Il cuore della foresta

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GiulianoCannoletta
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Il cuore della foresta

Messaggio#1 » lunedì 17 maggio 2021, 23:41

Oscar Cooper si stampò una manata sul collo, troppo lento per impensierire la zanzara che lo aveva punto. La mano scivolò sulla pelle sudata.
«Forza, professore. Non manca molto.» Donovan si voltò verso di lui. Lo scrutò per un istante, gli occhi neri poco più che due fessure sul viso nodoso.
Il Professor Cooper provò ad allungare il passo per recuperare qualche metro sulla sua guida. Un'altra zanzara, grossa come un proiettile gli passò ronzando all'altezza degli occhi. Smanaccò per allontanarla e perse l'equilibrio. Lo scarpone atterrò sulla terra flaccida, la gamba affondò fino al ginocchio.
«Si aggrappi a me.» Donovan gli porse un braccio.
Oscar Cooper si aggrappò al suo salvatore, la mano callosa lo tirò su senza sforzo.
«Sono queste maledette zanzare. Non mi danno tregua.» Provò a spolverarsi i pantaloni all'altezza del ginocchio. Pessima idea, riuscì soltanto a impiastricciarsi la mano di fango.
«Non può certo biasimarle. In questa zona della foresta gli animali sono sempre più rari. Un grosso mammifero come lei è un piatto succulento per gli insetti.»
Era vero, da almeno un paio d'ore non avevano incontrato tracce di animali. Anche i versi degli uccelli erano scomparsi da un bel po'.
«Non vivono animali nel profondo della foresta?»
Donovan lo fissò per qualche secondo, come si fissa un bambino che ha appena detto un'idiozia. «Il cuore della foresta è il regno delle piante, professore. Piante così straordinarie da non sembrare vere.»
«Mi pare assurdo. Un ecosistema –»
«Metta da parte tutte le sue belle nozioni. Non hanno importanza qui.»
«Ma non ha senso.»
«Nulla più lo ha in questo angolo di mondo. Il seme ha cambiato le carte in tavola. Chi non è riuscito a evolversi, è stato costretto a estinguersi.»
«Il seme? Cielo, Donovan, la smetta con queste superstizioni da selvaggio. Si trattava di un frammento di meteorite e non –»
Donovan si voltò, ignorando le sue parole, e riprese a inerpicarsi sulla salita. «Mi ha chiesto lei di separarci dal resto della spedizione, professore. Ne è ancora convinto?»
«Sì, certo.» Il professore si passò la lingua sulle labbra. Quale che fossero i segreti di quella giungla umida, voleva essere il primo a metterci le mani sopra.
«Allora chiuda la bocca e mi segua.»
Oscar Cooper rimase per un attimo senza parole. Donovan si stava chinando per passare sotto un'enorme liana.
«Certo, eccomi.» Si affrettò a seguirlo. «Signor Donovan!»
«Professore?»
«Ma perché le zanzare pungono solo me?»
La guida accennò un sorriso. Il primo da quando si erano messi in marcia. «Probabilmente lei ha il sangue più dolce.» Si voltò e riprese a camminare.

*

«Non è possibile.» Oscar Cooper si chinò a osservare un altro fiore. I petali, grossi più della sua mano, brillavano come i riflessi di uno zaffiro. All'inizio aveva pensato di cogliere almeno un esemplare di ogni pianta sconosciuta in cui si era imbattuto, ma erano davvero troppe. Gli sarebbero servite diverse giornate per catalogarle tutte. «Donovan, ma questo è il paradiso della botanica. Come ha scoperto questo posto?»
«Non ha ancora visto niente.» L'uomo era in cima a un dosso. Gli sorrise di nuovo, sembrava davvero a suo agio in quel groviglio di assurde piante. «Si avvicini, voglio mostrarle una cosa.»
Il professore lo raggiunse con passi cauti, cercando di non calpestare nessuno di quei fiori. Difficile, visto che erano ovunque.
«Che cosa c'è?»
«Guardi là sotto. Eccolo.»
Oscar Cooper si affacciò al di là della collinetta. «È... è quello?» Era stupendo. Brillava e pulsava di luce e di vita.
«Sì. Il cuore della foresta.»
«È... bell..shim... » Gli mancava il fiato dallo stupore. O forse era per via di quel profumo, così intenso e piacevole.
«Lo è.» Donovan lo abbracciò da dietro, con dolcezza. Braccia forti come rami, profumo di corteccia e polline. «Ha molta fame, professore. Ma non ci sono più animali nel folto del bosco. Bisogna spingersi sempre più in là per trovarne, e usare l'esca giusta. Chi non si evolve si estingue, mi capisce?»
Sì, lo capiva. Non riusciva più a parlare ma poteva annuire. Radici gli avvinghiavano le caviglie, liane e foglie si insinuavano nella bocca, nelle narici e nelle orecchie.
E quel profumo. Un'ultima esalazione gli percosse i sensi mentre si abbandonava all'estasi di quel pasto.
Ultima modifica di GiulianoCannoletta il lunedì 17 maggio 2021, 23:55, modificato 4 volte in totale.


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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#2 » lunedì 17 maggio 2021, 23:44

Ciao Giuliano! Parametri tutti rispettati, divertiti in questa ALL STARS EDITION!

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GiulianoCannoletta
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#3 » lunedì 17 maggio 2021, 23:58

Grazie Antico! Ho fatto qualche modifica, ma dovrei essere sempre entro il limite di caratteri.
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#4 » martedì 18 maggio 2021, 0:00

Confermo ;)

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Michael Dag
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#5 » mercoledì 19 maggio 2021, 12:33

l'unico difetto che ho trovato è il finale che non è chiarissimo e ho dovuto rileggerlo bene per capire. Alla prima lettura non mi era chiaro se donovan lo mangia, oppure lo immobilizza per farlo mangiare alla …cosa…
il racconto è ben costruito anche se avrei approfondito la storia del meteorite.
buono lo stile e i dialoghi.
buona la semina delle zanzare che non mordono donovan, mette subito un qualcosa di sospetto ma non troppo.

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GiulianoCannoletta
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#6 » mercoledì 19 maggio 2021, 13:01

Michael Dag ha scritto:l'unico difetto che ho trovato è il finale che non è chiarissimo e ho dovuto rileggerlo bene per capire. Alla prima lettura non mi era chiaro se donovan lo mangia, oppure lo immobilizza per farlo mangiare alla …cosa…
il racconto è ben costruito anche se avrei approfondito la storia del meteorite.
buono lo stile e i dialoghi.
buona la semina delle zanzare che non mordono donovan, mette subito un qualcosa di sospetto ma non troppo.



Ciao Michael, grazie per il commento.
Il finale è volutamente un po' confuso, perché volevo evitare spiegoni e volevo mantenermi sul punto di vista del professore che in quel momento non sta capendo più nulla.
La mia idea era che il cuore della foresta fosse una gigantesca pianta carnivora e che Donovan fosse una sua propaggine o emanazione incaricata di procacciare il cibo. Se questo si riesce a intuire o sospettare, mi ritengo abbastanza soddisfatto, se invece non si capisce per niente vuol dire che ho toppato. :)
A rileggerci presto!
Giuliano
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Michael Dag
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#7 » mercoledì 19 maggio 2021, 14:57

si che donovan sia un estensione del "cuore della foresta" è chiaro.
e ci sta che il pdv sia confuso.

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MatteoMantoani
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#8 » giovedì 20 maggio 2021, 18:50

Ciao Giuliano,
passo a rompere le scatole anche a te. Molto carino il tuo racconto, con un finale a sorpresa che mi sembra molto ben riuscito. Mi ricorda un po’ la Cosa di Carpenter, o in genere tutto il filone horror basato sulle false apparenze. Ho notato un po’ di “as you know Bob” nei dialoghi, e mi pare un po’ strano che un selvaggio si chiami “Donovan”, ma comunque la lettura procede sempre senza intoppi. Bravo! Il gruppo “Clima” è proprio popolato da racconti molto validi :)

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GiulianoCannoletta
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#9 » giovedì 20 maggio 2021, 20:05

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Giuliano,
passo a rompere le scatole anche a te. Molto carino il tuo racconto, con un finale a sorpresa che mi sembra molto ben riuscito. Mi ricorda un po’ la Cosa di Carpenter, o in genere tutto il filone horror basato sulle false apparenze. Ho notato un po’ di “as you know Bob” nei dialoghi, e mi pare un po’ strano che un selvaggio si chiami “Donovan”, ma comunque la lettura procede sempre senza intoppi. Bravo! Il gruppo “Clima” è proprio popolato da racconti molto validi :)


Ciao Matteo!
Sei sempre ben accetto a rompere le scatole su questi lidi :)
Sull' “as you know Bob” ho cercato di schivarlo facendo discutere i personaggi con opinioni contrastanti. Ma sono un po' esperimenti, il rischio è sempre dietro l'angolo.
Donovan in realtà aveva l'aspetto di un esploratore, il professore gli dà del "selvaggio" per via delle sue credenze. Avevo anche messo qualche cenno sul suo vestiario, ma poi ho tagliato perché suonava forzato ed ero a corto di caratteri.
Sono contento che nel complesso ti sia piaciuto.
Giuliano
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maurizio.ferrero
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#10 » giovedì 20 maggio 2021, 22:31

Ciao Giuliano, piacere di rileggerti.

Allora, ammetto che alla prima lettura questo racconto non mi aveva entusiasmato, complice forse un'analisi un po' superficiale. Per fortuna che rileggo sempre i racconti a distanza di qualche giorno prima di commentarli, perché alla seconda ne ho saputo trovare i pregi.
Il mostrato è eccellente. fai buon utilizzo anche delle sensazioni olfattive oltre che quelle visive, sapendo dare poche pennellate ma sui tratti giusti.
I dialoghi, per quanto mi riguarda, funzionano. Il fatto che il protagonista sia un professore alla scoperta di un nuovo ecosistema rende gradevoli e sensate certe battute di dialogo che, tra diverse tipologie di personaggi, avrebbero potuto apparire come degli "as you know, Bob". Invece qui regge tutto senza abbattere la sospensione dell'incredulità.
Avrei voluto sapere qualcosa di più sul cuore della foresta. Mi affascina l'idea dei meteoriti che mutano l'ambiente circostante (ho in cantiere un progetto proprio su questo argomento), e la tua idea mi incuriosisce.
Se devo trovare un difetto al racconto, è il finale un po' troppo ovvio. Si capisce abbastanza in fretta che sarebbe finita male, niente di gravissimo perché hai condotto tutto bene, mancava solo quel guizzo di originalità per renderlo un ottimo racconto.

A presto!

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Davide_Mannucci
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#11 » venerdì 21 maggio 2021, 9:37

Ciao Giuliano! Piacere di leggerti,
Mi sono goduto il tuo racconto dall’inizio alla fine. Notevole la costruzione della storia, affascinante il dettaglio delle zanzare , funzionali nel destare quella curiosità e nell’insospettire subito nei confronti del buon Donovan.
Hai reso molto bene le percezioni dell’ambiente circostante. Insomma, sono felice di aver letto un buon racconto così.
Davvero un ottimo lavoro, bravo. Per quello che ho letto, sarà difficile stilare la classifica ma tu sgomiterai per salire sugli scalini i più alti.... :)

A presto
Davide Mannucci

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GiulianoCannoletta
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#12 » venerdì 21 maggio 2021, 10:46

Ciao Maurizio, ciao Davide.
Grazie per i commenti. Sono contento che la realizzazione dell'ambiente abbia funzionato. Mi sono sforzato di usare un ventaglio più ampio di dettagli percettivi e sensoriali, visto che solitamente tendo a usare solo dettagli visivi.
A rileggerci presto!
Giuliano
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Cristina
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#13 » venerdì 21 maggio 2021, 19:18

Ciao Giuliano, piacere. E' la prima volta che mi unisco all'Arena, cercherò di fare del mio meglio anche nel commentare!
Devo dire che il tuo racconto mi è piaciuto parecchio per quanto riguarda l'elaborazione del tema, fantasiosa ed azzeccata.
Un tipo di adattamento estremo che queste 'piante' hanno avuto, trasformando in cibo turisti ed esploratori. Forse un pò ingenuo questo professore nel tuo racconto, ma la curiosità di vedere come va a finire, fa sorvolare il lettore su questa parte.
Lo stile non sfrutta in questo caso a mio parere l'immersività della focalizzazione interna nel protagonista, in tutto il testo c'è il raccontato, ad esempio : 'provò ad allungare il passo' non puoi immaginarlo vividamente perchè non è un'azione precisa, dovevi dire in che modo cercava di farlo. Lo vediamo agire esternamente. Peccato, mi sarebbe piaciuto sentire qualcosa in più dei pensieri, delle sensazioni ed emozioni del professore, vedere la foresta dai suoi occhi.
Grazie della lettura, l'idea mi è piaciuta un sacco! Cristina.
Cristina Di Rosa

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GiulianoCannoletta
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#14 » sabato 22 maggio 2021, 13:09

Ciao Cristina, benvenuta dell'Arena e grazie per il commento!
Ho provato a mantenere il mostrato in terza persona ma certi passaggi come mi fai notare andrebbero rivisti. Ne terrò di conto nel caso di una futura revisione (e anche dell'introspezione del professore).
Grazie ancora, a rileggerci presto!
Giuliano
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Stefano.Moretto
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#15 » lunedì 24 maggio 2021, 9:35

Ciao Giuliano
Il tuo racconto mi è piaciuto: lineare, semplice ma non banale. Il tuo stile è buono, anche se nella prima parte ho avuto un po' di difficoltà a capire un paio di elementi. Per esempio nelle prime righe ci vuole un po' prima che sia chiaro chi sono i personaggi e dove si trovano: fino alla quinta riga non sappiamo dove sono e questo può essere un problema. Ho visto che dopo hai usato molto bene tutti i sensi del personaggio, avresti potuto approfittarne qui per inserire qualche dettaglio che facesse capire l'ambiente, ad esempio un elemento olfattivo che riconducesse alla foresta. Oppure qualche descrizione dinamica tipo lui che scavalca una radice.
Oscar Cooper si stampò una manata sul collo, troppo lento per impensierire la zanzara che lo aveva punto. La mano scivolò sulla pelle sudata.
«Forza, professore. Non manca molto.» Donovan si voltò verso di lui. Lo scrutò per un istante, gli occhi neri poco più che due fessure sul viso nodoso.

Qui non è chiaro chi sta parlando per due motivi: Cooper non è ancora stato presentato come "professore" e l'azione "Donovan si voltò verso di lui" avviene dopo la frase, quindi potrebbe essere una reazione al suo parlato. Altra miglioria: "Lo scrutò per un istante" potrebbe essere frainteso il soggetto sottinteso: è Cooper o Donovan che sta scrutando l'altro? Se scrivi "Donovan si voltò verso di lui e lo scrutò per un istante" rendi la lettura più rapida e risolvi questo problema.
Un ultimo appunto sul finale: non è particolarmente originale, ma fa molto bene il suo lavoro, l'unico vero problema qui è lo hai citofonato troppo in questo punto:
La guida accennò un sorriso. Il primo da quando si erano messi in marcia. «Probabilmente lei ha il sangue più dolce.» Si voltò e riprese a camminare.

Qui ti mette quella sensazione di creepy che ti fa dire "okay, la guida ha qualcosa in mente e finirà tutto molto male". Sempre riprendendo i dettagli olfattivi avrebbe potuto addurre qualche scusa più plausibile, tipo che lui usa qualche prodotto apposta per tenerle lontane e a riprova di questo si poteva sentire l'odore che emanava – che sarebbe stata anche una scusa per il suo odore se il prof ci avesse fatto caso.
Ho trovato comunque molto interessante il worldbuilding che hai creato per questo racconto: il dettaglio delle zanzare che si devono nutrire di ciò che capita perché non ci sono più animali è veramente molto carino e portato molto bene. Anche i dialoghi tra prof e guida mi sono sembrati molto naturali. Superate le prime righe, che sono quelle che mi sono piaciute un po' meno, è stato molto piacevole da leggere. Potrebbe essere un concept intrigante per qualcosa di più lungo (magari una "Sfida a"?).

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GiulianoCannoletta
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#16 » lunedì 24 maggio 2021, 11:14

Ciao Stefano, grazie per il commento. Sulle prime righe hai ragione, potevano essere un po' più chiare.

Riguardo al passaggio Donovan/zanzare ti assicuro che ci ho pensato fino all'ultimo se metterlo o toglierlo. Ero consapevole che avrebbe un po' anticipato il finale.
Dall'altra parte ho pensato che in fin dei conti per molti fosse già abbastanza prevedibile un finale simile (due tizi in una foresta malsana, in un racconto così breve...) e che quindi la scena finale si giocasse più sul come che sul cosa.
E il dettaglio delle zanzare che pinzano solo il prof mi sembrava simpatico per collegare la prima parte alla seconda e seminare già qualche indizio.

Mi fa piacere che ti sia piaciuto il worldbuilding. Anche qui sto provando a sperimentare a partire dai miei limiti. In passato mi hanno fatto notare che tendevo a infarcire il racconto di infodump per spiegare i dettagli del contesto, in questo caso ho voluto immaginarmi un contesto più ampio (il meteorite, la spedizione...) ma lasciarne nel testo solo qualche pennellata. Chissà magari potrebbe davvero venirmi voglia di usarlo come traccia per qualcosa di più corposo.

Grazie ancora, a rileggerci presto!
Giuliano
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lucaspalletti
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#17 » lunedì 24 maggio 2021, 12:29

Ciao Giuliano,
piacere di leggerti!
Devo dire che il tuo racconto mi è piaciuto tanto. Bella l'idea e pregevole la realizzazione. Forse un pelo tirata per i capelli l'aderenza al tema, che ci viene più che altro ribadita direttamente attraverso i dialoghi di Donovan, ma sto facendo il pignolo :)
Stilisticamente ho poco da dire: il mostrato è buono e l'immersione mi pare centrata, con numerosi dettagli sensoriali che forniscono il giusto tocco di colore. Avrei solo descritto meglio le sensazioni del professore sul finale, ma i caratteri sono tiranni!
Carina la semina delle zanzare. Forse suggerisce un po' troppo la piega che prenderà il racconto, ma l'ho trovato un elemento simpatico. Così come ho trovato inquietante e geniale la capacità del "seme" di creare fantocci dall'aspetto umano che adeschino possibili prede.
Riassumendo, al netto delle pulci che ho cercato di fare al brano (proprio perché l'ho apprezzato molto!), ti faccio i miei complimenti. Sicuramente tra le primissime posizioni, per quanto mi riguarda!
A rileggerti presto e buona edition!
Luca

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Pietro D'Addabbo
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#18 » lunedì 24 maggio 2021, 12:53

Ciao Giuliano, piacere di leggerti.

Ci sono alcuni buchi di trama che non mi hanno fatto godere in pieno la storia.
In primo luogo la scala temporale non mi e' chiara. Alla prima lettura ho pensato che l'arrivo del meteorite fosse recente, poiche' e' desiderio del professore essere il primo studioso a visitare quella zona. La frase ripetuta sull'evoluzione entra pero' in contrasto con queste considerazioni: l'evoluzione degli organismi superiori avviene in tempi estremamente lunghi, un evento improvviso puo' portare all'estinzione di tutte le specie che non siano gia' capaci di sopravvivere a quell'evento e alle sue conseguenze. L'adattamento interviene dopo, lentamente, massimizzando le caratteristiche che permettono di sopravvivere. E' quanto e' successo ai grandi rettili preistorici e all'antenato dei mammiferi, gli uni estinti e l'altro invece sopravvissuto e diversificato (evoluto) poiche' era riuscito a sopravvivere.
Nel racconto non capisco chi si sia adattato, forse l'organismo alieno per riuscire a 'cacciare umani'.
Qui c'e' la seconda questione, perche' solo umani?
Mi immagino esche altrettanto efficaci per attirare qualsiasi genere di animale molto piu' comune in una foresta e ancora presente nelle zone limitrofe a quella che ospita il cuore. Qualsiasi clone di una preda attirerebbe i predatori, ad esempio in forma di scimmie per attirare le tigri. Le stesse zanzare sono adescabili e dunque possibile cibo. Fiori profumati per attirare gli insetti e insetti per attirare gli uccelli. Tutto un 'regno animale' di cloni vegetali dovrebbe abitare questa foresta, in cerca di esemplari 'di carne' da condurre fino al cuore.
Pensando a Donovan, stiamo parlando di un essere umano vestito da esploratore. Ho immaginato che il cuore della foresta possa aver mangiato il vero Donovan, creando poi un clone a sua immagine e somiglianza persino in grado di parlare correttamente nella lingua comune del luogo. Ma il clone e' a conoscenza del Darwinismo, per cui ha succhiato e acquisito persino i ricordi scolastici della guida, nel mangiarsela.
Un bello sforzo per attirare un singolo ricercatore! Perche' non attirare l'intera spedizione di cui era la guida? Avrebbe mangiato molto di piu' portando tutti fino al cuore senza bisogno di chiedere ad un solo umano 'una deviazione'.

Racconti dell'arrivo di qualcosa di alieno e delle conseguenze di questo avvenimento. Quando si parla di alieni, non ci sono limiti alla fantasia: non ho avuto difficolta' a concedere a Donovan il fatto di non essere un umano ma una sorta di 'imitazione vegetale' di un esploratore che fa da esca mobile per procacciare cibo all'entita' che si e' annidata nella foresta. La spinta della curiosita' che spinge il ricercatore ad andare sempre avanti, sempre oltre (finche' non e' troppo tardi) funziona bene come esca. Il racconto e' anche ben scritto dal punto di vista dello stile, ma il plot ha troppi quesiti aperti perche' riesca a considerarlo riuscito.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#19 » lunedì 24 maggio 2021, 21:47

Ciao Luca, ciao Pietro, grazie per i commenti.
Sì, nel contesto che ho immaginato il meteorite è caduto da poco tempo dando origine a nuove piante. In particolare piante carnivore che hanno in poco tempo divorato la fauna locale. Gli animali ormai, percependo il posto come pericoloso, si sono allontanati dal cuore della foresta, ma l'arrivo della spedizione di ricerca rappresenta una nuova possibilità di nutrimento. L'adattamento del mio racconto è quello delle piante carnivore che trovano nuovi modi per adescare le prede. Ho usato il termine evoluzione perché non mi andava di ripetere esattamente nel testo il tema dell'edizione :) . Effettivamente può trarre in inganno, facendo pensare a un processo evolutivo molto più lento.
Grazie anche per le segnalazioni sui buchi di trama e gli aspetti poco chiari, utilissimi per un'eventuale rielaborazione del testo!
A rileggerci presto.
Giuliano
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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#20 » mercoledì 26 maggio 2021, 11:15

Ciao Giuliano, il tuo racconto mi è piaciuto. Un ottimo uso del mostrato immerge il lettore nel cuore di questa foresta il cui ecosistema è stato stravolto dalla caduta di un meteorite. Buoni i dialoghi, attraverso i quali fai pervenire le informazioni al lettore ma senza che questo produca il classico effetto “spiegone”. Dissemini bene gli indizi (le zanzare che pungono solo il professore, l’assenza di animali, la fame derivante dalla mancanza di materia prima) per arrivare ad un plot-twist che per quanto mi riguarda è sorprendente. Un buon lavoro, insomma.
A rileggerti

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Re: Il cuore della foresta

Messaggio#21 » domenica 30 maggio 2021, 18:01

Un racconto che funziona dall'inizio alla fine, ben controllato, senza evidenti punti deboli. Anche il tema è ben declinato. Per me un pollice su e in classifica lo posiziono dietro ai parivalutati racconti di Dolci e Borchi solo perché a parità di valutazione tendo sempre a preferire i racconti più "impegnati" rispetto a quelli che considero di entertaiment.

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