Gita sulla terra - Giulio Marchese

Giulio_Marchese
Messaggi: 291

Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#1 » martedì 18 maggio 2021, 0:08

Gita sulla terra

Scendo dalla panda, chiudo la portiera e mi affaccio dal guardrail. Un grosso cratere è contornato da erbacce bruciate. Alcuni cespugli sono ancora in fiamme, scavalco e mi avvicino.
Forse è un meteorite? Sarebbe la cosa più figa di sempre!
Metto i piedi sulla terra nera, si sente che è calda malgrado le scarpe.
Scendo. Raggiungo l’avvallamento, davanti a me c’è una piramide perfettamente dritta come se fosse stata eretta proprio li, la superficie a specchio riflette la mia faccia da scemo. Allungo la mano per…
«Salve.»
Salto all’indietro e cado sul sedere, alzo lo sguardo, un signore di mezz’età mi guarda dall’alto in basso. Indossa un doppio petto blu, un farfallino rosso e due occhiali a fondo di bottiglia che fanno sembrare i suoi occhi enormi. Inclina la testa a destra e a sinistra. «Va tutto bene?»
Mi alzo in piedi. «S-sì. Mi scusi, sa spiegarmi cos’è questo affare?»
L’uomo si aggiusta gli occhiali. «Questa è la mia astronave, ho fatto un lungo viaggio. Piacere mi chiamo Marakuc, vengo dal sistema solare qui accanto, sono venuto a fare un week end su questo pianeta.»
Indietreggio, la testa mi gira. «Co-Cosa? Io, io, cioè. Lei è un alieno?»
«Punti di vista»
«Ehm, giusto, credo. Ma cosa è venuto a fare qui?»
Marakuc estrae una pipa dalla tasca dei pantaloni. «Tranquillo, siamo una razza più evoluta di voi e non vogliamo invadervi o roba del genere. Voglio solo vedere qualcosa di bello e capire come funzionano le cose da queste parti. Ti va di farmi da Cicerone?»
Cosa si risponde a un alieno in gita?
Passo le la mani tra i capelli. «S-sì, certo. Però in questo posto non c’è molto da vedere, è un piccolo paese. Forse la chiesa di San Giovanni...»
«Andrà benissimo, andiamo.»

Sono in macchina con un alieno che fuma la pipa, forse avrei dovuto dirgli che non poteva ma non vorrei creare un incidente diplomatico integalattico.
Mi fermo al semaforo, guardo il mio insolito compagno di viaggio, prende una boccata di fumo. «Perché ci siamo fermati?»
«Il semaforo è rosso, si passa con il verde.»
Suono di clacson e un Audi ci sfreccia accanto. L’alieno inclina la testa come aveva fatto prima. «Perché quell’altro veicolo può passare con il rosso?»
«Beh, in realtà non potrebbe però non tutti rispettano le regole...» Cavolo così ci facciamo una figura da cani «… però in effetti non passava nessuno, quindi diciamo che c’è una sorta di deroga tacita in questi casi specifici.»
«Non capisco.»
Mi gratto la testa. «Probabilmente è questione di adattarsi, capirai presto cosa si può effettivamente fare e cosa no. Voi non infrangete mai le regole?»
«No, mai.» Il suo sguardo è vuoto, anche se ha un aspetto umano è qualcosa di diverso. Si aggiusta il farfallino. «E il nostro comportamento rispecchia sempre le nostre parole. Senza deroghe.»

Smontiamo dall’auto, gli indico la chiesa: «eccola qua. Che ne pensa?»
L’omino rinfocola la pipa. «Cosa rappresenta questo monumento? In particolare mi affascina quella croce in alto.»
«Quello è il simbolo di Gesù, alcuni pensano si trattasse del figlio di Dio, il creatore del cielo e della terra. Ma a prescindere da questo i suoi insegnamenti guidano l’umanità.»
Marakuc prende una profonda boccata. «Mi fai un esempio?»
«Un esempio… Beh, ci ha insegnato “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”.»
«Strano. Prima quando abbiamo arrestato il veicolo c’era un uomo a terra, sembrava in difficoltà ma gli siamo passati davanti e non lo abbiamo aiutato. Se fossi stato tu avresti voluto lo stesso trattamento?»
Cazzo il barbone! Sta sempre lì, non l’ho nemmeno notato, avrei dovuto dargli qualche euro, che figuraccia.
Marakuc inclina la testa, sarà un tic. «Forse è meglio rientrare, mi stanno aspettando.»
Annuisco.

Lo accompagno in fondo al cratere.
«Ok, le auguro un buon rientro a casa.»
«Prendetelo.»
Due energumeni mi afferrano per le ascelle. Marakuc ripone la pipa in tasca. «Ho raccolto informazioni sufficienti, portiamo questo esemplare alla nave madre. I preparativi per l’invasione?» Uno dei due gli risponde: «Quasi ultimati, signore.»
Oh cazzo! Mi dimeno per liberarmi dalla presa dei due bestioni. «M-ma, avevi detto nessuna invasione! Le vostre parole non rispecchiano il vostro comportamento?»
L’alieno mi da le spalle. «Chiamiamolo… spirito d’adattamento.»



Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#2 » martedì 18 maggio 2021, 0:13

Ciao Giulio, era da parecchi mesi che mancavi, se non sbaglio! Caratteri e tempo ok, buona ALL STARS EDITION!

Giulio_Marchese
Messaggi: 291

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#3 » martedì 18 maggio 2021, 0:17

Non sbagli, purtroppo. Grazie mille!

Avatar utente
Michael Dag
Messaggi: 428

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#4 » mercoledì 19 maggio 2021, 12:34

hahaha! Bello! Surreale, simpatico, con un finale decisamente inaspettato. Anche lo stile è buono e il messaggio di fondo è una sorta di vendetta del karma. Tema declinato in maniera originale. Bravo giulio!

Avatar utente
maurizio.ferrero
Messaggi: 529

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#5 » giovedì 20 maggio 2021, 10:35

Ciao Giulio, piacere di rileggerti

Un racconto di fantascienza ironica e con un simpatico messaggio di fondo, che non mi è dispiaciuto, ma nemmeno ho gradito appieno.
La parte centrale del racconto è ben costruita, con un buon mostrato. Buona la scena del barbone che non viene nemmeno considerato dal protagonista.
L'inizio e la fine del racconto mi hanno convinto un po' meno, per motivi diversi. L'arrivo dell'alieno viene preso in maniera fin troppo tranquilla dal protagonista, che non pensa nemmeno per un attimo che possa essere uno scherzo. Dato il tono ironico del racconto ci può stare, ma mi è sembrato tutto troppo affrettato. Avrei inoltre spezzato le battute di dialogo troppo lunghe dell'alieno con qualche beat.
Il finale risulta ancora più affrettato e poco chiaro. I due energumeni che catturano il protagonista sembrano spuntare dal nulla, tanto che lui non ha nemmeno un tentativo di reazione. Buona la battuta finale, che chiarisce il tema, anche se si chiude tutto talmente in fretta che non mi ha lasciato del tutto soddisfatto.

A presto!

Avatar utente
Davide_Mannucci
Messaggi: 434

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#6 » venerdì 21 maggio 2021, 15:47

Ciao Giulio, piacere di leggerti.
Un racconto buono, molto simpatico e in cui spicca una delle qualità che apprezzo maggiormente: l’ironia.
Forse il finale poteva essere curato meglio ma il countdown dei caratteri è una bestia che mi opprime ogni volta, quindi non è una cosa che va a influenzare la mia valutazione, perché nel complesso non è male.
Unica cosa: con la prima persona, con uno stile così immersivo, si cade sempre in piedi ma mi domando cosa ne uscirebbe con una terza focalizzata. Ma è una mia semplice curiosità.
Una prova discreta.
A presto
Davide Mannucci

Cristina
Messaggi: 29

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#7 » domenica 23 maggio 2021, 22:35

Ciao e piacere !!
Simpatico il tuo racconto, l’ho letto volentieri. Mi è piaciuto lo stile immersivo, l’idea, i toni e anche certi passaggi come quello del barbone. Non sono sicura però che il tema dell’adattamento sia stato ben declinato. Sta tutto nella battuta finale ? O il protagonista inizia ad adattarsi all’alieno e rimane fregato, quindi il tuo messaggio era che forse adattarsi non è sempre la scelta migliore?
All’inizio il protagonista descrive il cratere più in basso del guardrail ma non la piramide che appare dopo : così ho dovuto aggiungere alla mia visualizzazione mentale questa informazione, operazione che rovina un po’ l’immersione.
L’alieno non doveva rimanere un week end ? Eppure si fa riaccompagnare dopo qualche ora alla sua astronave e il protagonista non gli chiede nulla in proposito. Poi possibile che non noti i due energumeri?
Infine date le poche informazioni raccolte probabilmente l’alieno avrebbe fatto prima a rapire subito l’umano, non si capisce a cosa gli servano i dati raccolti ai fini di un’invasione. Ed ultima cosa, l’alieno dice che faceva sempre quello che diceva, quindi mente al protagonista all’inizio perché nel finale pare avesse già programmato il rapimento e l’invasione. Non si e’ adattato al mondo umano quindi in quel breve lasso di tempo passato con il protagonista. Aveva già imparato prima a mentire e pensare prima di tutto ai suoi affari, come gli umani ? Un po’ troppi interrogativi che suonano come incongruenze e macchiano un racconto che comunque nel complesso si legge piacevolmente. Grazie della lettura!
Cristina Di Rosa

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 355
Contatta:

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#8 » lunedì 24 maggio 2021, 13:40

Ciao Giulio, piacere di leggerti.

Il racconto tira il freno a mano troppo spesso per piccoli difetti che una rilettura ulteriore avrebbe facilmente limato. Ad esempio non e' mantenuto costante e chiaro il differente registro linguistico utilizzato dall'uomo e dall'alieno, l'uno che usa il lei e l'altro che usa invece prevalentemente il tu. Sono d'accordo con gli altri lettori nel trovare due note stonate nel ritardo con cui viene descritta la punta dell'astronave e nella comparsa improvvisa degli energumeni. Non c'e' accenno, infine, ad un tentativo di divulgazione della novita' da parte dell'umano: un selfie, una chiamata o un sms ai parenti con un "Non ci crederete mai!". L'uomo risulta troppo passivo rispetto all'enormita' della rivelazione di un alieno in vacanza sulla terra.
Tutto considerato, il confronto fra i due protagonisti funziona comunque nel rivelare l'ipocrisia tragicomica di alcuni atteggiamenti umani, strappando piu' di un sorriso.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
lucaspalletti
Messaggi: 50

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#9 » lunedì 24 maggio 2021, 14:07

Ciao Giulio,
piacere di leggerti!
Premetto che ho trovato il tuo racconto spassoso e divertente, bell'idea! Mi è piaciuto molto il tono leggero e a tratti surreale della narrazione, in qualche modo mi ha ricordato "guida intergalattica per autostoppisti". Anche sul piano stilistico ho poco da segnalare.
Ci sono però alcune incongruenze che fanno storcere il naso e tirano fuori il lettore dall'immersione. Prima fra tutte la comparsa quasi a "pop-up", da spawn videoludico direi, sia di Marakuc che dei suoi sgherri. Vero, sono alieni, magari è una loro abilità, però all'interno della narrazione non la si percepisce come tale. Semplicemente, compaiono letteralmente dal nulla.
Abbiamo poi il protagonista, che a fronte di un attimo di sconcerto iniziale, non sembra porsi troppe domande e accetta troppo facilmente il suo ruolo di guida turistica.
Inoltre, gli alieni hanno evidentemente studiato la specie umana prima del loro arrivo, dato che appaiono, parlano e si vestono di conseguenza. Veramente dunque decidono se invadere o meno il pianeta basandosi su una gita di un paio d'ore con un singolo individuo?
Sono consapevole che il brano sia di stampo umoristico, però sono considerazioni che mi sono venute in mente già durante la prima lettura, "rovinandomi" un po' l'esperienza.
Infine, ma magari sono io, non ho trovato molta aderenza al tema dell'adattamento.
Molto ben riuscita, di contro, la caratterizzazione dei personaggi, specialmente Marakuc, cosa non semplice in un formato tanto breve. Simpatici, spontanei e ben costruiti anche i dialoghi.
In definitiva, un pezzo interessante, dal potenziale notevole, al netto dei difetti elencati. Giudizio positivo, per quanto mi riguarda.
A rileggerti presto, buona edition!
Luca

Avatar utente
Stefano.Moretto
Messaggi: 466
Contatta:

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#10 » martedì 25 maggio 2021, 18:39

Ciao Giulio
Ho trovato la storia piacevole da leggere e anche divertente in alcuni tratti. Soprattutto, un finale che normalmente sarebbe stato un cliché è stato impostato in modo da arrivare inaspettato. Hai spinto bene nella direzione dell'alieno bacchettone che pensa a non infrangere mai le regole e che guarda gli umani dall'alto in basso, per poi rivelare che in realtà era solo una strategia. Anche la battuta finale mi è piaciuta molto. Ci sono però altri problemi che rischiano di appiattire molto la narrazione.
Prima di tutto: perché l'alieno chiede all'umano di fargli da "Cicerone" per decidere dell'invasione? Ha visitato un paesino sperduto, visto da fuori una chiesa e assistito a un paio di atti non proprio umanitari, che informazioni ha ricavato da questo per l'invasione? Si intuisce che ci sono stati altri preparativi dietro, però non è affatto chiaro a cosa possa essergli servito stare lì, a parte rapire l'umano.
Anche la reazione dell'uomo è un po' troppo da scary–movie per essere credibile. Non c'è neanche un minimo tentennamento o dubbio, come se accettasse passivamente tutto quello che gli viene detto. In quella situazione una persona normale sarebbe o terrorizzata, oppure scoppierebbe a ridere oppure si incazzerebbe o direbbe semplicemente "si certo". Posso capire che l'ambiente (cratere + piramide) possano suggestionare, ma fino a un certo punto.
Riguardo lo stile: ci sono alcuni punti in cui inverti causa ed effetto e questo porta il lettore a estraniarsi un po' dal racconto. Faccio un esempio:
Scendo dalla panda, chiudo la portiera e mi affaccio dal guardrail. Un grosso cratere è contornato da erbacce bruciate. Alcuni cespugli sono ancora in fiamme, scavalco e mi avvicino.

Lui scende dalla macchina perché ha visto qualcosa, presumibilmente il fuoco. Quindi:
Vede il fuoco –> scende dalla macchina –> vede che dietro ai cespugli in fiamme c'è un cratere.
Qui invece l'ordine è:
Scende dalla macchina –> c'è un cratere –> fiamme.
Il problema infatti è che non si capisce fin da subito cosa sta succedendo: lui scende dalla macchina, quindi penso che sia in una strada normale. Però poi si affaccia al guardrail, quindi è una superstrada o qualcosa del genere, devo reimmaginarmi la scena. Poi compare un cratere, quindi si è fermato per vedere qualcosa. Infine scopro che c'è del fuoco, che è il motivo per cui si è fermato, quindi devo sovrascrivere tutto ciò che mi sono immaginato finora aggiungendo i cespugli infuocati. Ci sono almeno due punti in cui devo cancellare tutto quello che ho immaginato e ricominciare da zero e questo è un problema. Sia chiaro, non è che sia un problema enorme e i lettori vanno avanti tranquillamente, ma con una narrazione più lineare troverebbero senz'altro il racconto più piacevole.
Raggiungo l’avvallamento, davanti a me c’è una piramide perfettamente dritta come se fosse stata eretta proprio li, la superficie a specchio riflette la mia faccia da scemo.

Qui c'è un problema simile ma diverso: la piramide nell'avvallamento c'era già quando stava scendendo, quindi perché non l'ha vista? Nella mia testa mi son risposto "si vede che era piccola e dall'alto non la vedeva". Quindi mi sono immaginato una piramide piccola, idea suffragata dal fatto che non ci fosse effettivamente una descrizione di quanto fosse grande la piramide (nè il cratere, dice solo "grsosso", ma se ci entra dentro ho immaginato fosse largo almeno quanto un campo da tennis). Poi scopro che è un'astronave. Quindi in realtà era molto grande, allora perché non l'ha vista prima?
Questi sono stati i due esempi più eclatanti, spero che questo commento possa esserti utile.
Buona edizione!

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 322

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#11 » mercoledì 26 maggio 2021, 11:39

GITA SULLA TERRA, di Giulio Marchese
Ciao Giulio, ho letto il tuo racconto a mio figlio che ha 8 anni e gli è piaciuto. Credo che tu debba considerarlo un bel riconoscimento. Sì, perché la storia che ci hai raccontato può avere una duplice lettura, può essere senz’altro considerata una fonte di entertainment ma anche uno spunto di riflessione sulla brutalità del mondo moderno. Riguardo allo stile non ho trovato rilevanti pecche nel tuo sforzo di mostrarci anziché raccontarci i fatti. Il plot twist è cattivo ed è giusto così: il male, purtroppo, è più contagioso del bene.
A rileggerti

Avatar utente
Michael Dag
Messaggi: 428

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#12 » mercoledì 26 maggio 2021, 14:09

Siccome l'antico mi ha tirato le orecchie, approfondisco il mio commento.


È ovvio che in caso di contatto alieno chiunque ne sarebbe sconvolto, ma il racconto è volutamente surreale (l'alieno me lo sono figurato come un anonimo contabile alla fantozzi). Mi è piaciuta la naturalezza della reazione del protagonista, che ne'' incertezza assume un atteggiamento molto garbato e british.

alla frase "Tranquillo, siamo una razza più evoluta di voi e non vogliamo invadervi" ci ho creduto, anche perché ci sono molti trattati scientifici/filosofici che parlano appunto di questa cosa e affermano che una razza che ha la possibilità di viaggiare a distanze così elevate sarebbe molto più evoluta di noi, quindi non rappresenteremo ne una minaccia ne una possibile fonte di risorse.

Il finale mi ha sorpreso (anche in virtù della mia ferrea convinzione scientifica che un'invasione aliena sia impossibile). La fredda crudeltà dell'alieno è esattamente come ci siamo comportati noi umani centinaia di volte nel corso della storia. Verso altri umani, non verso gli alieni.

un appunto
Prima quando abbiamo arrestato il veicolo c’era un uomo a terra
ho pensato alla scena in cui erano fermi al semaforo, poi mi è parso di capire che il barbone era nel parcheggio della chiesa.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Gita sulla terra - Giulio Marchese

Messaggio#13 » domenica 30 maggio 2021, 18:22

Un racconto spassoso che richiama parecchio GUIDA GALATTICA però mi sembra quasi un bignamino di quello che avrebbe voluto essere. Un alieno decisamente istruito se gli chiede di fargli addirittura da "cicerone", poi però ha bisogno di questa gita e la interrompe dopo poco per decidere di dare inizio all'invasione... Ecco, il problema sta proprio lì, nel punto di svolta, nell'interruzione della gita perché, evidentemente, ha trovato l'informazione mancante necessaria. Ci fosse stata, non credo avrei esitato a dargli un pollice su, ma manca e questo lascia il lettore con un senso di incompletezza. Infine il tema, presente, ma solo sul finale e poco fondante, a mio avviso, il racconto stesso. Concludendo, per me qui siamo comunque di fronte a un pollice tendente al positivo anche in modo brillante per il tono che riesci a mantenere per tutto il corso del racconto.

Torna a “153° Edizione - All Stars Edition - la Nona dell'Ottava Era (Maggio 2021)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti