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Gruppo Simona Mangiapelo
Inviato: lunedì 19 aprile 2021, 10:30
da Spartaco
Questo gruppo è dedicato a Simona Mangiapelo, autrice presente nell'antologia: '80 voglia di ammazzarti.
I concorrenti dovranno leggere, commentare e classificare i partecipanti del gruppo Marco Proietti Mancini e verranno classificati da quelli del gruppo Marco Proietti Mancini. Le classifiche ricevute faranno media con quella del Lettore Anonimo e quella stilata dal Giudice.
Questo è il gruppo Simona Mangiapelo de La Sfida a '80 voglia di ammazzarti con Luca e Danilo di Alter Ego Edizioni come giudici.Il vincitore del gruppo sfiderà il secondo classificato del gruppo Marco Proietti Mancini e verrà giudicato da Simona Mangiapelo.
Il secondo classificato sfiderà il vincitore dell'altro gruppo e verrà giudicato da Marco Proietti Mancini.
Vediamo i racconti ammessi:
Il segreto dell'ascia, di Juri Villani consegnato il 13 aprile alle 01:01.
La moglie perfetta, di Giovanni Attanasio consegnato il 14 aprile alle 13:13.
L’odore della foresta, di di Andrea Furlan consegnato il 15 aprile alle 22:34
Vi libererò, di Maurizio Mannoni consegnato il 18 aprile alle 09:09
Kobayashi Palace, di Pretorian consegnato il 18 aprile alle 15:44
Horror nostalgia, di Daniel Travis consegnato il 18 aprile alle 18:58
Avete tempo fino alle 23.59 di venerdì 30 aprile per commentare i racconti del gruppo Marco Proietti ManciniChi non postasse anche solo un commento verrà squalificato.
Chi non postasse la classifica verrà squalificato
Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul gruppo Marco Proietti Mancini. Vi avverto che saremo fiscali e non accetteremo classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradiamo essere avvertiti, sapete come trovare i moderatori. Vi ricordiamo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.
I racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a Spartaco.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo Anonimo.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri thread.
BUONA SFIDA A TUTTI!
Re: Gruppo Simona Mangiapelo
Inviato: sabato 24 aprile 2021, 17:26
da Dario17
Il segreto dell'ascia
Il racconto è molto old style, decisamente troppo. D'accordo che si rifà allo stile di Robert E. Howard e alla sua macromitologia di Conan, però ai giorni d'oggi irisulta un po' troppo datato come stile e troppo ritrito come soggetto.
Molti clichè, frasi un po' stantie e nei personaggi non c'è la minima traccia di tridimensionalità.
Stile da correggere in più punti.
Anche la suddivisione in capitoli veri e propri con tanto di titolo non migliora la situazione.
Ti dico tutto questo con le migliori intenzioni possibili e col libro "mammut " dell'intero ciclo di Conan il Barbaro sulla libreria.
Il tema ci sarebbe pure.
Kobayashi Palace
Con descrizioni e ambientazioni sai il fatto tuo, pregevole anche l'idea dei continui balzi tramite flashback.
L'ambientazione cyberpunk/thriller/distopico in cui ci sono i poveracci nei sobborghi e i ricconi all'ennesima potenza nei palazzoni alti e lussuosi non mi ha fatto fare capriole all'indietro, sono sincero.
Sarà perchè leggo gli Urania ogni volta che capita, compreso "le Ombre di Morjegrad" che hanno saziato abbastanza la mia fame di questo genere narrativo.
Il twist finale, non a caso, l'ho tanato già dalle prime righe, proprio perchè è tipico del genere: il bastardone che sembra vincente e che raggiunge l'aice della società fottendo, verrà prima o poi fottuto a sua volta. In tutti i sensi vista la tematica di esso ricorrente nel tuo pezzo.
Dialoghi standard, forse un po' triti.
Esempio: "- Ti… ti prego non farlo – Lacrime cominciano a rigarle il volto paffuto. – Ti pagherò qualunque cifra… farò tutto quello che vuoi!"
Ho sentito la mancanza di introspezione in Nakamura che, a parte godere, non ci mostra granchè altro.
Tema rispettato.
Vi libererò
Una lunghezza che ricorda più le prove del lunedì di Minuti Contati che le Sfide. Una scelta del tutto legittima ma che non ti ha ricompensato molto dato che sei dovuto ricorrere a parecchi spiegoni storici e non per dare i connotati chiari della vicenda.
I dialoghi sono piatti, i personaggi poco delineati.
Il pezzo mi ha ricordato quella genuinità del libro Cuore di De Amicis, solo che lì c'è un intero romanzo a dare i connotati a personaggi ed eventi, qui no.
Il tema è rispettato ma non credo che per i bonus si possa dire lo stesso.
La moglie perfetta
Sebbene ne abbia le scatole piene dei racconti sullo stile "crisi familiare in cui lui è nevrotico e lei una vittima e di sicuro va a finire male" , il tuo pezzo non mi è dispiaciuto.
Hai spinto forte sulla cruda verità e sull'estremo realismo di certe situazioni e dialoghi.
I dialoghi, appunto, sono la colonna vertebrale del tuo pezzo e funzionano, è la parte immersiva che trovo carente.
Non sono dentro nessuno dei personaggi e alla fine del brano non li conosco meglio, ne trovo in loro una minima evoluzione se non per il fatto che qualcuno muore ma tanto già si sapeva...
È come se avessi infilato la testa nella finestra di casa e mi fossi fatto una manciata di affari loro.
Anche il non aver cercato di soddisfare gli altri due bonus degli anni '80 mi ha deluso, perchè ha reso il pezzo uguale a tanti altri letti qua dentro ( e che sono sicuro leggerò in futuro ahimè...).
Horror Nostalgia
Un solo e tragico elemento rende la lettura davvero nebulosa:
Chi è che parla? E a chi?
Le descrizioni sono eteree e sebbene,dopo un paio di letture si possono ricondurre alle icone horror anni 80 ( a patto che si abbia il privilegio di conoscerle già da prima ) , vanno e vengono senza un filo logico che le leghi.
Le poche azioni sono standard e mi danno davvero poco per poter immaginare una pulita sequenza di eventi.
Anche i momenti deliranti in cui il protagonista in prima persona ( che, come detto prima, ignoriamo ogni qualsivoglia caratterizzazione ) evoca ricordi oppure esprime giudizi su quello che ha attorno non sono chiari per nulla.
Il pezzo è troppo nebuloso, andrebbe fatta una riscrittura totale per dare le basi ad un ipotetico lettore di capirci qualcosa.
L'odore di Foresta
Il primo paragrafo è una biografia del protagonista.
Il secondo paragrafo è la raccolta delle biografie dei coprotagonisti.
Dal terzo in poi comincia l'azione e la situazione migliora, introducendo l'azione e delle discrete descrizioni sensoriali e non, seppur ben lungi dall'essere perfette.
Da qui in poi è un minestrone di clichè dei film anni ottanta che io ho interpretato come una sottospecie di simpatica parodia di tutti i film d'azione chiamati dai più "americanata", spaventosamente attinente con il tema del contest.
Mi ha ricordato il viedogioco indie "Broforce"(buttaci un occhio su Youtube, ti prego!), dove per l'appunto c'è una pletora di personaggi americani dei film anni 80/90 che in uno scenario 2D procede contro criminali, alieni, terroristi e mostri di tutti i tipi sparando e distruggendo qualsiasi cosa.
Per me che certi fim li conosco, le citazioni hanno centrato il bersaglio, sarei curioso di sapere che ne penserebbe qualche giovincello.
In definitiva: se la tua idea era la parodia perculante, hai raggiunto l'obiettivo. Se invece fossi stato intenzionato di creare un bel plot con una storia di livello, direi che sei finito un pò lontano dalla buca numero 18.
Pregevole il file rouge degli odori che lega i diversi episodi.
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1. Kobayashi Palace
2. L'odore di Foresta
3. La moglie perfetta
4. Il segreto dell'ascia
5. Vi libererò
6. Horror Nostalgia
Non è mia intenzione offendere nessuno, sia messo a verbale, ma il racconto che ho messo al primo posto è li ANCHE perchè non ha avuto una concorrenza così spietata, diciamo.
Re: Gruppo Simona Mangiapelo
Inviato: sabato 24 aprile 2021, 23:24
da MatteoMantoani
Cari amici di penna. Questa volta le prime posizioni mi hanno messo in difficoltà. La classifica si basa soprattutto sui miei gusti personali, che potrebbero non rispecchiare quelli di un pubblico più vasto. Aggiungo una nota: mi spiace che un racconto che mi è molto piaciuto non contenga tutti i bonus, e per questo abbia meno possibilità di procedere.
Posto qui un riassunto delle nostre discussioni nei rispettivi threads.
Kobayashi Palace.
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Un ottimo racconto che trasporta all'interno di un anime anni 80, magari Ken il Guerriero. Violenza, sesso, scene d'azione (non invasive) mi hanno trascinato nella lettura e mi hanno fatto procedere con la curiosità di sapere come sarebbe andata a finire. Il twistone finale arriva abbastanza anticipato, ma l'ho apprezzato lo stesso. Insomma; un racconto che ho letto molto volentieri, anche considerando qualche forzatura nella trama. Declinazione molto interessante dei bonus, per veri intenditori.
La moglie perfetta.
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Di questo racconto ho apprezzato moltissimo i dialoghi e il modo eccellente con cui viene riprodotta la vita di coppia, di due amanti un po' sfortunati. La piega malata che prende la trama, verso la fine, è resa molto bene, e preparata fin dall'inizio con molta cura. Provo tanta invidia per l'autore. Peccato per i bonus, glieli darei onorari, giusto per farlo andare in semifinale, perché se lo merita.
L'odore della foresta.
► Mostra testo
Di questo racconto ho apprezzato l'ambientazione e il modo molto accurato con cui vengono descritti capoeira, vita criminale in Brasile e giungla. Di contro, ho trovato un po' pesante la lettura a causa di scene di pura azione più adatti a un film, che a un racconto (ma è assolutamente gusto personale). Mi sono molto divertito a dare una faccia ai personaggi, presi da film che ho riconosciuto subito.
Horror Nostalgia.
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Bella l'idea di portare avanti questa voce narrante così psicopatica, tuttavia il racconto è molto difficile da leggere e da comprendere appieno in prima lettura. Ho comunque apprezzato i riferimenti ai film anni 80 e i particolari che richiamano all'alchimia. Inviterei l'autore a puntare di più alla fruibilità del testo, soprattutto nell'incipit.
Il segreto dell'ascia.
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Un racconto dall'impianto fantasy, anche "troppo" fantasy, dato che riporta i soliti cliché del genere: arma magica, credere in se stessi, eccetera. Suggerirei all'autore di curare anche l'esposizione, scegliendo un narratore più immersivo e curando le descrizioni per renderle più immediate, magari puntando all'uso di dettagli sensoriali che aiutino il lettore a figurarsi davvero la scena.
Vi libererò
► Mostra testo
Una grossa occasione mancata. Questo racconto sviluppa un'idea presa da un avvenimento storico realmente accaduto, ma non dà abbastanza elementi al lettore per apprezzarne appieno la trama. La brevità (un quarto dei caratteri a disposizione) è purtroppo causa di una scarsa maturazione del racconto stesso, che andrebbe approfondito molto di più.
Re: Gruppo Simona Mangiapelo
Inviato: martedì 27 aprile 2021, 22:42
da Quellon
1: Kobayashi Palace
Un ottimo racconto cyberpunk. Ha alcuni difetti, ma ampiamente superati dai pregi. Il migliore in campo secondo me.
2: Horror Nostalgia
Un po' fumoso, e nonostante la prima persona si ha la sensazione di rimanere in superfice nella mente del protagonista, ma una buona prova.
3: La moglie perfetta
Il terzo posto è dovuto a una telecamera ballerina e al fatto che il genere è proprio distante anni luce dai miei interessi, ma sarebbe potuto finire al secondo posto.
4: Il segreto dell'ascia
Se la scritture di La moglie perfetta è molto asciutta questa è magniloquente. Non uno svantaggio di per sé, se si vuole puntare all'effetto nostalgia, ma non basta a salvare il racconto.
5: L'odore della foresta
Godibile, ma avrebbe giovato una ripulitura delle prime due parti. Una piacevole fan fiction sui predators, e il fatto che l'autore conosca quello che descrive (soprattutto la capoeira) è un punto in più
6: Vi libererò
Onestamente un'occasione mancata. La storia avrebbe potuto essere molto migliore, ma la fretta ha troncato le gambe a quello che poteva essere un buon racconto storico. Sarà per la prossima volta.
Per tutti ho scritto un'analisi più completa in ciascun thread.
Re: Gruppo Simona Mangiapelo
Inviato: mercoledì 28 aprile 2021, 17:08
da Alessandro -JohnDoe- Canella
Ed eccomi con la mia classifica. Come sempre ricordo i principi su cui si basano i miei posizionamenti.
Innanzitutto, essendo un lettore che privilegia la forma al contenuto, in quanto dell’opinione che un bravo scrittore sia in grado di trasformare la prima nel secondo, tendo a premiare quegli autori che dimostrano di possedere padronanza della propria penna, pur proponendo magari un’idea meno originale di altri. Sapere aggirare errori banali quali infodump, dialoghi forzati o testi inconsistenti tra mostrato e raccontato è per me fondamentale. Ovviamente questa non è una regola ferrea, ma le eccezioni devono essere davvero in grado di stupirmi.
In secondo luogo, i commenti che seguono non sono un copia-incolla di quanto scritto in risposta ai singoli racconti, quanto più una motivazione sul perché dei posizionamenti, oltre che un compendio influenzato anche dall’eventuale scambio di battute avuto con i singoli autori.
Detto questo, la lotta per i primi due posti è stata molto dura. Non nascondo che tra i primi tre racconti e i successivi il distacco è notevole a mio avviso, sia per abilità tecnica che per impatto emotivo. Questo per dire che mi è davvero dispiaciuto dover “castigare” Daniel.
1. Kobayashi Palace – Pretorian► Mostra testo
Una classica storia di vendetta con twist finale. In altri contesti avrei probabilmente penalizzato una trama così semplicistica, ma in un contesto come quello di questo mese l’ho invece apprezzata. Tutti i cliché utilizzati (il piccolo criminale che vuole raggiungere i vertici del potere, la festa a cui partecipa il boss quale occasione per eliminarlo, il raggiro finale…) mi hanno immerso, assieme all’ambientazione cyberpunk, in un clima da fantascienza anni Ottanta. Certo, non fosse stato per la buona prosa di Agostino difficilmente questo brano si sarebbe trovato al primo posto, ma va reso atto che, al di là di alcuni passaggi da sistemare, il testo rimane sempre chiaro e vivido. Tra i pochi difetti, le scene d’azione, descritte con uno stile troppo “lento”, ma nulla che non si possa limare in fase di revisione.
2. La moglie perfetta – Giovanni Attanasio► Mostra testo
Gran bella storia, a mani basse la migliore del gruppo, supportata da ottimi dialoghi e un buon ritmo. A non avermi convinto del tutto è soltanto la gestione del PDV, un po’ troppo ballerino nel descrivere certe azioni. Avrei preferito una maggior focalizzazione, piuttosto anche alternata tra i due protagonisti. A tal proposito, manca un’appropriata immersione nei personaggi. Vero è che questo è un tratto voluto da Giovanni, ma resta il fatto di non essere del tutto convinto che si tratti della strada corretta (my 2 cents). Ultimo aspetto migliorabile è a mio avviso la crescita della tensione fino al climax finale, allo stato attuale un po’ blanda.
3. Horror nostalgia – Daniel Travis► Mostra testo
Un brano sostenuto da una gran bella idea alla base dei poteri di cui è dotato il protagonista. Un vero peccato che il loro potenziale venga soltanto evocato, ma considerate le motivazioni che muovono il protagonista ci sta. Due invece i problemi principali. L’inizio un po’ lento e incapace di fornire al lettore una chiara collocazione della scena e la tendenza in più passaggi di cedere alle lusinghe di un raccontato dal tratto un po’ troppo distaccato emotivamente e che poco si combina con l’uso della prima persona. Una volta limati gli aspetti stilistici, questo può diventare un brano dall’altissimo potenziale. Ah, giusto, nel commento lungo avevo dimenticato di segnalare anche un altro aspetto che mi ha convinto poco: la voce di Bu. L’ho trovata troppo umana. Vista la sua natura, avrei preferito qualcosa di più “sperimentale”, alieno. Non è uno scrittore che mi piace consigliare, avendo a mio avviso uno stile pessimo, ma consiglierei la lettura di China Mieville (in particolare “Perdido Street Station” e “La fine di tutte le cose”) per avere un’idea di come donare una voce distintiva a una creatura sovrannaturale.
4. L’odore della foresta – Andrea Furlan► Mostra testo
Come nel caso del racconto di Agostino, anche questo brano trasuda cliché anni Ottanta a non finire, il che, come già detto, non sarebbe neanche un male in un’edizione come questa. Il problema è tuttavia la sensazione da fanfiction provata durante tutta la lettura. I personaggi non sono infatti dotati di una propria psicologia che non sia quella delle loro controparti cinematografiche e la trama, a ben vedere, si riduce a un episodio alternativo di Predator. Anche qui, inoltre, si nota una forte tendenza al raccontato, il che è un vero peccato perché nella scena della capoeira Andrea ha dimostrato di saper dar vita anche a un buon mostrato. Manca insomma quella concretezza che non ti fa soltanto leggere una storia per sapere come andrà a finire, ma di viverla quasi in prima persona.
5. Il segreto dell'ascia – Juri Villani► Mostra testo
Così come nel caso del racconto di Andrea, anche qui ci troviamo di fronte a una sorta di fanfiction/spinoff di Conan il barbaro. Solo che in questo caso ho trovato la prosa ancor più traballante. C’è poi il discorso cliché, che qui è un po’ diverso e merita un’attenzione particolare. Il racconto trasuda stereotipi fantasy a non finire, solo che in questo caso mi hanno dato l’impressione di essere stati inseriti non con consapevolezza, ma per mancanza critica nei loro confronti. Infatti, Juri si rifà sì a un certo modo di scrivere epic fantasy di un tempo, ma è un tempo che nulla ha a che vedere con gli anni Ottanta, bensì, con l’inizio del secolo scorso (che poi quel modo di scrivere lo si trovi ancora oggi in un sacco di prodotti di scarsa qualità è un altro discorso). Insomma, l’aggancio al film del 1982 mi sembra troppo debole da questo punto di vista. Mi spiace dirlo, ma questo è forse il racconto più debole dell’intero gruppo.
6. Vi libererò – Maurizio Mannoni► Mostra testo
Visto quanto scritto nel commento a Juri, perché allora è Maurizio all’ultimo posto? Perché, purtroppo, come da lui stesso ammesso, questo è un racconto monco, scritto all’ultimo minuto senza – questo lo aggiungo io – un’opportuna costruzione drammatica. Le azioni dei personaggi risultano in buona parte incomprensibili senza conoscere i fatti storici alle loro spalle, portando il lettore a non avere quasi la più pallida idea di cosa stia realmente accadendo. A volte si consiglia agli autori – a fin di bene, sia chiaro – di riscrivere i loro brani più zoppicanti, ma qui il racconto è proprio da scrivere. Anche perché, una volta scoperto la storia che fa da sfondo alle vicende, si scopre che è potenzialmente molto interessante ed è un vero peccato vederla sfruttata così male.
Re: Gruppo Simona Mangiapelo
Inviato: venerdì 30 aprile 2021, 21:17
da roberto.masini
Mai come questa volta da un parte le mie preferenze di genere letterario e dall'altra la scoperta dei bonus hanno condizionato le mie scelte. Con questa doverosa premessa ecco i miei commenti:
L'odore della Foresta
Ciao, Andrea.
Mi sono ritrovato immerso nella foresta in una vera ipotiposi, cioè in una rappresentazione viva e immediata di una situazione. Nonostante le accuse d'infodump, io invece concordo sulla scelta biografica della prima parte del racconto. È altrettanto evidente che tu conosca il mondo carioca molto bene. I due riferimenti ai film che avevo individuato sono in realtà, ho scoperto, leggendo gli altri commenti, sono molti di più. Quindi ti meriti non solo i 3 bonus ma anche un superbonus n. 1. A rileggerci.
Kobayashi Palace
Ciao, Pretorian.
Comincio col dire che, pur non apprezzando il cyberpunk, questo racconto ha nello stile descrittivo la sua forza. I flashback sono usati in modo estremamente sapiente ed efficace. La trama in sé invece è poca cosa: un Piccolo Cesare in salsa Urania. I bonus ci sono tutti ma a una colonna sonora del racconto non ci aveva ancora pensato nessuno. Perfetta! A rileggerci.
Il segreto dell'ascia
Ciao Juri.
Ci sono i clichè, è vero. Lo stile sembra datato rispetto al mondo di Conan ma, proprio per questo, può avere il valore di parodia o almeno di recupero di stile, enfatico sì, ma proprio per questo evocativo. La descrizione della battaglia mi ha particolarmente colpito per la vivacità espressiva. Io ho avuto l'impressione che il racconto scorresse dall'inizio alla fine e io non amo particolarmente il fantasy! I bonus sono tutti presenti. A rileggerci.
La moglie perfetta
Ciao, Giovanni.
La presenza di un solo bonus di solito non costituisce un discrimine nella valutazione, se però i racconti danno luogo a disamine molto diverse tra loro. Qui invece il loro valore è molto simile e quindi la mancanza degli altri bonus diventa un fattore importante. Non ci sono infodump perché prevalgono i dialoghi ma non c'è secondo me un vero e proprio approfondimento psicologico. Alcune situazioni familiari sono state rese magistralmente ma altre invece no. Concordo con gli altri commentatori sull'esagerazione delle reazione della moglie armata di coltello. Il finale procura sconcerto più che sorpresa con l'introduzione della gelosia. Da ritoccare. A rileggerci.
Horror Nostalgia
Ciao Daniel.
Se la lettura per me è stata lenta, difficile, con un che di farraginoso, allora ci sono solo due spiegazioni. Incompetenza del lettore o stile errato del narratore. A me sembra il secondo caso. Uno stile confuso che sfoci in rivelazioni ci può anche stare ma qui tutto è troppo indefinito. S'individuano anche riflessioni filosofiche altrettanto vaghe, però. Nelle nebbie del racconto s'individuano tutti i bonus invece. Quello che manca quindi è l'intelligibilità. a rileggerci.
Vi libererò
Ciao, Maurizio.
La gatta frettolosa.... eccetera, eccetera. Per tua stessa ammissione il racconto è stato scritto con una certa fretta che ha portato alle omissioni di una bella storia. A tutti noi ch e partecipiamo a queste gare è successo di scrivere di fretta pur di partecipare. Da una parte il risultato è quasi sempre scadente ma dall'altra serve anche questa esperienza negativa. Aiuta. Credo che per te sia un' occasione di ampliare questa narrazione con un respiro più lungo, adatto sia ala storia in sé sia a questi tipi di contest. Faccio fatica a scorgere dei bonus. Auguri. Alla prossima lettura.
La classifica:
1. L'odore della foresta di Andrea Furlan
2. Kobayashi Palace di Pretorian
3. Il segreto dell'ascia di Juri Villani
4. La moglie perfetta di Giovanni Attanasio
5. Horror Nostalgia di Daniel Travis
6. Vi libererò di Maurizio Mannoni
Re: Gruppo Simona Mangiapelo
Inviato: venerdì 30 aprile 2021, 22:50
da Damjen
Eccomi qui a dare il mio piccinissimo parere. Faccio i complimenti a tutti poiché ho letto con piacere ognuno dei racconti, dunque grazie :)
1. Horror nostalgia
2. L’odore della foresta
3. La moglie perfetta
4. Kobayashi Palace
5. Il segreto dell’ascia
6. Vi libererò
Kobayashi Palace
Ho adorato la descrizione iniziale, visivamente molto poetica. Per quanto riguarda la storia, devo confessare che sapere subito che erano tutti morti male, mi ha fatto intuire che il colpo di scena avrebbe riguardato la ragazza.
Ciò che ho maggiormente apprezzato è l’ambientazione, che però non conteneva nulla che non avessi già incontrato altrove. Cosa che, unita a qualche errore di battitura, mi ha purtroppo lasciato la sensazione di un lavoro non del tutto curato.
Per quanto riguarda il resto, devo confessare che non ho mai amato la descrizione (intesa come racconto per parole) delle scene di lotta, tanto di più nel cyberpunk (genere che spesso prevede tecniche e/o armi di combattimento che richiedono una maggior accuratezza nella descrizione di movimenti ed esiti), poiché di solito finiscono per rallentare il tempo. In pratica, a mio parere, una tale sequenza di scene di combattimento finisce per diventare un po’ troppo lenta e macchinosa.
Mi piace la nitidezza (si dice?) della tua scrittura, devo assolutamente imparare a fare lo stesso.
Il segreto dell’ascia
Ok, ti hanno già affettuosamente mazzolato abbastanza, quindi eviterò di ripetere cose che, tra l’altro, non saprei dire altrettanto puntualmente.
Mi limiterò quindi alle cose belle. Prima di tutto è bella l’energia che emana dal tuo testo, perché si percepisce l’impegno e la passione che ci hai messo. Di certo si sente la volontà di creare qualcosa di elaborato, e poi con un significato (che è cosa che apprezzo sempre, a prescindere). Tra un racconto ben scritto ma privo di significati, e un racconto perfettibile ma espressivo, trovo che l’anima del secondo sia sempre vincente.
Dal mio modesto punto di vista, le premesse per crescere le vedo tutte, e la stoffa di voler dire qualcosa di importante pure. Quindi complimenti per il cuore, ti basterà metterlo al servizio di una tecnica sempre migliore e sono certa che farai faville.
Non vedo l’ora di leggerti nel tuo pieno potenziale.
La moglie perfetta
Che bello rileggerti. Io adoro i tuoi personaggi, perché sono così verosimili soprattutto grazie a quella specie di magia che sai mettere nei dialoghi.
In questo racconto però non mi sono innamorata di nessuno dei personaggi, cosa che invece mi era successa con l’altro tuo scritto (come raramente prima). Quindi torna a farmi innamorare come solo tu sai fare, con qualsiasi narratore e focalizzazione serva allo scopo, grazie :)
L’odore della foresta
Ecco, in casi come questo mi rendo conto di quanto sia utile scrivere in un posto dove chi ti legge non lo ha fa perché cercava proprio il tuo genere o la tua scrittura. Io, ad esempio, a differenza di ciò che ho trovato nei commenti precedenti, ho apprezzato molto la parte raccontata, ricca di pensieri e sensazioni, e ho trovato molto nitidi i personaggi, pur nella brevità delle pennellate che li descrivono. Ma ci sta, sono persone appena conosciute e che non mostrano quasi nulla di sé, per cui li ho trovati vividi al punto giusto.
L’unica cosa che non amo è il corsivo, che mentre leggo mi appare come il microfono durante le riprese di un film, ma per me il tuo racconto è un ottimo lavoro che mi ha immerso nelle sensazioni del protagonista e mi ha invogliato alla lettura.
Vi libererò
Ho letto dalle tue risposte che hai dovuto scrivere il tuo racconto in tutta fretta. Ovviamente questa fretta si riconosce, e questo è un peccato perché se tu avessi avuto a disposizione maggior tempo, sono convinta che sarebbe venuto fuori un buon racconto. Ho apprezzato molto l’ambientazione storica, e ho riconosciuto il lavoro che c’è dietro. Spero davvero che continuerai a lavorare a questo scritto fino a renderlo più chiaro e curato. Lo rileggerò con molto piacere.
Horror nostalgia
E niente, amo questo racconto.
Confesso che ho faticato un po’ a ingranare, perché non sono riuscita a capire immediatamente chi stesse parlando con chi. Ma una volta capito, be’, hai parlato di qualcosa che mi prende da pazzi. E lo hai fatto in un modo che ho adorato.
Mai. Mai solo. Spettacolo.
Bellissimo, davvero, nella complessità, nella morbosità, nella tenerezza.
Grandissimo.
Re: Gruppo Simona Mangiapelo
Inviato: domenica 2 maggio 2021, 16:15
da Spartaco
Classifica finale:
1. Kobayashi Palace Punti 4
2. L’odore della foresta Punti 11
3. La moglie perfetta Punti 15
4. Horror nostalgia Punti 15
5. Il segreto dell’ascia Punti 20
6. Vi libererò Punti 35
Kobayashi Palace approda alla semifinale Simona Mangiapelo mentre L’odore della foresta a quella Marco Proietti Mancini.
I concorrenti hanno tempo fino alle 23.59 del 4 maggio per modificare i propri racconti.