Lontano da Taurus

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Davide Di Tullio
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Lontano da Taurus

Messaggio#1 » lunedì 15 marzo 2021, 23:09

La linea morbida di Taurus Novus si staglia sullo sfondo punteggiato di stelle.
«Ci siamo!» Il primo ufficiale mi osserva eccitato. Gocce di sudore gli rigano il volto scavato dalla stanchezza. Si passa una mano sulla barba arricciata e punta un gomito sul bracciolo della sua postazione.
Mi poggio sullo schienale e sbottono il colletto. «è meraviglioso»
«Sarà meglio svegliare il secondo ufficiale—»
Porto l'indice alle labbra. «Si goda il momento»
Il primo ufficiale increspa le labbra in un sorriso che ricorda la muta accondisciendenza di un bambino. Per un attimo anche il rumore dei motori si sopisce e la nave sembra fluttuare nello spazio come una bolla di sapone alla deriva.
Lo schermo-radar manda i primi segnali.
«Il satellite Caboto ci aveva visto giusto», faccio un cenno con la testa.
Il primo ufficiale ingrandisce l'immagine che arriva in alta definizione: una pianura ricoperta di boschi e solcata da enormi corsi d'acqua che si perdono all'orizzonte.
«Acqua dolce, selvaggina, il profumo dell'ozono dopo la pioggia...» Si passa una nocca sotto un occhio e sospira. «Scusate Capitano, ma è molto meglio di come m'aspettassi».
«Sì, lo è. Tutta questa abbondanza... Potrebbe renderci folli.»
«Venticinque anni nello spazio, Capitano... Avevo dimenticato questi colori. Il minimo che ci possa capitare è impazzire... Impazzire di gioia.» Il primo ufficiale mostra i denti ingialliti.
«Lei pensa sia giusto?»
Il primo ufficiale mi osserva obliquo. «Io vi capisco, Capitano. Lo spazio sembra un'immensa frontiera. Lo cavalcheresti per il resto dei tuoi giorni. Ma è quello il nostro posto», e indica un promontorio innevato, sullo schermo.
«Sono d'accordo. Ma cosa accadrà poi?»
Il primo ufficiale si alza dalla sedia e si avvicina all'oblò. «Non è il momento di nutrire dubbi, Capitano», e incrocia le braccia sul petto.
«Finirà come sempre. Fagociteremo le nostre energie per accaparrarci il meglio e vivremo nell'angoscia di dover meritare di più. Io dico che questo è il nostro mondo»
«Quale mondo? Questa prigione di acciaio e carbonio, dove i cadaveri diventano concime per le nostre carote?»
«è il ciclo della vita, ufficiale. Abbiamo condotto questa nave oltre l'inimmaginabile e la vera vita l'abbiamo vissuta in questo equilibrio precario. Siamo sopravvissuti a noi stessi.»
Il primo ufficiale batte un piede sul pavimento. «Ora basta! Attivi le operazioni di sbarco.»
Mi sollevo dalla poltrona. Le ossa scricchiolano e una lieve vertigine mi fa vacillare. «Non saremo mai pronti per questo.»
Il primo ufficiale si passa le mani tra i capelli e sghignazza. «Lei crede di avere scelta?»
«L'avevamo quando abbiamo abbandonato la Terra. Potevamo rimanere e invece abbiamo scelto gli spazi siderali.»
«Lei è pazzo! Avviserò il secondo ufficiale del suo esaurimento e la farò destituire». L'uomo scatta verso l'uscita della cabina di comando.
Mi sporgo in avanti e attivo sulla plancia il blocco della porta. «Non credo sarà necessario».
L'ufficiale si volta e mi scruta come se mi vedesse per la prima volta.
«Ho programmato la rotta per condurci lontano da Taurus. Sono l'unico in grado di modificarne lo schema. Seppure decideste di neutralizzarmi, io sarei l'unico a poter pilotare il mezzo su Taurus.»
«Cosa crede di essere, Dio?»
«Oh, no, primo ufficiale. Sono solo un uomo, e sono l'unico ad averlo compreso»
Ultima modifica di Davide Di Tullio il lunedì 15 marzo 2021, 23:31, modificato 5 volte in totale.



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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#2 » lunedì 15 marzo 2021, 23:11

Ciao Davide! Parametri tutti rispettati, divertiti in questa SARA SIMONI EDITION!

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Antonio Pilato
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#3 » martedì 16 marzo 2021, 12:14

Ciao Davide, è stato un piacere leggerti.

La storia riprende i tipici canoni dell’esilio fantascientifico, reso particolarmente bene negli aggettivi delle descrizioni, un po’ meno nella grammatica dei dialoghi. Il protagonista devo ammettere che non mi è dispiaciuto affatto e non cade nel classico cliché.
Tuttavia, il tema del racconto non mi sembra completamente rispettato poiché, più che di ‘metter le radici’, qua l’argomento è lo ‘averle tolte’. Inoltre, devo dire che la vicenda non mi ha particolarmente convinto: pur essendoci un limite di carattere, secondo me potevi sfruttarne di più per aggiungere elementi che l’avrebbero potuta migliorare.

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#4 » martedì 16 marzo 2021, 12:39

Antonio Pilato ha scritto:Ciao Davide, è stato un piacere leggerti.

La storia riprende i tipici canoni dell’esilio fantascientifico, reso particolarmente bene negli aggettivi delle descrizioni, un po’ meno nella grammatica dei dialoghi. Il protagonista devo ammettere che non mi è dispiaciuto affatto e non cade nel classico cliché.
Tuttavia, il tema del racconto non mi sembra completamente rispettato poiché, più che di ‘metter le radici’, qua l’argomento è lo ‘averle tolte’. Inoltre, devo dire che la vicenda non mi ha particolarmente convinto: pur essendoci un limite di carattere, secondo me potevi sfruttarne di più per aggiungere elementi che l’avrebbero potuta migliorare.


Ciao Antonio

grazie molte per il tuo commento. Buona lettura e buon contest!

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Hayà
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#5 » sabato 20 marzo 2021, 12:17

Ciao Davide, è un piacere leggerti.

Prima di tutto, complimenti per le emozioni della scena iniziale: in poche parole, hai descritto perfettamente le sensazioni di sollievo e gioia che provano i personaggi.
L’unica cosa che mi ha un po’ confuso è stato il repentino (o, almeno, così mi è sembrato) cambio di idee del protagonista: in un primo momento sembrava anche lui felice di arrivare su Taurus e quando ha rivelato le sue vere intenzioni ho dovuto un attimo fermarmi per raccogliere le idee e tornare indietro per vedere se non avessi perso qualche dettaglio lungo la strada.
Il tema l’ho trovato rispettato.

A parte questo, la mia opinione tutto sommato è positiva. Lo stile in particolare mi ha colpito. Complimenti!

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#6 » sabato 20 marzo 2021, 15:43

Hayà ha scritto:Ciao Davide, è un piacere leggerti.

Prima di tutto, complimenti per le emozioni della scena iniziale: in poche parole, hai descritto perfettamente le sensazioni di sollievo e gioia che provano i personaggi.
L’unica cosa che mi ha un po’ confuso è stato il repentino (o, almeno, così mi è sembrato) cambio di idee del protagonista: in un primo momento sembrava anche lui felice di arrivare su Taurus e quando ha rivelato le sue vere intenzioni ho dovuto un attimo fermarmi per raccogliere le idee e tornare indietro per vedere se non avessi perso qualche dettaglio lungo la strada.
Il tema l’ho trovato rispettato.

A parte questo, la mia opinione tutto sommato è positiva. Lo stile in particolare mi ha colpito. Complimenti!


Ciao Hayà, grazie molte per il tuo commento. Temo che tu abbia ragione sulla svolta repentina e so anche dove sta il problema. Riscontro infatti una lacuna nella semina iniziale. Il protagonista è estasiato dalla scoperta, ma crede che questo sarà la condanna del suo equipaggio. Vedere una natura incontaminata, gli riporta alla mente la Terra. Tutto molto bello, peccato che non si capisca :-D. Difficile dosare il detto col non detto. Forse qualche pensiero del protagonista in più mi avrebbe aiutato non poco. Grazie ancora della tua opinione e a rileggerci presto!

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Fagiolo17
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#7 » sabato 20 marzo 2021, 17:23

Ciao Davide e benvenuto su Minuti Contati. :P

Mi piace come hai affrontato il tema, parlando di problemi molto attuali riportandoli in questo setting sci fi.
La parte iniziale è davvero ben resa, con sapienti pennellate hai reso la gioia del capitano.
Ho trovato un po' di difficoltà nella parte centrale dei dialoghi dove un paio di battute ho dovuto rileggerle per capire chi stesse parlando, ma principalmente per colpa dei titoli di bordo. (primo ufficiale, secondo ufficiale, capitano... all'inizio avevo fatto confusione).
Alla seconda lettura è andato tutto più liscio.
Il twist avviene un pochino troppo rapidamente, con un paio di line di pensato in più avresti potuto mostrarci i dubbi del capitano e il suo timore di distruggere un altro pianeta (magari tagliando leggermente le battute seguenti)

"
Io dico che questo è il nostro mondo"

qui ci sarebbe stato bene un bel beat con lui che apre le braccia e indica la nave, per dare maggiore chiarezza. Ad una lettura superficiale poterebbe sembrare si riferisca al pianeta e potrebbe confondere.

In ogni caso il racconto mi è piaciuto molto. complimenti e in bocca al lupo per questa edition.

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#8 » sabato 20 marzo 2021, 18:38

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Davide e benvenuto su Minuti Contati. :P

Mi piace come hai affrontato il tema, parlando di problemi molto attuali riportandoli in questo setting sci fi.
La parte iniziale è davvero ben resa, con sapienti pennellate hai reso la gioia del capitano.
Ho trovato un po' di difficoltà nella parte centrale dei dialoghi dove un paio di battute ho dovuto rileggerle per capire chi stesse parlando, ma principalmente per colpa dei titoli di bordo. (primo ufficiale, secondo ufficiale, capitano... all'inizio avevo fatto confusione).
Alla seconda lettura è andato tutto più liscio.
Il twist avviene un pochino troppo rapidamente, con un paio di line di pensato in più avresti potuto mostrarci i dubbi del capitano e il suo timore di distruggere un altro pianeta (magari tagliando leggermente le battute seguenti)

"
Io dico che questo è il nostro mondo"

qui ci sarebbe stato bene un bel beat con lui che apre le braccia e indica la nave, per dare maggiore chiarezza. Ad una lettura superficiale poterebbe sembrare si riferisca al pianeta e potrebbe confondere.

In ogni caso il racconto mi è piaciuto molto. complimenti e in bocca al lupo per questa edition.


ciao Fagiolone, grazie per il commento. Nulla da eccepire. in effetti, non ho pensato alla confusione che si sarebbe potuto generare con le denominazioni dell' equipaggio. e sì, hai ragione. Ci stava da Dio un beat dove lo hai indicato, curioso che abbia fatto la stessa riflessione dopo aver riletto il racconto. grazie ancora e alla prossima!

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Debora D
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#9 » domenica 21 marzo 2021, 15:23

Ciao Davide, sono contenta di commentarti!
Sto riscoprendo la fantascienza e le sue possibilità perciò ho apprezzato questo tuo racconto per l’ambientazione e i riferimenti attuali.
Il tema mi sembra centrato attraverso una domanda: è giusto che l’umanità metta radici di nuovo dopo aver consumato il proprio pianeta? Attuale e potente.
Ho detestato il protagonista, perché sono sempre per dare una seconda possibilità, quindi ho empatizzato di più con il dolore e la rabbia del primo ufficiale. Se questo era il tuo obiettivo, ci sei riuscito bene.

Il testo ha un buono stile, come ci hai abituati a leggere, però l’ho trovato poco curato. Hai consegnato alle 23:09, quindi mi chiedo se non tu non abbia avuto modo di rileggere e correggere gli errori, ci sono tanti fattori reali che influiscono sulla scrittura.

Il primo aspetto che mi ha stonato un po’ è quello dei nomi. Il primo ufficiale è giusto che sia identificato così dal suo comandante ma potrebbe esserlo anche per cognome. Mi sembra strano che nella mente del protagonista l’uomo a cui imporrà un tale dolore non abbia un nome per tutto il racconto.
«è il ciclo della vita, ufficiale. 
Qui per esempio un cognome poteva starci.

Pignolerie.
Accondisciendenza → senza la i! la prof che è in me è inorridita, dico la verità.
Mi poggio → sarebbe meglio mi appoggio

La mancanza delle maiuscole in alcune battute è dovuta a problemi tecnici? Meglio così che con l’apostrofo comunque.
«è meraviglioso» «è il ciclo della vita, ufficiale. 

L’uso dei puntini di sospensione. In questa sequenza li usi quattro volte. Per me sono troppe. I puntini andrebbero centellinati. In certi momenti sono sostituibili con la punteggiatura o con un beat. Anche perché più li usi e meno valore acquisiscono, diventano qualcosa di normale e prevedibile.
«Acqua dolce, selvaggina, il profumo dell'ozono dopo la pioggia...» Si passa una nocca sotto un occhio e sospira. «Scusate Capitano, ma è molto meglio di come m'aspettassi».
«Sì, lo è. Tutta questa abbondanza... Potrebbe renderci folli.»
«Venticinque anni nello spazio, Capitano... Avevo dimenticato questi colori. Il minimo che ci possa capitare è impazzire... Impazzire di gioia.» Il primo ufficiale mostra i denti ingialliti.


L'ufficiale si volta e mi scruta come se mi vedesse per la prima volta.
→ un poco formulare

Conclusione: testo ben scritto che inscena un vero dilemma dal punto di vista di un uomo che si erge a giudice dell’umanità. Mi è piaciuto, anche per il senso di impotenza e angoscia che ho sentito attraverso il povero primo ufficiale. Consiglio una rilettura in più, non dico di fare come me che arrivo sempre all’ultimo secondo, ma a meno che non ti reclamino in famiglia, Accondiscendenza ha diritto a salvarsi.

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#10 » domenica 21 marzo 2021, 18:08

Debora D ha scritto:Ciao Davide, sono contenta di commentarti!
Sto riscoprendo la fantascienza e le sue possibilità perciò ho apprezzato questo tuo racconto per l’ambientazione e i riferimenti attuali.
Il tema mi sembra centrato attraverso una domanda: è giusto che l’umanità metta radici di nuovo dopo aver consumato il proprio pianeta? Attuale e potente.
Ho detestato il protagonista, perché sono sempre per dare una seconda possibilità, quindi ho empatizzato di più con il dolore e la rabbia del primo ufficiale. Se questo era il tuo obiettivo, ci sei riuscito bene.

Il testo ha un buono stile, come ci hai abituati a leggere, però l’ho trovato poco curato. Hai consegnato alle 23:09, quindi mi chiedo se non tu non abbia avuto modo di rileggere e correggere gli errori, ci sono tanti fattori reali che influiscono sulla scrittura.

Il primo aspetto che mi ha stonato un po’ è quello dei nomi. Il primo ufficiale è giusto che sia identificato così dal suo comandante ma potrebbe esserlo anche per cognome. Mi sembra strano che nella mente del protagonista l’uomo a cui imporrà un tale dolore non abbia un nome per tutto il racconto.
«è il ciclo della vita, ufficiale. 
Qui per esempio un cognome poteva starci.

Pignolerie.
Accondisciendenza → senza la i! la prof che è in me è inorridita, dico la verità.
Mi poggio → sarebbe meglio mi appoggio

La mancanza delle maiuscole in alcune battute è dovuta a problemi tecnici? Meglio così che con l’apostrofo comunque.
«è meraviglioso» «è il ciclo della vita, ufficiale. 

L’uso dei puntini di sospensione. In questa sequenza li usi quattro volte. Per me sono troppe. I puntini andrebbero centellinati. In certi momenti sono sostituibili con la punteggiatura o con un beat. Anche perché più li usi e meno valore acquisiscono, diventano qualcosa di normale e prevedibile.
«Acqua dolce, selvaggina, il profumo dell'ozono dopo la pioggia...» Si passa una nocca sotto un occhio e sospira. «Scusate Capitano, ma è molto meglio di come m'aspettassi».
«Sì, lo è. Tutta questa abbondanza... Potrebbe renderci folli.»
«Venticinque anni nello spazio, Capitano... Avevo dimenticato questi colori. Il minimo che ci possa capitare è impazzire... Impazzire di gioia.» Il primo ufficiale mostra i denti ingialliti.


L'ufficiale si volta e mi scruta come se mi vedesse per la prima volta.
→ un poco formulare

Conclusione: testo ben scritto che inscena un vero dilemma dal punto di vista di un uomo che si erge a giudice dell’umanità. Mi è piaciuto, anche per il senso di impotenza e angoscia che ho sentito attraverso il povero primo ufficiale. Consiglio una rilettura in più, non dico di fare come me che arrivo sempre all’ultimo secondo, ma a meno che non ti reclamino in famiglia, Accondiscendenza ha diritto a salvarsi.


Ciao Debora, grazie molte per il tuo commento. Sono onesto, sulla i di troppo non avevo nozione, questa la dice lunga sulla mia conoscenza dell'italiano :-D e oltretutto il correttore non me l'ha nemmeno segnato, SGRUNT! Sui punti di sospensione, concordo con il centellinarlo. In effetti non mi sono accorto dell'uso eccessivo in questa sequenza. In un paio di casi avrei potuto tranquillamente farne a meno. Per il resto, non posso che abbassare la testa e andare a letto senza cena!

grazie ancora e buon contest!

Dario17
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#11 » domenica 21 marzo 2021, 18:26

Pezzo bello corto e che scorre bene, la preponderanza di dialoghi ha dato i suoi effetti. Confesso che, proprio perchè tutto dialogato, ho perso un paio di volte il filo non capendo chi stesse dicendo a chi.
Anch'io sono rimasto spiazzato dal voltafaccia del protagonista che all'inizio sembra favorevole all'attracco ma poi cambia idea.
Scoprire solo dopo la metà del racconto che i due sono non su una nave spaziale ma su una nave-mondo dove vi è contenuta parte o tutta l'umanità mi ha spiazzato. Un po' facile la risoluzione del conflitto e del climax.
Il tema c'è. Seppur in modo diverso, entrambi vogliono mettere radici su ambienti diversi.

picolo refuso: accondisciendenza.

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#12 » domenica 21 marzo 2021, 18:39

Ciao Dario, grazie molte per il tuo commento, e a rileggerci presto!

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#13 » domenica 21 marzo 2021, 18:39

Dario17 ha scritto:Pezzo bello corto e che scorre bene, la preponderanza di dialoghi ha dato i suoi effetti. Confesso che, proprio perchè tutto dialogato, ho perso un paio di volte il filo non capendo chi stesse dicendo a chi.
Anch'io sono rimasto spiazzato dal voltafaccia del protagonista che all'inizio sembra favorevole all'attracco ma poi cambia idea.
Scoprire solo dopo la metà del racconto che i due sono non su una nave spaziale ma su una nave-mondo dove vi è contenuta parte o tutta l'umanità mi ha spiazzato. Un po' facile la risoluzione del conflitto e del climax.
Il tema c'è. Seppur in modo diverso, entrambi vogliono mettere radici su ambienti diversi.

picolo refuso: accondisciendenza.


Ciao Dario, grazie molte per il tuo commento e a rileggerci presto!

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Andrea76
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#14 » lunedì 22 marzo 2021, 19:00

Ciao Davide,
il tuo racconto ha una buona atmosfera, è ben scritto e ha un eccellente uso dei dialogue tag. Molto bella la descrizione iniziale della Terra che dà subito l’idea dell’esilio spaziale vissuto dai due protagonisti sulla navicella. L’idea del ribaltamento finale di prospettiva da parte del pdv può funzionare, tuttavia il racconto si regge essenzialmente sullo scambio di battute tra il Capitano e il Primo Ufficiale e il problema è che i dialoghi, almeno secondo il mio punto vista, risultano troppo didascalici. Comprendo che hai dovuto creare un tema forte attraverso le battute modo da generale un conflitto, però alcuni passaggi (es.: “Finirà come sempre. Fagociteremo le nostre energie per accaparrarci il meglio e vivremo nell'angoscia di dover meritare di più. Io dico che questo è il nostro mondo”) li ho trovati un po’caricaturali.
A rileggerti.

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#15 » lunedì 22 marzo 2021, 20:41

Andrea76 ha scritto:Ciao Davide,
il tuo racconto ha una buona atmosfera, è ben scritto e ha un eccellente uso dei dialogue tag. Molto bella la descrizione iniziale della Terra che dà subito l’idea dell’esilio spaziale vissuto dai due protagonisti sulla navicella. L’idea del ribaltamento finale di prospettiva da parte del pdv può funzionare, tuttavia il racconto si regge essenzialmente sullo scambio di battute tra il Capitano e il Primo Ufficiale e il problema è che i dialoghi, almeno secondo il mio punto vista, risultano troppo didascalici. Comprendo che hai dovuto creare un tema forte attraverso le battute modo da generale un conflitto, però alcuni passaggi (es.: “Finirà come sempre. Fagociteremo le nostre energie per accaparrarci il meglio e vivremo nell'angoscia di dover meritare di più. Io dico che questo è il nostro mondo”) li ho trovati un po’caricaturali.
A rileggerti.


Ciao Andrea, grazie per il tuo commento. Capisco cosa intendi. E in effetti se ci rifletto quel tono eccessivamente enfatico nasce proprio dal tentativo di focalizzare il tema in poco spazio, alzando il conflitto. Grazie per la tua interessante osservazione

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SilviaCasabianca
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#16 » lunedì 22 marzo 2021, 22:55

Ciao Davide, piacere di leggerti.
Anche qui vedo sicuramente delle capacità, tuttavia non credo di essermi goduta il racconto. Il problema principale sta nel fatto che alcune scelte credo non abbiano aiutato: prima fra tutti la scelta della prima persona. Il narratore/protagonista è meno caratterizzato degli altri personaggi e inoltre secondo me sei stato limitato dalla tua stessa scelta perché non ti serviva tanto mostrare i suoi pensieri o i suoi ricordi ma infilarlo in una scena dinamica in interazione con altri, quindi, non so, non ce lo vedo molto.
Qui per esempio: Mi poggio sullo schienale e sbottono il colletto. «è meraviglioso»
o qui:
Porto l'indice alle labbra. «Si goda il momento»
Perchè lui dovrebbe spiegarci che si sbottona il colletto? o che si mette il dito sulle labbra? Io quando lo faccio non ci penso, non lo ricordo, a meno che non è un gesto che più che spontaneo è architettato, non so:
Mi mordo il labbro superiore e assottiglio le palpebre per rendere il mio sguardo intenso --> esempio banalissimo ma per farti capire un'espressione intenzionale.
se invece dico: sono distratta, mi metto un dito nel naso e tiro fuori una caccola --> ok fa sorridere ma se sei distratta come fai a farci caso? =D
Non è per fare la maestrina eh, magari sbaglio, però credo sia questo che mi abbia fatto concludere che in questo caso la scelta della prima persona ti abbia remato contro.
Detto questo, su cui mi scuso per essermi dilungata ma ne ho approfittato per parlare anche di questa preferenza per la prima persona che inizio a vedere sia invece sopravvalutata per i miei gusti, il racconto ti butta in una bella atmosfera al sapore di esplorazione, di marina e di futurismo. Interessante anche la trama ovviamente, però ho trovato i dialoghi un po' artificiosi.

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#17 » martedì 23 marzo 2021, 9:14

SilviaCasabianca ha scritto:Ciao Davide, piacere di leggerti.
Anche qui vedo sicuramente delle capacità, tuttavia non credo di essermi goduta il racconto. Il problema principale sta nel fatto che alcune scelte credo non abbiano aiutato: prima fra tutti la scelta della prima persona. Il narratore/protagonista è meno caratterizzato degli altri personaggi e inoltre secondo me sei stato limitato dalla tua stessa scelta perché non ti serviva tanto mostrare i suoi pensieri o i suoi ricordi ma infilarlo in una scena dinamica in interazione con altri, quindi, non so, non ce lo vedo molto.
Qui per esempio: Mi poggio sullo schienale e sbottono il colletto. «è meraviglioso»
o qui:
Porto l'indice alle labbra. «Si goda il momento»
Perchè lui dovrebbe spiegarci che si sbottona il colletto? o che si mette il dito sulle labbra? Io quando lo faccio non ci penso, non lo ricordo, a meno che non è un gesto che più che spontaneo è architettato, non so:
Mi mordo il labbro superiore e assottiglio le palpebre per rendere il mio sguardo intenso --> esempio banalissimo ma per farti capire un'espressione intenzionale.
se invece dico: sono distratta, mi metto un dito nel naso e tiro fuori una caccola --> ok fa sorridere ma se sei distratta come fai a farci caso? =D
Non è per fare la maestrina eh, magari sbaglio, però credo sia questo che mi abbia fatto concludere che in questo caso la scelta della prima persona ti abbia remato contro.
Detto questo, su cui mi scuso per essermi dilungata ma ne ho approfittato per parlare anche di questa preferenza per la prima persona che inizio a vedere sia invece sopravvalutata per i miei gusti, il racconto ti butta in una bella atmosfera al sapore di esplorazione, di marina e di futurismo. Interessante anche la trama ovviamente, però ho trovato i dialoghi un po' artificiosi.


Ciao Silvia, grazie molte per il tuo commento. Il racconto non ti é arrivato, questo é inequivocabile. Non é un tuo problema, naturalmente, ma del racconto. Con il protagonista non si empatizza, e questo é sicuramente un suo difetto ma, se mi posso permettere, non é un problema della prima pesona, il che mi pone sostanzialmente in disaccordo con la questione del dito e del colletto. Gesti che ho scelto a posta come semina (forse non proprio eleoquentissimi) in fase di stesura li ho considerati del tutto consapevoli. Il protagonista si sbottona il colleto, come a liberarsi le vie respiratorie, e sí, se penso al gesto di mettere un dito sulla bocca per zittire un altro é un gesto forte, molto consapevole (per lo meno lo é sempre stato nella mia esperienza). Quindi, a meno di immaginare un personaggio che non ha nessun controllo sul suo corpo, quei gesti sono decisamenti coscienti.

a rileggerci presto!

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SilviaCasabianca
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#18 » martedì 23 marzo 2021, 9:23

Ciao Davide, mi dispiace, mi dispiace sempre dover valutare un racconto nelle sue criticità perché so che noi autori o aspiranti tali ci teniamo, e che spesso è questione di una combinazione di fortuna, giornata storta/buona, capacità di gestire il tempo a disposizione e quanto quell'idea si adatta o meno a essere contenuta in così poco spazio: forse la tua idea sarebbe stata meglio in un romanzo o un racconto lungo. Ho faticato a trovare posizione al tuo racconto perché alcuni elementi mi sono piaciuti moltissimo. La posizione di questo racconto non rappresenta la posizione delle tue capacità, questo sia chiaro. Purtroppo nell'insieme non me lo sono goduto, non so dirti bene perché. Sono sicura che con qualche modifica cambierebbe di molto l'esperienza di lettura. Perdonami! A presto!

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#19 » martedì 23 marzo 2021, 10:11

SilviaCasabianca ha scritto:Ciao Davide, mi dispiace, mi dispiace sempre dover valutare un racconto nelle sue criticità perché so che noi autori o aspiranti tali ci teniamo, e che spesso è questione di una combinazione di fortuna, giornata storta/buona, capacità di gestire il tempo a disposizione e quanto quell'idea si adatta o meno a essere contenuta in così poco spazio: forse la tua idea sarebbe stata meglio in un romanzo o un racconto lungo. Ho faticato a trovare posizione al tuo racconto perché alcuni elementi mi sono piaciuti moltissimo. La posizione di questo racconto non rappresenta la posizione delle tue capacità, questo sia chiaro. Purtroppo nell'insieme non me lo sono goduto, non so dirti bene perché. Sono sicura che con qualche modifica cambierebbe di molto l'esperienza di lettura. Perdonami! A presto!


Ciao Silvia, ma figurati! Non ti devi giustificare, se il racconto non ti é arrivato non é assolutamente colpa tua, ma della carenza del testo. Ero solo in disaccardo con alcune indicazioni tecniche, ma nel complesso se il meccanismo ad orologeria che un racconto deve tenere per funzionare si inceppa é sempre colpa dell´autore, e questo é un fatto.
Ti invito a continuare ad esprimere sempre in maniera schietta e onesta tutte le tue perplessitá. Per chi scrive su MC questo vale piú di ogni buon piazzamento, siamo qui per imperare. Poi se arriva il podio tanto meglio, ma come si dice "con un complimento guadagni un doblene, con una critica l´intero tesoro!"
buon contest!

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Roberto Bartoletti
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#20 » martedì 23 marzo 2021, 12:23

Ciao Davide, piacere di conoscerti e leggerti.
Ho apprezzato l’atmosfera spaziale, resa tangibile anche in così poche righe. L’idea di fondo mi piace, ma ci sono un paio di cose non ho compreso subito. Il capitano ha capito certe cose sul momento, al cospetto di Taurus, o si tratta di un piano che covava da tempo? Sembrerebbe la prima, ma secondo me non è abbastana chiaro, anche perché quando dice di aver predisposto il cambio di rotta mi è sembrata quasi una mossa premeditata; il bello è che anche in quel caso avrebbe comunque avuto il suo fascino. Il problema secondo me sta tutto nello spazio limitato, che limitava entrambe le opzioni e le rendeva complicate da gestire efficacemente. Tema secondo me rispettato. A presto e buona gara!

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Davide Di Tullio
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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#21 » martedì 23 marzo 2021, 13:43

Roberto Bartoletti ha scritto:Ciao Davide, piacere di conoscerti e leggerti.
Ho apprezzato l’atmosfera spaziale, resa tangibile anche in così poche righe. L’idea di fondo mi piace, ma ci sono un paio di cose non ho compreso subito. Il capitano ha capito certe cose sul momento, al cospetto di Taurus, o si tratta di un piano che covava da tempo? Sembrerebbe la prima, ma secondo me non è abbastana chiaro, anche perché quando dice di aver predisposto il cambio di rotta mi è sembrata quasi una mossa premeditata; il bello è che anche in quel caso avrebbe comunque avuto il suo fascino. Il problema secondo me sta tutto nello spazio limitato, che limitava entrambe le opzioni e le rendeva complicate da gestire efficacemente. Tema secondo me rispettato. A presto e buona gara!


Ciao Roberto, grazie molte per il tuo commento. Devo ammettere che, terminato il racconto, mi ero reso conto che l´elemento che hai sottolienato si sarebbe palesato. é sostanzialmente un buco di trama, un "grande" non detto che avrebbe fatto storcere il naso, come da te riconosciuto. Nella mia testa ( ma solo in quella :-D) il protagonista predispone una sorta di piano B, qualora non se la fosse sentita di fare il "passo" verso Taurus, ammaliato da quella bellezza incontamata, tanto da temere il peggio per tutto l´equipaggio. Bello vero? ma rimarrá per sempre solo nella mia fantasia :-D

a rileggerci presto e buon contest!

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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#22 » mercoledì 24 marzo 2021, 11:47

Ciao Davide,
Un testo senza dubbio interessante, dove il tema è ben centrato in una maniera secondo me piuttosto classica (l'attaccamento dell'uomo al suo pianeta d'origine), ma con spunti di riflessione di tutto rispetto, sostenuti da uno stile che dà un bel ritmo alla vicenda e non risulta mai negligente di accortezze nei dialoghi. Buoni anche i dettagli sensoriali. Ogni tanto, avrei preferito che snellissi le sequenze dialogate per inserire qualcosa di più descrittivo, o che stemperassi il testo con qualche beat in più, ma tranquillo, sono solo mie turbe personali. Anche se credo potrebbero servire questi elementi per aiutare il lettore ad immergersi maggiormente nella vicenda, di cui gli aspetti principali sono ricostruiti quasi soltanto attraverso le parole dei personaggi.
Buon lavoro, complimenti!
Alla prossima!

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Re: Lontano da Taurus

Messaggio#23 » mercoledì 7 aprile 2021, 17:49

Non sto a evidenziare più di tanto problematiche già rilevate quali quella delle motivazioni del protagonista che sono male seminate, sicuramente è grave. Mi preme concentrarmi sulla questione del racconto a tema forzato, nel senso che ha una sua morale e la impone al lettore senza lavorarci più di tanto (sì, questione sempre connessa con il protagonista). In pratica, non lavori il testo e probabilmente le motivazioni, a questo punto, diventano meno importanti perché se ci avessi fatto arrivare una costruzione più complessa, incluso un maggiore background della nave, il racconto avrebbe avuto tutto un altro spessore. In pratica, ti sei limitato al compitino facile: arrivano, morale, ripartono. Ecco, a questo volevo arrivare: che il vero problema credo stia nella progettazione. Complicati di più la vita, la prossima volta, pigrone! (Lo dico con affetto). Per arrivare alla valutazione, direi comunque un pollice tendente verso il positivo in modo discretamente solito, ma lontano dal brillante.

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