Fratelli - di Viviana Tenga

viviana.tenga
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Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#1 » martedì 18 maggio 2021, 0:00

“Ottavio!”
“Lucio?”
I due fratelli si riabbracciarono per la prima volta dopo undici anni. Quando si erano separati, erano poco più che bambini e la loro famiglia era appena stata trucidata da un gruppo di congiurati.
Lucio aveva passato quegli anni alla corte di Alavara, fingendosi nipote di una nobile locale che era stato amica di loro madre. Ottavio era invece rimasto con un capitano delle guardie che era tornato al paese di campagna dove era nato. Qui aveva imparato a lavorare la terra e badare alle capre, a mischiarsi tra i popolani e a vivere come uno di loro.
“Cosa ti porta qui?”
“Ho grandi notizie” rispose Lucio. “Per te e per noi.”
Indossava abiti semplici, ma il suo portamento era troppo rigido, da damerino di corte.
“Non vedo l’ora di saperle. Ti fermi qui, vero? Almeno stasera e domani?”
Lucio lanciò un’occhiata incerta alla piccola abitazione e al suo umile mobilio.
“E sia. Certo che mi fermo fino a domani.”
Passarono l’ora seguente a raccontarsi come avevano vissuto in quegli anni e a ricordare momenti della loro infanzia. Lucio continuava a cambiare posizione sulla panca di legno dov’era seduto, cercandone una in cui fosse comodo. Quando si fece ora di cena, Ottavio portò in tavola del pane e del formaggio di capra.
“Per oggi c’è questo. Domani posso comprare della carne di manzo al mercato, ho un po’ di risparmi da parte…”
Lucio scoppiò a ridere.
“Cielo, stai davvero vivendo come un pezzente! Beh, la notizia è che le tue sofferenze stanno per finire. Sto organizzando una rivolta contro l’usurpatore. Ho raccolto alcuni vecchi ufficiali che servivano nostro padre. Tempo qualche mese e siederò sul trono.”
Ottavio si irrigidì.
“Tu vuoi fare una rivolta adesso?”
“Sono stanco di vivere in incognito in terra straniera.”
“Lucio, ti rendi conto che i raccolti degli ultimi due anni sono stati ottimi e che il regno è in pace?”
“A maggior ragione! Perché dovrebbe essere un usurpatore a goderne? Il sovrano legittimo sono io!”
“Alla gente non importa nulla della tua legittimità! Sarai visto come quello che porta caos dove c’era pace!”
“È mio diritto…”
“Lo so, ma non è questo il momento. Aspetta qualche anno. Prima o poi arriverà una cattiva annata che farà salire il prezzo del pane, qualche problema sui confini, qualche disordine in città… Insomma, qualcosa che farà sì che la gente abbia voglia di cambiare sovrano.”
Lucio scosse la testa.
“È solo questione di politica e di alleanze. Non temere, so quello che faccio.”
Ottavio lasciò cadere l’argomento. Finirono di mangiare parlando del più e del meno.
“Ora che ci penso, c’è qualcosa che ti posso offrire già adesso per festeggiare” disse Ottavio. “Aspetta un attimo.”
Si recò nella stanza accanto e tornò poco dopo con una brocca di vino.
“Prego” disse, versandone un bicchiere al fratello. “Temo non sia del tipo a cui sei abituato, ma ti assicuro che da queste parti è roba di lusso.”
Lucio bevve e fece una smorfia.
“Sì, ammetto che il sapore non è dei migliori.”
“Ah, così mi offendi…”
Lucio rise e buttò giù un’abbondante sorsata.
“Ottavio, Ottavio… Come ti sei ridotto. In tutti questi anni, ho pensato di vivere in modo indegno della mia condizione, ma adesso che vedo come stai tu… Sai, fa impressione vedere come sembri al tuo posto in mezzo a questo squallore. E dire che da ragazzo eri una mente raffinata… Ti ricordi come mamma diceva sempre che eri nato per vivere di intrighi di corte?”
Ottavio sorrise.
“Non sono cambiato. Ho solo imparato ad adattarmi a situazioni diverse.”
Lucio rise, ma poi fece una smorfia e si portò una mano al ventre.
“Sai” continuò Ottavio. “È davvero una pessima idea, organizzare una rivolta adesso.”
Lucio si piegò in avanti, sempre con una mano sul ventre. Guardò Ottavio, e improvvisamente i suoi occhi si illuminarono di orrore.
“P… perché tu non ti sei versato da bere?”
Ottavio non rispose. Lucio provò ad alzarsi, ma barcollò e cadde a terra. Il suo corpo era ora attraversato da tremiti e spasmi.
“Ah, Lucio… Ti sei lasciato ingannare da queste mura umili. E dire che avrei rispettato il tuo diritto di primogenitura, se solo tu fossi stato ragionevole. Ma non temere, mi ricordo bene come si vive di politica e di intrighi. E quando verrà il momento, queste terre avranno per sovrano un figlio di nostro padre.”



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antico
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#2 » martedì 18 maggio 2021, 0:04

Ciao Viviana! Caratteri e tempo ok, buona ALL STARS EDITION anche a te!

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GiulianoCannoletta
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#3 » martedì 18 maggio 2021, 21:45

Ciao Viviana, piacere di averti letto.
È un bel racconto, ma a mio avviso ha un difetto principale. La storia che ci proponi ha bisogno di un background corposo, due principi vengono separati da giovani e nascosti per sfuggire ai congiurati che hanno ucciso il re loro padre. Hai scelto di raccontarci questo antefatto nelle righe iniziali, ma mi è parso un po' artificioso, una specie di “riassunto delle puntate precedenti”, per intenderci. Forse avrei gradito di più se quelle informazioni fossero state proposte in altro modo, da qualche scambio di battute o diluite nei pensieri di uno dei personaggi.
Per il resto mi pare una buona storia, la declinazione del tema c'è tutta, nella capacità del buon Ottavio di adattarsi alla situazione di povertà senza perdere la sua attitudine agli intrighi.
Brava, a rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Ci_Effe
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#4 » giovedì 20 maggio 2021, 17:09

Ciao Viviana. Il tuo racconto funziona a livello di narrazione, ma penso che per renderlo meglio avrebbe bisogno di un più ampio respiro. L’ambientazione infatti non è specificata (all’inizio ho pensato fossimo nell’antica Roma per via dei nomi dei fratelli, ma poi si vede che hai in mente uno scenario diverso) e non potendola descrivere togli molto colore al racconto. I personaggi sono credibili, i dialoghi a volte sono poco naturali. Il colpo di scena finale, con la rivelazione di Ottavio, è davvero repentino, sarebbe stato bello seminare indizi (cosa che in parte hai fatto dicendoci che Ottavio era bravo con gli intrighi di corte, ma l’informazione si perde un po’ per quanto si insiste su come adesso sia un bravo e umile contadino). Il discorso finale mi è sembrato un po’ in stile “cattivo da film” (o anche da tragedia romana in effetti), unito al fatto che Ottavio lo pronuncia stando fermo seduto al tavolo, sembra innaturale in un racconto.
Il tema è ben sviluppato.

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Gennibo
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#5 » sabato 22 maggio 2021, 1:39

Ciao Viviana e piacere di averti letto, la storia funziona e il tema è centrato. Anche io all'inizio ho trovato una partenza un po' troppo raccontata, che poteva essere spiegata dal dialogo tra i due fratelli o dal pensiero di uno dei due, più si va avanti e più mi è sembrato che il racconto migliorasse. Mi sarebbe piaciuto che fosse più chiaro all'inizio che loro erano i figli del regnante, e che avrebbero potuto riappropriarsi del regno. Anche l'incontro, penso sarebbe stato più efficace se all'inizio si fosse capito che il fratello avvelenatore era stato quello andato incontro all'altro, in una sorta di premeditazione dei fatti seguenti.
Comunque un buon racconto.

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Debora D
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#6 » domenica 23 maggio 2021, 13:23

Ciao Viviana, piacere di leggerti
Il tema dell’adattamento è ben declinato e la storia che ci racconti è interessante, mi piace che all’inizio i due fratelli si abbraccino per finire con un fratricidio. Quello che si è meglio adattato uccide il maggiore.
Però per farci entrare nella storia sei costretta a un riassunto della trama che fa molto “nelle puntate precedenti” e non aiuta l’immersione del lettore. Di fatto in scena abbiamo un incontro e un lungo dialogo che si conclude con l’avvelenamento.
Il dialogo pare diviso in tre tempi, spezzati da due momenti in cui mandi "avanti veloce" con il telecomando dell’autore. Le voci scompaiono e arriva il riassunto.
Passarono l’ora seguente a raccontarsi come avevano vissuto in quegli anni e a ricordare momenti della loro infanzia. 
Ottavio lasciò cadere l’argomento. Finirono di mangiare parlando del più e del meno.


Il dialogo fa da padrone fino all'ultimo quando avviene il colpo di scena, per il resto ci sono pochi elementi per immaginare la situazione, sembra un copione teatrale con poche didascalie. Scene ambientante nelle taverne sono molto famose (pensiamo alla saga dell'Assassino del re in cui la taverna è la cornice del racconto principale) quindi riesco a figurarmi lo spazio a modo mio, però mi mancano i movimenti e le caratterizzazioni dei due personaggi.
Esempio:
“Cosa ti porta qui?”
“Ho grandi notizie” rispose Lucio. “Per te e per noi.”
Indossava abiti semplici, ma il suo portamento era troppo rigido, da damerino di corte.
“Non vedo l’ora di saperle. Ti fermi qui, vero? Almeno stasera e domani?”


Prima di Cosa ti porta qui c’è la sequenza in cui il narratore racconta i fatti precedenti, non ci sono azioni che diano il diritto di parola a qualcuno, perciò leggendo il dialogo bisogna ricostruire a posteriore dato che a rispondere è Lucio. Con un gesto o movimento di Ottavio a introdurre la battuta la cosa sarebbe stata più fluida. Infine da qui in poi ci sono sei battute di dialogo senza movimenti, pensieri o altro.

Conclusione: il tema c’è, la storia è molto ampia in uno spazio molto piccolo e si risolve in un lungo dialogo non sempre scorrevole. L'elemento che mi è piaciuto di più è il contrasto tra situazione iniziale e conclusione. La struttura c'è, il conflitto pure.

Buona edizione, alla prossima!

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wladimiro.borchi
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#7 » martedì 25 maggio 2021, 11:49

Ho trovato un piccolo refuso all'inizio che ti segnalo "che era stato(a) amica di loro madre".
Detto questo, l'idea è buona ma gestita male.
È tutto un po' troppo raccontato e quello che ci viene mostrato non è sufficiente per far appassionare fino in fondo alla storia.
I dialoghi sono un po' ridondanti nel volerci far capire che uno dei due è snob e l'altro è tanto un bravo ragazzo. Il twist finale sorprende, ma non ci fa empatizzare fino in fondo perché il fratello snob ci è stato sulle palle per tutta la lettura.
Una prova discreta nel complesso, ma migliorabile.
A rileggerci presto
W

FilippoR
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#8 » martedì 25 maggio 2021, 14:02

Ciao Viviana e piacere di leggerti,
nel tuo racconto avrei preferito quale dettaglio in più sull'ambientazione per capire se è storica (ed eventualmente quando a grandi linee) o magari anche fantasy (per quanto non vi siano elementi in tal senso), probabilmente sei stata particolarmente vincolata dal numero di caratteri limite (per cui hai dovuto anche raccontare un po' all'inizio).
Il finale mi è stato inaspettato, avrei preferito qualche indizio in più durante il racconto ma comunque mi è piaciuto.
Il punto più debole l'ho trovato nei dialoghi un po' troppo lunghi per me, li avrei preferiti di più se fossero stati frammentati con in mezzo qualche azione / gesto dei protagonisti.
Comunque il tuo racconto nel complesso non mi è dispiaciuto.
Alla prossima.

Giulio_Marchese
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#9 » mercoledì 26 maggio 2021, 11:17

Ciao Viviana,
Il racconto inizia con un periodo in raccontato per dare contesto, poco male visto il limite di caratteri. La scena, secondo me, è resa bene l'unico problema sono le numerose informazioni che arrivano a un lettore che ha poco tempo per elaborarle, sicuramente il racconto avrebbe beneficiato di qualche migliaio di caratteri in più. Il twist finale mi è sembrato un po' telefonato, il fratello minore non sembra mai essere felice della vita bucolica si è, appunto, adattato alla situazione e si capisce subito che abbia in mente qualcosa. Però l'impatto dei twist dipende molto dalle passate esperienze di lettura quindi è un parametro prettamente soggettivo. In sintesi buona prova costretta in un formato, forse, troppo breve.

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Antonio Pilato
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#10 » mercoledì 26 maggio 2021, 14:28

Ciao Viviana, ho letto il tuo racconto e devo ammettere che non son riuscito a cogliere alcun elemento di originalità. Mi spiego: già dalle prime righe avevo fiutato il tradimento "coniugale" tra i due fratelli, s'intuisce che il ritrovo abbia uno scopo ben più evidente di una fraterna rimpatriata. Morale: speravo che non andasse a finire come i soliti tradimenti alla "Game of Thrones".
Comunque sia, la storia è scritta abbastanza bene, a parte in certi punti che mi sembra un po' prolissa.
Una parziale aderenza al tema l'ho infine notata.

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antico
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Re: Fratelli - di Viviana Tenga

Messaggio#11 » domenica 30 maggio 2021, 14:42

Rilevo una problematica nella semina in quanto l'informazione su Ottavio (il suo macchiavellismo) arriva troppo tardi e a cose già fatte e questo non aiuta a creare la tensione con una prima, lunga, parte in cui accade poco e il botta e risposta tra i fratelli è poco contrastato, a tratti sembra forzato oltre misura. Detto questo alla fine il racconto raggiunge il suo scopo e il tema e ben declinato. Come migliorarlo? Aumentando assolutamente il contrasto tra i due protagonisti non solo attraverso il "damerinaggio" di Lucio, ma proprio attraverso il loro scambio di battute perché è lì e non nel mostrarci uno dei due che schifa la sedia o il cibo che puoi fare crescere la tensione narrativa. Concludendo, per me siamo dalle parti di un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante e ti piazzo dietro ai parivalutati racconti di Mantoani e Canella per questa prima parte un po' (perdonami) pigra nella gestione dei dialoghi.

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