Machu Picchu

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GiulianoCannoletta
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Machu Picchu

Messaggio#1 » lunedì 19 aprile 2021, 23:50

Sbuco per primo oltre il tornante. Davanti a me si apre uno spettacolo più maestoso di quanto potessi immaginare.
«Daniele, che ti avevo detto, ce l'abbiamo fatta. Machu Picchu!»

*

«Che cos'hai sul viso?» Mamma si china su di me. «Hai fatto di nuovo a botte?»
La guancia sinistra mi brucia da impazzire, sta per esplodere. «Avevano offeso Daniele.»
Mio fratello fa un grugnito di conferma.
«Che cosa è successo?» Mamma mi sfiora piano la guancia gonfia.
«La maestra ha chiesto cosa volevamo fare da grandi. Daniele ha detto che lui scalerà le montagne, che arriverà in cima, fino a Machu Picchu. E quel bullo schifoso dell'ultimo banco si è messo a ridere.» Stringo i pugni, mi sforzo di non piangere. «Quel mongoloide non può scalare le montagne, ha detto.»
«Lui.. mi ha.. difheso..» Daniele tira indietro la testa, si agita sulla carrozzina.
Prendo un fazzoletto dalla tasca e gli asciugo il filo di bava dal mento. La mamma ci abbraccia entrambi.
Sì, ti difendo, e tu difendi me. È così che fanno i fratelli gemelli.

*

Allontana le labbra dalle mie, troppo presto, mi rimane in bocca il suo sapore. Ne vorrei ancora.
«Cosa fai oggi pomeriggio?» Sussurra, la bocca appoggiata al mio orecchio. «I miei non ci sono, ho casa libera.»
Un brivido lungo la schiena. Dio, quanto è bella. Vorrei...
«Io... sì... no. Non posso oggi. Ho promesso a mio fratello di stare con lui. Lo accompagno al cinema.»
«Tuo fratello?» Fa un passo indietro, solleva un sopracciglio. Cos'è quel sorrisetto? «Preferisci andare al cinema con tuo fratello invece che stare con me?»
«No, non è così. È che lui...» Che fatica dirlo. «Lui è disabile.»
«Ah...»
«Siamo fratelli gemelli. Ma io sono nato sano, lui invece ha avuto un sacco di problemi. Gli ho levato l'aria. È un po' colpa mia se sta così.»
«Scusa. Mi dispiace.» Resta un attimo a bocca aperta. «E com'è?»
«Cosa?»
«Avere un fratello come il tuo. Com'è?»
Già com'è? Non me lo chiedono spesso. «Difficile. Per lui è tutto difficile. È come arrampicarsi sempre su un muro altissimo. Senza sapere cosa c'è dall'altra parte.»
Mi guarda in silenzio. Non so se capisce. Forse nessuno lo può capire.

*

Entro nella stanza bianca, il cuore mi batte all'impazzata. Daniele è sveglio.
«Shei.. venuto..» Si volta verso di me. Il suo corpicino mai cresciuto quasi scompare tra le lenzuola.
«Certo. Mamma mi ha scritto che avevi avuto un'altra crisi, che eri in ospedale. Sono corso subito.»
«Non.. hai dhato.. l'eshame?»
«Chi se ne frega dell'esame. Lo recupero il mese prossimo.» Gli afferro la mano. «A giugno discuto la tesi e poi lo sai cosa ci aspetta questa estate.»
«Machhu.. Pichhu..» Sorride, con una delle sue buffe smorfie. Con tutta la bontà del suo cuore troppo grande e troppo fragile.

*

Sbuco per primo oltre il tornante. Davanti a me si apre uno spettacolo più maestoso di quanto potessi immaginare.
«Daniele, che ti avevo detto, ce l'abbiamo fatta. Machu Picchu!»
Appoggio lo zaino a terra e tiro fuori la boccetta. Voglio farlo subito, prima che arrivi il resto della comitiva. Sfilo il tappo e aspetto il momento giusto. Un soffio di vento. Gli affido le ceneri, quelle che sono riuscito a sottrarre dall'urna.
«Te l'avevo detto che ti ci avrei portato.»
Una lacrima mi scende lungo la guancia sinistra.
Ultima modifica di GiulianoCannoletta il martedì 20 aprile 2021, 0:21, modificato 1 volta in totale.


“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
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antico
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Re: Machu Picchu

Messaggio#2 » lunedì 19 aprile 2021, 23:54

Ciao Giuliano! Parametri tutti rispettati, buona ORIANA RAMUNNO EDITION anche a te!

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Antonio Pilato
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Re: Machu Picchu

Messaggio#3 » martedì 20 aprile 2021, 14:10

Ciao Giuliano, piacere di averti letto.

La storia coinvolge emotivamente le vicissitudini di due fratelli: uno sano, l'altro disabile, aspetto che si comprende sin dal primo paragrafo. Si empatizza bene col protagonista e con la sua storia, anche se alcuni punti non li ho trovati di così semplice comprensione.

A mio avviso, il tema non mi sembra particolarmente rispettato: se per "muro" intendi la "concettualità" dell'handicap allora la metafora potrebbe anche funzionare ma il messaggio, attraverso la scrittura, non mi è arrivato. Alla stessa maniera, non sono sicuro di aver capito di chi siano le ceneri sul finale: è la mamma che è defunta perché è trascorso molto tempo? Se così fosse, ho avuto bisogno di una rilettura per comprenderlo meglio.
Reputo, infine, abbastanza superfluo tirare fuori la fidanzata del protagonista per spiegare qualcosa che si evince benissimo fin dalle prime righe.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Machu Picchu

Messaggio#4 » martedì 20 aprile 2021, 16:13

Ciao Giuliano.
Visto che qua dentro mi fregio di essere uno dei principali bastar… ehm, pignoli, ti avviso subito che a questo giro mi vedrò costretto a bastonare un po’ il tuo brano. Solo che la cosa mi dispiace, perché in verità mi è anche abbastanza piaciuto. Un paradosso? No, ma aspetta che mi spieghi.

La storia che hai deciso di raccontare gioca senz’altro sull’impatto emotivo e questo è sempre un terreno pericoloso. Se la prendi di striscio, rischi di banalizzare il contenuto, se calchi troppo la mano cadi nel patetismo. Insomma, un campo minato. Da questo punto di vista te la sei cavata più che discretamente. La semina iniziale è ottima e sei stato bravo nel trovare una motivazione plausibile alle azioni del protagonista che andasse oltre il semplice “è mio fratello e l’autore vuole che mi comporti così”. A proposito, un plauso per quello “sbuco per primo” nella prima frase, piccolo colpo di genio che in maniera perfetta devia l’attenzione del lettore fino al colpo di scena finale.

Dove stanno i problemi allora? Principalmente nella scena con la fidanzata. Il dialogo mi è sembrato forzato. Il dettaglio dell’ossigeno (che prima ho lodato) viene inserito in maniera artificiosa, un mezzo infodump, anche se non di quelli gravi. Inoltre, è qui che introduci l’accenno al muro, ma ancora una volta lo fai in maniera artificiosa. L’impressione è che tu abbia inserito il tema a forza. Solo che così facendo, il muro diventa un dettaglio all’interno dell’economia del racconto, e non il tema portante. L’immagine simbolo del tuo brano, infatti, è la più volte citata montagna. E dire che avresti potuto aggirare l’ostacolo in scioltezza correggendo un poco il tiro: anziché tirare in ballo il muro in maniera letterale, avresti potuto parlare di una parete/muro di roccia. Così facendo avresti fuso le due immagini, quella del muro e della montagna, conferendo maggiore compattezza e omogeneità al testo.

Nota a margine. Ho trovato un po’ forzata la ripetuta specificazione “fratelli gemelli”. Non so, non mi convince. Non credo che un gemello si riferisca all'altro chiamandolo "fratello gemello", bensì o la prima o la seconda parola. Anche perché il dettaglio sulla tipologia di fratelli che sono Daniele e il protagonista emerge già dalla narrazione.

Per concludere, una bella storia, penalizzata però da una costruzione sia della scena centrale sia nell’uso del tema troppo artificiosa. Risolti tali problemi, questo può diventare un brano dal buon potenziale. Alla prossima.
Ultima modifica di Alessandro -JohnDoe- Canella il martedì 20 aprile 2021, 16:14, modificato 1 volta in totale.
lupus in fabula

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GiulianoCannoletta
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Re: Machu Picchu

Messaggio#5 » martedì 20 aprile 2021, 17:11

Ciao Antonio, ciao Alessandro, grazie per i vostri commenti.
Per una serie di motivi, quando ho letto il tema dell'edizione, mi si è stampata in testa l'immagine del muro come metafora della disabilità, per cui alla fine ho deciso di scrivere su quello.
Mi sono poi reso conto che l'associazione mentale che avevo fatto, poteva sfuggire del tutto al lettore, per cui ho deciso di inserire la battuta centrale. Forse suona un po' da spiegone, ne sono consapevole.
Ovviamente il giorno dopo mi sono venute in mente almeno una decina di altre interpretazioni del tema più letterali e comprensibili su cui avrei potuto scrivere... anche questo è mc :)

Per Antonio: le ceneri finali sono proprio di Daniele, morto prima di aver potuto fare il viaggio col fratello.
A rileggerci presto!
Giuliano
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SalvatoreStefanelli
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Re: Machu Picchu

Messaggio#6 » martedì 20 aprile 2021, 18:51

Ciao Giuliano.
Una bella storia, dove le emozioni si avvertono a ogni passaggio. Anch'io ho apprezzato il "trabocchetto" iniziale dove il protagonista "sbuca per primo", rendendo il finale inaspettato (almeno per me sino al paragrafo precedente, poi mi era già chiaro che il finale sarebbe stato quello). Non ho trovato difficoltà ad accettare il passaggio con la fidanzata, ci può stare, ma è giusto anche dire che la frase sul muro non rende bene l'idea che il muro al centro della storia sia la disabilità, quantunque questa sia il centro della storia. Scusa, mi spiego meglio: la disabilità non sembra essere un muro, almeno non nelle vesti di Daniele quanto più del protagonista ma di rimando. Per concludere, la storia mi è piaciuta e raddrizzando il tiro sul tema l'avrei potuta considerare a un livello davvero alto.
Ultima modifica di SalvatoreStefanelli il giovedì 22 aprile 2021, 7:14, modificato 1 volta in totale.

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Giovanni Attanasio
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Re: Machu Picchu

Messaggio#7 » mercoledì 21 aprile 2021, 10:39

Il finale funziona bene soprattutto visto il richiamo con l’incipit. A mio parere è commovente, persino se il “tipo” di finale si può intuire la cosa non rovina l’effetto: certe cose sono tristi e lo restano pure se ti avvertono un mese prima.
A livello tecnico direi che ci siamo. È buona la parte introduttiva, il dialogo con la madre che rafforza il tema e i personaggi. Avrei sfruttato meglio il passaggio con la fidanzata. A mio avviso sarebbe stato fighissimo (in termini narrativi) se lui si fosse incazzato con la fidanzata, se avessero in qualche modo litigato proprio per il contrasto “fratello disabile>fidanzata”; avrebbe dato al personaggio quella sfumatura in più che a volte serve a fare la differenza. Per andare proprio di pignoleria suprema, penso che la frase finale della lacrime sia sacrificabile per dare ancora più effetto: alla fine è ovvio che il fratello sia triste e il finale con solo il suo dialogo permette al lettore di immaginarselo con più libertà.
Tutto ‘sto pippone per dire che la storia mi è piaciuta a livello sentimentale, ha funzionato.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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filippo.mammoli
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Re: Machu Picchu

Messaggio#8 » venerdì 23 aprile 2021, 13:32

Ciao Giuliano, piacere di leggerti.
Voglio fare subito un distinguo. Arrivato alla fine del tuo brano ho sentito una forte emozione, qualcosa di istintivo che ha iniziato a salire fin dalle prime righe. Quindi il racconto funziona, arriva e fa male dove lo deve fare. Non è facile soprattutto quando si affrontano certi temi. Poi ho ragionato con il cervello, con distacco e ho pensato che non è perfetto, che ci sono cose migliorabili, come già ti hanno fatto notare gli altri. Ho pensato anche che in fondo è facile emozionare andando su certi terreni.
Qui mi sono fermato e mi sono detto "che cazzo dici, FIlippo?"
No, non è così, a meno di non scadere nel trito da libro Cuore. Ma tu la difficoltà e la sofferenza ce le hai mostrate e ce le hai fatte sentire, quindi bravo. Soprattutto perché anche a me piace affrontare temi di disagio di vario tipo, per cui capisco anche la difficoltà di veicolare un messaggio in modo non banale.
Il resto sono cazzate...

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Debora D
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Re: Machu Picchu

Messaggio#9 » sabato 24 aprile 2021, 15:19

Ciao Giuliano,
racconto molto bello e splendida realizzazione del tema. Mi piace molto anche l’attenzione data con la domanda della ragazza Com’è?
Anche se il protagonista risponde sempre parlando del fratello e non di sé, si capisce cosa prova: il senso di colpa assurdo, l’amore e il dolore.
Racconto frammentatissimo e quindi davvero pericoloso, però riesci a darci la completezza di un rapporto durato una vita in così poco spazio. La parte di me che è una lettrice cuore e pancia è molto colpita. Il finale è una vera mazzata.

Adesso però lascio libertà alla lettrice testa. Premetto che il racconto mi è piaciuto, perciò tutto quello che dirò non va a discapito del risultato finale ma è per te se vorrai farne uso.
3204 caratteri, potevi spenderne altri per esempio all’inizio che è brevissimo e con pochi dati per visualizzare lo scenario.
Davanti a me si apre uno spettacolo più maestoso di quanto potessi immaginare. → righina di descrizione per farmi capire che è davvero maestoso e non ci devo credere per principio. Questa è la frase di raccordo fra inizio e fine quindi per me è il difetto maggiore di un testo che ne ha davvero pochissimi.

 E quel bullo schifoso  → bastava bullo o bastava schifoso.
mi sforzo di non piangere → come? Tira su con il naso? Strizza gli occhi?

Allontana le labbra dalle mie → considerando che c’erano altri personaggi nella scena prima ho avuto un istante di smarrimento, risolvibile mettendo il nome della ragazza.
Non so se capisce. →siamo nei suo pensieri quindi potrebbe bastare la domanda: capisce? Senza che lui debba rendersi conto di non sapere.

Il terzo frammento è pienissimo di puntini di sospensione. Sono una mia battaglia personale quindi non farci caso, però trovo che se si usano più di due volte perdano di significato e di forza.

Conclusione: anche con la mia pignoleria ho trovato davvero pochissimo da eccepire. Molto bravo, scegli una storia enorme e riesci a farla stare in poco spazio vincendo il malus della frammentarietà con stile efficace e contenuto potente. Tema centrato in modo originale anche se non proprio centralissimo. Il muro è una metafora, oltre il muro però c'è l'amore fra due fratelli. Io che ne ho tre ne so qualcosina e quindi colpita e affondata.

Alla prossima, buona edizione

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GiulianoCannoletta
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Re: Machu Picchu

Messaggio#10 » sabato 24 aprile 2021, 16:58

Ciao Salvatore, Giovanni, Filippo e Debora.
Vi ringrazio per i complimenti e per le critiche. È stata un'edizione un po' difficile e quando ho postato il racconto ho temuto di aver approcciato il tema in maniera troppo contorta e complessa. Sono contento che sia piaciuto.

Salvatore: capisco le perplessità sull'interpretazione del tema. Quando si sceglie di usare un'interpretazione metaforica c'è il rischio di non riuscire a rendere al meglio quello che si ha in testa.

Giovanni: è una buona idea quella di indurire lo scambio di battute con la fidanzata. Ne terrò di conto se deciderò di rimettere mano al testo, senza ansie di tempo e lunghezza.

Filippo: ti ringrazio davvero per il commento, spesso ho paura di approcciarmi a temi più pesanti o che mi coinvolgono a livello emotivo. Il rischio di scivolare sul banale o sul lacrimevole fine a se stesso è ampio.

Debora: la tua crociata contro i puntini la sposo alla grande. Nel dialogo con la fidanzata però mi è parso il modo più semplice per rendere il disagio a parlare dell'argomento senza dilungarmi troppo.
Per quanto riguarda i nomi, nella prima stesura avevano un nome sia il bullo che la fidanzata, poi ho pensato che inserire nomi di personaggi marginali in un racconto così frammentato potesse creare confusione, e ho lasciato solo il nome di Daniele.

Grazie ancora e buona edizione a tutti!
Giuliano
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wladimiro.borchi
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Re: Machu Picchu

Messaggio#11 » lunedì 26 aprile 2021, 10:20

Ciao Giuliano,
racconto dolcissimo.
Lo stile mi è piaciuto molto, leggero e profondo al contempo.
Anche nel tuo caso, forse, la storia è un po' troppo spezzettata, ma è una cosa che, almeno a mio gusto, non guasta affatto.
Declinazione del tema, anche nel tuo caso, molto originale: il muro come limite invalicabile della disabilità.
Il plot-twist alla fine, con le ceneri del fratello arriva bene e mi pare preparato a sufficienza, seppur senza particolari guizzi.
Buon lavoro
A rileggerci presto.
W

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Roberto Bartoletti
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Re: Machu Picchu

Messaggio#12 » lunedì 26 aprile 2021, 23:58

Ciao Giuliano.
Il tuo racconto è quello che mi ha coinvolto di più a livello emotivo. Certo, il tema si prestava al sentimentalismo, ma proprio su questo terreno ho il fastidio facile se viene trattato con paraculaggine. Non è stato questo il caso. Il modo in cui lo hai sviluppato mi è arrivato nelle giuste dosi, quindi bravo. L’unico neo secondo me sta nell’aderenza al tema: ok, la disabilità rappresenta senza dubbio un ostacolo di difficoltà quotidiane, ma nel tuo racconto questo concetto di “oltre il muro” viene appena accennato nel dialogo con la ragazza. Il protagonista ci parla del fratello, in modo tenero e coinvolgente, e funziona, ma non parla delle peripezie che lo sfortunato affronta o le sue continue prove per oltrepassare quell’handicap (salvo sopportare i compagni stronzi). A parte questo, che è solo il mio parere personale, bello stile e buona prova.
In bocca al lupo e buona gara.

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GiulianoCannoletta
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Re: Machu Picchu

Messaggio#13 » giovedì 29 aprile 2021, 20:35

Ciao Wladimiro, ciao Roberto.
Vi ringrazio per i vostri commenti, sono contento che il racconto vi sia piaciuto.
Sul tema effettivamente quello che avevo ben chiaro in testa sono riuscito a renderlo solo in parte, capisco che a qualcuno sia sembrato non del tutto centrato.
Buona edition, a rileggerci presto!
Giuliano
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Re: Machu Picchu

Messaggio#14 » lunedì 3 maggio 2021, 18:58

Per quanto mi riguarda, la lettura è filata liscia come l'olio e non ho particolari rilievi da farti se non che il difetto maggiore del racconto mi sembra nella forzatura del discorso sul muro, inserito proprio per mostrare che il tema c'era quando, lo ripeto spesso, è possibile omettere un richiamo diretto quando si fornisce quel particolare senso al racconto tutto. In questo caso, l'inserirlo sbilancia forzando ed è l'unico punto in cui la lettura rischia d'incagliarsi. Molto bene tutto il resto. Per me un pollice quasi su.

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