Un sentiero da riprendere

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Un sentiero da riprendere

Messaggio#1 » lunedì 19 aprile 2021, 22:49

Un sentiero da riprendere
Di Alexandra Fischer

Veresya strisciò accanto al groviglio di fili viola e guardò il muro, inorridita nel vederlo appannato.
Fino a due giorni fa era trasparente. Povero Fuhelo.
Le si strinse il cuore al rumore di passi che vi udiva all’interno.
Il Labirinto di vetro è il peggior modo di castigare qualcuno, certo, lui ha rubato il cesto di frutta secca malgrado avesse avuto già la sua parte. E la mamma mi ha assicurato che la via d’uscita esiste. Gli ha fatto avere cibo e acqua, ma vaga ancora.
Veresya rammentò l'autodifesa di Fuhelo: doveva nutrire il fratello tornato dalla spedizione a mani vuote.
Certo, il deserto avanza per colpa del clima, e siamo in tanti, ma così è troppo. Fuhelo ha solo dodici anni come me.
Le lezioni apprese a scuola sulla punizione riservata ai ladri le punsero il cuore come punteruoli di ghiaccio: molti erano impazziti e morti nel labirinto.
C’era stato chi era morto con la schiena girata verso l’uscita.
Guardò il groviglio di fili attraversati da una luce viola cosparsi di punte acuminate: non l’avevano ghermita e stritolata solo perché lei portava al collo il medaglione che la qualificava come la figlia della Presidentessa, ma sua madre avrebbe potuto accorgersi della sua fuga e toglierle quella protezione.
Corse dal lato opposto al muro e vide l’imboccatura, coperta di grovigli; vi si insinuò, attenta a non sfiorarli, ma li vide vibrare, così si fermò e gridò: − Fuhelo, sono qui.
Lo udì e avvertì il tremito nella voce di lui: − Dove?
Veresya ripeté: − Qui, dammi la mano −. Vide i grovigli smuoversi e comparire la mano del compagno di giochi della sua infanzia.
Lui le sfiorò le dita e lei ne percepì il gelo: − Cosa ti succede?
Fuhelo le bisbigliò: − Fa freddo. Tua madre Hegla ha messo anche questo ostacolo. Ingo non ha trovato nulla a nord, dove è tutto ghiacciato, così ha voluto mettermi alla prova. Sopravvivere e riprendere da dove lui ha fallito. Quel viaggio gli è costato il congelamento dei piedi. Voleva farlo morire di fame. E condannerà alla stessa fine anche i miei se io non esco.
Veresya smosse i grovigli: − Puoi farlo ora.
Lui sospirò: − Troppo facile.
Veresya insistette: − No, ho sentito i tuoi passi, ce l’avevi fatta, io ti ho solo salutato. Dammi la mano.
Fuhelo l’afferrò e a lei sembrò di sfiorare il ghiaccio, ma la strinse e lo tirò quanto più poté.
Infine, i grovigli cedettero, ma Veresya inorridì nel vedere i capelli e le sopracciglia coperti di ghiaccio dell’amico: − Fuhelo, apri gli occhi.
Lui scosse la testa: − Non posso più. Dentro l’aria è gelida e ghiacciata e nessuno mi ha dato gli occhiali di protezione−. Le sfiorò le spalle: − Però la mia mente ti vede. Sei così luminosa. E posso scorgere anche gli spiriti dei cacciatori e dei raccoglitori di frutta. Devo andare, mi chiamano.
A Veresya si riempirono gli occhi di lacrime: − Tu hai perso la vista.
Fuhelo le sorrise: − Quella degli occhi di carne. Il nonno diceva che era un muro difficile da abbattere. Aveva istruito Gerd perché ritrovasse quei sentieri usando gli occhi della mente. Lo chiamava andare oltre il muro. Io ci sono riuscito. Andrò e tornerò. Promesso.
Veresya lo guardò andare via e sentì una fitta al collo, seguita dal ronzio di un velivolo che si abbassava poco lontano.
Ne vide scendere la madre e un paio di guardie e andò loro incontro: − Mamma, Fuhelo ha fatto tutto da solo.
Lei fece una smorfia: − Può darsi, ma ora riprendi i tuoi doveri. Oggi hai lezione.
Veresya salì subito dietro di lei sul velivolo a forma di sigaro dalle porte nere spalancate e le parve di stare per essere inghiottita da una versione in nero del labirinto; si massaggiò il collo, sollevata dalla fine della stretta.
Durante il volo, la madre le indicò le case e i paesaggi dal finestrino: − Sono costretta a essere spietata. Lo vedi anche tu che non c’è terra per tutti.
Veresya deglutì: − Sì, mamma. Ti capisco.
La madre le fece una carezza: − Brava. Diventerai un’ottima presidentessa.
Veresya le sorrise: − Sì. E nominerò Fuhelo mio consigliere.
La madre ritirò la mano e usò un tono neutro: − Sei più adulta di quanto pensassi.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#2 » lunedì 19 aprile 2021, 22:51

Ciao Alexandra! Hai visto? sei la più veloce anche se ti prendi un'oretta in più! Tutto ok con caratteri e tempo, buona ORIANA RAMUNNO EDITION!

Avatar utente
Massimo Tivoli
Messaggi: 396
Contatta:

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#3 » martedì 20 aprile 2021, 12:01

Ciao Alexandra. Intuisco che dietro il racconto ci sia un world building complesso e articolato, forse troppo per 4242 battute al massimo. Mi è piaciuta molto l’idea di fondo: il deserto che avanza, la scarsità di risorse, e una società distopica in cui si punisce fin troppo severamente chi “spreca”/“ruba” risorse agli altri, bimbo o adulto che sia. Tuttavia, ho fatto fatica a capire il racconto che, credo, di non aver ancora compreso a pieno, per i riferimenti ad altri personaggi che hanno compiuto azioni significative per la vicenda che metti in scena, ma sfuggenti al lettore o, almeno, a me come lettore. La tua scrittura è sempre buona, questo lo sai. Non ne faccio quindi una questione di scrittura che è di livello, si vede, ne faccio più una questione di poca chiarezza. È un difetto che qui, su MC, soffro parecchio anche io, quindi posso comprendere… magari un’idea più semplice, meno articolata, credo che avrebbe giovato.
Ti auguro una buona Edition!

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#4 » martedì 20 aprile 2021, 17:06

Ciao, Antico, grazie.
Ciao Massimo, scusami tu per la mancata chiarezza della trama. Sì, penso che dipenda molto dall'aver voluto affrontare il tema sotto più sfaccettature. Hai ragione: a spunto complesso, racconto semplice.

Avatar utente
maurizio.ferrero
Messaggi: 529

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#5 » giovedì 22 aprile 2021, 8:51

Ciao Alexandra, piacere di rileggerti.

Abbi pazienza, ma non c'ho capito (quasi) niente. Ho intuito a grandi linee la storia (un ragazzo sorpreso a rubare viene mandato in questo labirinto per punizione, la figlia della presidentessa lo tira fuori), ma l'ambientazione che hai sfruttato, ricca di dettagli che vengono appena accennati e mai spiegati, è veramente troppo complessa per essere sviluppata in queste poche righe.
La scrittura è buona, il tema è centrato, ma l'idea visionaria di fondo, per quanto mi piacerebbe vederla esplorata in qualcosa di più lungo, non è per nulla chiara.
Amerei anche io mettere in gioco costruzioni allucinanti, ma lo spazio di caratteri non lo permette, quindi spesso mi affido a ambientazioni più semplici, già presenti nell'immaginario collettivo. In questi casi è la soluzione migliore.

A presto!

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 322

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#6 » giovedì 22 aprile 2021, 13:11

Ciao Alexandra, è un piacere commentarti.
“Un sentiero da riprendere” ha spunti interessanti, frutti del tuo talento visionario. Il conflitto è presente, con questo spirito imprigionato nel labirinto e una ragazza che prova a liberarlo. Funzionano i dettagli sensoriali che fornisci perché aiutano il lettore a calarsi nell’habitat (il vetro appannato, i fili cosparsi di punte acuminate, la mano ghiacciata di Fuhelo). Riuscito il finale, con l’investitura di Veresya come futura presidentessa, cosa che fa ben sperare in una futura liberazione dello spirito.
Il testo però risente, a mio avviso, della presenza ingombrante di una voce narrante che rende il resoconto dei fatti troppo esterno rispetto alla psicologia dei personaggi. Affatica la lettura anche la sovrabbondanza di informazioni date al lettore senza il filtro del pdv, il che fa perdere al racconto un po’ di mordente. Ho avuto la sensazione di trovarmi non in una short-story ma nel bel mezzo di un romanzo, e ciò dipende dalla scelta che hai fatto di focalizzare l’attenzione su troppi dettagli, con il rischio purtroppo di incidere sulla chiarezza del testo.
La tua storia secondo me ha bisogno di molto più spazio per essere raccontata.
A rileggerti.

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#7 » giovedì 22 aprile 2021, 13:45

Ciao, Maurizio, grazie dell'avvertimento in merito all'ambientazione più semplice e al fatto di usare pochi elementi e ben noti all'immaginario collettivo. Scusa per la lettura faticosa.

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#8 » giovedì 22 aprile 2021, 13:48

Ciao Andrea, grazie del commento. In effetti, devo stare al PDV, mostrare quanto avviene in maniera molto più aderente a quello della protagonista. Fuhelo non è tuttavia uno spirito. E' vivo e vegeto, per quanto indebolito e accecato dal vento gelido colmo di cristalli di ghiaccio (clima artificiale creato nel labirinto). Perdona la scarsa chiarezza. Devo proprio stare attenta.

JoMess
Messaggi: 22

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#9 » giovedì 22 aprile 2021, 22:18

Ciao Alexandra,
purtroppo io non ho capito molto in questo racconto e ne sono dispiaciuto. La colpa è sicuramente mia. Mi sembra molto confuso. C’è tanta carne al fuoco, si fa fatica a capire di cosa stia parlando la protagonista. Molti nomi difficili da memorizzare. Il tema del muro c’è, come richiesto, ma non ho capito a cosa serva questo labirinto e questo mi crea frustrazione, perché mi piace che ci sia un labirinto e vorrei sapere la sua funzione. Il testo spesso cade nell’infodump, credo per spiegare al lettore la complessità del mondo che c’è dietro a questa storia, ma forse troppo complesso per soli 4242 caratteri.
Alla prossima!

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#10 » venerdì 23 aprile 2021, 13:45

Ciao JoMess, non preoccuparti. Non è colpa tua. Ho solo usato lo spunto sbagliato e nessuno è in grado di capirlo, come tutti gli spunti sbagliati. Tutto lì. Che dire? Devo fare attenzione a non cadere nei temi complessi e il muro lo era. Invece, vale la vecchia regola: più un tema è complesso, più bisogna descrivere azioni lineari, semplici.
In breve: il labirinto è un castigo. Ti "mura" al suo interno per farti rivivere i tormenti. Al protagonista succede così: rivive i tormenti del fratello reo di essere tornato dal viaggio nel luogo dal clima ostile a mani vuote e invalido. E lui ha rubato della frutta secca in più per sostentarlo: ecco il suo crimine. Poi, certo, la cecità da clima ostile creato nel labirinto e il fatto che lo avessero mandato lì senza protezioni, ci mette del suo per rendere complessa la faccenda...come pure la comparsa della vista interiore che fa del nostro una specie di guida "dalla vista interiore, o terzo occhio".
Ultima modifica di alexandra.fischer il sabato 24 aprile 2021, 14:35, modificato 2 volte in totale.

Avatar utente
Emiliano Maramonte
Messaggi: 1034
Contatta:

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#11 » venerdì 23 aprile 2021, 23:50

Ciao Alexandra! Bentrovata!
Ho letto due volte il tuo racconto per mettere bene a fuoco tutti i dettagli del mondo che hai proposto ai lettori di MC. Ho apprezzato tantissimo le intuizioni che stanno alla base della tua visione: si tratta di un futuro distopico in cui il collasso climatico ha generato una specie di tirannia per il controllo delle risorse, e nel quadro di tale tirannia si muovono due personaggi di estrazione sociale completamente diversa ma, in qualche modo, accomunati. Bello il confronto e l'interazione tra la ragazza e il ladruncolo, bello anche il contrasto: lui condannato a una vita difficile per sopravvivere, lei misericordiosa ma appartenente all'elite e, addirittura, figlia della presidentessa, quindi intoccabile. Il tema è stato centrato e la scrittura mi è risultata abbastanza scorrevole e pulita.
A parte questo, ho sofferto i disagi degli altri commentatori che mi hanno preceduto. La vicenda ha contorni molto sfumati e a tratti confusi, quindi, soprattutto verso la fine, la trama si perde e non si afferra appieno tutta l'efficacia della tua visione. Anche il finale è un po' così.
Il risultato finale è gradevole ma migliorabile.

In bocca al lupo!
Emiliano.

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#12 » sabato 24 aprile 2021, 14:34

Ciao, Emiliano. Grazie. Sei generoso. Stavolta il tema è stato tosto. Tutto quello che ti è sfuggito o ti è toccato riprendere in mano è colpa mia. Chiedo venia. Sono caduta nel tranello: quando c'è tema così complesso, bisogna essere più lineari che si può. Io, invece, mi sono comportata maldestramente. Povero Lupo, se mi vedesse morirebbe dal ridere.

Avatar utente
Michael Dag
Messaggi: 427

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#13 » lunedì 26 aprile 2021, 16:46

Mi rincresce mette all'ultimo posto una sfornatrice di ottimi pezzi come te ma…
non ho capito.
cioè, lui è nel labirinto, giusto? E lei, come ci arriva? Lo tira fuori…come? O è lei che va da lui? Forse hai azzardato un worldbuilding troppo ambizioso per 4200 caratteri. La scena di lui che ha perso gli occhi ma guadagnato la veggenza mi è piaciuta, ma è l'unica che ho capito con charezza.
stile ottimo, nulla da dire.
mi dispiace!

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#14 » lunedì 26 aprile 2021, 21:39

Ciao, Michael, scusa se non hai capito. Lei va da lui che è finito nel labirinto per aver rubato del cibo. E lo guida con la voce, pur sentendolo vicinissimo all'uscita. Lo fa per spirito di amicizia. Grazie per i complimenti sul fatto di sfornare ottimi pezzi. Dipende dalle volte. Ora, vedi, sono uscita dalle righe, ma devo stare attenta.

Avatar utente
Gabriele Dolzadelli
Messaggi: 335
Contatta:

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#15 » mercoledì 28 aprile 2021, 21:53

Ciao Alexandra.
Non mi dilungo su quanto già detto da altri in merito all'ambientazione complessa.
Ci tengo però a dirti che ho notato come in questo caso tu sia riuscita a essere un po' più solida nella trama e ad avere un punto di arrivo, cosa che in precedenti edizioni, nonostante l'ottima scrittura, faticavi a raggiungere. Quindi, da questo punto di vista, ottimo.
Il problema credo si presenti nella parte centrale. Il dialogo che la protagonista ha con il ragazzo è molto artefatto e trasuda infodump da tutti i pori, confondendo molto il lettore. Mi ha lasciato molto perplesso e sono riuscito a comprendere la trama solo grazie al fatto che sul finale hai semplificato parecchio, riuscendo a riagganciarmi nell'essenziale.
Anche la struttura stessa del labirinto non mi si è disegnata molto bene nella testa.
Con un buon lavoro di restauro può uscirne una bella chicca.
A rileggerci.

Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#16 » giovedì 29 aprile 2021, 21:11

Ciao, Alexandra. Questo racconto, nonostante affronti temi e ambientazioni del tutto diverse dalle mie, mi ricorda tanto me. Ora magari sbaglio ma mentre leggevo ho immaginato che tu abbia, nella testa o su carta non importa, centinaia di pagine che descrivono questo mondo e questi personaggi. Io sui miei ci rimugino spesso la notte e credo che tu faccia lo stesso. Ma veniamo al racconto. Si intravedono una quantità di cose enorme. Un mondo, una società, una storia, difficoltà, tecnologie, un'evoluzione mentale speciale che prende forma nel ragazzo, moltissime cose appena accennate che ne fanno immaginare altre. Di per sé l'incontro, il racconto del piccolo episodio, può avere una sua vita, un suo sento anche se raccontato da solo. Certo non soddisfa, perché questa trasmissione di informazioni, quel lasciare intravedere così tante cose può risultare fastidioso per un lettore curioso. La scrittura è buona, non ho particolari indicazioni da segnalare. C'è una cosa che non mi piace, la chiusura, le due tre battute finali, o forse solo l'ultima. Non hanno nella mia mente molto senso, ovvero non mi appaiono naturali. Credo che il senso sia racchiuso in quelle pagine non scritte, ma io non riesco a raggiungerlo. Immagino che sia uno scambio che definisce i due personaggi, ma in questo contesto breve forse potevi chiudere in altro modo, per esempio a me sarebbe risultato più naturale se l'ultima frase della ragazza fosse stata solo pensata e di conseguenza sarebbe stata omessa quella finale della madre rendendo il tutto forse un po' intrigante.

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#17 » venerdì 30 aprile 2021, 16:10

Ciao, Gabriele, scusa per l'infodump nella parte centrale del dialogo, devo farci attenzione. Per il resto, grazie dell'immensa generosità nell'aver apprezzato la mia trama.

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#18 » venerdì 30 aprile 2021, 16:13

Ciao, Mario, hai ragione. Mi rincresce per questo finale artefatto, devo liberarmi di certi modi di immaginare le narrazioni legati a modelli che non vanno bene (vedi certi manga o serie televisive). Questo, anche a carico della trama (penso molto a certi fumetti di SF pieni di "sottointesi"). Insomma, c'è parecchio da fare.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#19 » sabato 1 maggio 2021, 17:14

Un'ambientazione molto bella e un contesto ricco e sfaccettato. A mio parere il racconto diventa problematico nel momento in cui la protagonista s'incontra con Fuhelo: 1) non si capisce quale sia il potere che le permette di raggiungerlo così facilmente, ma questo è un problema minore, 2) non si riesce a empatizzare con Fuhelo e a capire cosa dica e il perché della sua decisione di partire subito. In pratica, il testo funziona fino a quando c'è lei sola in scena e crolla con l'entrata in scena di Fuhelo. Il tema c'è anche se, mio parere, non è così fondante il racconto stesso. Questa volta direi un pollice ni tendente verso il positivo, ma più per tue scelte strategiche interne al racconto perché è evidente che sia molto più organizzato rispetto a quelli di qualche mese fa, devo dire che quest'ora in più che ti stai prendendo per postare sta dando i suoi frutti. Questo mese hai solo sbagliato nel mettere in scena troppi elementi.

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Un sentiero da riprendere

Messaggio#20 » domenica 2 maggio 2021, 21:59

Ciao, Antico, grazie.
Sei molto gentile, ora so che il problema di fondo, sarà sfrondare gli elementi di troppo dalle storie e renderle più fruibili dai lettori con elementi più semplici. Mostrare, sì, ma l'essenziale.

Torna a “152° Edizione - Oriana Ramunno Edition - l'Ottava dell'Ottava Era (Aprile 2021)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti