Il cavaliere errante

Andrea J. Leonardi
Messaggi: 78

Il cavaliere errante

Messaggio#1 » lunedì 15 marzo 2021, 23:22

Mi piego sulle ginocchia e sollevo il sacco su una spalla, una manciata di chicchi piovono fuori da qualche buco.
«Attenta, Tilla.» Goffredo mi guarda dalla porta. «Così perderai metà del grano prima di arrivare alla macina.»
«Stia tranquillo.» Passo l’indice sul lato del sacco e alcuni filamenti liberi si intrecciano a ricoprire il buco.
Il mugnaio sorride e annuisce. Gli passo davanti uscendo fuori dal granaio, il sole è basso e inonda i campi con la sua aura d’orata, ma c’è qualcosa di strano nell’aria. Odore di zolfo? No, è diverso, mi ricorda—
Lascio cadere il sacco e corro dietro il granaio. Il castello della contessa brucia avvolto da fiamme verdi, una colonna di fumo dello stesso colore si alza nel cielo. Demoni, ecco cos’era quell’odore.
Torno dentro, salgo i gradini due alla volta e arrivo nella mia stanza, il baule è già aperto. Tiro fuori tutti i vestiti che vi sono dentro e sollevo il doppio fondo, il mio stocco riposa nel suo fodero. Lo tiro fuori e lo estraggo, la lama brilla alla luce del sole, è ancora perfetto.
Mi stavo ormai abituando ad indossare quegli abiti normali, forse non è un caso che i demoni abbiano attaccato proprio ora, come a ricordarmi chi sia davvero.
Non posso perdere tempo con questi pensieri ora.
Rinfodero lo stocco e mi fiondo di nuovo per le scale.
***
Sguscio fra due pareti crollate sul fianco del castello. La frattura sbuca nelle cucine, ma non c’è anima viva, nessuna guardia o demone. Le attraverso e salgo le scale di servizio fino al balcone del salone dei ricevimenti, il fuoco verde circonda la pietra delle colonne e blocca le finestre e le porte.
La contessa è seduta nel seggio centrale, un demone è in piedi davanti a lei. Il corpo nudo è ricoperto da una pelliccia animale, le braccia sono sproporzionate e lunghe e sulla schiena si aprono due ali da pipistrello decorate da decine di anelli sulla parte alta. Deve essere un demone di alto rango.
Punta il dito verso la donna. «TE LO CHIEDO UN ULTIMA VOLTA.» Le fiamme si rinvigoriscono. «DOV’È LEI?»
«Non so di chi parli.» Lo sguardo della contessa è fermo, il mento alto. «Ma non ti consegnerò nessuna delle mie cittadine.»
Il demone ride. «ALLORA MUORI. SI FARA’ VIVA DA SOLA QUANDO VEDRÀ IL FUOCO VERDE.» Alza un braccio, l’artiglio brilla dello stesso colore delle fiamme.
Non c’è un secondo da perdere. Concentro il flusso magico nelle gambe e salto dal balcone di pietra estraendo lo stocco in aria.
Atterro fra il demone e la contessa, la mia lama si scontra contro l’artiglio del demone, che rimbalza indietro respinto ma integro. Il demone fa due passi indietro e sfodera un ghigno.
«SAPEVO CHE SARESTI ARRIVATA.»
Mi slancio in avanti e faccio una finta di affondo, lui scarta di lato e contrattacca disegnando un arco con tutta la mano e gli artigli. Il braccio è abbastanza lungo e mi sfiora la pancia. Se avessi attaccato davvero ora sarei con il ventre squarciato. È forte, ma non è il primo che incontro.
Scivolo al suo fianco e lui alza lo stesso braccio per intercettarmi. Faccio un passo indietro e miro due veloci fendenti alla mano; tre artigli cadono a terra.
«ARGH! MALEDETTA!» Salta in alto, stende le ali e galleggia in aria. «TI RIDURRÒ IN CENERE CON L’INTERO CASTELLO!» Un turbine di vento e fiamme si intreccia sotto i suoi piedi e vortica verso l’alto ad avvolgerlo.
Salto sul appoggiabraccio del seggio. «Scusatemi, contessa!» Salto ancora sullo schienale e mi lancio all’indietro verso il demone ruotando in verticale. Arrivo a testa sotto davanti a lui. Due lampi bianchi: la testa del demone si separa dal corpo, uno squarcio verticale si apre sul petto.
Atterro nello stesso momento del corpo senza vita, le fiamme scompaiono con un soffio di vento fresco che viene da fuori.
«E così cercava te.» La contessa mi osserva con aria soddisfatta.
Mi avvicino a lei e mi inchino. «Mi dispiace che siete stata messa in pericolo a causa mia.»
«Dimmi, Tilla l’assistente del mugnaio, se è così che ti chiami. Ne arriveranno altri per te?»
Sospiro e tengo lo sguardo basso. «Lascerò oggi stesso il villaggio.»
La contessa si alza e mi poggia una mano sulla spalla. «Mi dispiace, ma so che capisci. Prima di andare, dimmi il tuo vero nome.»
«Non vi ho mentito.» Le mostro un sorriso amaro. «Il mio nome è Tillandsia.»



Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#2 » lunedì 15 marzo 2021, 23:26

Andrea, Buonasera! Caratteri e tempo rispettati, buona SARA SIMONI EDITION!

Avatar utente
Sherwood
Messaggi: 101
Contatta:

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#3 » martedì 16 marzo 2021, 22:16

Ciao Andrea,
il tuo è un fantasy interessante e ho intuito fin dalle prime righe che la protagonista possiede qualche potere particolare. Ti segnalo un refuso prima che mi dimentico: aura d'orata (forse volevi scrivere dorata?)
Parto dal finale: la contessa è in pericolo e Tillandsia la salva, ma poi è costretta a lasciare il villaggio. Il resto della narrazione però, l'ho trovato troppo veloce. Succedono diverse cose e tutte sono affrontate in accelerazione, senza pause. Bisogna anche dire che il testo richiede una certe velocità di movimento, ma in alcune parti, a mio avviso serviva un tocco in più, magari per aggiungere un dettaglio, una descrizione che desse il tempo al lettore di calarsi nell'atmosfera. Il tema non mi sembra centrato al 100%, ma c'è. Come mai i dialoghi sono in maiuscolo?

Avatar utente
Emiliano Maramonte
Messaggi: 1034
Contatta:

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#4 » mercoledì 17 marzo 2021, 12:58

Ciao Andrea, bentrovato.
Non amo il genere fantasy; in tanti anni di letture, non sono mai riuscito a farmelo piacere. Nonostante questo, ho cercato di valutare il tuo racconto obiettivamente. In sostanza, è una storia carina ma nulla di più. Abbiamo una supereroina ante-litteram (o praeter litteram, non so come dire!) che sconfigge un demone piuttosto fracassone e sprovveduto e alla fine si scopre che il demone cercava proprio lei, per non si sa quale motivo, e l'eroina poi decide di andare via, non si capisce perché. E quando finalmente il lettore trepidante si aspetta di avere un minimo di risposta, la contessa rovina tutto con la sua richiesta del nome. A completare la confusione finale è il vero nome di Tilla. Sospettando un qualche tipo di riferimento esterno non specificato nel racconto, ho fatto una ricerca: la Tillandsia è una pianta che vive senza terriccio. Mi sono dunque chiesto: quindi Tilla è una pianta umana? Allora come può mettere radici? E se non è una pianta, quale sarebbe l'efficacia del colpo di scena? Ed è un vero colpo di scena?
Troppi dubbi, troppi punti oscuri che penalizzano la comprensione generale della vicenda e, quindi, la valutazione finale.
Il tema apparentemente è preso, ma nutro forti dubbi in proposito.

Qualche annotazione tecnica:
- "Appoggiabraccio": forse è ignoranza mia, e magari i braccioli dei troni si chiamano proprio così, ma è un termine che stona tantissimo nel flusso della narrazione. Da sostituire, secondo me.
- "Mi dispiace che siete stata messa in pericolo a causa mia". Frase brutta davvero. Da riformulare. Ma questa contessa non ha un appellativo con cui i suoi sudditi le si rivolgono? Chessò: Sua Signoria, Madame... Queste due sembrano amiche che si incontrano al pub al sabato e chiacchierano di parrucchieri e unghie spezzate.
- Il maiuscolo nei dialoghi del demone è voluto per rappresentare il vocione orrido? In ogni caso, se si può evitare, è meglio: disturba la lettura.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Avatar utente
Giovanni Attanasio
Messaggi: 322
Contatta:

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#5 » giovedì 18 marzo 2021, 13:00

Prima di commentarti non ho letto i commenti degli altri utenti.

In una seconda lettura ho notato che la scena del sacco che perde grano dovrebbe servire a farci capire che lei è una sorta di maga, nel momento in cui lo ripara. Sbaglio? Sarebbe stato piacevole ricevere qualche dettaglio più “magico” sin da subito.
Un evento inaspettato porta la protagonista a mostrarsi per chi è, correndo per salvare la situazione. Ma poi?
C’è la sequenza di uno scontro contro un nemico di cui non sappiamo nulla e non basta che sia un demone a farmi provare qualcosa; che sia paura, interesse, niente.
Non ho percepito neppure il tema dell’edizione, a essere onesto.
Un consiglio, adesso. Pensa a come sarebbe stato usare la contessa come protagonista e narrare dal suo punto di vista. Avrebbe trasmesso più urgenza? Più conflitto? Pensaci, così per allenamento.
Alla prossima!
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

Avatar utente
Andrea Lauro
Messaggi: 596

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#6 » giovedì 18 marzo 2021, 22:45

Ciao Andrea, la mia impressione è che questo racconto venga fuori da un contesto più complesso, da cui hai ricavato una parte. Forse un tuo lavoro più grande. Il finale, con quel “Il mio nome è Tillandsia”, immagino dovrebbe farmi suonare qualcosa, ma davvero non ho colto.

C’è un fantasy classico, c’è molta azione, mi sarebbe piaciuta un po’ più di introspezione psicologica.
Mi sono abituato a leggere i racconti di MC senza badare troppo a imperfezioni nel testo. So che il tempo è poco e quindi sorvolo quando vedo delle sbavature. Tuttavia nel tuo caso ci sono davvero troppi errori, e la fruibilità dell’esperienza ne ha risentito. Ci sono svariate ripetizioni e assonanze (aura / aria; si scontra contro; davvero ora; ruotando in verticale / uno squarcio verticale) e errori grammaticali (d’orata; UN ULTIMA)
Insomma, bisogna starci un po’ attenti. Non dico in modo maniacale, giusto un poco per non far perdere il filo al lettore.

Per tutta questa serie di problematiche, posizionerei il tuo testo subito sotto quello di Stefano Pais, che ha trattato temi simili ma con una forma più curata e un approfondimento maggiore dei personaggi.
buona edition!
andrea

Avatar utente
Gennibo
Messaggi: 574

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#7 » sabato 20 marzo 2021, 1:31

Ciao Andrea, l'idea mi è piaciuta molto, io ho trovato carine le fiamme verdi per mostrare che quell'incendio aveva qualcosa di strano, avrei preferito qualcosa di più caratteristico di una semplice spada da usare contro il demone, che parlando in maiuscolo mi ha ricordato Morte di Pratchett. Il ritmo della lotta secondo me funziona, anche se è vero che come ti hanno già fatto notare ci sono un po' troppi refusi, che comunque ci stanno con la lotta contro il tempo che facciamo qui su MC.
Il punto più critico per me è il finale, dove Tilla che era stata inseguita dal demone per non si sa quale ragione, dice alla contessa (la quale non fa praticamente una piega per essere stata messa in pericolo dalla protagonista) scusa, me ne vado, e in risposta la contessa cosa vuole? Sapere il suo nome e basta.
Comunque, una prova interessante.
Alla prossima e buona Edition!

Avatar utente
Alessio
Messaggi: 195

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#8 » sabato 20 marzo 2021, 17:33

Ciao Andrea,

Nomen omen per la tua protagonista che, come la pianta omonima, non riesce a mettere radici. Però soffre un po' il fatto che non tutti conoscono la pianta, me compreso, e quindi il senso della cosa sfugge un po'.
La storia scorre liscia ma il finale manca un po' di mordente. La contessa sembra accettare piuttosto passivamente ciò che le accade intorno.
Un demone mi ha appena attaccato e l'assistente del mugnaio si rivela un potente guerriero? Ah, ok.
Il refuso dell'aura d'orata mi ha fatto ridere. Dopo la protagonista si chiede "Odore di zolfo? No, è qualcosa di diverso…", eh sarà il pesce… :-D Abbi pazienza, sono un burlone.
Dal punto di vista stilistico non ho particolari rilievi se non alcune ripetizioni che ti sono già state fatte notare.
La scena iniziale in cui lei ripara magicamente il sacco non è chiarissima. Non sapendo ancora che tipo di racconto sarebbe stato, ho pensato che avesse agilmente annodato i fili del sacco con le dita.
Secondo me una prova abbastanza buona che soffre un po' per un finale deboluccio.

Una nota specifica:
Salto sul appoggiabraccio del seggio. «Scusatemi, contessa!» Salto ancora sullo schienale e mi lancio all’indietro verso il demone ruotando in verticale. Arrivo a testa sotto davanti a lui. Due lampi bianchi: la testa del demone si separa dal corpo, uno squarcio verticale si apre sul petto.
A parte il refuso all'inizio, questa è una scena da fumetto ed è descritta in maniera un po' confusa: ho dovuto rileggerla più volte per capirla.

Alla prossima!

Andrea J. Leonardi
Messaggi: 78

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#9 » martedì 23 marzo 2021, 17:18

Ciao a tutti,
mi dispiace rispondere solo ora ma il mio tempo a disposizione è stato poco negli ultimi giorni e non ho potuto (ancora) leggere con attenzione i vostri commenti.

Mi sembra di capire che il esperimento sia stato fallimentare, senza contare gli errori formali che peggiorano il tutto e per cui mi scuso. Mi prenderò del tempo per studiare meglio le vostre critiche nel mio interesse di imparare di più e migliorare quello che già so.

Scusate ancora per la mia non-risposta.

FilippoR
Messaggi: 161

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#10 » mercoledì 24 marzo 2021, 14:03

Ciao Andrea, il racconto mi è piaciuto anche per l'ambientazione, inizialmente non ho capito in che modo il tuo racconto si collegasse al tema ma il finale mi ha messo una pulce nell'orecchio ed ho cercato il nome così evidenziato ma di cui non conoscevo il significato, anche la scena di combattimento mi è piaciuta (al netto che alcuni termini mi hanno un po' confuso).
Grazie e alla prossima!

Avatar utente
Damjen
Messaggi: 41

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#11 » mercoledì 24 marzo 2021, 23:01

Ciao Andrea, piacere di conoscerti.
Il tuo racconto mi è piaciuto per la velocità e per la descrizione del duello, che sono riuscita a visualizzare piuttosto bene. Però ci sono cose che non ho capito, come ad esempio la motivazione alla base del conflitto. In più non riesco a individuare il tema. Forse sta nel fatto che la protagonista dovrà ripartire?
In conclusione, al netto di alcuni refusi, ho avuto la sensazione che questo racconto fosse parte di una storia più ampia che mi avrebbe permesso di capire di più, come per esempio perché il nome della protagonista sembri avere un’importanza che non ho saputo cogliere.

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 201

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#12 » giovedì 25 marzo 2021, 20:30

Ciao Andrea, un piacere leggerti.
Parto dal tema, che secondo me non è centrato al 100% ma c'è.
Per quanto riguarda il contenuto, anche io come qualche altro utente ho provato un sensazione di spaesamento, soprattutto all'inizio in cui ancora non è chiaro dove ci si trovi e cosa si sta facendo. Ho fatto fatica ad immaginare la scena iniziale e dopo essere andato avanti sono dovuto tornare indietro a rileggere per immergermi ulteriormente.
Mi è piaciuta molto l'originalità con cui hai affrontato il tema.
E, per stemperare, è piaciuta anche a me l'aura d'orata. Sarà che mi piace mangiare il pesce!
Con simpatia, a rileggerci.

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1038
Contatta:

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#13 » venerdì 26 marzo 2021, 1:09

La scena è ben presentata, riesci a delineare discretamente l'ambientazione e le dinamiche in gioco, ma non posso fare a meno di pensare "perché?" alla fine del racconto. Perché ci hai raccontato questa scena specifica e cosa dovrei pensarne. Demoni che cercano la protagonista, torturano la contessa per farsi dire dov'è, la salva, ok grazie ma ora vattene, se ne va. C'è un messaggio dietro? Non voglio che ci sia necessariamente, ma con una dinamica così poco conflittuale in cui un protagonista sembra prima molto coinvolto e poi molto distaccato, mi aspetto che la sua motivazione salti fuori in qualche maniera, che quel nome, quella battuta finale, siano una chiave di lettura.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Il cavaliere errante

Messaggio#14 » mercoledì 31 marzo 2021, 19:18

Questa volta hai svolto il compitino: un racconto senza infamia e neppure lode, scritto benino e che si fa leggere, ma che nulla lascia se non un intrattenimento, anche gradito, che però dovrebbere lasciarci di più, con quel nome suggerito alla fine, che non lascia. Il tema c'è, ma, di nuovo, manca un quid che dia il là al tutto. Sostanzialmente, un piatto ben presentato, ma con poco condimento. Per me un pollice tendente verso l'alto, ma al pelo.

Torna a “151° Edizione - Sara Simoni Edition - la Settima dell'Ottava Era (Marzo 2021)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti