Prova di coraggio

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Andrea Partiti
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Prova di coraggio

Messaggio#1 » lunedì 19 aprile 2021, 22:57

I ragazzi della colonia hanno un rituale.
Si sfidano a sconfinare nella tenuta del vecchio Anselmi, superare i frutteti, evitare i cani e rubare un frutto dal suo albero di cachi.
Il vecchio Anselmi cura maniacalmente quell’albero. È enorme, almeno quasi venti metri, svetta sulla collina di fianco alla casa patronale. Il vecchio Anselmi ogni autunno sale su una lunga scala e lo pota con cura. Ogni anno la sua chioma cresce. Lo osserva dalla veranda mentre nascono le piccole gemme lucide che si trasformano in fiori, seguiti dalle foglie di primavera.
Niente gli fa più dispiacere che perdere anche solo uno di quei frutti perfetti. Niente lo rende più triste di più di un frutto ancora non maturo strappato dalla pianta, per gioco o per sfida.

Il giovane Tommaso aveva scavalcato il muro che circondava la tenuta. Non era difficile perché il muro era basso e consumato, con tanti appigli per salire.
Atterrando si era trovato in mezzo a degli ulivi. Nessuno gli aveva mai detto degli ulivi. Sapeva di un boschetto di peschi, di un meleto, persino di un campo di mais da qualche parte a nord, ma degli ulivi non aveva mai sentito.
Erano radi e secchi, e non lo riparavano per nulla. Tommaso si aspettava di sentire i latrati dei cani che lo inseguivano da un momento all’altro.
Quando sentì frusciare l’erba tentò di nascondersi dietro ai rami molli dell’ulivo più vicino.
Un bassotto dall’aria amichevole gli corse incontro. Si fermò a qualche metro di distanza sedendosi sulle zampe posteriori e scodinzolando furiosamente per avere la sua attenzione.
Tommaso riprese a respirare. Avevano esagerato nel raccontargli i pericoli della tenuta del vecchio Anselmi?
Grattò il bassotto dietro alle orecchie e questo si gettò a terra rotolandosi a pancia in su. Quando fu soddisfatto delle attenzioni si attaccò alla gamba di Tommaso, mettendosi al passo. Tommaso non si fece pregare e si rimise in cammino verso la casa patronale, alta sulla collina.
Si sentiva rassicurato da quell’incontro. Ora se anche fosse stato scoperto, poteva dire di aver trovato quel botolo a scorazzare fuori dalla tenuta e di aver scavalcato il muro per riportarlo a casa.
Gli ulivi lasciarono posto a un riquadro di susini, poi a dei campi arati e vuoti. Il vecchio Anselmi era davvero meticoloso: cresceva di tutto nella sua tenuta, era incredibile che riuscisse a occuparsene da solo.
Ora Tommaso vedeva il grande albero di cachi. Come intuendo la sua meta, il bassotto lo guidò fino al grande tronco nodoso. Le radici erano come le mani deformi di un vecchio conficcate nel suolo. Come le mani del vecchio Anselmi, seduto alla base del tronco, appoggiato al suo bastone.
— Salve, ragazzino.
— Salve — disse Tommaso sobbalzando. — Ho trovato il cane… fuori… insomma…
— Sì, sì, non sforzarti — disse il vecchio indicando il bassotto. — Lui e i suoi fratelli girano tutto il tempo per cercare gli intrusi come te.
— È un cane da guardia? — chiese Tommaso, genuinamente stupito.
— Certo che è un cane da guardia. Che cosa ti aspettavi? Un cane enorme e cattivo? Mi mancano solo dei ragazzini sbranati sulla coscienza! O peggio, ragazzini che scappano e ci riprovano. I bassotti sono addestrati a portarvi qua. Vi fanno gli occhioni e vi convincono a seguirli.
Il vecchio Anselmi si abbassò verso una cesta appoggiata ai suoi piedi.
— Assaggia questo — disse, porgendo a Tommaso un involto di carta.
Tommaso lo prese e lo scartò. Era una fetta secca di cachi.
— È secco — osservò Tommaso.
— Siamo fuori stagione.
Tommaso si infilò in bocca la fetta, la lasciò sciogliere sulla lingua, gli si spalancarono gli occhi dalla sorpresa. Masticò rapido, poi lento. Deglutì.
— Posso…
— Averne un’altra? Certo.
Il vecchio Anselmi aprì il cestino e si servì insieme al ragazzo di altre fette essiccate.
— Ora capisci perché è importante, per me?
Tommaso annuì.
Il vecchio Anselmi raccolse da terra un frutto non maturo, caduto per il vento.
— Prendi, riportalo ai tuoi amici.
— Perché mi aiuta?
— Se non superi la prova ti manderanno a riprovarla, no?
Tommaso rifletté un istante, poi annuì.
— Vai, ora — disse il vecchio Anselmi.
— Posso…
— Tornare? No, non puoi tornare. Sparisci ora.
Il ragazzo corse via nella direzione da cui era venuto, un bassotto alle calcagna con le orecchie che svolazzavano allegre.



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antico
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#2 » lunedì 19 aprile 2021, 23:02

Ciao Andrea! Tutto ok con caratteri e tempo, buona ORIANA RAMUNNO EDITION anche a te!

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Massimo Tivoli
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#3 » martedì 20 aprile 2021, 12:14

Ciao Andrea. Mi sa che a questo giro la modalità MC ha messo un po’ tutti a dura prova. Il racconto è scritto molto bene (che te lo dico a fare), si legge bene e fila liscio. Mi piace l’idea attorno al personaggio del vecchio Anselmi, un personaggio che ispira tenerezza e la proverbiale saggezza dei vecchi. Il muro nasconde l’ignoto, spesso caricato di paure e preconcetti nefasti da chi si trova dall’altra parte. E invece… Apprezzabile anche il fatto che i bimbi non vadano a spifferarsi tra loro la verità, chissà se per rispetto al vecchio Anselmi che li risparmia oppure per continuare a proporre la loro “prova di coraggio” ai nuovi compagni. In ogni caso, è l’aspetto più apprezzabile e interessante del racconto. D’altro canto, il tenore del racconto è piuttosto monotono. Anche nel tuo caso avviene tutto in modo troppo liscio, c’è poca tensione e, di conseguenza, le emozioni arrivano attutite. Anche per te, mi sento di specificare il mio disagio nel commentare in questo modo, considerato che anche io, a ‘sto giro, ho prodotto un racconto piatto. Ma il gioco ci richiede di commentare, e noi commentiamo.
Buona Edition!

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maurizio.ferrero
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#4 » giovedì 22 aprile 2021, 8:38

Ciao Andrea, piacere di rileggerti.

Molto buona l'atmosfera bucolica, di campagna assolata e passato superato, che riesci a trasmettere con questo racconto. L'idea di un gruppo di ragazzi con la prova da superare e del vecchio orso geloso delle proprie cose sono dei classici, ma sei riuscito a metterli in scena molto bene.
L'atmosfera e la descrizione della tenuta sono ciò che la fa da padrone, sei riuscito a creare delle immagini molto vivide nella mia mente.
D'altro canto, mi associo al commento di Massimo quando ti dice che nella storia fila tutto troppo liscio. Il gruppo di ragazzi che non confessa l'un l'altro il segreto e continua a mandare i nuovi ad affrontare una prova tutto sommato inutile mi ha convinto un po' meno.
Non è un grave problema, la storia si lascia leggere con molto piacere anche solo per godersi l'atmosfera. A conti fatti, sono soddisfatto.

A presto!

JoMess
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#5 » giovedì 22 aprile 2021, 22:15

Ciao Andrea,
il racconto mi è piaciuto, semplice e simpatico. La scrittura non è un granché, è molto raccontato, non c’è del mostrato con dettagli che possono far vivere la storia ed emozionare di più. Tuttavia, questo tipo di scrittura potrebbe anche starci perché la storia è molto fiabesca, quindi una scrittura adatta ai più piccoli. Non so se era voluto, ma a me è piaciuto.
Alla prossima!

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Emiliano Maramonte
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#6 » sabato 24 aprile 2021, 0:23

Ciao Andrea, bentrovato!
La storia ha un indubbio valore "didattico": ci insegna l'importanza di apprezzare la semplicità e di apprezzare la vita come viene. Non so se ho detto una fesseria, ma ho percepito questi messaggi. La narrazione scorre liscia e quieta fino alla fine, senza particolari scossoni emotivi e narrativi. Questo è un punto debole. Magari ragiono da autore di thriller, ma mi aspettavo che il vecchio facesse qualcosa di cattivo per togliersi di torno i fastidiosi ragazzacci che gli rovinavano gli alberi. Ho immaginato, ad esempio, che avrebbe avvelenato Tommaso con una fetta di cachi, oppure avrebbe provato a dargli una lezione, in qualche modo; invece cerca di dargli un piccolo insegnamento, la cui efficacia mi ha lasciato perplesso.
Altro motivo di perplessità, il cappello introduttivo al presente con una forte componente raccontata. Ho pensato che avresti proseguito in questo modo (non sarebbe stato male leggere un racconto scritto alla "vecchia maniera"... a me sarebbe piaciuto molto), invece hai cambiato completamente stile e questo mi ha indispettito, tanto che, dopo aver riletto il racconto considero quell'incipit inutile. Iniziando dall'esordio con Tommaso, avresti guadagnato qualche carattere in più con la possibilità di seminare altri input per arricchire il background.
Nell'insieme il testo non mi ha deluso ma neanche mi ha entusiasmato. Tema centrato.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Michael Dag
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#7 » lunedì 26 aprile 2021, 16:46

La storia in se non ha nulla di sbagliato, ma l'ho trovata… noiosa. Non mi ha trasmesso granché. Non ho sentito la paura del ragazzino, sembra appena preoccupato o incuriosito, addirittura. Se, alla vista del vecchio, si fosse preso un colpo stravolgendo immediatamente la sensibilità del lettore, per poi accorgersi che Anselmi non è così mostruoso come dicono, sarebbe stato molto meglio.
ottimi i dialoghi, quelli dono davvero ben fatti

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Andrea76
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#8 » mercoledì 28 aprile 2021, 18:23

Ciao Andrea, è un piacere leggerti.
Ho trovato nel tuo racconto un’ottima gestione del narratore onnisciente. Non sono un fanatico dello show don’tell, allo stesso tempo provo un certo fastidio quando la scrittura di un autore risulti così esterna da far emergere l’ingombrante presenza dello stesso. Non è questo il caso perché la tua storia mi ha coinvolto e mi ha tenuto gli occhi incollati alla pagina. Ritengo che questo sia stato dovuto dal fatto che mentre Tommaso percorre la tenuta di Anselmo si ha la sensazione che possa accadere qualcosa di spaventoso. Il fatto che alla fine non accada non è per forza un fallimento. Anzi, ti do merito di avermi trasmesso una tensione emotiva nonostante non succeda nulla di significativo. Un po’ come accade nei racconti di Carver, ad esempio, e il paragone per me è lusinghiero.
A rileggerti.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#9 » mercoledì 28 aprile 2021, 22:04

Ciao Andrea.
In questo caso non condivido i commenti che mi hanno preceduto. Personalmente non mi sono affatto annoiato. Trovo che il racconto sia scritto ottimamente e i personaggi molto ben caratterizzati. Ho seguito con passione lo svolgimento e in genere, anche io, tendo a non soffrire troppo i racconti senza twist. Nel tuo caso non è stato così e questo significa che, seppur lineare, hai saputo rendere il tutto interessante.
Forse il finale rimane un po' monco, come se fosse un tassello di una storia più grande. Poteva chiudersi il cerchio in molti altri modi, magari facendo in modo che il frutto acerbo rendesse meno appetibile l'albero agli amici così da non infastidire più il vecchio o... qui ci dilunghiamo troppo su come "avrei fatto" e non mi sembra giusto. Lascio a te lo spunto su come poter chiudere diversamente quello che comunque rimane una bella storia.
A rileggerci!

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jimjams
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#10 » giovedì 29 aprile 2021, 21:25

Carissimo Andrea, questo racconto mi è piaciuto assai, davvero. Molto delicato, poetico, quasi una di quelle storie che i nonni raccontano ai bambini con il doppio scopo di intrattenerli e insegnare loro qualcosa di importante. Ti consiglio vivamente di rivederlo e ampliarlo per dargli maggior respiro e sistemare meglio alcune cose. Mi piacerebbe che diventasse poetico in tutto il suo respiro. Cura le parole, il ritmo, completa qualche piccola incongruenza. Butto lì qualche appunto: "almeno quasi" stride; padronale invece di patronale; "più triste di più" ha un di più di troppo; le radici sembravano; ti manderanno di nuovo... Vedi tu di limarlo, lo sai fare meglio di me. Che altro? Fai promettere al ragazzo di non rivelare nulla in cambio del frutto, o qualche altra scusa magari magica per far sì che sia credibile il silenzio dello stesso. Un po' di spavento non può fargli male :-) Ancora... Non so, forse potresti provare a vedere come viene a scriverlo come una vecchia fiaba, c'era una volta un albero di cachi in un gran giardino custodito da un vecchio contadino.... ;-)

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antico
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Re: Prova di coraggio

Messaggio#11 » sabato 1 maggio 2021, 17:51

Un racconto strano che non mi ha convinto, ma che non escludo di non essere stato in grado di capire. Il ragazzino che si trovo in mezzo alle viti, il bassotto addestrato per portarlo proprio dove lui sarebbe comunque andato, questo rito perpetrato senza raccontarsi, al di fuori del muro, di quello che accade dentro... Sono tutti elementi che mi hanno un po' cozzato con la logica e che, ben sapendo che tu sei solitamente molto attento a questi aspetti, potrebbero avere un significato che mi è purtroppo sfuggito. C'è da dire anche, però, che ci sono tutta una serie di formulazioni che non ti sono solite (te le ha ben segnalate tutte Pacchiarotti) che non mi aspetto dai tuoi testi. Insomma, devo giudicare quello che mi è arrivato e il testo è piacevole da leggere e ti porta a chiederti dove volesse andare a parare, questo è di sicuro un plus. Il tema c'è anche se non mi sembra, anche questo, trattato nel modo brillante che mi aspetto normalmente da te. Per me un pollice tendente verso il positivo in modo solido, ma non brillante che vado a piazzare tra i parivalutati racconti di Fagiolo e Moretto.

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