Un'anima romantica

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Sherwood
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Un'anima romantica

Messaggio#1 » lunedì 17 maggio 2021, 21:49

Nella penombra della stanza l’unica fonte di luce era la lampada a olio posizionata vicino allo scrittoio. I due uomini, seduti uno di fronte all’altro, avevano già scolato mezza bottiglia di whisky e si apprestavano a versare l’altra metà nei calici di cristallo.
Quello con i favoriti era il più giovane, indossava un panciotto azzurro e dei pantaloni di panno che gli arrivavano fino al ginocchio. L’altro era più alto, massiccio e aveva la barba lunga su cui si erano annidati granelli di zucchero e briciole del pasto appena concluso.
“E così tua moglie alla fine si è decisa a darti un erede, Sandor!” Disse il giovane.
“Non avrebbe potuto fare altrimenti, dato l’impegno, mi capisci Teodor?” Rispose l’altro.
Risero e si fecero un altro bicchiere mentre, dalla porta socchiusa, si sentivano i passi delle cameriere che si affrettavano su e giù per la scala di marmo per assistere la gestante.
“Pensare che non voleva neanche sposarti, invece alla fine è diventata una moglie devota. Ma tu Sandor, avevi visto giusto, era la pollastrella giusta per te.”
“Non credere che sia stato semplice, il padre non era convinto, diceva che lei era una romantica, che sognava l’amore vero. Ma poi, davanti al rumore delle monete d’oro che scrosciavano sul tavolo, ha ceduto.”
“E ti sei preso la bella. Anzi, una bella gatta da pelare, amico mio, visto che ha tentato pure il suicidio durante i primi mesi di matrimonio.”
Sandor sbuffò. “Una cretina, te l’ho detto. Ma con le buone e con le cattive alla fine ha ceduto, si è fatta meno selvatica.”
“Il bicchiere della staffa?” Disse Teodor schioccando la lingua.
“Meglio di no, non voglio collassare a terra prima di aver visto il mio erede. Il mio sudatissimo erede.”
Si alzarono e raggiunsero la parete dove erano schierati i ritratti degli antenati: uomini con facce torve intabarrati in tuniche scure, donnoni strizzati in abiti morigerati, cani feroci e bambini tristi.
“Speriamo sia sano, almeno” disse Sandor sospirando. “Non vorrei avesse preso il carattere della madre.
“Troppo lunatica?”
“Al contrario, alla fine è diventata remissiva, accondiscendente, non la riconosceresti.”
“Be’, in fondo manco solo da un anno. Ma ho visto che ci sono stati diversi cambiamenti, soprattutto nella servitù. Negri a palazzo non se ne erano mai visti.”
“Lo so, ma fa tanto esotico, e poi è la moda del momento. Dovresti prenderne qualcuno anche tu, Teodor.”
In quel momento arrivò la governante trafelata. Spalancò la porta e li guardò con gli occhi sbarrati, con la cuffia che le era caduta di lato e le vene della gola che pulsavano.
“È nato?” Gridò Sandor.
Senza aspettare la risposta, prese la rincorsa e lei si fece di lato.
Il giovane lo guardò saltare i gradini quattro alla volta. “Allora, com’è?” Chiese alla donna appiattita contro lo stipite della porta, l’espressione di chi aveva appena visto il diavolo in persona.
“Nero come un tizzo di carbone” disse e subito dopo fuggì in cucina, a scolarsi il resto della bottiglia.


Nota: mi scuso per il termine dispregiativo sui neri in uso nell'epoca storica in cui il racconto è ambientato.



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antico
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#2 » lunedì 17 maggio 2021, 21:56

Ciao Angela! Caratteri e tempo ok, buona ALL STARS EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#3 » mercoledì 19 maggio 2021, 12:50

Prime Impressioni: Ciao Sherwood, è la prima volta che ti leggo, quindi: piacere di leggerti. Il tuo racconto è molto semplice, forse “troppo” semplice per lasciare qualcosa. Ti spiego tutto tra poco.

Aderenza al Tema: Direi che ci siamo: la moglie si è adattata alla situazione, e ha scoperto una nuova passione ;)

Punti di Miglioramento: Non voglio sembrare brusco, ma questo racconto suona troppo di già visto. Appena hai menzionato i servi di colore (spero che se scrivo “di colore” nessuno si offenda), ho capito subito che la moglie teneva in grembo “una bella sorpresa”. Purtroppo questo non mi ha permesso di godere il finale, e il tuo racconto non mi ha lasciato granché.
Il narratore onnisciente in questo caso è fuori luogo. Perché non fissare il pdv internamente al giovane? Tra parentesi, attenzione: il nome del giovane cambia da Teodor a Sandor nel corso del racconto.
Avresti potuto giocare di più sulle sensazioni e sulla sorpresa finale che, anche se telefonata, poteva comunque essere espressa meglio. Forse non c’era nemmeno il bisogno di menzionare i servitori, così il twist sarebbe arrivato con più potenza.
Dialoghi in “doppiaggese” e pregni di “as you know Bob”, artificiali e didascalici. Mi spiace.
La nota che hai messo sotto è certamente giustificabile, ma (parlo per me) se dovessi rendere conto di tutte le porcherie che scrivo allora sarei già arrostito sul rogo da tempo. Il lettore intelligente è conscio che le cose che scrivi non rispecchiano necessariamente le tue idee, o il tuo modo di essere, quindi non so se ha senso mettere le mani avanti come hai fatto tu.

Punti di Forza: La descrizione di Sandor (il vecchio) mi è piaciuta, con i residui alimentari che impregnano la barba, mi ha ricordato una novella di Maupassant, in cui un personaggio mangia delle uova e le briciole dei tuorli diventano “delle stelle sul cielo nero della sua barba”.

Conclusioni: Mi spiace, non prendertela, ma il tuo racconto non mi ha convinto molto. Forse eri a corto di idee, succede. Encomiabile comunque che tu abbia voluto provarci. Sono sicuro che ti andrà meglio la prossima volta.

viviana.tenga
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#4 » venerdì 21 maggio 2021, 13:44

Ciao Sherwood,
Penso che il problema principale di questo racconto siano i dialoghi in cui i personaggi sembrano parlare solo per spiegare le cose al lettore. Questa cosa appesantisce molto la lettura e dà una sensazione di artificiosità.
Un esempio: “E ti sei preso la bella. Anzi, una bella gatta da pelare, amico mio, visto che ha tentato pure il suicidio durante i primi mesi di matrimonio.”
Qui sembra che Teodor voglia spiegare all'amico cosa è successo, quando ovviamente sei tu che lo vuoi spiegare a noi. La frase si poteva riformulare almeno in tono un po' più naturale, per esempio "e ti sei preso la bella, con annesse grane. Ti ricordi quando ha tentato il suicidio? Cos'era, il primo mese di matrimonio?" "Mah, forse il secondo. Una cretina, davvero. Grazie al cielo alla fine ha ceduto e si è fatta meno selvatica"
Ho invece apprezzato le parti descrittive, soprattutto quella dei ritratti. Carino anche il modo in cui hai inserito il tema, che viene declinato non dai protagonisti, ma da un personaggio che nemmeno appare mai in scena, per giunta a loro insaputa.

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Quarantine AlessandroCatanzaro
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#5 » sabato 22 maggio 2021, 11:48

Ciao Sherwood,
Mi trovo completamente in accordo con i mei predecessori e spiego.
Avevo intuito già la fine che a quel punto ha suscitato in me ben poco se non un mezzo sorriso. Avrei preferito arrivarci da solo a tante cose, mi hai spiegato troppo nei dialoghi e non era interessante leggere cose che i due già conoscevano solo per comunicarmele. Potevi provare a usare altri mezzi come ad esempio i campi di cotone per darmi una idea della servitù, oppure un consiglio del medico che aveva già avuto in cura la "bella". Insomma avrei preferito meno "spiegoni". Non te la prendere lo dico perché mi ci sono scontrato in passato e ora li evito. Anche io ti chiedo di non scusarti per aver usato il termine "Negri". Non sei mai i tuoi personaggi, ma loro vivono di vita propria, lo sappiamo noi e lo sai tu. Così ti puoi sentire libera di scrivere chiunque, ovunque, il tuo Daimon deve poter spaziare libero.

Punto di forza: Caratterizzazione dei personaggi
Punto debole/ Migliorabile : ok che il racconto pecca nella poca originalità ma sopratutto è il modo in cui è stata scritta questa storia, già letta e riletta, che andrebbe rivisto magari mostrando le emozioni più che la vicenda.

In bocca al lupo, e spero di rileggerti a breve forte di questa esperienza.
Ultima modifica di Quarantine AlessandroCatanzaro il lunedì 24 maggio 2021, 10:11, modificato 1 volta in totale.

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Fagiolo17
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#6 » sabato 22 maggio 2021, 14:43

Ciao Angela e piacere di leggerti.
La storia mi ha strappato un sorriso anche se non c'è nulla di nuovo nella sua trama.
Il racconto però non mi ha convinto, principalmente per lo stile della prosa. I dialoghi sono un po' deboli e alcuni concetti sono introdotti a forza per mettere a conoscenza il lettore di determinate informazioni.
Inoltre sono un grande detrattore del narratore onnisciente, avrei preferito un pdv più interno ad uno dei personaggi per godere meglio della scena.
Peccato.
Ho notato anche che hai consegnato molto presto. Probabilmente hai buttato giù la prima idea che ti è passata per la mente perché avevi altro da fare... meglio partecipare comunque piuttosto che lasciare perdere, anche solo per avere accumulare qualche consiglio.

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Andrea Furlan
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#7 » sabato 22 maggio 2021, 19:27

Ciao Sherwood,
del tuo racconto ho apprezzato l’ambientazione e i personaggi, dipinti con poche frasi efficaci. Ho trovato molto riuscita soprattutto la descrizione dei ritratti di famiglia, che danno un ottimo esempio di mostrare senza raccontare… Ti senti subito catapultato nell’epoca, con tutte le sue dinamiche e pregiudizi. Mi ha ricordato molto le ultime stagioni di “Outlander”, serie che consiglio a tutti, ambientata in Scozia e negli Stati Uniti del 1600. Bella anche l’idea di raccontare come la giovane moglie si sia adattata al suo ineluttabile destino e come abbia cercato di sfuggirgli, ma dal punto di vista del marito e del suo amico. Quindi tema perfettamente rispettato.
Però ho anche trovato un po’ semplice la conclusione con il bambino che nasce di colore, direi molto classica e quasi banale, cosa che a mio avviso toglie molti punti. Inoltre non hai usato tutta la potenzialità dei 4000 e rotti caratteri, lasciando il racconto più corto di circa un quarto: è un peccato, perché almeno potevi rendere più complesso il finale, rendendo il testo più interessante.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#8 » martedì 25 maggio 2021, 0:27

Ciao Angela.
Chi mi ha preceduto ha giò detto praticamente tutto, quindi non mi dilungherò troppo e andrò dritto al punto. Purtroppo questo racconto non mi è proprio piaciuto, sia dal punto di vista della trama che dello stile: doppiagese e as you know Bob come se piovessero, narratore onniscente incapace di far immergere il lettore nella storia, descrizioni assolutamente superflue, per non dire inutili... A ciò si aggiungono un colpo di scena prevedibilissimo e parecchie imprecisioni grafiche.

“E così tua moglie alla fine si è decisa a darti un erede, Sandor!” Disse il giovane.
“Non avrebbe potuto fare altrimenti, dato l’impegno, mi capisci Teodor?” Rispose l’altro.

Se usi i verbi enunciativi a seguito di un dialogo, questi vanno minuscoli, a prescindere che il dialogo finisca con un segno di punteggiatura forte.

Altra cosa poi: da quando in qua il Whisky si beve nei calici?

Concludo con una nota a margine: non giustificarti mai per quello che scrivi. Un lettore incapace di distinguere la voce del narratore o del personaggio da quella dell’autore è un pessimo lettore.

Alla prossima.
lupus in fabula

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Signor_Darcy
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#9 » martedì 25 maggio 2021, 23:50

Ciao Angela.
Il racconto non brilla per originalità (alla fine quella del pargolo nero è chiusa perfino di barzellette); ma tu hai saputo declinarlo in maniera interessante, rendendo protagonista indiretta – se mi consenti il termine – la madre e il suo adattamento alla situazione. Ossia al suo terribile marito. Peraltro l’accenno alla servitù di colore lascia intuire il finale con un po’ di anticipo; forse avresti potuto lasciare un lieve accenno nella prima parte: che so, facendo servire il whisky da un servitore che si capisce che è nero da un accenno del protagonista, o dal nome esotico (Che so, “Grazie, Mustafa”).
Non mi è piaciuta granché la sceneggiatura, con dialoghi caratterizzati da uno spiegone piuttosto evidente (quasi un riassunto degli eventi) e da certe forme un po’ artefatte, poco verosimili (“E così tua moglie alla fine si è decisa a darti un erede”). Ho apprezzato invece l’ironia del titolo.
Attenta anche ai cosiddetti dialogue tag (disse, rispose, eccetera): cerca di eliminarli e, possibilmente, di sostituirli con gesti, atti e impressioni più immersive.
Ultima cosa: la nota finale non serve. Se contestualizzato, un elemento di un racconto non è mai fuori luogo.
Detto questo, cerca di lavorare sugli elementi positivi, a cominciare dalle buone descrizioni e gestualità dei personaggi (occhio però ai particolari, per esempio il fatto che il whisky non si beve nei calici).

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freakycharlie
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#10 » mercoledì 26 maggio 2021, 13:36

Ciao Sherwood

probabilmente non sono in target al tuo racconto, ma ho trovato il cliché finale banale e telefonato. Poi non si capisce bene il contesto e i personaggi risultano subito sgradevoli (anche se questo non è male).

Sherwood ha scritto:Quello con i favoriti era il più giovane, indossava un panciotto azzurro e dei pantaloni di panno che gli arrivavano fino al ginocchio. L’altro era più alto, massiccio e aveva la barba lunga su cui si erano annidati granelli di zucchero e briciole del pasto appena concluso.


Trovo questo passaggio particolarmente didascalico, specialmente all'inizio del racconto. Dovresti trovare un modo più dinamico per descrivere l'aspetto dei personaggi.

Alla prossima

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Andrea Partiti
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#11 » mercoledì 26 maggio 2021, 16:07

Non funziona.
Il racconto è incentrato su un dialogo, ma il dialogo non regge.
E' innaturale, ingessato e sembra che i personaggi non siano parlando tra di loro ma si stiano impegnando a riassumere eventi che già hanno ben presenti a beneficio dei lettori, compreso l'andare in ordine cronologico nel riassumersi a vicenda la storia della moglie e senza saltare alcun passaggio logico.
Il twist "comico" purtroppo viene preparato troppo tardi, senza lasciargli spazio per maturare. Arrivano dal nulla i commenti suoi servitori neri ed è telefonatissimo.

Per dirla alla maniera di Sogni d'Amore telenovela piemontese simbolo dei dialoghi brutti: "Papà, è per te. E' il tuo vecchio amico e collega Paolo Rodolfo".

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antico
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Re: Un'anima romantica

Messaggio#12 » domenica 30 maggio 2021, 10:27

Confermo che il dialogo non funziona. Due uomini alla fine di una cena, stanno bevendo gli ultimi bicchieri di vino mentre la moglie di uno dei due sta partorendo e ne cominciano a parlare solo in quel momento suona piuttosto artificiale e forzato. Il tutto, poi, viene appesantito dalla linea di dialogo sul tentativo di suicidio della moglie, ancora più artificiale del resto e che va a incidere in maniera esponenziale sul senso di forzato del tutto. Ed è un peccato perché per me, invece, la sorpresa finale c'è stata, non avevo ancora pensato a un tradimento di quel tipo anche se ci sta perché una moglie trattata come una schiava non poteva che avvicinarsi a uno schiavo, a livello logioc regge pure. Idem per il tema, tutto rappresentato nella moglie. Che dire? Avresti dovuto lavorare di più su quel dialogo e sulla situazione in generale: magari fare arrivare il giovane mentre l'altro stava finendo di mangiare, portare i primi dubbi sul fatto che potesse essere proprio lui il vero padre, complicare il tutto e fare uscire le informazioni sulla moglie da un contesto diverso, più narrativo. Al momento direi che, per me, è un pollice tendente al positivo un po' al pelo.

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