Tocca ferro

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maurizio.ferrero
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Tocca ferro

Messaggio#1 » lunedì 17 maggio 2021, 22:59

Tre colpi vigorosi batterono contro la porta. «Aprite, in nome di Lord Dale!»
Flann poggiò il martello sul tavolo da lavoro, afferrò con le pinze il blocco di metallo che brillava di arancio e lo mise tra le braci. Si passò l'avambraccio sulla fronte, tergendosi il sudore.
«Aprite! Non lo ripeteremo!»
Flann si recò alla porta e la aprì, lasciando che il vento autunnale rinfrescasse la fucina. Il manipolo di uomini in maglia di ferro era capeggiato da un sergente giovane, con folti baffi biondi e l'espressione severa.
Il fabbro abbassò il capo. «Cosa posso fare per voi?»
«Sono ser Iustus, emissario di Lord Dale. Questa notte Lybeth, sua figlia, è stata rapita. Abbiamo ricevuto l'ordine di perquisire ogni villaggio della contea.»
Flann si scostò, permettendo l'accesso ai soldati. «Entrate. Non ho niente da nascondere.»
Ser Iustus fece un cenno ai suoi uomini. Entrarono e ficcarono il naso in ogni angolo della modesta fucina e della stanza attigua. Scostarono tende, mobili, aprirono armadi e controllarono sotto il letto.
Il fabbro li seguì con lo sguardo per qualche momento, poi si rivolse al sergente. «Avete detto che è stata rapita. Come potete esserne certi? C'è stata una lotta?»
Iustus sbuffò. «No, niente di tutto questo. Lady Lybeth ha una gamba malformata, è zoppa dalla nascita. Non può certo essersi allontanata da sola.»
«Qui siamo tutti brava gente, ser. Non penso ci sia nessuno nel villaggio che possa aver commesso una malefatta simile.» Flann scosse la testa. «A meno che non siano stati loro.»
«Loro? Di chi parlate?»
«Degli abitanti del bosco. Gli spiriti della natura.»
Iustus strinse i denti, i suoi occhi si incattivirono. «Ancora con questa storia dei folletti? È da quando siamo giunti da questo lato del bosco che sentiamo queste storielle da bambini!»
«Non sono storie» disse Flann, serio. «Abitano i boschi, e quando si invaghiscono di una donzella la rapiscono per portarla nella loro terra. Temono solo Dio e il tocco del ferro, che si dice che li scacci. Ma qui ne ho a sufficienza per proteggermi.» Il fabbro rise.
Ser Iustus fischiò per richiamare i suoi. «Trovato niente?»
«Tutto a posto, signore.»
Flann si avvicinò a un tavolo su cui si trovavano una dozzina di ferri di cavallo, ne prese uno e lo porse al sergente. «Ecco, tenete. Vi proteggerà.»
Ser Iustus sbuffò, ma lo prese. Fece cenno ai suoi di uscire e guardò il blocco di ferro tra le braci. «A cosa state lavorando?»
«Il gambale di un'armatura. Se doveste avere problemi con le vostre, non esitate a portarmele. Ve le riparerò a un prezzo di favore.»
Il soldato annuì e si diresse alla porta. «State in guardia. E doveste vederla...» si ricongiunse ai suoi senza finire la frase.
Flann chiuse la porta.
Lybeth uscì dall'angolo buio. «Come hanno fatto a non notarmi? Avevo uno di loro a una spanna dal viso.»
Flann le sorrise. «Te l'ho detto, sei sotto l'effetto della mia magia. Se non vuoi che qualcuno ti veda, non ti vedrà.»
La ragazza zoppicò fino al letto, dove si sedette. Flann rimirò i suoi capelli del colore del grano. Prese le tenaglie, estrasse il blocco di ferro dalle braci e si rimise al lavoro.
Lybeth lo guardò di sottecchi. «Quindi la storia che il ferro vi scaccia è una menzogna.»
«No, è vero.» Flann battè il martello sul ferro.
«Allora, come...»
«Se un uomo viene morso da serpente velenoso, muore. Ma se beve una goccia di veleno il primo giorno, due il secondo, tre il terzo, e così via... prima o poi il veleno non gli farà più del male. Nessuno bada se un fabbro ha qualche bruciatura e vescica sulle mani, è un buon modo per passare inosservati.» Flann rimirò il proprio lavoro. «Mi ci vorrà ancora qualche giorno, ma avrai la tua gamba nuova, come se non avessi mai zoppicato.»
«Farà male?»
«No, grazie alla magia. Ma quando sarai guarita, non potrai tornare a casa. Dovrai farti una nuova vita da qualche altra parte. Penseranno che hai fatto un patto con il diavolo.»
«O con un folletto.»
Flann rise. «Non è la stessa cosa?»



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antico
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Re: Tocca ferro

Messaggio#2 » lunedì 17 maggio 2021, 23:02

Ecco l'attuale leader del Rank d'Era (e grandissimo favorito per il titolo di Campione)! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa ALL STARS EDITION, Maurizio!

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Emiliano Maramonte
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Re: Tocca ferro

Messaggio#3 » martedì 18 maggio 2021, 11:51

Ciao Maurizio!
Era da un po' che non ti commentavo e mai come questa volta l'ho fatto con immenso piacere, visto e considerato che ero curioso di capire come avresti affrontato lo sprint finale per questa Era.
Ho gradito il racconto nel suo complesso e mi calo il cappello per la tecnica narrativa, ormai impeccabile e davvero immersiva. Sei stato bravo a trascinarmi sin dalle prime batture nella storia e sei stato parimenti bravo a farmi capire gli elementi della trama con pochi, abili tocchi. E' proprio ciò che cerco in racconti così brevi.
La storia fa il suo dovere, a suo modo è circolare. Fino a metà ha un'ottima attrattiva, almeno fino alla rivelazione dell'esistenza dei folletti nel bosco. Tuttavia, e parlo per me ovviamente, nelle ultime battute il flusso narrativo ha perso un po' di mordente. Devo ammettere che il doppio colpo di scena era un po' nell'aria. Avrei scommesso 100 euro sul fatto che Lybeth fosse nascosta dal fabbro. Meno prevedibile che il fabbro fosse un folletto, ma ci sta e anzi ha messo quella ciliegina sulla torta che mi ha soddisfatto. Carinissima la battuta finale. Il tema l'ho rinvenuto nella capacità di adattamento del folletto, quindi è stato centrato.
Sicuramente un racconto da podio del girone (l'ennesimo!), una piena e convinta sufficienza.

In bocca al lupo e buona fine di Edition!

Emiliano.

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Sherwood
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Re: Tocca ferro

Messaggio#4 » martedì 18 maggio 2021, 12:25

Ciao Maurizio, mi è piaciuto molto il tuo racconto, perché è facile immaginare le scene che arrivano senza sforzo. Le descrizioni sono essenziali, poche pennellate che rendono molto bene l'idea dei personaggi e dei luoghi. Ammetto di aver capito nella seconda parte del testo, che il gambale era destinato alla ragazza. Del resto, avevi scritto che era claudicante, ed è stato abbastanza semplice fare due più due. Però non avevo capito che il fabbro usava la magia ed era proprio una delle creature leggendarie che si nascondeva nel luogo più sicuro. Un'idea ingenosa ben condotta sotto tutti i punti di vista. Complimenti.

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Sirimedho
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Re: Tocca ferro

Messaggio#5 » mercoledì 19 maggio 2021, 12:13

Buongiorno Maurizio.

Racconto piacevole. L’ho trovato però non concluso, rimangono nell’aria aspetti significativi: perché la ragazza sta scappando? Perché lui la sta aiutando? Forse soltanto compassione, ma allora il rapporto tra i due mi sembra un po’ troppo arido. Anche il fatto che lei debba rifarsi una vita, in un contesto evidentemente patriarcale, non sembra proprio una cosa così semplice, da prendere alla leggera, specie se sei già la fortuna figlia del Lord. Per poter apprezzare meglio qualche parola su queste ragioni le avrei apprezzate.
I dialoghi mi sembrano molto ben scritti, forse avrei reso qualcosa più colloquiale, come ad esempio “Di chi parlate?” “Degli abitanti del bosco” - che è ovviamente una risposta perfetta, ma mi sembra piuttosto formale (il “degli…”).
Tema centrato.

Buon contest!

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Giovanni Attanasio
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Re: Tocca ferro

Messaggio#6 » venerdì 21 maggio 2021, 9:37

Racconto semplice e lineare, il tema è ben piazzato.
È tutto godibile, ma un po’ più di “drama” non avrebbe guastato. Avrei giocato di più sul fatto che il fabbro è un folletto, magari si tradiva in qualche modo e le guardie lo scoprivano, non so. È una bella “scena”, ma penso ci volesse quel pizzico di sale in più. A livello stilistico non ci sono particolare problemi. Ah, parlando di “drama”, mi sarebbe piaciuto anche una ragione, seppur accennata, per questo legame tra fabbro e donzella. Posso ragionare solo sul fatto che “loro le rapiscono e le portano nella loro terra”, ma non so quanto fidarmi.
Buona edition!
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."

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Pretorian
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Re: Tocca ferro

Messaggio#7 » venerdì 21 maggio 2021, 15:17

Ciao, Maurizio e piacere di leggerti.
Dunque, l'idea del "popolo fatato" che rapisce i bambini è antichissima, ma è la prima volta che la vedo declinata in questo modo, con i folletti che fanno sparire una donna già adulta perché "innamorati" di lei. Il fatto che Lybeth sia deforme aggiunge un elemento potenziale in più alla vicenda (magari è proprio questa sua deformità ad aver attratto il fabbro-folletto) che, però, non viene sfruttato. Del resto della trama posso dire di aver particolarmente apprezzato il modo con cui si delinea "l'adattamento", ossia con il fabbro che si "adatta" alla naturale vulnerabilità della sua gente al ferro. Quello che mi sento di contestarti è che mi sembra che tu, forse inconsapevolmente, sia caduto negli stilemi del genere. Ho trovato il tuo testo molto più lento e descrittivo (non nel senso positivo del termine) del solito, costellato di termini desueti, che non aggiungono nulla al senso del testo, se non quella sorta di patina di "aulicità" posticcia che ho notato in molti libri del "mainstream" storico/fantasy italiano. Il mio suggerimento? Resta sempre Maurizio Ferrero nello scrivere: hai molto più da dare al genere di quanto il genere possa dare a te.

Alla prossima!!

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Giacomo Puca
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Re: Tocca ferro

Messaggio#8 » sabato 22 maggio 2021, 19:02

Ciao Maurizio, piacere di leggerti.

Tema
Il tema è presente nella declinazione più concreta rispetto a tutti gli altri racconti nel girone, quindi bene.
Tuttavia non è il fulcro del racconto, che sembra riguardare un po' l'adattamento, un po' l'intolleranza per il diverso, un po' la generosità verso il prossimo.

Trama
Ho avvertito la mancanza di tensione, conflitto. Il protagonista è al di sopra di ogni sospetto, la ragazza è invisibile, la nuova gamba sarà insuperabile e la magia renderà l'operazione anche indolore!
Se avessimo almeno avuto qualche indizio della presenza della principessa, o addirittura della vera natura del fabbro, la storia sarebbe stata più avvincente. L'assenza di rischio manifesto invece, trasforma gran parte della storia in un blocco di informazioni da propinare al lettore in funzione del finale. (Tra l'altro se il lettore fosse stato "distratto" dalla tensione, il colpo di scena sarebbe anche meno prevedibile.)
Per fare un paragone, ho immaginato questa scena come l'inizio di "bastardi senza gloria": pensa a tutta la tensione che proviamo nel vedere il nazista che perlustra la casa... ma la tensione la proviamo proprio perché sappiamo che lì c'è chi si nasconde!

L'idea del folletto/fabbro che si rende sempre più refrattario mediante mitridatismo è originale, mi è piaciuta molto.

Stile
Solido e chiaro, la storia si segue senza problemi e non ci sono punti poco chiari. Un punto di forza rispetto a molti dei racconti avversari è la facilità e la chiarezza con cui si "vedono" le scene e i personaggi, che ho immaginato tutti. Un grosso vantaggio su storie vaghe e nebulose.

Conclusioni.
Del gruppo è forse il racconto "più racconto": c'è una storia con uno svolgimento, ambientazioni complesse, personaggi diversificati, obiettivi contrastanti... etc. Un buon lavoro da parte alta della classifica.
In narrativa non esistono regole, ma se le rispetti è meglio.

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maurizio.ferrero
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Re: Tocca ferro

Messaggio#9 » domenica 23 maggio 2021, 10:58

Scusate, arrivo un po' in ritardo e faccio un rispostone collettivo.

Ammetto che non è una delle mie storie migliori, ma ho notato che con la terza persona faccio sempre un po' più di fatica a creare situazioni coinvolgenti. Ho avuto il lampo del folletto che sviluppava la resistenza al ferro e la storia ci è nata intorno, volevo dargli un po' un sapore da vecchia fiaba, giocando sui cliché e sulle leggende.

Grazie a tutti per i commenti, sempre preziosi :)

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Laura Brunelli
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Re: Tocca ferro

Messaggio#10 » mercoledì 26 maggio 2021, 10:21

Ciao Maurizio,
Nel complesso il racconto mi è piaciuto, anche se non mi ha convinto del tutto, soprattutto per quanto riguarda l’originalità. Perdonami, ma mi è venuto in mente Harry Potter e il suo mantello dell’invisibilità.
Mi è piaciuto, invece, il fatto che Flann sveli indizi compromettenti ai soldati, ben sapendo che non li avrebbero mai compresi. Buona la semina del gambale dell’armatura.
Non mi è piaciuta, invece, la spiegazione che Flann dà sulla sua immunità al ferro, sa un po’ di Infodump, soprattutto nella parte iniziale.
Dal punto di vista stilistico, trovo la battuta di Iustus (Sono ser Iustus, emissario di Lord Dale. Questa notte Lybeth, sua figlia, è stata rapita. Abbiamo ricevuto l'ordine di perquisire ogni villaggio della contea.) un po’ troppo lunga, magari un beat tra “è stata rapita” e “Abbiamo ricevuto…” avrebbe potuto alleggerirla.
Anche la battuta di Flann («Avete detto che è stata rapita. Come potete esserne certi?»), non mi ha convinto, mi sembra un po’ lunga e forzata, le due frasi iniziali spezzano un po’ il ritmo. A mio parere girata così «Come potete essere certi che è stata rapita? C'è stata una lotta?», sarebbe stata più fluida.

Giudizio: Nel complesso mi è piaciuto, buona la caratterizzazione di Flann che si fa gioco dei soldati, dandogli indizi qua e là, sapendo che non gli avrebbero creduto. Ben scelti i dettagli, precisi ed evocativi. Un po’ lunghe alcune battute di dialogo, alleggerendole con dei beat, darebbero più ritmo al racconto.

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Mario Mazzafoglie
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Re: Tocca ferro

Messaggio#11 » mercoledì 26 maggio 2021, 22:58

Ciao Maurizio, un piacere leggerti.
Mi accodo ai complimenti che ti hanno fatto tutti gli altri. La cosa che più mi balza all'occhio è la totale assenza di incongruenze nel testo che permettano al lettore di storcere il naso (cosa molto comune negli altri racconti che ho letto).
Per il resto, anche per me le uniche note negative, seppur piccole, stanno nelle motivazioni che muovono i personaggi e nei rapporti che ci sono tra di loro. Ovviamente questo avrebbe permesso di dare ancora più senso al tutto, permettendo al testo di rasentare, secondo me, la perfezione.
Alla prossima.

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maurizio.ferrero
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Re: Tocca ferro

Messaggio#12 » venerdì 28 maggio 2021, 9:50

Grazie mille, Laura e Mario.

Mi avete fatto notare praticamente tutti che mi sono più orientato sull'evitare incongruenze che su altri fattori come il pathos della trama. Lezione preziosa, devo ancora imparare a bilanciare bene le cose.

Grazie mille.

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antico
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Re: Tocca ferro

Messaggio#13 » domenica 30 maggio 2021, 20:16

Vero, si arriva alla fine e la domanda che ci si pone è "Perché tutto questo? Per quale motivo Lybeth si trova lì? Cosa ne viene al folletto?". Idem con patate il discorso legato al pathos, che non c'è: tutto procede liscio come l'olio e non si teme mai che qualcosa possa andare storto. Insomma: bella lettura, tutto ordinato, ma manca quel quid per arrivare oltre il pollice tendente verso l'alto in modo brillante. Ultima cosa: il tema... Non è una delle tue migliori declinazioni, ma c'è nel gambale che il folletto sta adattando a Lybet e nel modo in cui lo stesso folletto sta adattandosi al ferro.

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