È solo un gioco

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

È solo un gioco

Messaggio#1 » lunedì 15 marzo 2021, 22:57

È solo un gioco
di Tiziana Lauriola

«Allora», Devran mi passa un braccio attorno alle spalle e mi dà una scrollata affettuosa, «Jinny dice che hai voglia di divertirti un po’».
Sorrido, guardo da un’altra parte. Accavallo le gambe ma il tavolo è troppo basso e picchio un ginocchio. Jinny è al terzo drink, io solo al primo e già le guance mi fanno male per i troppi sorrisi. Uno dato per gentilezza, uno per simpatia; uno per evitare di rispondere, uno per non piangere.
Jinny mi si stringe addosso sul divanetto per far posto a due nuovi arrivati. Il ragazzo ha un buffo cilindro in testa, la ragazza lunghi capelli blu. Sono così lisci e così setosi che vorrei toccarli. Allungo una mano e Jinny mi mette il suo bicchiere fra le dita.
«Prova, assaggia. Ne andrai pazza».
Provo, assaggio. Che schifo. Sa di palude.
Devran mi scrolla di nuovo le spalle, mi alita sul collo. «Raccontaci un po’ di te».
Sventolo una mano. «No, non voglio annoiarvi». Sorrido.
Il tizio con il cilindro si china sul tavolo come per sussurrare, ma qui c’è tanto rumore che per farsi sentire deve urlare. «Ci interessa, invece. Insomma, ce l’avrai una storia».
Ce l’ho una storia.
«Ma è una storia triste». Sento già di dovermi giustificare.
«Adoro le storie tristi». La ragazza con i capelli blu si preme una mano sul petto. «Soprattutto se ci sono cuori spezzati».
Ce l’ho il cuore spezzato.
«Aura non essere cattiva, falla parlare». Jinny mi accarezza un braccio, i peli mi si rizzano come tirati da fili. «Forza, raccontaci».
«Be’ la mia storia inizia come tutte le storie credo. Pensavo fosse quello giusto».
«Invece aveva un’altra». Gli occhi di Aura sono lucide pietre nere. Jinny le dà una spintarella.
«Sì… alla fine aveva un’altra». Gioco con il bicchiere di vetro, lo faccio girare. «Aveva una relazione già da prima che mi chiedesse di venire a vivere qui con lui». La voce mi si spegne.
Devran schiocca la lingua. «Ah, che stronzo». Scuote la testa. «Tieni, assaggia il mio».
Bevo e sorrido. Il suo drink ha un retrogusto di terra.
«Quindi sei qui da sola». I denti di Jinny assumono una strana sfumatura verde sotto le luci al neon nel locale.
«Non ci penso neanche a tornare dai miei. Piuttosto mi butto dalla scogliera». Rido ma il suono non mi raggiunge le orecchie.
Aura allunga una mano bianca sul tavolo e prende la mia. «Sarebbe bello se potessi farlo, vero? Se potessi buttarti e diventare una sirena, magari».
«Eh?»
Jinny le sferra un calcio sotto al tavolo. Lo so perché siamo tutti stretti qui. Non capisco perché mi stanno così addosso.
Devran mi prende una ciocca di capelli e inizia ad attorcigliarsela attorno a un dito. «Mi sembra giusto quello che dici. Perché tornare a casa? Meglio mettere radici, in fondo qui ti trovi bene, no?»
«Mi piace mo-holto qui». Ecco, ci mancava il singhiozzo.
«Prendi un sorso del mio». Aura mi passa il suo bicchiere.
Bevo e sorrido. La lingua mi si ritira sul fondo della bocca. Dio quanto è salato.
Jinny mi tira a sé. «Ah, secondo me invece quando le pene d’amore sono così forti bisognerebbe poter dormire per sempre».
Che cose strane da dire. E poi quel sorriso verde, sembra una persona così diversa rispetto a due ore fa.
Il tizio con il cilindro batte le mani due volte. «Allora ragazzi, ci siamo».
Mi stanno fissando tutti come se aspettassero qualcosa. La testa mi gira così tanto che la pelle di Aura ha assunto una sfumatura azzurrina.
«Allora? Cosa preferisci? Dillo», mi incalza Devran. Le dita come ramoscelli fra i miei capelli.
Jinny mi avvicina la bocca all’orecchio. «Avanti, dillo».
«Cosa? Cosa devo dire?» Il cuore mi batte forte nella pancia.
«Devi dire cosa preferisci fra le opzioni che ti hanno dato», spiega Cilindro.
«È solo un gioco». Aura sorride, così dolce. Così salata.
«Cosa preferisco…» Pendono dalle mie labbra.
«Sì, dillo».
«Io vorrei mettere radici».
Devran batte un pugno sul tavolo, esulta.
Mi prendono per le braccia, mi stringono. Non sento più il tavolo davanti a me, non c’è musica né rumori.
L’aria fresca mi sferza il volto, sono leggera, sono una foglia.
I piedi nudi affondano nell’erba, le dita si allungano, afferrano.
Schiena dritta, braccia al cielo.
Ora appartengo a questa terra.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: È solo un gioco

Messaggio#2 » lunedì 15 marzo 2021, 23:01

Ciao Tiziana e benvenuta nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona SARA SIMONI EDITION! Ps: se ancora non ci sei, ti consiglio di entrare nel gruppo fb di Minuti Contati ;)

Avatar utente
Antonio Pilato
Messaggi: 144

Re: È solo un gioco

Messaggio#3 » martedì 16 marzo 2021, 17:41

Ciao Tiziana, è stato un piacere leggerti.

La narrazione scorre fluida durante il racconto e devo ammettere che mi ha intrigato molto. Il tema del contest risulta rispetto solo se si riesce a comprendere l’intera vicenda. Curiosa anche la bevanda che viene offerta ripetutamente alla protagonista, un liquido che potrebbe corrispondere a sperma o anche solo a una semplice sostanza drogante.
Il finale purtroppo non sono riuscito a comprenderlo appieno, forse perché il lettore merita qualche informazione in più; trattasi sicuramente di un’allegoria, vorrei capir meglio in cosa consista questa ‘metamorfosi kafkiana’.

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#4 » martedì 16 marzo 2021, 17:58

Antonio Pilato ha scritto:Ciao Tiziana, è stato un piacere leggerti.

La narrazione scorre fluida durante il racconto e devo ammettere che mi ha intrigato molto. Il tema del contest risulta rispetto solo se si riesce a comprendere l’intera vicenda. Curiosa anche la bevanda che viene offerta ripetutamente alla protagonista, un liquido che potrebbe corrispondere a sperma o anche solo a una semplice sostanza drogante.
Il finale purtroppo non sono riuscito a comprenderlo appieno, forse perché il lettore merita qualche informazione in più; trattasi sicuramente di un’allegoria, vorrei capir meglio in cosa consista questa ‘metamorfosi kafkiana’.


Ciao Antonio, nessuna allegoria, è anzi un racconto fantasy. Mi sono ispirata al folklore.
Ho dato alle tre bevande i "gusti" di appartenenza di chi glieli offre, in questa sorta di gioco in cui la vittima umana non conta nulla per le creature magiche. Per loro è appunto solo un gioco su chi si guadagna la vittima designata.
Avevo proprio il timore di non aver scritto in modo abbastanza chiaro e me ne hai dato conferma, peccato!
Alla fine lei si trasforma in un albero, mette letteralmente le radici nella terra.

Avatar utente
Antonio Pilato
Messaggi: 144

Re: È solo un gioco

Messaggio#5 » mercoledì 17 marzo 2021, 9:31

Lilith_luna ha scritto:Ciao Antonio, nessuna allegoria, è anzi un racconto fantasy. Mi sono ispirata al folklore.
Ho dato alle tre bevande i "gusti" di appartenenza di chi glieli offre, in questa sorta di gioco in cui la vittima umana non conta nulla per le creature magiche. Per loro è appunto solo un gioco su chi si guadagna la vittima designata.
Avevo proprio il timore di non aver scritto in modo abbastanza chiaro e me ne hai dato conferma, peccato!


Ah, ho capito...peccato non esser riuscito a cogliere appieno questo aspetto che sicuramente avrebbe reso la trama ancor più interessante.



Lilith_luna ha scritto:Alla fine lei si trasforma in un albero, mette letteralmente le radici nella terra.


Sì, infatti questo mi era abbastanza chiaro ma, non comprendendone in toto la contestualizzazione, mi era sembrato un finale abbastanza semplice.

Grazie per le spiegazioni!

Avatar utente
Debora D
Messaggi: 310

Re: È solo un gioco

Messaggio#6 » giovedì 18 marzo 2021, 18:28

Ciao Tiziana, benvenuta fra noi.
Mi piace questo tuo esordio nell’Arena. Mostri uno stile pronto a crescere, fantasia e una buona gestione dei dialoghi con azioni e capoversi battuta.

Il punto di forza sta nel ritmo e nel flusso, infatti arrivo in fondo con la curiosità di sapere cosa accadrà, con il sospetto che le bevande nascondano qualcosa e il desiderio di scoprilo. Scorrevole e piacevole.
Pensavo fosse una situazione realistica invece era fantastica, rileggendolo dopo la tua spiegazione l’ho capito meglio.
La domanda che mi faccio è: chi sono questi e dove siamo? In un locale? Che relazione c’è fra loro?
Dal pensiero diretto della protagonista su Jinny avevo ritenuto che avessero un qualche legame, tipo l’amica che la porta a una festa privata o simili, poi mi è parso di capire che li avesse incontrati durante la serata. Come? Da dove spuntano?
In sintesi ho fatto un po' di confusione leggendo.

Dettagli stilistici.
Credo che tu abbia usato
Sorrido / Bevo e sorrido. / Bevo e sorrido.
per dipingere lo stato della protagonista, però a un certo punto la cosa è diventata stridente. Ragionavo tra me “queste ripetizioni sono un effetto di significato” e questo mi portava fuori dalla storia.

Finale. Bella l’idea. Qualche carattere in più mi sarebbe servito per capire meglio, perché all’improvviso via il tavolo e avanti erba. Però ho capito che si trattava di una metamorfosi.

Conclusione: un ottimo primo racconto su Minuti Contati, aspetto di leggere altro di tuo. Tema centrato, flusso piacevole, un po’ di confusione nelle informazioni che giungono al lettore. Tanti personaggi da gestire e distinguere (è un punto debole che ho anche io) per un testo così breve.

A presto, buona Sara Simoni edition!

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#7 » giovedì 18 marzo 2021, 19:55

Debora D ha scritto:Ciao Tiziana, benvenuta fra noi.
Mi piace questo tuo esordio nell’Arena. Mostri uno stile pronto a crescere, fantasia e una buona gestione dei dialoghi con azioni e capoversi battuta.

Il punto di forza sta nel ritmo e nel flusso, infatti arrivo in fondo con la curiosità di sapere cosa accadrà, con il sospetto che le bevande nascondano qualcosa e il desiderio di scoprilo. Scorrevole e piacevole.
Pensavo fosse una situazione realistica invece era fantastica, rileggendolo dopo la tua spiegazione l’ho capito meglio.
La domanda che mi faccio è: chi sono questi e dove siamo? In un locale? Che relazione c’è fra loro?
Dal pensiero diretto della protagonista su Jinny avevo ritenuto che avessero un qualche legame, tipo l’amica che la porta a una festa privata o simili, poi mi è parso di capire che li avesse incontrati durante la serata. Come? Da dove spuntano?
In sintesi ho fatto un po' di confusione leggendo.

Dettagli stilistici.
Credo che tu abbia usato
Sorrido / Bevo e sorrido. / Bevo e sorrido.
per dipingere lo stato della protagonista, però a un certo punto la cosa è diventata stridente. Ragionavo tra me “queste ripetizioni sono un effetto di significato” e questo mi portava fuori dalla storia.

Finale. Bella l’idea. Qualche carattere in più mi sarebbe servito per capire meglio, perché all’improvviso via il tavolo e avanti erba. Però ho capito che si trattava di una metamorfosi.

Conclusione: un ottimo primo racconto su Minuti Contati, aspetto di leggere altro di tuo. Tema centrato, flusso piacevole, un po’ di confusione nelle informazioni che giungono al lettore. Tanti personaggi da gestire e distinguere (è un punto debole che ho anche io) per un testo così breve.

A presto, buona Sara Simoni edition!



Ciao Debora,
ero un po' combattuta su come utilizzare lo spazio disponibile, se partire diretta dall'azione o entrarci piano e alla fine non ho avuto molta scelta se non iniziare subito, per questo purtroppo mi son persa luogo e legami, che ho cercato di far passare a grandi linee. Jinny (che poi sarebbe Jinny Greenteeth, un demone delle paludi del folklore inglese, ma non era necessario si cogliesse il riferimento, anzi è del tutto trascurabile) l'ha conosciuta la sera stessa, l'ho accennato ad un certo punto, mentre gli altri sono amici suoi.
Avendolo scritto dal punto di vista della protagonista ho pensato di poter far intendere il suo stato di ubriachezza facendole fare gesti meccanici, sono contenta che questo sia arrivato. Il resto è volutamente confusionario per lo stesso motivo ma mi rendo conto che non è ben riuscito avendo così poso spazio d'azione.
Nella backstory che mi sono creata loro sono esseri fatati che si divertono a giocare con la vita degli umani, da cui uno si astiene e fa solo da giudice. Immagnavo che questo locale fosse un po' il loro solito ritrovo per fare questo gioco e che accalappiassero persone sole e con dei problemi, diciamo, qualcuno su cui poter fare facilmente leva.
Il finale mi è uscito troppo svelto purtroppo, avrei voluto farla portare nel bosco e invece mi sono dovuta accontentare di un drastico cambio di scena giustificato dalla componente magica xD

Grazie e a presto!

Avatar utente
Hayà
Messaggi: 79

Re: È solo un gioco

Messaggio#8 » sabato 20 marzo 2021, 14:42

Ciao Tiziana, è un piacere leggerti.

A prima impressione, il finale mi ha un po’ confuso. Non riuscivo a comprendere se fosse un metaforico “mettere radici” o una vera e propria trasformazione. Poi ho letto i commenti, in particolare dove hai specificato che è un fantasy, e lì alcuni dettagli mi sono risultati più chiari (la pelle azzurrina di Aura – che ammetto mi aveva dato qualche dubbio fin dall’inizio – e i denti verdi di Jinny) e il finale più decisivo.

Con queste nuove conoscenze, il testo assume una sfumatura un poco più inquietante, come una sorta di diavolo tentatore che cerca di convincere la propria vittima a dire ciò che vuol farsi sentir dire, per infine ingannarla.

L’unica pecca, secondo me, è la componente fantasy un po’ troppo in secondo piano. Le allusioni fantastiche risaltano nel testo, ma lo stato della protagonista (che non è proprio lucida) ne riducono l’importanza. Dopotutto, come faccio a essere sicura che veda veramente la pelle azzurrina di Aura, o se è solo un’illusione dei fumi dell’alcool?

Però il testo mi è piaciuto, e come è stato scritto attrae decisamente l’attenzione. Complimenti!

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 519

Re: È solo un gioco

Messaggio#9 » sabato 20 marzo 2021, 16:33

Ciao Tiziana e piacere di averti qui su MC
Il tuo racconto mi è piaciuto, l'idea di questi tre essere che tentano la nostra protagonista è molto interessante.
Avrei seminato qualcosina in più nelle battute iniziali per far riconoscere meglio i tre personaggi e quello che "promettevano", ma so che in così poco spazio è un'impresa ardua.
Temo che sempre a causa dello spazio ridotto, il racconto sembra svolgersi in una specie di bar di cui non ci è dato sapere molto, peccato. Il dettaglio del tavolo basso, reso con l'accavallamento della gamba è un tocco di gran classe.
Tema ben rispettato e interessante.
Complimenti.

Spero di rileggerti presto!

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#10 » sabato 20 marzo 2021, 17:14

Hayà ha scritto:Ciao Tiziana, è un piacere leggerti.

A prima impressione, il finale mi ha un po’ confuso. Non riuscivo a comprendere se fosse un metaforico “mettere radici” o una vera e propria trasformazione. Poi ho letto i commenti, in particolare dove hai specificato che è un fantasy, e lì alcuni dettagli mi sono risultati più chiari (la pelle azzurrina di Aura – che ammetto mi aveva dato qualche dubbio fin dall’inizio – e i denti verdi di Jinny) e il finale più decisivo.

Con queste nuove conoscenze, il testo assume una sfumatura un poco più inquietante, come una sorta di diavolo tentatore che cerca di convincere la propria vittima a dire ciò che vuol farsi sentir dire, per infine ingannarla.

L’unica pecca, secondo me, è la componente fantasy un po’ troppo in secondo piano. Le allusioni fantastiche risaltano nel testo, ma lo stato della protagonista (che non è proprio lucida) ne riducono l’importanza. Dopotutto, come faccio a essere sicura che veda veramente la pelle azzurrina di Aura, o se è solo un’illusione dei fumi dell’alcool?

Però il testo mi è piaciuto, e come è stato scritto attrae decisamente l’attenzione. Complimenti!


Ciao Hayà, grazie per avermi letta.
Le tue osservazioni sono giustissime e me ne sono resa anche conto, solo che non sapevo come ovviare al problema dal momento che è scritto dal punto di vista di una mortale che non sa nulla delle creature magiche. Sicuramente in una futura – e più lunga – versione saprò trattarlo meglio!
Speravo di recuperare sul finale ma mi sono ritrovata con l'acqua alla gola per quanto riguarda lo spazio e non sapevo più che fare perché non potevo tagliare altro xD

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#11 » sabato 20 marzo 2021, 17:23

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Tiziana e piacere di averti qui su MC
Il tuo racconto mi è piaciuto, l'idea di questi tre essere che tentano la nostra protagonista è molto interessante.
Avrei seminato qualcosina in più nelle battute iniziali per far riconoscere meglio i tre personaggi e quello che "promettevano", ma so che in così poco spazio è un'impresa ardua.
Temo che sempre a causa dello spazio ridotto, il racconto sembra svolgersi in una specie di bar di cui non ci è dato sapere molto, peccato. Il dettaglio del tavolo basso, reso con l'accavallamento della gamba è un tocco di gran classe.
Tema ben rispettato e interessante.
Complimenti.

Spero di rileggerti presto!


Ciao, grazie per avermi letta! (Dire "ciao Fagiolo" mi fa molto ridere, devo impararmi i vostri nomi)
Lo spazio è stato una vera e propria sfida, non sono abituata a scrivere racconti così corti ma sono felice di essere qui per imparare e migliorarmi.
Mi sono un po' arrampicata con i dettagli per far intendere luogo e personaggi senza togliere nulla allo svolgimento xD
Mi è spiaciuto molto non poter scrivere di più, soprattutto nel finale frettoloso che mi sono ritrovata a dover mettere in scena in quattro righe. Temevo infatti che non solo non si capisse il finale ma anche l'intenzione dei personaggi. Avrei dovuto usare il titolo come disclaimer: "Questo è un fantasy" ahahah
Grazie ancora, alla prossima!

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 519

Re: È solo un gioco

Messaggio#12 » sabato 20 marzo 2021, 17:27

Tranquilla, Fagiolo va benissimo! :P

in realtà si capisce tutto e arrivati al finale prendono tutto un altro sapore anche i dettagli che semini primi (i capelli blu, i denti verdi...) oltre al gusto dei vari cocktail, chiamiamoli così.

Spero diventerai una assidua frequentatrice di MC e vedrai che ci prenderai la mano sia col tempo che con lo spazio! Hai un bello stile.

Dario17
Messaggi: 417

Re: È solo un gioco

Messaggio#13 » domenica 21 marzo 2021, 18:28

Una discreta tecnica narrativa, ho gradito molto la gestione di tanti personaggi subito presenti; non è perfetta ma considerando quanto sia deleteria una scena iniziale piena di gente...
Il drink che sa di palude è decisamente troppo: ok che poi con susseguirsi del racconto si capisce dove voglia andare a parare, pma chi è che ha ingurgitato in vita sua un pezzo di palude da conoscerne il sapore?
Finale fiabesco e kafkiano che non spiega nulla di nulla, ma alla fin fine chissene...c'è la chiusa giusta per la semina fatta precedentemente e giù il sipario.
Carino. Tema rispettato anche se non mi piace sia citato nel racconto in maniera papale, come fa Devran in un dialogo.

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#14 » domenica 21 marzo 2021, 19:07

Dario17 ha scritto:Una discreta tecnica narrativa, ho gradito molto la gestione di tanti personaggi subito presenti; non è perfetta ma considerando quanto sia deleteria una scena iniziale piena di gente...
Il drink che sa di palude è decisamente troppo: ok che poi con susseguirsi del racconto si capisce dove voglia andare a parare, pma chi è che ha ingurgitato in vita sua un pezzo di palude da conoscerne il sapore?
Finale fiabesco e kafkiano che non spiega nulla di nulla, ma alla fin fine chissene...c'è la chiusa giusta per la semina fatta precedentemente e giù il sipario.
Carino. Tema rispettato anche se non mi piace sia citato nel racconto in maniera papale, come fa Devran in un dialogo.


Ciao Dario, grazie per avermi letta.
Purtroppo fra spazio limitato e affollamento di personaggi non sono riuscita a gestire bene la situazione come avrei voluto.
Mi hai fatto un sacco ridere per il sapore di palude, e hai ragione da una parte, ma olfatto e gusto sono connessi e credo sia verosimile dare un sapore a qualcosa che non si ha mai assaggiato. Mi spiego meglio facendo un esempio personale: alle elementari in mensa ci davano delle patate che secondo me sapevano di lavatrice, o di candeggina, eppure non ho mai assaggiato la candeggina o leccato il cestello di una lavatrice. Idem per la prima volta che ho mangiato la pasta con lo zenzero, che avevo detto che sapeva di Raid. Semplicemente era l'olfatto a giocarmi questo scherzo, facendomi sentire quell'essenza anche sulla lingua :)
Nel finale (troppo frettoloso, lo so) viene trasformata in un albero per via della sua scelta.

Avatar utente
SilviaCasabianca
Messaggi: 108

Re: È solo un gioco

Messaggio#15 » lunedì 22 marzo 2021, 22:36

Ciao Tiziana e benvenuta,
piacere di leggerti.
Ammetto che sul finale ho fatto come i cagnolini quando sentono qualche rumore stridente. Lì per lì ho pensato fosse semplicemente una bellissima metafora di come lei sentisse che stava mettendo radici, con i piedi che affondano nell'erba e le dita che si afferrano alle viscere.
Mi sono anche sentita molto cullata da quel tuo: sono una foglia.
Invece poi ho subito compreso che si trattava di qualcosa che stava accadendo realmente e quindi che ci trovavamo in un fantasy. Non l'avevo capito e non ho capito se era tua intenzione restare misteriosa in tal senso. Avrei quasi preferito si trattasse di una metafora, l'avrei apprezzata davvero tanto. Così invece, apprezzo comunque il tuo racconto perché è ben scritto, è interessante e si legge con gran piacere, però leggermente meno.
Complimenti comunque!

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#16 » martedì 23 marzo 2021, 8:53

SilviaCasabianca ha scritto:Ciao Tiziana e benvenuta,
piacere di leggerti.
Ammetto che sul finale ho fatto come i cagnolini quando sentono qualche rumore stridente. Lì per lì ho pensato fosse semplicemente una bellissima metafora di come lei sentisse che stava mettendo radici, con i piedi che affondano nell'erba e le dita che si afferrano alle viscere.
Mi sono anche sentita molto cullata da quel tuo: sono una foglia.
Invece poi ho subito compreso che si trattava di qualcosa che stava accadendo realmente e quindi che ci trovavamo in un fantasy. Non l'avevo capito e non ho capito se era tua intenzione restare misteriosa in tal senso. Avrei quasi preferito si trattasse di una metafora, l'avrei apprezzata davvero tanto. Così invece, apprezzo comunque il tuo racconto perché è ben scritto, è interessante e si legge con gran piacere, però leggermente meno.
Complimenti comunque!


Ciao Silvia, grazie per avermi letta.
Inizialmente era voluto che non si capisse, poi mi sono ritrovata a non sapere come farlo capire :')
La scelta di scrivere dal punto di vista della ragazza umana mi ha limitata in quel senso, ho potuto dare pochi dettagli sovrannaturali e discutibili, dal momento che lei è ubriaca. Forse se avessi usato il pov di Jinny sarebbe risultato più misterioso e anche più comprensibile. Proverò a riscriverlo in questi giorni e vedere come verrebbe!

Avatar utente
Roberto Bartoletti
Messaggi: 38

Re: È solo un gioco

Messaggio#17 » martedì 23 marzo 2021, 12:12

Ciao Tiziana, piacere di conoscerti e leggerti.
Il tuo racconto mi ha divertito, anche se ammetto di averlo dovuto rileggere un paio di volte per recuperare meglio certi dettagli sparsi che mi ero perso in un primo momento. Nel dettaglio ho avuto un po' di difficoltà a capire che fosse anche una sfida fra gli "amici", piuttosto che un piano comune. Lo si capisce nel finale, che è piuttosto repentino, ma se fosse stato integrato quello rinunciando a qualche dialogo generico prima per me sarebbe stato perfetto. Ho anche apprezzato il modo originale con cui è stato inserito il tema. A presto e buona gara!

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#18 » martedì 23 marzo 2021, 15:47

Roberto Bartoletti ha scritto:Ciao Tiziana, piacere di conoscerti e leggerti.
Il tuo racconto mi ha divertito, anche se ammetto di averlo dovuto rileggere un paio di volte per recuperare meglio certi dettagli sparsi che mi ero perso in un primo momento. Nel dettaglio ho avuto un po' di difficoltà a capire che fosse anche una sfida fra gli "amici", piuttosto che un piano comune. Lo si capisce nel finale, che è piuttosto repentino, ma se fosse stato integrato quello rinunciando a qualche dialogo generico prima per me sarebbe stato perfetto. Ho anche apprezzato il modo originale con cui è stato inserito il tema. A presto e buona gara!


Ciao Roberto e grazie!
Hai ragione, se avessi pianificato meglio i dialoghi avrei potuto sia far trasparire meglio le intenzioni che magari caratterizzare meglio le creature. Mi sono fatta prendere dall'ansia e non sapevo più cosa tagliare e/o cambiare xD

Red Robin
Messaggi: 76

Re: È solo un gioco

Messaggio#19 » mercoledì 24 marzo 2021, 13:01

Ciao Tiziana,
Non so se tu adori il fantasy, ma io sì, da morire. Perciò, no problem con le creature paranormali e la storia di Cilindro, bibite eccetera. Già parti avvantaggiata, quindi, ma cerco di essere oggettivo. Non chiedermi perché, ma l'intera vicenda della protagonista, con tutti questi personaggi un po' squilibrati attorno a lei, mi ha ricordato un po' Alice nel paese delle meraviglie. Il tema c'è, lo stile è fluido, senza particolari problemi, non è difficile empatizzare con la protagonista, e il finale è comprensibile (considera però che è perché io sono abituato al genere). Tuttavia, è proprio il finale secondo me la grande pecca del racconto (ti appunto poi una piccola revisione della punteggiatura, che manca per esempio in un vocativo di "Aura" in una battuta di dialogo, ma niente di che): l'ho sentito come troppo semplicistico, una soluzione facile. Magari potevi mantenerlo, arricchendolo di dettagli sensoriali, o ispirando qualche significato più profondo, perché così sembra soltanto un riferimento inserito a forza rispetto al tema, contrariamente a quanto viene esposto bene ,in maniera chiara e mai pedante (minispieghini che fanno sembrare il lettore un idiota fortunatamente qui non ci sono), nel resto del racconto.
Brava, alla prossima!

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 322

Re: È solo un gioco

Messaggio#20 » mercoledì 24 marzo 2021, 13:11

Ciao Tiziana,
ho apprezzato il tuo stile fluido. Scrivi davvero bene e supportata da questa tecnica non potrai che fare belle cose in campo letterario. Il problema di questa storia, a mio parere, sta nella sovrabbondanza di personaggi che genera confusione e rallenta la lettura. Ne ho contati cinque e secondo me sono troppi, specie in riferimento all’esiguo numero di caratteri che avevi a disposizione. Peccato perché i dialoghi sono credibili e portano avanti la trama. Un altro problema di focalizzazione della scena l’ho avuto all’inizio, quando ci indichi che la protagonista è seduta ad un tavolo “troppo basso”, ma qualche riga dopo scrivi che è sul divano (“Jinny mi si stringe addosso sul divanetto”). Il tema è centrato in senso letterale (una scelta interessante) ma ho trovato la svolta fantasy debole e forzata. Considera però che si tratta del gusto personale del sottoscritto che ha una scarsa propensione per quel genere letterario.
A rileggerti.

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#21 » mercoledì 24 marzo 2021, 14:12

Red Robin ha scritto:Ciao Tiziana,
Non so se tu adori il fantasy, ma io sì, da morire. Perciò, no problem con le creature paranormali e la storia di Cilindro, bibite eccetera. Già parti avvantaggiata, quindi, ma cerco di essere oggettivo. Non chiedermi perché, ma l'intera vicenda della protagonista, con tutti questi personaggi un po' squilibrati attorno a lei, mi ha ricordato un po' Alice nel paese delle meraviglie. Il tema c'è, lo stile è fluido, senza particolari problemi, non è difficile empatizzare con la protagonista, e il finale è comprensibile (considera però che è perché io sono abituato al genere). Tuttavia, è proprio il finale secondo me la grande pecca del racconto (ti appunto poi una piccola revisione della punteggiatura, che manca per esempio in un vocativo di "Aura" in una battuta di dialogo, ma niente di che): l'ho sentito come troppo semplicistico, una soluzione facile. Magari potevi mantenerlo, arricchendolo di dettagli sensoriali, o ispirando qualche significato più profondo, perché così sembra soltanto un riferimento inserito a forza rispetto al tema, contrariamente a quanto viene esposto bene ,in maniera chiara e mai pedante (minispieghini che fanno sembrare il lettore un idiota fortunatamente qui non ci sono), nel resto del racconto.
Brava, alla prossima!


Ciao Red Robin, grazie per avermi letta!
Sì, adoro il fantasy (urban in particolare). Sai che non avevo pensato ad Alice? Ma in effetti può far pensare alla scena del tè, con il personaggio con il Cilindro, poi, ancor di più!
Hai ragione sul fatto che il finale è semplicistico, è la parte che più mi è rimasta sul groppone infatti per quanto riguarda la descrizione. È che sono partita proprio dal finale e poi ho creato la scena a ritroso, in un certo senso, e mi sono persa con gli spazi.

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#22 » mercoledì 24 marzo 2021, 14:19

Andrea76 ha scritto:Ciao Tiziana,
ho apprezzato il tuo stile fluido. Scrivi davvero bene e supportata da questa tecnica non potrai che fare belle cose in campo letterario. Il problema di questa storia, a mio parere, sta nella sovrabbondanza di personaggi che genera confusione e rallenta la lettura. Ne ho contati cinque e secondo me sono troppi, specie in riferimento all’esiguo numero di caratteri che avevi a disposizione. Peccato perché i dialoghi sono credibili e portano avanti la trama. Un altro problema di focalizzazione della scena l’ho avuto all’inizio, quando ci indichi che la protagonista è seduta ad un tavolo “troppo basso”, ma qualche riga dopo scrivi che è sul divano (“Jinny mi si stringe addosso sul divanetto”). Il tema è centrato in senso letterale (una scelta interessante) ma ho trovato la svolta fantasy debole e forzata. Considera però che si tratta del gusto personale del sottoscritto che ha una scarsa propensione per quel genere letterario.
A rileggerti.


Ciao Andrea, grazie per avermi letta e per i compimenti riguardo la mia scrittura.
Sì, i personaggi sono troppi e ho fatto fatica infatti a farli emergere con pochi dettagli, motivo per il quale alla fine ho scelto di non dare neanche un nome al ragazzo con il cilindro, che tanto serviva solo come giudice.
Il mio problema in questa costruzione è che sono partita dalla fine e poi ho dovuto capire come ci è arrivata la protagonista, ovvero: Chi la trasforma? Ok è uno spriggan. Perché? Perché è una sfida con gli amici a chi si accalappia la vittima da trasformare. Quali amici? Da dove vengono? Chi detta le regole del gioco? E quindi mi sono un po' persa ahahaha
Non ho capito però il problema della focalizzazione. Sono in un locale, seduti sui divanetti attorno ad un tavolo, solo che è troppo basso per accavallare comodamente le gambe (mi è servito più che altro per indicare sia la presenza del tavolo che per dipingere il senso di costrizione fra il tavolo e i due che le stanno addosso)

Red Robin
Messaggi: 76

Re: È solo un gioco

Messaggio#23 » mercoledì 24 marzo 2021, 14:46

Lilith_luna ha scritto:
Red Robin ha scritto:Ciao Tiziana,
Non so se tu adori il fantasy, ma io sì, da morire. Perciò, no problem con le creature paranormali e la storia di Cilindro, bibite eccetera. Già parti avvantaggiata, quindi, ma cerco di essere oggettivo. Non chiedermi perché, ma l'intera vicenda della protagonista, con tutti questi personaggi un po' squilibrati attorno a lei, mi ha ricordato un po' Alice nel paese delle meraviglie. Il tema c'è, lo stile è fluido, senza particolari problemi, non è difficile empatizzare con la protagonista, e il finale è comprensibile (considera però che è perché io sono abituato al genere). Tuttavia, è proprio il finale secondo me la grande pecca del racconto (ti appunto poi una piccola revisione della punteggiatura, che manca per esempio in un vocativo di "Aura" in una battuta di dialogo, ma niente di che): l'ho sentito come troppo semplicistico, una soluzione facile. Magari potevi mantenerlo, arricchendolo di dettagli sensoriali, o ispirando qualche significato più profondo, perché così sembra soltanto un riferimento inserito a forza rispetto al tema, contrariamente a quanto viene esposto bene ,in maniera chiara e mai pedante (minispieghini che fanno sembrare il lettore un idiota fortunatamente qui non ci sono), nel resto del racconto.
Brava, alla prossima!


Ciao Red Robin, grazie per avermi letta!
Sì, adoro il fantasy (urban in particolare). Sai che non avevo pensato ad Alice? Ma in effetti può far pensare alla scena del tè, con il personaggio con il Cilindro, poi, ancor di più!
Hai ragione sul fatto che il finale è semplicistico, è la parte che più mi è rimasta sul groppone infatti per quanto riguarda la descrizione. È che sono partita proprio dal finale e poi ho creato la scena a ritroso, in un certo senso, e mi sono persa con gli spazi.


Wow, anche a me piace molto la declinazione Urban!. Comunque, tornando al tuo racconto, sì, ho subito associato Cilindro al Cappellaio Matto. Ora mi è più chiara la storia del finale (mi sembrava strano che qualcuno potesse scrivere così bene la gran parte del racconto e così male la conclusione ahah). Sì, anch'io ho moooolti problemi con gli spazi, però attenta per la prossima volta, perché è stato veramente un peccato quel finale.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: È solo un gioco

Messaggio#24 » giovedì 8 aprile 2021, 13:13

Beh, touchè, che stile pazzesco, davvero. Un solo grosso problema che danneggia terribilmente il racconto e sta nella gestione dei caratteri, ma al primo MC ci sta alla grande e spesso anche nei successivi. Hai costruito alla grande, dialoghi funzionali e sempre i giusti scambi, tutto perfetto, ma sei arrivata lunga e l'ultima parte hai dovuto gestirla male senza lo spazio adeguato e hai ovviamente perso l'equilibrio tenuto fino a quel punto. Peccato, ma può capitare. Tema ovviamente preso in pieno. Per me siamo dalle parti di un pollice tendente verso l'alto in modo solido, ma finisci dietro al parivalutato racconto di Mammoli proprio per la gestione del finale.

Avatar utente
Lilith_luna
Messaggi: 23

Re: È solo un gioco

Messaggio#25 » giovedì 8 aprile 2021, 19:09

antico ha scritto:Beh, touchè, che stile pazzesco, davvero. Un solo grosso problema che danneggia terribilmente il racconto e sta nella gestione dei caratteri, ma al primo MC ci sta alla grande e spesso anche nei successivi. Hai costruito alla grande, dialoghi funzionali e sempre i giusti scambi, tutto perfetto, ma sei arrivata lunga e l'ultima parte hai dovuto gestirla male senza lo spazio adeguato e hai ovviamente perso l'equilibrio tenuto fino a quel punto. Peccato, ma può capitare. Tema ovviamente preso in pieno. Per me siamo dalle parti di un pollice tendente verso l'alto in modo solido, ma finisci dietro al parivalutato racconto di Mammoli proprio per la gestione del finale.


Grazie mille, non mi aspettavo il complimento sullo stile. Il mio ingresso nel gruppo (e nel forum) è stato molto incerto, ma sono contenta di essermi fatta notare per qualcosa. Come prima gara mi è piaciuta molto e ho letto cose davvero belle. Spero di partecipare ancora e di gestire meglio i caratteri!

Torna a “151° Edizione - Sara Simoni Edition - la Settima dell'Ottava Era (Marzo 2021)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti