Il ruggito dell'Orda

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Proelium
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Il ruggito dell'Orda

Messaggio#1 » martedì 20 aprile 2021, 0:31

Il ruggito dell’Orda si abbatté sul portone del tempio: il legno rinforzato tremò; dall’altra parte del muro, una pioggia di calcinacci, polvere e detriti investì Abelan.
“Dèi, datemi la forza”, tossì il chierico, senza mollare la presa sul fagotto che stringeva tra le braccia.
Un altro assalto, un’altra scarica di pietra e polvere. Dal fagotto stretto al petto, il mugolio di una bimba in lacrime. Abelan curvò le spalle e la testa per coprirla meglio: una cascata di sassolini gli passò sui capelli e la tonaca; alcuni detriti più grossi rimbalzarono sulla cotta di maglia.
“Non avere paura”, la rassicurò il chierico, “La paura li rende più forti.”
Mentre parlava, la sue labbra sfioravano i capelli della piccola. La conosceva bene, quella chioma bionda come il grano.
Da fuori, un altro ruggito dell’Orda. Abelan sobbalzò e sfregò senza volerlo la barba sulla testolina tiepida. Tra le sue braccia, l’ennesimo tremore.
“Non temere, Evelyne... non temere...”
Il chierico si allontanò dal portone e attraversò la navata del tempio: il pavimento di marmo era crepato in più punti e imbiancato di polvere; le panche sul lato destro erano ribaltate; quelle a sinistra spezzate sotto il peso delle macerie.
Abelan raggiunse l’altare disadorno: nessuna traccia del calice o dei candelabri; solo un moccolo lasciato a spandere gli ultimi barlumi tra le ombre sempre più lunghe. Il chierico si inginocchiò, liberò Evelyne dall’abbraccio protettivo e la adagiò a terra, di spalle alla porta.
Gli occhi chiari della piccola erano pieni di lacrime, la lunga treccia disfatta per gli scossoni della fuga. Cinque anni, troppo pochi per guardare oltre il muro. L’uomo allungò una mano ruvida e le accarezzò la guancia con un dito.
“Ti ricordi chi sono io, Evelyne?”
“Padre Abelan.”
“E cosa dice sempre Padre Abelan, Evelyne, te lo ricordi?”
“Le preghierine.”
Abelan abbozzò un sorriso. “Le preghierine, già...”
Elyne gli restituì la carezza. Le sue dita di bimba passarono sulla barba ispida, sul naso rotto e insanguinato in più punti.
“Padre Abelan... le preghierine... non me le ricordo più...”
Il chierico si morse il labbro; il ruggito dell’Orda era sempre più forte. Il portone aveva già iniziato a cedere, la parete a franare: dai primi squarci nel legno sbucavano i primi arti vizzi, i primi occhi senza pupille.
“Nemmeno io, bambina mia. Ti va se facciamo un gioco, invece?”
“Un gioco nel tempio?” Evelyne sorrise; era riuscito a sorprenderla. “E quale?”
Un altro ruggito, altri varchi e altre mani. Doveva fare presto.
“Il gioco di nascondersi e cantare.” Il chierico le fece l’occhiolino e azionò il congegno sotto l’altare: si aprì una nicchia segreta. “Qui dentro.”
“Ma tu sei troppo grosso, Padre Abelan!”, rise Evelyne. Rise anche lui.
“Hai ragione, andrò a cercarmi un altro posto.”
“E cosa canteremo?”. Ancora un ruggito, sempre più occhi senza iride; ma Evelyne non poteva vederli né sentirli, non più.
Il Girotondo senza Re”. Sistemò la piccola, le diede un bacio e il cerino ancora acceso. “Non avere paura, Evelyne. Mai.”
Padre Abelan richiuse la nicchia segreta e si alzò. Nel tempio si era fatto buio. Davanti a lui, oltre il muro e la porta fatta a pezzi, c’era l’Orda. Una vocina risuonò dall'altare.
Uno... due e tre... Girotondo senza Re...
Il chierico si stracciò la tonaca sporca di sangue e calcinacci; le dita ruvide incontrarono gli anelli della cotta metallica.
Quattro... cinque e sei... Nel castello non ci sei...
Snudò la mazza ferrata, invocò il suo dio e sfolgorò di luce bionda come il grano. Il portone e la parete crollarono: un ammasso di esseri putridi, ricoperti di piaghe e carne cadente gli stava davanti.
Sette... Otto... Gira tutto, sopra e sotto...
L’Orda si mosse; riecheggiò l’ennesimo ruggito. Ruggì anche Padre Abelan, con tutto il coraggio che aveva. Sfondò con la mazza ogni cranio, ogni mascella che poté. Strinse i denti e sopportò lo strazio degli artigli, dei morsi che lo squartavano vivo. Chiese la forza al suo dio, lui ormai non ne aveva più. Al suo posto, rispose la vocina tranquilla di Evelyne.
Nove... Dieci e più... Il castello non c’è più.



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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#2 » martedì 20 aprile 2021, 0:37

Ciao Francesco! Caratteri e tempo ok, buona ORIANA RAMUNNO EDITION anche a te!

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Massimo Tivoli
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#3 » martedì 20 aprile 2021, 11:38

Ciao Francesco. Il tuo racconto è un ottimo racconto. Sei riuscito a emozionarmi non poco e questo, alla fin fine, resta l’aspetto più importante di un testo di narrativa, almeno per me. Ingredienti universali i tuoi, forse un po' inflazionati nel genere del racconto (il che non è sempre un male...), ma veicolati da un buono stile e un’ottima scrittura. La minaccia ignota, terrificante, la distruzione del male dietro le mura. Dall’altro lato, il vecchio e la bimba, il passato e il futuro, il coraggio e la speranza. Un testo breve, ma denso di emozioni e pertanto molto efficace. Buona la struttura, buona la resa, scrittura di pregio, considerate le modalità in cui uno si trova a dover scrivere la sera dell’Edition. Complimenti e buona Edition!
Insignificante refuso: Elyne -> Evelyne.

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Proelium
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#4 » martedì 20 aprile 2021, 21:38

Ciao Massimo,
che dire? Onorato del riscontro e lieto di averti emozionato (e conquistato) dopo la disfatta di Roncisvalle... io me la ricordo ancora, e tu? :) Se da allora ho fatto qualche progresso, è anche merito tuo.

Buona Edition, a rileggerci presto!

Francesco

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Massimo Tivoli
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#5 » martedì 20 aprile 2021, 22:15

~Proelium~ ha scritto:Ciao Massimo,
che dire? Onorato del riscontro e lieto di averti emozionato (e conquistato) dopo la disfatta di Roncisvalle... io me la ricordo ancora, e tu? :) Se da allora ho fatto qualche progresso, è anche merito tuo.


Ciao Francesco, sì, me la ricordo. E ricordo pure che, in quel caso, giocavo il ruolo del lettore “ignorante”. Tante volte è anche questione di target che uno si prefigge. Per quel racconto, un lettore sempliciotto come me era decisamente fuori target ;-)
Ancora complimenti per questo tuo racconto che, invece, credo accontenti più target ;-)

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maurizio.ferrero
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#6 » giovedì 22 aprile 2021, 8:59

Ciao Francesco, piacere di rileggerti.

Che dire? Sei migliorato e si vede. Questo racconto è davvero una bomba.
Sei riuscito a giocare con un classico cliché del fantasy (i mostri che assaltano il castello, un tempio di questo caso), mettendo però in scena una storia carica di emozione e, sul finale, anche di epicità. Quando il chierico si è messo a sfolgorare di luce divina mi sono galvanizzato.
Il girotondo cantato della bambina ha anche l'importante compito di piazzare un timer che decreta la fine della storia.
Il fatto che non descrivi i mostri crea anche un'ottima atmosfera di orrore proveniente dall'ignoto.
Che dire? Davvero un ottimo lavoro!
Non ho particolari note da farti, a parte il refuso già segnalato da Massimo.

A presto, e continua così!

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Proelium
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#7 » giovedì 22 aprile 2021, 18:17

maurizio.ferrero ha scritto:Ciao Francesco, piacere di rileggerti.

Che dire? Sei migliorato e si vede. Questo racconto è davvero una bomba.
Sei riuscito a giocare con un classico cliché del fantasy (i mostri che assaltano il castello, un tempio di questo caso), mettendo però in scena una storia carica di emozione e, sul finale, anche di epicità. Quando il chierico si è messo a sfolgorare di luce divina mi sono galvanizzato.
Il girotondo cantato della bambina ha anche l'importante compito di piazzare un timer che decreta la fine della storia.
Il fatto che non descrivi i mostri crea anche un'ottima atmosfera di orrore proveniente dall'ignoto.
Che dire? Davvero un ottimo lavoro!
Non ho particolari note da farti, a parte il refuso già segnalato da Massimo.

A presto, e continua così!


Una pinta di grog per il Capitano Ferre!
Vado a stampare il tuo commento e a metterlo nel forziere con le gioie di famiglia. Grazie anche per quel "sei riuscito a giocare", che ti è uscito così spontaneo e mi ha ricordato un bel discorso che abbiamo fatto.

Alla prossima, Gigante!

JoMess
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#8 » giovedì 22 aprile 2021, 22:16

Ciao Francesco,
buona scrittura, c’è un buon flusso di eventi, ma la trama mi sembra un po’ forzata, mi ricorda molto il Signore degli anelli, quando Pipino canta e c’è la scena della battaglia. Molto emozionante, ma ci sono alcune cose che mi hanno fatto storcere il naso. La prima: sembra che i protagonisti siano stati posizionati dietro al portone solo per far veder al lettore che c’è un muro, ma in realtà cosa ci fanno lì? Dovrebbero essere al riparo. La seconda: all’inizio, il chierico ha un fagotto piagnucolante in braccio, quindi un neonato, ma poi si scopre che ha cinque anni, ma allora cosa lo tiene a fare in braccio? Io ho una figlia di tre anni che pesa 15 kg e, se posso, evito di tenerla in braccio, la faccio camminare, a cinque anni poi sono in grado di correre anche molto veloci. La terza: il chierico nasconde la bimba in una nicchia segreta e poi le dice di cantare ad alta voce? È vero che forse morirà lo stesso, ma se fossi stato il chierico le avrei detto di fare silenzio a qualsiasi costo. La scena è molto cinematografica, ma molto poco realistica.
Alla prossima!

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Proelium
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#9 » venerdì 23 aprile 2021, 16:01

Ivols84 ha scritto:Ciao Francesco,
buona scrittura, c’è un buon flusso di eventi, ma la trama mi sembra un po’ forzata, mi ricorda molto il Signore degli anelli, quando Pipino canta e c’è la scena della battaglia. Molto emozionante, ma ci sono alcune cose che mi hanno fatto storcere il naso. La prima: sembra che i protagonisti siano stati posizionati dietro al portone solo per far veder al lettore che c’è un muro, ma in realtà cosa ci fanno lì? Dovrebbero essere al riparo. La seconda: all’inizio, il chierico ha un fagotto piagnucolante in braccio, quindi un neonato, ma poi si scopre che ha cinque anni, ma allora cosa lo tiene a fare in braccio? Io ho una figlia di tre anni che pesa 15 kg e, se posso, evito di tenerla in braccio, la faccio camminare, a cinque anni poi sono in grado di correre anche molto veloci. La terza: il chierico nasconde la bimba in una nicchia segreta e poi le dice di cantare ad alta voce? È vero che forse morirà lo stesso, ma se fossi stato il chierico le avrei detto di fare silenzio a qualsiasi costo. La scena è molto cinematografica, ma molto poco realistica.
Alla prossima!


Ciao Ivols,
grazie per il riscontro accurato e la caccia alla "falla del sistema"; puntigliosa sì, ma anche utile: così posso impegnarmi per rendere contenuti e strutture sempre più inossidabili. Ho amato la scena del SdA che hai citato, ma onestamente, scrivendo, ho fatto tutto un altro viaggio. Magari l'associazione è avvenuta lo stesso a mia insaputa, chissà!

Provo comunque a risponderti dal mio pdv:

1) iniziando in medias res, l'obiettivo era rendere il senso di pericolo e crollo imminente del tempio, oltre a svolgere il delicato compito di "telecamera narrativa". Il lettore può immaginarsi che i due siano appena entrati e abbiano chiuso il portone. Del resto Abelan è ferito, si accenna a una fuga rocambolesca... Col senno di poi qualche dettaglio sul fiatone e il sudore ci poteva stare... alla prossima farò meglio!

2) Il fagotto. Considerando che Abelan è un omone (dalla storia si dovrebbe capire), portare in braccio una bimba di 5 anni non dovrebbe essere uno sforzo proibitivo; a ogni modo ho voluto accentuare il senso di fragilità e delicatezza del carico (anche con molti diminutivi). Spero si sia capito che Abelan tiene in braccio Evelyne non solo per proteggerla ma anche per ostruirne lo sguardo... vuole impedirle di scorgere l'Orda!

3) Il canto dal nascondiglio. La pignoleria più molesta, ma touché. O meglio, c'è una semina in cui Abelan spiega a Evelyne (sta vago, non vuole spaventarla) che l'Orda si fortifica con la paura. Avendoli descritti come ciechi e rumorosi, speravo si capisse che se Evelyne si distrae e smette di avere paura, il ruggito passerà oltre il canto. Nella fine coraggiosa di Abelan (e cinematografica, ok, volevo chiudere col botto...), ho provato a lasciare intendere anche i suoi timori... non era facile, ma ho fatto del mio meglio!

Ciao e grazie ancora,
Francesco

JoMess
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#10 » venerdì 23 aprile 2021, 19:06

~Proelium~ ha scritto:
Ivols84 ha scritto:Ciao Francesco,
buona scrittura, c’è un buon flusso di eventi, ma la trama mi sembra un po’ forzata, mi ricorda molto il Signore degli anelli, quando Pipino canta e c’è la scena della battaglia. Molto emozionante, ma ci sono alcune cose che mi hanno fatto storcere il naso. La prima: sembra che i protagonisti siano stati posizionati dietro al portone solo per far veder al lettore che c’è un muro, ma in realtà cosa ci fanno lì? Dovrebbero essere al riparo. La seconda: all’inizio, il chierico ha un fagotto piagnucolante in braccio, quindi un neonato, ma poi si scopre che ha cinque anni, ma allora cosa lo tiene a fare in braccio? Io ho una figlia di tre anni che pesa 15 kg e, se posso, evito di tenerla in braccio, la faccio camminare, a cinque anni poi sono in grado di correre anche molto veloci. La terza: il chierico nasconde la bimba in una nicchia segreta e poi le dice di cantare ad alta voce? È vero che forse morirà lo stesso, ma se fossi stato il chierico le avrei detto di fare silenzio a qualsiasi costo. La scena è molto cinematografica, ma molto poco realistica.
Alla prossima!


Ciao Ivols,
grazie per il riscontro accurato e la caccia alla "falla del sistema"; puntigliosa sì, ma anche utile: così posso impegnarmi per rendere contenuti e strutture sempre più inossidabili. Ho amato la scena del SdA che hai citato, ma onestamente, scrivendo, ho fatto tutto un altro viaggio. Magari l'associazione è avvenuta lo stesso a mia insaputa, chissà!

Provo comunque a risponderti dal mio pdv:

1) iniziando in medias res, l'obiettivo era rendere il senso di pericolo e crollo imminente del tempio, oltre a svolgere il delicato compito di "telecamera narrativa". Il lettore può immaginarsi che i due siano appena entrati e abbiano chiuso il portone. Del resto Abelan è ferito, si accenna a una fuga rocambolesca... Col senno di poi qualche dettaglio sul fiatone e il sudore ci poteva stare... alla prossima farò meglio!

2) Il fagotto. Considerando che Abelan è un omone (dalla storia si dovrebbe capire), portare in braccio una bimba di 5 anni non dovrebbe essere uno sforzo proibitivo; a ogni modo ho voluto accentuare il senso di fragilità e delicatezza del carico (anche con molti diminutivi). Spero si sia capito che Abelan tiene in braccio Evelyne non solo per proteggerla ma anche per ostruirne lo sguardo... vuole impedirle di scorgere l'Orda!

3) Il canto dal nascondiglio. La pignoleria più molesta, ma touché. O meglio, c'è una semina in cui Abelan spiega a Evelyne (sta vago, non vuole spaventarla) che l'Orda si fortifica con la paura. Avendoli descritti come ciechi e rumorosi, speravo si capisse che se Evelyne si distrae e smette di avere paura, il ruggito passerà oltre il canto. Nella fine coraggiosa di Abelan (e cinematografica, ok, volevo chiudere col botto...), ho provato a lasciare intendere anche i suoi timori... non era facile, ma ho fatto del mio meglio!

Ciao e grazie ancora,
Francesco


Sono contento che tu abbia apprezzato le mie critiche (non é da.tutti) che ovviamente volevano essere solo costruttive. Poi figurati, è la mia prima arena quindi ho molto da imparare sotto tutti i punti di vista. Bada bene, il pezzo mi ha davvero emozionato, però ecco, più come un film :)
A presto!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#11 » venerdì 23 aprile 2021, 23:31

Ciao Francesco! Sono stato contentissimo di averti letto.
Il miglior racconto che ho letto sinora. Applausi. Vincente sotto tutti i profili. Narrato al top, pulito nella scrittura, emozionante, incalzante, lineare ma profondo, con un'ottima dose di orrore solo suggerito, eppure presente, terribile.
Commovente il rapporto tra il chierico e la bambina. Mi sono chiesto per tutto il racconto il perché egli la proteggesse, chi fossero i mostri dell'Orda, se ci fossero dei retroscena esoterici, ma le risposte non mi importavano più di tanto perché il focus della tua storia è perfetto. Non ho altro da aggiungere se non un paio di pignolerie:
- Ho notato che usi troppi segni di interpunzione, e in particolare la sequenza ; : oppure : ; . Troppi "spezzatini" di questo tipo danno un po' fastidio e abbassano la qualità della tensione narrativa.
- “Dèi, datemi la forza”, tossì il chierico. - Qui "tossì" secondo me non va bene. Come fa a parlare e tossire allo stesso tempo? Capisco che piovono calcinacci e polvere, ma io avrei messo, chessò, "invocò" o qualcosa di simile.

In ogni caso, testo di assoluto pregio, sicuramente sul mio podio personale. Complimenti.

In bocca al lupo!
Emiliano

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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#12 » sabato 24 aprile 2021, 14:57

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Francesco! Sono stato contentissimo di averti letto.
Il miglior racconto che ho letto sinora. Applausi. Vincente sotto tutti i profili. Narrato al top, pulito nella scrittura, emozionante, incalzante, lineare ma profondo, con un'ottima dose di orrore solo suggerito, eppure presente, terribile.
Commovente il rapporto tra il chierico e la bambina. Mi sono chiesto per tutto il racconto il perché egli la proteggesse, chi fossero i mostri dell'Orda, se ci fossero dei retroscena esoterici, ma le risposte non mi importavano più di tanto perché il focus della tua storia è perfetto. Non ho altro da aggiungere se non un paio di pignolerie:
- Ho notato che usi troppi segni di interpunzione, e in particolare la sequenza ; : oppure : ; . Troppi "spezzatini" di questo tipo danno un po' fastidio e abbassano la qualità della tensione narrativa.
- “Dèi, datemi la forza”, tossì il chierico. - Qui "tossì" secondo me non va bene. Come fa a parlare e tossire allo stesso tempo? Capisco che piovono calcinacci e polvere, ma io avrei messo, chessò, "invocò" o qualcosa di simile.

In ogni caso, testo di assoluto pregio, sicuramente sul mio podio personale. Complimenti.

In bocca al lupo!
Emiliano


Ciao Emiliano,
sempre un piacere incrociare le spade tra le sabbie dell'arena. Sono contento di averti entusiasmato e lasciato addosso una bella emozione... i lettori soddisfatti sono la gioia di chi scrive!
Grazie per le belle parole, ma anche per le pignolerie, sempre utili per migliorare: sull'interpunzione sono in piena fase di ricerca; sto cercando di dare aria ai periodi, soprattutto quelli brevi, senza spezzarli con troppi punti fermi, né appesantirli con eccessiva subordinazione... : e ; secondo me hanno un bel potenziale (sia espressivo che logico), se me la rischio un po' è anche per capire fino a che punto posso spingermi.
Per il tossì, è molto pignolo ma lo capisco. Magari un "implorò", e il tossì che arriva dopo come microazione? Perché con tutta quella polvere si tossisce, quanto è vero il dio di Abelan. ;)

Alla prossima, buona Edition, carissimo!
Francesco

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Michael Dag
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#13 » lunedì 26 aprile 2021, 16:47

Ho trovato il racconto parecchio banale e stereotipato. Purtroppo l'anziano guerriero che si sacrifica per salvare la giovane è una scena abusata troppe volte ormai. Ma considera che, nel fantasy, sono davvero poche le cose che riescono ancora a stupirmi.
peccato, perché il timer della filastrocca mi è piaciuto davvero tanto.
La scrittura in se non è male, tutto narrato, ma per niente spiacevole. Alla prossima.

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Proelium
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#14 » lunedì 26 aprile 2021, 17:15

Michael Dag ha scritto:Ho trovato il racconto parecchio banale e stereotipato. Purtroppo l'anziano guerriero che si sacrifica per salvare la giovane è una scena abusata troppe volte ormai. Ma considera che, nel fantasy, sono davvero poche le cose che riescono ancora a stupirmi.
peccato, perché il timer della filastrocca mi è piaciuto davvero tanto.
La scrittura in se non è male, tutto narrato, ma per niente spiacevole. Alla prossima.


Ciao Micheal,
grazie per il riscontro, mi spiace sia andata così male. Incasso la critica e me ne faccio una ragione: nel mio piccolo ce l'ho messa tutta, ma non è facile incontrare i gusti di tutti. A mia difesa, dico solo che in uno spazio così ristretto ho ritenuto più adatto un setting fantasy riconoscibile, e che di mostrato nel testo ce n'è (che poi faccia schifo o meno, questo è un altro conto), ma in terza persona l'immersione è ben diversa dalla prima.

Alla prossima,
Francesco

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#15 » martedì 27 aprile 2021, 22:33

Ciao Francesco. Piacere di leggerti.
Un buon racconto che raggiunge il suo scopo, ossia quello di raccontarci il legame tra la bambina e l'omone e di dare il colpo allo stomaco per via della sua dipartita.
Direi che ottieni quello che vuoi e quindi, avendo fatto centro, non posso che farti i complimenti.
Certo, non uno svolgimento dei più originali, ma, come detto, buono.
L'unico appunto che posso farti è l'uso di quel "fagotto" che lascia un po' interdetti all'inizio sull'età della bambina.
A rileggerti. Buona edition!

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Andrea76
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#16 » mercoledì 28 aprile 2021, 18:04

Il tuo è un racconto che ho apprezzato nonostante non sia un amante del genere. Lo stile è buono e altamente immersivo. Anche la costruzione drammaturgica è semplice ma senza sbavature, con un certo equilibrio nello sviluppo dei tre atti (la minaccia al di là del muro, la ricerca di salvezza all’interno del tempio, l’apertura della cripta segreta). Funzionali alla storia i dialoghi, belle le descrizioni dei dettagli della chiesa, coerente fino alla fine il filtro del pdv. Il protagonista per alcuni tratti l’ho trovato ambivalente (ho temuto che potesse fare del male alla bambina), e questo è un altro punto di forza del racconto. A mio avviso il finale che poteva essere scontato viene valorizzato dall’uso della cantilena della bambina come countdown che accompagna il lettore verso l’inevitabile conclusione della storia. Bravo.

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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#17 » mercoledì 28 aprile 2021, 21:14

Gabriele Dolzadelli ha scritto:Ciao Francesco. Piacere di leggerti.
Un buon racconto che raggiunge il suo scopo, ossia quello di raccontarci il legame tra la bambina e l'omone e di dare il colpo allo stomaco per via della sua dipartita.
Direi che ottieni quello che vuoi e quindi, avendo fatto centro, non posso che farti i complimenti.
Certo, non uno svolgimento dei più originali, ma, come detto, buono.
L'unico appunto che posso farti è l'uso di quel "fagotto" che lascia un po' interdetti all'inizio sull'età della bambina.
A rileggerti. Buona edition!


Grazie per il feedback, Gabriele. Lieto che sia filato tutto liscio, fagotto a parte. Ma avvierò un'inchiesta lessicale in merito, stanne certo...! ;)

Buona Edition,
Francesco


Il tuo è un racconto che ho apprezzato nonostante non sia un amante del genere. Lo stile è buono e altamente immersivo. Anche la costruzione drammaturgica è semplice ma senza sbavature, con un certo equilibrio nello sviluppo dei tre atti (la minaccia al di là del muro, la ricerca di salvezza all’interno del tempio, l’apertura della cripta segreta). Funzionali alla storia i dialoghi, belle le descrizioni dei dettagli della chiesa, coerente fino alla fine il filtro del pdv. Il protagonista per alcuni tratti l’ho trovato ambivalente (ho temuto che potesse fare del male alla bambina), e questo è un altro punto di forza del racconto. A mio avviso il finale che poteva essere scontato viene valorizzato dall’uso della cantilena della bambina come countdown che accompagna il lettore verso l’inevitabile conclusione della storia. Bravo.


Ciao Andrea,
grazie di cuore. Il fatto che tu sia riuscito a misurare e apprezzare ogni componente del testo, pur non amando il genere, è un riscontro prezioso per me: da uno sguardo così "esterno" mi aspetto una bassa soglia di tolleranza sia nello stile che nei contenuti... bene non averla oltrepassata. ^___^

Alla prossima, buona Edition!
Francesco

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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#18 » giovedì 29 aprile 2021, 18:01

Ciao Francesco. Che dire, adorabile racconto. Ho apprezzato un po' tutto, scrittura, ritmo, storia, epilogo aperto, idea. Le emozioni passano, ci si immerge in progressione nella storia e si prova subito un'istintiva simpatia per la piccola Evelyne e il suo protettore. Qualche piccola cosa la rivedrei, come la definizione/descrizione iniziale di fagotto che fa pensare a una neonata. Sul finale concedo il beneficio del dubbio, perché se seguendo alcune linee immaginative non ha molto senso rinchiudere in una nicchia la bambina, in altre, dove alla fine della filastrocca accada qualcosa di speciale, potrebbe avere la sua ragione. Giudizio complessivo molto buono da parte mia.

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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#19 » venerdì 30 aprile 2021, 10:37

jimjams ha scritto:Ciao Francesco. Che dire, adorabile racconto. Ho apprezzato un po' tutto, scrittura, ritmo, storia, epilogo aperto, idea. Le emozioni passano, ci si immerge in progressione nella storia e si prova subito un'istintiva simpatia per la piccola Evelyne e il suo protettore. Qualche piccola cosa la rivedrei, come la definizione/descrizione iniziale di fagotto che fa pensare a una neonata. Sul finale concedo il beneficio del dubbio, perché se seguendo alcune linee immaginative non ha molto senso rinchiudere in una nicchia la bambina, in altre, dove alla fine della filastrocca accada qualcosa di speciale, potrebbe avere la sua ragione. Giudizio complessivo molto buono da parte mia.


Grazie mille, sia per l'apprezzamento che per l'appunto sul fagotto che, a furor di popolo, necessita di essere raddrizzato in fase di revisione.

Buona Edition, a rileggerci!
Francesco

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antico
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#20 » sabato 1 maggio 2021, 16:52

Un altro racconto bello solido e mi sembra che tu stia migliorando di mese in mese, leggerlo è stato un gran piacere. Occhio però a una problematica che andrebbe risolta perché leggendo le tue risposte ai commenti ho percepito una logica intorno al canto della filostrocca in rapporto all'Orda che non mi sembra ben rappresentato: molti lettori, come il sottoscritto, hanno pensato a un finale tragico anche per la bambina, ma, se non ho capito male, il tuo intento era di salvarla proprio attraverso il canto in quanto l'Orda sarebbe andata oltre nel caso non avesse percepito paura nell'ambiente. Ecco, quel finale andrebbe rimodulato per renderlo più vicino alle tue intenzioni ed è il motivo per cui non arrivo al pollice quasi su, ma mi fermo al tendente verso il positivo in modo brillante preferendo il tuo testo al parivalutato di Mannucci per una sensazione di mancanza di difetti evidenti (che poi mi si sono palesati leggendo i tuo commenti). Sulla questione FAGOTTO, ho pensato subito che fosse un energumeno, ma post, ovvero dopo che mi hai svelato l'età della bambina, cosa che mi ha portato a risettarmi perché in prima battuta me l'ero immaginata neonata.

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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#21 » domenica 2 maggio 2021, 18:18

antico ha scritto:Un altro racconto bello solido e mi sembra che tu stia migliorando di mese in mese, leggerlo è stato un gran piacere. Occhio però a una problematica che andrebbe risolta perché leggendo le tue risposte ai commenti ho percepito una logica intorno al canto della filostrocca in rapporto all'Orda che non mi sembra ben rappresentato: molti lettori, come il sottoscritto, hanno pensato a un finale tragico anche per la bambina, ma, se non ho capito male, il tuo intento era di salvarla proprio attraverso il canto in quanto l'Orda sarebbe andata oltre nel caso non avesse percepito paura nell'ambiente. Ecco, quel finale andrebbe rimodulato per renderlo più vicino alle tue intenzioni ed è il motivo per cui non arrivo al pollice quasi su, ma mi fermo al tendente verso il positivo in modo brillante preferendo il tuo testo al parivalutato di Mannucci per una sensazione di mancanza di difetti evidenti (che poi mi si sono palesati leggendo i tuo commenti). Sulla questione FAGOTTO, ho pensato subito che fosse un energumeno, ma post, ovvero dopo che mi hai svelato l'età della bambina, cosa che mi ha portato a risettarmi perché in prima battuta me l'ero immaginata neonata.


Grazie Antico, feedback squisito come sempre. Sto già provvedendo a raddrizzare il passaggio incriminato per renderlo più preciso passando a questa lezione:

“Non avere paura”, la rassicurò il chierico, “Se fai la brava, non possono trovarti.”.

Sul 'fagotto' all'inizio, dato che lo ripeto due volte, dopo qualche confronto sono giunto (non da solo, Emiliano mi ha dato una mano...!) alla conclusione di sostituire il primo con 'fardello' e lasciare intatto il secondo, a caccia di un intento realistico prima e di tenerezza poi.
Se hai voglia di dirmi la tua, farò tesoro di ogni dritta.

Francesco

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antico
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Re: Il ruggito dell'Orda

Messaggio#22 » domenica 2 maggio 2021, 22:40

Sulla questione FARDELLO, ottimo. Sulla problematica legata a questa particolare caratteristica dell'orda, penso servirebbe una semina più profonda perché una semplice battuta mi sembra più un modo per ripulire il pavimento spostando la polvere sotto il tappeto :) Serve qualcosa di più sostanziale che si integri in modo naturale con il tutto. Questo, ovviamente, è solo il mio parere.

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