico, fa empatizzare e calare alla perfezione nei panni della protagonista, non deve lasciarti dimenticare però che il lettore può risultare infastidito dalla presenza ripetuta di questo nome, di cui però si sa che verrà spiegato tutto solo dopo un po'. Interpretazione del tema classica, ma non priva di un suo quid.
Alla prossima!

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#20 » mercoledì 24 marzo 2021, 15:45

Ciao, Roberto, sì.
A mente lucida, posso dirtelo. Ho preso la direzione sbagliata verso la fine del racconto. Quando ho deciso di non ripetere che il boccale, per Lorenza, era tutto ciò che restava della sua famiglia (l'unico oggetto scampato alla furia dei rapinatori assassini). Dario non lo avrebbe mai capito. Per questo lei gliene ha tenuta nascosta l'origine.

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#21 » mercoledì 24 marzo 2021, 15:46

Grazie, Andrea, sei molto gentile, sono contenta che la storia, nel suo insieme, ti sia piaciuta.

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#22 » mercoledì 24 marzo 2021, 15:48

Grazie, Red Robin. Terrò presente il consiglio di non appesantire troppo la narrazione con i colori composti e anche con i riferimenti al nome del personaggio principale. Per il resto, mi fa piacere che tu ci abbia trovato un suo quid e del valore.

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antico
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Re: Il boccale

Messaggio#23 » mercoledì 7 aprile 2021, 18:45

Un solo, vero, passaggio a vuoto nel tuo racconto e concerne la questione del nascondiglio per il boccale: fai un po' di confusione e sembra quasi una concessione di Dario e non un nascondiglio. Ma è l'unico punto in cui ho visto reiterarsi il tuo difetto storico, in tutto il resto del racconto hai prestato attenzione, ripulito, aggiustato, affinato, potenziato e badato alla funzionalità. E ho apprezzato parecchio. Ho proprio notato il diverso lavoro che hai fatto rispetto alle ultime ultime edizioni e la strada è assolutamente quella giusta, anche perché il racconto è proprio carino. Sul tema, lo vedo, perché la protagonista decide di mettere radici, o di provarci, dopo essere essiccata nel vaso costruitogli da Dario. Per me un pollice quasi su, questa volta, Alexandra. Il racconto va esattamente dove vuole e deve andare e lo fa con garbo e senza rinunciare ai colori delle tue caratterizzazioni tipiche. Brava.

alexandra.fischer
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Re: Il boccale

Messaggio#24 » giovedì 8 aprile 2021, 18:07

Ciao, Antico. Grazie, sei gentilissimo. Sono lieta che la storia ti sia piaciuta. Mi dispiace solo per la parte confusa del nascondiglio del boccale (ho individuato l'errore. C'era quella scatola di cioccolatini di troppo, quando avrei fatto meglio a metterlo in un contenitore qualunque).

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