Un'altra ultima notte

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Signor_Darcy
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Un'altra ultima notte

Messaggio#1 » martedì 20 aprile 2021, 0:30

Un'altra ultima notte
di Stefano Floccari

Toc.
È sveglia. Non mi stupisce.
Toc.
Fuori è notte, una di quelle notti buie come l’oceano quando le nuvole coprono la luna.
Mi accovaccio sul pavimento, la coperta piena di buchi avvolta intorno alle spalle.
Do un colpo al muro e lo lascio vibrare nella pietra ammuffita. Poi ne do un secondo, più rapido; e subito un altro lungo, sordo; e dopo ancora un altro secco. Mi fermo un attimo, poi riprendo a scartavetrare quel che rimane delle mie nocche contro i pori di quel muro odioso.
Le chiedo come sta. Una domanda un po’ del cazzo, visto che tra poche ore sarà morta.
Lei sta ascoltando, forse con la schiena appoggiata al calcare umido. O forse sdraiata sull’asse tarlata che le guardie chiamano letto.
Toc. Toc.
Due colpi lunghi, a loro modo rumorosi. Li sento in alto, sopra la mia testa. La ragazza è in piedi. Magari da ore, per godersi quella meravigliosa sensazione che può dare un corpo dolorante quando è ancora vivo.
Mi alzo anch’io, come se servisse a poterle stare più starle vicina.
Lei continua a battere. Prima colpi secchi, delle raffiche di fucile; e dopo uno lungo, il suono di un corpo che cade esanime. Poi ancora colpi ora brevi e nervosi, ora lunghi e disperati.
Mai stata meglio, dice. Sorrido, nonostante tutto.
Dall’altra parte di questo muro incrostato come la loro anima di condannati a morte hanno atteso il loro momento non so nemmeno più in quanti: un falegname che per difendere una puttana giù all’osteria aveva piantato la raspa nell’addome di uno stronzo; un tizio coi baffi che si diceva avesse ucciso due donne e invece era saltato fuori che ne aveva amata una, ma sbagliata; un soldatino che pur di non sparare a un uomo indifeso aveva preferito infilare la baionetta su per il naso di un maggiore; un contadino effeminato che – dio mi fulmini se dico balle – non aveva fatto niente di male.
Tutti loro sono arrivati qua dopo di me e tutti se ne sono andati prima, sempre con lo stesso stridio metallico, lo stesso tonfo, gli stessi passi pesanti, le stesse lacrime, lo stesso silenzio interminabile; e poi quegli spari che dietro a queste cazzo di mura spesse come se dovessero reggere da sole tutto l’inferno quasi non si sentono.
A tutti loro ho insegnato a comunicare qua dentro, un colpo alla volta, una lettera alla volta pur di tenerli in vita. Pur di tenermi in vita. Mi hanno donato i loro ultimi ricordi e quei ricordi sono l’unica cosa preziosa che mi sia rimasta.
Lei non so cosa abbia fatto, non gliel’ho mai voluto chiedere. So solo che ora vorrei solo poter essere al di là di quel muro e parlarle, abbracciarla, farla sentire viva un’ultima volta.
Sento un groppo in gola. Do solo un solo colpo al muro, appena udibile. Lei risponde; poi è solo silenzio.

Manca poco all’aurora. Lei cammina con lentezza, le gambe escoriate nude, solo una camicia a coprire la sua vergogna. Le mani legate dietro alla schiena fanno risaltare appena il suo seno un tempo bellissimo, quasi la trasposizione carnale del suo orgoglio ormai ferito.
Due soldati le fanno strada, il più giovane regge una lanterna che fa tremolare il suo volto da ragazzino impaurito. Altri quattro la seguono, i fucili in spalla, gli sguardi torvi. Nessuno di loro prova piacere in quello che deve fare, ne sono sicuro.
Si fermano davanti a un altro muro. Un muro sottile, pieno di muschio e di buchi e di macchie di sangue rappreso che dietro non ha disperati battiti di vita, bensì la desolazione della morte e una fossa comune mai ricoperta e un odore dolce e nauseabondo che al confronto quello di piscio e di merda delle celle è una torta alle fragole.
Uno dei soldati benda la ragazza con gentilezza quasi a scusarsi, quasi a dirle che non è colpa sua; poi si volta e raggiunge gli altri allineati di fronte a lei.
Ripenso allo sguardo che aveva il giorno che l’hanno portata qui: è triste rendersi conto che quegli occhi così pieni di furia e rabbia e angoscia e disperata voglia di vivere debbano chiudersi nascosti da un cazzo di sacco.
Un prete assonnato impartisce una pigra benedizione; poi si allontana, l’enorme pancia che rimbalza sotto al saio.
Mi avvicino mentre un primo raggio di luce arancione illumina lo spiazzo erboso.
Guardo la ragazza, poi i soldati.
Una lacrima mi scende lungo la guancia mentre do l’ordine.



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antico
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#2 » martedì 20 aprile 2021, 0:35

Ciao Stefano! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa ORIANA RAMUNNO EDITION!

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Massimo Tivoli
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#3 » martedì 20 aprile 2021, 13:07

Ciao Stefano. Il tuo racconto mi è piaciuto parecchio. Uno dei migliori del gruppo, senza dubbio. Il colpo di scena è stato seminato bene, con me ha funzionato. Avevo intuito che ci sarebbe stata una rivelazione "ribaltante" sull’identità della voce narrante, ma non immaginavo il finale. Quindi, per me, ben fatto. Tecnicamente, con l’assenza dei dialoghi, hai reso molto bene il fatto che tutti comunichino con una sorta di codice Morse, suonato contro le mura. Bella idea. Mi piace lo stile, crudo, senza fronzoli e, proprio per questo, efficace. Ti faccio i miei complimenti e ti auguro una strepitosa Edition.
Refuso: poterle stare più starle vicina.

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Signor_Darcy
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#4 » martedì 20 aprile 2021, 14:03

Massimo Tivoli ha scritto:Ciao Stefano. Il tuo racconto mi è piaciuto parecchio. Uno dei migliori del gruppo, senza dubbio. Il colpo di scena è stato seminato bene, con me ha funzionato. Avevo intuito che ci sarebbe stata una rivelazione "ribaltante" sull’identità della voce narrante, ma non immaginavo il finale. Quindi, per me, ben fatto. Tecnicamente, con l’assenza dei dialoghi, hai reso molto bene il fatto che tutti comunichino con una sorta di codice Morse, suonato contro le mura. Bella idea. Mi piace lo stile, crudo, senza fronzoli e, proprio per questo, efficace. Ti faccio i miei complimenti e ti auguro una strepitosa Edition.
Refuso: poterle stare più starle vicina.

Grazie mille davvero: per me è il secondo racconto e sto cercando di prendere le misure. Commenti così, oltre a fare piacere, danno anche la spinta a voler fare sempre meglio.

(Mannaggia, ho riletto e spostato venticinquemila volte e alla fine quello "starle" mi è davvero sfuggito.)

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maurizio.ferrero
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#5 » mercoledì 21 aprile 2021, 9:04

Ciao Stefano, piacere di leggerti.

Davvero un bel racconto. Giochi bene con il lettore e la rivelazione finale mi ha colto di sorpresa, nonostante l'inganno iniziale che, a lettura ultimata, mi ha un po' stonato: parlo del momento in cui il protagonista si siede a terra con una coperta tarlata sulle spalle. Un movimento e un oggetto che fanno immediatamente pensare a un prigioniero, e a conti fatti risulta poco realistico vederli su di un militare.
Se da un lato questo dettaglio serve a creare il colpo di scena finale, dall'altro inganna il lettore, che potrebbe risentirsene.
Il resto mi sembra tutto molto ben gestito, anche a livello tecnico. Giochi bene con immagini e odori, soprattutto nella parte finale. Il racconto trasmette emozione, e la psicologia del protagonista è molto ben tenuta.

A presto!

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Signor_Darcy
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#6 » mercoledì 21 aprile 2021, 9:48

maurizio.ferrero ha scritto:Ciao Stefano, piacere di leggerti.

Davvero un bel racconto. Giochi bene con il lettore e la rivelazione finale mi ha colto di sorpresa, nonostante l'inganno iniziale che, a lettura ultimata, mi ha un po' stonato: parlo del momento in cui il protagonista si siede a terra con una coperta tarlata sulle spalle. Un movimento e un oggetto che fanno immediatamente pensare a un prigioniero, e a conti fatti risulta poco realistico vederli su di un militare.
Se da un lato questo dettaglio serve a creare il colpo di scena finale, dall'altro inganna il lettore, che potrebbe risentirsene.
Il resto mi sembra tutto molto ben gestito, anche a livello tecnico. Giochi bene con immagini e odori, soprattutto nella parte finale. Il racconto trasmette emozione, e la psicologia del protagonista è molto ben tenuta.

A presto!

Grazie davvero.
Sì, durante la scrittura ci ho pensato. Nella mia testa l'ho giustificato con un voler mettersi davvero nei panni delle persone con cui l'ufficiale vuole empatizzare, non limitandosi a far loro credere di essere un prigioniero egli stesso. Un po' al limite, lo ammetto.

JoMess
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#7 » giovedì 22 aprile 2021, 22:17

Ciao Stefano,
usare l’argomento dei condannati a morte è un’idea molto calzante per il tema dato. Tuttavia, ho avuto molta difficoltà a seguire il racconto. Il motivo principale è che fino all’ultima riga non si capisce chi sia il punto di vista. Ad un certo punto credevo fosse tipo un fantasma. In più c’è anche un salto temporale nel finale, quindi non sono sicuro che i due punti di vista siano identici, anche se immagino di sì.
Alla prossima!

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Signor_Darcy
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#8 » venerdì 23 aprile 2021, 11:06

Ivols84 ha scritto:Ciao Stefano,
usare l’argomento dei condannati a morte è un’idea molto calzante per il tema dato. Tuttavia, ho avuto molta difficoltà a seguire il racconto. Il motivo principale è che fino all’ultima riga non si capisce chi sia il punto di vista. Ad un certo punto credevo fosse tipo un fantasma. In più c’è anche un salto temporale nel finale, quindi non sono sicuro che i due punti di vista siano identici, anche se immagino di sì.
Alla prossima!

Ciao, grazie del commento. Be', l'idea era proprio quella di celare l'identità del portatore di punto di vista fino all'ultimo, giocando con i suoi comportamenti e i suoi stati d'animo. Se hai colto una differenza prima e dopo lo stacco temporale forse la cosa non è così chiara; d'ogni modo voleva essere solo quello, giusto un salto di qualche ora.

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Emiliano Maramonte
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#9 » domenica 25 aprile 2021, 17:38

Ciao Stefano! Bentrovato!
Devo dire che il racconto ha acquistato sapore con l'avanzamento della lettura. All'inizio ho fatto fatica a ingranare: nonostante la scrittura sia ben condotta, sorvegliata e ispirata, sono entrato a fatica del mood della trama. Poi, pian piano, ho capito la tua visione e l'ho assaporata un po' alla volta. Con il paragrafo finale, poi, dopo l'iniziale sconcerto (proprio non capivo perché il punto di vista poi fosse stato spostato al di là del muro...) ho afferrato l'intelligente colpo di scena, lasciandomi un senso di soddisfazione per la lettura.
Anch'io, come qualcuno prima di me, ho pensato tu fossi al limite per quanto riguarda la semina preparatoria al colpo di scena, ma sono cose perdonabili se il finale ha un peso coerente e incisivo rispetto a tutta la narrazione. Faccio sempre l'esempio di Psyco di Hitchcock: sappiamo tutti come finisce, e il geniale regista era consapevole di aver barato con la finta voce fuori campo della mamma (morta) di Norma Bates, ma nei decenni la critica e gli spettatori hanno perdonato al buon Hitch questa furbata, proprio perché il film è stato chiuso con un'intelligente stravolgimento.
In generale, racconto che ho gradito molto, sicuramente sul mio podio personale e tema centrato.
In bocca al lupo!
Emiliano.

P.S.: "Scartavetrare" è un bel pugno nell'occhio. A momenti mi rovinava davvero la lettura, dopo che avevo cominciato ad apprezzare il tuo ottimo stile di scrittura...

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Michael Dag
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#10 » lunedì 26 aprile 2021, 16:48

Pesante.
davvero.
Atmosfera opprimente resa alla perfezione, empatia con la ragazza costruita benissimo, finale da groppo in gola. Bravo.
Mi sono intrigato un po' nella lettura quando elencavi i suoni del codice, ma non è un problema. Mi è piaciuto anche rileggerlo con la consapevolezza del pov.

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Signor_Darcy
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#11 » lunedì 26 aprile 2021, 18:41

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Stefano! Bentrovato!
Devo dire che il racconto ha acquistato sapore con l'avanzamento della lettura. All'inizio ho fatto fatica a ingranare: nonostante la scrittura sia ben condotta, sorvegliata e ispirata, sono entrato a fatica del mood della trama. Poi, pian piano, ho capito la tua visione e l'ho assaporata un po' alla volta. Con il paragrafo finale, poi, dopo l'iniziale sconcerto (proprio non capivo perché il punto di vista poi fosse stato spostato al di là del muro...) ho afferrato l'intelligente colpo di scena, lasciandomi un senso di soddisfazione per la lettura.
Anch'io, come qualcuno prima di me, ho pensato tu fossi al limite per quanto riguarda la semina preparatoria al colpo di scena, ma sono cose perdonabili se il finale ha un peso coerente e incisivo rispetto a tutta la narrazione. Faccio sempre l'esempio di Psyco di Hitchcock: sappiamo tutti come finisce, e il geniale regista era consapevole di aver barato con la finta voce fuori campo della mamma (morta) di Norma Bates, ma nei decenni la critica e gli spettatori hanno perdonato al buon Hitch questa furbata, proprio perché il film è stato chiuso con un'intelligente stravolgimento.
In generale, racconto che ho gradito molto, sicuramente sul mio podio personale e tema centrato.
In bocca al lupo!
Emiliano.

P.S.: "Scartavetrare" è un bel pugno nell'occhio. A momenti mi rovinava davvero la lettura, dopo che avevo cominciato ad apprezzare il tuo ottimo stile di scrittura...

Grazie: il tuo è un bel commento, molto istruttivo.

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Signor_Darcy
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#12 » lunedì 26 aprile 2021, 18:41

Michael Dag ha scritto:Pesante.
davvero.
Atmosfera opprimente resa alla perfezione, empatia con la ragazza costruita benissimo, finale da groppo in gola. Bravo.
Mi sono intrigato un po' nella lettura quando elencavi i suoni del codice, ma non è un problema. Mi è piaciuto anche rileggerlo con la consapevolezza del pov.

Grazie mille, davvero.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#13 » mercoledì 28 aprile 2021, 22:25

Ciao Stefano. Mi accodo ai complimenti.
Davvero un bel racconto e un plot twist che mi ha colto impreparato e che ti fa guadagnare parecchi punti (io li adoro).
Trovo che l'idea sia ottima, una di quelle che mi pento di non averla avuta io, quindi applausi anche per questo.
Se devo trovare una piccola nota dolente, credo che stia nel ricercare immagini complesse per voler rendere la scrittura più pomposa, a volte ottenendo il risultato di zoppicare. Ti faccio un esempio banale:

"Fuori è notte, una di quelle notti buie come l’oceano quando le nuvole coprono la luna."

La notte è buia perché le nuvole coprono la luna. La similitudine con l'oceano quando le nuvole coprono la luna risulta quindi troppo ovvia e ridondante. Sarebbe come dire "c'era un caldo assurdo, come quando il sole fa alzare tantissimo la temperatura", non so se mi spiego.
Credo che l'intento fosse quello di dare austerità al racconto o alla tua penna ma sono convinto non ce ne fosse bisogno.
Prova a semplificarti la vita su questo fronte e vedrai che riuscirai a mantenere la stessa intensità divenendo però anche più fluido.
A rileggerci!

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Signor_Darcy
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#14 » giovedì 29 aprile 2021, 0:29

Gabriele Dolzadelli ha scritto:Ciao Stefano. Mi accodo ai complimenti.
Davvero un bel racconto e un plot twist che mi ha colto impreparato e che ti fa guadagnare parecchi punti (io li adoro).
Trovo che l'idea sia ottima, una di quelle che mi pento di non averla avuta io, quindi applausi anche per questo.
Se devo trovare una piccola nota dolente, credo che stia nel ricercare immagini complesse per voler rendere la scrittura più pomposa, a volte ottenendo il risultato di zoppicare. Ti faccio un esempio banale:

"Fuori è notte, una di quelle notti buie come l’oceano quando le nuvole coprono la luna."

La notte è buia perché le nuvole coprono la luna. La similitudine con l'oceano quando le nuvole coprono la luna risulta quindi troppo ovvia e ridondante. Sarebbe come dire "c'era un caldo assurdo, come quando il sole fa alzare tantissimo la temperatura", non so se mi spiego.
Credo che l'intento fosse quello di dare austerità al racconto o alla tua penna ma sono convinto non ce ne fosse bisogno.
Prova a semplificarti la vita su questo fronte e vedrai che riuscirai a mantenere la stessa intensità divenendo però anche più fluido.
A rileggerci!

Un buon consiglio; grazie.

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Andrea76
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#15 » giovedì 29 aprile 2021, 11:18

Ciao Stefano, piacere di leggerti.
Il tuo racconto si regge per buona parte sul monologo interiore del protagonista. In genere è una tecnica narrativa che non apprezzo nei racconti brevi dove preferisco che l’interiorità del personaggio mi venga presentata attraverso atti e comportamenti dello stesso. È un mio gusto personale, naturalmente. Ciò nonostante la lettura non mi ha annoiato perché la tua scrittura è stata densa, sentita, profonda, e come tale mi ha catturato. Concordo con chi ha trovato qualche ridondanza nel testo e anche con l’osservazione che la coperta tarlata sulle spalle del pdv inganna il lettore sull’effettiva identità del protagonista.
In ogni caso il ribaltamento che ha luogo nella scena finale è forse la parte più riuscita del racconto e senza dubbio mi fa dire che il tuo è stato un buon lavoro.
A rileggerti.

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Signor_Darcy
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#16 » giovedì 29 aprile 2021, 12:35

Andrea76 ha scritto:Ciao Stefano, piacere di leggerti.
Il tuo racconto si regge per buona parte sul monologo interiore del protagonista. In genere è una tecnica narrativa che non apprezzo nei racconti brevi dove preferisco che l’interiorità del personaggio mi venga presentata attraverso atti e comportamenti dello stesso. È un mio gusto personale, naturalmente. Ciò nonostante la lettura non mi ha annoiato perché la tua scrittura è stata densa, sentita, profonda, e come tale mi ha catturato. Concordo con chi ha trovato qualche ridondanza nel testo e anche con l’osservazione che la coperta tarlata sulle spalle del pdv inganna il lettore sull’effettiva identità del protagonista.
In ogni caso il ribaltamento che ha luogo nella scena finale è forse la parte più riuscita del racconto e senza dubbio mi fa dire che il tuo è stato un buon lavoro.
A rileggerti.

Grazie. Cercherò di migliorare proprio su quei dettagli.

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jimjams
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#17 » giovedì 29 aprile 2021, 21:43

Ciao, Stefano. Il tuo racconto mi incasina un po' le cose perché è il penultimo che leggo e avevo in testa una graduatoria che ora mi salta. In sintesi mi è piaciuto parecchio. L'idea non solo è molto buona, ma centra il tema in maniera secondo me formidabile. Il muro non è solo fisico, è un ventaglio di muri. Anche l'esecuzione mi è parecchio piaciuta, al netto di piccole cosine che si rivelano in seconda lettura (perché alla prima ci son passato sopra preso dal racconto). Sei riuscito a creare un buon ritmo, una progressione che coinvolge e un'attesa in chi legge e non vede l'ora di arrivare alla rivelazione. Perché è chiaro che ci sarà una rivelazione, ma saperlo non disturba, anzi è un motore che spinge a leggere. Bravo, complimenti.

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Signor_Darcy
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#18 » venerdì 30 aprile 2021, 0:35

jimjams ha scritto:Ciao, Stefano. Il tuo racconto mi incasina un po' le cose perché è il penultimo che leggo e avevo in testa una graduatoria che ora mi salta. In sintesi mi è piaciuto parecchio. L'idea non solo è molto buona, ma centra il tema in maniera secondo me formidabile. Il muro non è solo fisico, è un ventaglio di muri. Anche l'esecuzione mi è parecchio piaciuta, al netto di piccole cosine che si rivelano in seconda lettura (perché alla prima ci son passato sopra preso dal racconto). Sei riuscito a creare un buon ritmo, una progressione che coinvolge e un'attesa in chi legge e non vede l'ora di arrivare alla rivelazione. Perché è chiaro che ci sarà una rivelazione, ma saperlo non disturba, anzi è un motore che spinge a leggere. Bravo, complimenti.

Grazie. Lavorerò anche in vista delle seconde letture, credo sia una cosa parecchio utile.

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antico
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#19 » sabato 1 maggio 2021, 20:21

Un racconto più che buono, a mio parere il più completo del gruppo. Gestisci bene il tutto e il finale mi ha trovato davvero impreparato, mai avrei pensato fosse lui. Forse ci starebbe più semina sul protagonista, tanto da infittire ancora di più per poi completare meglio la sua figura al momento della risoluzione. Occhio a diversi refusetti, a volte sembra che tu corregga dimenticandoti di cancellare.. Tema ottimamente declinato. Per me un pollice quasi su dove il quasi è giustificato dai refusi decisamente fastidiosi alla lettura.

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antico
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Re: Un'altra ultima notte

Messaggio#20 » martedì 4 maggio 2021, 20:32

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Stefano, ho bisogno che tu mi risponda su facebook ai miei messaggi ;)

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